In Principio- “Io ti vedo. Come l’uomo vedeva, quando era uno con Dio”

L’appuntamento nell’ambito degli incontri sul tema del Principio condotto da Elisabetta Nistri è online su Zoom il 21 ottobre dalle ore 20.30 alle 21.10

In senso di paura e sempre più solitudine potate dalla pandemia da Covid-19, il conflitto bellico che vive l’Europa, l’incertezza rispetto al futuro anche rapportato alla crisi economica che probabilmente tenderà sempre più a colpire la maggior parte della popolazione mondiale, rappresentano segnali di come l’umanità, almeno molta parte di essa, si sia sempre più allontanata da quei principi basati su collaborazione, sostegno e condivisione, per  mettere al primo posto il potere, il successo entro un’ideologia che si nutre di materialismo e apparenza. Come ritrovare un nuovo modo per essere in armonia con sé e gli altri, come lasciare che la visione egocentrica divenga solo un ricordo per ritrovare quell’oramai dimenticato e distante legame in cui si era in perfetta sintonia con quanto intorno e con l’universo? A questo ritorno con cui ricontattare l’appartenenza con la parte più autentica di sé in relazione con il divino guida l’incontro In Principio- “Io ti vedo” Come l’uomo vedeva, quando era uno con Dio organizzato da Elisabetta Nistri che si svolge in modalità online su Zoom il 21 ottobre 2022 dalle ore 20.30 alle 21.10.

Realizzato in collaborazione con la Federazione Famiglie per la Pace questo, del 21 ottobre è il 5 di una serie di appuntamenti online sul Principio Divino. Elisabetta Nistri Presidente della WFWP Italia in questo appuntamento parlerà della dimensione ultraterrena, cercando di rispondere ad alcune domande quali: Esiste veramente l’aldilà? Quanto influenza o condiziona la nostra vita? Esiste la vita dopo la morte? Come possiamo condurre una vita serena nonostante le sfide che incontriamo quotidianamente? Quello che di concreto si può osservare è che l’esistenza pur tra prove e difficoltà, tra dubbi e certezze, delusioni e gioie. va vista quale dono attraverso cui scoprire ogni giorno un aspetto in più del proprio microcosmo emozionale aprendosi agli altri. Inoltre l’esistenza, nel suo processo di ripetizione e ciclicità con tutte le possibili luci e ombre, si lega alla dualità di principio e fine come l’alba e il tramonto poiché ogni volta si nasce e si muore, per rinascere ancora.

Silvana Lazzarino

 

In Principio- “Io ti vedo. Come l’uomo vedeva, quando era uno con Dio”

5 incontro il 21 ottobre 2022 ore 20.30 – 21.10

link sulla piattaforma Zooom

   https://us02web.zoom.us/j/89742749428?pwd=STdRdU1pRWxDVVRUVUk1UVNVWkZEdz09

Zoom ID: 897 4274 9428

Passcode: 113 343

 

COVID prrrr….

Per la serie Esopo news

Tra il serio e il faceto con TUTTO il dolore per i morti e tutto il rispetto per il personale sanitario: COVID prrrr….

(La Disney nei suoi fumetti rende le pernacchie “normali” così: prrr. In genere con tre erre. Ma probabilmente andrebbe bene anche un numero di r a piacere: conta l’imitazione del suono.

 Si parva licet componere magnis «Se è lecito confrontare le cose piccole con le grandi». Frase usata da Virgilio (Georg. IV, 176)

COVID prrrr….

So bene che certi consigli rischiano di non essere presi in alcuna considerazione, in modo speciale quando sono elargiti, gratuitamente, da persone, come me in questo caso, che non hanno alcuna competenza riconosciuta nel settore in  cui ci si propongono come portatori di intuizioni che sono al di fuori (e addirittura contrastanti) di tutte le tendenze maggiormente avvalorate dalla pubblica opinione.

Voglio parlare del COVID.

Ho ricevuto la somministrazione delle tre dosi regolamentate di vaccino, ho il green pass.

Non ho mai aperto un libro di medicina, non ho mai seguito corsi di pronto soccorso, di infermieristica e cose simili.

Sono totalmente ignorante della materia sanitaria in tutte le sue accezioni.

Però, oggi sono in quarantena per COVID, e qualcosa della mia situazione pregressa e attuale la conosco bene e l’ho perfettamente memorizzata, quindi posso a buon diritto esprimere una mia valutazione sulle strategie di contrasto al virus che abbiamo attuate, o meglio che siamo stati costretti a mettere in atto da una direzione sanitaria che ha posto l’Italia in cima alla classifica Unione Europea (EU) di morti (statistica recente Italia 162.609 – Francia 146.057 – Germania 134.306) nonostante norme di privazioni delle libertà individuali mai viste prima nella nostra giovane Nazione e, di rimando, maggiormente e più lungamente penalizzanti di tutte quelle attuate da tutte le altre nazioni del mondo… salvo eccezioni e casi sporadici.

Ho il COVID certificato da tre giorni, sono imbottito di farmaci, ho passato un paio di brutte giornate con picchi di mala salute piuttosto rilevanti ma mai debilitanti.

Con il senno di oggi e con le considerazioni già espresse, dico che, girando all’incontrario il film della mia vita, subito dopo la terza dose di vaccino avrei fatto meglio a controllare il livello degli anticorpi e, subito dopo, accertata la loro presenza consistente, avrei fatto meglio ad agire in modo tale da  procurarmi VOLONTARIAMENTE l’infezione.

Con il duplice risultato: uno, di una mia estremamente maggiore comodità di vita e delle relative riduzioni di spese connesse al tentativo di sottrarmi all’infezione, e, due, avrei contribuito al più rapido raggiungimento della immunità di gregge, la quale, se non è una bufala ciclopica trasmetta da tutte le autorità sanitarie del mondo, dovrebbe condurre l’umanità alla vera soluzione positiva contro questa e tante altre nefande iatture sanitarie.

Ossia, con una spesa di circa 100 euro tra tampini e medicine, con due giorni di mala salute, avrei risparmiato mesi e mesi di mascherine, mesi e mesi di attenzioni debilitanti fisicamente e squassanti molte belle abitudini di vita.

Come ho detto all’inizio so bene che la mia voce poco più di niente su questo argomento, tuttavia ho la presunzione di credere che qualcuno di voi possa effettuare un rapido controllo con i familiari e gli amici che, pur vaccinati in modo perfetto, già sono stati in mala salute COVID, per poi valutare la convenienza delle due ipotesi: provare a resistere al contagio con tutte le privazioni che ciò comporta, oppure decidere di prodursi una volontaria infezione con tutti i vantaggi che ciò comporta una volta superati i pochi giorni di disagio fisico.

COVID KO: non dovrò più lavarmi le mani ad ogni contatto, niente mascherina di protezione durante gli accessi ai locali pubblici e ai mezzi di trasporto… poter abbracciare e baciare senza limiti moglie e figlie ecc. vale bene due giorni di mala salute?

La mia risposta è sì!

Bruno Mancini

23 aprile 2022

Censura COVID Ischia

Censura COVID Ischia
Ischia 28 luglio 2021

Censura COVID Ischia

Censura COVID Ischia

Gaetano N Di Meglio
Se mai mi imponessero qualcosa, farei il contrario. Dal 16 luglio l’unità di crisi non diffonde più i dati per comune perché ogni sindaco ha accesso alla modernissima applicazione di soresa o come si chiama. Io non inseguo le voci dei contagiati di qua e di la. Ho polemizzato contro i sindaci nel 2020. Sono stato querelato anche per questo. A me dei contagiati non interessa relativamente e fino a quando non diventano un problema serio e preoccupante. Chiedete ai sindaci di rendere nota la situazione epidemiologica. Un saluto ai complottisti dello scoglio

Bruno Mancini
… e se gli organi della libera informazione iniziassero CON TUTTE LE PRECAUZIONI LEGALI DEL CASO a pubblicare illazioni disfattiste come forma di resistenza passiva alla prepotenza delle autorità incriminate?

Esopo scriverebbe “Sarà vero o falso che a Ischia negli ultimi sette giorni sono stati segnalati TOT casi di COVID, TOT cittadini in ospedale e TOT cittadini in terapia intensiva e TOT defunti?

Marco Albanelli
Appena letto – da commenti FB – della chiusura di almeno un locale ad Ischia causa casi Covid

Censura COVID Ischia

Censura COVID Ischia

Marco Albanelli
Dicono. Dicono. A me hanno parlato di un hotel con 30 dipendenti tutti positivi e che teniamo nascosto tutto. Pensa tu: 30 dipendenti da sostituire, ospiti da spostare in altri hotel, 200 tamponi da fare per il tracciamento… tutto nascosto. Per quale motivo poi? Purtroppo questo è uno sport cje richede abilità che io non ho per partecipare

Bruno Mancini
Si sa qualcosa della Sede ischitana di Intesa san Paolo?

Censura COVID Ischia

Censura COVID Ischia
Ischia 28 luglio 2021

Censura COVID Ischia

Censura COVID Ischia

Gaetano N Di Meglio
Se mai mi imponessero qualcosa, farei il contrario. Dal 16 luglio l’unità di crisi non diffonde più i dati per comune perché ogni sindaco ha accesso alla modernissima applicazione di soresa o come si chiama. Io non inseguo le voci dei contagiati di qua e di la. Ho polemizzato contro i sindaci nel 2020. Sono stato querelato anche per questo. A me dei contagiati non interessa relativamente e fino a quando non diventano un problema serio e preoccupante. Chiedete ai sindaci di rendere nota la situazione epidemiologica. Un saluto ai complottisti dello scoglio

Bruno Mancini
… e se gli organi della libera informazione iniziassero CON TUTTE LE PRECAUZIONI LEGALI DEL CASO a pubblicare illazioni disfattiste come forma di resistenza passiva alla prepotenza delle autorità incriminate?

Esopo scriverebbe “Sarà vero o falso che a Ischia negli ultimi sette giorni sono stati segnalati TOT casi di COVID, TOT cittadini in ospedale e TOT cittadini in terapia intensiva e TOT defunti?

Marco Albanelli
Appena letto – da commenti FB – della chiusura di almeno un locale ad Ischia causa casi Covid

Censura COVID Ischia

Censura COVID Ischia

Marco Albanelli
Dicono. Dicono. A me hanno parlato di un hotel con 30 dipendenti tutti positivi e che teniamo nascosto tutto. Pensa tu: 30 dipendenti da sostituire, ospiti da spostare in altri hotel, 200 tamponi da fare per il tracciamento… tutto nascosto. Per quale motivo poi? Purtroppo questo è uno sport cje richede abilità che io non ho per partecipare

Bruno Mancini
Si sa qualcosa della Sede ischitana di Intesa san Paolo?

La ciurma sanitaria

La ciurma sanitaria nella Italia del 2021
Per la serie Esopo news

La ciurma sanitaria

Certamente qualcuno, senza fare nomi “Salvini”, guardandosi allo specchio la mattina deve avere molte difficoltà a riconoscersi se è vero che il volto è lo specchio dell’anima, perché la sua (ammesso che ne abbia una solo sua), super ballerina di can can, cambia colori (dal nero più nero non si può al bianco del biancofiore originale targato dc) e forme (dal grugnito al predicante) al minimo saliscendi dei sondaggi.

Certamente anche, però, la gestione sanitaria italiana da inizio pandemia ad ora ci ha relegati nella più profonda doglianza per i risultati ottenuti, e mi riferisco principalmente al fattore n.1 di determinazione di successo o di sconfitta: il numero di morti in proporzione con la popolazione.

Siamo nei primi posti mondiali e ciò, se si è in guerra, giustifica ogni tentativo di cambiare strategia, comandanti ed armamenti.

Ma l’offensiva contro Speranza è, a mio parere, carente di buona conoscenza della costituzione. Infatti avevo ancora il biberon in bocca quando iniziarono ad insegnarmi che la nuova Carta assegna al Consiglio dei Ministri la responsabilità della vita pubblica italiana.

Consiglio dei ministri tutto intero e non un singolo sparuto povero disgraziato ministro caricato del marciume accatastato in decenni di ruberie ed interessi privati e malavitosi realizzati in ambito sanitario.

Speranza, a prescindere da personali meriti o carenze, è solo il vertice della infame ciurma che ha gestito la nostra salute negli ultimi decenni che, con lui, dovrebbe essere messa alla gogna, defenestra nel senso storico del termine, se solo il popolo italiano fosse un popolo nazionale.

Buon vaccino a tutti!

Bruno Mancini

Denuncia penale contro Governo

Denuncia penale contro Governo

Riceviamo e pubblichiamo

STUDIO LEGALE
AVVOCATO MARCO MORI
CORSO G. MAMELI 98/4 – 16035 RAPALLO
VIA CORNIGLIANO 53/3 – 16152 GENOVA
TEL. E FAX 0185/231221
C.F.: MRO MRC 78P29 H183L
Pec: [email protected]
P.I. 01579720994

Ecco la denuncia da me predisposta che potrete scaricare e consegnare, dopo averla firmata ed inserito i vostri dati, presso le Forze dell’Ordine o le Procure della Repubblica. Stavolta dobbiamo essere in milioni, la dittatura sanitaria deve finire oggi! Ora basta!

Denuncia-Covid

PROCURA DELLA REPUBBLICA

ATTO DI DENUNCIA – QUERELA

Promosso da

nato a                                                         il

e residente in

ed ai fini del presente atto elettivamente domiciliato presso lo studio e la persona dell’Avv. Marco Mori del foro di Genova (C.F.: MRO MRC 78P29 H183L – Tel e Fax: 0185.23122 – Pec: [email protected]), sito in Rapallo (GE), C.so Mameli 98/4.

* * *

-L’art. 287 c.p. punisce: “Chiunque usurpa un potere politico, ovvero persiste nell’esercitarlo indebitamente, è punito con la reclusione da sei a quindici anni (…)”.
-L’art. 605 c.p. punisce: Chiunque priva taluno della libertà personale è punito con la reclusione da sei mesi a otto anni.
La pena è della reclusione da uno a dieci anni se il fatto è commesso: (…) 2) da un pubblico ufficiale, con abuso dei poteri inerenti alle sue funzioni.
Se il fatto di cui al primo comma è commesso in danno ad un minore, si applica la pena della reclusione da tre a dodici anni. Se il fatto è commesso (…) in danno ad un minore di anni quattordici, si applica la pena della reclusione da tre a quindici anni”.
L’art. 323 c.p. punisce: Salvo che il fatto non costituisca un più grave reato, il pubblico ufficiale o l’incaricato di un pubblico servizio che, nello svolgimento delle sue funzioni o del servizio, in violazione delle norme di legge o di
regolamento (…) intenzionalmente (…) arreca ad altri un danno ingiusto è punito con la reclusione da uno a quattro anni.

* * *

PREMESSO IN FATTO ED IN DIRITTO CHE

1) Con deliberazione del 31.01.2020 il Consiglio dei Ministri presieduto dal Presidente Giuseppe Conte ha dichiarato lo stato di emergenza nazionale in conseguenza del rischio sanitario derivante da agenti virali trasmissibili: “ai sensi e per gli effetti di cui all’art. 7, comma 1, lettera c) dell’art. 24, comma 1, del decreto legislativo 2 gennaio 2018 n. 1, è dichiarato per sei mesi dalla data del presente provvedimento, lo stato di emergenza in conseguenza del rischio  sanitario connesso all’insorgenza di patologie derivanti da agenti virali trasmissibili”. L’emergenza ovviamente era riferita all’arrivo del ben noto Covid-19.

2) La legittimità di tale dichiarazione di emergenza risultava fin dal principio quanto mai dubbia. La prima pronuncia che ne ha giustamente contestato il contenuto è certamente quella del Giudice di Pace di Frosinone, che con sentenza 516/2020, ha avuto modo di affermare: se si esamina la fattispecie richiamata dalla deliberazione (appunto il decreto legislativo 2 gennaio 2018, n. 1, n.d.s.) sopra citata si potrà notare che non si rinviene alcun riferimento a situazioni di “rischio sanitario” da “agenti virali”. Per tale ragione l’emergenza non poteva essere in alcun modo dichiarata. Il Giudice di Pace nel proseguo della motivazione, approfondendo ulteriormente la fattispecie, ha potuto altresì sottolineare anche un qualcosa che, in tutta onesta, non sarebbe dovuto sfuggire neppure ad uno studente del primo anno di giurisprudenza e che dunque non si comprende come possa essere “sfuggito” al nostro Presidente del Consiglio, che svolge oltretutto la professione di avvocato. Nelle motivazioni della  sentenza è stato rammentato specificatamente come la nostra Costituzione, in quanto espressione di una democrazia parlamentare, abbia disposto in via assolutamente tassativa le ipotesi in cui al Governo possono essere attribuiti poteri peculiari che esulano dalle sue normali funzioni, fuori  da queste ipotesi il Governo che si attribuisce ulteriori poteri commette ovviamente un atto illecito.

3) Nel nostro ordinamento la regola generale, ma in troppi sembrano averlo dimenticato, è quella del divieto assoluto esistente in capo al Governo di emanare decreti aventi forza di legge, salve le eccezioni, appunto tassative, ivi espressamente contemplate. Qualora il Governo si attribuisca poteri che non ha è evidente che si debba parlare della fattispecie delittuosa di cui all’art. 287 c.p., ovvero l’usurpazione del potere politico

4)L’art. 77 Cost., fermo il precitato divieto generale posto in capo al Governo di emanare decreti, specifica l’eccezione dei casi di straordinaria necessità in cui è possibile emettere atti avente forza di legge. Parimenti il Governo può vedersi delegata la funzione legislativa, ma unicamente con principi e criteri direttivi definiti e per un tempo e oggetto limitato, da parte del Parlamento ex art. 76 Cost. L’ultima fattispecie eccezionale in cui il Governo assume i poteri che oggi quello attuale ha invece indebitamente usurpato è infine quella relativa alla dichiarazione dello stato di guerra che segue la procedura dall’art. 78;

5) Qualsiasi provvedimento restrittivo incidente su diritti fondamentali costituzionalmente  tutelati, peraltro nei pochissimi casi in cui poi sia effettivamente possibile comprimere tali diritti (ma di questo si dirà infra), poteva dunque essere attuato unicamente con decreto legge o attraverso una delega determinata e specifica, oltre che limitata nel tempo, da parte del Parlamento al Governo;

6) Nel caso di specie il Governo ha deliberatamente ignorato la Costituzione utilizzando impropriamente lo strumento della regolamentazione attraverso atti amministrativi che abbiamo imparato a conoscere con il nome di DPCM (decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri);

7) Tale scelta non trova ragione nella maggior rapidità di risposta all’emergenza Covid, che poteva essere affrontata all’interno della legalità costituzionale con lo strumento del decreto legge o con quello dell’attività legislativa delegata da parte del Parlamento. Il primo dei due strumenti è infatti completamente identico, per rapidità di utilizzo ed efficacia, ai DPCM poi effettivamente utilizzati e dunque la giustificazione di “fare più  fretta”  non  sussiste

8)In realtà la scelta di agire in questo modo è legata al merito della questione. Posto che si è inciso su diritti addirittura incomprimibili anche davanti ad un’emergenza sanitaria, come ad esempio la libertà personale dell’art. 13, si è scelta la forma dei DPCM solamente per rendere oggettivamente più difficile l’esercizio del diritto di difesa per i cittadini.

9) I DPCM danno il vantaggio di non essere soggetti a vaglio da parte della Corte Costituzionale ed il Giudice ordinario, laddove decidesse su una sanzione elevata per la loro violazione, può semplicemente disapplicare il provvedimento con efficacia ovviamente limitata alle parti in causa e al singolo caso. La pregiudiziale fase di impugnazione davanti al Prefetto, porta altresì a ritardare nel tempo il momento in cui diventerà possibile attivare il G.O., così limitando il numero di precedenti potenziali idonei ad inficiare la prosecuzione dello stato d’emergenza. Al contrario se si fosse agito con decreto legge, qualora si assumesse la sua illegittimità, ad esempio per violazione dell’art. 13 Cost., il G.O. avrebbe dovuto e potuto trasmettere gli atti alla Corte Costituzionale, con conseguente possibilità di far dichiarare illegittimo lo stato d’emergenza non già tra le parti ed in riferimento al singolo caso, ma addirittura erga omnes.

10) L’unico rimedio collettivo nei confronti di un DPCM, quale atto amministrativo, è il ricorso al Tribunale Amministrativo. Tuttavia il rischio del TAR è stato ponderato e facilmente risolto dal Governo. Visto che i DPCM si susseguono uno all’altro, chi ha impugnato il precedente decreto perde l’interesse a portare avanti il Giudizio amministrativo precedentemente instaurato che così si conclude con la cessazione degli effetti del contendere senza entrare nel merito. L’uso dei DPCM è dunque una scelta deliberata, non si può davvero pensare altrimenti, per aggirare i divieti Costituzionali ed impedire a chicchessia di contestare con effetti erga omnes l’intero impianto.

11) In questo senso si inquadra, ad avviso di chi scrive, anche la scelta di eliminare conseguenze penali dalla violazione delle misure di contenimento e di sanzionarle solo in via amministrative, così non applicando tra l’altro l’art. 650 c.p. Non c’era la volontà di portare il cittadino colpito dalla norma in tempi rapidi davanti ad un Giudice, rischiando il clamore che una disapplicazione dei DPCM in capo penale avrebbe potuto

12) L’obiezione che a questo punto può sorgere è che, dopo le rimostranze dei giuristi più attenti e di molti costituzionalisti, con decreto legge 25 marzo 2020 n. 19, convertito dal Parlamento con la legge 35 del 22 maggio 2020, decreto comunque successivo all’inizio del lockdown generale in Italia attuato a decorrere dal 9 marzo con mero DPCM, il Governo avrebbe sanato ex post l’illecito precedentemente commesso.

13) Tuttavia anche in questo decreto, poiché rimaneva centrale la volontà del Governo di evitare ricorsi che potessero portare alla valutazione del proprio operato innanzi alla Corte Costituzionale con effetti erga omnes, le misure di contenimento non sono state fissate direttamente nel corpo stesso dell’atto, ma si è usata una sottigliezza ulteriore, apertamente lesiva anche del dettato dell’art. 76 Cost.

14) n sostanza il Governo si è auto delegato con decreto legge ad emettere atti amministrativi fissando i contorni di massima, (la cornice) in pratica, dei provvedimenti che poteva successivamente emettere. Con la successiva conversione del Parlamento la delega auto conferita in difformità dell’art. 76 Cost. sarebbe poi stata da considerarsi sanata. Ma ovviamente così non è, l’attività delegata del Governo deve nascere da una volontà parlamentare, non può essere il Governo stesso ad auto conferirsi nuovi poteri delegandoseli da solo per poi ottenere il successivo via libera del Parlamento tra l’altro con ricorso frequente, anche in questi mesi, alla questione di fiducia.

15) Nulla è più pacifico quindi dell’avvenuta usurpazione del potere politico da parte dell’esecutivo come di fatto elegantemente evidenziato dal Giudice di Pace di Frosinone e come successivamente confermato anche con ordinanza 16.12.2020 del Tribunale di Roma, ordinanza a firma del Dott. Alessio Liberati resa nel procedimento N.R.G. 45986/2020.

16)Anche in questa ordinanza, resa incidentalmente all’interno di un procedimento di convalida di sfratto, si leggono accuse pesantissime sull’operato del Governo, tra cui anche quella di non aver motivato in alcun modo le ragioni che giustificano i provvedimenti restrittivi emessi, provvedimenti che contengono motivazioni “de relato” (i contenuti dei verbali del CTS non sono riportati) che secondo il Governo evidentemente dovrebbero essere accettate come atti di fede e per questo idonee a comprimere le nostre libertà fondamentali. Inoltre a pag. 8 dell’ordinanza si ribadisce ancora come “si tratta pertanto di provvedimenti contrastanti con gli articoli che vanno dal 13 al 22 della Costituzione e con la disciplina dell’art. 77 Cost., come rilevato da autorevole dottrina costituzionale”. L’unico modo per non essere d’accordo con tale assunto è avere talmente paura, essere talmente destabilizzati dal punto di vista del pensiero, da accettare l’idea che la democrazia e la libertà possano essere sospese per una malattia, cosa che ovviamente il nostro ordinamento, come specificato, non consente affatto.

17) Nel merito della lesione dei singoli diritti costituzionali, come già detto e come rileva ai fini della presente denuncia di sequestro di persona, vi è certamente la violazione dell’art. 13 Cost. che come noto recita: la libertà personale è inviolabile. Non è ammessa alcuna forma di detenzione (…) se non per ordine dell’autorità giudiziaria e nei soli casi e modi previsti dalla legge. In casi eccezionali di necessità ed urgenza, indicati tassativamente dalla legge, l’autorità di pubblica sicurezza può adottare provvedimenti provvisori, che devono essere comunicati entro quarantotto ore all’autorità giudiziaria e, se questa non li convalida nelle successive quarantotto ore, si intendono revocati e restano privi di ogni effetto”;

18) Pare quasi superfluo sottolineare come il regime di detenzione domiciliare imposto con il lockdown e mantenuto con il vigente coprifuoco in una specifica fascia oraria (22:00-5:00), essendo attuato in totale contrasto con l’art. 13 Cost. configura ad avviso di chi scrive il delitto di sequestro di persona, ferma la diversa qualificazione giuridica del fatto da parte di Codesta le Procura. Ma sul fatto che quanto commesso sia reato, davvero non può esserci discussione.

19) Sul punto ancora una volta è stato estremamente preciso il Giudice di Pace di Frosinone nell’evidenziare che: tale disposizione, stabilendo un divieto generale  e assoluto di spostamento al di fuori della propria abitazione, con limitate e specifiche eccezioni, configura un vero e proprio obbligo di permanenza domiciliare. Tuttavia nel nostro ordinamento giuridico penalistico, l’obbligo di permanenza domiciliare è già noto e consiste in una sanzione penale restrittiva della libertà personale che viene irrogata dal Giudice (…). Sicuramente nella giurisprudenza è indiscusso che l’obbligo di permanenza domiciliare costituisca una misura restrittiva della libertà personale.Peraltro la Corte Costituzionale ha ritenuto configurante una misura restrittiva della libertà personale ben più lievi dell’obbligo di permanenza domiciliare come ad esempio, il prelievo ematico (Sentenza n. 238 del 1996). Anche l’accompagnamento coattivo alla frontiera dello straniero è stata ritenuta misura restrittiva della libertà personale e dichiarazione dell’illegittimità costituzionale della disciplina legislativa che non prevedeva il controllo del Giudice ordinario sulla misura poi introdotto dal legislatore in esecuzione della decisione della Corte Costituzionale”. Dunque nulla a che vedere con la mera libertà di circolare in determinate aree che attiene all’art. 16 Cost. e che in ogni caso sarebbe stata soggetta a riserva di legge, peraltro non rispettata in virtù delle forme con cui si è normato e di cui si è già detto.

20) Ovviamente è parimenti illecito anche l’obbligo di chiudere le attività commerciali, obbligo che non solo è lesivo della libertà personale, ma altresì del diritto al lavoro su cui la Repubblica stessa si fonda (con lesione dunque anche degli 1, 4 e 41 Cost.). In riferimento a tale aspetto della normativa d’emergenza si si chiede all’Ill.ma Procura adita di ritenere consumato quantomeno il delitto di abuso d’ufficio, come parimenti dovrebbe essere considerato reato, sempre ai sensi dell’art. 323 c.p., anche quanto disposto con il    cd. “decreto legge di Natale” con cui si è addirittura intervenuti per comprimere la libertà personale dei cittadini fino al punto, completamente intollerabile, di imporre un limite alle frequentazioni nelle giornate di festa anche nelle proprietà private. Provvedimenti inaccettabili in una Repubblica, provvedimenti che rappresentano azioni tipiche delle sole dittature e ciò a prescindere da ogni valutazione di merito sulla pericolosità del virus per il quale sono stati emessi. Neppure se ci fosse stato un virus con mortalità al 100%, in democrazia, si sarebbe potuto agire in questo modo e fortunatamente abbiamo visto che la letalità del Covid 19 è di parecchi ordini di grandezza più bassa fino a diventare addirittura statisticamente irrilevante per le persone in buona salute.

21) La paura della morte, abilmente instaurata dalla stessa propaganda governativa, non deve indurre a legittimare ciò che è stato compiuto, posto che siamo davanti ad un precedente tanto pericoloso da essere potenzialmente mortale per la stessa sopravvivenza della democrazia in questo Paese. Se tutto questo non verrà stoppato e duramente sanzionato, ogni scusa sarà un domani lecita per sospendere diritti costituzionali fondamentali, sospensione che in oggi si protrae da quasi un<

22) In conclusione si vuole rammentare un principio giuridico che pare essere stato dimenticato da tutti e che forse è a monte del “cortocircuito” logico che ha portato taluni a legittimare, davvero incredibilmente e certamente perché annebbiati dalla paura, l’operato del Governo. Si è dimenticato che la libertà personale vale più della vita, che l’art. 32 Cost. non è in alcun modo sovraordinato agli altri valori Costituzionali. Lecito bilanciare diritti Costituzionali contrapposti, ma giammai la tutela di un diritto può portare alla soppressione di tutti gli altri. D’altronde se giuridicamente non fosse pacifico, completamente pacifico, che la libertà vale più della vita, principio di diritto naturale ricompreso tra i diritti inviolabili dell’uomo riconosciuti dalla Repubblica ex art. 2 Cost. allora il lockdown avrebbe dovuto essere fatto in passato e dovrebbe essere fatto anche in futuro davanti a qualsivoglia malattia infettiva. Non c’è un limite di morti dopo il quale la libertà personale può essere soppressa in nome della salute. Se è la salute che deve prevalere sempre, lo dovrebbe fare in presenza di ogni virus, compreso quello influenzale ad esempio, le cui complicazioni uccidono circa 650 mila persone l’anno nel mondo. Dunque se fosse davvero la salute l’unico diritto assoluto e prevalente su ogni altro diritto costituzionale dovremmo chiuderci tutti sotto una campana di vetro per sempre, perché purtroppo le malattie esistono. Se appunto prevale la salute tra dieci, cento, diecimila o un milione  di morti, nulla cambia: la libertà va soppressa per far vivere tutti un po’ più a lungo.
Il Governo di turno, così ragionando, sarebbe in ogni caso obbligato a chiudere tutto. Ma comprenderete facilmente il paradosso, l’aberrante paradosso anzi a cui porta questo ragionamento, è ovviamente inaccettabile sospendere la vita perché esistono le malattie
Bilanciare motivatamente i diritti sarebbe stato invece il solo modo per intervenire, partendo in primis dall’immediato adeguamento dei numeri del nostro sistema sanitario a questa nuova malattia, dalla protezione, esclusivamente facoltativa, delle classi più deboli attraverso reali strumenti e indennizzi. Ma il comportamento del Governo tenuto fino ad oggi non può più essere tollerato e va punito duramente.
Tutto ciò richiamato e premesso l’esponente

CHIEDE

Che i responsabili dei reati di cui in narrativa, dunque il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte e gli altri Ministri di questo Governo, siano puniti per i reati indicati o per quelli meglio visti e ritenuti.
Si esprime la volontà di ricevere informazione circa eventuale iniziativa archiviatoria presso il domicilio eletto.
Si chiede altresì l’emissione dei provvedimenti cautelari meglio visti e ritenuti per restituire la libertà personale ai cittadini senza ulteriori ritardi.
Con la massima osservanza.
Luogo e data.
Firma

Chi è l’Avvocato Merco Mori?

Leggiamo su genova24.it

Da “perfetto sconosciuto” ad outsider delle prossime comunali: chi è Marco Mori 

Genova. Tra le frecce al suo arco non c’è quella della diplomazia – e sembra andarne piuttosto fiero – se uno dei suoi post su Facebook maggiormente condivisi è quello in cui afferma: “Se fossi sindaco, alzerei il telefono, chiamerei Gentiloni e lo manderei a fan*^°o!”.

Lo farebbe, se si trattasse di lottare contro il patto di stabilità, Marco Mori, 38 anni, avvocato con uno studio a Rapallo, dove vive, e uno a Cornigliano, è il candidato sindaco di Riscossa Italia. Una candidatura annunciata con largo anticipo, nell’ottobre scorso (dalla senatrice Paola De Pin, quando il movimento si chiamava Alternativa per l’Italia) e che poi è stata soffocata dalla presenza mediatica di altri, più noti, candidati.

Il punto di debolezza, ma forse anche quello di forza, di Marco Mori è il suo essere un perfetto sconosciuto. “Marco Mori chi?!” sarà la reazione della maggior parte delle persone a cui farete il suo nome, per strada, al lavoro, a casa.

INFO:

[email protected]

[email protected]

DILA
NUSIV
VIRUSISCHIA

Vescovo & C. sfidano il Covid per una foto.

escovo & C. sfidano il Covid per una foto.

TANTI AUGURI

PARRICCHIA’…

E TANTO COVID

A TUTTI…

Vescovo & C. sfidano il Covid per una foto.

Per fare gli auguri al Parroco Don Gioacchino
Castaldi in occasione del 40° anniversario di
vita saceredotale, ieri a Lacco Ameno, si è
compiuto il delitto perfetto dell’esempio per evitare
il contagio da Covid. La consigliera Monti, il sindaco
Pascale, il parroco, il Vescovo e altri due prelati tutti
vicino e senza mascherina sotto gli occhi, fermi, del
comandante Mattera che si presta a questa vergogna 
senza dire una parola. Bella statuina con mascherina
sull’altare affianco all’assessore Tufano (con
mascherina!) completa questa sorta di ultima cena
in salsa pandemica laccaiola” con la presenza del
vicesindaco Calise, medico, senza mascherina.
Azzerato  il distanziamento e il dispositivo di sicurezza
è un vero e proprio assembramento che mette
imbarazzo. Un assembramento di cariche istituzionali
che danno il cattivo esempio e che autorizzano i
credenti e i cittadini a non indossare la mascherina
e ad unirsi! Poi cu vorrebbero venire a raccontare di
stare lontano e di indossare la mascherina
per bloccare il contagio da covid.

ASL Campania

ASL Campania

«Visita al Rizzoli prenotata a febbraio, cancellata perché non urgente!»

Isola d’Ischia – 22 Luglio 2020 IL DISPARI

ASL Campania

Sarà pur vero che l’emergenza Covid-19 ha rivoluzionato e sconquassato tutte le attività, in particolare nella sanità, ma quanto segnalato da un nostro lettore per il solito episodio assurdo verificatosi al “Rizzoli” non può essere addebitato esclusivamente alla pandemia. Anche perché ritardi e disservizi si registravano già prima.
Ma vediamo cosa è accaduto al nostro anziano lettore, che il 4 febbraio (dunque prima dell’emergenza sanitaria) aveva prenotato una visita pneumologica da effettuare il 20 luglio.

Ebbene, «il 20 luglio alle ore 9.30 mi sono recato all’ospedale Rizzoli per pagare il ticket e per sapere se alle 15.10 mi avrebbero sottoposto a visita. Mi hanno risposto rispondono che non ci sarebbe stata alcuna visita e alle mie rimostranze sono stato invitato a recarmi nuovamente dal mio medico per una nuova prescrizione, questa volt con carattere di urgenza. Ho 73 anni e per me è stato difficoltoso e faticoso recarmi in ospedale alle 09.30, figuriamoci alle 15.10. Un’avventura da dimenticare, di cui mi sto ancora chiedendo i motiv e dove fosse il medico che mi doveva visitare…».

Forse le visite in questa fase 3 possono essere effettuate solo se rivestono carattere di urgenza? Ma nessuno lo ha spiegato e comunicato ai pazienti che si erano prenotati mesi e mesi fa, addirittura come detto prima dell’arrivo della pandemia in Italia. Disorganizzazione e menefreghismo per le esigenze e i problemi degli utenti. Con questo caldo africano, si possono ben immaginare i disagi e le sofferenze di un anziano costretto a fare la spola tra ospedale, medico di base e viceversa. L’ennesimo episodio della malasanità isolana che purtroppo in tempi di pandemia sta colpendo ancor più duro e sempre i più deboli.

COMMENTI

Bruno Mancini

Cosa dire del fatto che il CUP (Tel. 0125853013) NON accetta impegnative con carattere di urgenza (né quelle entro le 72 ore né quelle a 10 giorni) e per quelle “programmabili” (ossia senza limiti temporali) relative ad alcune analisi rimanda ad una nuova richiesta da effettuare in data non specificata, in quanto l’agenda di prenotazione è piena fino alla fine di settembre e l’agenda dei mesi successivi NON è attualmente disponibile?
Ciò ANCHE se si tratta di una prestazione che era stata messa in lista di attesa (da novembre 2019) per lo scorso mese di aprile e poi annullata dai decreti della Regione x il COVID!
Quindi è molto probabile che, alla fine, trascorra più di un ANNO tra la richiesta iniziale e la erogazione effettiva della prestazione.
E De Luca, senza pudore, continua a magnificare “l’eccellenza” della sanità campana…
Ovviamente parlo con una precisa e ineccepibile documentazione…

ASL Napoli analisi rifiutata - urgente 72 ore - 06 Luglio 2020

ASL Napoli analisi rifiutata – urgente 72 ore – 06 Luglio 2020

ASL Napoli analisi rifiutata - urgente 10 gg 21 Luglio 2020

ASL Napoli analisi rifiutata – urgente 10 gg 21 Luglio 2020

Elisabeth Homolová

Este trist, 

Aurora Cerenza

Vero prima del covid era un disastro oggi è ancora peggio la mala sanità ci sguazza in questi tristi periodi

European Academy of Religion 2020

Annullamento delle giornate internazionali della European Academy of Religion 2020

Rimandata la conferenza per 1500 studiosi

Annullamento delle giornate internazionali della European Academy of Religion 2020  Rimandata la conferenza per 1500 studiosi

European Academy of Religion 2020

Bologna, 7 aprile 2020. A causa dell’emergenza sanitaria in corso, e in ottemperanza alle disposizioni istituzionali in merito alla sospensione di ogni forma di aggregazione, è annullata l’edizione dell’European Academy of Religion (EuARe) prevista per il 22-25 giugno 2020 a Bologna.

Ideata dalla Fondazione per le scienze religiose (Fscire) e avviata nel dicembre 2016 sotto il patrocinio del Parlamento europeo, della Commissione europea, della Commissione nazionale UNESCO, dell’Università e del Comune di Bologna, la European Academy of Religion è diventata in questi anni una straordinaria occasione d’incontro di studiosi e studenti diretta a favorire la ricerca, la comunicazione, lo scambio e la lettura critica delle principali tematiche religiose. L’interesse e la sensibilità crescenti per questi temi sia nel mondo accademico, sia nella società civile, sono dimostrati dal trend che a ogni nuova edizione ha visto aumentare le presenze del 50%.

Grazie al sostegno di MIUR, MAECI, Emilia-Romagna, Fondazione Cariplo e Fondazione Carisbo, il progetto della European Academy of Religion ha rappresentato in questi anni non solo un momento di circolazione delle idee e di confronto culturale ma anche un’occasione di partecipazione e di socialità che ha avuto al suo centro la città Bologna, che ha ospitato migliaia di persone con rilevanti ricadute sul sistema economico cittadino. Nelle sole giornate dell’edizione 2019, grazie al sostegno economico e culturale di Regione, Comune, Università, e donors bolognesi, Fscire ha potuto accogliere oltre 1.300 partecipanti nelle diverse sedi della conferenza disseminate nell’area urbana.

Oggi, mentre tutto il Paese sta affrontando un nemico invisibile e l’uomo sta mostrando le sue fragilità, Fscire, nella consapevolezza della centralità della riflessione sul “religioso”, mai come adesso impegnato a misurarsi con le trasformazioni epocali del nostro mondo, non vuole abbandonare il percorso intrapreso e si propone fermamente di continuarlo con altri mezzi e strumenti. Ciononostante, i vincitori della seconda edizione del Premio “Giuseppe Alberigo”, sostenuto dalla Regione Emilia-Romagna, avranno modo di presentare le opere premiate. Di questo si darà comunicazione nelle prossime settimane.

La prossima edizione delle Conferenze Annuali è in programma dal 30 agosto al 2 settembre 2021 e si terrà a Münster, in Germania.

Fscire è un’istituzione attiva dal 1953 che pubblica, forma, serve, organizza, accoglie e comunica la ricerca nell’ambito delle scienze religiose, con particolare riguardo al cristianesimo e alle religioni con cui esso è venuto a contatto. È riconosciuta come infrastruttura di ricerca di eccellenza per le scienze religiose ed è l’unica nominata verbatim dal PNR 2015-2020 in ragione della produzione di ricerca, strumenti, alta formazione, disseminazione e networking svolta su scala nazionale e internazionale da oltre sessant’anni.

Ufficio stampa Stilema – [email protected]

Contatti:

Bruno Mancini
[email protected]
Cell. 3914830355 tutti i giorni dalle ore 14 alle ore 23

DILA

EMMEGIISCHIA

NUSIV

VIRUSISCHIA

Supermercato Sebon di Barano d’Ischia chiuso per lavoratore positivo al COVID-19

Supermercato Sebon di Barano d’Ischia chiuso per lavoratore positivo al COVID-19

Per la serie Esopo news:

5 Aprile 2020

Supermercato Sebon di Barano d’Ischia

Photo_ Dayana Chiocca

A tutti coloro che vogliano apprendere le migliori tecniche per favorire la diffusione di un’epidemia consiglio di informarsi su questa vicenda… avete letto bene ho scritto FAVORIRE perché ciò che viene fuori dall’attività messa in atto in questa situazione (ed in tante altre delle quale non tutti abbiamo conoscenza) è l’assoluta inadeguatezza delle norme, delle loro applicazioni e delle attività poste in essere a contrasto di una così dirompente epidemia.

Basta con le prudenze e con il rispetto di privilegi e di “diritti” più o meno opportunamente riconosciuti.

In questa fase di pandemia, comunicare i nomi dei soggetti sfortunatamente infettati, e le circostanze utili a capire la dinamica dei loro contatti,ritengo che sia un diritto assoluto da riconoscere alla salvaguardia della salute collettiva.

Quando sono stati rilevati i primi sintomi di possibile infezione nel lavoratore dell’azienda ischitana?

Quali funzioni svolgeva il lavoratore nel ciclo distributivo dell’azienda?

Quando è stato messo in isolamento?

Queste sono solo alcune delle domande che, se correttamente prese in considerazione, potrebbero fornire risposte utili al miglior contrasto collettivo nei confronti del nemico COVID-19

Barano d’Ischia – Coronavirus, il supermercato Sebon chiuso per lavoratore positivo al COVID-19


Indirizzo
Sebon Supermercati – Barano d’Ischia Via Vincenzo Di Meglio 119 – Località Molara
80077

Photo_ Dayana Chiocca

https://www.ildispariquotidiano.it/it/coronavirus-sebon-chiuso-per-sanificazione-e-lavoratori-in-quarantena/

Il settimanale Ischia City, in occasione dell’inaugurazione avvenuta nel mese di Luglio 2017 scriveva

GIGANTESCO SEBON INAUGURA A ISCHIA – Ischiacity

Il più grande ed attrezzato supermercato di tutta l’isola ha aperto a Barano d’Ischia, in località Molara: 1600 metri quadri di superficie in cui accanto al tradizionale assortimento per la cucina e la casa (oltre 7000 referenze complessive), sono dedicati ampi spazi all’ortofrutta, al banco freschi, alla gastronomia, ai piatti pronti, per poter consumare un pasto leggero e gustoso anche se non si ha tempo di cucinare, alla pescheria con arrivi giornalieri, e ancora macelleria, congelato sfuso, panetteria e una ricca selezione di prodotti che soddisfano i nuovi stili di vita, vegani, bio, per celiaci. Inoltre, una fornita enoteca. Tutto questo è SEBON Supermercati, una struttura modernissima, che annovera anche quattro casse automatiche per rendere più veloci i pagamenti, apertura no stop tutti i giorni (domenica solo la mattina) e un funzionale parcheggio, servizi che trasformano la spesa quotidiana in un momento di svago.

Intervista televisiva a Massimo Lombardi

Esopo news si chiede se non sia assolutamente inaccettabile (ed anche inconcepibile)  che una notizia così importante come lo è questa del contagio di un dipendente della struttura commerciale sia rimasta per tanto tempo priva di diffusione… e pèraticamente lo sia ancora.

Contatti:

Bruno Mancini
[email protected]
Cell. 3914830355 tutti i giorni dalle ore 14 alle ore 23

DILA

EMMEGIISCHIA

NUSIV

VIRUSISCHIA

Regione Campania testo integrale piano socio economico

Regione Campania testo integralepiano socio economico a sostegno dei soggetti deboli per la crisi coronavirus COVID-19

Regione Campania testo integrale piano socio economico pdf

Regione Campania testo integrale piani socio economico

Vincenzo De Luca, Presidente della Regione Campania, ha messo punto con l’ausilio delle organizzazioni sociali professionali ed economiche,  un piano socio economico a sostegno dei soggetti deboli per la crisi coronavirus COVID-19 composto dallo stanziamento COMPLESSIVO di 604.730.502 di euro che prevede:

MISURE DI SOSTEGNO PER LE POLITICHE SOCIALI
RISORSE: 272.291.987 €
AZIONI:
1. INTERVENTI A SOSTEGNO DI PERSONE IN STATO DI
DIFFICOLTÀ (COMPRESA INTEGRAZIONE ECONOMICA PER
DUE MESI PER LE PENSIONI AL DI SOTTO DEI 1.000 EURO)
128.361.213 €
2. AZIONI DI SOSTEGNO AI SERVIZI SOCIO-ASSISTENZIALI SUL
TERRITORIO 98.560.384 €
3. INTERVENTI PER IL RECUPERO E LA REDISTRIBUZIONE
DELLE ECCEDENZE ALIMENTARI 2.400.000 €
4. ULTERIORI AZIONI PER LE PERSONE IMMIGRATE NEGLI
INSEDIAMENTI INFORMALI DEL BASSO SELE, DI CASTEL
VOLTURNO E COMUNI LIMITROFI
3.748.880 €
5. MISURE DI SOSTEGNO PER IL DIRITTO ALLO STUDIO 10.000.000 €
6. POTENZIAMENTO SERVIZI SOCIALI MEDIANTE
ANTICIPAZIONE RISORSE AGLI AMBITI TERRITORIALI 15.221.510 €
7. INTERVENTI A FAVORE DELLE FAMIGLIE CON FIGLI AL DI
SOTTO DI 15 ANNI

L’obiettivo principale al quale viene destinato una parte cospicua delle risolse risulta essere quello di sostegno  alle famiglie assegnando sostegno finanziario ai disabili e incrementando fino a 1.000 euro mensili (per due mesi)  gli assegni sociali e pensioni INPS inferiori a tale cifra.

PIANO
PER L’EMERGENZA SOCIO-ECONOMICA
DELLA REGIONE CAMPANIA
– 604 MILIONI CONTRO LA CRISI –
TOTALE COMPLESSIVO RISORSE: 604.730.502 €
MISURE DI SOSTEGNO PER LE POLITICHE SOCIALI
RISORSE: 272.291.987 €
AZIONI:
1. INTERVENTI A SOSTEGNO DI PERSONE IN STATO DI
DIFFICOLTÀ (COMPRESA INTEGRAZIONE ECONOMICA PER
DUE MESI PER LE PENSIONI AL DI SOTTO DEI 1.000 EURO)
128.361.213 €
2. AZIONI DI SOSTEGNO AI SERVIZI SOCIO-ASSISTENZIALI SUL
TERRITORIO 98.560.384 €
3. INTERVENTI PER IL RECUPERO E LA REDISTRIBUZIONE
DELLE ECCEDENZE ALIMENTARI 2.400.000 €
4. ULTERIORI AZIONI PER LE PERSONE IMMIGRATE NEGLI
INSEDIAMENTI INFORMALI DEL BASSO SELE, DI CASTEL
VOLTURNO E COMUNI LIMITROFI
3.748.880 €
5. MISURE DI SOSTEGNO PER IL DIRITTO ALLO STUDIO 10.000.000 €
6. POTENZIAMENTO SERVIZI SOCIALI MEDIANTE
ANTICIPAZIONE RISORSE AGLI AMBITI TERRITORIALI 15.221.510 €
7. INTERVENTI A FAVORE DELLE FAMIGLIE CON FIGLI AL DI
SOTTO DI 15 ANNI 14.000.000 €
In particolare, tra le misure di maggiore rilevanza e con impatto immediato, si segnala quella
relativa al sostegno straordinario a favore dei pensionati titolari di pensioni sociali e di
assegni sociali (75.665 persone): nei mesi di maggio e di giugno prossimi, a tutti i pensionati
che percepiscono dall’INPS un importo mensile inferiore a 1.000 euro la Regione Campania
erogherà un contributo tale da garantire i 1.000 euro al mese.
Poiché l’importo medio mensile erogato dall’INPS a questi soggetti è pari a 497 euro, la
Regione Campania coprirà mediamente i restanti 503 euro.
2
******
MISURE DI SOSTEGNO ALLE IMPRESE, AI PROFESSIONISTI/LAVORATORI
AUTONOMI E ALLE AZIENDE AGRICOLE E DELLA PESCA
RISORSE: 228.000.000€
AZIONI:
1. BONUS A MICROIMPRESE A FONDO PERDUTO 80.000.000 €
2. COSTITUZIONE FONDO DI LIQUIDITÀ CONFIDI 13.000.000 €
3. BONUS A PROFESSIONISTI/LAVORATORI AUTONOMI 80.000.000 €
4. CONTRIBUTI AZIENDE IN CONSORZI ASI 5.000.000 €
5. BONUS AD AZIENDE AGRICOLE E DELLA PESCA 50.000.000 €
In particolare, tra le misure di maggiore rilevanza e con impatto immediato, si segnalano le
seguenti:
– alle microimprese (imprese artigiane, commerciali, di servizi o industriali con meno di
10 addetti e fino a 2 milioni di euro di fatturato), che rientrano nei settori colpiti
dall’attuale crisi economico-finanziaria, viene erogato nel mese di aprile un
contributo una tantum di 2.000 euro; tale misura viene attuata anche mediante la
collaborazione istituzionale del sistema delle Camere di Commercio e dei Dottori
Commercialisti; si stima di sovvenzionare circa 40.000 imprese;
– ad una platea di circa 80.000 professionisti/lavoratori autonomi (che hanno fatturato
meno di 35.000 euro nel 2019 e che autocertifichino una riduzione delle attività nei
primi 3 mesi del 2020) viene erogato nel mese di maggio un assegno individuale una
tantum di 1.000 euro ad integrazione di quello già riconosciuto dal Governo nazionale
con il DL 18/2020 (Cura Italia); tale misura viene attuata anche mediante la
collaborazione istituzionale dell’INPS e delle Casse di previdenza degli ordini
professionali.
*******
3
MISURE DI SOSTEGNO PER LA CASA
RISORSE: 45.438.515 €
AZIONI:
1. CONTRIBUTI SULL’AFFITTO PER GLI AFFITTUARI DEL
PATRIMONIO PRIVATO (BANDO REGIONALE) 24.987.841 €
2. SOSTEGNO AL FITTO DELLE ABITAZIONI PRINCIPALI PER
SITUAZIONI DI EMERGENZA SOCIO/ECONOMICA 6.450.674 €
3. FONDO DI SOLIDARIETÀ INQUILINI ERP 8.000.000 €
4. SOSTEGNO AL FITTO DEI LOCALI COMMERCIALI
PATRIMONIO ERP 1.000.000 €
5. CONTRIBUTI SUI MUTUI PRIMA CASA 5.000.000 €
*******
MISURE DI SOSTEGNO PER IL COMPARTO DEL TURISMO
RISORSE: 30.000.000 €
AZIONI:
1. SOSTEGNO AI LAVORATORI STAGIONALI IMPIEGATI IN
ATTIVITÀ ALBERGHIERE ED EXTRA ALBERGHIERE AD
INTEGRAZIONE DEL CONTRIBUTO NAZIONALE
30.000.000 €
Tale sostegno è di rapida corresponsione in quanto erogato direttamente dall’INPS attraverso
le proprie banche dati. Secondo i dati forniti da Federalberghi Campania, la platea degli aventi
diritto è di circa 25.000 lavoratori per un importo di 300 euro mensili ciascuno per 4 mensilità.
*******
4
MISURE DI SOSTEGNO PER SPECIFICI COMPARTI DELL’AGRICOLTURA
RISORSE: 29.000.000€
AZIONI:
1. COMPARTO BUFALINO
Misura di biosicurezza per le aziende bufaline
Compensazione per impiego latte nella razione alimentare 19.000.000 €
2. COMPARTO FLOROVIVAISTICO
Compensazioni finanziarie per crisi sanitaria pubblica
Covid-19 10.000.000 €
5
EMERGENZA COVID-19: MISURE DI SOSTEGNO PER LE POLITICHE SOCIALI
QUADRO FINANZIARIO GENERALE
MISURA TOTALE
1. INTERVENTI A SOSTEGNO DI PERSONE IN STATO DI DIFFICOLTÀ
(COMPRESA INTEGRAZIONE ECONOMICA PER DUE MESI PER LE
PENSIONI AL DI SOTTO DEI 1.000 EURO)
128.361.213 €
2. AZIONI DI SOSTEGNO AI SERVIZI SOCIO-ASSISTENZIALI SUL
TERRITORIO 98.560.384 €
3. INTERVENTI PER IL RECUPERO E LA REDISTRIBUZIONE DELLE
ECCEDENZE ALIMENTARI 2.400.000 €
4. ULTERIORI AZIONI PER LE PERSONE IMMIGRATE NEGLI INSEDIAMENTI
INFORMALI DEL BASSO SELE, DI CASTEL VOLTURNO E COMUNI
LIMITROFI
3.748.880 €
5. MISURE DI SOSTEGNO PER IL DIRITTO ALLO STUDIO 10.000.000 €
6. POTENZIAMENTO SERVIZI SOCIALI MEDIANTE ANTICIPAZIONE RISORSE
AGLI AMBITI TERRITORIALI 15.221.510 €
7. INTERVENTI A FAVORE DELLE FAMIGLIE CON FIGLI AL DI SOTTO DI 15
ANNI 14.000.000 €
TOTALE 272.291.987 €
SINGOLE MISURE PREVISTE
AZIONE 1.: INTERVENTI A SOSTEGNO DI PERSONE IN STATO DI DIFFICOLTÀ (COMPRESA
INTEGRAZIONE ECONOMICA PER DUE MESI PER LE PENSIONI AL DI SOTTO DEI
1.000 EURO)
1.1 Sostegno straordinario a favore dei pensionati titolari di pensioni sociali e di assegni
sociali (75.665 persone): nei mesi di maggio e di giugno prossimi, a tutti i pensionati che
percepiscono dall’INPS un importo mensile inferiore a 1.000 euro la Regione Campania
erogherà un contributo tale da garantire i 1.000 euro al mese.
Poiché l’importo medio mensile erogato dall’INPS a questi soggetti è pari a 497 euro, la
Regione Campania coprirà mediamente i restanti 503 euro.
Potrà essere utilizzato per le seguenti spese:
˗ servizi di assistenza socio – sanitaria domiciliare;
6
˗ servizi a domicilio per la consegna della spesa alimentare, l’acquisto medicinali,
commissioni varie;
˗ acquisto di strumenti informatici o tecnologie per favorirne l’autonomia;
˗ acquisto di dispositivi igienico sanitari di protezione individuale.
Beneficiari: pensionati titolari di assegni sociali e pensioni sociali che percepiscono dall’INPS
un importo mensile inferiore a 1.000 euro: 75.665 persone
RISORSE FINANZIARIE: € 87.467.557
Tempi: si prevede di erogare i contributi in occasione delle mensilità di maggio e giugno 2020
1.2 Prestazione dei servizi sociali con priorità ai soggetti indigenti, attuata dagli Ambiti
territoriali, mediante l’impiego delle risorse a loro assegnate
RISORSE FINANZIARIE: € 10.387.720 Fondo Povertà (risorse Nazionale)
TEMPI: immediata attribuzione di risorse agli ambiti Territoriali della Campania
1.3 Erogazione di bonus rivolti alle persone con disabilità, non coperte dal Fondo Non
Autosufficienti. Tale misura può essere rivolta, in primo luogo, ai bambini con disabilità (anche
autistica) in età scolare ed eventualmente essere estesa ai disabili non gravi con ISEE basso.
La platea di destinatari, attualmente stimata in circa 51 mila unità, dovrà essere definita sulla
base degli elenchi che verranno forniti dalle ASL. Si prevede un bonus di circa € 600 per
beneficiario.
RISORSE FINANZIARIE: €30.505.936 POR FSE 2014-2020
TEMPI: immediata attribuzione risorse aggiuntive rispetto agli assegni di cura (attraverso gli
Ambiti Territoriali o Asl)
*******
AZIONE 2.: SOSTEGNO AI SERVIZI SOCIO – ASSISTENZIALI SUL TERRITORIO
a) azioni di sostegno a persone con gravissima disabilità e ad anziani non autosufficienti
(per € 39.959.000);
b) Misure di sostegno alla rete integrata di interventi e servizi sociali (per € 57.318.045);
c) Azioni di assistenza alle donne e al finanziamento di centri antiviolenza (€ 1.283.339).
7
Le suddette azioni verranno realizzate dagli Ambiti Territoriali con risorse nazionali messe a
disposizione dal bilancio della Regione, a seguito della loro reiscrizione.
RISORSE FINANZIARIE: € 98.560.384
TEMPI: erogazione delle risorse agli Ambiti Territoriali entro il mese di aprile 2020
*******
AZIONE 3.: INTERVENTI PER IL RECUPERO E LA REDISTRIBUZIONE DELLE ECCEDENZE
ALIMENTARI
1.1 redistribuzione in favore delle persone in stato di indigenza o di grave disagio sociale
nei Comuni che ne faranno richiesta;
1.2 redistribuzione in favore delle persone immigrate negli insediamenti del basso Sele,
di Castel Volturno e Comuni limitrofi.
Beneficiari: persone in stato di indigenza grave disagio sociale e immigrati
RISORSE FINANZIARIE: € 2.400.000 Bilancio regionale e SUPREME Italia (Ministero del lavoro
e politiche sociali)
TEMPI: Avviso pubblico (già predisposto) per Manifestazione interesse con individuazione
soggetto che svolga attività di distribuzione
*******
AZIONE 4.: ULTERIORI AZIONI PER LE PERSONE IMMIGRATE NEGLI INSEDIAMENTI
INFORMALI DEL BASSO SELE, DI CASTEL VOLTURNO E COMUNI LIMITROFI
a) sistemazione di immobili destinati al temporaneo alloggio degli immigrati, (€ 1.473.000);
b) acquisizione di servizi di trasporto per supportare la mobilità, contrastando il rischio di
contagio tra i lavoratori (€ 350.000);
c) interventi di mediazione e sostegno psicologico, (€ 765.000);
d) campagne di comunicazione e informazione, per accrescere la consapevolezza dei rischi
dell’epidemia e contenere il contagio, (€ 175.680);
e) interventi per garantire servizi medici ed infermieristici e l’acquisto di kit igienici,
(€985.200).
Beneficiari: immigrati
RISORSE FINANZIARIE: € 3.748.880 SUPREME Italia
8
TEMPI: immediata realizzazione anche attraverso società in house regionali
*******
AZIONE 5.: MISURE DI SOSTEGNO PER IL DIRITTO ALLO STUDIO
Misura di sostegno agli studenti scuola superiore e università per lo svolgimento della
didattica a distanza (anche attraverso il contributo acquisto di personal computer, etc.)
Misura di sostegno straordinario/una tantum a favore di studenti fuori sede per mancata
fruizione degli alloggi per emergenza epidemiologica Covid-19
RISORSE FINANZIARIE: € 10.000.000
*******
AZIONE 6.: POTENZIAMENTO SERVIZI SOCIALI MEDIANTE ANTICIPAZIONE RISORSE AGLI
AMBITI TERRITORIALI
Per mettere in atto tutte le misure idonee a fronteggiare l’attuale situazione emergenziale
attraverso il potenziamento dell’offerta di servizi sociali essenziali in favore dei cittadini
destinatari di prestazioni sociali
RISORSE FINANZIARIE: € 15.221.510
TEMPI: riparto ed erogazione immediata delle risorse agli Ambiti Territoriali della Campania
*******
AZIONE 7.: INTERVENTI A FAVORE DELLE FAMIGLIE CON FIGLI AL DI SOTTO DI 15 ANNI
Interventi da indirizzare alle famiglie residenti in Campania per l’accudimento dei figli al di
sotto dei quindici anni, durante il periodo di sospensione dei servizi educativi dell’infanzia e
delle scuole.
Un primo contributo viene erogato, per le famiglie in cui entrambi i genitori sono lavoratori,
per le spese relative a servizi di babysitting e assistenza domiciliare per la didattica a distanza,
materiali e supporti informatici per l’accesso a piattaforme di formazione a distanza, servizi di
connettività, materiali ed attrezzature per la didattica.
9
Il contributo è assegnato ed erogato alle famiglie (circa 17.500 famiglie) fino ad un importo
massimo di € 500,00 a prescindere dal numero di figli, come di seguito specificato:
a. €. 500,00 per ogni nucleo con ISEE fino a €. 20.000,00 (compresi);
b. €. 300,00 per ogni nucleo con ISEE fino a €. 35.000,00 (compresi).
Un secondo contributo viene destinato alle famiglie per l’acquisto di attrezzature, strumenti
informatici ed altri supporti per l’accesso ai servizi didattici e socio-educativi.
Per i destinatari, (circa 17.500 famiglie) un contributo, di un valore medio di € 400 (per
famiglia) come di seguito specificato:
– €. 500,00 per ogni nucleo con ISEE fino a €. 20.000,00 (compresi);
– €. 300,00 per ogni nucleo con ISEE fino a €. 35.000,00 (compresi).
Beneficiari: famiglie con almeno un figlio minore di 15 anni
Risultato atteso: si ipotizzano 35.00 famiglie
RISORSE FINANZIARIE: € 14.000.000 dal Bilancio regionale (€ 7.000.000 per il primo
contributo e € 7.000.000 per il secondo)
TEMPI: immediati anche attraverso affidamento società in house regionali
10
COVID-19: MISURE DI SOSTEGNO ALLE IMPRESE, AI
PROFESSIONISTI/LAVORATORI AUTONOMI E ALLE AZIENDE AGRICOLE E
DELLA PESCA
QUADRO FINANZIARIO GENERALE
MISURA TOTALE
1. BONUS A MICROIMPRESE A FONDO PERDUTO 80.000.000 €
2. COSTITUZIONE FONDO DI LIQUIDITÀ CONFIDI 13.000.000 €
3. BONUS A PROFESSIONISTI/LAVORATORI AUTONOMI 80.000.000 €
4. CONTRIBUTI AZIENDE IN CONSORZI ASI 5.000.000 €
5. BONUS AD AZIENDE AGRICOLE E DELLA PESCA 50.000.000 €
TOTALE 228.000.000 €
SINGOLE MISURE PREVISTE
AZIONE 1.: BONUS A MICROIMPRESE A FONDO PERDUTO
alle microimprese (imprese artigiane, commerciali o industriali con meno di 10 addetti e fino
a 2 milioni di euro di fatturato) che rientrano nei settori colpiti dall’attuale crisi economicofinanziaria viene erogato nel mese di aprile un contributo una tantum di 2.000 euro. Tale
misura viene attuata anche mediante la collaborazione istituzionale del sistema delle Camere
di Commercio e dei Dottori Commercialisti.
Risultato atteso: 40.000 imprese beneficiate
RISORSE FINANZIARIE: € 80.000.000,00
TEMPI: 15 giorni
*******
11
AZIONE 2.: COSTITUZIONE FONDO DI LIQUIDITÀ CONFIDI
Viene costituito un Fondo di garanzia tramite i Confidi per la concessione di garanzie su
operazioni di credito attivate da microimprese operanti in Campania (a titolo esemplificativo
imprese dell’artigianato, del commercio, del settore turistico e culturale, servizi, compresi
professionisti, agroindustriali), che non riescano ad accedere al Fondo Centrale di Garanzia di
cui alla L. 662/96.
Ipotesi di finanziamenti garantiti: credito su circolante, max 18 mesi, max 15.000 €
Finanziamento medio: 10mila euro
Risultato atteso: 2.500 imprese beneficiate
RISORSE: € 13.000.000
TEMPI: 40 giorni
*******
AZIONE 3.: BONUS A PROFESSIONISTI/LAVORATORI AUTONOMI
Ai professionisti/lavoratori autonomi (che hanno fatturato meno di 35mila euro nel 2019 e
che autocertifichino una riduzione delle attività nei primi 3 mesi del 2020) viene erogato nel
mese di maggio di un assegno individuale una tantum di 1.000 euro ad integrazione di quello
già riconosciuto dal Governo nazionale con il DL 18/2020 (Cura Italia). Tale misura viene
attuata anche mediante la collaborazione istituzionale dell’INPS e delle Casse di previdenza
degli ordini professionali.
Risultato atteso: 80mila professionisti/lavoratori autonomi beneficiati
RISORSE FINANZIARIE: € 80.000.000,00
TEMPI: 15 giorni
*******
AZIONE 4.: MORATORIA DEGLI ONERI DOVUTI DALLE IMPRESE INSEDIATE NELLE AREE ASI
Viene concessa una moratoria a favore delle imprese per i servizi che ricevono dai Consorzi in
applicazione dell’art. 5 della legge regionale n.19/2013.
Al fine di consentire ai Consorzi di sgravare le imprese insediate dagli oneri dovuti o da parte
di essi, è disposto per il 2020 un trasferimento straordinario ai Consorzi ASI della Campania. Il
12
trasferimento straordinario non potrà essere utilizzato dai Consorzi per sgravare le posizioni
debitorie perfezionatesi prima della dichiarazione, effettuata con la delibera del Consiglio dei
Ministri del 31 gennaio 2020, dello stato di emergenza sul territorio nazionale per sei mesi.
Risultato atteso: direttamente od indirettamente coinvolte dalla misura oltre 5 mila imprese
RISORSE FINANZIARIE: € 5.000.000,00
TEMPI: 15 giorni
*******
AZIONE 5.: BONUS IMPRESE AGRICOLE E DELLA PESCA in particolare del florovivaismo,
dell’ortofrutta, della zootecnia (bufalini, bovini, ovi caprino), della pesca e dell’acquacoltura
I requisiti che devono possedere le imprese sono:
• per le imprese agricole essere coltivatori diretti o imprenditori agricoli professionali,
iscritti all’INPS;
• per la pesca essere pescatori autonomi o imprese iscritte nel registro delle imprese
tenuto dalle Capitanerie di porto, iscritti all’INPS;
• per l’acquacoltura essere imprese agricole iscritte all’INPS.
Ciascuna azienda, come sopra individuata, interessata dalla crisi determinata dall’emergenza
epidemiologica da COVID-19, riceve un contributo una tantum commisurato nel seguente
modo:
– 1.500 euro per le aziende che hanno fino a 5 dipendenti;
– 2.000 euro per le aziende che hanno più di 5 dipendenti.
Risultato atteso: 30.000 imprese beneficiare
RISORSE FINANZIARIE: € 50.000.000
TEMPI: 15 giorni
13
EMERGENZA COVID-19: MISURE DI SOSTEGNO PER LA CASA
QUADRO FINANZIARIO GENERALE
MISURA TOTALE
1. CONTRIBUTI SULL’AFFITTO PER GLI AFFITTUARI DEL
PATRIMONIO PRIVATO (BANDO REGIONALE) 24.987.841 €
2. SOSTEGNO AL FITTO DELLE ABITAZIONI PRINCIPALI PER
SITUAZIONI DI EMERGENZA SOCIO/ECONOMICA 6.450.674 €
3. FONDO DI SOLIDARIETÀ INQUILINI ERP 8.000.000 €
4. SOSTEGNO AL FITTO DEI LOCALI COMMERCIALI PATRIMONIO
ERP 1.000.000 €
5. CONTRIBUTI SUI MUTUI PRIMA CASA 5.000.000 €
TOTALE 45.438.515 €
SINGOLE MISURE PREVISTE
AZIONE 1.: CONTRIBUTI SULL’AFFITTO PER GLI AFFITTUARI DEL PATRIMONIO PRIVATO
A sostegno dell’utenza del patrimonio privato è previsto un contributo per nucleo familiare
max di €. 2.000 rapportato all’ISEE del nucleo familiare a favore di nuclei familiari con ISEE non
superiore all’importo corrispondente a due pensioni minime INPS pari a € 13.338,26 per un
contributo max individuale di € 2.000; famiglie con ISEE non superiore a € 25.000 per un
contributo max individuale di € 1.800.
RISORSE FINANZIARIE PROGRAMMATE: € 24.987.841
TEMPI: erogazione del contributo ai beneficiari entro il mese di maggio
*******
14
AZIONE 2.: SOSTEGNO AL FITTO DELLE ABITAZIONI PRINCIPALI PER SITUAZIONI DI
EMERGENZA SOCIO/ECONOMICA
Tipologia della misura: contributo max per nucleo familiare € 2.000 annuo rapportato alle
mensilità in sofferenza – Soggetti beneficiari: famiglie con particolari situazioni di priorità
sociale certificate dalle Amministrazioni Comunali (da integrare con requisiti legati alla perdita
della capacità reddituale in conseguenza dell’emergenza COVID-19);
RISORSE PROGRAMMATE: €. 6.450.674
TEMPI: procedura a sportello aperta alle Amministrazioni Comunali. Trasferimento di risorse
al Comune previsto in una settimana dalla richiesta con possibilità di pagare direttamente il
proprietario di casa
*******
AZIONE 3.: FONDO DI SOLIDARIETÀ INQUILINI ERP
Viene introdotto un contributo individuale rapportato alla morosità maturata e alla capacità
reddituale destinato ad assegnatari/inquilini dell’edilizia residenziale pubblica
RISORSE FINANZIARIE: €. 8.000.000;
TEMPI: un mese dai provvedimenti attuativi
*******
AZIONE 4.: SOSTEGNO AL FITTO DEI LOCALI COMMERCIALI PATRIMONIO ERP
Viene introdotto un contributo individuale rapportato alla ridotta capacità reddituale
derivante dalla chiusura delle attività commerciali per esercenti attività commerciali in locali
di proprietà pubblica (patrimonio ERP).
RISORSE FINANZIARIE: €. 1.000.000.
*******
15
AZIONE 5.: CONTRIBUTI SUI MUTUI PRIMA CASA
Viene introdotto un contributo al pagamento delle rate di mutuo per acquisto prima casa.
I beneficiari sono i nuclei familiari con componente titolare di un mutuo per acquisto
abitazione prima casa che hanno subito una riduzione della capacità reddituale per cessazione
e/o interruzione dell’attività lavorativa.
RISORSE PREVISTE: €. 5.000.000
TEMPI: procedura semplifica da attivare con protocolli con ABI e Accordi con Istituti Bancari,
con trasferimento delle risorse alle Banche presso cui sono accesi i mutui entro una settimana
dalla richiesta.
RISORSE ULTERIORI: Si prevede di attivare l’intervento in maniera sinergica e coordinata con
le misure statali di sospensione mutui di cui al DL Cura Italia.
16
MISURE DI SOSTEGNO PER IL COMPARTO DEL TURISMO
QUADRO FINANZIARIO GENERALE
MISURA TOTALE
1. SOSTEGNO AI LAVORATORI STAGIONALI IMPIEGATI IN ATTIVITÀ
ALBERGHIERE ED EXTRA ALBERGHIERE 30.000.000 €
TOTALE 30.000.000 €
SINGOLE MISURE PREVISTE
AZIONE 1.: SOSTEGNOAI LAVORATORI STAGIONALI IMPIEGATI INATTIVITÀALBERGHIERE
ED EXTRA ALBERGHIERE
Tale sostegno è di rapida corresponsione in quanto erogato direttamente dall’INPS attraverso
le proprie banche dati. Secondo i dati forniti da Federalberghi Campania, la platea degli aventi
diritto è di circa 25.000 lavoratori per un importo di 300 euro mensili ciascuno per 4 mensilità.
RISORSE FINANZIARIE: € 30.000.000
TEMPI: Il contributo è prontamente trasferibile, in quanto erogato direttamente dall’INPS
attraverso le proprie banche dati.
17
EMERGENZA COVID-19: MISURE DI SOSTEGNO PER SPECIFICI COMPARTI
DELL’AGRICOLTURA
QUADRO FINANZIARIO GENERALE
MISURA TOTALE
1. COMPARTO BUFALINO
Misura di biosicurezza per le aziende bufaline
Compensazione per impiego latte nella razione alimentare
19.000.000 €
2. COMPARTO FLOROVIVAISTICO
Compensazioni finanziarie per crisi sanitaria pubblica Covid-19 10.000.000 €
TOTALE 29.000.000 €
SINGOLE MISURE PREVISTE
AZIONE 1.: COMPARTO BUFALINO
1.1. Intervento finalizzato all’aumento della liquidità delle aziende bufaline, mediante la
concessione di contributi per l’adozione di misure di piani di biosicurezza aziendali, per quelle
imprese che hanno partecipato al piano del governo di eradicazione brucellosi.
RISORSE FINANZIARIE: € 9.000.000
TEMPI: Avviso pubblico per concessione dei contributi
1.2. Contributi per il superamento della crisi causata dalla forte riduzione di richiesta del
mercato dovuta al COVID 19, finalizzati alla compensazione dei costi derivanti dall’impiego di
latte nella razione alimentare, riconoscendo a ciascun operatore un rimborso sui costi di
produzione di 1 euro a litro di latte, nel limite massimo di spesa di 10 milioni di euro per l’anno
2020. In particolare, l’utilizzo del latte nella razione alimentare verrà autorizzato al massimo
per 60 giorni e per un quantitativo non superiore al 30% della effettiva produzione
dell’analogo periodo del 2019. Ciò avverrà sulla base dei controlli effettuati dai servizi
veterinari territoriali e dall’Istituto zooprofilattico Sperimentale del Mezzogiorno, con il
supporto dei dati registrati sulla piattaforma della tracciabilità bufalina.
RISORSE FINANZIARIE: € 10.000.000
18
TEMPI: 15 giorni tramite Avviso Pubblico per concessione di contributi.
*******
AZIONE 2.: COMPARTO FLOROVIVAISTICO
Contributi per il superamento della crisi causata dal fermo dovuto al COVID 19 alle imprese
florovivaistiche, prevedendo di erogare fino ad un massimo di € 10.000,00 ad impresa da
determinare in modo proporzionale al fatturato aziendale dell’annualità precedente.
RISORSE FINANZIARIE: € 10.000.000
TEMPI: 15 giorni tramite Avviso Pubblico per la concessione di contributi

Regione Campania piano economico a sostegno dei soggetti deboli per crisi coronavirus

Regione Campania piano socio economico a sostegno dei soggetti deboli per la crisi coronavirus COVID-19

Regione Campania piano socio economico testo completo pdf

Regione Campania piano economico a sostegno dei soggetti deboli per crisi coronavirus

Vincenzo De Luca, Presidente della Regione Campania, ha messo punto con l’ausilio delle organizzazioni sociali professionali ed economiche,  un piano socio economico a sostegno dei soggetti deboli per la crisi coronavirus COVID-19 composto dallo stanziamento COMPLESSIVO di 604.730.502 di euro che prevede:

MISURE DI SOSTEGNO PER LE POLITICHE SOCIALI
RISORSE: 272.291.987 €
AZIONI:
1. INTERVENTI A SOSTEGNO DI PERSONE IN STATO DI
DIFFICOLTÀ (COMPRESA INTEGRAZIONE ECONOMICA PER
DUE MESI PER LE PENSIONI AL DI SOTTO DEI 1.000 EURO)
128.361.213 €
2. AZIONI DI SOSTEGNO AI SERVIZI SOCIO-ASSISTENZIALI SUL
TERRITORIO 98.560.384 €
3. INTERVENTI PER IL RECUPERO E LA REDISTRIBUZIONE
DELLE ECCEDENZE ALIMENTARI 2.400.000 €
4. ULTERIORI AZIONI PER LE PERSONE IMMIGRATE NEGLI
INSEDIAMENTI INFORMALI DEL BASSO SELE, DI CASTEL
VOLTURNO E COMUNI LIMITROFI
3.748.880 €
5. MISURE DI SOSTEGNO PER IL DIRITTO ALLO STUDIO 10.000.000 €
6. POTENZIAMENTO SERVIZI SOCIALI MEDIANTE
ANTICIPAZIONE RISORSE AGLI AMBITI TERRITORIALI 15.221.510 €
7. INTERVENTI A FAVORE DELLE FAMIGLIE CON FIGLI AL DI
SOTTO DI 15 ANNI

L’obiettivo principale al quale viene destinato una parte cospicua delle risolse risulta essere quello di sostegno  alle famiglie assegnando sostegno finanziario ai disabili e incrementando fino a 1.000 euro mensili (per due mesi)  gli assegni sociali e pensioni INPS inferiori a tale cifra.

Continua la maledetta infezione COVID-19 a Ischia: giovane positivo al virus

Continua la maledetta infezione COVID-19 a Ischia: giovane positivo al virus

Nemmeno il tempo di mettere tra i ricordi il funerale dell’assistente notarile Claudio Picconi, che un nuovo incubo COVID-19 si è fatto vivo nella comunità ischitana.

Continua la maledetta infezione COVID-19 a Ischia: giovane positivo al virus Nemmeno il tempo di mettere tra i ricordi il funerale dell'assistente notarile Claudio Picconi, che un nuovo incubo COVID-19 si è fatto vivo nella comunità ischitana

Infatti, alcuni organi d’informazione locale danno per certa la positività al coronavirus da parte di un ragazzo ischitano che, dai primi accertamenti, risulterebbe essere legato sentimentalmente con una ragazza risultata positiva già da diversi giorni

Pare che ci siano stati contatti di vicinato e frequenti incontri anche con il segretario di un prelato ischitano ricoverato presso l’ospedale Rizzoli di Lacco Ameno in quanto risultato positivo tra il gruppo di persone che il 5 marzo parteciparono alle varie fasi delle celebrazioni del santo patrono locale (messe, incontri di preghiera collettivi ecc.)

A Ischia, in molti sono allarmati per il gran numero di contatti che si sono sviluppati prima e dopo la notizia della positività del compianto Claudio Picconi.

Si attende il rapporto ufficiale dell’Unità di crisi della Regione Campania, previsto in serata, che fornirà tutti i dati relativi aggiornati ad oggi.

L’isola d’Ischia precipita nell’incubo COVID-19 – 21 marzo

Contatti:

Bruno Mancini
[email protected]
Cell. 3914830355 tutti i giorni dalle ore 14 alle ore 23

DILA

EMMEGIISCHIA

NUSIV

VIRUSISCHIA

Messaggio di Dan Schulman, presidente e CEO di PayPal

Messaggio di Dan Schulman, presidente e CEO di PayPal

PayPal

Stiamo vivendo una situazione senza precedenti. La pandemia di COVID-19 non solo rappresenta un rischio per la salute delle persone a noi care, ma ha anche un impatto concreto sulle aziende cui siamo soliti affidarci, sul benessere dell’economia globale e sulla nostra quotidianità. Mentre tutti siamo chiamati a confrontarci con la portata mutevole e straordinaria delle sfide imposte dalla pandemia, ci teniamo a farti sapere che potrai sempre contare sul nostro aiuto.

Insieme siamo più forti

Da quando PayPal esiste, una ventina d’anni circa, abbiamo superato insieme una serie di avversità che si sono abbattute sul nostro pianeta. Eppure, durante ogni tappa di questo percorso, abbiamo sempre dato il massimo per sostenere i nostri dipendenti, clienti e partner. E ora che è arrivato il momento di fare i conti con una pandemia destinata a lasciare un segno indelebile nella memoria collettiva, il nostro impegno nei confronti dei nostri clienti resterà invariato.

Sono già numerose le aziende che hanno deciso di farsi avanti per offrire il proprio sostegno, perché nessuno può farcela da solo. Stiamo dunque esortando le aziende dell’intero ecosistema finanziario a unire le forze per aiutare i più vulnerabili durante la crisi. Abbiamo tutti il dovere di sostenere i nostri dipendenti e individuare modalità efficaci per aiutare i clienti a superare le attuali difficoltà. Negli ultimi mesi abbiamo assistito al moltiplicarsi di iniziative di sostegno e solidarietà capaci di varcare i confini generazionali, dando prova di notevole forza d’animo e determinazione. In tempi come questi, il coraggio, la generosità e la resilienza sono infatti qualità che possono davvero fare la differenza.

Siamo qui per aiutare i nostri clienti

Se sei un cliente PayPal e hai bisogno di assistenza per inviare denaro ad amici e familiari in modo sicuro, siamo qui per aiutarti. Per trovare risposte immediate alle tue domande, visita le nostre pagine dedicate all’Assistenza clienti o clicca “Aiuto” in qualsiasi pagina o email di PayPal.

I nostri servizi di pagamento online offrono soluzioni sicure e convenienti che possono essere un aiuto valido in periodi di incertezza finanziaria:

I pagamenti personali sono un modo semplice e rapido di inviare e ricevere denaro con PayPal.

Xoom ti permette di inviare denaro in modo rapido e sicuro per fornire un supporto finanziario a familiari o amici che risiedono all’estero.

Con PayPal, è possibile inoltre effettuare donazioni online o tramite l’app PayPal in favore degli enti di beneficenza impegnati nella lotta contro la pandemia.

Quando effettui acquisti o pagamenti online, ricordati che puoi essere coperto dalla Protezione acquisti e dove disponibile puoi attivare il Rimborso delle spese di reso. Ricorda che non ti chiederemo mai di fornire dati sensibili sui siti che accettano PayPal.

Se sei alla ricerca di altre soluzioni che potrebbero esserti utili, consulta i siti web locali di PayPal o Xoom o le applicazioni PayPal e Xoom per ottenere maggiori informazioni.

Un aiuto concreto alle piccole imprese, la colonna portante della nostra economia

In un’epoca caratterizzata da un’adozione sempre più massiccia delle nuove tecnologie (sia su dispositivi mobili che presso i punti vendita) da parte di aziende e clienti, i pagamenti digitali sono ormai diventati uno strumento irrinunciabile per attività commerciali di ogni dimensione. Mentre le aziende esplorano nuove modalità per gestire le transazioni di vendita, i pagamenti digitali sono sempre più percepiti come un sistema affidabile per accettare pagamenti in sicurezza. PayPal è alla costante ricerca di nuove soluzioni che possano aiutare le piccole imprese ad affrontare l’attuale periodo di crisi, apportando modifiche ai prodotti esistenti in funzione delle condizioni commerciali e delle esigenze della clientela. Durante questo periodo di incertezza, PayPal è in grado di fornire accesso a 305 milioni di conti acquirenti attivi in tutto il mondo e di garantire che tu possa effettuare transazioni in modo sicuro e sicuro e con il più alto tasso di conversione nel settore dei pagamenti. Siamo da sempre al tuo fianco per offrirti l’affidabilità, la protezione e l’assistenza di cui hai bisogno, e continueremo a farlo anche in questi momenti di difficoltà.

Se sei un cliente business PayPal e il tuo flusso di cassa sta risentendo dell’impatto della situazione attuale i nostri esperti del servizio clienti possono fornirti tutta l’assistenza di cui hai bisogno, oltre a offrire consulenza e consigli personalizzati. Per maggiori informazioni, visita il sito web di PayPal.

Ci auguriamo che tutti rispondano all’appello di PayPal per aiutare i commercianti che vendono online o che cercano di adeguare i propri modelli commerciali in funzione delle esigenze dei clienti.

Tutelare il benessere dei nostri dipendenti è prioritario

In questo periodo di crisi, offrire supporto ai dipendenti PayPal è fondamentale per assicurare la continuità dei nostri servizi. Con la diffusione del COVID-19, abbiamo intrapreso una serie di azioni tese a tutelare il benessere e la sicurezza finanziaria dei nostri dipendenti, permettendo loro di proteggere la propria salute pur continuando a garantire ai nostri clienti il supporto necessario. Molti dei nostri dipendenti lavorano già da casa e cercheremo di estendere le modalità di smartworking anche a numerosi centri dedicati al servizio clienti. La transizione al telelavoro potrebbe dar luogo a maggiori tempi di attesa nei servizi di assistenza telefonica o tramite email. Per trovare risposte immediate alle tue domande, ti consigliamo dunque di consultare la sezione Aiuto di PayPal. Grazie in anticipo per la tua pazienza e comprensione mentre cerchiamo di gestire al meglio queste circostanze straordinarie. Le iniziative intraprese per assicurare la tutela e il supporto dei nostri dipendenti ci permetteranno di fornire assistenza ai nostri clienti in questo periodo di incertezza.

Cos’altro possiamo fare per te?

È innegabile che la situazione attuale abbia un significativo impatto tanto sui consumatori quanto sulle aziende (grandi o piccole che siano), e siamo consapevoli delle notevoli avversità con cui alcuni si ritrovano a dover fare i conti. PayPal è alla continua ricerca di nuove modalità per soddisfare le esigenze dei clienti, facendo leva sul ventaglio di tecnologie e risorse a disposizione nell’intento di fare la differenza. Visita la PayPal Newsroom Hub (contenuto disponibile in lingua inglese) per trovare risorse utili che ti aiuteranno a orientarti tra la gamma di prodotti e strumenti offerti in questo periodo di crisi.

Grazie per essere un cliente di PayPal e per la fiducia che riponi in noi ogni giorno.

Dan

Luca Zaia – Il veneto requisisce i ventilatori degli ambulatori veterinari

Luca Zaia – Il veneto requisisce i ventilatori degli ambulatori veterinari

Durante la conferenza stampa del 24 marzo il Governatore della regione Veneto ha comunicata la sua determinazione alla confisca dei ventilatori utilizzati nelle strutture veterinarie della Regione

Luca Zaia

Luca Zaia - Il veneto requisisce i ventilatori degli ambulatori veterinari Durante la conferenza stampa del 24 marzo il Governatore

“Abbiamo chiesto 200 respiratori al governo, dopo un mese ne sono arrivati 50”.

Respiratori negli studi veterinari: abbiamo predisposto la confisca.

Sono tutti per uso umano, i tubi sono rapportati alle anatomie animali ma sono funzionanti, in via prudenziale stiamo raccogliendo anche quelli.

Guardiamo in faccia la realtà.

Nel pubblico abbiamo una cinquantina di respiratori veterinari.

Sono macchine normali, voglio specificarlo, poi quando sarà finita verranno restituiti.

Contatti:

Bruno Mancini
[email protected]
Cell. 3914830355 tutti i giorni dalle ore 14 alle ore 23

DILA

EMMEGIISCHIA

NUSIV

VIRUSISCHIA

Guido Bertolaso positivo al coronavirus COVID-19

24 marzo 2010 ore 13,18

Guido Bertolaso ha comunicato tramite fb la sua positività al coronavirus COVID-19

Guido Bertolaso positivo al coronavirus COVID-19

Guido Bertolaso è un funzionario e medico italiano, dal 2001 al 2010 direttore del Dipartimento della Protezione Civile della Presidenza del Consiglio dei ministri e dal 2008 al 2010 sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega all’Emergenza rifiuti in Campania nel IV Governo Berlusconi

L’annuncio di Bertolaso su Facebook:
“In isolamento ma continuerò a lavorare”.

Ha compiuto 70 anni il 20 marzo.
Ha la febbre

Guido Bertolaso positivo al Coronavirus. L’ex capo della Protezione civile e coordinatore del nuovo ospedale di Milano, annuncia sulla sua pagina fb la positività al tampone Covid 19.

Scrive su Fb:

Si. Sono positivo al Covid-19.

Quando ho accettato questo incarico sapevo quali fossero i rischi a cui andavo incontro, ma non potevo non rispondere alla chiamata per il mio Paese.

Ho qualche linea di febbre, nessun altro sintomo al momento.

Sia io che i miei collaboratori più stretti siamo in isolamento e rispetteremo il periodo di quarantena.

Continuerò a seguire i lavori dell’ospedale Fiera e coordinerò i lavori nelle Marche.

Vincerò anche questa battaglia”.

Contatti:

Bruno Mancini
[email protected]
Cell. 3914830355 tutti i giorni dalle ore 14 alle ore 23

DILA

EMMEGIISCHIA

NUSIV

VIRUSISCHIA

Positivo addetto supermercato Isola d’Ischia

Isola d’Ischia: sono assolutamente convinto che bisogna rendere nota la positività di un addetto alla cassa di un supermercato locale.

Positivo addetto supermercato Isola d’Ischia

Positivo addetto supermercato Isola d'Ischia

Positivo addetto supermercato Isola d'Ischia

Contatti:

Bruno Mancini
[email protected]
Cell. 3914830355 tutti i giorni dalle ore 14 alle ore 23

DILA

EMMEGIISCHIA

NUSIV

VIRUSISCHIA

L’italia chiude tutto ma non sarà Caporetto

L’italia chiude tutto ma non sarà Caporetto

Conte chiude tutta l’Italia, tranne i servizi essenziali.

Aperti supermercati, farmacie, banche e tabaccai

Tanto tuonò che piovve

L'italia chiude tutto ma non sarà Caporetto

Alle 22.30 vi è stato un drammatico annuncio alla Nazione del Premier Giuseppe Conte, effettuato in collegamento notturno facebook e trasmesso in diretta da tutte le emittenti televisive nazionali, durante il quale ha comunicato a milioni di italiani incollati allo schermo la sua determinazione a chiudere tutte le attività non ritenute essenziali nell’intero territorio del Paese a partire da lunedì 23 marzo e fino al 3 aprile.

La decisione, sollecitata da un gran numero di Regioni, è stata presa dopo l’ennesima giornata funestata da un numero record di decessi.

Di fronte alla continua crescita dei casi di contagio da coronavirus, e al varo, da parte di tre fra le Regioni più colpite (Lombardia, Piemonte, Veneto) di ordinanze fortemente restrittive, il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha deciso di «compiere un altro passo» e di inasprire, di nuovo, le regole per la cittadinanza, almeno fino al 3 aprile.

Le nuove misure valide, come già detto, da lunedì 23 marzo fino al 3 aprile, consentiranno la continuazione delle attività aperte al pubblico SOLO per i supermercati, negozi alimentari, farmacie, parafarmacie, banche, poste, tabaccai,  edicole e servizi per l’informazione.

Una parte dell’intervento

L’italia chiude tutto ma non sarà Caporetto

Sin dall’inzio ho scelto la linea della trasparenza e di non minimizzare e di non nascondere la realtà, ho scelto di rendere tutti voi partecipi della crisi più difficile che il Paese sta vivendo dopo il Dopoguerra.

La morte di tanti concittadini è un dolore che ogni giorno si rinnova.

Non sono semplici numeri, quelli che piangiamo sono persone e storie di famiglie che perdono gli affetti più cari.

Dobbiamo continuare a rispettare tutte le regole con pazienza, fiducia.

Sono misure severe, rimanere a casa e rinunciare a radicate abitudini, ma non abbiamo alternative.

Dobbiamo resistere, solo in questo modo riusciremo a tutelare le persone.

Nei ruoli cruciali del Paese c’è chi rischia molto di più, penso a medici, infermieri, farmacisti, militari, lavoratori dei servizi pubblici e dell’informazione.

Donne e uomini che compiono ogni giorno un atto di amore nei confronti dell’Italia.

Lo Stato c’è, è qui.

Il Governo interverrà con misure straordinarie che ci faranno ripartire quanto prima.

Mai come ora la nostra comunità deve stringersi forte.

Quelle rinunce che oggi vi sembrano un passo indietro, domani ci consentiranno di prendere la rincorsa e tornare ad abbracciare le nostre famiglie, tornare a lavorare.

Uniti ce la faremo”. 

La decisione assunta dal Governo è quella di chiudere nell’intero territorio nazionale ogni attività produttiva che non sia strettamente necessaria, cruciale, indispensabile, essenziale a garantirci bene e servizi essenziali.
Abbiamo lavorato tutto il pomeriggio con i sindacati con le associazioni di categoria per stilare una lista dettagliata in cui sono indicate le filiere delle attività, dei servizio di pubblica utilità, quelle che sono  più necessarie per il funzionamento dello Stato in questa fase di emergenza.”

Restano aperti supermercati e negozi di generi alimentari e di prima necessità.

Nessuna restrizione sui giorni di apertura dei supermercati, non c’è ragione di fare la corsa per la spesa o creare code.

Resteranno aperte farmacie, parafarmacie, servizi bancari, postali, finanziari e assicurativi.

Assicureremo i trasporti, oltre le attività connesse e funzionali a quelle consentite.

Consentiremo solo svolgimento di lavoro in modalità smart working e le attività produttive ritenute rilevanti.

Rallentiamo il motore del Paese, ma non lo fermiamo.

Una decisione che ci predispone ad affrontare la fase più acuta del contagio, che si rende necessaria a contenere quanto più il contagio.

Non dobbiamo nascondere la realtà che è sotto i nostri occhi.

La crisi più difficile del paese dal secondo dopoguerra.

In questi giorni siamo chiamati a immagini durissime.

Quelle che perdiamo sono storie di famiglie che perdiamo.

Sono consapevole delle misure severe.

Ma non abbiamo alternative.

Dobbiamo resistere.

Penso a chi rischia di più: medici, infermieri, forze armate, commessi, farmacisti, auto-trasportatori, lavoratori dei servizi pubblici e dell’informazione.

Donne che compiono ogni giorno un atto di grande responsabilità.

Un atto d’amore.

Oggi nuovo passo:

Continueranno a essere aperti supermercati e farmacie.

Invito tutti a tenere massima calma.

No code.

Assicureremo anche attività come trasporti.

Rallentiamo il motore produttivo del paese.

Misura necessaria oggi per contenere la diffusione dell’epidemia.

Contatti:

Bruno Mancini
[email protected]
Cell. 3914830355 tutti i giorni dalle ore 14 alle ore 23

DILA

EMMEGIISCHIA

NUSIV

VIRUSISCHIA

In tempo di guerra i traditori si fucilano

In tempo di guerra i traditori si fucilano.

In tempo di guerra i traditori si fucilano.
In tempo di guerra i traditori si fucilano.

Io sono un pacifista

e mi accontenterò, se la notizia sarà confermata, che siano licenziati in tronco e cancellati da TUTTI gli ordini professionali.

Medici in guerra contro il coronavirus, 300 dipendenti dell’ospedale di Crotone si mettono in malattia

Con l’Italia in guerra contro il coronavirus, all’ospedale di Crotone su 1600 dipendenti ne mancano ben 300 che si trovano in questi giorni in malattia.

A tuonare contro questa situazione anomala è lo stesso il direttore dell’Azienda Sanitaria che non ha utilizzato mezzi termini per stigmatizzare il comportamento dei dipendenti.

Con il dovuto rispetto per tutti coloro che legittimamente stanno usufruendo di un beneficio di legge, occorre tuttavia sottolineare l’anomalia del dato, stranamente coincidente con l’acuirsi dell’emergenza coronavirus”.

Il dato, rivelato a Sky Tg24 dal direttore generale dell’Asp di Crotone, Francesco Masciari, si riferisce ai 300 dipendenti dell’Azienda sanitaria che “si trovano attualmente in regime malattia”.

La situazione dell’ospedale di Crotone non era florida neanche prima che scoppiasse la pandemia coronavirus in Italia, con dati preoccupanti anche in Calabria.

Se su 1.600 dipendenti ne mancano 300 e buona parte sono infermieri in servizio in ospedale, il rischio è di un collasso: “In questo momento, – spiega il direttore generale dell’Asp Masciaricon il nuovo reparto Covid quelle degli infermieri e degli oss sono le figure di cui abbiamo bisogno. Sulla carenza storica si è inserita l’emergenza. Grazie alla gestione integrata dei vari reparti, per quanto riguarda i medici stiamo tenendo bene. Quello che ci sta dando da penare è l’assenza di infermieri e oss”.

Contatti:

Bruno Mancini
[email protected]
Cell. 3914830355 tutti i giorni dalle ore 14 alle ore 23

DILA

EMMEGIISCHIA

NUSIV

VIRUSISCHIA

Lutto nazionale ad oltranza

Lutto nazionale ad oltranza

Lutto nazionale ad oltranza

Quando ci decideremo a dichiarare il LUTTO nazionale ad oltranza?

Lutto nazionale ad oltranza

21 marzo 2020

Dati forniti dalla Protezione civile:

In Italia, dall’inizio dell’epidemia di Coronavirus ad oggi 21 marzo 2020, le persone che  hanno contratto il virus Sars-CoV-2 sono 53.578 (6.557 in più rispetto a ieri con un incremento del +13.9%).

Di esse ne sono morte 4.825 (793 in più rispetto ad ieri con un incremento del  +19.7%)

Quando ci decideremo a dichiarare il LUTTO nazionale ad oltranza?

Contatti:

Bruno Mancini
[email protected]
Cell. 3914830355 tutti i giorni dalle ore 14 alle ore 23

DILA

EMMEGIISCHIA

NUSIV

VIRUSISCHIA

COVID-19 più coglioni ambulanti che malati

COVID-19 più coglioni ambulanti che malati

TUTTA L’ITALIA, dalle Alpi alla Sicilia è piena coglioni ambulanti

COVID-19 più coglioni ambulanti che malati

21 marzo 2020

Ecco alcuni casi, regolarmente denunciati all’autorità giudiziaria, e le statistiche relative al mancato rispetto dell’UNICO rimedio alla diffusione del coronavirus attualmente disponibile, ossia la permanenza nelle proprie abitazioni.

In provincia di Siracusa (Sicilia), nel Comune di Belvedere, i Carabinieri hanno fermato un gruppo di giovani che si preparavano a giocare una partita di calcetto.

A Milano (Lombardia)

i Carabinieri hanno denunciato un uomo di 37 anni che intento a pescare nella Darsena il quale ha giustificato la sua attività dicendo: “A casa mi annoiavo”,

A Napoli (Campania)

la Polizia ha denunciato marito e moglie che si stava scattando foto alcune in compagnia di altri due amici.

A Genova (Liguria)

la Polizia ha dapprima fermato, e poi denunciato per il reato di violazione del decreto, un tizio che aveva presentata l’autocertificazione in cui aveva motivato la sua uscita con la necessità di andare a “comprare stupefacente”. Ovviamente è stato anche segnato alla alla Prefettura come assuntore di droghe.

A Mezzolombardo (Trentino)

sono state denunciate sette persone che, prive di autocertificazioni, stavano facendo un picnic in un parco.

A Trento (Trentino)

è toccato a una donna l’essere denunciata in quanto trovata a passeggiare in una località distante circa 10 chilometri dal proprio domicilio.

A Cappelle sul Tavo (Abruzzo)

i Carabinieri hanno denunciato undici persone perché erano insieme, in un giardino attiguo alla loro proprietà, intente a festeggiare la nascita di un bambino.

Il sindaco di Arezzo (Toscana)

Alessandro Ghinelli ha dato notizia che dieci persone sono state trovate mentre erano in giro senza una precisa giustificazione specifica aggiungendo che “La cosa più grave è che due persone che dovevano essere in quarantena sono state trovate fuori di casa.

Isola d’Ischia (Campania) I Carabinieri di Casamicciola Terme hanno denunciato un 71enne di Ischia, trovato sulla spiaggia dei Maronti mentre prendeva il sole. Sul modulo di autocertificazione aveva dichiarato esigenze lavorative in quanto impiegato in una ditta di fornitura di alimenti e di bevande per i distributori automatici.
Alla domanda della ragione per la quale stese in spiaggia lui si è giustificato dicendo di aver trovato chiuso il locale dove erano posizionati i distributori  e di aver pensato valesse la pena di approfittare della splendida giornata primaverile per godersi la spiaggia completamente deserta.

Riepilogo coglioni ambulanti denunciati

Nella giornata del 20 marzo 2020 le Forze dell’Ordine hanno controllato 223.633 persone, delle quali 9.888 sono state denunciate.

Gli esercizi commerciali controllati sono stati 91.129, denunciati 104 esercenti e sospesa l’attività di 19 esercizi commerciali.

I diecimila denunciati in un giorno sono un record dall’avvio dei controlli iniziati l’11 marzo.

Il totale dei controlli arriva a 1.650.644.

COVID-19 più coglioni ambulanti che malati

L’isola d’Ischia precipita nell’incubo COVID-19

Contatti:

Bruno Mancini
[email protected]
Cell. 3914830355 tutti i giorni dalle ore 14 alle ore 23

DILA

EMMEGIISCHIA

NUSIV

VIRUSISCHIA

L’isola d’Ischia precipita nell’incubo COVID-19

Aumentano rapidamente i casi di COVID-19 sull’isola d’Ischia

Ischia 20 marzo 2020

Sale a 18 il numero dei positivi al CODIV-19

10) Segnalato dalla della Regione Campania un caso a Barano.

Si tratta di una donna collegata ai contagi già accertati sul territorio

11) Il Sindaco Caruso (Serrara Fontana) scrive che “… un nostro concittadino è risultato positivo”

12-18) Ancora a Barano, ci sono altri nuovi 7 casi,  anche loro collegati al contagio da Covid-19 riconducibile al collaboratore di uno studio notarile ricoverato al PO Anna Rizzoli di Lacco Ameno che, lo ricordiamo, sembra abbia intrattenuto numerosi rapporti di carattere religioso in occasione delle funzione cattoliche relative alla celebrazione dei festeggiamenti per il santo patrono di Ischia (5 marzo), oltre ai contatti suoi professionali e sociali che non ha cessati neppure in presenza delle norme limitative delle aggregazioni e limitanti gli spostamenti non indispensabili disposti dai decreti legge del Governo.

Sale a 18 il numero dei positivi al CODIV-19 e siamo senza strutture sanitarie adeguate.

Il Golfo

Coronavirus, che stangata: altri sette casi positivi a Barano

Rischia di diventare l’epicentro isolano del Covid-19 il Comune di Barano. Nemmeno il tempo pochi minuti fa di leggere la notizia della positività di un serrarese, annunciata da Rosario Caruso sui social, che arriva una clamorosa e preoccupante indiscrezione. Sette tamponi relativi ad altrettanti cittadini residenti a Barano hanno dato esito positivo. Non ci sono conferme ufficiali da parte del sindaco Dionigi Gaudioso né delle altre autorità, ma la notizia – purtroppo – appare decisamente fondata.

L’annuncio di Caruso: Covid 19, un positivo a Serrara Fontana

“Mi è stato appena comunicato che un nostro concittadino è risultato positivo. Vi invito a mantenere la calma, domani verranno fatti i tamponi e sarà disposto l’isolamento per tutti coloro che sono stati a stretto contatto con il nostro concittadino al quale stasera cerchiamo di dedicare tutti una preghiera affinchè faccia ritorno presto nella nostra comunità”. Così il sindaco di Serrara Fontana, Rosario Caruso, ufficializza un caso di positività al Covid-19 sul territorio di Serrara Fontana.

Ischia 19 marzo 2020

Il bollettino COVID-19 della giornata odierna (19 marzo 2020), vede nuovi casi di coronavirus nell’isola d’Ischia che, a questo punto diventa un focolaio molto pericoloso.

Infatti, oggi si aggiungono

  1. un anziano positivo di Serrara Fontana ricoverato presso l’ospedale Anna Rizzoli di Lacco Ameno nel reparti dedicato COVID-19
  2. un medico 55enne residente nel comune di Ischia, consulenze private a Ischia ma di fatto operante presso un ospedale napoletano, risultato positivo al “coronavirus e attualmente in quarantena volontaria presso il suo domicilio
  3. un residente a Forio, non meglio identificato, presente nel bollettino regionale dei soggetti positivi al COVID-19 diramato in tarda serata

che si aggiungono a

  • 4) il turista bresciano alloggiato all’Hotel Punta del Sole di Forio d’Ischia insieme ad altri numerosi turisti facenti parte dello stesso gruppo partito da Ischia il 5 marzo
  • 5) una donna residente nel Comune di Forio d’Ischia per la quale è risultato positivo il tampone effettuato mentre, alcuni giorni fa, era in isolamento domiciliare a Forio.
  • 6) il settantenne baranese, collaboratore di uno studio notarile, molto attivo professionalmente e socialmente. Tra l’altro sembra che l’uomo intrattenesse diversi rapporti sociali e che non li avesse smessi neppure in presenza delle norme limitative delle aggregazioni e limitanti gli spostamenti non indispensabili.
  • 7) il turista bresciano deceduto dopo aver soggiornato insieme al altri 14 turisti presso l’Hotel San Lorenzo di Forio d’Ischia, fino allo scorso 7 marzo 2020
  • 8) il giovane di Barano trovato infetto da coronavirus, tornato a Ischia lunedì 9 marzo dopo un viaggio di vacanza nelle Filippine
  • 9) un avvocato napoletano, con la sola residenza a Forio, in isolamento volontario presso il proprio domicilio.

Ischia 18 marzo 2020 ore 2.30

Aumentano rapidamente i casi di COVID-19 casi sull'isola d'Ischia
Nella tarda serata di ieri 17 marzo sull’isola sd’Ischia è stato registrato un ulteriore caso di infezione da coronavirus.
Si tratta di una donna residente nel Comune di Forio d’Ischia per la quale è risultato positivo del tampone effettuato mentre, alcuni giorni fa, era in isolamento domiciliare a Forio. Anche lei è risultata positiva al tampone effettuata nei giorni scorsi.

Dunque sono risultati positivi entrambi i casi di cui si era in attesa dei risultati dei tamponi.

La situazione sanitaria dell’isola d’Ischia si trova, dunque, in una situazione davvero problematica.

L’allerta è al culmine e si chiede a TUTTI, cittadini e istituzioni, il massimo rispetto nell’adempiere alle attività di contrasto ordinate dal Governo per tentare di arginare il propagarsi incontrollato dell’infezione.

Aumentano rapidamente i casi di COVID-19 sull’isola d’Ischia

Ischia 18 marzo 2020

… Ischia, inizia la quarantena per molti

Lo sportello Ubi Banca di Forio è stato posto in quarantena precauzionale così come alcuni esponenti del clero locale.

… il possibile contagio ha coinvolto anche un consigliere comunale di Ischia…

La quarantena dei contatti, nel frattempo, si allarga anche in considerazione del risultato positivo della giovane donna di Forio rientrata da una vacanza nell’est Europa.

La donna, già grave, è assistita dai sanitari del Rizzoli e segue tutti i protocolli sanitari previsti per il periodo emergenza.

Ischia 17 marzo 2020

Positivo al COVID-19 un settantenne collaboratore di uno studio notarile.

Grande preoccupazione circola tra tutta la popolazione residente sull’isola d’Ischia per l’accertato caso di COVID-17 che ha costretto al ricovero uno sfortunato settantenne molto attivo professionalmente e socialmente.

Sono stati, infatti, innumerevoli i contatti quotidiani che l’hanno visto attivo.

Certamente sarà MOLTO arduo il compito delle Autorità preposte alla individuazione dei potenziali contagiati.

Qui di seguito pubblichiamo qualche estratto della rassegna stampa che è attualmente diffusa sull’isola d’Ischia.

Nuovo caso di COVID-19 sull’isola d’Ischia

Coronavirus, nuovo caso di contagio sull’isola d’Ischia: l’ultimo positivo è un 70enne di Barano

Nuovo caso di covid-19 sull’isola d’Ischia.

Oggi pomeriggio si è avuto notizia dal Cotugno di Napoli che il tampone effettuato su un settantenne di Barano, che era stato ricoverato all’ospedale Rizzoli di Lacco Ameno e ricoverato in terapia intensiva, ha dato esito positivo.

Il nuovo contagiato di oggi va ad aggiungersi a un ragazzo di Barano risultato positivo nei giorni scorsi e a un uomo di Forio attualmente però non presente sull’isola.

Il primo caso sull’isola verde aveva riguardato un turista lombardo in vacanza a Forio.

Ischia, nuovo caso di Covid-19: positivo 70enne baranese

C’è purtroppo un nuovo caso di Covid-19 positivo sull’isola d’Ischia: si tratta di un settantenne originario di Barano che era stato ricoverato all’ospedale Rizzoli con sintomi che purtroppo non lasciavano presagire nulla di buono.

Il tampone effettuato presso il nosocomio lacchese e spedito al Cotugno ha purtroppo dato esito positivo.

Tra l’altro sembra che l’uomo intrattenesse diversi rapporti sociali e che non li avesse smessi neppure in presenza delle norme limitative delle aggregazioni e limitanti gli spostamenti non indispensabili.

Ancora COVID-19. Ischia, un altro positivo

un tampone eseguito a scopo precauzionale per un paziente di Barano, con problematiche pregresse ed un problema polmonare legato ad un vecchio incidente, ha invece, dato esito positivo.
un tampone eseguito a scopo precauzionale per un paziente di Barano, con problematiche pregresse ed un problema polmonare legato ad un vecchio incidente, ha invece, dato esito positivo.

POSITIVO AL COVID 19 IL BARANESE RICOVERATO IN CONDIZIONI DIFFICILI AL “RIZZOLI”

Si attende solo l’ufficialità da parte degli enti preposti, ma sono state già avviate tutte le procedure del caso da parte dell’ASL e del comune di Barano. Il baranese collaboratore di uno studio notarile ricoverato al “Rizzoli” tra l’altro in gravi condizioni è risultato positivo al Coronavirus.

E’ residente nel comune di Barano, ma per quella che è la sua attività è chiaramente a contatto con tutto il territorio isolano.

Si era presentato in ospedale con difficoltà respiratorie, pensando ad una complicazione di quelli che erano già acciacchi precedenti, sottovalutando probabilmente i sintomi molto simili al coronavirus.

Si tratta del terzo caso positivo sull’isola d’Ischia, il secondo che riguarda un ischitano. Non c’è alcun contatto con i due precedenti casi, dunque l’origine del caso è al momento sconosciuta.

Bisogna attendere le ricostruzioni dell’ASL per mettere a conoscenza tutte le persone che potenzialmente sono a rischio in seguito ai contatti avuti con la persona.

Coronavirus sull’isola d’Ischia

Espressa, con tutta la sincerità possibile, la mia personale solidarietà per le migliaia di persone sofferenti di CODIV-19, si prospetta una domanda: “è giusto ed opportuno non divulgare i nomi degli ammalati?”

Credo che ci siano momenti in cui le VERE democrazie – ossia gli Stati che hanno una forte base di solidarietà nazionale e non temono di affrontare insieme conflitti sia pure non bellici, ma economici, finanziari o, come nel caso specifico, sanitari- debbano sapersi attivare affinché le libertà e i diritti collettivi siano privilegiati rispetto alle pur importanti e definitive conquiste sociali.

Ossia, la salvezza del “tutto” e dei “tutti” possa consentire un breve ma efficace sacrificio di parte di ciò che il “tutto” e i “tutti” hanno messo da parte dopo storie di lotte e di sacrifici.

Ora, ritengo che sia venuto il tempo in cui alcune forme di rispetto e difesa dei diritti individuali siano limitati per quelle specifiche riservatezze che, se accantonate, possono agevolare il contrasto al nemico comune identificato nel coronavirus.

Ad uno Stato democraticamente forte come è la nostra Italia, ritengo sia possibile proporre una valutazione sul seguente quesito.

Si tratta certamente di accantonare per qualche periodo di tempo il sacrosanto rispetto per la saluta dei singoli cittadini, ma si tratta anche della creazione di una ulteriore barriera al divulgarsi del male.

In via subordinata, ove mai l’attuale Governo italiano non si reputasse adeguatamente delegato a prendere un simile provvedimento, noi cittadini potremmo chiedere di avviare una FORTE INCISIVA E CONTINUA campagna di sensibilizzazione, affinché siano proprio le sfortunate persone ammalate a farsi carico di comunicare la propria identità e il proprio stato di salute, a favore e a protezione di coloro con i quali siano venute in contatto.

Contatti:

Bruno Mancini
[email protected]
Cell. 3914830355 tutti i giorni dalle ore 14 alle ore 23

DILA

EMMEGIISCHIA

NUSIV

VIRUSISCHIA

L’isola d’Ischia precipita nell’incubo COVID-19 – 21 marzo

Aumentano rapidamente i casi di COVID-19 sull’isola d’Ischia

Ischia 31 marzo 2020

Alle ore 13 circa del 31 marzo 2020 è morto di coronavirus Claudio Picconi, collaboratore di un noto studio notarile ischitano, ricoverato all’ospedale Anna Rizzoli di Lacco Ameno.

Attualmente sull’isola d’Ischia ci sono 28 persone risultate positive al COVID-19

Ischia 20 marzo 2020

19) Tra i 548 tamponi analizzati oggi c/o i certi di analisi della Regione Campania preposti alla emergenza coronavirus COVID-19 è risultato positivo quello relativo ad un residente del Comune di Barano d’Ischia, che si trova in auto-quarantena presso la sua abitazione.

Ischia 20 marzo 2020

Sale a 18 il numero dei positivi al CODIV-19

10) Segnalato dalla della Regione Campania un caso a Barano.

Si tratta di una donna collegata ai contagi già accertati sul territorio

11) Il Sindaco Caruso (Serrara Fontana) scrive che “… un nostro concittadino è risultato positivo”

12-18) Ancora a Barano, ci sono altri nuovi 7 casi,  anche loro collegati al contagio da Covid-19 riconducibile al collaboratore di uno studio notarile ricoverato al PO Anna Rizzoli di Lacco Ameno che, lo ricordiamo, sembra abbia intrattenuto numerosi rapporti di carattere religioso in occasione delle funzione cattoliche relative alla celebrazione dei festeggiamenti per il santo patrono di Ischia (5 marzo), oltre ai contatti suoi professionali e sociali che non ha cessati neppure in presenza delle norme limitative delle aggregazioni e limitanti gli spostamenti non indispensabili disposti dai decreti legge del Governo.

Sale a 18 il numero dei positivi al CODIV-19 e siamo senza strutture sanitarie adeguate.

Il Golfo

Coronavirus, che stangata: altri sette casi positivi a Barano

Rischia di diventare l’epicentro isolano del Covid-19 il Comune di Barano. Nemmeno il tempo pochi minuti fa di leggere la notizia della positività di un serrarese, annunciata da Rosario Caruso sui social, che arriva una clamorosa e preoccupante indiscrezione. Sette tamponi relativi ad altrettanti cittadini residenti a Barano hanno dato esito positivo. Non ci sono conferme ufficiali da parte del sindaco Dionigi Gaudioso né delle altre autorità, ma la notizia – purtroppo – appare decisamente fondata.

L’annuncio di Caruso: Covid 19, un positivo a Serrara Fontana

“Mi è stato appena comunicato che un nostro concittadino è risultato positivo. Vi invito a mantenere la calma, domani verranno fatti i tamponi e sarà disposto l’isolamento per tutti coloro che sono stati a stretto contatto con il nostro concittadino al quale stasera cerchiamo di dedicare tutti una preghiera affinchè faccia ritorno presto nella nostra comunità”. Così il sindaco di Serrara Fontana, Rosario Caruso, ufficializza un caso di positività al Covid-19 sul territorio di Serrara Fontana.

Ischia 19 marzo 2020

Il bollettino COVID-19 della giornata odierna (19 marzo 2020), vede nuovi casi di coronavirus nell’isola d’Ischia che, a questo punto diventa un focolaio molto pericoloso.

Infatti, oggi si aggiungono

  1. un anziano positivo di Serrara Fontana ricoverato presso l’ospedale Anna Rizzoli di Lacco Ameno nel reparti dedicato COVID-19
  2. un medico 55enne residente nel comune di Ischia, consulenze private a Ischia ma di fatto operante presso un ospedale napoletano, risultato positivo al “coronavirus e attualmente in quarantena volontaria presso il suo domicilio
  3. un residente a Forio, non meglio identificato, presente nel bollettino regionale dei soggetti positivi al COVID-19 diramato in tarda serata

che si aggiungono a

  • 4) il turista bresciano alloggiato all’Hotel Punta del Sole di Forio d’Ischia insieme ad altri numerosi turisti facenti parte dello stesso gruppo partito da Ischia il 5 marzo
  • 5) una donna residente nel Comune di Forio d’Ischia per la quale è risultato positivo il tampone effettuato mentre, alcuni giorni fa, era in isolamento domiciliare a Forio.
  • 6) il settantenne baranese, collaboratore di uno studio notarile, molto attivo professionalmente e socialmente. Tra l’altro sembra che l’uomo intrattenesse diversi rapporti sociali e che non li avesse smessi neppure in presenza delle norme limitative delle aggregazioni e limitanti gli spostamenti non indispensabili.
  • 7) il turista bresciano deceduto dopo aver soggiornato insieme al altri 14 turisti presso l’Hotel San Lorenzo di Forio d’Ischia, fino allo scorso 7 marzo 2020
  • 8) il giovane di Barano trovato infetto da coronavirus, tornato a Ischia lunedì 9 marzo dopo un viaggio di vacanza nelle Filippine
  • 9) un avvocato napoletano, con la sola residenza a Forio, in isolamento volontario presso il proprio domicilio.

Ischia 18 marzo 2020 ore 2.30

Aumentano rapidamente i casi di COVID-19 casi sull'isola d'Ischia
Nella tarda serata di ieri 17 marzo sull’isola sd’Ischia è stato registrato un ulteriore caso di infezione da coronavirus.
Si tratta di una donna residente nel Comune di Forio d’Ischia per la quale è risultato positivo del tampone effettuato mentre, alcuni giorni fa, era in isolamento domiciliare a Forio. Anche lei è risultata positiva al tampone effettuata nei giorni scorsi.

Dunque sono risultati positivi entrambi i casi di cui si era in attesa dei risultati dei tamponi.

La situazione sanitaria dell’isola d’Ischia si trova, dunque, in una situazione davvero problematica.

L’allerta è al culmine e si chiede a TUTTI, cittadini e istituzioni, il massimo rispetto nell’adempiere alle attività di contrasto ordinate dal Governo per tentare di arginare il propagarsi incontrollato dell’infezione.

Aumentano rapidamente i casi di COVID-19 sull’isola d’Ischia

Ischia 18 marzo 2020

… Ischia, inizia la quarantena per molti

Lo sportello Ubi Banca di Forio è stato posto in quarantena precauzionale così come alcuni esponenti del clero locale.

… il possibile contagio ha coinvolto anche un consigliere comunale di Ischia…

La quarantena dei contatti, nel frattempo, si allarga anche in considerazione del risultato positivo della giovane donna di Forio rientrata da una vacanza nell’est Europa.

La donna, già grave, è assistita dai sanitari del Rizzoli e segue tutti i protocolli sanitari previsti per il periodo emergenza.

Ischia 17 marzo 2020

Positivo al COVID-19 un settantenne collaboratore di uno studio notarile.

Grande preoccupazione circola tra tutta la popolazione residente sull’isola d’Ischia per l’accertato caso di COVID-17 che ha costretto al ricovero uno sfortunato settantenne molto attivo professionalmente e socialmente.

Sono stati, infatti, innumerevoli i contatti quotidiani che l’hanno visto attivo.

Certamente sarà MOLTO arduo il compito delle Autorità preposte alla individuazione dei potenziali contagiati.

Qui di seguito pubblichiamo qualche estratto della rassegna stampa che è attualmente diffusa sull’isola d’Ischia.

Nuovo caso di COVID-19 sull’isola d’Ischia

Coronavirus, nuovo caso di contagio sull’isola d’Ischia: l’ultimo positivo è un 70enne di Barano

Nuovo caso di covid-19 sull’isola d’Ischia.

Oggi pomeriggio si è avuto notizia dal Cotugno di Napoli che il tampone effettuato su un settantenne di Barano, che era stato ricoverato all’ospedale Rizzoli di Lacco Ameno e ricoverato in terapia intensiva, ha dato esito positivo.

Il nuovo contagiato di oggi va ad aggiungersi a un ragazzo di Barano risultato positivo nei giorni scorsi e a un uomo di Forio attualmente però non presente sull’isola.

Il primo caso sull’isola verde aveva riguardato un turista lombardo in vacanza a Forio.

Ischia, nuovo caso di Covid-19: positivo 70enne baranese

C’è purtroppo un nuovo caso di Covid-19 positivo sull’isola d’Ischia: si tratta di un settantenne originario di Barano che era stato ricoverato all’ospedale Rizzoli con sintomi che purtroppo non lasciavano presagire nulla di buono.

Il tampone effettuato presso il nosocomio lacchese e spedito al Cotugno ha purtroppo dato esito positivo.

Tra l’altro sembra che l’uomo intrattenesse diversi rapporti sociali e che non li avesse smessi neppure in presenza delle norme limitative delle aggregazioni e limitanti gli spostamenti non indispensabili.

Ancora COVID-19. Ischia, un altro positivo

un tampone eseguito a scopo precauzionale per un paziente di Barano, con problematiche pregresse ed un problema polmonare legato ad un vecchio incidente, ha invece, dato esito positivo.
un tampone eseguito a scopo precauzionale per un paziente di Barano, con problematiche pregresse ed un problema polmonare legato ad un vecchio incidente, ha invece, dato esito positivo.

POSITIVO AL COVID 19 IL BARANESE RICOVERATO IN CONDIZIONI DIFFICILI AL “RIZZOLI”

Si attende solo l’ufficialità da parte degli enti preposti, ma sono state già avviate tutte le procedure del caso da parte dell’ASL e del comune di Barano. Il baranese collaboratore di uno studio notarile ricoverato al “Rizzoli” tra l’altro in gravi condizioni è risultato positivo al Coronavirus.

E’ residente nel comune di Barano, ma per quella che è la sua attività è chiaramente a contatto con tutto il territorio isolano.

Si era presentato in ospedale con difficoltà respiratorie, pensando ad una complicazione di quelli che erano già acciacchi precedenti, sottovalutando probabilmente i sintomi molto simili al coronavirus.

Si tratta del terzo caso positivo sull’isola d’Ischia, il secondo che riguarda un ischitano. Non c’è alcun contatto con i due precedenti casi, dunque l’origine del caso è al momento sconosciuta.

Bisogna attendere le ricostruzioni dell’ASL per mettere a conoscenza tutte le persone che potenzialmente sono a rischio in seguito ai contatti avuti con la persona.

Coronavirus sull’isola d’Ischia

Espressa, con tutta la sincerità possibile, la mia personale solidarietà per le migliaia di persone sofferenti di CODIV-19, si prospetta una domanda: “è giusto ed opportuno non divulgare i nomi degli ammalati?”

Credo che ci siano momenti in cui le VERE democrazie – ossia gli Stati che hanno una forte base di solidarietà nazionale e non temono di affrontare insieme conflitti sia pure non bellici, ma economici, finanziari o, come nel caso specifico, sanitari- debbano sapersi attivare affinché le libertà e i diritti collettivi siano privilegiati rispetto alle pur importanti e definitive conquiste sociali.

Ossia, la salvezza del “tutto” e dei “tutti” possa consentire un breve ma efficace sacrificio di parte di ciò che il “tutto” e i “tutti” hanno messo da parte dopo storie di lotte e di sacrifici.

Ora, ritengo che sia venuto il tempo in cui alcune forme di rispetto e difesa dei diritti individuali siano limitati per quelle specifiche riservatezze che, se accantonate, possono agevolare il contrasto al nemico comune identificato nel coronavirus.

Ad uno Stato democraticamente forte come è la nostra Italia, ritengo sia possibile proporre una valutazione sul seguente quesito.

Si tratta certamente di accantonare per qualche periodo di tempo il sacrosanto rispetto per la saluta dei singoli cittadini, ma si tratta anche della creazione di una ulteriore barriera al divulgarsi del male.

In via subordinata, ove mai l’attuale Governo italiano non si reputasse adeguatamente delegato a prendere un simile provvedimento, noi cittadini potremmo chiedere di avviare una FORTE INCISIVA E CONTINUA campagna di sensibilizzazione, affinché siano proprio le sfortunate persone ammalate a farsi carico di comunicare la propria identità e il proprio stato di salute, a favore e a protezione di coloro con i quali siano venute in contatto.

Contatti:

Bruno Mancini
[email protected]
Cell. 3914830355 tutti i giorni dalle ore 14 alle ore 23

DILA

EMMEGIISCHIA

NUSIV

VIRUSISCHIA

Nuovo caso di COVID-19 sull’isola d’Ischia

Nuovo caso di COVID-19 sull’isola d’Ischia
Si tratta di un settantenne collaboratore di uno studio notarile.

Grande preoccupazione circola tra tutta la popolazione residente sull’isola d’Ischia per l’accertato caso di COVID-17 che ha costretto al ricovero uno sfortunato settantenne molto attivo professionalmente e socialmente.

Sono stati, infatti, innumerevoli i contatti quotidiani che l’hanno visto attivo.

Certamente sarà MOLTO arduo il compito delle Autorità preposte alla individuazione dei potenziali contagiati.

Qui di seguito pubblichiamo qualche estratto della rassegna stampa che è attualmente diffusa sull’isola d’Ischia.

Nuovo caso di COVID-19 sull’isola d’Ischia

Nuovo caso di COVID-19 sull'isola d'Ischia

Coronavirus, nuovo caso di contagio sull’isola d’Ischia: l’ultimo positivo è un 70enne di Barano

Nuovo caso di covid-19 sull’isola d’Ischia. Oggi pomeriggio si è avuto notizia dal Cotugno di Napoli che il tampone effettuato su un settantenne di Barano, che era stato ricoverato all’ospedale Rizzoli di Lacco Ameno e ricoverato in terapia intensiva, ha dato esito positivo. Il nuovo contagiato di oggi va ad aggiungersi a un ragazzo di Barano risultato positivo nei giorni scorsi e a un uomo di Forio attualmente però non presente sull’isola. Il primo caso sull’isola verde aveva riguardato un turista lombardo in vacanza a Forio.

Nuovo caso di COVID-19 sull'isola d'Ischia

Ischia, nuovo caso di Covid-19: positivo 70enne baranese

C’è purtroppo un nuovo caso di Covid-19 positivo sull’isola d’Ischia: si tratta di un settantenne originario di Barano che era stato ricoverato all’ospedale Rizzoli con sintomi che purtroppo non lasciavano presagire nulla di buono. Il tampone effettuato presso il nosocomio lacchese e spedito al Cotugno ha purtroppo dato esito positivo. Tra l’altro sembra l’uomo intrattenesse diversi rapporti sociali.

Nuovo caso di COVID-19 sull'isola d'Ischia

Ancora COVID-19. Ischia, un altro positivo

un tampone eseguito a scopo precauzionale per un paziente di Barano, con problematiche pregresse ed un problema polmonare legato ad un vecchio incidente, ha invece, dato esito positivo.
un tampone eseguito a scopo precauzionale per un paziente di Barano, con problematiche pregresse ed un problema polmonare legato ad un vecchio incidente, ha invece, dato esito positivo.

Nuovo caso di COVID-19 sull'isola d'Ischia

POSITIVO AL COVID 19 IL BARANESE RICOVERATO IN CONDIZIONI DIFFICILI AL “RIZZOLI”

Si attende solo l’ufficialità da parte degli enti preposti, ma sono state già avviate tutte le procedure del caso da parte dell’ASL e del comune di Barano. Il baranese collaboratore di uno studio notarile ricoverato al “Rizzoli” tra l’altro in gravi condizioni è risultato positivo al Coronavirus. E’ residente nel comune di Barano, ma per quella che è la sua attività è chiaramente a contatto con tutto il territorio isolano. Si era presentato in ospedale con difficoltà respiratorie, pensando ad una complicazione di quelli che erano già acciacchi precedenti, sottovalutando probabilmente i sintomi molto simili al coronavirus. Si tratta del terzo caso positivo sull’isola d’Ischia, il secondo che riguarda un ischitano. Non c’è alcun contatto con i due precedenti casi, dunque l’origine del caso è al momento sconosciuta. Bisogna attendere le ricostruzioni dell’ASL per mettere a conoscenza tutte le persone che potenzialmente sono a rischio in seguito ai contatti avuti con la persona.

Coronavirus sull’isola d’Ischia

Espressa, con tutta la sincerità possibile, la mia personale solidarietà per le migliaia di persone sofferenti di CODIV-19, si prospetta una domanda:è giusto ed apportuno non divulgare i nomi degli ammalati?”

Credo che ci siano momenti in cui le VERE democrazie – ossia gli Stati che hanno una forte base di solidarietà nazionale e non temono di affrontare insieme conflitti sia pure non bellici, ma economici, finanziari o, come nel caso specifico, sanitari- debbano sapersi attivare affinché le libertà e i diritti collettivi siano privilegiati rispetto alle pur importanti e definitive conquiste sociali.

Ossia, la salvezza del “tutto” e dei “tutti” possa consentire un breve ma efficace sacrificio di parte di ciò che il “tutto” e i “tutti” hanno messo da parte dopo storie di lotte e di sacrifici.

Ora, ritengo che sia venuto il tempo in cui alcune forme di rispetto e difesa dei diritti individuali siano limitati per quelle specifiche riservatezze che, se accantonate, possono agevolare il contrasto al nemico comune identificato nel coronavirus.

Ad uno Stato democraticamente forte come è la nostra Italia, ritengo sia possibile proporre una valutazione sul seguente quesito.

<Rendere  noti i nominativi delle persone affette da COVID-19 onde consentire a TUTTI coloro che ne ricevano notizia di verificare se e quando esse stesse possano essere entrate in contatto con la persona infetta>

Si tratta certamente di accantonare per qualche periodo di tempo il sacrosanto rispetto per la saluta dei singoli cittadini, ma si tratta anche della creazione di una ulteriore barriera al divulgarsi del male.

In via subordinata, ove mai l’attuale Governo italiano non si reputasse adeguatamente delegato a prendere un simile provvedimento, noi cittadini potremmo chiedere di avviare una FORTE INCISIVA E CONTINUA campagna di sensibilizzazione, affinché siano proprio le sfortunate persone ammalate a farsi carico di comunicare la propria identità e il proprio stato di salute, a favore e a protezione di coloro con i quali siano venute in contatto.

Bruno Mancini

Contatti:

Bruno Mancini
[email protected]
Cell. 3914830355 tutti i giorni dalle ore 14 alle ore 23

DILA

EMMEGIISCHIA

NUSIV

VIRUSISCHIA

COVID-19 nuovo modello autocertificazione

COVID-19 nuovo modello autocertificazione

COVID-19 nuovo modello autocertificazione

COVID-10 nuovo modello autocerrtificazione

Dal Ministero Interno è stato diramato un nuovo modello di autocertificazione necessario per la circolazione su tutto il territorio della Repubblica italiana.

La circolare allegata fa riferimento all’articolo 14 comma 1 del decreto legge n. 14 del 9 marzo 2020 con cui di intende operare«per garantire la salute pubblica nella situazione di emergenza in atto » anche attraverso «il trattamento e la comunicazione di dati di natura sanitaria anche da parte dei soggetti deputati a garantire il monitoraggio e l’esecuzione delle misure».

Il Prefetto Franco Gabrielli, Direttore del Dipartimento di Pubblica sicurezza, ha diramata una circolare a tutti i Questori, ai Prefetti, ai Comandi generali dell’Arma dei Carabinieri e della Guardia di Finanza, nella quale da precise disposizioni a tutte le Forze dell’Ordine impegnate nel controllo su strada del rispetto delle disposizioni speciali impartite dal Governo italiano per il contrasto al coronavirus.

Nella nuova modulistica è stata inserita la dichiarazione di«non essere sottoposto alla misura della quarantena» e di «non essere risultato positivo al virus COVID-19».

Il Prefetto Franco Gabrielli ha sottolineato che l’obiettivo di tale ulteriore adempimento è volto a «rendere ancora più espliciti gli obblighi e le limitazioni cui sono soggetti gli spostamenti dei cittadini».

Contatti:

Bruno Mancini
[email protected]
Cell. 3914830355 tutti i giorni dalle ore 14 alle ore 23

DILA

EMMEGIISCHIA

NUSIV

VIRUSISCH

COVID-19 sopravvive sulle superfici

COVID-19 sopravvive sulle superfici

Prima dicevano il COVID-19 sopravvive sulle superfici solo poche ore e noi ci chiedevamo

COVID-19 sopravvive sulle superfici

COVID-19 sopravvive sulle superfici

COVID-19 sopravvive sulle superfici

Ora iniziano a dire la verità

Le merci giunte dalla Cina?

COVID-19 sopravvive sulle superfici

Il Presidente dell’Istituto Superiore Sanità ISS Silvio Brusaferro alla conferenza stampa con Angelo Borrelli Capo della Protezione Civile il 15 Marzo Ecco il video dal minuto 28 circa

https://youtu.be/kLCGBBx6HMU

Inoltre, aggiungo che il Prof. Franco Locatelli, direttore del Consiglio Superiore di Sanità (durante la conferenza stampa del 16 effettuata sempre insieme ad Angelo Borrelli Capo della Protezione Civile pur minimizzandone le probabilità percentuali di un effetto infettivo, ha detto, anche lui, di NON escludere che il Silvio Brusaferro A DETERMINATE CONDIZIONI anche al di fuori del corpo umano. Dal minuto 29 di questo video.

https://youtu.be/WYSE7oN3ZxE

Contatti:

Bruno Mancini
[email protected]
Cell. 3914830355 tutti i giorni dalle ore 14 alle ore 23

DILA

EMMEGIISCHIA

NUSIV

VIRUSISCH

COVID-19 | Turista morto dopo vacanza c/o Hotel San Lorenzo – Isola d’Ischia

COVID-19 | Turista morto dopo vacanza c/o Hotel San Lorenzo – Isola d’Ischia

Turista morto dopo vacanza sull’isola d’Ischia

Dalle prime notizie si era appreso che l’agenzia di viaggi bergamasca “Unet Viaggi“.organizzatrice di una vacanza sull’Isola d’Ischia presso l’Hotel San Lorenzo di Forio d’Ischia, terminata lo scorso 7 marzo 2020, avesse comunicato alle Autorità competenti, nel rispetto delle disposizioni relative al contrasto della diffusione del Coronavirus COVID-19, il decesso di uno dei 14 turisti facenti parte del gruppo che aveva soggiornato per alcuni giorni presso la suddetta struttura alberghiera.

Successivamente, Camillo Iacono, direttore dell’Hotel San Lorenzo, ha rilasciata la seguente dichiarazione: “Siamo stati noi ad informare preventivamente l’Asl del decesso di un nostro affezionato ospite che aveva soggiornato presso la nostra struttura: non si conosce ancora l’esito del tampone, che essendo stato eseguito post mortem non è prioritario e dunque celere, ma tengo a precisare che abbiamo immediatamente, e con senso di grande responsabilità, deciso di porci in quarantena senza che nessuno ce lo imponesse. Ovviamente abbiamo fornito alla Autorità sanitaria i nominativi di tutti coloro che hanno avuto contatti con lo sfortunato turista”.

Fino a questo momento non sono state ancora definitivamente accertate le cause della morte del turista bergamasco ma, comunque, con provvedimento cautelare l’ASL Napoli 2 Nord ha attivata la quarantena per i dipendenti dell’Hotel San Lorenzo che hanno avuto contatti con il turista defunto.

COVID-19 | Turista morto dopo vacanza c/o Hotel San Lorenzo - Isola d'Ischia

Turista morto dopo vacanza sull'isola d'Ischia

Contatti:

Bruno Mancini
[email protected]
Cell. 3914830355 tutti i giorni dalle ore 14 alle ore 23

DILA

EMMEGIISCHIA

NUSIV

VIRUSISCH

Nessuno è più padrone della sua vita

Nessuno è più padrone della sua vita, perché il mazziere (colui che distribuisce le carte che fanno vincere o perdere nei vari giochi) non è un re e non è un governo e non è un dittatore e non è un padre e non è un dio e non è una disposizione astrologica e non è la fortuna e non è… niente altro che un quid sconosciuto per il quale non conta chi vince e chì perde e che ha stabilite regole che non esistono, e che ci costringe a crescere nella desolazione di dovere prendere la vita… così.

Nessuno è più padrone della sua vita

Nessuno è più padrone della sua vita

Nessuno è più padrone della sua vita

L’apparato delle “rappresentanze” collettive (sindacati, istituzioni ecc.) è al collasso.

Nessuno è più padrone della sua vita

Nessuno è più padrone della sua vita

Contatti:

Bruno Mancini
[email protected]
Cell. 3914830355 tutti i giorni dalle ore 14 alle ore 23

DILA

EMMEGIISCHIA

NUSIV

VIRUSISCH

Se il COVID-19 “muore dopo poche ore all’aperto, perché le mascherine non sono riutilizzabili il giorno dopo?

Se il COVID-19 “muore dopo poche ore all’aperto, perché le mascherine non sono riutilizzabili il giorno dopo?

mascherine

mascherine

mascherine

mascherine

mascherine

mascherine

Contatti:

Bruno Mancini
[email protected]
Cell. 3914830355 tutti i giorni dalle ore 14 alle ore 23

DILA

EMMEGIISCHIA

NUSIV

VIRUSISCH