Commercialisti NA – CF PEC 4
Sul sito del Ministero per lo sviluppo economico potrete trovare codice fiscale, pec, numero di iscrizione all’ordine, e tanto altro ancora di questi e di altri Commercialisti della Provincia di Napoli
Commercialisti NA – CF PEC 2
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Commercialisti NA – CF PEC 2
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Commercialisti NA – CF PEC 1
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Seminario sulla voce tenuto da Agata Lombardo
Fonèka – Il potere del suono e della voce
Seminario sulla voce tenuto da Agata Lombardo – cantante lirica, insegnate di canto, musicoterapeuta (Sistema BioArmon®) con Emiliano Begni – pianista, compositore già accreditato ECM -, Roma 18 – 19 Novembre 2023 c/o ALTRO SPAZIO, Via Tiburno 33 (traversa senza uscita di via Tiburtina altezza civico 695).
INFO e iscrizioni: Agata Lombardo tel 338-3291398 – Emiliano Begni [email protected] tel. 339-3976888
“I primi uomini erano esseri sonori, luminosi e trasparenti che planavano sopra le acque.
Solo a partire dal momento in cui cominciarono a posarsi sulla terra e a mangiarne i prodotti i loro corpi divennero pesanti e opachi.
Della loro natura restò solo la voce”.
(M. Schneider)
Una voce dolce e potente, manifestazione dell’Essere e strumento di evoluzione interiore è proprio il cuore del lavoro: la ricerca, in ogni persona, di quell’unica voce che è la quintessenza del corpo e la sua manifestazione profonda.
Pitagora era convinto che le strutture fisiche e mentali avessero una precisa e matematica origine nelle vibrazioni, considerava tutte le forme fisiche come manifestazioni del suono.
Sulla convinzione pitagorica dell’enorme potere del suono e del canto il seminario proposto è rivolto a tutti coloro che vogliono intraprendere un percorso di conoscenza del proprio suono e della propria voce.
La vibrazione della voce può sbloccare, trasformare ed equilibrare.
Gli elementi di studio saranno il rilassamento e la coscienza dello strumento-corpo con la sua postura; la respirazione e i suoi esercizi; la stonazione e l’orecchio; l’ascolto; la fonazione e la sua base energetica per la canzone, il song e il lied.
PROGRAMMA DEL CORSO h 10:00 – 18:00
Giulia Bernini
Introduzione ORFF
• Canzone introduttiva di saluto
• Il corpo non è un ostacolo
• Danza della pioggia e dell’arcobaleno
• Improvvisazione vocale
Agata Lombardo – mezzosoprano
Gli elementi di studio saranno:
• Rilassamento e studio postura
• Consapevolezza dello strumento- corpo voce
• La respirazione e i suoi esercizi
• L’intonazione e i vocalizzi
• L’importanza dell’orecchio e dell’ascolto
• L’uso del diaframma respiratorio e collegamento dei vari diaframmi del corpo
• La voce nel parlato e nel cantato
• Sarà svolto un lavoro sia a livello collettivo per ciò che riguarda le tecniche di respirazione, posturali e vocali e sia a livello individuale per ciò che riguarda il lavoro nel rapporto con la propria voce e nel canto
• La fonazione e la sua base energetica per l’esecuzione della canzone, del song e del lied
Agata Lombardo e M° Emiliano Begni
Studio di tre brani accompagnati al pianoforte
L’utilizzo della musica viva e il rapporto con un musicista live é indispensabile per saper gestire la tensione dettata da un’esperienza per molti nuova, sperimentare l’interplay e creare le vibrazioni necessarie al raggiungimento dello scopo prefissato, ovvero trovare il proprio suono e saperlo riconoscere e proteggere.
Con lo studio dei brani al pianoforte (preventivamente concordati) si passerà attraverso la scoperta di possibilità espressive inesplorate, fino a conquistare l’autonomia e la personalizzazione delle melodie.
Molta importanza sarà infatti data al testo, alla scelta dell’arrangiamento e il gusto soggettivo sarà guidato e accompagnato per ricavarne il miglior risultato.
Esecuzione finale di un brano a scelta tra quelli proposti e studiati durante lo stage con accompagnamento dal vivo
I DOCENTI
Agata Lombardo
Interprete lirica sia nell’ambito liederistico sia in quello operistico.
Si è esibita in diversi teatri in Italia e all’estero: Auditorium Parco della Musica, Teatro India e Filarmonica di Roma, Catania, Auroville (India), Torino, Chieti, Warren e Cleveland (Ohio).
Ha collaborato con la RAI RadioTre, la Radio Indiana e Americana, con artisti come Roberto Benigni, Simone Carella, Marco Betta, Nicola Samale, Maria Monti, Agostino Marfella, Luca Spagnoletti, Bruno Oddenino.
La sua attività didattica l’ha vista impegnata con: Accademia Romana di Musica; Teatro degli Artisti di Roma; Beat ‘72 di Roma; Liceo Scientifico Statale M. Azzarita di Roma, e altresì, con l’Università di Torino Facoltà di Logopedia e Scienze Infermieristiche, l’Ospedale San Giovanni Battista di Torino.
In qualità di musicoterapeuta (Sistema BioArmon®) e nell’ambito dell’educazione vocale ha collaborato con il Prof. G. Ruoppolo (U.O.C. di Foniatria Azienda Policlinico Umberto I di Roma); con l’Unione Italiana Ciechi Sezione di Bologna; con il Prof. Giovanni Succo (già Primario Divisione di Otorinolaringoiatria Ospedale Martini di Torino), con il Dott. Cristian Rugiero (riabilitazione neurocognitiva), è docente ECM presso Città della Salute di Torino dal 2011.
Ha la direzione artistica e l’ideazione di Fonèka – Rassegna sulla voce e il potere del suono – coprodotta con Musica per Roma al Parco della Musica di Roma – www.foneka.it
Emiliano Begni
Pianista, arrangiatore, vocalist.
Studia pianoforte classico con Margarita Eva Fernandez e Claudia Agostini per poi approdare a stili moderni con Pierpaolo Principato e perfezionandosi all’interno del dipartimento di jazz del Conservatorio di Frosinone “Licinio Refice” e Joaquìn Rodrigo di Valencia con Greg Burk, Marco Tiso, Roberto Spadoni.
Da sempre affascinato dal mondo della vocalità e del teatro musicale, nel quale ricopre il ruolo di direttore musicale e musicista/attore, collabora stabilmente con Rossana Casale dal 2006 (tournée, spettacoli teatrali e lavori discografici).
Oltre ad un’intensa attività di insegnamento in Italia e all’estero (Parigi con Maria Laura Vaccarini), nel corso della carriera ha suonato insieme a Maurizio Fabrizio, Ellade Bandini, Gigi Cappellotto, Mariella Nava, Grazia Di Michele, Tosca, Vincenzo Cerami, Nicola Piovani, Lillo&Greg, Virginia Raffaele, Lisa, Teddy Reno.
Bruno Mancini è nato a Napoli nel 1943 e risiede ad Ischia, dalla età di tre anni.
A lui piace dire che l’origine della sua ispirazione o forse solo un iniziale impulso ancestrale ed istintivo, il vero basilare momento poetico della sua vita, si è concretizzato nell’incontro, propriamente fisico, tra i suoi sensi acerbi, infantili, e le secolari, immutate, tentazioni autoctone dell’Isola d’Ischia, dove le leggi della natura sembravano fluire ancora difese da valori di primitive protezioni.
Anche se aggiunge, con molta auto ironia e con un pizzico di provocazione:
“Le mie primissime esternazioni poetiche le ho espresse in tenerissima età, quando ancora non avevo pronunziato per la prima volta la parola mamma, ed alla fine di ogni abbondante poppata liberavo graziose ispirazioni poetizzando mediante dei rimati vagiti“.
Brevi commenti amichevoli ricavati dalle varie recensioni ai suoi libri pubblicati:
“Vedo una folla che si muove compatta verso un’unica meta guidata dagli incitamenti di colui che punta il dito ed una penna, che crea volti per i sentimenti.”
“…si fondono nell’intero componimento in una prospettiva ampia che contempla l’umano, l’umano cammino. Ed è una Commedia, una Commedia divina in chiave poetica, in versi che sento anche io estremamente dolorosi, con il preciso intento di affidarli alla penna , che non li disperda ma li urli e li renda in qualche modo eterni”.
“… lodo quel senso di eco lontano che riverbera le parole enfatizzandone i concetti”.
“Percorso di memoria o ricerca di spazi temporali virtuali?”
“Il continuo intersecarsi di livelli di identità con ipotesi e incarnazioni simboliche…”
“…sembrano accarezzare un sogno lontano, una speranza che non sarà mai certezza, un miraggio di felicità che si perde oltre l’orizzonte illusorio di fragili esistenze.”
“…a volte lirismo crepuscolare, intriso di soffusa malinconia, di struggente tristezza.”
“Opera interessante per i contenuti e le tematiche affrontate, nonché per i valori estetici…”
“…seria preparazione, corredata da rimarchevole fantasia.”
“…lavoro meditato, armonioso di buon afflato poetico.”
“ Bella poesia, con alti picchi in termini d’emozione e intensità.”
“…sincero, elegante, sempre aderente al soggettivismo letterario del particolare momento che attraversiamo.”
“Non racconto né romanzo, più che risolverli lascia aperti molti quesiti anche sul piano puramente tecnico linguistico.”
“Ed io invece, Bruno, ho letto a ritroso, prima la seconda parte, bellissima, ed ora la seconda, altrettanto splendida. Senso o non senso è una poesia dal forte impatto emotivo. Giochi con il lessico e le iterazioni, che adoro, ed è questa una delle poesie più belle che abbia letto qui dentro, quel genere di poesia che cerco e difficilmente poi trovo.
Mi domando come mai non ti abbia scoperto prima, Poeta??!!”
“Una poetica lacerata e sfuggente…”
“Le aperture liriche, più che segnare il passo dell’emozionalità, offrono un ulteriore invito a perdersi nei labirinti della parola scritta…”
“Quasi poesia cruda, percuote e carezza, giovane e antica…”
“Lavoro intenso, vissuto nella profondità della sua composizione, fatta di toni e di immagini…”
“Una voce nuova che chiama ad ascoltarla ed a giudicarla senza inibizioni, come liberamente essa è sviluppata.”
“Sì, lasci molto lavoro a chi legge, eppure questo mi affascina della tua poesia, la afferri e ti sfugge: in essa ti perdi ed allora ti turba… e cerchi il senso e lo cogli e ti lascia poi subito in dubbio. Ma il dubbio stimola, ti coinvolge … Sperimentalismo? Se lo è, come credo, ben venga; io lo adoro.
Bravissimo. Vero artista.”
“Troverete un urlo e un soffio di amore, un vuoto, immersi nella forza e nella malinconia di chi…”
Prima dell’alba
regalami un verso
così che io possa
sfrontata babbuccia
ricamo sulla brina
imprimere.
Professionisti DILA APS 20231019 – Andrea Del Buono
Professionisti DILA APS 20231019
Professionisti DILA APS 20231019 – Andrea Del Buono
Andrea Del Buono | Ritmi circadiani e Melatonina contro l’Invecchiamento
Importanza del Sonno
La conservazione di una robusta ritmicità circadiana (in particolare del ciclo sonno/veglia), insieme ad una corretta alimentazione e un adeguato esercizio fisico sono elementi chiave per un invecchiamento sano.
Vivere più a lungo, ma soprattutto rallentare l’invecchiamento e vivere bene, è un obiettivo su cui si concentrano gli sforzi di molti scienziati.
Gli aspetti molecolari legati alla senescenza (come l’accorciamento dei telomeri, le modificazioni epigenetiche e i vari cambiamenti genomici), sono strettamente collegati all’azione regolatoria e biologica della melatonina.
In pratica, l’invecchiamento sarebbe il frutto di un calendario biologico predeterminato, come se il corpo umano fosse progettato per nascere, crescere e invecchiare.
A tale scopo, si ipotizza che col trascorrere degli anni si inneschino dei cambiamenti nell’espressione genica che influenzano i sistemi responsabili delle risposte di crescita, riparazione e morte cellulare.
Inoltre, si ritiene che l’organismo sia geneticamente predeterminato a invecchiare perché una durata di vita limitata si traduce in benefici evolutivi per la specie.
La melatonina è il principale increto della ghiandola pineale (e non solo).
Ha una proprietà che chiameremo “sincronologia” e antiossidante, anti-invecchiamento, immuno-modulante, ed è liposolubile, anche se questa proprietà viene vantata solo quando coniugata con adenosina in rapporto 1 a 4 (MLT secondo prof. Di Bella), ma la sua liposolubilità è intrinseca alla molecola stessa, quindi non necessita di carrier, la sua azione deve essere (possibile quando non coniugata) personalizzata giorno per giorno in modo semplice per ottenere l’effetto di regolazione del sistema pnei.
La ricerca di base suggerisce prevalentemente come la melatonina agisca come antiossidante, neutralizzando i radicali liberi altamente reattivi e protegge il danno elettrofilo dei mitocondri, ma è molto di più.
La somministrazione di melatonina aumenta la protezione delle creste mitocondriali e si osserva produzione cellulare di enzimi antiossidanti, inverte l’infiammazione attraverso la prevenzione dell’insulino-resistenza, la soppressione o la riduzione delle citochine proinfiammatorie (tra cui IL-6, IL-8 e TNF-alfa), anche nella microglia ed infine partecipa alla regolazione della telomerasi.
Grazie a questa azione “sincronologica” modula la velocità d’invecchiare, infatti l’aggiunta di melatonina al cibo in animali da laboratorio ha prodotto aumento della longevità.
Nell’uomo, i livelli di melatonina diminuiscono con l’invecchiamento e i suoi livelli sono costantemente ridotti in tutte la malattie croniche, metaboliche e neurodegenerative (Vitam Horm, 2021. Melatonin and healthy aging Daniel P Cardinali).
La somministrazione di melatonina agli animali anziani contrasta un numero significativo di cambiamenti legati alla senescenza.
Negli umani, la melatonina è efficace sia come cronobiotico che come citoprotettivo per mantenere un sano invecchiamento.
Le pubblicazioni del Prof. Pierpaoli sul trapianto di pineale mostrano il suo ruolo della melatonina nell’invecchiamento di successo /Ann. N.Y Academy of Sciences. Pineal Cross-Transplantation (VLADIMIR A.L, W.Pierpaoli and Old to young and Vice versa) as evidence for an endogenous “Aging Clock” 1985-1994).
Professionisti DILA APS 20231019 – Andrea Del Buono
Professionisti DILA APS 20231019 – Andrea Del Buono
Professionisti DILA APS 20231019 – Andrea Del Buono
Professionisti DILA APS 20230928
Professionisti DILA APS 20230928 – Il Dispari: Andrea Del Buono
ANDREA DEL BUONO | Arriva l’Influenza
Difendiamoci con l’aiuto della Nutraceutica
La febbre è la risposta del sistema immune con cui l’organismo si difende dalle aggressioni provenienti dall’esterno come virus e batteri.
Il primo compito del Medico è “non nuocere”, rispettare e aiutare l’organismo in questo delicato equilibrio al solo controllo dell’iperpiressia (febbre > 38,5°C) e non all’ottenimento dell’apiressia.
Il fine ultimo è non interferire con il meraviglioso sistema di difesa qual è l’immunità.
Nonostante le numerose campagne educazionali, ciò che si verifica, all’insorgere dei primi freddi, nonché al primo segno di febbre, è il via vai dalle farmacie alla ricerca di rimedi, come farmaci di auto prescrizione efficaci proprio sul controllo della febbre.
Le raccomandazioni sono rivolte alle fasce più deboli della popolazione, cioè i soggetti a rischio, anziani e bambini, ai quali viene consigliata la vaccinazione anti-influenzale e un’integrazione nutraceutica per il sostegno alle difese immunitarie.
I Nutraceutici sono integratori alimentari finalizzati al fisiologico sostegno delle nostre difese.
A tal riguardo devo ricordare che il nostro sistema di difesa è composto da due livelli, da un lato l’immunità innata e dall’altra quella acquisita, entrambi i sistemi debbono essere aiutati.
Il nutraceutico più studiato ed importante a sostenere l’immunità innata è un derivato del Glucano (non tutti i Glucani solo 1,3-1,6 Glucan) e per l’immunità acquisita il Trans resveratrolo, pertanto un integrazione bilanciata con questi ingredienti è una scelta formidabile per affrontare i primi freddi e soprattutto anche per difenderci dalle nuone Endemie-Pandemia da Covid.
Buon Autunno a tutti
Dott. Andrea Del Buono
Medico Chirurgo – Immunoallergologo
Specialista in Medicina Preventiva e del Lavoro
Presidente Fondazione “DD Clinic Research Institute”
Via Fratelli Bandiera, 35; 81100 Caserta. Tel 3336037125 – 0823/361625
Professionisti DILA APS 20230928 – Il Dispari: Andrea Del Buono
Professionisti DILA APS 20230921
Professionisti DILA APS 20230921 – Il Dispari: Andrea Del Buono
ANDREA DEL BUONO | RUBRICA: BIOLOGIA POSITIVA & SALUTOGENESI – 2
Richard Miller, professore di patologia all’Università del Michigan, USA, studia la genetica dell’invecchiamento nei topi; David Sinclair dell’Università di Harvard, USA, ha scoperto che il composto vegetale resveratrolo, che si trova nella buccia dell’uva, può modulare il processo di invecchiamento; Avshalom Caspi e colleghi hanno scoperto che gli individui con una o due copie dell’allele corto del promotore del recettore della serotonina 5-HTT sperimentano più sintomi depressivi, depressione diagnosticabile e pensieri suicidi in risposta a eventi stressanti rispetto agli individui omozigoti per questo recettore e così via.
Oggi la Biologia Positiva o Saluto-Genesi non è più un modello Empirico: Essa costituisce una Scienza indipendente al pari delle altre discipline “Omiche”.
Esse utilizzano tecnologie di analisi che consentono la produzione di informazioni, (in numero molto elevato e nello stesso intervallo di tempo), utili per la descrizione e l’interpretazione del sistema biologico.
Risulta così possibile esploraree“fotografare” con precisione lo stato di salute metabolica delle nostre cellule (metaboloma) e, nella maggior parte dei casi, intervenire per riparare errori metabolici prima ancora che la malattia compaia.
Ad esempio potremmo liberare le cellule dai veleni che ne modificano la funzione metabolica ed integrare vitamine, aminoacidi e minerali in modo specifico e per il tempo necessario (Medicina Personalizzata).
Il trattamento è personalizzato e modulato in base alle carenze, alle disfunzioni e agli squilibri biochimici individuati, con l’obiettivo di ricostituire le carenze e ripristinare il normale equilibrio biochimico dell’organismo.
Le terapie farmacologiche possono essere continuate – se già in corso – o prescritte ex-novo quando si dimostrano necessarie o di maggior beneficio alla luce delle evidenze scientifiche più aggiornate.
Buona Vita a tutti
Dott. Andrea Del Buono
Medico Chirurgo – Immunoallergologo
Specialista in Medicina Preventiva e del Lavoro
Presidente Fondazione “DD Clinic ResearchInstituteOnlus”
Via Catauli 10/L 81100 Caserta
3336037125 – 0823/361625
Professionisti DILA APS 20230921 – Il Dispari: Andrea Del Buono
Professionisti DILA APS 20230914
Professionisti DILA APS 20230914 – Andrea Del Buono
ANDREA DEL BUONO | RUBRICA: BIOLOGIA POSITIVA & SALUTOGENESI – 1
Salutogenesi è tutto ciò che crea salute, ovvero tutto ciò che permette alle persone, anche in situazioni di forte avversità (un trauma, una malattia cronica, la disabilità, precarie condizioni socioeconomiche, ecc), di compiere scelte consapevoli di salute, utilizzando tutte le risorse (interne ed esterne)di resilienza e capacità pro-attiva.
Il termine Salutogenesi è formato dalla parola latina salus, salutis = salute, e dalla parola greca genesi = origine, inizio, derivazione.
Secondo questo nuovo approccio la domanda fondamentale non è più: «Quali sono le cause della malattia, e come si possono prevenire?» Bensì: «Quali sono i meccanismi molecolari alla base della salute, e come possiamo mantenerla?».
Il padre indiscusso dell’approccio salutogenico è Aaron Antonovsky (1923-1994), tuttavia è solo nel 2012 che, con l’Editoriale di Colin Farrelly, nasce la Medicina della Salute e la Biologia Positiva.
L’Autoresi chiede se stanziare enormi quantità di danaro in ricerca di base e applicata, per la comprensione delle cause delle malattie al fine di trovare nuove cure e terapie, sia il modo più efficace per mantenerci in salute.
Tutta la ricerca medica attuale potrebbe essere definita “Biologia Negativa” o della “malattia”.
Sarebbe altrettanto utile ed efficace concentrare invece gli sforzi sulla Biologia Positiva: studiare e ricercare i meccanismi molecolari che consentono ad alcuni longevi e centenari (fenotipi positivi) di vivere più di un secolo senza mai soffrire delle malattie croniche che affliggono la maggior parte degli esseri umani nella loro vita.
Se riuscissimo a copiarne le modalità, non sarebbe questa una rivoluzione in tema di Salute Pubblica?
Il paradigma della Biologia Positiva si basa dunque sulla consapevolezza che l’aspettativa di vita, resistenza alle malattie o altre capacità, sia conseguenza di meticolosi meccanismi biologici e che una volta individuati possono essere copiati per aiutare tutti a migliorare il proprio stato di salute.
In effetti, la biologia negativa ha fatto progressi significativi per prevenire e curare le malattie croniche, ma il concentrarsi solo sulla patologia ha fatto sì che altre potenziali strade per la ricerca siano state trascurate.
Dal 2012 finalmente molti ricercatori stanno investendo in questo campo.
Ad esempio si sta studiando un farmaco che imiti in modo sicuro gli effetti della restrizione calorica, che potrebbe ritardare la maggior parte delle malattie e dei disturbi legati all’invecchiamento.
Nel prossimo numero vi svelerò come fare un check-up salutogenetico.
Buona Vita a tutti
Dott. Andrea Del Buono
Medico Chirurgo – Immunoallergologo
Specialista in Medicina Preventiva e del Lavoro
Presidente Fondazione “DD Clinic ResearchInstituteOnlus”
Via Catauli 10/L 81100 Caserta
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I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.
Mastrolorenzo, primo ricercatore dell’Osservatorio vesuviano: “I piani non sono adeguati. Impossibile prevedere se e quando i Campi Flegrei esploderanno. Servono vie di fuga, prove e informazione”
“L’eruzione non può essere prevista – spiega – Chiunque dica che è possibile farlo commette un azzardo che si basa solo sulle sensazioni della Commissione di rischio, ma non ci sono evidenze scientifiche. Non abbiamo modelli a cui riferirci”
“I piani non sono adeguati – prosegue Mastrolorenzo – non rispondono in alcun modo alle criticità che potrebbero verificarsi”.
Sono diverse le segnalazioni sui social, con l’hashtag terremoto al primo posto tra le tendenze di twitter e utenti che scrivono da varie zone della città e dell’immediato entroterra spiegando di aver sentito la terra tremare.
Ad Agnano, quartiere occidentale di Napoli, segnalati crolli di calcinacci e intonaco sulle auto in sosta in strada. I calcinacci sono caduti a via Augusto Righi 28, la protezione civile sta mettendo in sicurezza. Il terremoto, secondo le prime informazioni, ha avuto epicentro a Pozzuoli, nella zona di Agnano Pisciarelli. Sono in corso verifiche su edifici a Fuorigrotta, Bagnoli e Pozzuoli anche dei vigili del fuoco.
Professionisti DILA APS 20230928 – Andrea Del Buono
Professionisti DILA APS 20230928
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ANDREA DEL BUONO | Arriva l’Influenza
Difendiamoci con l’aiuto della Nutraceutica
La febbre è la risposta del sistema immune con cui l’organismo si difende dalle aggressioni provenienti dall’esterno come virus e batteri.
Il primo compito del Medico è “non nuocere”, rispettare e aiutare l’organismo in questo delicato equilibrio al solo controllo dell’iperpiressia (febbre > 38,5°C) e non all’ottenimento dell’apiressia.
Il fine ultimo è non interferire con il meraviglioso sistema di difesa qual è l’immunità.
Nonostante le numerose campagne educazionali, ciò che si verifica, all’insorgere dei primi freddi, nonché al primo segno di febbre, è il via vai dalle farmacie alla ricerca di rimedi, come farmaci di auto prescrizione efficaci proprio sul controllo della febbre.
Le raccomandazioni sono rivolte alle fasce più deboli della popolazione, cioè i soggetti a rischio, anziani e bambini, ai quali viene consigliata la vaccinazione anti-influenzale e un’integrazione nutraceutica per il sostegno alle difese immunitarie.
I Nutraceutici sono integratori alimentari finalizzati al fisiologico sostegno delle nostre difese.
A tal riguardo devo ricordare che il nostro sistema di difesa è composto da due livelli, da un lato l’immunità innata e dall’altra quella acquisita, entrambi i sistemi debbono essere aiutati.
Il nutraceutico più studiato ed importante a sostenere l’immunità innata è un derivato del Glucano (non tutti i Glucani solo 1,3-1,6 Glucan) e per l’immunità acquisita il Trans resveratrolo, pertanto un integrazione bilanciata con questi ingredienti è una scelta formidabile per affrontare i primi freddi e soprattutto anche per difenderci dalle nuone Endemie-Pandemia da Covid.
Buon Autunno a tutti
Dott. Andrea Del Buono
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ANDREA DEL BUONO | RUBRICA: BIOLOGIA POSITIVA & SALUTOGENESI – 2
Richard Miller, professore di patologia all’Università del Michigan, USA, studia la genetica dell’invecchiamento nei topi; David Sinclair dell’Università di Harvard, USA, ha scoperto che il composto vegetale resveratrolo, che si trova nella buccia dell’uva, può modulare il processo di invecchiamento; Avshalom Caspi e colleghi hanno scoperto che gli individui con una o due copie dell’allele corto del promotore del recettore della serotonina 5-HTT sperimentano più sintomi depressivi, depressione diagnosticabile e pensieri suicidi in risposta a eventi stressanti rispetto agli individui omozigoti per questo recettore e così via.
Oggi la Biologia Positiva o Saluto-Genesi non è più un modello Empirico: Essa costituisce una Scienza indipendente al pari delle altre discipline “Omiche”.
Esse utilizzano tecnologie di analisi che consentono la produzione di informazioni, (in numero molto elevato e nello stesso intervallo di tempo), utili per la descrizione e l’interpretazione del sistema biologico.
Risulta così possibile esploraree“fotografare” con precisione lo stato di salute metabolica delle nostre cellule (metaboloma) e, nella maggior parte dei casi, intervenire per riparare errori metabolici prima ancora che la malattia compaia.
Ad esempio potremmo liberare le cellule dai veleni che ne modificano la funzione metabolica ed integrare vitamine, aminoacidi e minerali in modo specifico e per il tempo necessario (Medicina Personalizzata).
Il trattamento è personalizzato e modulato in base alle carenze, alle disfunzioni e agli squilibri biochimici individuati, con l’obiettivo di ricostituire le carenze e ripristinare il normale equilibrio biochimico dell’organismo.
Le terapie farmacologiche possono essere continuate – se già in corso – o prescritte ex-novo quando si dimostrano necessarie o di maggior beneficio alla luce delle evidenze scientifiche più aggiornate.
Buona Vita a tutti
Dott. Andrea Del Buono
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Salutogenesi è tutto ciò che crea salute, ovvero tutto ciò che permette alle persone, anche in situazioni di forte avversità (un trauma, una malattia cronica, la disabilità, precarie condizioni socioeconomiche, ecc), di compiere scelte consapevoli di salute, utilizzando tutte le risorse (interne ed esterne)di resilienza e capacità pro-attiva.
Il termine Salutogenesi è formato dalla parola latina salus, salutis = salute, e dalla parola greca genesi = origine, inizio, derivazione.
Secondo questo nuovo approccio la domanda fondamentale non è più: «Quali sono le cause della malattia, e come si possono prevenire?» Bensì: «Quali sono i meccanismi molecolari alla base della salute, e come possiamo mantenerla?».
Il padre indiscusso dell’approccio salutogenico è Aaron Antonovsky (1923-1994), tuttavia è solo nel 2012 che, con l’Editoriale di Colin Farrelly, nasce la Medicina della Salute e la Biologia Positiva.
L’Autoresi chiede se stanziare enormi quantità di danaro in ricerca di base e applicata, per la comprensione delle cause delle malattie al fine di trovare nuove cure e terapie, sia il modo più efficace per mantenerci in salute.
Tutta la ricerca medica attuale potrebbe essere definita “Biologia Negativa” o della “malattia”.
Sarebbe altrettanto utile ed efficace concentrare invece gli sforzi sulla Biologia Positiva: studiare e ricercare i meccanismi molecolari che consentono ad alcuni longevi e centenari (fenotipi positivi) di vivere più di un secolo senza mai soffrire delle malattie croniche che affliggono la maggior parte degli esseri umani nella loro vita.
Se riuscissimo a copiarne le modalità, non sarebbe questa una rivoluzione in tema di Salute Pubblica?
Il paradigma della Biologia Positiva si basa dunque sulla consapevolezza che l’aspettativa di vita, resistenza alle malattie o altre capacità, sia conseguenza di meticolosi meccanismi biologici e che una volta individuati possono essere copiati per aiutare tutti a migliorare il proprio stato di salute.
In effetti, la biologia negativa ha fatto progressi significativi per prevenire e curare le malattie croniche, ma il concentrarsi solo sulla patologia ha fatto sì che altre potenziali strade per la ricerca siano state trascurate.
Dal 2012 finalmente molti ricercatori stanno investendo in questo campo.
Ad esempio si sta studiando un farmaco che imiti in modo sicuro gli effetti della restrizione calorica, che potrebbe ritardare la maggior parte delle malattie e dei disturbi legati all’invecchiamento.
Nel prossimo numero vi svelerò come fare un check-up salutogenetico.
Buona Vita a tutti
Dott. Andrea Del Buono
Medico Chirurgo – Immunoallergologo
Specialista in Medicina Preventiva e del Lavoro
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A Ischia, ormai ad ogni ora del giorno in pieno centro Via Gemito, non si sentono più canti di uccelli e frinire di cicale, ma solo fastidiosi rumori di trapani, motoseghe a scoppio, e betoniere, insieme al tanfo di immondizie!
Evviva le zone di silenzio e di igiene urbana… quando sono rispettate!
Il Dipartimento di Protezione Civile Nazionale, oggi 12 settembre 2023 alle ore 12.00, ha inviato, in Campania, Friuli-Venezia Giulia e Marche, il primo messaggio di prova della piattaforma di IT-Alert che dovrà avvisare la popolazione italiana, secondo le intenzioni di coloro che l’hanno ideata e attivata, in caso di impellente pericolo a causa di calamità naturali.
IT-Alert
Salvo la verifica della corretta utilizzazione, perché non conosciamo entro quali parametri di rischio si attiverà né sappiamo i confini territoriali delle singole previsioni di rischio (per esempio quale sarà l’intensità minima dei terremoti segnalati, o quali segnali di problematiche idrogeologiche varranno per diffondere l’allerta…), risultano assolutamente inaccettabili le domande del testo allegato.
Per la serie
Esopo news
Perché, per allertami in caso di terremoto o sciagura equivalente, il sistema mi chiede di compilare un questionario in cui devo dirgli se sono maschio femmina o altro?
E poi anche l’età, e poi anche la marca del mio telefonino, e poi anche quando l’ho comprato… mancano solo il colore degli occhi e quanti peli ho sul culetto!
Inoltre, in calce al questionario è scritto che
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Un uomo è deceduto cadendo da uno dei terrazzi del Castello Aragonese di Ischia a 60 metri d’altezza.
Muore cadendo dal Castello Aragonese di Ischia
Michele Assante
Per la serie
Esopo news
Ora diranno che è colpa della “mancanza di reti di protezioni” “assenza di personale addetto alla sicurezza” “ingressi non vietati ai sofferenti di disturbi psichici” “presidio medico inesistente” e bla bla bla… finendo con il criminalizzare il monumento e i suoi padroni/gestori!
Un uomo è deceduto cadendo da uno dei terrazzi del Castello Aragonese di Ischia a 60 metri d’altezza.
Il PM di turno di turno ha disposto il sequestro della salma
Aveva 48 anni ed era già stato in cura per disturbi psichici.
L’ipotesi più probabile è che si sia trattato di suicidio.
Operano in zona Polizia, Vigili del Fuoco, e altre forze dell’ordine.
L’uomo si sarebbe suicidato gettandosi dalla terrazza, sul lato ovest del Castello Aragonese di Ischia, posta circa 50 metri al di sopra della ex discoteca Castillo de Aragona.
La salma di Michele Assante è stata rimossa dal luogo della morte per ordine del PM..
Bruno Mancini è nato a Napoli nel 1943 e risiede ad Ischia, dalla età di tre anni.
A lui piace dire che l’origine della sua ispirazione o forse solo un iniziale impulso ancestrale ed istintivo, il vero basilare momento poetico della sua vita, si è concretizzato nell’incontro, propriamente fisico, tra i suoi sensi acerbi, infantili, e le secolari, immutate, tentazioni autoctone dell’Isola d’Ischia, dove le leggi della natura sembravano fluire ancora difese da valori di primitive protezioni.
Anche se aggiunge, con molta auto ironia e con un pizzico di provocazione:
“Le mie primissime esternazioni poetiche le ho espresse in tenerissima età, quando ancora non avevo pronunziato per la prima volta la parola mamma, ed alla fine di ogni abbondante poppata liberavo graziose ispirazioni poetizzando mediante dei rimati vagiti“.
Brevi commenti amichevoli ricavati dalle varie recensioni ai suoi libri pubblicati:
“Vedo una folla che si muove compatta verso un’unica meta guidata dagli incitamenti di colui che punta il dito ed una penna, che crea volti per i sentimenti.”
“…si fondono nell’intero componimento in una prospettiva ampia che contempla l’umano, l’umano cammino. Ed è una Commedia, una Commedia divina in chiave poetica, in versi che sento anche io estremamente dolorosi, con il preciso intento di affidarli alla penna , che non li disperda ma li urli e li renda in qualche modo eterni”.
“… lodo quel senso di eco lontano che riverbera le parole enfatizzandone i concetti”.
“Percorso di memoria o ricerca di spazi temporali virtuali?”
“Il continuo intersecarsi di livelli di identità con ipotesi e incarnazioni simboliche…”
“…sembrano accarezzare un sogno lontano, una speranza che non sarà mai certezza, un miraggio di felicità che si perde oltre l’orizzonte illusorio di fragili esistenze.”
“…a volte lirismo crepuscolare, intriso di soffusa malinconia, di struggente tristezza.”
“Opera interessante per i contenuti e le tematiche affrontate, nonché per i valori estetici…”
“…seria preparazione, corredata da rimarchevole fantasia.”
“…lavoro meditato, armonioso di buon afflato poetico.”
“ Bella poesia, con alti picchi in termini d’emozione e intensità.”
“…sincero, elegante, sempre aderente al soggettivismo letterario del particolare momento che attraversiamo.”
“Non racconto né romanzo, più che risolverli lascia aperti molti quesiti anche sul piano puramente tecnico linguistico.”
“Ed io invece, Bruno, ho letto a ritroso, prima la seconda parte, bellissima, ed ora la seconda, altrettanto splendida. Senso o non senso è una poesia dal forte impatto emotivo. Giochi con il lessico e le iterazioni, che adoro, ed è questa una delle poesie più belle che abbia letto qui dentro, quel genere di poesia che cerco e difficilmente poi trovo.
Mi domando come mai non ti abbia scoperto prima, Poeta??!!”
“Una poetica lacerata e sfuggente…”
“Le aperture liriche, più che segnare il passo dell’emozionalità, offrono un ulteriore invito a perdersi nei labirinti della parola scritta…”
“Quasi poesia cruda, percuote e carezza, giovane e antica…”
“Lavoro intenso, vissuto nella profondità della sua composizione, fatta di toni e di immagini…”
“Una voce nuova che chiama ad ascoltarla ed a giudicarla senza inibizioni, come liberamente essa è sviluppata.”
“Sì, lasci molto lavoro a chi legge, eppure questo mi affascina della tua poesia, la afferri e ti sfugge: in essa ti perdi ed allora ti turba… e cerchi il senso e lo cogli e ti lascia poi subito in dubbio. Ma il dubbio stimola, ti coinvolge … Sperimentalismo? Se lo è, come credo, ben venga; io lo adoro.
Bravissimo. Vero artista.”
“Troverete un urlo e un soffio di amore, un vuoto, immersi nella forza e nella malinconia di chi…”
Prima dell’alba
regalami un verso
così che io possa
sfrontata babbuccia
ricamo sulla brina
imprimere.
Bruno Mancini è nato a Napoli nel 1943 e risiede ad Ischia, dalla età di tre anni.
A lui piace dire che l’origine della sua ispirazione o forse solo un iniziale impulso ancestrale ed istintivo, il vero basilare momento poetico della sua vita, si è concretizzato nell’incontro, propriamente fisico, tra i suoi sensi acerbi, infantili, e le secolari, immutate, tentazioni autoctone dell’Isola d’Ischia, dove le leggi della natura sembravano fluire ancora difese da valori di primitive protezioni.
Anche se aggiunge, con molta auto ironia e con un pizzico di provocazione:
“Le mie primissime esternazioni poetiche le ho espresse in tenerissima età, quando ancora non avevo pronunziato per la prima volta la parola mamma, ed alla fine di ogni abbondante poppata liberavo graziose ispirazioni poetizzando mediante dei rimati vagiti“.
Brevi commenti amichevoli ricavati dalle varie recensioni ai suoi libri pubblicati:
“Vedo una folla che si muove compatta verso un’unica meta guidata dagli incitamenti di colui che punta il dito ed una penna, che crea volti per i sentimenti.”
“…si fondono nell’intero componimento in una prospettiva ampia che contempla l’umano, l’umano cammino. Ed è una Commedia, una Commedia divina in chiave poetica, in versi che sento anche io estremamente dolorosi, con il preciso intento di affidarli alla penna , che non li disperda ma li urli e li renda in qualche modo eterni”.
“… lodo quel senso di eco lontano che riverbera le parole enfatizzandone i concetti”.
“Percorso di memoria o ricerca di spazi temporali virtuali?”
“Il continuo intersecarsi di livelli di identità con ipotesi e incarnazioni simboliche…”
“…sembrano accarezzare un sogno lontano, una speranza che non sarà mai certezza, un miraggio di felicità che si perde oltre l’orizzonte illusorio di fragili esistenze.”
“…a volte lirismo crepuscolare, intriso di soffusa malinconia, di struggente tristezza.”
“Opera interessante per i contenuti e le tematiche affrontate, nonché per i valori estetici…”
“…seria preparazione, corredata da rimarchevole fantasia.”
“…lavoro meditato, armonioso di buon afflato poetico.”
“ Bella poesia, con alti picchi in termini d’emozione e intensità.”
“…sincero, elegante, sempre aderente al soggettivismo letterario del particolare momento che attraversiamo.”
“Non racconto né romanzo, più che risolverli lascia aperti molti quesiti anche sul piano puramente tecnico linguistico.”
“Ed io invece, Bruno, ho letto a ritroso, prima la seconda parte, bellissima, ed ora la seconda, altrettanto splendida. Senso o non senso è una poesia dal forte impatto emotivo. Giochi con il lessico e le iterazioni, che adoro, ed è questa una delle poesie più belle che abbia letto qui dentro, quel genere di poesia che cerco e difficilmente poi trovo.
Mi domando come mai non ti abbia scoperto prima, Poeta??!!”
“Una poetica lacerata e sfuggente…”
“Le aperture liriche, più che segnare il passo dell’emozionalità, offrono un ulteriore invito a perdersi nei labirinti della parola scritta…”
“Quasi poesia cruda, percuote e carezza, giovane e antica…”
“Lavoro intenso, vissuto nella profondità della sua composizione, fatta di toni e di immagini…”
“Una voce nuova che chiama ad ascoltarla ed a giudicarla senza inibizioni, come liberamente essa è sviluppata.”
“Sì, lasci molto lavoro a chi legge, eppure questo mi affascina della tua poesia, la afferri e ti sfugge: in essa ti perdi ed allora ti turba… e cerchi il senso e lo cogli e ti lascia poi subito in dubbio. Ma il dubbio stimola, ti coinvolge … Sperimentalismo? Se lo è, come credo, ben venga; io lo adoro.
Bravissimo. Vero artista.”
“Troverete un urlo e un soffio di amore, un vuoto, immersi nella forza e nella malinconia di chi…”
Prima dell’alba
regalami un verso
così che io possa
sfrontata babbuccia
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imprimere.
Bruno Mancini è nato a Napoli nel 1943 e risiede ad Ischia, dalla età di tre anni.
A lui piace dire che l’origine della sua ispirazione o forse solo un iniziale impulso ancestrale ed istintivo, il vero basilare momento poetico della sua vita, si è concretizzato nell’incontro, propriamente fisico, tra i suoi sensi acerbi, infantili, e le secolari, immutate, tentazioni autoctone dell’Isola d’Ischia, dove le leggi della natura sembravano fluire ancora difese da valori di primitive protezioni.
Anche se aggiunge, con molta auto ironia e con un pizzico di provocazione:
“Le mie primissime esternazioni poetiche le ho espresse in tenerissima età, quando ancora non avevo pronunziato per la prima volta la parola mamma, ed alla fine di ogni abbondante poppata liberavo graziose ispirazioni poetizzando mediante dei rimati vagiti“.
Brevi commenti amichevoli ricavati dalle varie recensioni ai suoi libri pubblicati:
“Vedo una folla che si muove compatta verso un’unica meta guidata dagli incitamenti di colui che punta il dito ed una penna, che crea volti per i sentimenti.”
“…si fondono nell’intero componimento in una prospettiva ampia che contempla l’umano, l’umano cammino. Ed è una Commedia, una Commedia divina in chiave poetica, in versi che sento anche io estremamente dolorosi, con il preciso intento di affidarli alla penna , che non li disperda ma li urli e li renda in qualche modo eterni”.
“… lodo quel senso di eco lontano che riverbera le parole enfatizzandone i concetti”.
“Percorso di memoria o ricerca di spazi temporali virtuali?”
“Il continuo intersecarsi di livelli di identità con ipotesi e incarnazioni simboliche…”
“…sembrano accarezzare un sogno lontano, una speranza che non sarà mai certezza, un miraggio di felicità che si perde oltre l’orizzonte illusorio di fragili esistenze.”
“…a volte lirismo crepuscolare, intriso di soffusa malinconia, di struggente tristezza.”
“Opera interessante per i contenuti e le tematiche affrontate, nonché per i valori estetici…”
“…seria preparazione, corredata da rimarchevole fantasia.”
“…lavoro meditato, armonioso di buon afflato poetico.”
“ Bella poesia, con alti picchi in termini d’emozione e intensità.”
“…sincero, elegante, sempre aderente al soggettivismo letterario del particolare momento che attraversiamo.”
“Non racconto né romanzo, più che risolverli lascia aperti molti quesiti anche sul piano puramente tecnico linguistico.”
“Ed io invece, Bruno, ho letto a ritroso, prima la seconda parte, bellissima, ed ora la seconda, altrettanto splendida. Senso o non senso è una poesia dal forte impatto emotivo. Giochi con il lessico e le iterazioni, che adoro, ed è questa una delle poesie più belle che abbia letto qui dentro, quel genere di poesia che cerco e difficilmente poi trovo.
Mi domando come mai non ti abbia scoperto prima, Poeta??!!”
“Una poetica lacerata e sfuggente…”
“Le aperture liriche, più che segnare il passo dell’emozionalità, offrono un ulteriore invito a perdersi nei labirinti della parola scritta…”
“Quasi poesia cruda, percuote e carezza, giovane e antica…”
“Lavoro intenso, vissuto nella profondità della sua composizione, fatta di toni e di immagini…”
“Una voce nuova che chiama ad ascoltarla ed a giudicarla senza inibizioni, come liberamente essa è sviluppata.”
“Sì, lasci molto lavoro a chi legge, eppure questo mi affascina della tua poesia, la afferri e ti sfugge: in essa ti perdi ed allora ti turba… e cerchi il senso e lo cogli e ti lascia poi subito in dubbio. Ma il dubbio stimola, ti coinvolge … Sperimentalismo? Se lo è, come credo, ben venga; io lo adoro.
Bravissimo. Vero artista.”
“Troverete un urlo e un soffio di amore, un vuoto, immersi nella forza e nella malinconia di chi…”
Prima dell’alba
regalami un verso
così che io possa
sfrontata babbuccia
ricamo sulla brina
imprimere.
Bruno Mancini è nato a Napoli nel 1943 e risiede ad Ischia, dalla età di tre anni.
A lui piace dire che l’origine della sua ispirazione o forse solo un iniziale impulso ancestrale ed istintivo, il vero basilare momento poetico della sua vita, si è concretizzato nell’incontro, propriamente fisico, tra i suoi sensi acerbi, infantili, e le secolari, immutate, tentazioni autoctone dell’Isola d’Ischia, dove le leggi della natura sembravano fluire ancora difese da valori di primitive protezioni.
Anche se aggiunge, con molta auto ironia e con un pizzico di provocazione:
“Le mie primissime esternazioni poetiche le ho espresse in tenerissima età, quando ancora non avevo pronunziato per la prima volta la parola mamma, ed alla fine di ogni abbondante poppata liberavo graziose ispirazioni poetizzando mediante dei rimati vagiti“.
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Bruno Mancini scrittore
Brevi commenti amichevoli ricavati dalle varie recensioni ai suoi libri pubblicati:
“Vedo una folla che si muove compatta verso un’unica meta guidata dagli incitamenti di colui che punta il dito ed una penna, che crea volti per i sentimenti.”
“…si fondono nell’intero componimento in una prospettiva ampia che contempla l’umano, l’umano cammino. Ed è una Commedia, una Commedia divina in chiave poetica, in versi che sento anche io estremamente dolorosi, con il preciso intento di affidarli alla penna , che non li disperda ma li urli e li renda in qualche modo eterni”.
“… lodo quel senso di eco lontano che riverbera le parole enfatizzandone i concetti”.
“Percorso di memoria o ricerca di spazi temporali virtuali?”
“Il continuo intersecarsi di livelli di identità con ipotesi e incarnazioni simboliche…”
“…sembrano accarezzare un sogno lontano, una speranza che non sarà mai certezza, un miraggio di felicità che si perde oltre l’orizzonte illusorio di fragili esistenze.”
“…a volte lirismo crepuscolare, intriso di soffusa malinconia, di struggente tristezza.”
“Opera interessante per i contenuti e le tematiche affrontate, nonché per i valori estetici…”
“…seria preparazione, corredata da rimarchevole fantasia.”
“…lavoro meditato, armonioso di buon afflato poetico.”
“ Bella poesia, con alti picchi in termini d’emozione e intensità.”
“…sincero, elegante, sempre aderente al soggettivismo letterario del particolare momento che attraversiamo.”
“Non racconto né romanzo, più che risolverli lascia aperti molti quesiti anche sul piano puramente tecnico linguistico.”
“Ed io invece, Bruno, ho letto a ritroso, prima la seconda parte, bellissima, ed ora la seconda, altrettanto splendida. Senso o non senso è una poesia dal forte impatto emotivo. Giochi con il lessico e le iterazioni, che adoro, ed è questa una delle poesie più belle che abbia letto qui dentro, quel genere di poesia che cerco e difficilmente poi trovo.
Mi domando come mai non ti abbia scoperto prima, Poeta??!!”
“Una poetica lacerata e sfuggente…”
“Le aperture liriche, più che segnare il passo dell’emozionalità, offrono un ulteriore invito a perdersi nei labirinti della parola scritta…”
“Quasi poesia cruda, percuote e carezza, giovane e antica…”
“Lavoro intenso, vissuto nella profondità della sua composizione, fatta di toni e di immagini…”
“Una voce nuova che chiama ad ascoltarla ed a giudicarla senza inibizioni, come liberamente essa è sviluppata.”
“Sì, lasci molto lavoro a chi legge, eppure questo mi affascina della tua poesia, la afferri e ti sfugge: in essa ti perdi ed allora ti turba… e cerchi il senso e lo cogli e ti lascia poi subito in dubbio. Ma il dubbio stimola, ti coinvolge … Sperimentalismo? Se lo è, come credo, ben venga; io lo adoro.
Bravissimo. Vero artista.”
“Troverete un urlo e un soffio di amore, un vuoto, immersi nella forza e nella malinconia di chi…”
Prima dell’alba
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così che io possa
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ricamo sulla brina
imprimere.
In data 27 lug 2023 alle ore 15:15 una email di Aruba.it mi confermava l’avvenuto pagamento per l’acquisto del dominio dilaaps.it (intestato all’Associazione di Promozione Sociale “Da Ischia L’Arte DILA APS” della quale sono il Presidente) identificato con il n. ordine MO16615892 relativo al servizio Hosting Basic Linux per un importo totale di 11,61 €.
Stante insuperabili difficoltà rilevate per la messa in rete del sito, ho contattato telefonicamente l’Assistenza di Aruba (pubblicizzata come attiva 24 ore al giorno per tutti i giorni dell’anno) e, dopo aver parlato con un paio di addetti ai quali ho esposto, in successione, il problema riscontrato, l’ultimo mi ha comunicato la sua inadeguatezza ad avviarne la soluzione e, di conseguenza, il suo inoltro ad un non meglio specificato reparto tecnico tramite l’apertura di un ticket di assistenza da lui stesso generato.
In data 29/07/2023 alle ore 17:17 è stata, quindi, registrata la mia richiesta di assistenza 14756447A e mi è pervenuta comunicazione tramite e-mail dicente che essa “… è stata inserita sul portale ed è possibile seguirne l’andamento attraverso l’area riservata.”
Fino ad ora, martedì 1 agosto 2023 ore 23 circa, nonostante numerose telefonate e reiterate comunicazioni, nonostante finanche un appuntamenti telefonico da loro proposto e non effettuato, il problema NON è stato risolto, esponendo DILA APS ad una continua figuraccia mediatica, considerando che l’url www.dilaap.it porta ad una “Pagina in allestimento“.
Un servizio assistenza siffatto è degno di notevole biasimo.
nella mia qualità di Presidente dell’Associazione culturale “Da Ischia L’Arte – DILA” (costituita il 19/11/2014 per atto del notaio Mario Ferrara, repertorio n. 92797), mi pregio comunicare che la Giunta Regionale della Campania, con delibera n. 245 del 20/03/2023 a firma della Dott.ssa Betrice Zeuli, ha decretato l’iscrizione della nostra Associazione DILA nel registro Unico Nazionale Terzo Settore – RUNTS – con la qualifica di ASSOCIAZIONE DI PROMOZIONE SOCIALE – APS – di cui all’art. 46, co. 1, d.lgs. n.117/2017.
Pertanto L’Associazione DILA è autorizzata ad aggiungere la sigla APS alla sua denominazione (diventando DILA APS).
La nostra Associazione nel corso degli ultimi anni ha organizzato numerosi eventi di notevole prestigio, non solo in ambito locale, ma certamente anche nazionale ed internazionale, ed ha partecipato a manifestazioni culturali di primario livello quali BookCity e Il Maggio dei libri.
Restando a completa disposizione per illustrare nei dettagli i nostri progetti e le potenzialità di DILA APS, mi permetto di invitare le SV a tenere in opportuna considerazione la disponibilità della nostra Associazione nella programmazione e nella realizzazione di eventi culturali, artistici e sociali.
Ringraziandovi per l’attenzione porgo distinti saluti
INFO: e-mail [email protected]– tel: 3914830355 (tutti i giorni dalle 15 alle 21)
Con la presente missiva, Le auguriamo di godere di ottima salute e prosperità.
Ci preme informarLa che il termine di scadenza per il rinnovo del Suo nome di dominio sta per giungere. Al fine di garantire la continuità dei servizi di posta elettronica e del sito web senza alcuna interruzione, La invitiamo cordialmente ad adempiere al rinnovo entro la data di scadenza del 02/03/2023.
Per procedere con il rinnovo, La preghiamo di cliccare sul link sottostante.
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Qualora necessitasse di assistenza o avesse ulteriori domande inerenti al processo di rinnovo, il nostro team è a Sua completa disposizione per fornirLe il supporto necessario.
La ringraziamo per aver scelto i nostri servizi di nome di dominio. Siamo grati per la Sua fiducia e speriamo di continuare a fornirLe servizi affidabili per molti anni a venire.
Ischia: Enzo Ferrandino ORA è anche il “mio” Sindaco.
BRUNO MANCINI | Ischia 12 marzo 2023.
Il quotidiano IL DISPARI di Gaetano Di Meglio (cartaceo e on-line) ha pubblicato in maniera lodevole, nel corso di tutta la sua storia editoriale, una lunga lunga serie di articoli giornalisti, di inchiesta e di approfondimento, sulla vicenda che ha portato alla realizzazione, a ridosso del borgo più pregiato storicamente architettonicamente turisticamente e paesaggisticamente di tutta l’isola d’Ischia (e non solo dell’isola d’Ischia), di una mega struttura edilizia caratterizzata da un enorme impatto negativo per tutte e ognuna delle suddette caratteristiche: Il così detto Parcheggio della Siena.
Enormi volumi di cemento gettati a coprire un vigneto per costruire un parcheggio pluripiano e un auditorium di 400 posti in una zona definita dal piano paesistico di “protezione integrale” (nel momento della concessione edilizia, al limite territoriale con Il Borgo antico di Ischia Ponte, anche detto Borgo di Celsa, la cui esistenza è documentata già nel XIII secolo e al cui interno si trova il Castello Aragonese la cui sagoma è conosciuta (non è esagerato dirlo) in TUTTO il mondo.
Ebbene oggi IL DISPARI ha pubblicato il seguente articolo quale trascrizione fedele e integrale della conferenza stampa tenuta il 12 marzo u.s. dal Sindaco della Città di Ischia, Dott. Enzo Ferrandino.
Integrando l’articolo con alcuni riferimenti tratti dal nostro sito, desidero esprimere, a livello mio personale, la soddisfazione per l’attuazione della tanto attesa iniziativa di controllo e di censura (politica, sociale, amministrativa e giudiziaria) dichiarata dal Sindaco Di Ischia Dott. Enzo Ferrandino.
Ischia: Enzo Ferrandino ORA è anche il “mio” Sindaco.
Tutti presenti anche se all’appello mancano Paolo Ferrandino e Massimo Trofa. Alla conferenza stampa di Enzo Ferrandino sul parcheggio della Siena ci sono tutti i consiglieri comunali e gli assessori. Tutti in sala consiglio insieme ai giornalisti e a molti collegati sulle dirette dei media locali.
C’è tanto di proiettore, di slide e di tende chiuse. Annamaria si è preoccupata che ci fosse la giusta luce. Dopo il “buon compleanno” a Ciro Ferrandino, quasi con puntualità, il sindaco si presenta davanti ai suoi e con un fare calmo (anche se un po’ teso) percorre l’evoluzione del parcheggio della Siena sapendo dove andare. Gli attacchi sono chiari: Mario Santaroni usato come modello e Gigiotto Rispoli.
La posizione del comune viene allo scoperto: no all’impianto fotovoltaico sul tetto del parcheggio. Ci si fa piacere – sintetizzando il pensiero del sindaco – la costruzione e con uno sforzo in vista di una possibile chiusura di Ischia Ponte garantendo un posto auto alle 60 famiglie del borgo, si prova a salvare il salvabile.
IL DISPARI di Gaetano Di Meglio
Lo scontro, però, è tutto legato allo sviluppo fotovoltaico.
Per la proprietà il parcheggio deve finire così come progettato perché “l’intervento edilizio, in via di ultimazione, è stato realizzato con il sostegno da parte di INVITALIA che con nota da ultimo trasmessa ha fissato al 30 settembre 2023 la data ultima per il completamento dei lavori e l’ottenimento dei permessi amministrativi per l’agibilità e l’esercizio, con le indicate conseguenze in caso di inadempienza che comporterebbero la revoca del contributo e la restituzione di quanto già erogato” e, ancora, “La mancata ultimazione delle opere entro i predetti termini comporterebbe in capo alla società ricorrente l’obbligo di restituzione delle somme già erogate per euro 2.650.000,00” così si legge nel ricorso al TAR contro gli atti della Soprintendenza.
Il no di Santaroni e tecnici alle richieste di mediazione del sindaco effettuate a fine 2022 nello studio di un professionista – come vi abbiamo già detto – non ha fatto altro che consolidare un’idea e una posizione che già era nell’aria.
E’ questo lo snodo della vicenda: “quello che ancora non è costruito e quello che ancora si può fare”.
IL DISPARI di Gaetano Di Meglio
La fitta nebbia di luoghi comuni e di posizioni assurde come “w la terra” e “w la vigna”, purtroppo, continuano a tenere bloccato lo sviluppo della nostra isola. Tuttavia, però, l’arroganza e il menefreghismo di qualcuno non può e non deve essere accettata.
Dal 2021 al 2023, forse quando si è entrati nella disponibilità dei 3 milioni e mezzo, il parcheggio ha fatto passi da giganti. Il buco è stato riempito dei moduli prefebbricati, il processo per inquinamento va avanti davanti al tribunale di Ischia e si iniziano a vedere le quote. E prima? Beh, è sempre facile parlare dopo. Per fortuna, però, siamo nelle condizioni di capire meglio la vicenda senza essere, per forza, webeti o in modalità “chiacchiere da bar”.
PARCHEGGIO DELLA SIENA: LA VERITA’ DI ENZO FERRANDINO
Non volendo aggiungere nulla al racconto del sindaco ecco le sue parole
Siamo qui per realizzare un’operazione di verità. Con grande modestia, perché chi vi parla non è un tecnico, ma il sindaco del Comune di Ischia e cercherà di far comprendere cosa è successo e quali sono gli accadimenti che dal 2010 ad oggi hanno interessato, uno degli angoli più belli del nostro territorio. Mi rendo conto che è inusuale, anzi non è mai accaduto che un sindaco indicesse una conferenza stampa per spiegare i contenuti di relazioni tecniche portate avanti dall’Ufficio afferenti a cespiti di privati o motivare eventuali costituzioni in giudizio dell’ente su iniziativa di privati, ma per il chiacchiericcio che si è sviluppato sul territorio e nella nostra Comunità è giusto che tutti facciamo uno sforzo raccontando la verità
IL DISPARI di Gaetano Di Meglio
L’AUTORIZZAZIONE
Nel 2010, grazie a una norma regionale, la legge numero 17 del 1982, da un punto di vista urbanistico è stata autorizzata la realizzazione di una infrastruttura accessoria a dei cespiti ricettivi di un parcheggio pluripiano interrato e di un auditorium di 400 posti anch’esso interrato. Questo permesso di costruire è stato corroborato anche da un’autorizzazione paesaggistica per questi cespiti che dovevano essere realizzati in una zona definita dal piano paesistico di protezione integrale. Un parcheggio e quindi una duplice funzione, una funzione accessoria alle strutture ricettive insistenti nella zona, proprietà della stessa ditta e nel permesso di costruire era anche richiamato la funzione che questa infrastruttura doveva svolgere per il Borgo Antico di Ischia Ponte. La concessione è stata rilasciata nel 2010, i lavori materialmente sono iniziati nel 2013. Successivamente ci sono state delle proroghe che sono state comunque riconosciute alla ditta per questi lavori che oggettivamente sono stati anche frutti di polemica nel loro corso.
ERA IL 2017, ENZO SINDACO.
Noi arriviamo nel 2017 e abbiamo ereditato questo (e indica il buco del parcheggio pieno di acqua). Questo era il parcheggio in funzione nell’anno 2009 la fonte è Google Earth. Qui era luglio 2015 quando si iniziavano le operazioni di scavo (mostrando due slide, ndr). Noi abbiamo ereditato un grande fosso pieno di acqua il cui livello si modificava con l’andamento delle maree e dal 2017 in poi, in questo contesto, ci siamo preoccupati su quale iniziativa sarebbe stata più giusta adottare nell’interesse della nostra Comunità.
ESPROPRIO IMPOSSIBILE
Formalmente chiesi all’ufficio finanziario del nostro ente se eravamo materialmente in condizioni finanziarie per trovare le risorse per un’eventuale esproprio e conseguente ripristino dello Stato dei luoghi, anche perché i lavori non proseguivano nella direzione che era stata auspicata, ossia dotare del nostro territorio di una infrastruttura interrata. Che la stessa relazione allegata al permesso di costruire, veniva definita per quanto riguarda l’impatto sul paesaggio: “L’opera non è assolutamente invasiva, sviluppandosi sostanzialmente al di sotto dell’attuale piano di campagna. E nell’ambito della superficie attualmente impegnata dal parcheggio” Questa era l’introduzione del permesso di costruire, che è stata rilasciata nel 2010 e da qui sono iniziati i lavori. Nel 2018 ci rendemmo conto, ahinoi, che non avevamo la forza finanziaria per poter affrontare un eventuale esproprio e ripristino dello stato dei luoghi e quindi ci siamo adoperati, in maniera retta, cauta, e responsabile, affinché le opere potessero essere continuate nella realizzazione, rispettando quelli che erano i limiti previsti dal permesso di costruire dell’anno 2010. E veniamo all’anno 2000.
IL DISPARI di Gaetano Di Meglio
LE QUOTE IMPOSSIBILI
E’ 20 ottobre 2020 sempre dalla fonte Google Earth e possiamo vedere casseformi armate (il sindaco mostra la slide) e non ancora gettate dei pilastri che dovevano sorreggere l’ultimo solaio che era, poi, il piano e l’estradosso dell’ultimo piano del parcheggio della Siena. In quel momento, nell’ottobre 2020, stando alla situazione, l’ufficio tecnico e l’amministrazione non era in condizione di leggere quelle che erano le quote finali dell’opera stessa. E questa è la riprova che l’ufficio tecnico e la Sovrintendenza e tutti quanti noi ci siamo riusciti su quale era la quota finale dell’opera.
IL DISPARI di Gaetano Di Meglio
ECCO I SOLAI. SI PUÒ MISURARE
A fine 2021 sono stati posati sulle travi prefabbricate i moduli prefabbricati solaio ed è stato fatto oggetto finale della struttura del Solaio. Da quel momento in poi avanti ai nostri occhi si è palesato il reale impatto paesaggistico che quest’opera comportava. In maniera retta, responsabile e cauta, l’ufficio tecnico del nostro comune, in collaborazione con la Sovrintendenza, tra il mese di dicembre 2021 e il mese di febbraio 2022 ha effettuato una serie di accessi e di controlli non utilizzando strumenti di particolare precisione tecnologica quale, per esempio, la rilevazione GPS ma ricorrendo a misuratori a puntatore laser e a livelle.
LE PRIME CONTESTAZIONI
Dall’accesso sul cantiere e sulla quota, evidenziarono delle anomalie. Gli accertatori, rettamente in maniera cauta e responsabile, su tre punti di riferimento di cui alla progettazione, trovarono una quota in negativo rispetto al punto di riferimento della quota di calpestio dei terrazzi antistanti i portici che sono ubicati sulla Via Seminario. Ovvero il solaio finito ma non rifinito, si trovava a 4 cm sottostante la quota di calpestio e questa misurazione, pur realizzata in un punto ricorrendo a una livella e misurando la differenza che dalla livella c’era sull’estradosso del solare in un punto puntuale, già in quella sede ci si rese conto che il solaio aveva una escrescenza della parte centrale, ossia vi era il punto di minimo nei pressi della quota del portico, ma poi tendeva a risalire nella parte centrale, poi c’era un collo di 10, 15 cm. anche in un secondo punto. La misurazione si ritrovò, ma sul lato di Via Pontano dove eventualmente bisognava trovare accesso sul parcheggio, invece di trovare una differenza negativa tra la quota che sulla planimetria era stata rappresentata. Nella planimetria allegata al permesso di costruire su via Pontano il progettista rappresentava una quota di 4,66 M sul livello medio Marino e la quota di arrivo nel parcheggio, doveva essere da progetto 4,60 M sempre sul livello medio marino con una quota, quindi, di -6 cm. Si comprende che il parcheggio doveva essere 6 cm, sottoposto alla quota della strada. Anche per conservare, latamente, un minimo del concetto di opera interrata, anche se parliamo di latamente, perché quell’opera purtroppo non era interrata già nella sua progettazione, elevandosi di ben 1,60 m minimo rispetto alla quota originale di campagna del terreno
NESSUNO HA NASCOSTO LE DIFFORMITA’
I tecnici comunali, in maniera retta, cauta e responsabile mai avrebbero voluto andare lì e rilevare delle difformità delle opere realizzate rispetto a quelle che erano state progettate ben consapevoli di quelle che potenzialmente possono essere le conseguenze. I tecnici hanno emesso un provvedimento di sospensione dei lavori. Imputando alla parte, con l’ordinanza del 2022, la riproposizione della pianta di copertura di tutte le opere con le quote effettive dei luoghi, rappresentando lo stato attuale dell’opera completo della progettazione delle opere emergenti da realizzare rispetto alla quota di ingresso dalla strada comunale Via Pontano da sottoporre all’esame della commissione locale del paesaggio per il successivo parere vincolante della Sovrintendenza per una valutazione definitiva.
IL DISPARI di Gaetano Di Meglio
IL CONTROLLO DEL 2022
Praticamente l’Ufficio, resosi conto con strumenti di misurazione non tanto diciamo validi da un punto di vista tecnologico, dice fermatevi e presentate una progettazione con le quote effettive dell’opera che state realizzando, portatela e la sottoponiamo al giudizio della commissione locale del paesaggio e della Soprintendenza. Ma perché questo? Perché all’epoca, nel momento in cui ci fu il rilascio del permesso di costruire, l’opera doveva essere interrata e che doveva avere l’ingresso in discesa per 6 cm e a queste condizioni ebbe il parere della Sovrintendenza. Oggi, a fronte di una quota di ingresso del parcheggio che, invece, si appalesa in evidente salita con un punto minimo di 65 cm e un punto massimo a 1 m chiede i progetti per sottoporli alla commissione locale e della Soprintendenza.
FATE PICCOLI LAVORI
Nelle more non continuate i lavori sull’estradosso ma limitatevi alla difesa della impermeabilizzazione. Loro hanno continuato il sottile strato di cemento è divenuta una sorta di rifinitura finale che evoca un falso basolo e che ha aumentato la quota ulteriormente. Questo è stato l’approccio dell’ufficio tecnico e finalità di questa conferenza stampa è di rappresentare la verità.
L’INTERESSE PUBBLICO E LO SCANDALO FOTOVOLTAICO
Nell’inframezzo temporale, invece, ci sono attestazioni di pressappochismo e di arroganza di chi, facendosi eventualmente scudo dietro una denominazione di pubblico interesse, immaginava di voler poter realizzare tutto quanto aveva nella sua mente contravvenendo a tutte quelle che, invece, erano le prescrizioni. E comunque, contando favori già di partenza che gli erano stati, diciamo, rilasciate e rappresentati. Interpellati, abbiamo manifestato la nostra preoccupazione rispetto a quando il progetto prevedeva nella sua stesura finale perché oltre la quota di estradosso attuale era prevista anche la realizzazione di impalcati stabili per sorreggere un impianto fotovoltaico. Ho cercato di fare un fotoinserimento per far comprendere perché l’amministrazione e l’ufficio erano preoccupati nel proseguire l’andamento dell’opera. Un libero e semplice cittadino che percorre Via Pontano scendendo guardando a destra o salendo e guardando a sinistra, da sempre ha avuto la gioia di vedere uno dei nostri simboli a cui siamo tutti quanti noi più legati, il Castello Aragonese. Grazie all’opera, così come eventualmente si stava andando a realizzare la prospettazione in corrispondenza con l’accesso al parcheggio. Sarebbe stata questa (il sindaco mostra il foto inserimento dell’impianto fotovoltaico, ndr).
MODELLO SANTARONI
E per vedere meglio sarebbe stata questa. La sagoma della persona che passeggia è la sagoma dell’avvocato Santaroni. Chiaramente la pensilina è brutta, lo dico io, non è quella da progetto che sarà sicuramente più aggraziata rispetto a quella che vediamo, ma l’ingombro sarebbe stato questo. Questa preoccupazione è stata manifestata più volte alla proprietà, al progettista e al direttore dei lavori sempre in maniera cauta, responsabile ma ferma.
IL CONFRONTO
L’ultimo giorno dell’anno 2022 in uno studio privato, a chiare lettere si è manifestato da parte dell’amministrazione di non condividere il progetto nella sua stesura finale. Voi mi direte, ma da 13 anni, ce ne stiamo rendendo solo adesso? Ho mostrato l’evoluzione dei lavori e noi ne abbiamo avuto contezza verso la fine dell’anno 2021 di quello che poteva essere l’esito finale con le quote finali del progetto. Che cosa è successo dopo l’ultimo dell’anno 2022? In quella sede rappresentammo che non si comprendeva ancora quale era il pubblico interesse che quest’opera doveva tutelare o doveva coltivare? Rappresentavamo che c’era una delibera del 2010 e un atto di sottomissione che prevedeva delle condizioni di favore agevolate per i cittadini di Ischia Ponte per usufruire di quel parcheggio.
All’epoca la delibera non presentava prescrizioni particolari della pubblica amministrazione rispetto ad un eventuale chiusura o una modalità di chiusura del Borgo Antico di Ischia Ponte e ricordammo che quell’atto di sottomissione, ancorché adottato dalla giunta, non era mai stato sottoscritto dalla parte della ditta esecutrice Rappresentavamo che la coltivazione di un pubblico interesse per il nostro territorio poteva essere la sosta gratuita per un’auto per il nucleo familiare assommati al numero 60 per addivenire alla chiusura per 7 mesi, h 24 del borgo antico di Ischia Ponte, per creare i presupposti per un rilancio reale del nostro territorio e per la nostra valorizzazione. In quella sede questa nostra proposta non ha trovato accesso con grande dispiacere. È passato ulteriormente nel tempo e vi è stato un provvedimento emesso dalla Sovrintendenza in quanto. Sull’estradosso del parcheggio, purtroppo da qualche giorno si notava la presenza di operai che contravvenivano alla sospensiva comminata dallo stesso ufficio tecnico e la Sovrintendenza, richiamando l’atto che era stato emesso da un ufficio tecnico del Comune di Ischia, disponeva un’ulteriore sospensiva alla ditta e alla proprietà.
CON LA SCUSA DELLA FRANA DI CASAMICCIOLA
Agli inizi del mese di dicembre arrivò una nota del direttore dei lavori che cercava di spiegare le misurazioni della zona, ma non ubbidendo a quando gli era stato richiesto nel Febbraio 2022, quando si chiedeva una progettazione di tutto quello che era l’estradosso su tutte le strutture che dovevano essere realizzate con la rappresentazione fedele delle quote delle opere che dovevano essere rappresentati. Questa nota è stata presentata a dicembre 2022 e a questa nota l’Ufficio tecnico non ha dato risposta da un punto di vista giuridico, il silenzio non può essere considerato assenso, ma il silenzio giuridicamente significa che non c’è stata nessuna risposta e, tra virgolette, approfittando anche di un momento di difficoltà che stava avendo il nostro ufficio tecnico successivamente al 26 di novembre, noi avevamo il responsabile dell’ufficio SUE che era impegnato per gran parte della giornata nel vicino Comune di Casamicciola. A fronte di questo silenzio, hanno incardinato l’azione per smontare la sospensiva della Sovrintendenza. A quel punto l’amministrazione si è trovata di fronte alla prova specchiata che chi era destinatario del permesso di costruire nel 2010 intendeva realizzare l’opera per com’era contemplata all’interno del permesso di costruire.
INDAGA LA PROCURA, INTERROGA LA FINANZA, SI ANALIZZA CON IL GPS
Con la notifica del provvedimento di sospensione della Sovrintendenza, notificato anche alla Procura della Repubblica, si è aperto un fascicolo alla Procura che ha conseguito una delega di indagine affidata nelle mani del della vigilanza edilizia del Comune di Ischia e sono scattate ulteriori verifiche da parte dell’ufficio che l’ausilio di un tecnico esterno dotato dei moderni strumenti di misurazione per avere una fotografia effettiva dell’opera in corso di realizzazione.
L’ausiliario di PG ha realizzato 476 battute con il gps che hanno palesato una serie di difformità. Le più evidenti sono su tre punti presi in considerazione. Dove c’era la strada in discesa di 6 cm c’è una strada in saluta tra i 65 e i 100 centimetri. Lo stesso parcheggio risulta essere più alta rispetto alla quota zero che era indicata nel calpestio dei portici antistanti di una media di 29 cm circa (da 26 a 39) e questa prima difformità supera il 2% di tolleranza riconosciuta dalla legge. Altra difformità è la traslazione orizzontale di tutto il fabbricato verso nord, ovvero, verso il mare di 1,85 M.
Poi c’è l’ampliamento del varco di accesso del parcheggio che dai 6 metri è passato a circa 10 m. Qualcuno sbandierando un pubblico interesse che è ancora tutto da dimostrare e utilizzando la correttezza. la responsabilità è l’equilibrio dell’Ufficio, a modo suo ha cercato, con il ricorso al Tar, di forzare quelle che erano le prescrizioni. Perché se sospendevano il provvedimento della Soprintendenza che sospendeva i lavori, nulla più, poteva ostacolare l’impresa nel realizzare quanto vi ho rappresentato
LA BORDATA A GIGIOTTO RISPOLI
In una delle prime uscite pubbliche da vicesindaco fui invitato ad un evento (di quelli in cui il comune di Ischia sperpera danari, ndr) e in quella sede ricordo che rimasi particolarmente colpito da una lectio magistralis. L’autore si augurava che gli ischitani non dovessero fermarsi al “contare” ma dovevano “raccontare”. Ebbene, ultimamente sono rimasto deluso. Perché chi con autorevolezza dottrinale auspicava il raccontare, in questa vicenda ha abdicato al contare (e fa il gesto dei soldi con le dita, ndr) Su questa vicenda l’ufficio tecnico ha avuto sempre avuto la schiena dritta fin dal primo momento e continuerà ad avere la schiena dritta nell’interesse della tutela del paesaggio, del territorio e degli interessi dei cittadini.
Ischia, 6 Ottobre 2015, cantiere edile per la realizzazione di un’opera d’interesse pubblico in pieno centro urbano.
Chi controlla il rispetto delle normative relative alla sicurezza sui posti di lavoro?
Alcuni proverbi, in particolari circostanze, diventano la risposta banale a situazioni del tutto eccezionali: “Vedere cacare venir la voglia” può spiegare bene la ragione per la quale un tizio, rimasto sconosciuto, ha inteso inviare ad Esopo il video che segue (onde evitare che qualcuno possa accusarmi di volgarità, preciso subito che il verbo “cacare” fa parte a pieno titolo della lingua italiana tanto da essere presente nei principali vocabolari).
Intendo dire che gli ormai numerosi articoli scritti da Esopo, con lo scopo di bacchettare, favoleggiando ironicamente, quei personaggi dediti ad aggiungere scempi e degrado alle strutture della nostra società, devono aver prodotto un desiderio d’imitazione tale da spingere il tizio anonimo a produrre, e poi inviare, il video che potrete vedrete alla fine di questo articolo.
Ma cosa ha scritto Esopo dopo aver visto il video?
Ecco il testo:
“LA DANZA DELLE BENNE.”
L’Arte è sempre stata foriera di elevazione personale e collettiva, tanto che i regimi totalitari ne hanno spesso messo all’indice le matrici più popolari.
Questo, per quanto riguarda l’Arte intesa come espressione della spiritualità umana, ma che ciò accada anche riportando il concetto in un ambito puramente materiale può apparire come una bestemmia culturale di portata macroscopica.
La materia inerte pare proprio esente, ma solo ad una superficiale valutazione, dalla capacità di produrre opere d’arte.
A voi paiono poco artistici i tramonti e le albe?
Le nuvole in danze senza fine?
I suoni delle maree e i sibili dei venti di burrasca?
Vi pare non degno di tale qualifica lo spettacolo eruttivo dell’Etna o la sagoma delle Tre Cime di Lavaredo?
Sull’isola d’Ischia portiamo come esempio il Fungo di Lacco Ameno?
A Capri i Faraglioni?
Tutte queste risultano essere opere della natura e non è vero che hanno bisogno dell’intermediazione umana per pretendere il riconoscimento del loro valore artistico.
Esse sono Arte prodotta dalla natura inerte.
Diciamo, anche se non è vero, che siete d’accordo e facciamo un ulteriore passo in avanti spostando l’obiettivo sulla materia resa operativa dall’uomo.
Mi riferisco alle “macchine” in senso lato: aerei, automobili, arieti; trivelle, trapani, treni; betoniere, boomerang, BENNE.
Ecco, è delle BENNE
che assisteremo ad una danza sinuosa e selvaggia come lo sono le seduzioni animalesche per lo più sfoggiate prima degli accoppiamenti.
Ed allora vedrete il risultato accennato all’inizio di questo scritto.
Vedrete cioè che la “Danza delle benne” produrrà l’elevazione fisica e spirituale di un astante rapito da tale spettacolo, e tanto estasiato da desiderare d’essere innalzato abbracciato alla benna ascensore.
Non dico scemenze, ma contemporaneamente chiedo “a chi può” di farmi un fischio, se e quando, intenderà smontare la tesi qui espressa realizzando una completa e complessa indagine sulla mancanza di controlli delle norme previste per la tutela dei lavoratori.»
Bruno Mancini
ISBN 978-1-4710-6196-7
Versione 3 | ID wdm6w9
Libro, 159 Pagine
Libro stampato: A5 (148 x 210 mm), Standard Bianco e nero, 60# Bianco, Libro a copertina morbida, Lucido Copertina
Prezzo di vendita: EUR 16.00
Titolo
Alla ricerca dei percome
Sottotitolo
Esopo news
Collaboratori
Bruno Mancini
ISBN
978-1-4710-6196-7
Marchio editoriale
Lulu.com
Edizione
Edizione ampliata
Seconda edizione
Licenza
Tutti i diritti riservati – Licenza di copyright standard
Titolare del copyright
Bruno Mancini
Anno del copyright
2022
Dettagli del prodotto
ALLA RICERCA DEL “PERCOME”
Sono vissuto, da giovane, in una società nella quale gli “imprenditori” avevano pochi capitali e molta dignità (ad esempio, in piccolo, mio padre), ed ora mi trovo ad affrontare la vecchiaia nell’Italia in cui gli “imprenditori” hanno molti capitali e nessuna dignità (ad esempio, in grande, il cavaliere papi), e mi spingo alla ricerca dei “percome” il ciclo si sia invertito.
Per Bruno Mancini: brevi commenti amichevoli.
“Percorso di memoria o ricerca di spazi temporali virtuali?”
“Il continuo intersecarsi di livelli di identità con ipotesi e incarnazioni simboliche…”
“…sembrano accarezzare un sogno lontano, una speranza che non sarà mai certezza, un miraggio di felicità che si perde oltre l’orizzonte illusorio di fragili esistenze.”
“…a volte lirismo crepuscolare, intriso di soffusa malinconia, di struggente tristezza.”
“Opera interessante per i contenuti e le tematiche affrontate, nonché per i valori estetici…”
“… seria preparazione, corredata da rimarchevole fantasia.”
“… meditato, armonioso di buon afflato poetico.”
“… sincero, elegante, sempre aderente al soggettivismo letterario del particolare momento che attraversiamo.”
“Non racconto né romanzo, più che risolverli lascia aperti molti quesiti anche sul piano puramente tecnico linguistico.”
“Una prosa lacerata e sfuggente…”
“Le aperture liriche, più che segnare il passo dell’emozionalità, offrono un ulteriore invito a perdersi nei labirinti della parola scritta…”
“Quasi poesia cruda, percuote e carezza, giovane e antica…”
“Lavoro intenso, vissuto nella profondità della sua composizione, fatta di toni e di immagini…”
“Una voce nuova che chiama ad ascoltarla ed a giudicarla senza inibizioni, come liberamente essa è sviluppata.”
“Troverete un urlo e un soffio di amore, un vuoto, immersi nella forza e nella malinconia di chi comprende che…”
Categoria della libreria di Lulu
Narrativa
Categoria principale BISAC
FICTION / Fantasy / Urban
Categoria BISAC 2
YOUNG ADULT FICTION / Social Themes / New Experience
Parole chiave
notizie, scempi, società
Pubblico
Generale/Commerciale – Narrativa e saggistica per adulti
Contenuti espliciti
No
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-“Ricordiamoci che dal 24 Gennaio 2023 in tutta l’Unione Europea potranno essere venduti e comprati prodotti alimentari a base di polvere di insetti.
Un motivo in più per leggere attentamente le etichette.
La farina di grillo avrà come dicitura ACHETA DOMESTICUS
ma attenzione anche alla scritta TENEBRIO MOLITOR.
Arrivano gli insetti nei nostri cibi
La farina di insetti si potrebbe trovare nei seguenti prodotti:
pane biscotti crackers grissini salse minestre in polvere pasta pizza miscele pronte per prodotti da forno latte in polvere prodotti trasformati a base di patate snack
Informiamoci prima di comprare prodotti che potrebbero nuocere alla nostra salute.”
Quando andiamo al bar, al ristorante, alla mensa, in hotel ecc, come facciamo ad essere sicuri che i cibi non siano composti da farine di insetti?
Io, da oggi, boicotto tutti i locali che non espongono in caratteri cubitalil’esclusione delle farine di insetti dai prodotti che hanno propongono nel loro menù.
Boicottiamo negozi, ristoranti, bar, supermercati ecc. che vendono prodotti contenenti farine di insetti. NaturaSìnon vende il cibo a base di insetti nei propri negozi
Liliana Manetti è morta e noi siamo molto tristi.
Ci piace ricordarla con un inedito che lei stessa ha voluto pubblicare in occasione della sua nomina ad Ambasciatrice culturale Regione Lazio dell’ Associazione Internazionale DILA.
Condoglianze alla famiglia e a tutti coloro che le hanno voluto un bene dell’anima.
17 gennaio 2023
Girotondo di pace”
Ci sarà…
un giorno nuovo
dove baci
sbocceranno come rose!
Sarà un giorno
pieno d’Amore
quando il mondo
si risveglierà dall’abisso!
E le strade torneranno
a far festa…
Ma non sarà un giorno qualunque…
…ci saranno energie rosso porpora
mai viste finora
tra noi poveri uomini:
e rimarremo sorpresi
si,
di avere ancora tanto cuore…
Ci saranno mani da incontrare
nel giorno dell’Amore…
Ci sarà un abbraccio
grande come il mare
in cui ci ritroveremo…
Sarà un UNICO, grande girotondo di pace!
Liliana Manetti Ambasciatrice culturale Regione Lazio dell’ Associazione Internazionale DILA.
IL DISPARI – Dionigi Gaudioso: “Sarà un Natale diverso”. Annullati gli eventi
Dionigi Gaudioso, Sindaco di Barano d’Ischia: annullati gli eventi feste natalizie
Il messaggio di auguri del Sindaco di Barano d’Ischia e Consigliere metropolitano Dionigi Gaudioso, è il primo messaggio di auguri istituzionale di questo doloroso Natale.
“Care Concittadine e Cari Concittadini -scrive Gaudioso – , inevitabilmente è un Natale segnato dai gravissimi eventi luttuosi che lo scorso 26 novembre hanno colpito il vicino Comune di Casamicciola Terme. Nell’esprimere ancora una volta la vicinanza mia e dell’intera Amministrazione ai familiari delle vittime, è all’intera popolazione di Casamicciola Terme che vanno gli auguri più sentiti affinché si possa rialzare quanto prima.
Come avrete notato, le luminarie natalizie – spente in un primo momento in segno di lutto – sono state riaccese in prossimità del periodo festivo. È una scelta dettata dall’intento di donare un sorriso ai nostri bambini e dalla volontà di fornire un sostegno alle attività commerciali. Il cartellone di eventi programmati per il periodo natalizio, invece, è stato annullato, fatta eccezione per il solo concerto Gospel nella Chiesa di Fiaiano.
Sarà dunque un Natale diverso, soprattutto per i nostri fratelli di Casamicciola, ma non dobbiamo perdere la speranza di tempi migliori. Formulo, in conclusione, i più sinceri auguri per il Santo Natale e per l’anno venturo a tutti i Cittadini dell’Isola d’Ischia, ai Colleghi Sindaci, alle Autorità civili e religiose, alle Forze dell’Ordine, agli Operatori della Sanità.”
Frana Casamicciola: Gaetano Di Meglio ha scritto un’anticipazione
Gaetano Di Meglio, Direttore della testata giornalistica “Il Dispari” e Vice Presidente dell’Associazione culturale “Da Ischia L’Arre – DILA“ ha scritto un’anticipazione di quelli che saranno i suoi articoli di denuncia sulle responsabilità di personaggi politici, sociali, amministrativi, medianici, clericali ecc. in ordine alla frana di Casamicciola.
Prima, durante, e dopo la sciagura.
Riportiamo l’articolo in maniera integrale, invitandovi a seguire, anche su questa pagina, gli ulteriori sviluppi che Gaetano Di Meglio vorrà dare al suo rapporto giornalistico.
Frana Casamicciola: Gaetano Di Meglio ha scritto un’anticipazione
Dal 26 novembre è stato difficile, davvero, ascoltare e leggere tutte le scemenze di questi giorni. Personaggi di nessun conto che hanno preso la parola, gente che è stata intervistata da canali nazionali e non solo. Improvvisati di tutto che hanno detto e fatto. Il solito circo dell’orrore, questa volta, pescato con la botta, ha fatto più danno del fango. Ho atteso fino ad oggi. Ho atteso fino alla fine dei funerali per iniziare a fare quello che facciamo di solito. Mi sono autocensurato per rispetto. Per cordoglio e per dolore. Ma abbiamo tempo e modo per dirci tutte le cose. E’ arrivato il tempo della verità. E’ arrivato il tempo di fare tutte le sfumature della frana. Perché, se il nero lutto e il grigio fango sono onorevoli, a noi ci resta il compito di raccontarvi quelle del viola. Quelle della VOSTRA VERGOGNA.
Partiremo da Vescovo Pascarella. Dall’ennesimo situazione nella quale abbiamo rimpianto Pietro Lagnese. Avremo modo di raccontarci i bestiari della frana della tv nazionale. Da Crozza a Vespa, dalla Gruber a Giletti fino agli sciacalli di Fan qualcosa (non meritano neanche il nome). Racconteremo le “Avventure della Campobasso, agente di sprotezione civile) e, perché no, anche degli errori che abbiamo commesso noi. Delle disattenzioni, delle speculazioni. Avremo il modo di mettere nero su bianco quelle che sono le colpe secondo noi. Faremo nomi e cognomi di chi ha trovato anche il coraggio di andare in televisione. Di chi ha speculato grazie al main stream ignorante che opera in Italia (dal Giornale a La7, fino a La Stampa e a tutti gli altri). Abbiamo sentito, visto e letto le assurdità più grandi. Hanno sparato “scemenze su Ischia” come se non ci fosse un domani. E lo hanno fatto grazie a quelli di noi che hanno vissuto il loro, personale, momento di gloria. Piccoli uomini in cerca di un briciolo di visibilità finito in contenitori tv che hanno solo indignato, ferito, colpito e affondato ancora di più. Con il fango alla gola, c’è stato chi (e sono stati tanti: isolani, importati e non) invece di tendere la mano ha preferito alzare lo stivale e premere affinché si sprofondasse ancora di più.
I familiari delle vittime hanno preferito un rito funebre più raccolto, tenendo fuori lo Stato e la politica. Tenendo lontano le telecamere (e, purtroppo ci sono riuscite solo in parte) e sono state tradite dall’ufficio stampa del Vaticano. L’unica passerella, infatti, l’ha fatta l’Elemosiniere del Papa. Una passerella dai colori bianco e giallo che resta, comunque, una passerella. Di minore intensità e minore valore è stata quella di De Luca. Una toccata e fuga, protetto dalle tante forze dell’ordine presenti sul territorio come, a tragedia ancora in corso e ferita ancora sanguinante con i dispersi sotto al fango, il titolare del DISASTRO DEL PIANO DI RICOSTRUZIONE è scappato insieme alle ancelle locali che hanno trovato in Fulvio da Salerno il loro protettore.
Ripenso al film di questi giorni e rivedo scene da paura. Non per il fango, ma per la sfacciataggine di insulsi locali prestarsi ad interviste. Domande ignoranti per interlocutori ignoranti. Saccenti sbarcati dalla terra ferma che hanno messo il microfono in bocca tutti senza sapere chi fosse il proprio interlocutore. Saccenti camera-muniti che hanno dato eco mediatica a chi, invece, doveva avere solo la gogna pubblica su un cumulo di fango in Piazza Marina. E vogliamo parlare di tutto il mare di demagogia locale che dalle strade alle scuole ha conferma di quanto il background di Casamicciola sia popolato da personaggi autoctoni o no tutti da interpretare. Personalismi dettati da quel pizzico di presenzialismo superfluo, soprattutto dovuto alla realtà vissuta fino al 25 novembre. E’ imbarazzante leggere di proteste del mondo della scuola di Casamicciola dopo il fango venuto giù se paragonato al silenzio dopo i FATTI e la SOSTANZA di Ischia. Così, giusto per dircelo: il Rodari è stato demolito e quasi ricostruito, i moduli scolastici funzionano una bellezza a Via Leonardo Mazzella e il Lembo di Casamicciola resta solo un progetto e i figli di Casamicciola frequentano, ancora, “Le Zagare”. Alla fine, che fa, “un controllo ci salverà la vita” come nella famosa pubblicità TIM. E ora sia il tempo della verità.
Cari amici, vi invito tutti a dare un cenno di solidarietà mettendo il mi piace alla nuova pagina di IL DISPARI e divulgando al massimo questo invito. Facciamo crescere IL DISPARI più di prima. Grazie! https://www.facebook.com/ildispariischia
Venerdì 2/12/2022: “Piano speditivo di protezione civile”. firmato dal Commissario Prefettizio del Comune di Casamicciola, Simonetta Calcaterra.
Evacuazione Casamicciola – Frana 2022
Allarme gialla diramato dalla Protezione civile fino alle ore 16 di sabato 3/12/2022.
Per le “Aree rosse” si dispone l’allontanamento preventivo della popolazione
Per le “Aree verdi” si dispone la possibilità di permanenza dei cittadini a condizione che si rispettino TUTTE le indicazioni impartite dalla Protezione Civile.
Per la restante parte del territorio comunale di Casamicciola si dispone il rispetto di TUTTE le indicazioni impartite dalla Protezione Civile.
Per le “Aree rosse” è previsto a partire dalle ore 16 un servizio di navette per il trasferimento dei cittadini c/o strutture ricettive rese disponibili.
Il servizio di trasporto e di permanenza negli alberghi sarà a carico dello Stato.
La permanenza presso le strutture ricettive durerà fino a revoca, che sarà disposta in coerenza con gli avvisi di criticità e di allerta meteo.
Le forze dell’ordine garantiranno ordine pubblico, anti-sciacallaggio e controllo dell’evacuazione.
Sono stati attivati presidi sanitari per ogni esigenza di assistenza alla popolazione.
Ecco la mappa e l’elenco delle strade delle aree rosse
SP123 – SP428 – STRADA PROVINCIALE CASAMICCIOLA CONTRADA CELARIO – STRADA PROVINCIALE CIRCUMVALLAZIONE DI CASAMICCIOLA – STRADA PROVINCIALE EDDOMADE – VIA ARENALE – VIA BORBONICA – VIA D’ALOISIO – VIA DI CAMPOMANNO -VIA DOTTOR MENNELLA – VIA EDDOMADE – VIA EPOMPEO – VIA FASANIELLO – VIA MONTECITO – VIA NIZZOLA – VIA OMBRASCO – VIA PRINCIPESSA MARGHERITA – VIA SANTA BARBARA – VIA SASSOLO – VIA SPEZIERIA – CORSO GIUSEPPE GARIBALDI – CORSO VITTORIO EMANUELE – PIAZZA A. MANZI – PIAZZA BAGNI – PIAZZA MUNICIPIO – PIAZZA MUNICIPIO TRAVERSA 4 – PIAZZETTA NIZZOLA – SALITA PARADISIELLO – SP506 – STRADA PROVINCIALE CASAMICCIOLA PIAZZA BAGNI – TRAVERSA 1 GUGLIEMO SANFELICE – TRAVERSA 2 GUGLIELMO SANFELICE – VIA CAGLIARI – VIA ELENA – VIA GUGLIELMO SANFELICE – VIA GUGLIELMO SANFELICE TRAVERSA 4 – VIA GUGLIEMO SANFELICE TRAVERSA 3 – VIA LAMPUGNANI – VIA MONTE DELLA MISERICORDIA – VIA NIZZOLA – VIA OMBRASCO – VIA PARODI – VIA SENIGAGLIA – VICO ORIENTALE – VICO SETTENTRIONALE – VICOLETTO DELLE SCUOLE – VICOLO 2 GUGLIEMO SANFELICE – VICOLO 3 GUGLIEMO SANFELICE – VICOLO GUGLIELMO SANFELICE
Cosa fare durante l’allerta meteo:
tenersi informati sulle situazioni di pericolo previste sul territorio e sulle misure adottate dal Comune tramite consultazione del sito del Comune e di tutti gli altri mezzi di informazione messi a disposizione dei cittadini;
non dormire nei piani seminterrati ed evitare di soggiornarvi;
proteggere i locali che si trovano al piano strada e chiudere le porte di cantine, seminterrati o garage;
se ci si deve spostare, valutare prima il percorso ed evitare le zone allagabili;
valutare bene se mettere al sicuro l’automobile o altri beni: può essere pericoloso;
condividere con i membri della famiglia quello che si conosce sull’allerta e sui comportamenti corretti;
Cosa fare in caso di alluvione se si è in un luogo chiuso
non scendere in cantine, seminterrati o garage per mettere al sicuro i beni: si rischia la vita;
non uscire assolutamente per mettere al sicuro l’automobile;
se ci si trova in un locale seminterrato o al piano terra, salire subito ai piani superiori;
evitare l’uso dell’ascensore: si può bloccare;
aiutare gli anziani e le persone con disabilità che si trovano nell’edificio;
chiudere il gas del serbatoio;
tenersi informato su come evolve la situazione e seguire le indicazioni fornite dalle autorità.
Cosa fare in caso di alluvione se si è all’aperto
allontanarsi dalla zona allagata: per la velocità con cui scorre l’acqua, anche pochi centimetri potrebbero far cadere;
raggiungere rapidamente l’area vicina più elevata, o salire ai piani superiori di un edificio, evitando di dirigersi verso pendii o scarpate artificiali che potrebbero franare;
far attenzione a dove si cammina: potrebbero esserci voragini, buche, tombini aperti;
evitare di utilizzare l’automobile. Anche pochi centimetri d’acqua potrebbero far perdere il controllo del veicolo o causarne lo spegnimento: si rischia di rimanere intrappolati;
evitare sottopassi, argini, ponti: sostare o transitare in questi luoghi può essere molto pericoloso;
tenersi informato su come evolve la situazione e seguire le indicazioni fornite dalle autorità.
Cosa fare dopo l’alluvione
seguire le indicazioni del Comune tramite la verifica del sito prima di intraprendere qualsiasi azione, come rientrare in casa, spalare fango, svuotare acqua dalle cantine ecc.;
non transitare lungo strade allagate: potrebbero esserci voragini, buche, tombini aperti o cavi elettrici tranciati. Inoltre, l’acqua potrebbe essere inquinata da carburanti o altre sostanze;
fare attenzione anche alle zone dove l’acqua si è ritirata: il fondo stradale potrebbe essere indebolito e cedere;
verificare se si può riattivare il gas. Se necessario, chiede il parere di un tecnico.
Bollettino meteo di venerdì 02 dicembre 2022
Pubblicato il 2 dicembre 2022 da soru1
Avvertenze:
In considerazione del bollettino previsionale della giornata odierna e del previsto peggioramento a partire dalle prossime ore 16 sulle zone di allerta 1 e 3, si raccomanda:
Di verificare il regolare funzionamento del reticolo idrografico e dei sistemi di raccolta e allontanamento delle acque piovane;
Di monitorare le aree alluvionali ed i corsi d’acqua che attraversano il proprio territorio con particolare riguardo ai punti singolari (ponti, aree golenali, restringimenti dell’alveo e alveo-strada, ecc.);
Di prestare attenzione alle zone depresse, ai sottopassi stradali, ai luoghi della rete stradale prossimi ad impluvi, ai canali e ai corsi d’acqua soggetti ad esondazione;
Di controllare le aree a rischio frana, individuate nei p.s.a.i. dalle autorità di bacino, i pendii soggetti a fenomeni di erosione e le zone sottostanti i versanti per la possibilità di trasporto a valle di materiali solidi per effetto di ruscellamenti superficiali;
Di prestare attenzione a tutte le strutture soggette alle sollecitazioni dei venti (pali della pubblica illuminazione, strutture provvisorie, gazebo, ecc.) e alle aree alberate del verde pubblico;
Di segnalare con ogni utile dispositivo, sulle zone montuose e nelle precipitazioni più intense, la riduzione di visibilità sulla rete stradale di propria competenza.
Agli Enti con competenza in ambito marittimo e ai Sindaci dei comuni costieri e delle isole, di prestare particolare attenzione alle coste e alle marine esposte al moto ondoso nonché ai mezzi in navigazione.
Fino alle ore 16:00 di oggi venerdì 02 dicembre 2022
Rischio idraulico e idrogeologico per gli aspetti di protezione civile:
Livello di criticità:
Fenomeni poco significativi prevedibili su tutte le zone di allerta.
Livello di allerta:
Codice colore verde su tutte le zone di allerta.
Dalle ore 16:00 di oggi venerdì 02 dicembre 2022 e fino alle ore 16:00 di domani sabato 03 dicembre 2022
Rischio idraulico e idrogeologico per gli aspetti di protezione civile:
Livello di criticità:
Ordinaria per rischio idrogeologico localizzato sulle zone di allerta 1 e 3.
Nessuna criticità sulle zone di allerta 2, 4, 5, 6, 7 e 8.
Livello di allerta:
Codice colore giallo sulle zone di allerta 1 e 3.
Codice colore verde sulle zone di allerta 2, 4, 5, 6, 7 e 8.
Bollettino meteo di venerdì 02 dicembre 2022
Pubblicato in Bollettini Meteo
Bollettino meteo di giovedì 1 dicembre 2022
Pubblicato il 1 dicembre 2022 da soru1
Avvertenze:
In considerazione del bollettino previsionale della giornata odierna, si raccomanda:
Di verificare il regolare funzionamento del reticolo idrografico e dei sistemi di raccolta e allontanamento delle acque piovane;
Di prestare attenzione a tutte le strutture soggette alle sollecitazioni dei venti (pali della pubblica illuminazione, strutture provvisorie, gazebo, ecc.) e alle aree alberate del verde pubblico;
Di segnalare con ogni utile dispositivo, sulle zone montuose, la riduzione di visibilità sulla rete stradale di propria competenza, locali foschie potranno formarsi dalla sera sulle zone pianeggianti, nella vallate interne e lungo i litorali.
Agli Enti con competenza in ambito marittimo e ai Sindaci dei comuni costieri e delle isole, di prestare particolare attenzione alle coste e alle marine esposte al moto ondoso nonché ai mezzi in navigazione.
Rischio idraulico e idrogeologico per gli aspetti di protezione civile:
Livello di criticità:
Fenomeni poco significativi prevedibili su tutte le zone di allerta.
Livello di allerta:
Codice colore verde su tutte le zone di allerta.
BOLLETTINO METEO DEL 01.12.2022
Pubblicato in Bollettini Meteo
Bollettino meteo di mercoledì 30 novembre 2022
Pubblicato il 30 novembre 2022 da soru1
Avvertenze:
In considerazione del bollettino previsionale della giornata odierna, si raccomanda:
Di verificare il regolare funzionamento del reticolo idrografico e dei sistemi di raccolta e allontanamento delle acque piovane;
Di prestare attenzione a tutte le strutture soggette alle sollecitazioni dei venti (pali della pubblica illuminazione, strutture provvisorie, gazebo, ecc.) e alle aree alberate del verde pubblico;
Di segnalare con ogni utile dispositivo, sulle zone montuose, la riduzione di visibilità sulla rete stradale di propria competenza.
Agli Enti con competenza in ambito marittimo e ai Sindaci dei comuni costieri e delle isole, di prestare particolare attenzione alle coste e alle marine esposte al moto ondoso nonché ai mezzi in navigazione.
Rischio idraulico e idrogeologico per gli aspetti di protezione civile:
Livello di criticità:
Fenomeni poco significativi prevedibili su tutte le zone di allerta.
Livello di allerta:
Codice colore verde su tutte le zone di allerta.
Bollettino meteo di mercoledì 30 novembre 2022
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Bollettino meteo di martedì 29 novembre 2022
Pubblicato il 29 novembre 2022 da soru1
Avvertenze:
In considerazione del bollettino previsionale della giornata odierna, si raccomanda:
Di verificare il regolare funzionamento del reticolo idrografico e dei sistemi di raccolta e allontanamento delle acque piovane;
Di prestare attenzione a tutte le strutture soggette alle sollecitazioni dei venti (pali della pubblica illuminazione, strutture provvisorie, gazebo, ecc.) e alle aree alberate del verde pubblico;
Di segnalare con ogni utile dispositivo, sulle zone montuose, la riduzione di visibilità sulla rete stradale di propria competenza.
Agli Enti con competenza in ambito marittimo e ai Sindaci dei comuni costieri e delle isole, di prestare particolare attenzione alle coste e alle marine esposte al moto ondoso nonché ai mezzi in navigazione.
Rischio idraulico e idrogeologico per gli aspetti di protezione civile:
Livello di criticità:
Fenomeni poco significativi prevedibili su tutte le zone di allerta.
Livello di allerta:
Codice colore verde su tutte le zone di allerta.
Bollettino meteo di martedì 29 novembre 2022
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Bollettino meteo di lunedì 28 novembre 2022
Pubblicato il 28 novembre 2022 da soru1
Avvertenze:
In considerazione del bollettino previsionale della giornata odierna, si raccomanda:
Di verificare il regolare funzionamento del reticolo idrografico e dei sistemi di raccolta e allontanamento delle acque piovane;
Di prestare attenzione a tutte le strutture soggette alle sollecitazioni dei venti (pali della pubblica illuminazione, strutture provvisorie, gazebo, ecc.) e alle aree alberate del verde pubblico;
Di segnalare con ogni utile dispositivo, sulle zone montuose, la riduzione di visibilità sulla rete stradale di propria competenza.
Agli Enti con competenza in ambito marittimo e ai Sindaci dei comuni costieri e delle isole, di prestare particolare attenzione alle coste e alle marine esposte al moto ondoso nonché ai mezzi in navigazione.
Bollettino meteo di lunedì 28 novembre 2022
Pubblicato in Bollettini Meteo
Non sono bastati 112 anni per mettere in sicurezza Casamicciola terme dai fenomeni temporaleschi che aggiunge morti a morti dopo con una frequenza inquietante.
Ma forse sono i <capoccioni> che non vogliono risolvere il problema perché altrimenti dovrebbero privarsi di una bella gita vista mare!
Non è solo da oggi che dico e scrivo che a Ischia ci sono, e non esagero, centinaia di situazioni a rischio come questa che ha causato l’ultima frana in ordine di tempo con otto morti accertati fino al momento in cui scrivo questo articolo e, pare, quattro dispersi.
Ischia è il massimo esempio, credo mondiale, di abusivismo edilizio sorretto dalla corruzione politica degli amministratori… non solo locali.
Alla principale causa scatenante la tragedia (tre frane staccatasi in un lasso di tempo di circa due ore del costone verticale del monte Epomeo in una notte di consistenti piogge), l’analisi dei motivi corresponsabili della sciagura vanno identificati nel fatto che ciò è avvenuto nello stesso luogo della precedente frana del mese di novembre 2009, nella stessa zona del terremoto del mese di agosto 2017, con le stesse caratteristiche climatiche della precedente, coinvolgendo manufatti e opere pubbliche ugualmente edificati in spregio ad ogni indicazione urbanistica, senza che ancora, da allora, sia stato approntato un solo piano di evacuazione, con ingenti somme destinate alla protezione idrogeologica e sismica finite nei rivoli della “beneficenza” elettorale, con la protezione civile locale sufficiente a spegnere qualche incendio di sterpaglia, con i mezzi di trasporto fermi nei porti per mareggiate comunque di normale amministrazione invernale (perché gli armatori corruttori non permettono di attivare un porto in terraferma -Torregaveta – distante meno di dieci minuti che consentirebbe i collegamenti con ogni tipo di tempesta) ecc. ecc. e, se non non sono bastate queste ben note considerazioni per mandare in galera corrotti e corruttori, allora vuol dire che dovrebbe essere verificato se non sia probabile che corrotti ed inutili sono i PM i CC i giudici ecc.
Negli ultimi anni sull’isola d’Ischia ci sono stati crolli dovunque, molti sottaciuti perché non hanno causato vittime, alcuni, ma pochi, venuti a conoscenza della comunità locale, quasi nessuno giunto sulle pagine nazionali.
Però, ieri un ben noto politico isolano ha usato il tempo a sua disposizione della intervista tv per dire che, in fondo, l’isola è grande, Casamicciola è il comune minore, e che per Natale siamo tutti belli e pronti per accogliere i turisti… non si sa in quale sicurezza, mentre un amministratore, sempre ischitano, di primo piano ha bacchettato i politici e gli organi di stampa che stanno mettendo in luce le cause del disastro iniziando un suo scritto con “Non aggiungete al fango”.
Siamo al paradosso: i colpevoli accusano i grilli parlanti.
La Frana-E Noi
Sono le tre e tredici minuti
un’ora insignificante,
digiuna di attese
sterile di affanni
e
penso alla Madre in auto con la figlia
Quindicianni
meno di quaranta anni in due
trasportate in un fiume di fango
sputo dell’ingordigia umana
fino a che lei
Quindicianni
lei muore annegata…
… e scrivo in prosa
mentre ora soffro per quanto è sciocca la poesia
– inutile –
che genera emozioni
soltanto in chi ne ha già di proprie,
lasciando indifferenti
speculatori
politici collusi
giudici compiacenti
la malavita della bella vita
i giornalisti fuochi di paglia
assuefatti poliziotti-carabinieri
finanzieri-guardie forestali marine montane
pluviali divine (i bravi sacerdoti con le loro assoluzioni
a meno di trenta denari)
i settemila imputati
di “Luculliana reiterata perversione
tra Sodoma e Gomorra
d’abusivismi e scempi”
oppure
“Anime scure soggiogate al carro fetido
del mattatore vincente”
comprese mogli figli nipoti e consanguinei
di chi ha lo scettro del potere
i cinquanta e più milioni d’italiani pensanti
sempre
ma che agiamo
solo
quando ad essere pestato è il nostro callo
me
gli altri come me
me ed il mio io
che già fra un’ora mi stenderà sul divano
sigaro avana
whisky di vecchia conoscenza
il dito in cerca di canali
– notturni –
per uomini soli.
Quindicianni
è morta.
La Madre vaga nel mondo dei vivi.
Grazie a questa bella società!
Qualcuno ha detto che il Vesuvio scoppierà…
e Noi?
Noi, sì, Noi!
Noi siamo pronti a sopraffarci per un dollaro bucato
una parola di troppo
la conquista di un posto a capotavola
il sorriso di un’altra donna
la fede e la non fede
la Juve
un semaforo rosso
un sigillo negato
il ruolo di Caronte
nel turbinoso fango del nostro dramma umano.
Fine.
Fine?
Io voglio.
Mi voglio-Ti voglio-Lo voglio
mentre la frana sghignazza sulla collina
forzando l’alveo
per tracimarci fino a mare.
La Frana-E Noi.
La Frana siamo Noi.
Non è delirio avere pena di Quindicianni “MORTA”.
Non è delirio avere pena per la Madre “VIVA”.
Non è delirio lanciare oltraggi agli “ASSASSINI”.
Supplico
per capire se le stelle
Quindicianni
nuotano o volano
innocenti
nei loro nuovi cieli senza albe!