Professionisti DILA APS 20240216 – Il Dispari: Giuni Tuosto

Professionisti DILA APS 20240216 – Il Dispari: Giuni Tuosto

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Giuni Tuosto | Storia dell’emancipazione femminile dal 1900 ai giorni nostri

Seconda puntata: il NO che liberò le donne

La storia dell’emancipazione femminile si intreccia con la legislazione.
Perché la storia si fa attraverso buone leggi.
L’Italia ha conosciuto una vittoria giuridica ad opera di una giovane donna di soli 17 anni.

Siamo nella Sicilia degli anni Sessanta. Per la precisione, è il 2 gennaio 1966.

Il nuovo anno è appena iniziato ed è scoppiato uno scandalo nazionale, una vergogna pubblica: una ragazza di Alcamo (Sicilia occidentale) è stata rapita e stuprata, ha perso la verginità e deve andare in sposa al suo aguzzino, perché dopo questa esperienza nessuno la vorrà.
Lo dice la legge italiana, promulgata dal “Codice Rocco”.
L’articolo 544 del Codice Penale prevede il cosiddetto “matrimonio riparatore” per risolvere situazioni incresciose come queste.
Ma lei ha detto no, contro tutto e tutti.

Il suo nome è Franca Viola

ed è una ragazza qualunque.

Compie gli anni il 9 gennaio Franca, ma non ha fatto in tempo a festeggiare il suo compleanno che è già sulle pagine dei quotidiani nazionali.
Capelli neri lunghi e un viso ancora bambino.
Lo scandalo l’ha battuta sul tempo e lei resta fanciulla indifesa all’anagrafe, ma donna adulta nel cuore.
Eppure Franca non è una ribelle, non ha mai pensato di cambiare la legge o fare rumore; è schiva e semplice, ma ha una cosa che le altre donne della sua epoca non hanno: il rispetto di sé.
Il suo NO fa notizia, si impone sui giornali, scalfisce gli animi di uomini e donne, tormenta i suoi aguzzini, apre dibattiti giuridici.
Il suo no è forte e chiaro. No al matrimonio riparatore. No all’amore imposto.
“Io non sono proprietà di nessuno”, dice.

In quella Sicilia di fine anni ‘60, fatta di famiglie perbene e mezzadri, Franca Viola ebbe il sostegno di donne, uomini, genitori, sebbene i suoi rapitori continuassero a minacciare lei e la sua famiglia.
In un freddo giorno di gennaio prima del suo compleanno, Franca cambiò la storia delle donne: il processo a Trapani contro i suoi rapitori si concluse con una clamorosa condanna.
Il dissenso rivoluzionario di Franca colpì nel segno il “Codice Rocco”, svelando crepe giudiziarie e morali.
E le leggi cambiarono. Grazie a lei, il matrimonio riparatore e il delitto d’onore furono aboliti per sempre.

L’articolo 544 del Codice penale fu abrogato nel 1981, insieme all’art. 194 che legalizzava il delitto d’onore.

Un’altra vittoria giunse tardiva nel 1996 quando lo stupro, dapprima configurato come “reato contro la pubblica moralità e il buon costume” fu riconosciuto come “reato contro la persona”, penalmente perseguibile.
La storia di Franca Viola è una storia scritta col no, al tempo del sì.
Il “Si” è l’avverbio che in lingua italiana enuncia una risposta positiva.
Ma nessuno spiega alle donne quanto un SI possa essere pericoloso. Il SI è accondiscendenza cieca, accettazione pericolosa, volontà debole; è assenso sciocco.
Il si è sottomissione.
Permette, accoglie, imbraga.
Il si può uccidere.
Per un sì all’uomo sbagliato si può morire.
Il no invece respinge, disturba, assorda.
Il no apre la strada al dissenso, all’indignazione, alla libertà.
Grazie a quel no, le donne italiane furono liberate per sempre dall’infelicità eterna dei matrimoni senza amore.
La storia di Franca Viola ci insegna che a volte basta un no per salvarsi per sempre.

Il cambiamento si fa attraverso buone leggi, ma prima bussa alla porta del dissenso e vince con un fragoroso NO.
Giuni Tuosto

Professionisti DILA APS 20240216

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Professionisti DILA APS 20240202

Professionisti DILA APS 20240202 - Il Dispari: Giuni Tuosto

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Giuni Tuosto | Storia dell’emancipazione femminile

dalle Suffragette ai giorni nostri

Seconda puntata (prima puntata pubblicata l’11/01/ 2024)

Da Buckingham Palace al resto del mondo, grazie alle Suffragette, il voto cominciava ad essere riconosciuto come un diritto femminile, in Svizzera, Francia e Stati Uniti.

Una risonanza senza precedenti.

Bisognerebbe ricordare l’importanza del diritto di voto nelle scuole: non dimentichiamo che le prime femministe lo hanno ottenuto urlando a squarciagola nelle strade della Gran Bretagna e con…petardi e incendi.

Plauso speciale va a Paola Cortellesi che di recente ha ricordato, col suo film, l’importanza del referendum italiano del 1946: per Delia, la protagonista, non conta liberarsi di un marito violento, non conta scappare via di casa, non conta salvarsi dalla sottomissione.

Conta andare a votare. Per andare a votare Delia si mette il rossetto rosso, indossa la sua camicia più bella. E corre per le strade di Roma.

Corre come se ad attenderla ci fosse un amore segreto e inconfessabile.

Invece la sua è una corsa verso il seggio elettorale, vero strumento di emancipazione femminile. Un voto che diventa libertà. Per lei. E per tutte le donne che verranno dopo di lei.

Ma l’emancipazione femminile non passa solo attraverso le Suffragette o il voto elettorale di Delia.

L’emancipazione ha il volto di molte donne.

Ha il volto di Franca Viola, forte come un NO che spezza matrimoni e leggi sbagliate.

Ha il volto di Marilyn Monroe, da orfana a stella del cinema.

Ha il volto di Lady D, regina nel cuore di tutti e il diritto di essere fragili.

Ha il volto di Frida Kahlo, la libertà oltre gli stereotipi di genere.

Ha il volto di Rosa Parks, un’afroamericana e il suo diritto di tornare a casa in autobus da onesta lavoratrice americana.

Ha il volto di Oriana Fallaci, il coraggio di togliersi dalla faccia il velo nero davanti all’Ayatollah Khomeini.

Ha il volto di Mahsa Amini, ventidue anni e una sollevazione popolare in suo nome.

Ha il volto di Giulia Cecchettin, ultima vittima di violenza e miccia di un nuovo movimento mediatico.

Come un mosaico di dolore e bellezza, l’emancipazione femminile è fatta di volti e sudore. Ingurgita le donne di tutto il mondo in un ingranaggio diabolico di politica, solidarietà, scandali e titoli di giornali.

In questa rubrica racconteremo di tutte le donne che hanno titolato intere pagine di giornale, marchiate a fuoco tra penna e inchiostro.

Alcune fanno notizia perché vengono ammazzate, altre per aver avuto il coraggio di dire basta!

Racconteremo un secolo di conquiste, lotte, sangue e amore, ricordando chi ha cambiato il mondo, tra bombe, incendi, arte e cortei.

Giuni Tuosto

Professionisti DILA APS 20240202 - Il Dispari: Giuni Tuosto

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Professionisti DILA APS 20240111 - Il Dispari: Giuni Tuosto

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Storia dell’emancipazione femminile dalle Suffragette ai giorni nostri

Prima puntata: Come tutto è iniziato…

Se nasci donna, c’è un prezzo da pagare a questo mondo.

Dalla mela avvelenata di Eva all’acido muriatico sulle guance.

È il pedaggio necessario per uscire dall’anonimato ed entrare nella storia.

Nessuna donna è mai entrata nella storia in punta di piedi o coi tacchi rosa di Barbie.

Di solito le donne si conquistano un posto nel mondo tra urla, sofferenze, battaglie e resistenze. Talvolta, con la morte.

Come un soldato, che combatte in prima linea una guerra non sua, senza la protezione di un generale stellato, ogni donna avanza nel mondo nel sottofondo della guerriglia.

È così che è iniziata la lotta femminista, una lotta di donne per le donne, durata oltre un secolo e mai terminata.

Le femministe nascono in Inghilterra, nella Gran Bretagna del 1900, quando l’industrializzazione è avviata e la Prima Guerra Mondiale è alle porte.

Le Suffragette(nome dato dai giornali per schernire le prime contestatrici) erano attiviste, operaie, politiche, che volevano il voto.

Un voto a suffragio universale femminile.

Come soldati, le Suffragette hanno portato avanti la loro battaglia contro il governo inglese con volantini e polvere da sparo.

Erano pericolose.

Armate di ideali più forti delle loro bombe.

Utilizzavano slogan, petardi e dinamite.

Ma esiste una preistoria del femminismo: femministe insospettabili, ante-litteram, dimenticate, come Olympe De Gouges signora della Rivoluzione Francese, Mary Wollstonecraft, filosofa inglese, e Madame de Stael, intellettuale europeista.

Le antesignane delle Suffragette.

Volevano donne istruite, lavoratrici e stipendiate.

Scrissero saggi e opere, alla fine del 1800,per diffondere il verbo dell’uguaglianza tra Francia e Inghilterra.

Furono proprio le Suffragette a raccogliere la loro eredità intellettuale, ma capirono che il pensiero di Olympe de Gouges e di Mary Wollstonecraft non bastava a liberare le donne.

Ci voleva la forza.

Dovevano fare rumore per essere ascoltate.

Dovevano protestare davanti Buckingham Palace, pena l’arresto.

Ed avevano ragione: ci voleva un braccio armato per avere il voto.

Le Suffragette, nonostante gli arresti che subirono, le bombe che sparsero qua e là per l’Inghilterra e gli incatenamenti alle pubblicheringhiere, riuscirono ad ottenere il diritto di voto dal Parlamento Inglese nel 1918, ben 28 anni prima dell’Italia.

La prima ondata di quote rosa.

Ma fu una vittoria parziale, in quanto il voto fu concesso solo alle mogli dei capifamiglia con più di 30 anni.

Ci vollero altri dieci anni per estendere il voto a tutte le donne inglesi senza distinzioni di età o di genere.

Era il 1928.

 Giuni Tuosto

Professionisti DILA APS 20240111 - Il Dispari: Giuni Tuosto

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Direttore Gaetano Di Meglio

Pagina a cura di Bruno Mancini

Capo Redattrice Angela Maria Tiberi

Professionisti DILA APS 2023 – Calendario pubblicazioni 

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Il Dispari DILA APS Rubrica Professionisti

Professionisti DILA APS 20240215 – Banca di Credito Popolare

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Bruno Mancini |Mario Crosta nuovo Direttore Generale della Banca di Credito Popolare

La Direzione e la Redazione di questa testata giornalistica, unitamente all’Associazione di Promozione Sociale “Da Ischia L’Arte DILA APS” rivolgono, tramite me, un caloroso augurio di buon lavoro al nuovo Direttore Generale della BCP, Dott. Mario Crosta.

Infatti, La Banca di Credito Popolare (che tramite la sua filiale ischitana Diretta dal Dott. Molino ha offerto un importante contributo morale ed economico in favore della dodicesima edizione del Premio internazionale di Arti Varie “Otto Milioni” organizzato, appunto, dalla nostra DILA APS) ha diramato il seguente comunicato stampa:

Il Consiglio di Amministrazione ha nominato nuovo Direttore Generale Mario Crosta, che succede a Felice Delle Femine, alla guida della BCP negli ultimi 6 anni.

Scelto dopo una lunga e attenta selezione – commenta il Presidente del CdA Mauro Ascione – il Dott. Crosta ha un brillante percorso di carriera nel settore creditizio, essendo alla sua quarta esperienza da Direttore Generale di banche a vocazione territoriale. Ha guidato, infatti, Banca Popolare Etica, poi Banca di Piacenza e, infine, Banca Popolare di Cividale, prima come Condirettore e poi Direttore Generale.

Nel ringraziare Felice Delle Femine per l’impegno profuso durante il suo mandato, voglio esprimere un caloroso benvenuto al nuovo Direttore Generale, con la consapevolezza che il suo arrivo rappresenterà per la nostra BCP una rinnovata opportunità di crescita”.

Mi fa piacere poter mettere a disposizione della Banca di Credito Popolare, ricca di oltre 135 anni di storia, la passione che nutro per il mondo dell’economia – ha commentato il nuovo DG – ponendomi al servizio di chi vive ed opera nei luoghi ove la Banca è presente, continuando a praticare il valore, tipico delle banche di territorio, di mettere la finanza a supporto dell’economia reale, con una particolare attenzione alla compagine sociale, autentica ricchezza di un’impresa che opera con la forma giuridica della cooperativa.

Inizio questa esperienza stimolante e sfidante, con la consapevolezza che lo farò con l’apporto di tutte le collaboratrici e di tutti i collaboratori BCP che, con il forte senso di appartenenza, mi accompagneranno in un percorso di crescita.

Sarà altrettanto mia cura dedicarmi alla conoscenza del territorio incontrando le istituzioni, le realtà e gli operatori economici al fine di dare ulteriore impulso al supporto della Banca all’economia locale”.

Professionisti DILA APS 20240215

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Professionisti DILA APS 20240209

Professionisti DILA APS 20240209

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Luciano Somma | LE CANZONI CHE PARLANO D’ISCHIA

Ed ora, come preannunciato nel precedente articolo, eccoci a “Le canzoni che parlano d’Ischia”.

I 6 Comuni, tra fantasia e realtà, hanno tante storie da raccontare dalle fiabesche voci delle sirene che dal mare giungono ad allietare il sonno dei pescatori, al lampadario di stelle che dal cielo veglia sugli amori Isolani: tutti argomenti che arricchiscono le tematiche e le rendono leggende.

è datata 1900 la prima canzone dedicata ad Ischia dal titolo ISCHTANA, frutto del poeta Vincenzo Cipro e della musica di Giuseppe Salzano .

“Ccà, nu cielo nu mare e na rena / ccà te parleno sempe d’ammore“ furono le parole del ritornello più famose.

Negli anni 50 si fece a gara, tra gli autori ed i cantanti, a chi scrivesse il brano più bello.

Tra i tanti esecutori ricordiamo Giacomo Rondinella, Pino Daniele, Umberto Boselli, Tony Tammaro, Fred Bongusto, Franco Nico, Nino Fiore, Tony Raico, Egisto Sarnelli, Tony Sigillo, il grande Toto’ (Principe Antonio de Curtis) ed anche i non napoletani come Mina e Nilla Pizzi, ed ancora tantissimi che elencarli tutti sarebbe un’impresa molto difficile.

Negli anni 50 il poeta Tito Manlio scrisse il testo: Ischia Parole e Musica,  musica dal M° Marcello Gigante.

La canzone ebbe un grandissimo successo tant’è che i sindaci dei 6 comuni si sdebitarono del gradito omaggio e nel salone delle Terme Regina Isabella regalarono un pezzo di terra,  in riva al mare per costruire una casetta che potesse dare all’autore pace e serenità nell’ammirare la bellezza d’un incomparabile mare…

Ischia è ineguagliabile e insuperabile per il suo fascino che nel tempo aumenta sempre di più ed è ambita meta non solo turistica ma anche di chi ama conoscere luoghi ameni.

Ben vengano dunque canzoni che parlano di lei, nel prossimo articolo cercherò di dilungarmi per fornire ulteriori notizie, ma sempre sintetizzandone i contenuti.

Troppi  i luoghi da visitare ed ammirare impediscono un discorso più ampio e vorrebbero decine di migliaia di pagine per poterne illustrare un’eterna avventura vissuta lontana, anche se non troppo, dal continente…

Luciano Somma Direttore Gaetano Di Meglio

Pagina a cura di Bruno Mancini

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IL DISPARI & DILA APS rubrica Professionisti 2024

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Professionisti DILA APS 20240209 – Il Dispari: Luciano Somma 2

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Professionisti DILA APS 20240209

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Luciano Somma | LE CANZONI CHE PARLANO D’ISCHIA

Ed ora, come preannunciato nel precedente articolo, eccoci a “Le canzoni che parlano d’Ischia”.

I 6 Comuni, tra fantasia e realtà, hanno tante storie da raccontare dalle fiabesche voci delle sirene che dal mare giungono ad allietare il sonno dei pescatori, al lampadario di stelle che dal cielo veglia sugli amori Isolani: tutti argomenti che arricchiscono le tematiche e le rendono leggende.

è datata 1900 la prima canzone dedicata ad Ischia dal titolo ISCHTANA, frutto del poeta Vincenzo Cipro e della musica di Giuseppe Salzano .

“Ccà, nu cielo nu mare e na rena / ccà te parleno sempe d’ammore“ furono le parole del ritornello più famose.

Negli anni 50 si fece a gara, tra gli autori ed i cantanti, a chi scrivesse il brano più bello.

Tra i tanti esecutori ricordiamo Giacomo Rondinella, Pino Daniele, Umberto Boselli, Tony Tammaro, Fred Bongusto, Franco Nico, Nino Fiore, Tony Raico, Egisto Sarnelli, Tony Sigillo, il grande Toto’ (Principe Antonio de Curtis) ed anche i non napoletani come Mina e Nilla Pizzi, ed ancora tantissimi che elencarli tutti sarebbe un’impresa molto difficile.

Negli anni 50 il poeta Tito Manlio scrisse il testo: Ischia Parole e Musica,  musica dal M° Marcello Gigante.

La canzone ebbe un grandissimo successo tant’è che i sindaci dei 6 comuni si sdebitarono del gradito omaggio e nel salone delle Terme Regina Isabella regalarono un pezzo di terra,  in riva al mare per costruire una casetta che potesse dare all’autore pace e serenità nell’ammirare la bellezza d’un incomparabile mare…

Ischia è ineguagliabile e insuperabile per il suo fascino che nel tempo aumenta sempre di più ed è ambita meta non solo turistica ma anche di chi ama conoscere luoghi ameni.

Ben vengano dunque canzoni che parlano di lei, nel prossimo articolo cercherò di dilungarmi per fornire ulteriori notizie, ma sempre sintetizzandone i contenuti.

Troppi  i luoghi da visitare ed ammirare impediscono un discorso più ampio e vorrebbero decine di migliaia di pagine per poterne illustrare un’eterna avventura vissuta lontana, anche se non troppo, dal continente…

Luciano Somma

Professionisti DILA APS 20240126

Professionisti DILA APS 20240126 - Il Dispari: Luciano Somma 1

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LE CANZONI CHE PARLANO DI ISCHIA
A cura di LUCIANO SOMMA

Per ben 4 lustri, dal 1963 al 1983, ho soggiornato sull’isola d’Ischia, per un periodo, avendo casa in fitto tutto l’anno trascorrendovi non solo le ferie estive ma anche i fine settimana ed alcune festività.

Tra gli ondivaghi ricordi: la spiaggia dei pescatori, la Chiesa del Madonna del Soccorso e tante altre bellissime località uniche al mondo.
La collaborazione a Radio Ischia come ospite nella trasmissione DIAMOCI DEL TU NEL CUORE DELLA NOTTE condotta da Peppe e Patrizia Banfi, l’ospitata a Radio Isola Verde.

La conoscenza di pittori, scultori, artisti vari e di alcuni cantanti notissimi tra i quali: Domenico Modugno, Patty Pravo, Peppino Di Capri, I Ricchi e Poveri, i fratelli Guido ed Ettore Lombardi.
In merito alle canzoni ischitane non potevo esimermi, negli anni 70 di scrivere anch’io un testo dal titolo ISCHIA ‘O PARADISO ‘E LL’AMMORE musicato dal grande Maestro Giuseppe Scalzo, Direttore del Conservatorio di musica Giacomantonio di Cosenza morto alla veneranda età di 101 anni nel 1992.

Mi è gradita l’occasione per citarne il ritornello: Ischia/ Paradiso ‘e ll’ammore / si’ ‘a carezza d’’o bbene / ‘a reggina ‘e ll’està. Ischia/ cu’ nu surzo ‘e stu mare / sotto a n’angulo ‘e cielo / fajestu core sunnà”.
Non fu mai incisa ma spesso veniva proposta in qualche piano bar Ischitano.

Inaugurando con molto entusiasmo questa rubrica che mi è stata proposta da Bruno Mancini, Presidente dell’Associazione di promozione Sociale “Da Ischia L’Arte DILA APS” in accordo con il Direttore Gaetano Di Meglio, mi propongo di riportare all’attenzione dei lettori di questa pagina le tantissime canzoni che parlano di Ischia, scrivendo diffusamente di varie sfaccettature delle loro storie.
Ischia, vera perla della Campania, meta di turismo da tutto il mondo, non può né deve far calare nell’oblio anche la sua musica scritta da validissimi autori, alcuni noti altri meno, che tanto lustro le hanno dato nel tempo.

Un mondo incantato che ancora oggi è tra le mete turistiche, tanto desiderate per poterne respirare i suoi stupendi e fiabeschi profumi di vita!

Luciano Somma

Professionisti DILA APS 20240126 - Il Dispari: Luciano Somma 1

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Direttore Gaetano Di Meglio

Pagina a cura di Bruno Mancini

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Professionisti DILA APS 20240202 – Il Dispari: Giuni Tuosto

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Professionisti DILA APS 20240202 - Il Dispari: Giuni Tuosto

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Giuni Tuosto | Storia dell’emancipazione femminile

dalle Suffragette ai giorni nostri

Seconda puntata (prima puntata pubblicata l’11/01/ 2024)

Da Buckingham Palace al resto del mondo, grazie alle Suffragette, il voto cominciava ad essere riconosciuto come un diritto femminile, in Svizzera, Francia e Stati Uniti.

Una risonanza senza precedenti.

Bisognerebbe ricordare l’importanza del diritto di voto nelle scuole: non dimentichiamo che le prime femministe lo hanno ottenuto urlando a squarciagola nelle strade della Gran Bretagna e con…petardi e incendi.

Plauso speciale va a Paola Cortellesi che di recente ha ricordato, col suo film, l’importanza del referendum italiano del 1946: per Delia, la protagonista, non conta liberarsi di un marito violento, non conta scappare via di casa, non conta salvarsi dalla sottomissione.

Conta andare a votare. Per andare a votare Delia si mette il rossetto rosso, indossa la sua camicia più bella. E corre per le strade di Roma.

Corre come se ad attenderla ci fosse un amore segreto e inconfessabile.

Invece la sua è una corsa verso il seggio elettorale, vero strumento di emancipazione femminile. Un voto che diventa libertà. Per lei. E per tutte le donne che verranno dopo di lei.

Ma l’emancipazione femminile non passa solo attraverso le Suffragette o il voto elettorale di Delia.

L’emancipazione ha il volto di molte donne.

Ha il volto di Franca Viola, forte come un NO che spezza matrimoni e leggi sbagliate.

Ha il volto di Marilyn Monroe, da orfana a stella del cinema.

Ha il volto di Lady D, regina nel cuore di tutti e il diritto di essere fragili.

Ha il volto di Frida Kahlo, la libertà oltre gli stereotipi di genere.

Ha il volto di Rosa Parks, un’afroamericana e il suo diritto di tornare a casa in autobus da onesta lavoratrice americana.

Ha il volto di Oriana Fallaci, il coraggio di togliersi dalla faccia il velo nero davanti all’Ayatollah Khomeini.

Ha il volto di Mahsa Amini, ventidue anni e una sollevazione popolare in suo nome.

Ha il volto di Giulia Cecchettin, ultima vittima di violenza e miccia di un nuovo movimento mediatico.

Come un mosaico di dolore e bellezza, l’emancipazione femminile è fatta di volti e sudore. Ingurgita le donne di tutto il mondo in un ingranaggio diabolico di politica, solidarietà, scandali e titoli di giornali.

In questa rubrica racconteremo di tutte le donne che hanno titolato intere pagine di giornale, marchiate a fuoco tra penna e inchiostro.

Alcune fanno notizia perché vengono ammazzate, altre per aver avuto il coraggio di dire basta!

Racconteremo un secolo di conquiste, lotte, sangue e amore, ricordando chi ha cambiato il mondo, tra bombe, incendi, arte e cortei.

Giuni Tuosto

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Storia dell’emancipazione femminile dalle Suffragette ai giorni nostri

Prima puntata: Come tutto è iniziato…

Se nasci donna, c’è un prezzo da pagare a questo mondo.

Dalla mela avvelenata di Eva all’acido muriatico sulle guance.

È il pedaggio necessario per uscire dall’anonimato ed entrare nella storia.

Nessuna donna è mai entrata nella storia in punta di piedi o coi tacchi rosa di Barbie.

Di solito le donne si conquistano un posto nel mondo tra urla, sofferenze, battaglie e resistenze. Talvolta, con la morte.

Come un soldato, che combatte in prima linea una guerra non sua, senza la protezione di un generale stellato, ogni donna avanza nel mondo nel sottofondo della guerriglia.

È così che è iniziata la lotta femminista, una lotta di donne per le donne, durata oltre un secolo e mai terminata.

Le femministe nascono in Inghilterra, nella Gran Bretagna del 1900, quando l’industrializzazione è avviata e la Prima Guerra Mondiale è alle porte.

Le Suffragette(nome dato dai giornali per schernire le prime contestatrici) erano attiviste, operaie, politiche, che volevano il voto.

Un voto a suffragio universale femminile.

Come soldati, le Suffragette hanno portato avanti la loro battaglia contro il governo inglese con volantini e polvere da sparo.

Erano pericolose.

Armate di ideali più forti delle loro bombe.

Utilizzavano slogan, petardi e dinamite.

Ma esiste una preistoria del femminismo: femministe insospettabili, ante-litteram, dimenticate, come Olympe De Gouges signora della Rivoluzione Francese, Mary Wollstonecraft, filosofa inglese, e Madame de Stael, intellettuale europeista.

Le antesignane delle Suffragette.

Volevano donne istruite, lavoratrici e stipendiate.

Scrissero saggi e opere, alla fine del 1800,per diffondere il verbo dell’uguaglianza tra Francia e Inghilterra.

Furono proprio le Suffragette a raccogliere la loro eredità intellettuale, ma capirono che il pensiero di Olympe de Gouges e di Mary Wollstonecraft non bastava a liberare le donne.

Ci voleva la forza.

Dovevano fare rumore per essere ascoltate.

Dovevano protestare davanti Buckingham Palace, pena l’arresto.

Ed avevano ragione: ci voleva un braccio armato per avere il voto.

Le Suffragette, nonostante gli arresti che subirono, le bombe che sparsero qua e là per l’Inghilterra e gli incatenamenti alle pubblicheringhiere, riuscirono ad ottenere il diritto di voto dal Parlamento Inglese nel 1918, ben 28 anni prima dell’Italia.

La prima ondata di quote rosa.

Ma fu una vittoria parziale, in quanto il voto fu concesso solo alle mogli dei capifamiglia con più di 30 anni.

Ci vollero altri dieci anni per estendere il voto a tutte le donne inglesi senza distinzioni di età o di genere.

Era il 1928.

 Giuni Tuosto

Professionisti DILA APS 20240111 - Il Dispari: Giuni Tuosto

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Pagina a cura di Bruno Mancini

Capo Redattrice Angela Maria Tiberi

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Professionisti DILA APS 20240201 – Israele 3

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Genocidio in corso: io ho già firmato.

La pazienza è finita!

Terza parte (le prime due parti sono state pubblicate il 18 e il 25 gennaio).

È stato creato un link automatico su Instagram per inviare una lettera alle seguenti cariche istituzionali per invocare la Convenzione ONU sul genocidio a Gaza.

https://tinyurl.com/invocaConvenzioneGenocidioGaza

[email protected][email protected][email protected][email protected][email protected][email protected][email protected]s[email protected][email protected][email protected][email protected]

Il giorno 1/12/2023 l’ex Procuratore Capo della Corte Penale Internazionale, Luis Moreno Ocampo, ha dichiarato: “L’assedio di Gaza di per sé… è una forma di genocidio… Le regole affermano che infliggere condizioni per distruggere il gruppo, questo di per sé è un genocidio. Quindi creare l’assedio di per sé è un genocidio, ed è molto chiaro.

Il 12/12/23 la Federazione Internazionale per i Diritti Umani ha adottato una risoluzione contenente un avvertimento da Alice Mogwe, Presidente della FIDH. “I palestinesi devono sopportare migliaia su migliaia di tragedie inimmaginabili, tutte a livello internazionale.

Questo livello di violenza orchestrata da una forza occupante è genocidio.

Ai leader politici e ai funzionari di alto livello, dobbiamo sottolineare che il sostegno e l’assistenza a Israele sono complici in questo genocidio in corso. Siete stati avvisati.”

Con quanto sopra in mente, vi supplico di dichiarare globalmente le atrocità a Gaza come un genocidio.

Delegare tutti gli uffici per esercitare pressione attiva sugli organi governativi per invocare immediatamente la Convenzione sul Genocidio e fermare le massacri in corso.

Un’azione urgente è imperativa.

Riconoscimento del comportamento genocida israeliano a Gaza; condanna della retorica genocida israeliana; condanna delle atrocità israeliane a Gaza, inclusa la significativa perdita di vite civili e la distruzione delle infrastrutture civili; appello ai Terzi Stati per adempiere ai loro obblighi ai sensi della Convenzione sul Genocidio; appello agli organi dell’ONU (Assemblea Generale, Consiglio di Sicurezza, Consiglio Economico e Sociale e Corte Internazionale di Giustizia) a adottare le misure necessarie ai sensi della Carta delle Nazioni Unite per prevenire e reprimere atti di genocidio; appello ai Terzi Stati di indagare, arrestare e perseguire le persone sotto la loro giurisdizione che potrebbero aver commesso o contribuito ad atti di genocidio contro il popolo palestinese; e appello a tutti gli Stati di adottare misure per evitare la complicità nel comportamento israeliano, incluso il fornire materiali, armi e sostegno economico o diplomatico a un regime responsabile di violenze in corso e sistematiche contro la popolazione palestinese che costituiscono genocidio.

La Convenzione sul Genocidio è stato il primo trattato sui diritti umani adottato dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite il 9/12/1948, simboleggiando l’impegno della comunità internazionale a dire “Mai più” dopo le atrocità commesse durante la Seconda Guerra Mondiale. Per Gaza, il “Mai più” è ora.

Con urgenza, vi supplico di unirvi nel prendere posizione contro questa catastrofe in corso. Uniti, è possibile fare la differenza per garantire che la giustizia prevalga per le molte vite innocenti perdute.

Cordiali saluti,
Un cittadino preoccupato

FINE

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Genocidio in corso: io ho già firmato.

La pazienza è finita!

Seconda parte

È stato creato un link automatico su Instagram per inviare una lettera alle seguenti cariche istituzionali per invocare la

Convenzione ONU sul genocidio a Gaza.

[email protected]

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[email protected]

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Il 13 ottobre 2023, Raz Segal, professore associato israeliano di studi sull’Olocausto e genocidio presso l’Università di Stockton e professore titolare nello studio del genocidio moderno, ha offerto un’analisi delle atrocità a Gaza nell’articolo “Un caso di genocidio”.

Segal ha affermato: “La Convenzione ONU sul genocidio elenca cinque atti che rientrano nella sua definizione. Attualmente, Israele sta perpetrando tre di questi a Gaza.”

Il 15 ottobre 2023, 800 studiosi e professionisti del diritto internazionale, tra cui studiosi dell’Olocausto, hanno emesso un severo avvertimento riguardo a un potenziale genocidio da parte delle forze israeliane contro i palestinesi a Gaza.

Il 19 ottobre 2023, otto Rapporteurs Speciali dell’ONU hanno emesso un avvertimento dichiarando: “Lanciamo l’allarme… c’è anche un rischio di genocidio contro il popolo palestinese.”

Il 27 ottobre 2023, il Comitato delle Nazioni Unite per l’eliminazione della discriminazione razziale ha attivato la sua procedura di azione urgente per l’allarme precoce, esprimendo profonda preoccupazione per l’incremento di discorsi di odio razziale e disumanizzazione diretti contro i palestinesi.

Il 28 ottobre 2023, Craig Mokhiber, ex Direttore dell’Ufficio di New York dell’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i diritti umani, ha descritto ciò che sta attualmente accadendo a Gaza come “un caso di genocidio da manuale”.

Il 2 novembre 2023, otto Rapporteurs Speciali dell’ONU hanno lanciato nuovamente l’allarme dichiarando: “Restiamo convinti che il popolo palestinese sia a grave rischio di genocidio… Il momento per agire è ora. Anche gli alleati di Israele hanno responsabilità e devono agire ora.”

Il 10 novembre 2023, Omer Bartov, uno dei massimi studiosi mondiali di studi sull’Olocausto e il genocidio, ha avvertito che lo spostamento forzato e la pulizia etnica di solito precedono il genocidio.

Il 24 ottobre 2023, è stato rivelato un documento prodotto dal Ministero dell’Intelligence israeliano, che dettaglia un piano per epurare etnicamente Gaza mediante il trasferimento forzato dei suoi abitanti e la deportazione nella Penisola del Sinai in Egitto.

Il 16 novembre 2023, 36 esperti dei diritti umani delle Nazioni Unite hanno elevato il rischio da un genocidio potenziale a uno imminente.

Il 17 novembre 2023, la Commissione Internazionale dei Giuristi ha esortato gli Stati a “adempiere ai loro obblighi giuridici internazionali, inclusi in particolare quelli sanciti dalla Convenzione per la prevenzione e la repressione del crimine di genocidio del 1948 … e adottare misure immediate per prevenire atti di genocidio a Gaza”.

Il 20 novembre 2023, il Rapporteur Speciale dell’ONU sulla Violenza contro le Donne e le Ragazze ha evidenziato la violenza riproduttiva inflitta dagli israeliani alle donne e ai bambini palestinesi, qualificando queste azioni come violazioni evidenti dei diritti umani e potenziali atti di genocidio secondo il diritto internazionale.

Bruno Mancini

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Genocidio in corso: io ho già firmato.

La pazienza è finita!

Professionisti DILA APS 20240118 - Israele 1

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È stato creato un link automatico su Instagram per inviare una lettera alle seguenti cariche istituzionali per invocare la Convenzione ONU sul genocidio a Gaza.

https://tinyurl.com/invocaConvenzioneGenocidioGaza

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[email protected][email protected][email protected]s[email protected]

[email protected][email protected][email protected]

Professionisti DILA APS 20240118 – Israele 1

Ecco il testo.

Nel corso degli ultimi due mesi e mezzo, le forze israeliane hanno ucciso più di 29.000 civili in Palestina, tra cui oltre 11.000 bambini.

Scrivo per esprimere la mia profonda preoccupazione riguardo al genocidio in corso e per chiedere urgentemente il vostro aiuto nell’incoraggiare una cessazione immediata delle ostilità e l’invocazione della Convenzione sul Genocidio senza ulteriori indugi.

La Convenzione per la prevenzione e la repressione del delitto di genocidio, adottata dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite nel 1948, rappresenta uno strumento legale indispensabile per prevenire e sanzionare atti di genocidio.

La Convenzione sul Genocidio, sancita dal diritto internazionale e vincolante per tutti gli Stati firmatari, esige risposte immediate e inequivocabili alle situazioni di genocidio, sia per imperativi morali che per mandato legale.

Gli sforzi diplomatici per far rispettare il diritto internazionale e porre fine al genocidio del popolo palestinese sono risultati infruttuosi.

La mancata copertura completa da parte dei media occidentali delle atrocità, unita alla diffusione di disinformazione, è profondamente allarmante.

La manipolazione intenzionale da parte dei leader politici, pericolosamente vicina all’incitamento al genocidio, richiede una condanna urgente e inequivocabile. Questa urgenza è ulteriormente sottolineata dal triste bilancio di oltre 100 giornalisti uccisi mentre cercavano coraggiosamente di rivelare la verità. L’obbligo di responsabilità immediata è essenziale per affrontare questa crisi e garantire giustizia per le voci e le vittime silenziate.

Attualmente, le forze israeliane stanno commettendo attivamente molteplici crimini di guerra, come definito dall’articolo 8 dello Statuto di Roma della Corte Penale Internazionale. Ciò include tattiche come l’impiego di un blocco totale, attacchi diretti intenzionali alla popolazione civile, mirate aggressioni contro ospedali, scuole dell’ONU e ambulanze. È documentato l’uso di fosforo bianco come arma chimica su infrastrutture civili, così come l’uso di fame e sete come strumenti di guerra. Stiamo assistendo alla punizione collettiva di due milioni di persone, come definito dall’Articolo 33 comune della Quarta Convenzione di Ginevra e dall’Articolo 4 del Protocollo Aggiuntivo II.

La continua mancanza di responsabilità di Israele per la sua occupazione illegale, l’espansione illegale degli insediamenti e il crimine di apartheid ha portato a una preoccupante escalation della violenza che costituisce crimini internazionali legalmente definiti, tra cui genocidio, crimini di guerra e crimini contro l’umanità. Date le gravi circostanze, sollecito urgentemente l’invocazione della Convenzione sul Genocidio e azioni immediate per affrontare la crisi. La responsabilità di proteggere le popolazioni vulnerabili incombe sulla comunità internazionale, e credo fermamente che i principi delineati nella Convenzione debbano guidare la nostra risposta collettiva.

Negli ultimi mesi, un notevole numero di esperti di conflitti e genocidi ha lanciato l’allarme sul genocidio in corso a Gaza.

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Direttore Gaetano Di Meglio

Pagina a cura di Bruno Mancini

Capo Redattrice Angela Maria Tiberi

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IL DISPARI & DILA APS rubrica Professionisti

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Il Dispari DILA APS Rubrica Professionisti

83 giorni per una visita endocrinologica

83 giorni per una visita endocrinologica

Per la serie

Esopo news

Scempio inqualificabile o forse programmazione criminale?

83 giorni per una visita endocrinologica

83 giorni per una visita endocrinologica

83 giorni per una visita endocrinologica

Se qualcuno pensa che non sia un crimine morale, sociale e umanitario fare attendere 83 giorni un cittadino della Repubblica Italiana affinché ottenga l’accesso ad una visita endocrinologica, allora sarebbe interessante che costui (costoro) lasciasse un commento, debitamente firmato, in calce a questo articolo.

Ovviamente l’invito vale in modo particolare nei confronti dei vertici della politica e della amministrazione sanitaria della Regione Campania ove, come documentato, è in atto lo scempio della principale componente del welfare nazionale, E loro ne sono non solo complici ma anche, in molti casi, gli ideatori e i protagonisti.

I responsabili di questo scempio dovrebbero essere costretti a verificarlo in maniera diretta.

Vergogna.

Tutti gli altri lettori sono invitati a condividere in ogni  modo questo articolo: GRAZIE!

 Bruno Mancini

83 giorni per una visita endocrinologica

83 giorni per una visita endocrinologica

 

69 giorni per una visita fisiatrica

Per la serie

Esopo news

Scempio inqualificabile o forse programmazione criminale?

69 giorni per una visita fisiatrica

69 giorni per una visita fisiatrica

69 giorni per una visita fisiatrica

Se qualcuno pensa che non sia un crimine morale, sociale e umanitario fare attendere 69 giorni un cittadino della Repubblica Italiana affinché ottenga l’accesso ad una visita fisiatrica, allora sarebbe interessante che costui (costoro) lasciasse un commento, debitamente firmato, in calce a questo articolo.

Ovviamente l’invito vale in modo particolare nei confronti dei vertici della politica e della amministrazione sanitaria della Regione Campania ove, come documentato, è in atto lo scempio della principale componente del welfare nazionale, E loro ne sono non solo complici ma anche, in molti casi, gli ideatori e i protagonisti.

I responsabili di questo scempio dovrebbero essere costretti a verificarlo in maniera diretta.

Vergogna.

Tutti gli altri lettori sono invitati a condividere in ogni  modo questo articolo: GRAZIE!

 Bruno Mancini

121 giorni per una visita ecodoppler venoso

Per la serie

Esopo news

Scempio inqualificabile o forse programmazione criminale?

121 giorni per una visita ecodoppler venoso

121 giorni per una visita ecodoppler venoso

121 giorni per una visita ecodoppler venoso

Se qualcuno pensa che non sia un crimine morale, sociale e umanitario fare attendere 121 giorni un cittadino della Repubblica Italiana affinché ottenga l’accesso ad una visita ecodoppler venoso, allora sarebbe interessante che costui (costoro) lasciasse un commento, debitamente firmato, in calce a questo articolo.

Ovviamente l’invito vale in modo particolare nei confronti dei vertici della politica e della amministrazione sanitaria della Regione Campania ove, come documentato, è in atto lo scempio della principale componente del welfare nazionale, E loro ne sono non solo complici ma anche, in molti casi, gli ideatori e i protagonisti.

I responsabili di questo scempio dovrebbero essere costretti a verificarlo in maniera diretta.

Vergogna.

Tutti gli altri lettori sono invitati a condividere in ogni  modo questo articolo: GRAZIE!

 Bruno Mancini

121 giorni per una visita ecodoppler venoso

121 giorni per una visita ecodoppler venoso

125 giorni per una visita oncologica

Per la serie

Esopo news

Scempio inqualificabile o forse programmazione criminale?

125 giorni per una visita oncologica

125 giorni per una visita oncologica

125 giorni per una visita oncologica

Se qualcuno pensa che non sia un crimine morale, sociale e umanitario fare attendere 125 giorni un cittadino della Repubblica Italiana affinché ottenga l’accesso ad una visita oncologica, allora sarebbe interessante che costui (costoro) lasciasse un commento, debitamente firmato, in calce a questo articolo.

Ovviamente l’invito vale in modo particolare nei confronti dei vertici della politica e della amministrazione sanitaria della Regione Campania ove, come documentato, è in atto lo scempio della principale componente del welfare nazionale, E loro ne sono non solo complici ma anche, in molti casi, gli ideatori e i protagonisti.

Il cancro non si ferma durante i 125 giorni di attesa.

I responsabili di questo scempio dovrebbero essere costretti a verificarlo in maniera diretta.

Vergogna.

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 Bruno Mancini

125 giorni per una visita oncologica

125 giorni per una visita oncologica

 

69 giorni per una visita fisiatrica

69 giorni per una visita fisiatrica

Per la serie

Esopo news

Scempio inqualificabile o forse programmazione criminale?

69 giorni per una visita fisiatrica

69 giorni per una visita fisiatrica

69 giorni per una visita fisiatrica

Se qualcuno pensa che non sia un crimine morale, sociale e umanitario fare attendere 69 giorni un cittadino della Repubblica Italiana affinché ottenga l’accesso ad una visita fisiatrica, allora sarebbe interessante che costui (costoro) lasciasse un commento, debitamente firmato, in calce a questo articolo.

Ovviamente l’invito vale in modo particolare nei confronti dei vertici della politica e della amministrazione sanitaria della Regione Campania ove, come documentato, è in atto lo scempio della principale componente del welfare nazionale, E loro ne sono non solo complici ma anche, in molti casi, gli ideatori e i protagonisti.

I responsabili di questo scempio dovrebbero essere costretti a verificarlo in maniera diretta.

Vergogna.

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 Bruno Mancini

121 giorni per una visita ecodoppler venoso

Per la serie

Esopo news

Scempio inqualificabile o forse programmazione criminale?

121 giorni per una visita ecodoppler venoso

121 giorni per una visita ecodoppler venoso

121 giorni per una visita ecodoppler venoso

Se qualcuno pensa che non sia un crimine morale, sociale e umanitario fare attendere 121 giorni un cittadino della Repubblica Italiana affinché ottenga l’accesso ad una visita ecodoppler venoso, allora sarebbe interessante che costui (costoro) lasciasse un commento, debitamente firmato, in calce a questo articolo.

Ovviamente l’invito vale in modo particolare nei confronti dei vertici della politica e della amministrazione sanitaria della Regione Campania ove, come documentato, è in atto lo scempio della principale componente del welfare nazionale, E loro ne sono non solo complici ma anche, in molti casi, gli ideatori e i protagonisti.

I responsabili di questo scempio dovrebbero essere costretti a verificarlo in maniera diretta.

Vergogna.

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121 giorni per una visita ecodoppler venoso

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125 giorni per una visita oncologica

Per la serie

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Scempio inqualificabile o forse programmazione criminale?

125 giorni per una visita oncologica

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Se qualcuno pensa che non sia un crimine morale, sociale e umanitario fare attendere 125 giorni un cittadino della Repubblica Italiana affinché ottenga l’accesso ad una visita oncologica, allora sarebbe interessante che costui (costoro) lasciasse un commento, debitamente firmato, in calce a questo articolo.

Ovviamente l’invito vale in modo particolare nei confronti dei vertici della politica e della amministrazione sanitaria della Regione Campania ove, come documentato, è in atto lo scempio della principale componente del welfare nazionale, E loro ne sono non solo complici ma anche, in molti casi, gli ideatori e i protagonisti.

Il cancro non si ferma durante i 125 giorni di attesa.

I responsabili di questo scempio dovrebbero essere costretti a verificarlo in maniera diretta.

Vergogna.

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125 giorni per una visita oncologica

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121 giorni per una visita ecodoppler venoso

121 giorni per una visita ecodoppler venoso

Per la serie

Esopo news

Scempio inqualificabile o forse programmazione criminale?

121 giorni per una visita ecodoppler venoso

121 giorni per una visita ecodoppler venoso

121 giorni per una visita ecodoppler venoso

Se qualcuno pensa che non sia un crimine morale, sociale e umanitario fare attendere 121 giorni un cittadino della Repubblica Italiana affinché ottenga l’accesso ad una visita ecodoppler venoso, allora sarebbe interessante che costui (costoro) lasciasse un commento, debitamente firmato, in calce a questo articolo.

Ovviamente l’invito vale in modo particolare nei confronti dei vertici della politica e della amministrazione sanitaria della Regione Campania ove, come documentato, è in atto lo scempio della principale componente del welfare nazionale, E loro ne sono non solo complici ma anche, in molti casi, gli ideatori e i protagonisti.

I responsabili di questo scempio dovrebbero essere costretti a verificarlo in maniera diretta.

Vergogna.

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121 giorni per una visita ecodoppler venoso

121 giorni per una visita ecodoppler venoso

125 giorni per una visita oncologica

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Scempio inqualificabile o forse programmazione criminale?

125 giorni per una visita oncologica

125 giorni per una visita oncologica

125 giorni per una visita oncologica

Se qualcuno pensa che non sia un crimine morale, sociale e umanitario fare attendere 125 giorni un cittadino della Repubblica Italiana affinché ottenga l’accesso ad una visita oncologica, allora sarebbe interessante che costui (costoro) lasciasse un commento, debitamente firmato, in calce a questo articolo.

Ovviamente l’invito vale in modo particolare nei confronti dei vertici della politica e della amministrazione sanitaria della Regione Campania ove, come documentato, è in atto lo scempio della principale componente del welfare nazionale, E loro ne sono non solo complici ma anche, in molti casi, gli ideatori e i protagonisti.

Il cancro non si ferma durante i 125 giorni di attesa.

I responsabili di questo scempio dovrebbero essere costretti a verificarlo in maniera diretta.

Vergogna.

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125 giorni per una visita oncologica

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Scempio inqualificabile o forse programmazione criminale?

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125 giorni per una visita oncologica

Se qualcuno pensa che non sia un crimine morale, sociale e umanitario fare attendere 125 giorni un cittadino della Repubblica Italiana affinché ottenga l’accesso ad una visita oncologica, allora sarebbe interessante che costui (costoro) lasciasse un commento, debitamente firmato, in calce a questo articolo.

Ovviamente l’invito vale in modo particolare nei confronti dei vertici della politica e della amministrazione sanitaria della Regione Campania ove, come documentato, è in atto lo scempio della principale componente del welfare nazionale, E loro ne sono non solo complici ma anche, in molti casi, gli ideatori e i protagonisti.

Il cancro non si ferma durante i 125 giorni di attesa.

I responsabili di questo scempio dovrebbero essere costretti a verificarlo in maniera diretta.

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Professionisti DILA APS 20240126 – Il Dispari: Luciano Somma 1

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Professionisti DILA APS 20240126 - Il Dispari: Luciano Somma 1

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LE CANZONI CHE PARLANO DI ISCHIA
A cura di LUCIANO SOMMA

Per ben 4 lustri, dal 1963 al 1983, ho soggiornato sull’isola d’Ischia, per un periodo, avendo casa in fitto tutto l’anno trascorrendovi non solo le ferie estive ma anche i fine settimana ed alcune festività.

Tra gli ondivaghi ricordi: la spiaggia dei pescatori, la Chiesa del Madonna del Soccorso e tante altre bellissime località uniche al mondo.
La collaborazione a Radio Ischia come ospite nella trasmissione DIAMOCI DEL TU NEL CUORE DELLA NOTTE condotta da Peppe e Patrizia Banfi, l’ospitata a Radio Isola Verde.

La conoscenza di pittori, scultori, artisti vari e di alcuni cantanti notissimi tra i quali: Domenico Modugno, Patty Pravo, Peppino Di Capri, I Ricchi e Poveri, i fratelli Guido ed Ettore Lombardi.
In merito alle canzoni ischitane non potevo esimermi, negli anni 70 di scrivere anch’io un testo dal titolo ISCHIA ‘O PARADISO ‘E LL’AMMORE musicato dal grande Maestro Giuseppe Scalzo, Direttore del Conservatorio di musica Giacomantonio di Cosenza morto alla veneranda età di 101 anni nel 1992.

Mi è gradita l’occasione per citarne il ritornello: Ischia/ Paradiso ‘e ll’ammore / si’ ‘a carezza d’’o bbene / ‘a reggina ‘e ll’està. Ischia/ cu’ nu surzo ‘e stu mare / sotto a n’angulo ‘e cielo / fajestu core sunnà”.
Non fu mai incisa ma spesso veniva proposta in qualche piano bar Ischitano.

Inaugurando con molto entusiasmo questa rubrica che mi è stata proposta da Bruno Mancini, Presidente dell’Associazione di promozione Sociale “Da Ischia L’Arte DILA APS” in accordo con il Direttore Gaetano Di Meglio, mi propongo di riportare all’attenzione dei lettori di questa pagina le tantissime canzoni che parlano di Ischia, scrivendo diffusamente di varie sfaccettature delle loro storie.
Ischia, vera perla della Campania, meta di turismo da tutto il mondo, non può né deve far calare nell’oblio anche la sua musica scritta da validissimi autori, alcuni noti altri meno, che tanto lustro le hanno dato nel tempo.

Un mondo incantato che ancora oggi è tra le mete turistiche, tanto desiderate per poterne respirare i suoi stupendi e fiabeschi profumi di vita!

Luciano Somma

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Direttore Gaetano Di Meglio

Pagina a cura di Bruno Mancini

Capo Redattrice Angela Maria Tiberi

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Genocidio in corso: io ho già firmato.

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Il 13 ottobre 2023, Raz Segal, professore associato israeliano di studi sull’Olocausto e genocidio presso l’Università di Stockton e professore titolare nello studio del genocidio moderno, ha offerto un’analisi delle atrocità a Gaza nell’articolo “Un caso di genocidio”.

Segal ha affermato: “La Convenzione ONU sul genocidio elenca cinque atti che rientrano nella sua definizione. Attualmente, Israele sta perpetrando tre di questi a Gaza.”

Il 15 ottobre 2023, 800 studiosi e professionisti del diritto internazionale, tra cui studiosi dell’Olocausto, hanno emesso un severo avvertimento riguardo a un potenziale genocidio da parte delle forze israeliane contro i palestinesi a Gaza.

Il 19 ottobre 2023, otto Rapporteurs Speciali dell’ONU hanno emesso un avvertimento dichiarando: “Lanciamo l’allarme… c’è anche un rischio di genocidio contro il popolo palestinese.”

Il 27 ottobre 2023, il Comitato delle Nazioni Unite per l’eliminazione della discriminazione razziale ha attivato la sua procedura di azione urgente per l’allarme precoce, esprimendo profonda preoccupazione per l’incremento di discorsi di odio razziale e disumanizzazione diretti contro i palestinesi.

Il 28 ottobre 2023, Craig Mokhiber, ex Direttore dell’Ufficio di New York dell’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i diritti umani, ha descritto ciò che sta attualmente accadendo a Gaza come “un caso di genocidio da manuale”.

Il 2 novembre 2023, otto Rapporteurs Speciali dell’ONU hanno lanciato nuovamente l’allarme dichiarando: “Restiamo convinti che il popolo palestinese sia a grave rischio di genocidio… Il momento per agire è ora. Anche gli alleati di Israele hanno responsabilità e devono agire ora.”

Il 10 novembre 2023, Omer Bartov, uno dei massimi studiosi mondiali di studi sull’Olocausto e il genocidio, ha avvertito che lo spostamento forzato e la pulizia etnica di solito precedono il genocidio.

Il 24 ottobre 2023, è stato rivelato un documento prodotto dal Ministero dell’Intelligence israeliano, che dettaglia un piano per epurare etnicamente Gaza mediante il trasferimento forzato dei suoi abitanti e la deportazione nella Penisola del Sinai in Egitto.

Il 16 novembre 2023, 36 esperti dei diritti umani delle Nazioni Unite hanno elevato il rischio da un genocidio potenziale a uno imminente.

Il 17 novembre 2023, la Commissione Internazionale dei Giuristi ha esortato gli Stati a “adempiere ai loro obblighi giuridici internazionali, inclusi in particolare quelli sanciti dalla Convenzione per la prevenzione e la repressione del crimine di genocidio del 1948 … e adottare misure immediate per prevenire atti di genocidio a Gaza”.

Il 20 novembre 2023, il Rapporteur Speciale dell’ONU sulla Violenza contro le Donne e le Ragazze ha evidenziato la violenza riproduttiva inflitta dagli israeliani alle donne e ai bambini palestinesi, qualificando queste azioni come violazioni evidenti dei diritti umani e potenziali atti di genocidio secondo il diritto internazionale.

Bruno Mancini

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Genocidio in corso: io ho già firmato.

La pazienza è finita!

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[email protected][email protected][email protected]s[email protected]

[email protected][email protected][email protected]

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Ecco il testo.

Nel corso degli ultimi due mesi e mezzo, le forze israeliane hanno ucciso più di 29.000 civili in Palestina, tra cui oltre 11.000 bambini.

Scrivo per esprimere la mia profonda preoccupazione riguardo al genocidio in corso e per chiedere urgentemente il vostro aiuto nell’incoraggiare una cessazione immediata delle ostilità e l’invocazione della Convenzione sul Genocidio senza ulteriori indugi.

La Convenzione per la prevenzione e la repressione del delitto di genocidio, adottata dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite nel 1948, rappresenta uno strumento legale indispensabile per prevenire e sanzionare atti di genocidio.

La Convenzione sul Genocidio, sancita dal diritto internazionale e vincolante per tutti gli Stati firmatari, esige risposte immediate e inequivocabili alle situazioni di genocidio, sia per imperativi morali che per mandato legale.

Gli sforzi diplomatici per far rispettare il diritto internazionale e porre fine al genocidio del popolo palestinese sono risultati infruttuosi.

La mancata copertura completa da parte dei media occidentali delle atrocità, unita alla diffusione di disinformazione, è profondamente allarmante.

La manipolazione intenzionale da parte dei leader politici, pericolosamente vicina all’incitamento al genocidio, richiede una condanna urgente e inequivocabile. Questa urgenza è ulteriormente sottolineata dal triste bilancio di oltre 100 giornalisti uccisi mentre cercavano coraggiosamente di rivelare la verità. L’obbligo di responsabilità immediata è essenziale per affrontare questa crisi e garantire giustizia per le voci e le vittime silenziate.

Attualmente, le forze israeliane stanno commettendo attivamente molteplici crimini di guerra, come definito dall’articolo 8 dello Statuto di Roma della Corte Penale Internazionale. Ciò include tattiche come l’impiego di un blocco totale, attacchi diretti intenzionali alla popolazione civile, mirate aggressioni contro ospedali, scuole dell’ONU e ambulanze. È documentato l’uso di fosforo bianco come arma chimica su infrastrutture civili, così come l’uso di fame e sete come strumenti di guerra. Stiamo assistendo alla punizione collettiva di due milioni di persone, come definito dall’Articolo 33 comune della Quarta Convenzione di Ginevra e dall’Articolo 4 del Protocollo Aggiuntivo II.

La continua mancanza di responsabilità di Israele per la sua occupazione illegale, l’espansione illegale degli insediamenti e il crimine di apartheid ha portato a una preoccupante escalation della violenza che costituisce crimini internazionali legalmente definiti, tra cui genocidio, crimini di guerra e crimini contro l’umanità. Date le gravi circostanze, sollecito urgentemente l’invocazione della Convenzione sul Genocidio e azioni immediate per affrontare la crisi. La responsabilità di proteggere le popolazioni vulnerabili incombe sulla comunità internazionale, e credo fermamente che i principi delineati nella Convenzione debbano guidare la nostra risposta collettiva.

Negli ultimi mesi, un notevole numero di esperti di conflitti e genocidi ha lanciato l’allarme sul genocidio in corso a Gaza.

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Qualche domanda a Viesturs Āboliņš

La Russia vista da un Lettone – parte seconda

 

 Liga Sarah Lapinska: Quale argomento vuoi trattare in questa seconda parte della tua intervista?

Viesturs Āboliņš: Il corso degli eventi mostra che i nemici esterni e la guerra continua sono necessari per la Russia come unica idea efficace proprio per unificare la nazione attorno al regime impopolare dei nuovi ricchi post-sovietici.

In una tale situazione, la guerra minaccia non solo l’Ucraina, ma anche tutti i paesi confinanti,  enormemente più piccoli della Russia e, inoltre, addirittura i paesi più grandi del mondo. 

La conoscenza può proteggere le persone dalle azioni sbagliate.

Possiamo credere che i nostri antenati fossero giganti o farfalle, ignorando le ricerche degli archeologi e ascoltando i preti sull’argomento, ma la verità non cambia in seguito alle nostre baggianate.

 

Liga Sarah Lapinska: Esiste un prerequisito per la prosperità di una nazione?

Viesturs Āboliņš: Rispettare gli altri esseri umani. 

Cercare di capire e cercare di essere capito. 

Ecco a cosa serve la nostra lingua: non velare e non nascondere. 

Il linguaggio è uno strumento sia chiaro che veritiero, ma non una copertura per le bugie.

 

Liga Sarah Lapinska: Quali campi ti sono più vicini al sociologo come sei?

Viesturs Āboliņš: Lp’applicazione dei metodi sociali nel marketing, che possono essere utilizzati anche in scienze politiche, focus groups, interviste approfondite e le analisi del testo.

 

Liga Sarah Lapinska: E quali argomenti della storia ti sono più vicini?

Viesturs Āboliņš: La storia non è tanto vicina per me, però ora c’è il tempo della guerra, quindi è necessario capire per quali motivi si sono verificate due guerre mondiali, quali sono le emozioni e le aspettative da esse provocate e cosa ha portato gli esseri umani alle guerre mondiali. 

Cerco di scovare le tracce di eventi nei testi, nelle fotografie, nei fatti, nelle memorie, anche nei ricordi lasciati dai nostri morti. 

In passato cercavo risposte essenziali, perché le persone vanno in guerra e iniziano nuove guerre. 

Cosa provano e cosa vogliono.

 

Liga Sarah Lapinska: Cosa desideravi diventare da bambino?

Viesturs Āboliņš: Volevo diventare un aviatore di guerra.

Grazie a Dio  questo mio sogno non si è avverato.

 

Liga Sarah Lapinska: Quale arte italiana ti appassiona di più e quali opere d’arte ti emozionano particolarmente?

Viesturs Āboliņš: Sono affascinato dalla scultura, dalla pittura e dalle opere italiane: grandiose e gloriose. 

Ti tolgono il fiato mentre le godi.

Mi piace molto Auguste Rodin. 

All’Hermitage, a San Pietroburgo, sono rimasto particolarmente colpito da una sua scultura di piccole dimensioni: “Le mani dell’attrice”, e dalla rappresentazione di una giovane coppia che si bacia “Primavera”.

Quando ho visitato il museo Auguste Rodin a Parigi, ero già saturo. 

Troppe impressioni nel stesso tempo. 

Durante i miei studi sono rimasto affascinato da Antoine de Saint-Exupery, in particolare dal suo libro  “Il volo notturno”.

 

Intervista e traduzione di Liga Sarah Lapinska

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Una domanda a Viesturs Āboliņš

La Russia vista da un Lettone

 Liga Sarah Lapinska: Sappiamo che scrivi pubblicazioni sulla situazione economica, opportunità di solidarietà, storia e verità nascoste. Qual è il loro argomento principale?

Viesturs Āboliņš: La mia idea sullo sviluppo scientifico della società è spinto dalle considerazioni di sicurezza delle persone a me vicine. 

Sono nato e vivo in Lettonia, un piccolo paese europeo devastato dai fronti di due guerre mondiali nel XX secolo. 

Siamo entrati nella Prima Guerra mondiale come parte dell’Impero Russo, ma ne siamo usciti come un piccolo paese europeo. 

Nel 1939, mentre si preparava per la imminente guerra mondiale contro la Germania, la Russia Sovietica ha annesso il nostro paese, quindi siamo usciti dalle conseguenze della guerra solo dopo 52 anni, quando il regime sovietico è crollato nel 1991. 

I ricordi della mia famiglia, le mie esperienze di vita e i materiali storici degli archivi sovietici sono in evidente contrasto con la rappresentazione del mondo insegnata nelle scuole sovietiche. 

L’attuale attacco all’Ucraina e la minaccia della Russia al mondo con una catastrofe atomica non mi sorprendono, perché quelle minacce sono radicate nella percezione del mondo che è stata insegnata alla mia generazione nella scuola sovietica. 

La vittoria nella Seconda Guerra Mondiale sul regime di Adolph Hitler è stata presentata nelle scuole sovietiche come una prova del successo organizzativo, economico e spirituale sovietico. 

Quando la specifica idea economica comunista dimostrò in pratica senza dubbio la sua incapacità di produrre semplici prodotti quotidiani, l’Unione Sovietica crollò. 

Il passaggio al modello economico mondiale è avvenuto rapidamente, ma la visione del mondo circostante insegnata per generazioni nelle scuole sovietiche ha svolto un ruolo malvagio. 

Nelle scuole della Russia sovietica nel XX secolo hanno insegnato che tutti i ricchi sono criminali che si arricchiscono solo attraverso il crimine. 

Questa visione è stata profondamente e a lungo coltivata nella società sovietica. 

Nella Russia post-sovietica, poche persone hanno approfittato di opportunità inaspettate e spesso di qualsiasi mezzo per diventare rapidamente milionari e miliardari. 

Queste persone non vogliono più tornare al loro stato precedente, ma desiderano mantenere il potere per generazioni al fine di preservare le proprietà acquisite. 

Per deviare in sicurezza il malcontento pubblico dalle loro azioni impopolari e illegali, create dalle circostanze, su un altro argomento, gli ideologi del regime di Vladimir Putin hanno annesso in modo dimostrativo la Crimea, sono entrati in guerra in Siria e alla fine hanno attaccato apertamente l’Ucraina. 

Gli ideologi del regime di Vladimir Putin negano pubblicamente che l’Ucraina sia una Nazione, definiscono l’Ucraina come uno Stato fascista, accusano l’Occidente di sostenere il fascismo e di preparare l’attacco contro la Russia. 

Intervista e traduzione di Liga Sarah Lapinska

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Genocidio in corso: io ho già firmato.

La pazienza è finita!

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È stato creato un link automatico su Instagram per inviare una lettera alle seguenti cariche istituzionali per invocare la Convenzione ONU sul genocidio a Gaza.

https://tinyurl.com/invocaConvenzioneGenocidioGaza

[email protected][email protected][email protected][email protected]

[email protected][email protected][email protected]s[email protected]

[email protected][email protected][email protected]

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Ecco il testo.

Nel corso degli ultimi due mesi e mezzo, le forze israeliane hanno ucciso più di 29.000 civili in Palestina, tra cui oltre 11.000 bambini.

Scrivo per esprimere la mia profonda preoccupazione riguardo al genocidio in corso e per chiedere urgentemente il vostro aiuto nell’incoraggiare una cessazione immediata delle ostilità e l’invocazione della Convenzione sul Genocidio senza ulteriori indugi.

La Convenzione per la prevenzione e la repressione del delitto di genocidio, adottata dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite nel 1948, rappresenta uno strumento legale indispensabile per prevenire e sanzionare atti di genocidio.

La Convenzione sul Genocidio, sancita dal diritto internazionale e vincolante per tutti gli Stati firmatari, esige risposte immediate e inequivocabili alle situazioni di genocidio, sia per imperativi morali che per mandato legale.

Gli sforzi diplomatici per far rispettare il diritto internazionale e porre fine al genocidio del popolo palestinese sono risultati infruttuosi.

La mancata copertura completa da parte dei media occidentali delle atrocità, unita alla diffusione di disinformazione, è profondamente allarmante.

La manipolazione intenzionale da parte dei leader politici, pericolosamente vicina all’incitamento al genocidio, richiede una condanna urgente e inequivocabile. Questa urgenza è ulteriormente sottolineata dal triste bilancio di oltre 100 giornalisti uccisi mentre cercavano coraggiosamente di rivelare la verità. L’obbligo di responsabilità immediata è essenziale per affrontare questa crisi e garantire giustizia per le voci e le vittime silenziate.

Attualmente, le forze israeliane stanno commettendo attivamente molteplici crimini di guerra, come definito dall’articolo 8 dello Statuto di Roma della Corte Penale Internazionale. Ciò include tattiche come l’impiego di un blocco totale, attacchi diretti intenzionali alla popolazione civile, mirate aggressioni contro ospedali, scuole dell’ONU e ambulanze. È documentato l’uso di fosforo bianco come arma chimica su infrastrutture civili, così come l’uso di fame e sete come strumenti di guerra. Stiamo assistendo alla punizione collettiva di due milioni di persone, come definito dall’Articolo 33 comune della Quarta Convenzione di Ginevra e dall’Articolo 4 del Protocollo Aggiuntivo II.

La continua mancanza di responsabilità di Israele per la sua occupazione illegale, l’espansione illegale degli insediamenti e il crimine di apartheid ha portato a una preoccupante escalation della violenza che costituisce crimini internazionali legalmente definiti, tra cui genocidio, crimini di guerra e crimini contro l’umanità. Date le gravi circostanze, sollecito urgentemente l’invocazione della Convenzione sul Genocidio e azioni immediate per affrontare la crisi. La responsabilità di proteggere le popolazioni vulnerabili incombe sulla comunità internazionale, e credo fermamente che i principi delineati nella Convenzione debbano guidare la nostra risposta collettiva.

Negli ultimi mesi, un notevole numero di esperti di conflitti e genocidi ha lanciato l’allarme sul genocidio in corso a Gaza.

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Una domanda a Viesturs Āboliņš

La Russia vista da un Lettone

 Liga Sarah Lapinska: Sappiamo che scrivi pubblicazioni sulla situazione economica, opportunità di solidarietà, storia e verità nascoste. Qual è il loro argomento principale?

Viesturs Āboliņš: La mia idea sullo sviluppo scientifico della società è spinto dalle considerazioni di sicurezza delle persone a me vicine. 

Sono nato e vivo in Lettonia, un piccolo paese europeo devastato dai fronti di due guerre mondiali nel XX secolo. 

Siamo entrati nella Prima Guerra mondiale come parte dell’Impero Russo, ma ne siamo usciti come un piccolo paese europeo. 

Nel 1939, mentre si preparava per la imminente guerra mondiale contro la Germania, la Russia Sovietica ha annesso il nostro paese, quindi siamo usciti dalle conseguenze della guerra solo dopo 52 anni, quando il regime sovietico è crollato nel 1991. 

I ricordi della mia famiglia, le mie esperienze di vita e i materiali storici degli archivi sovietici sono in evidente contrasto con la rappresentazione del mondo insegnata nelle scuole sovietiche. 

L’attuale attacco all’Ucraina e la minaccia della Russia al mondo con una catastrofe atomica non mi sorprendono, perché quelle minacce sono radicate nella percezione del mondo che è stata insegnata alla mia generazione nella scuola sovietica. 

La vittoria nella Seconda Guerra Mondiale sul regime di Adolph Hitler è stata presentata nelle scuole sovietiche come una prova del successo organizzativo, economico e spirituale sovietico. 

Quando la specifica idea economica comunista dimostrò in pratica senza dubbio la sua incapacità di produrre semplici prodotti quotidiani, l’Unione Sovietica crollò. 

Il passaggio al modello economico mondiale è avvenuto rapidamente, ma la visione del mondo circostante insegnata per generazioni nelle scuole sovietiche ha svolto un ruolo malvagio. 

Nelle scuole della Russia sovietica nel XX secolo hanno insegnato che tutti i ricchi sono criminali che si arricchiscono solo attraverso il crimine. 

Questa visione è stata profondamente e a lungo coltivata nella società sovietica. 

Nella Russia post-sovietica, poche persone hanno approfittato di opportunità inaspettate e spesso di qualsiasi mezzo per diventare rapidamente milionari e miliardari. 

Queste persone non vogliono più tornare al loro stato precedente, ma desiderano mantenere il potere per generazioni al fine di preservare le proprietà acquisite. 

Per deviare in sicurezza il malcontento pubblico dalle loro azioni impopolari e illegali, create dalle circostanze, su un altro argomento, gli ideologi del regime di Vladimir Putin hanno annesso in modo dimostrativo la Crimea, sono entrati in guerra in Siria e alla fine hanno attaccato apertamente l’Ucraina. 

Gli ideologi del regime di Vladimir Putin negano pubblicamente che l’Ucraina sia una Nazione, definiscono l’Ucraina come uno Stato fascista, accusano l’Occidente di sostenere il fascismo e di preparare l’attacco contro la Russia. 

Intervista e traduzione di Liga Sarah Lapinska

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Storia dell’emancipazione femminile dalle Suffragette ai giorni nostri

Prima puntata: Come tutto è iniziato…

Se nasci donna, c’è un prezzo da pagare a questo mondo.

Dalla mela avvelenata di Eva all’acido muriatico sulle guance.

È il pedaggio necessario per uscire dall’anonimato ed entrare nella storia.

Nessuna donna è mai entrata nella storia in punta di piedi o coi tacchi rosa di Barbie.

Di solito le donne si conquistano un posto nel mondo tra urla, sofferenze, battaglie e resistenze. Talvolta, con la morte.

Come un soldato, che combatte in prima linea una guerra non sua, senza la protezione di un generale stellato, ogni donna avanza nel mondo nel sottofondo della guerriglia.

È così che è iniziata la lotta femminista, una lotta di donne per le donne, durata oltre un secolo e mai terminata.

Le femministe nascono in Inghilterra, nella Gran Bretagna del 1900, quando l’industrializzazione è avviata e la Prima Guerra Mondiale è alle porte.

Le Suffragette(nome dato dai giornali per schernire le prime contestatrici) erano attiviste, operaie, politiche, che volevano il voto.

Un voto a suffragio universale femminile.

Come soldati, le Suffragette hanno portato avanti la loro battaglia contro il governo inglese con volantini e polvere da sparo.

Erano pericolose.

Armate di ideali più forti delle loro bombe.

Utilizzavano slogan, petardi e dinamite.

Ma esiste una preistoria del femminismo: femministe insospettabili, ante-litteram, dimenticate, come Olympe De Gouges signora della Rivoluzione Francese, Mary Wollstonecraft, filosofa inglese, e Madame de Stael, intellettuale europeista.

Le antesignane delle Suffragette.

Volevano donne istruite, lavoratrici e stipendiate.

Scrissero saggi e opere, alla fine del 1800,per diffondere il verbo dell’uguaglianza tra Francia e Inghilterra.

Furono proprio le Suffragette a raccogliere la loro eredità intellettuale, ma capirono che il pensiero di Olympe de Gouges e di Mary Wollstonecraft non bastava a liberare le donne.

Ci voleva la forza.

Dovevano fare rumore per essere ascoltate.

Dovevano protestare davanti Buckingham Palace, pena l’arresto.

Ed avevano ragione: ci voleva un braccio armato per avere il voto.

Le Suffragette, nonostante gli arresti che subirono, le bombe che sparsero qua e là per l’Inghilterra e gli incatenamenti alle pubblicheringhiere, riuscirono ad ottenere il diritto di voto dal Parlamento Inglese nel 1918, ben 28 anni prima dell’Italia.

La prima ondata di quote rosa.

Ma fu una vittoria parziale, in quanto il voto fu concesso solo alle mogli dei capifamiglia con più di 30 anni.

Ci vollero altri dieci anni per estendere il voto a tutte le donne inglesi senza distinzioni di età o di genere.

Era il 1928.

 Giuni Tuosto

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ANDREA DEL BUONO | Omega3 e Influenza: gli alleati che non ti aspettavi

Gli omega 3 sono degli acidi grassi polinsaturi.

Rientrano nella categoria di tutti quei nutrienti definiti essenziali per l’organismo umano, in quanto non siamo in grado di sintetizzarli in modo autonomo, perché privi di quegli enzimi necessari a tale sintesi.

Questi acidi grassi tra le numerose e benefiche proprietà ci aiutano a rallentare la virulenza dei virus che in questi giorni ci stanno facendo ammalare, inoltre proteggono anche gli alveoli polmonari, sede di proliferazione della Covid-19, evitando la polmonite interstiziale, la sindrome da distress respiratorio acuto e la sepsi.

Fonti alimentari di omega 3 sono soprattutto alimenti di tipo vegetale, come i semi di lino, girasole, sesamo, zucca o le alghe, ma anche alcuni tipi di pesce, come ad esempio lo sgombro, il salmone, la spigola e le aringhe.

Il trattamento termico comunque riduce quasi azzerando il contenuto di questi acidi grassi benefici, ecco la necessità di una corretta integrazione.

È importante sottolineare che la qualità di questi acidi grassi è fondamentale, e sono da scegliere solo Omega 3 che abbiano almeno un rapporto tra EPA e DHA di 2:1.

La corretta assunzione di acidi grassi omega 3 è molto importanti anche nella regolazione del funzionamento del nostro sistema immunitario, che come sappiamo, ha il ruolo di proteggerci da agenti patogeni, come virus e batteri.

L’impatto che gli omega 3 hanno sulle cellule del sistema immunitario variano da cellula a cellula, essendo il sistema immunitario costituito da un gruppo eterogeneo di cellule.

Ad esempio, gli omega 3 alterano importanti meccanismi della regolazione genica dei macrofagi, e di conseguenza, anche la loro capacità di fagocitare l’ospite, capacità che viene “aumentata”. Inoltre, gli acidi grassi omega 3 riducono la secrezione di citochine, e questo si collega al ruolo antinfiammatorio di questa categoria di acidi grassi polinsaturi.

È recente la pubblicazione di uno studio sull’American Journal of Clinical Nutrition (AJCN) che mostra come gli acidi grassi omega-3, in particolare EPA e DHA, potrebbero essere protettivi contro l’infezione da SARS-CoV-2 e contro esiti gravi della stessa.

Questi risultati supportano la pratica di aumentare il consumo di integratori di olio di pesce o pesce grasso come potenziale strategia di riduzione del rischio di infezioni e complicanze nei soggetti con bronchite cronica e di futuri focolai di infezione da virus respiratorio.

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Liga Sarah Lapinska intervista la professoressa lettone Baiba Rivža

ex ministro dell’Educazione e della Scienza (seconda parte)

Liga Sarah: Zontas di Jelgava ha appena festeggiato il suo 26° anniversario. Cosa rende speciale Zontas di Jelgava?
Baiba: Zontas è un club femminile impegnato nella filantropia e nella lotta alla violenza contro le donne.
Zontas di Jelgava si riunisce regolarmente sia per conferenze tematiche che per eventi di beneficenza con Zontas di Rīga e diversi città di Estonia e Scandinavia. I suoi partner sono le Soroptimistes, cioè, le donne che aiutano le grandi famiglie, il Rotary Club in Lettonia, uno dei suoi leader è Viktors Valainis, docente del Dipartimento di Sport, e il Club di Hercogs Jēkabs, Jelgava.
L’attuale sua Presidente è Anna Vintere.
Rita Vectirāne, la Vicesindaca della città di Jelgava, Daiga Latkovska, una brillante artista di moda sono le note Zonte.
Grazie a Daiga Latkovska abbiamo organizzato una bellissima mostra nella sua casa di moda “Tēma”.
Hanno partecipato attori, musicisti, poeti e artisti visivi da tutto il mondo.
Conto molto sul tuo aiuto per organizzarla anche nella bella Isola d’Ischia, da te tanto decantata.

Liga Sarah: Credi che la numerologia, l’aromaterapia e la litoterapia siano scienze indipendenti o solo una perdita di tempo?
Baiba: Credo che la numerologia, l’aromaterapia e la litoterapia siano una preziosa ed utile fonte di informazione.

Liga Sarah: Cosa scrivi nel tempo libero e vuoi pubblicare ciò che hai scritto?
Baiba: Continuo a scrivere il mio diario fin dall’infanzia.
Nel 2021, insieme alla poetessa Rasma Urtāne, abbiamo pubblicato la mia autobiografia.
Si chiama “Baiba”.
Nel libro descriviamo l’albero genealogico della mia famiglia, le nostre tradizioni familiari, la mia infanzia e anche le mie opinioni economiche.
Raccomando di leggere questo libro a chi legge il lettone.
Sono nata a Ventspils, ma vivo a Jelgava da molto tempo. Qui sto al mio posto.
In qualità di ex ministro dell’Educazione e della Scienza, sto valutando le mie opzioni per il futuro e non intendo tornare attivamente in politica.
Ho un bellissimo giardino, adorabili nipoti e due dolci cani.
Se per noi si chiude una porta, credo, sicuramente se ne aprirà un’altra.
Non vale la pena bussare a porte chiuse. Non ci sono vicoli ciechi nella vita.

Liga Sarah: Cosa ti aiuta ad essere energica e sempre elegante? Il tuo motto è?
Baiba: La consapevolezza che io sono necessaria mi aiuta. E le mie preferenze nella vita.
La mia eleganza? Come un tipico Sagittario, adoro i gioielli pesanti e i vestiti stagionali.
Il mio moto? Ecco: “Il tempo fa il suo lavoro. Cosa stai facendo tu?”

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Liga Lapinska intervista Baiba Rivža

Professoressa lettone innamorata dell’Italia (prima parte)

 Liga Sarah: Quali sono i suoi argomenti preferiti?

Baiba: Gli argomenti da me preferiti sono la ricerca sulla digitalizzazione, l’ordinazione di prodotti alimentari e industriali su Internet,  quanto sono pronte le città lettoni e i loro comuni per la digitalizzazione, come la digitalizzazione è già applicata nell’amministrazione comunale lettone. 

I governi locali, secondo me, dovrebbero avere persone che conducano indagini obiettive su cosa vogliono i cittadini e su cosa causa problemi che ostacolano la digitalizzazione.

Ho introdotto 26 dottori al lavoro scientifico: loro hanno scritto le tesi di laurea con me.

Pēteris Rivža, mio ​​marito e il mio sostegno nei momenti difficili, è una persona su cui si può sempre contare e con il quale ho scritto diversi lavori scientifici, in quanto lui è un ricercatore presso la Facoltà di Ingegneria e Informatica dell’Università della Lettonia (LBTU).

È una persona introversa e tranquilla.

Anche il ruolo delle donne nella società e nel mercato del lavoro è un argomento che mi sta molto a cuore.

In Lettonia una donna con un titolo di studio superiore, sia nell’ambiente degli affari, sia nella pubblica amministrazione, guadagna meno di un uomo.

 

Liga Sarah: Mi racconti la tua esperienza presso l’Accademia dei Georgofili di Firenze? Vuoi tornare in Italia? Quali artisti italiani ti piacciono particolarmente?

Baiba: L’Accademia dei Georgofili ha più di 200 anni.

Ne sono membra corrispondente all’estero, perché sono una promotrice della sua collaborazione con l’Associazione Europea delle scienze alimentari e naturali, in cui faccio la parte fin dall’inizio.

Da molto tempo collaboro anche con l’Accademia di scienze forestali, di cui sono la Presidente.

Firenze è una città meravigliosa.

Ottima è l’Università di Bologna. 

Bologna è una città di apprendimento, mentre Roma e Venezia sono città piuttosto di celebrazioni.

Voglio tornare in Sicilia. 

Mi sento innamorata di Siracusa, Catania e Taormina.

Tu mi hai tanto parlato dell’Isola d’Ischia e mi hai convinta ad inserirla tra le mie prossime mete.

L’ingegnere, fisico e astronomo Archimede un tempo difese Siracusa dagli invasori romani. 

Come  ingegnere perfezionò il sistema di difesa di Siracusa. 

La leggenda narra che quando i romani assediarono Siracusa, l’ imperatore romano ordinò che Archimede gli fosse portato vivo. 

I romani incontrarono un uomo che disegnava qualcosa nella sabbia.

Era lui, Archimede, che progettava la difesa di Siracusa.

Quando l’ufficiale romano si rivolse a lui, Archimede rispose: “Va via, non coprimi il sole con il tuo corpo”. 

Il romano si arrabbiò e pugnalò Archimede, ma l’imperatore , scoprendo che Archimede era stato pugnalato, impiccò l’ufficiale per non aver eseguito l’ordine.

Mi piace molto il musicista toscano Andrea Bocelli. 

Aspetto il suo concerto a Riga.

Professionisti DILA APS 20231229 - Il Dispari: Liga Sarah Lapinska

Professionisti DILA APS 20231229 – Il Dispari: Liga Sarah Lapinska

 

Professionisti DILA APS 20230926

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Liga Lapinska | Dagnija Jankovska: Guida turistica e fotografa della Lettonia.

 Liga Sarah: Credi che ognuno di noi abbia una propria vocazione nella vita?
Dagnija: Sì ci credo. 
Ma non sempre è possibile soddisfare questa chiamata a causa di varie circostanze. 
Genitori, parenti, insegnanti e amici sono coloro che ci consigliano di imparare e studiare qualcosa di completamente diverso dalla nostra vocazione.

Liga Sarah: Cosa volevi fare da ragazzina?
Dagnija: Volevo diventare veterinaria, prete o entrare in monastero.

Liga Sarah: Ci sono personalità nella tua vita che hai voluto emulare?

Dagnija: Sono sempre stata consapevole di essere unica e irripetibile.

Liga Sarah: Le città Kuldīga e Goldingen. Cosa consiglieresti di vedere ai turisti?
Quali edifici e monumenti ti piacciono di più qui?
Quali oggetti naturali?

Dagnija: A Kuldīga consiglierei innanzitutto di visitare la Città Vecchia, che è stata dichiarata Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO.
Sicuramente vale la pena vedere a Kuldīga la cascata più ampia d’Europa -Ventas Rumba (249 m)-, dove i pesci che depongono le uova saltano in aria.
L’antico ponte in mattoni Kuldiga sul fiume Venta è il secondo più lungo di mattoni del mondo. 
Il monumento all’attore Ēvalds Valters, nato vicino a Kuldīga, realizzato dallo scultore Oskars Mikāns, e il monumento al Duca Jakob progettato dagli scultori Gļebs Pantelejevs e dall’architetto Andris Veidemanis.   
Questo nobile, nato a Kuldīga, portò la sua città nativa nel mondo, sviluppando il commercio e la navigazione.
Qui sono interessanti le sculture di legno e di metallo.
Gli oggetti naturali sono formati sulle rive del veloce fiume Venta.
Come guida certificata, io mostrerei volentieri agli ospiti il ​​centro storico di Kuldīga, ogni sua caratteristica, ogni suo dettaglio. 
E racconterei la storia del suo restauro.
È stato opera anche mia. 
Ci sono edifici del 1700.
La volta del castello antichissimo di Kuldīga, ancora esiste. 
La storia delle costruzioni locali in legno è impegnativa. 
Le facciate sono state rinnovate, rispettando rigorosamente le esigenze culturali e storiche e il contesto, mentre all’interno, secondo la moderna visione, sono presenti servizi, elettricità e vari extra.
Il 19 luglio 2023, l’Ambasciatore italiano Alessandro Monti arrivò a Kuldīga.
Ha discusso dei progressi della città verso l’inclusione nel patrimonio culturale mondiale dell’UNESCO.
Ha ammesso che le sue prime impressioni su Kuldiga sono state buonissime perché la città ha molto in comune con l’Italia. 
Era prevista una visita al centro storico di Kuldīga, Torre dei aghi, Centro degli Innovazioni Digitali, nonché un incontro con gli uomini d’affari.
Ottima scelta, la sua.

Liga Sarah: Quali sono stati i casi più curiosi nella tua professione di Guida turistica?
Come guida, sono rimasta sorpresa da alcuni escursionisti i quali, quando, in una giornata soleggiata, ho chiesto loro dove avrebbero preferito andare mi hanno proposto… al cinema.

Liga Sarah: Come sei riuscita a sviluppare il tuo gusto?
Tutti noi abbiamo bisogno della nostra personale calligrafia, sia per viaggiare, sia per fotografare e scrivere le nostre memorie o poesie.

Liga Sarah: Quali sono i tuoi fiori preferiti?
Dagnija: Ognuno ha la sua bellezza e il suo tempo di fioritura.

Professionisti DILA APS 20230926 - Il Dispari: Liga Sarah Lapinska

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Professionisti DILA APS 20230907

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Liga Sarah Lapinska | RUBRICA “Le interviste”: Velta Kristapsone ricamatrice

Sono esigente con me stessa e con gli altri

Velta Kristapsone, una delle finaliste del Premio “Otto milioni – 2023”, lavora a maglia da quando aveva solo 9 anni.

Per la prima volta in questo Premio di Arti Varie ideato da Bruno Mancini, un lavoro a maglia è stato selezionato per la fase finale e si tratta, appunto, di una dalle splendide sciarpe di Velta Kristapsone.

La maglieria è la sua passione ed è il suo lavoro da sempre.

Lei sa come insegnare il mestiere agli altri.

È felice per la sua nipotina, Kristine Cera, che disegna cartoline di auguri e trova il tempo per dipingere e lavorare l’uncinetto.

Velta ha cinque figli, nove nipoti e una pronipote e tutti indossano calzini, guanti, cappellini, giacche, sciarpe e gli scialli fatti a maglia da lei.

Le auguriamo di trovare designer e case di moda italiane che notino il suo stile e le sue eccellenti capacità e inizino a collaborare con lei.

D:-  Raccontaci qualcosa di te stessa.

R:-  Lavoro a maglia fin dalla prima infanzia e ho iniziato confezionando calzini.

Come la maggior parte dei contadini, sono diligente e coscienziosa.

Lavoro continuamente.

Sono nata nel 1958 in campagna, quindi sono un Cane deciso secondo l’oroscopo cinese e un Leone fedele secondo l’oroscopo zodiacale.

Ci siamo trasferiti a vivere a Aizpute, una città nel distretto di Kurlandia, Lettonia.

Lì, nella fabbrica di caramelle, producevamo caramelle “Gotiņas”, prelibatezze che venivano esportate anche in altri  paesi.

Adesso vivo a Salaspils.

Mi godo le betulle fuori dalla finestra del mio appartamento.

L’Italia è sempre stato il paese dei miei sogni.

Purtroppo non sono mai riuscita ad andare in Italia.

Volevo davvero vedere il Mediterraneo e le sue isole Ischia e Capri.

Beh, è ​​troppo tardi per me fare un viaggio in Italia.

Forse l’anno prossimo la mia nipotina Kristīne vincerà il concorso “Otto milioni – 2024” con i suoi lavori all’uncinetto e i suoi disegni e andrà a Ischia e mi porterà CD con musica napoletana, souvenir locali con simboli del mare e lavori d’artigianato?

Sono felice di avere l’opportunità di partecipare a questo concorso, grazie a te e a Sandra Paulsone!

Finora non ho partecipato a nessuna mostra con le mie numerose opere.

Dovrei pensarci.

Mi piace il silenzio e la musica.

Eseguo anche lavori su commissione in modo creativo.

Smonto il lavoro a maglia e poi rifaccio tutto in modo che non si verifichino errori.

Ho venduto i miei prodotti artigianali alle fiere.

In Lettonia i giovani, sia femmine che maschi, non sono molto interessati alla maglieria decorativa ma comunque acquistano volentieri i calzini.

Le calde pantofole lavorate a maglia sono molto apprezzate con l’inizio dell’inverno.

I calzini di pizzo lavorati a maglia vengono acquistati e indossati nei servizi fotografici.

Mi è piaciuto particolarmente il servizio fotografico natalizio di una giovane modella con mie calze di pizzo bianco, tutto in armonia.

 

… continua la prossima settimana

Professionisti DILA APS 20230907 - Il Dispari: Liga Sarah Lapinska

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Direttore Gaetano Di Meglio

Pagina a cura di Bruno Mancini

Capo Redattrice Angela Maria Tiberi

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Professionisti DILA APS 20231222- Il Dispari: Giuni Tuosto

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Storia dell’emancipazione femminile dalle Suffragette ai giorni nostri

Inizierà dalla prossima settimana, con tutti i nostri auguri, la speciale collaborazione che Giuni Tuosto, nuova amica dei progetti culturali Made in Ischia ideati e proposti dall’Associazione di promozione Sociale “Da Ischia L’Arte – DILA APS“, offrirà a questa pagina.

E sarà un impegno si scrittura che affronterà uno dei temi più caldi del dibattito civile che attualmente appassiona noi tutti.
Il titolo della rubrica “Storia dell’emancipazione femminile dalle Suffragette ai giorni nostri” non ha bisogno di ulteriori precisazione per qualificarne la dimensione di attivismo sociale.
Lei, su nostro invito, si presenta così:
Mi chiamo Giuni Tuosto.
Sono una giornalista italiana.
Campana, per la precisione.
Orgogliosamente campana, in quanto il luogo di nascita ci definisce tutti.
Della Campania amo le persone, il mare, il calore, la passione.
E con vera passione scrivo di donne.
Donne che hanno cambiato il mondo con un grido o con un sussurro.
Donne che hanno superato ostacoli e vinto battaglie.
Donne che hanno percorso strade insolite e impervie.
Donne senza paura.
Donne che hanno pagato un prezzo alto per l’amore.
Ringrazio Bruno Mancini per avermi accolta nell’Associazione DILA APS e il Direttore Gaetano Di Meglio per avermi dato l’opportunità di raccontare le vite di queste donne sulle pagine del giornale.
La Rubrica “Storia dell’emancipazione femminile dalle Suffragette ai giorni nostri” si occuperà, per voi, di donne di ieri, di oggi e di domani.
Tra passato e presente, tra privazioni e libertà, da Cleopatra a Ursula Von der Leyen mille voci si intrecciano con coraggio e furore, e noi siamo qui per rendere onore ad ogni donna che ci ha regalato un po’ di voce in più.

Professionisti DILA APS 20231222 - Il Dispari: Giuni Tuosto

Professionisti DILA APS 20231222 – Il Dispari: Giuni Tuosto

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Professionisti DILA APS 20231215 – Il Dispari: Massimo Abbate

Professionisti DILA APS 20231215 – Il Dispari: Massimo Abbate

Professionisti DILA APS 20231215

Professionisti DILA APS 20231215 - Il Dispari: Massimo Abbate

Professionisti DILA APS 20231215 – Il Dispari: Massimo Abbate

MASSIMO ABBATE | MINI STORIA DEL

FESTIVAL DELLA CANZONE NAPOLETANA

Festival di Napoli 2021 – 7a edizione – 6 aprile Teatro Sannazaro – Parte seconda

Nel corso del Festival sono state eseguite le canzoni: “MBRACCIO A TE” (Festival di Napoli 1959) di Enrico Buonafede – Giuseppe Marotta, nella elaborazione per duetto di Riccardo Fiorentino, cantata dal mezzosoprano Raffaella Ambrosino e dal soprano Clementina Regina, accompagnate al pianoforte da Riccardo Fiorentino alla presenza del figlio del compositore, M° Mario Buonafede; “TARANTELLA DI PRIMAVERA” composizione di Riccardo Fiorentino, su poesia di Daniele Ventre, che, in un dialetto napoletano di grande raffinatezza, narra vicende legate alla chiusura da pandemia; “Turnarran’e  Musicante, / Juoche, note, ball’e ccante” brano eseguito da un Coro Polifonico di 24 artisti lirici professionisti, accompagnato dall’autore al pianoforte e dalla tammorra di Romeo Barbaro, alla  presenza del Poeta Prof. Daniele Ventre.

Durante il Festival è stato reso omaggio ai cantanti Enrico Caruso (100 anni dalla morte 1921-2021), Sergio Bruni (100 anni dalla nascita 1921-2021) e Mario Abbate (40 anni dalla scomparsa 1981-2021), che hanno reso famosa nel mondo la canzone e la cultura napoletana – Ospiti di prestigio nel parterre del teatro Sannazaro:

Beya Ben Abdelbaki Fraoua Console della Repubblica di Tunisia a Napoli; Carlo Mey Famularo cantante della colonna sonora della soap partenopea “Un posto al sole”; Ermelinda Maturo produttrice cinematografica ed editrice di Christofer Magazine; Marcia Sedoc ballerina del Gruppo Cacao Meravigliao presente nelle trasmissioni RAI di Renzo Arbore, ora organizzatrice di eventi internazionali; Pasquale Buonfiglio Deputato della Comunità Europea e Presidente di SFP – Social Future Project; Fulvio Frezza dell’Ufficio di Presidenza della Regione Campania.

Sono stati premiati i primi 4 classificati:

1^ classificato e Vincitore del Festival: LINO GALIERO

2^ classificato: SILVIA FALANGA

3^ classificato: STEFANIA DONADIO

4^ classificato: THAYLA OREFICE (in rappresentanza di tutti gli altri 14 finalisti al 4^ posto, tutti a pari merito).

Ma il Festival non è solo dedicato alla musica ed alle sue melodie, perchè la musica abbraccia tutti i popoli unendoli e ponendo anche l’unione come unico obiettivo, esportando all’estero la tradizione e la cultura della canzone napoletana.

Il Festival di Napoli non è solo una kermesse canora ma così si identifica:

  • un volano per raccontare, promuovere e valorizzare la cultura partenopea
  • la didattica: coinvolgimento delle Accademie di Moda per ricordare l’alta sartorialità napoletana, le scuole alberghiere per valorizzare l’accoglienza di questo magnifico territorio
  • la finalità di valorizzare ancor di più la ricerca e l’innovazione nei giovani della New Generation grazie anche al supporto dei cantanti lirici nell’incontro con i giovani nell’interpretazione di brani classici, una novità suggerita da Massimo Abbate, direttore artistico del Festival di Napoli
  • l’arte: il Festival ha ospitato una scenografia d’ingresso al vernissage, tenutosi nel foyer del Teatro Sannazzaro, allestita da due maestri d’arte: Gino De Vita e Roberto Di Guida.
    Gino De Vita, artista e patron de Il Salotto Dadaista, Art Gallery di Ischia Ponte, con la sua “ARTE da PALCO ” con l’iconico pianoforte Blu, tastiera verticale, in puro spirito DADA, decontestualizzato e trasportato in mera fruizione visiva.

Professionisti DILA APS 20231215 - Il Dispari: Massimo Abbate

Professionisti DILA APS 20231215 – Il Dispari: Massimo Abbate

Professionisti DILA APS 20231208

Professionisti DILA APS 20231208

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MASSIMO ABBATE | MINI STORIA DEL

FESTIVAL DELLA CANZONE NAPOLETANA

Festival di Napoli 2021 – 7a edizione – 6 aprile Teatro Sannazaro – Parte prima

Vince: Lino Galiero – Premio Mercadante: Rosita Rendina – Premio Caruso:  Gennaro MonèPremio Napoli nel mondo: Erin Wakeman  – Premio Capurro: Marco FerrantePremio Di Capua: Maria Movchan – Premio Renato Ruocco: Alessia Pelliccia – Premio Giglio D’autore: Ciro Mautone – Premio Sergio Bruni: Thayla Orefice – Premio Antonio Vian: Lino Galliero – Premio Mario Abbate:  Carmen Navarro.

Direzione Artistica Massimo Abbate – Direzione musicale Lino Pariota – Presentatori Erennio De Vita, Magda Mancuso, Valeria Altobelli – Vallette d’eccezione Maria Rosa Borsetti e Mena Alfano – Presidente Giuria Liryc Dario Ascoli – Membri Giuria Raffaella Ambrosino, Massimo Iannone, Carmine Monaco, Francesco Malapena – A Rino Abbate, vice Presidente dell’A.N.I.A. nonché fratello di Massimo Abbate, è stato consegnato in Premio una scultura di Ferrigno dedicato al padre Mario Abbate, mentre Massimo Abbate ha ricevuto dal Deputato On.le Pasquale Buonfiglio (anche Presidente dell’Associazione SFP-ITALIA) una targa con il Patrocinio della Commissione Europea Rappresentanza per l’Italia nella quale si legge “Questo Festival è per la città di Napoli un appuntamento di caratura internazionale che non deve mai spegnersi”.

Presidente Giuria New Generation: Mauro Spenillo – Membri Giuria Antonio Romano, Rodolfo Fiorillo, Gianni Averardi – Ospiti Rino Abbate, Riccardo Fiorentino, Raffaella Ambrosino, Clementina Regina, Francesco Malapena, 9 modelle MUSE, Rodolfo Fiorillo, Antonello Rondi, Mario Maglione, Luciano Capurro, Anna Caso, Café chantant insieme alle ballerine, il vincitore del Premio Luciano Virgili dell’Ardenza, Paolo Breda Bulgherini, Xhanette Nelaj vincitrice del Festival di Napoli in Albania, Orest Tsymbala Direttore Artistico Festival of Naples in the world dall’Ucraina, Maria Movchan, Gianfranco Caliendo, Gianni Averardi, Silvia Tatangelo – si sono esibite le due vincitrici della scorsa edizione del Festival di Napoli: Enrica La Femina ed Imma d’Inverno – Ospiti per il genere: Villanella: Gruppo Paese mio bello con Lello Giulivo, Gianni Lamagna, Anna Spagnuolo e Patrizia Spinosi; Macchietta: Claudio Carluccio voce e chitarra; Tarantella: Gruppo Anima e danza;  Tamurriata: I vico;  Sceneggiata: Rosa Miranda e Ciro Capano – Interventi speciali del comico Massimiliano Cimino che ha interpretato Edoardo De Filippo, Pupilla Maggio e Totò – Duetti New generation e Liryc: Annalisa Burzio e Fabrizio Borghese “Reginella”; Monica Fiorillo e Luciano Capurro “’Na sera ‘e maggio”; Francescopio Lessone e Rosanna Volpe “Dicitencello vuje”; Alessia Pelliccia e Marco Ferrante “’O sole mio”; Massimo Penza e Raffaella Ambrosino “Uocchie c’arraggiunate”; Thayla Orefice e Gianluca Pantaleone “’A tazza ‘e cafè”; Ciro Mautone ed Erin Wakeman “’O surdato ‘nnamurato”; Carmen Navarro e Valerio Monaco “Passione”; Lino Galiero e Linda Airoldi “Era de maggio”; Connie e Maria Movchan “Te voglio bene assaje”; Stefania Donadio e Rosita Rendina “I’ te vurria vasà”; Annalisa Madonna e Federica di Rocco “A vucchella”; Napulammore e Simone Ciccarese “Torna a Surriento”; Sasà di Palma e Gennaro Moné “Core ‘ngrato”; Sally Cangiano e Bruno Sebillo “’O mareneriello”; Silvia Falanga e Annarita Terrazzano “Voce e notte”; Jen Quirito & Rossella Lomelli & Francesco Malapena “Maria, Marì”; Gustavo Martucci e Anna Caso “Palomma ‘e notte”.

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ASSIMO ABBATE | MINI STORIA DEL

FESTIVAL DELLA CANZONE NAPOLETANA 2020 (seconda parte)

Conclusioni e riflessioni della Direzione Artistica:

«è stata portata a termine la 6a edizione del Festival di Napoli avventura iniziata nel 2015 al Politeama e conclusasi il 30 dicembre del tormentato 2020.

Chiunque in tempo di pandemia avrebbe addotto la scusa, plausibile, per non farla e per non mettere a repentaglio il rischio d’impresa. Lo hanno fatto in molti, quasi tutti.

Hanno osato solo coloro che hanno avuto budget sostanziosi da Enti pubblici già previsti e/o contratti stellari da sponsor.

Noi? Noi lo abbiamo fatto con nulla di tutto ciò.

Siamo scesi in campo a giocarci una partita senza storia, senza alcuna possibilità di vincerla… senza alcun pronostico a nostro favore.

Invece, forti delle nostre pazze convinzioni, l’abbiamo vinta.

Coraggio? Follia?

Non è dato sapere ma quel che è certo è che quando ci metti passione, onestà e amore per l’arte, scatta uno strano meccanismo, una luce interiore che produce un tipo di forza e di potere spirituale da farti credere nella possibilità di un miracolo, e miracolo… è stato.

Lo abbiamo fatto, questo festival del 2020, permettendoci il lusso di farne addirittura due: uno in Albania ripreso dalla TV Nazionale a Durazzo con incredibili dati di ascolto (oltre 650.000) e l’altro in diretta streaming utilizzando un antico salotto napoletano di un vecchio casale in Umbria al posto di un teatro di prestigio napoletano, e con delle video/performance, al posto delle esibizioni live.

Non basta.

Ci siamo concessi un ulteriore lusso: quello di realizzare la seconda serata dedicata alla Lyric in Villa Bruno a San Giorgio a Cremano nello splendido scenario della storica fonderia agghindata a teatro in occasione del Premio Massimo Troisi.

Qui ci siamo concessi il Tutto Live! 

Dati di ascolto complessivi? Oltre due milioni e mezzo.

Per molti un successo inaspettato e senza precedenti, per noi un raggiungimento soddisfacente grazie a un lavoro svolto capillarmente con la cura di sempre.

A cosa è dovuto questo successo?

Prima di tutto perché ci abbiamo sempre creduto, e poi è venuto grazie alle linee guida che hanno indirizzato e distinto e caratterizzato, le tre serate.

La prima dedicata alla New Generation partenopea, la seconda alla Classic/Lyric napoletana e la terza alle Voci dal Mediterraneo.

Una importante partecipazione in massa di popoli facenti parte del bacino del Mare Mediterraneo che più di qualsiasi altra cultura d’oltreoceano, del nord Europa e alla pari di quella orientale, ha da offrire il meglio dell’arte ed è infatti da questi popoli e da quelle terre, non sono mancate Bellezza, Cultura, Storia.

Un patrimonio immenso non solo musicale nelle nostre mani.

Sia chiaro: chi ha vinto non è mai il singolo, pervaso dai propri personalismi, ma una squadra capace di lottare per una giusta causa, quella di valorizzare e riportare nella giusta dimensione attraverso l’evento festival, la canzone napoletana nel mondo.

La squadra ha un nome, si chiama: Festival di Napoli.

Ma allora, se noi abbiamo vinto, chi ha perso? Chi sono stati i nostri avversari? Non certo le personalità politiche sorde come Ulisse al richiamo di Partenope e neanche tutto un ambiente territoriale che contro di noi ha adottato un ostracismo silente e perverso, impaurito dalla nostra solare avanzata. Neanche avversari che prima o poi da soli verranno a sostenerci… se comprenderanno che un buon conto corrente personale non fa cultura.

Il nemico è stato uno solo… il più forte di tutti, il più imprevedibile… temibile ma forse anche il più importante insegnante di vita e di morte, motore anche di profonde riflessioni: il signor Covid-19.

Lo abbiamo battuto con il nostro coraggio di esistere, insistere, di amare e di comprendere la vita e l’importanza vitale delle sue arti, a partire dalla musica… dal Festival di Napoli.

Professionisti DILA APS 20231201

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MASSIMO ABBATE | MINI STORIA DEL

FESTIVAL DELLA CANZONE NAPOLETANA 7

Festival di Napoli 2020 – 6a edizione                                 

Causa pandemia, on line su pagina facebook Festival di Napoli 28-29-30 dicembre.

 

Prima serata 28 dicembre 2020:

Direzione Artistica Massimo Abbate;

Direzione musicale Lino Pariota;

Presentatori Emanuela Giordano & Magda Mancuso & Enzo Nicolò;

Ospiti live Riccardo Fiorentino & Raffaella Ambrosino;

Special Guest video Marco Buracchi & Giusi Barone & Marianna Corrado & Antonya Di Iorio & Concetta De Luisa;

Conduttori Massimo Abbate & Lino Pariota.

 

Seconda serata 29 dicembre 2020:

Rosita Rendina, Gennaro Monè, Linda Petriccione, Gianluca Pantaleone, Mariya Movchan, Andrea Russo, Annarita Terrazzano, Salvatore Minopoli, Marco Ferrante, Camilla Carol Farias, Antonio Landolfi;

Al pianoforte per la sigla di apertura Riccardo Fiorentino, per l’accompagnamento ai cantanti lirici Alfredo Giordano Orsini, per l’accompagnamento alla sigla finale Riccardo Iozzia Ambrosino; Special Guest video Dominika Zamara & Claudio Sgura & Olga Zhuravel Maselli Rodolfo Maria Gordini & Benedetta Kim;

Special Guest di Arte Culinaria Chef Claudio Menconi.

 

Terza serata 30 dicembre 2020:

Riccardo Fiorentino & Ester Jok &  Luljeta Strefi & Luljeta Strefi & Kastriot Tuscia & Bellamorèa & Parafonè & I Terraros & Mercedes Gomez Gago & Trio Joao Frade & I Tazenda & Spiteri Lucas Band & Nour & Iannis Tsolca.

 

INTERPRETI – TITOLI – AUTORI

SOOL FOOD VOCALIST – Tutto in un sogno – Capriglione

EMANUELE MATRULLO – ‘E pparole ca nun dice – Esposito

LUCA SORRENTO – Comme vulesse – L. Esposito – D’Alise

ENRICA LA FEMINA – ‘Na vota ancora – La Femina – Rienzo

ADELAIDE CUCINIELLO – Nonna Lì – Cuciniello e Iovine

STEPHANO E IL BUONO – ‘A strada ‘e casa mia – Marcato-Cimmaruta-Giardino

FATMA MEMA E ENEA CERASHI – Passa nuttata e va’ – Selo – Libaba

IMMA D’INVERNO – ‘Sta città – Guida – G. Campagnoli

GUSTAVO MARTUCCI – Napule futtetenne – Somma – Martucci

MARIA OSSINO – Le donne non si toccano – Romano

MASSIMO PENZA – ‘O tiempo – Donniacuo – Del Grosso

 

Vincono: Imma D’Inverno & Enrica La Femina;

Premio Speciale ANIA (Assoociazione Nazionale Italiana Artisti) Adelaide Cuciniello;

Premio alla Carriera agli autori Luciano Somma & Giuseppe Donniacuo;

Premio Giuria Internazionale dei Media Partners per la Critica Luca Sorrento & Stephano e Il Buono;

Sezione Lyric assegnati dal Presidente di Giuria Dario Ascoli e dai Membri Raffaella Ambrosino e Massimo Iannone:

Premio Mercadante Rosita Rendina;

Premio Troisi Camilla Carol Farias;

Premio Napoli nel mondo Maryia Movchan;

Premio Caruso (ex aequo) Salvatore Minopoli & Gennaro Monè & Marco Ferrante & Gianluca & Antonio Landolfi;

Premio Ricomincio da 3 Andrea Russo;

Premio Mirna Doris Annarita Terrazzano;

Premio Stream ‘e Napule Linda Petriccione,

Premio Giuria Internazionale dei Media Partners Sezione Lyric Camilla Carol Farias & Gennaro Monè & Gianluca Pantaleone & Rosita Rendina;

 

Professionisti DILA APS 20231124- Il Dispari: Massimo Abbate

Professionisti DILA APS 20231124- Il Dispari: Massimo Abbate

 

Professionisti DILA APS 20231117

MASSIMO ABBATE | MINI STORIA DEL FESTIVAL DELLA CANZONE NAPOLETANA

Festival di Napoli 2019 (seconda parte)

5a edizione 13-14-15 dicembre Studi Event FDN presso la rete televisiva Italia Mia.

 Il Festival è stato introdotto dalla sigla “Figlie dell’ammore”, canzone scritta da Massimo Abbate e Dario Bianchimusica di Massimo Abbate e arrangiamento di Lino Pariota.

I 4 minuti del video, nei quali c’è l’essenza di Napoli e delle sue bellezze, hanno ottenuto 156.000 visualizzazioni in meno di due giorni!

In gara 30 cantanti “new generation” e l’assoluta novità di 10 cantanti di formazione lirica accompagnati al pianoforte da Riccardo Iozzia Ambrosino

Premi realizzati dall’artista internazionale Gianluca Merlonghi.

Si è parlato di arte partenopea anche grazie alla presenza del professore Enzo Ruio e dei suoi “graffiti”.

Una grande novità è stata, introdotta dal Direttore artistico Massimo Abbate con l’iniziativa a favore dell’attività educativa dal titolo “Un momento di didattica musicale”, della quale è stata protagonista La Scala Minore Napoletana.

Semplice e divertente ESPERIENZA TATTILE che permette, ad ogni tipologia di artista emergente, di “toccare” con mano il tradizionale PENTAGRAMMA su cui si fonda il linguaggio della musica partenopea realizzata grazie alla presenza del celebre produttore e chitarrista Marco Burracchi, eccellente docente di chitarra elettrica.

La Coreografa Nunziana Venezia e i ballerini della Compagnia dell’Accademia del Teatro delle Palme di Napoli (Daniela Carrotta, Antonio Cretu, Pasquale Scaturchio, Simone Caprio, Doriane De Angelis, Adriana De Vita, Martina Esposito) hanno messo in scena due momenti di danza, ai quali si sono alternati gli interventi comici di Natalia Cretella e Lello Pirone.

Tappeti blu sono stati riservati ai cantanti Concetta De Luisa e Pietro Esposito, vincitori della precedente edizione; al gruppo femminile Le mille bolle blu, vincitore di Sanremo canta Napoli;  a Maurizio Meli, Patron del premio Lucio Dalla; allo shoman Krassym  e all’attore comico

Massimiliano Cimino.

INTERPRETI – TITOLI – AUTORI

ADELAIDE CUCINIELLO – Addò nascene ‘e penziere – Giglio & Marotta

ENRICO AMENDOLA – Sorema – Donniacuo & Amendola

MARIA APRILE – ‘A maschera – Maria Aprile

SALLY CANGIANO – Acqua io e acqua tu – Sally Cangiano

GIUSEPPE D’ANGELO – Sciore – Giuseppe D’angelo

DANNY GIO’ – Nuie simme ‘e fachire – De Luca

CIAL ANGELO DE FILIPPO – Ie p’ammore campo e moro – Mario Abbate jr & Angelo De Filippo & Michele Buonocore

MARIA DE FILIPPO – Nuie simme meridionale – Anna Merolla

MARIA DI BELLA – Fantasia da gente – Di Bella & Scutiero & D’Auria

SASA’ DI PALMA – Comme a nu criature – Genny Esposito

FATIMA FAUSTO FT  LELLO BENEDUCE – Gocce d’amore – Michele Buonocore

BIAGIO FOGLIA – Te voglio bene – G. Donnaquio & A. Del Grosso

DEBORAH INGARGIOLA – L’amore lascia il segno – Del Grosso & Tortora

VALERIA LISTA – Meza jurnata – Valeria Lista

MARGOT – Uocchie- Sant’Aniello

LUCA MARIS – Luntano senza ‘e te – Luca Maris

TERESA MOCCIA – Te voglio ancora – Teresa Moccia

MARIA NICODEMO – Musica – Anna Merolla

IMMA PALUMBO – Notte – Enrico De Michele

ANTONIO PETROSILLO – Parlanno ‘e te – Michele e Antonio Petrosillo

DANIELA PREVETE – Ricordi – Salamone Puerto Vesce

SARA ROSSI – ‘E te me voglio annammurà – Angelo De Filippo & Gianni Scognamiglio

GIUSEPPE RUSSO – Affianco a te – Giuseppe Russo

LUCA SORRENTO – Lassa sta’         

MANU SQUILLANTE  – Notte         

PINA TRUPPA – Napule, Terra nosta – Stefano Ceparano & Antonio Capasso

MIRY VISCIONE – No cuore no party – Moschetto

Professionisti DILA APS 20231110

Professionisti DILA APS 20231110 - Il Dispari: Massimo Abbate

Professionisti DILA APS 20231110 – Il Dispari: Massimo Abbate

Professionisti DILA APS 20231110 - Il Dispari: Massimo Abbate

Professionisti DILA APS 20231110 – Il Dispari: Massimo Abbate

FDN New Generation AUDIZIONI 2023

Nel primo step FDN New Generation ONLINE 2023, le richieste di partecipazione pervenute alla redazione del Festival di Napoli sono state ben 384.

Come da regolamento la Direzione Artistica insieme alla Direzione Musicale e ai suoi collaboratori, ha provveduto, dopo un attento ascolto, a una prima scrematura scegliendo 46 brani.

Le audizioni dei prescelti si stanno svolgendo, nell’ambito del secondo step New Generation LIVE, in tre sedute.

La prima si è tenuta a Napoli il 28 ottobre nell’Accademia Caliendo Scuola di Canto Moderno.

La seconda si terrà nel centro Italia in provincia di Terni presso l’Agriturismo: “Il Casale dell’Abate Ritrovo degli Artisti”.

La terza sarà a Milano negli studi FDN Event di via Bobbio.

Nella prima audizione sono stati convocati 16 cantanti che si sono esibiti davanti alla Commissione presieduta da Patron Massimo Abbate, Riccardo Fiorentino (Maestro presso Teatro San Carlo di Napoli), Gianfranco Caliendo (Componente dello storico gruppo musicale “Il Giardino dei Semplici”), Nello Ferrara (Cantante di successo al glorioso Festival di Napoli del 1966 in coppia con Peppino di Capri) ed Enzo Nicolò (Vincitore in qualità di autore del primo premio al Primo Festival di Napoli targato Abbate del 2015).

Si ricorda che, per evitare le “caos selezioni” dal vivo, questo Festival adotta un sistema di ascolto molto articolato, dedicando il dovuto tempo e rispetto alle performance e ai loro protagonisti, evitando di fare i nomi degli esclusi.

Al momento gli artisti presi in considerazione per la finale, ma comunque in attesa dell’aggiornamento della graduatoria delle altre due audizioni sono:

Gustavo Martucci Je sto’ bbuono sul’io di Donniaquo – Martucci.

Patrizia Baldassarre Cu’ passione di Baldassarre.

Francesco Mennillo ‘O Rre di Mennillo.

Antonella Michelizzi e Oltre Oceano Band Napule torna ccà di De Furia.

Giuseppe D’Angelo Strigneme accussì di D’Angelo.

Giuliano Angelini Sulo di Angelini

Diana D’Alessio Pe’ sempe di Sonia D’Alessio – Bonaiuto

Eloisa Perrino Sto ccà ncopp’a sagliuta di D’Alessio – Bonaiuto

Maria Donnarumma ‘E signore do’ mare  di Gallo

Gabriele Torone Core perduto di Donniacuo – Torone

Si dovrà attendere la graduatoria delle altre due audizioni per poter stilare l’elenco definitivo.

Il 10 dicembre è la data fissata per la comunicazione ufficiale e definitiva dei nomi dei finalisti.

La location nella quale si svolgeranno le tre serate finali sarà ugualmente comunicata il 10 dicembre e, al momento, possiamo dire con notevole compiacimento che la più prestigiosa (e più probabile) è ubicata in un Comune molto ma molto rinomato turisticamente e culturalmente!

Professionisti DILA APS 20231110 - Il Dispari: Massimo Abbate

Professionisti DILA APS 20231110 – Il Dispari: Massimo Abbate

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MASSIMO ABBATE | MINI STORIA DEL FESTIVAL DELLA CANZONE NAPOLETANA

Festival di Napoli 2019 (prima parte)

5a edizione 13-14-15 dicembre Studi Event FDN presso la rete televisiva Italia Mia.

 Vince Antonio Petrosillo.

Premio della Critica a Sasà Di Palma; Premio Mario Abbate a Giuseppe D’Angelo; Premio Interpreti del sole “Espressione” a Miry Viscione; Premio Rino Giglio “Autore” a Adelaide Cuciniello; Premio “Indifferentemente”  “Passione” a Maria Nicodemo; Premio “Tu si na cosa grande” “Intensità”a Luca Maris; Premio Internazionale della Critica Gianni Cesarini a Sasà Di Palma; Premio Voce del Teatro a Miriam Artiaco; Premio “Voce del Sentimento” a Luciano Capurro; Premio “Giovanni Capurro” a Marco Ferrante; Premio “Napoli nel Mondo” a Dorothy Manzo; Premio “Franco Ricci” a Cristian D’Aquino; Premio Palazzo San Carlo a Erin Wakeman.

Membri delle Giurie: 

Marco Buracchi, Bruno Rubino, Gianni Averardi, Lino Pariota, Rodolfo Fiorillo, Nello Ferrara, Tino Coppola, Dario Ascoli, Raffaella Ambrosino, Massimo Lo Iacono.

Partecipazione di Andrea Dalla Vecchia Ambrosino.

Direzione Artistica Massimo Abbate.

Direzione musicale Lino Pariota.

Presentatori: Emanuela Giordano, Magda Mancuso, Enzo Nicolò. Ospiti: Rino Abbate, Rodolfo Fiorillo, Nunziana Venezia, Ballerini della Compagnia dell’Accademia del Teatro delle Palme di Napoli (Daniela Carrotta, Antonio Cretu, Pasquale Scaturchio, Simone Caprio, Doriana De Angelis, Adriana De Vita, Martina Esposito), Natalia Cretella e Lello Pirone, Marco Buracchi, Enzo Ruio, Massimiliano Cimmino, Concetta De Luisa e Pietro Esposito, il gruppo femminile “Le mille bolle blu“, Maurizio Meli, Krassym, Massimiliano Cimino.

 Il Festival di Napoli 2019 è stato patrocinato dal Comune di Napoli e dalla Regione Campania e, oltre a viaggiare sulle note dei cantanti in gara, ha rappresentato una finestra sulla musica e sulla cultura napoletana.

La diretta televisiva delle tre serate è andata in onda sul web contemporaneamente in Spagna, Portogallo, Germania, Svizzera, Inghilterra, Argentina, Brasile, Repubblica Domenicana, Australia, Cina, Giappone e nella città di New York.

A ridare peso e spessore al Festival è stato un nutrito team organizzato e capitanato da Massimo Abbate, figlio del celebre cantante napoletano Mario Abbate, e l’ottima direzione di Mena Alfano, coadiuvata da Maria Rosa Borsetti, Patrizia Novi, Michele Del Sorbo e Giusy Santaniello.

«Anche in questa edizione» ha detto Massimo Abbate «l’obiettivo primario del Festival è stato quello di far rinascere la canzone napoletana, veicolando all’estero il patrimonio culturale, artistico, ma anche quello ambientale ed enogastronomico campano.
ssimo Abbate
Infatti, il pubblico in presenza ha trovato un’accoglienza speciale presso gli studi Event Tv di Italia Mia di Caserta, potendo degustare, prima delle parole in musica, raffinati prodotti locali in un’area appositamente riservata.»

Professionisti DILA APS 20231103 - Il Dispari: Massimo Abbate

Professionisti DILA APS 20231103 – Il Dispari: Massimo Abbate

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Professionisti DILA APS 20231027 - Il Dispari: Massimo Abbate

Professionisti DILA APS 20231027 – Il Dispari: Massimo Abbate

5847 MASSIMO ABBATE | MINI STORIA DEL
FESTIVAL DELLA CANZONE NAPOLETANA 5

Festival di Napoli 2018 – 4a edizione – 7 dicembre Teatro Politeama.
Tutto procede per il meglio anche se non mancano situazioni esterne spiacevoli. Viene constatata una intollerante invasione di manifestazioni che con annunci e operazioni di maquillage attentano alla credibilità del festival minandone l’immagine e l’autenticità. In molti titoli delle suddette appare evidente il riferimento a un proprio Festival Di Napoli.
Abbate, Patron del Festival, scende in campo e a colpi di diffide e querele, blocca sul nascere diciture fuorvianti.
Il Festival di Napoli è ormai consolidato legalmente dal 2015 e non mancano avvisi legali a chi attenta alla sua onestà professionale e intellettuale.

INTERPRETI – TITOLI – AUTORI
CONCETTA DE LUISA – Puortame cu’ te – De Luisa – Buonagiunto (Primo posto)
PIETRO ESPOSITO – Sulo tu – Buonocore – Esposito (Secondo posto)
N’ SOUND – Arricordate ‘e me – Mormile – Giordano Orsini (Terzo posto)
VINCENZA PURGATO – Acqua – Purgato – Cingotti (Premio della Critica assegnato da Gianni Cesarini)
ENRICO AMENDOLA – Jamme annanze – Donniacuo – Amendola
LUCA ARGENTI – Nun m’annammurasse cchiù – Argenti
ARIMA – ‘Na pazzia – Vitale
SAVIO ARTESI – Figlie ‘e nisciuno – Silli
A7ICO – N’attimo ancora – Credentino
DARIO BIANCHI – Anema – Bianchi
GIOVANNI BOTTA – Parlo ‘e te – Botta
LUDOVICA BROSCRITTO – Accarezzame – Silli
FEDERICA CARDONE – Doce e amaro – Cardone
CINZIA CASERTA – Spusammece – Calabrese – Caserta
NUNZIA CENTANNI – La notte delle stelle – Centanni – Pariota
TONIA CESTARI – ‘O ssapive tu? – Cestari
CINZIA COLONNA – Aiutame – Vitale
EMANUELA COLUCCI – Mullechelle po’ core – Colucci
VALERIA CONDINO – Dimme ched’è – Amato – Condino
GIANNI CONFESSORE – L’urdemo saluto – Vitale
TIZIANA CRISPINO – Anema nera – Crispino – Marchese
DAVIDE D’AMBROSIO – A varchetella – D’Ambrosio – Crocetta
GENNARO DE CRESCENZO – Luntano se ne va – Arato – De Crescenzo
ANGELO DE FILIPPO – Oj né – De Filippo
DANIELA DENIS – Ete m’annammuraje – Merolla
FRANCESCA DI GIACOMO – Canto ‘a vita – Di Giacomo – Carpentieri
MAURIZIO EPOCA – Miette annanz’o core – Epoca
ROBERTA FRAOLA – Tutto chello ca putesse sunnà – Marchitto
GIORDANA GRASSI – Niente è fernuta – Santangelo – Grassi
YLENIA IORIO – Me faje muri’ – De Martino – Satta
MAURIZIO JUNIOR – E m’annammoro ‘e te – Strada – Migliaccio
LAVA ‘E SOUND – Ma pecchè – Lave ‘e sound
SIMONE PREZIOSO – Dimmi – Prezioso
RESCATTO – Bruna – Amato
JOE ROMANO – Un alba a New york – Roano
MARIA ROSA RUFFO – Magia – Vesce – Salomone
SAVIO SILLI – L’ammore è – Silli
DANIELA TERLATI – ‘O tiempo – Terlati – Rega
ROBERTA TONDELLI – Femmena – Amato – De Luca
TRIO 21 Elena Esposito – Maria Carmela Esposito – Carla Palmieri –
‘O rusario de’ femmene – Contento – Caliendo
TUEFF – Brigante p’ammore – Mantice – Flugi
GENNY VITALE – Dimane simme io e te – Vitale

Professionisti DILA APS 20231027 - Il Dispari: Massimo Abbate

Professionisti DILA APS 20231027 – Il Dispari: Massimo Abbate

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MASSIMO ABBATE | MINI STORIA DEL FESTIVAL DELLA CANZONE NAPOLETANA

Festival di Napoli 2018 – 4a edizione – 7 dicembre Teatro Politeama (prima parte)

Direzione Artistica Massimo Abbate. Direzione musicale Lino Pariota. Presentatori: Emanuela Giordano, Magda Mancuso, Enzo Nicolò. Presidente di Giuria Gianni Aterrano. Membri Giuria: Lino Pariota, Paky Palmieri, Michele Schembri, Bruno Rubino. Ospiti speciali: Leonardo Quadrini, Gianni Lamagna, Mario Maglione, Anna Merolla, Piera Lombardi, Bruno Cuomo, Enzo Esposito, Carmine Di Domenico, Suonne d’aiere, Enrico Mosiello, Nello Ferrara, i figli di Abbate (Rino), di Bruni (Adriana), di Fierro (Fabrizio), di Gallo (Gianfranco), la nipote di Ricci (Susy Sebastiano), Gianni Lamagna, Mario Maglione, Corpo di ballo della scuola Fitforyou di Ornella Mormone coadiuvata da Martina Di Costanzo e Giovanni Lampitelli, Marco Palmieri, Fausta Nanna, Antonya Di Iorio vincitrice edizione 2017.

L’Amministrazione Comunale di Napoli, nella persona dell’Assessore Nino Daniele avrebbe fortemente voluto che la 4a edizione del Festival si fosse svolta nel Maschio Angioino, mitico Castello di piazza Municipio, il 26/27 settembre 2018, per dare un impulso maggiore alla rassegna Estate a Napoli, ma, a causa del forte vento, fu rinviato al Testro Politeama nei giorni 5-6-7 dicembre.

L’organizzazione non ne ha risentito anzi le serate da due sono passate a tre, ed è stata la prima volta, a testimonianza di una crescita esponenziale della manifestazione.
«La scelta del Maschio Angioino» chiarisce Massimo Abbate «non voleva essere e in effetti non lo è stato, un tradimento al Politeama che del Festival è stato, è e sarà sempre la location ufficiale più autorevole, speciale e ideale, ma una decisione di comune accordo con l’Assessorato alla Cultura per sottolineare il dovuto riconoscimento associato a un forte segnale che palazzo San Giacomo intende dare ai mass media, a Napoli e ai napoletani.»

Al Politeama vi parteciparono 44 Artisti emergenti e più di 80 Autori tra Poeti e Musicisti con, in primis, l’Orchestra Sinfonica del Conservatorio S. Pietro a Maiella diretta dal M° Leonardo Quadrini con 45 elementi di prim’ordine grazie al Consiglio d’Amministrazione del Conservatorio diretto da Carmine Santaniello.
Mai il Conservatorio ne era stato partecipe, neanche ai tempi del glorioso Festival tra gli anni dal 1952 al 1971.
Bellissime le canzoni inedite dei concorrenti, bravissimi gli interpreti quasi tutti new entry e, come sempre, il Festival si è dimostrato attento alla qualità e alla professionalità, incluso l’alto livello interpretativo.

Professionisti DILA APS 20231020 - Il Dispari: Massimo Abbate

Professionisti DILA APS 20231020 – Il Dispari: Massimo Abbate

Un incremento di ospiti e di richieste d’iscrizione notevole, 524.
L’idea portante dell’edizione del 2018 è la rivitalizzazione culturale della poesia, letteratura e della canzone da tempo relegata nei confini campani, attraverso l’attivazione di uno SCAMBIO culturale tra le comunità artistiche di pregio.
Si crea un movimento culturale con artisti, produttori di arte anche di altre città per la progettazione e la realizzazione di opere o eventi per lo scambio di creatività artistica.
Si afferma, convintamente, che la canzone Napoletana è un patrimonio culturale e artistico che appartiene a tutti, non soltanto ai napoletani.

Professionisti DILA APS 20231020 - Il Dispari: Massimo Abbate

Professionisti DILA APS 20231020 – Il Dispari: Massimo Abbate

Professionisti DILA APS 20231013

Professionisti DILA APS 20231013 - Il Dispari: Massimo Abbate

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MASSIMO ABBATE | MINI STORIA DEL FESTIVAL Festival di Napoli 2017

(seconda parte) 3a Edizione 26/27 ottobre Teatro Politeama

Nuovamente al teatro Politeama di Napoli e ancora un incremento d’iscrizioni eccezionali che passano a 487.

Grande partecipazione di autori di pregio e di pubblico 40 i finalisti. Ha certamente influito la presenza del più grande poeta di canzoni Giulio Rapetti Mogol in qualità di Presidente di Giuria che nobilita ancor di più la manifestazione.

Sia il Presidente della Regione che il Sindaco di Napoli sono entusiasti e rinnovano il Patrocinio morale.

Un’attestazione di stima che porterà la edizione del 2017 ancora a più alti livelli di visibilità visto che quelli qualitativi, non sono mai mancati.

Vince: Antonya Di Iorio.

Premio Internazionale della Critica Gianni Cesarini: Michele Buonocore – Direzione Artistica: Massimo Abbate – Direzione musicale: Lino Pariota – Presentatori: Emanuela Giordano, Enzo Nicolò – Presidente di Giuria di qualità: Giuio Rapetti Mogol – Giuria Popolare: tramite voto like sul canale Festival di Napoli di Youtube – Ospiti: Giancarlo Vorzitelli, Enrico Mosiello, Marianna Corrado vincitrice edizione 2016.

INTERPRETI –  TITOLI – AUTORI

ROBERTA ADELINI & LINO CAPPABIANCA – 2+2=4 – Adelini & Cappabianca

NICOLO’ ANNIBALE – L’ammore – Annibale

ANUAH ft GENNY ESPOSITO – L’ammore è accussì – Esposito

MARIA APRILE – Dint’a ‘stu mumento – Aprile

RAFFAELE BENEDUCE – ‘Na bella vita – Buonocore

CHRISTIAN BRUCALE – ‘E mmane sporche – Contento & Caliendo (2° Premio)

MICHELE BUONOCORE – Ie voglio sulo a tte – Buonocore (Premio della Critica)

NELLO CASTELLANO – Napule mia – Colasanto & Castellano

MARIA ROSARIA CENNI – Chella Napule – Cenni

ANTONIO CORSI – Sola – Corsi

BRUNO CUOMO – Me voglio nammurà – Nicolò & Serretta

RAFFAELE DE BELLIS – è vita – Sannino

ANGELO DE FILIPPO – Nu giro ‘e bleus – De Filippo

ANTONYA DI IORIO – Core e penziero – Di Iorio &- Pariota (1° Premio)

SASA’ DI PALMA – Canzona nfama – Giglio & Marotta

STEFANIA DONADIO – Si nun fosse pe’ te – Lanza & Barbareschi

CAROLINA FERRARA – E dimme ca me pozzo nammurà – Vesce & Salomone & Puerto

TOMMASO FICHELE FRANCESCA SORRIENTO – ‘A musica de’ femmena – Giglio &Marotta

IMMA GENOVESE – Fernimmele stasera – D’Agostino & Rossi

SARA GISON – Il sole e la luna – Gison

FRANCESCO IAVARONE – O tutte nzieme o niente – Iavarone

TONYA MADONNA — Ie sto’ accussì – Alfredo Venosa

MARYAM – Mane e pacienza   – Casalini – Sorrentino

ANTONIO MARINO – Dint’all’ombra toia – Bozza & Russo

MONICA MARRA – Madre nera – Carlo Faiello

ENZO MAUTONE – A nuie ce piace accussì – Mautone

VALENTINA MARZOCCHELLA – Tra cielo e mare – Abbate &Tirozzi

ALESSIA MOIO – ‘Sti dduie core – Bozza & Moio & Russo (3° Premio)

CARLA MOLINARI – Viento d’ammore – Esposito

ROSY PUGLIESE  – Si te ne vaje – Pugliese & Marino

CARMEN PEDATA – Che senso ha – Cascone

WALTER PETITO  – Addò staje – Marchese

TIZIANA RUOTO – Nonnanò – Bozza & Russo

MARILU’ RUSSO – Chella verità – Abate & Marotta

LUCA SORRENTO – E si’ tu – Esposito

EMANUELE SORRENTINO – Femmene – Santangelo & Barbareschi

CIRO SPANO’ – Tiempo – Vorzitelli

VALTER TAMMARO – La città obliqua – Cascone

DANIELA TERLATI – L’angelo del sud – Rega

GENNY VITALE E YEDEN   – Comm’è che cazze – Donniacuo & Vitale

 

Professionisti DILA APS 20231013 - Il Dispari: Massimo Abbate

Professionisti DILA APS 20231013 – Il Dispari: Massimo Abbate

Professionisti DILA APS 20231006

Professionisti DILA APS 20231006 - Il Dispari: Massimo Abbate

Professionisti DILA APS 20231006 – Il Dispari: Massimo Abbate

MASSIMO ABBATE | MINI STORIA DEL FESTIVAL DI NAPOLI 2017 (prima parte)

3a Edizione 26/27 ottobre Teatro Politeama

I 40 giovani finalisti di questa edizione si sono esibiti nel corso della prima serata per raccogliere la straordinaria eredità dei Festival degli anni d’oro e rilanciarla con nuove idee musicali e nuove canzoni.

Nella seconda serata, il Presidente di giuria Mogol insieme alla Presidente dell’Associazione Jacqueline (Jacqueline Schweitzer) e Totò Savio sono saliti sul palco ed hanno annunciato i 16 artisti scelti sui 40 in gara che di li a poco si sono esibiti  per l’assegnazione di tre borse di studio che sono state attribuite, dopo nuova votazione, ai primi tre classificati.

Sono stati assegnati, inoltre, il Premio Internazionale della Critica Gianni Cesarini ed il Premio Totò Savio per il miglior autore.

I vincitori delle tre borse di studio hanno, successivamente, frequentato gratuitamente il Corso di formazione professionale e artistico del CET di Mogol.

A determinare la classifica generale del Festival, invece, è stata la somma dei voti della giuria di qualità e quelli della giuria popolare i cui voti sono stati definiti in base al numero dei like visibili sui singoli video degli artisti, pubblicati per l’occasione sul portale youtube del festival.

Questi voti sono stati calcolati per il 20% rispetto a quelli di qualità e hanno avuto effettiva validità solo quelli espressi sul portale del festival e non su altri siti o pagine non ufficiali.

Mogol ha indicato i primi tre classificati mediante un suo personale, indipendente e insindacabile giudizio, e tre sono state le borse di studio offerte dalla Fondazione Jacqueline e Totò Savio grazie alla Presidente Jacqueline Schweitzer moglie del celebre autore.

I primi tre classificati da lui scelti indipendentemente dalla classifica finale del festival, hanno potuto accedere gratuitamente alla Università della Musica di Mogol il CET.

I sedici finalisti sono stati chiamati ad esibirsi nuovamente per un’ultima valutazione che di lì a poco ha determinato i vincitori delle Borse di studio.

Questo non ha significato l’esclusione in toto dei restanti 24 finalisti.

Infatti, si precisa che loro sono stati esclusi momentaneamente solo per la classifica e per la vincita delle borse di studio, ma non per quella dei vincitori del Festival di Napoli 2017 che ha avuto tutt’altra modalità.

Dopo la ulteriore esibizione dei 16 artisti, sono state menzionate, da Mogol e dalla Presidente Jaqueline Savio, le 7 note di merito ma non i tre vincitori delle borse di studio, poiché il grande autore ha ritenute che le stesse fossero consegnate dopo un ulteriore riflessione su tutti i sedici brani, ritenendo opportuno darle, dopo una attenta verifica, solo a chi ha dimostrato di avere i requisiti idonei necessari per la frequentazione dei corsi, e non magari ad autori in età matura e già di per sé professionisti di settore.

Sono stati assegnati altri premi tra i quali v segnalato il Premio della Critica consegnato dal Presidente della Confesercenti nonché Console Onorario della Federazione Russa a Napoli dott. Vincenzo Schiavo.

Professionisti DILA APS 20231006 - Il Dispari: Massimo Abbate

Professionisti DILA APS 20231006 – Il Dispari: Massimo Abbate

Professionisti DILA APS 20230929

Professionisti DILA APS 20230929 - Il Dispari: Massimo Abbate

Professionisti DILA APS 20230929 – Il Dispari: Massimo Abbate

Professionisti DILA APS 20230929 - Il Dispari: Massimo Abbate

Professionisti DILA APS 20230929 – Il Dispari: Massimo Abbate

 

MASSIMO ABBATE | MINI STORIA DEL

FESTIVAL DELLA CANZONE NAPOLETANA – 3

Nel 2016 riprende la entusiasmante avventura del Festival con un incremento d’iscrizioni del 100% rispetto all’anno precedente.

La manifestazione conquista l’attenzione del Comune di Napoli grazie all’assessore Nino Daniele e quella Chiesa attraverso il Cardinale Sepe.

L’ANIA, grazie a questa rinascita del Festival di Napoli con le nuove generazioni, mette un punto fermo sulla rivalutazione di un periodo storico di alto pregio.

Fin dalla prima edizione del Festival non è stato richiesto il supporto delle Istituzioni, né in termini economici e neanche in quelli più propriamente simbolici dettati da patrocini morali: ciò nella determinata volontà di operare affinché intorno a questa nobile iniziativa non esistano lucro, favoritismo clientelare, invadenza di uomini di potere e non siano attive quelle parzialità insopportabili a beneficio di parenti e amici.

Il ricavato dell’incasso della serata è stato donato in beneficenza alla Chiesa di San Ferdinando,  detta Chiesa degli Artisti di Piazza Trieste e Trento.

Nel regolamento è stata evidenziata la scritta: DIFFIDATE DI QUEI CONCORSI CHE VI CHIEDONO SOLDI ANCHE SOLO PER L’ISCRIZIONE!

Il teatro Politeama è stato lo scenario e il sottoscritto, Presidente dell’ANIA (Associazione Nazionale Italiana Artisti) fondata insieme al compianto Massimo Troisi, è stato l’artefice di tale importante iniziativa.

Mettendo studio, impegno e passione, con una buona dose di professionalità e umiltà, sono arrivati risultati lusinghieri per tutti i partecipanti.

Festival di Napoli New Generation 2016 – 2a Edizione – 26 maggio Teatro Politeama.

Professionisti DILA APS 20230929 - Il Dispari: Massimo Abbate

Professionisti DILA APS 20230929 – Il Dispari: Massimo Abbate

INTERPRETI – TITOLI – AUTORI

Professionisti DILA APS 20230929 - Il Dispari: Massimo Abbate

Professionisti DILA APS 20230929 – Il Dispari: Massimo Abbate

ARIO – Mo’ penz’a mme – De Pompeis;
TOMMASO CAVALLO – Comm’a nu mariuolo – Russo & Cavallo;
ROSA CHIODO – ‘A notte pe’ durmi’ – De Pompeis;
STEFANO CIMMARUTA – ‘Na femmena – Casalini;
MARIANNA CORRADO – Addò me porta ‘omare – Troiano Marotta;
PIERO DEL PRETE feat ANGELA NAPOLITANO – Ammore ammore ammore – Pane & Del Prete;
ANTONYA DI IORIO – Anema vola –  Bozza & Gargiulo;
SASA’ DI PALMA – Int’a nu suonno – Esposito;
FEDE ‘N’ MARLENE – Sanità – Ottombrino & Vitale (Premio della Critica);
PAOLA MIRISCIOTTI & CARLO TORTORA – Basta accussì – Contento &Caliendo;
ALESSIA MOIO – ‘O viento do’ mare – Moio &- Russo;
PASQUALE ROMANO – Vaco – Abbate jr & Assanti;
TIZIANA RUOTO – Quanno canto – Abate & Alfieri;
MARILU’ RUSSO – Cercanno ammore – Nicolò & Pariota;
GIANNI SCARDAMAGLIO – Tieneme accussì – Lanza &- Barbareschi;
SOULBAHIA – Int’a nu suonno – Esposito;
CIRO SPANO’ – ‘O specchio – Troiano & Marotta;
DANIELA TERLATI – Terra – Rega;
Direzione Artistica Massimo Abbate.
Direzione Musicale Lino Pariota.
Presentatrice Lorenza Licenziati.
Ospiti Gips Fint, Angelo Di Gennaro, Peppe Rienzo, Compagnia La Bella Mbriana, Giusi Barone (vincitrice edizione 2015), Gianni Lamagna.
Presidente di Giuria Antonio Onorato.
Membri di Giuria Gianni Aterrano, Giuseppe Giordano, Duccio Tortora.
Marianna Corrado è stata la vincitrice.
Il Premio della Critica è stato assegnato a Fede & Marlene.

Professionisti DILA APS 20230922

Professionisti DILA APS 20230922 - Il Dispari: Massimo Abbate

Professionisti DILA APS 20230922 – Il Dispari: Massimo Abbate

MASSIMO ABBATE | MINI STORIA DEL

FESTIVAL DELLA CANZONE NAPOLETANA

Napoli anno 2015.

Semplice il regolamento, due step da superare: New Generation online dove viene fatta una prima scrematura delle proposte mediante il solo ascolto dei file pervenuti via mail su [email protected] e New Generation Live dove i prescelti si cimentano in performance dal vivo e questo per verificare la qualità delle voci, il movimento scenico e soprattutto la qualità espressiva.

Vengono così selezionati 23 finalisti.

Massimo Abbate chiede a Rino Giglio di coordinare i giovani talenti per correggere pronuncia e, insieme al maestro Lino Pariota, lo stile musicale.

Rino Giglio, invece, propone a Massimo la co-direzione artistica.

Massimo accetta con riserva per eventuali prossime edizioni.

L’ANIA Associazione Nazionale Italiana Artisti si fa carico volontariamente di organizzare l’evento.

Tutti vi partecipano gratuitamente tranne ovviamente lo staff tecnico.

Il teatro Politeama ritorna ad essere quel grande scenario di prestigio e la città risponde con un sold out.

Il ricavato dell’incasso è devoluto alla “Chiesa degli Artisti” di piazza Trieste e Trento.

In una città dormiente e con poca memoria, finalmente si apre uno spiraglio di arte, competenza e organizzazione di alto profilo per rilanciare la canzone di Napoli in netta crisi di qualità.

“Festival di Napoli New Generation 2015 – I Edizione” –  26 giugno ore 21 Teatro Politeama

Vince Giusi Barone, mentre il Premio della critica va a Rosa Chiodo.

Direzione Artistica Massimo Abbate e Rino Giglio.

Direzione Musicale Lino Pariota.

Presentatrice Lorenza Licenziati.

Presidente di Giuria Bruno Lanza.

Membri di Giuria: Francesco Boccia, Mimmo di Francia, Franco Castiglia.

Ospiti speciali: Carlo Missaglia, Anna Capasso, Franco Castiglia, Mimmo Di Francia, Peppe Lanzetta, Ciccio Merolla.

INTERPRETI  TITOLI AUTORI

ARIO: Pe’ mme nun ce sta’ niente – De Pompeis; GIUSI BARONE: Voglia d’allucca’ – Nicolò & Pariota; LORENA BARTOLI: L’urdemo quarto ‘e core – Bartoli & Spenillo; Ciliberto MARIA BOCCIA: Aiere e dimane – Da Vinci; GABRIELLA CACCIATORE: Scordame – Cavallini & De Pompeis; MARIO CAVALLINI: Ce sta’ tiempo ancora – De Pompeis; MARIA ROSARIA CENNI: ‘Sta musica – Cenni;  ROSA CHIODO: Si vo’ Dio – Palomba & Alfieri; MARIANNA CORRADO: Annanz’ ‘o core – Troiano & Marotta Sorrentino; ANTONIO CORSI: Comm’ a na Maddalena – Corsi;

BRUNO CUOMO: Accussì – Iodice & Serretta & Di Gennaro;

ANNALISA DEL MASTRO: Addo’ stanne – Abate; PIERO DEL PRETE Feat TIZIANA RUOTO: Cu’ tte –  Del Prete; ANTONYA DI IORIO: L’ultima canzone – Abate; SASA’ DI PALMA: Lacreme d’ammore – Troiano &  Marotta Sorrentino; ENZO ESPOSITO: Addò staje – Torregrossa &  Manvati; CLELIA LIGUORI: Ué – Giglio Barbareschi; ALESSIA MOIO: Senza parla’– Bozza & Russo;

MARIO PADUANO: Dimane – Cirillo; FABIO PASCARELLA‘: Na canzone pe’ cagnà – Giglio & Barbareschi; GIUSY SARNO: Sentiento – Abate; CIRO SPANO’: Laura – Troiano Marotta; NUNZIANA VENEZIA: ‘A lontananza – Venezia; VOLA NAPULE: E penziere – Tirozzi.

Il seguito alla prossima settimana

Professionisti DILA APS 20230922 - Il Dispari: Massimo Abbate

Professionisti DILA APS 20230922 – Il Dispari: Massimo Abbate

Professionisti DILA APS 20230915

Professionisti DILA APS 20230915

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MASSIMO ABBATE | MINI STORIA DEL

FESTIVAL DELLA CANZONE NAPOLETANA

Napoli anno 2015.

Siamo nell’Arts Cafe Napoli dell’amico Ciro Giorgio.

A uno dei tavoli, sono seduti Massimo Abbate, Rino Giglio e altri amici.

Massimo riceve una telefonata da Marisa Fierro si alza e si allontana dal tavolo.

Dopo qualche minuto ritorna e si risiede molto preoccupato.

Annuncia che “Interpreti del sole”, un suo lusinghiero progetto dedicato ai grandi dell’Alta Nomenclatura della canzone Napoletana e in questo caso ad Aurelio Fierro da svolgersi al Teatro Politeama di Napoli, non si farà più a causa dell’assenza del nipote Aurelio junior, impossibilitato da un impegno inderogabile in un locale di Capri. La signora Marisa ha appena chiesto a Massimo telefonicamente di rinviare la manifestazione a data da destinarsi.

Massimo è basito.

A 9 giorni dall’evento deve trovare un altro artista da ricordare.

Impresa ardua poiché il tempo stringe e la macchina organizzativa già ben avviata rischia di incepparsi.

Ricominciare da zero.

La domanda è: “Come si fa a optare per un altro nome in così poco tempo?”

Per Massimo i grandi interpreti vanno ricordati per bene con calma e con rispetto tanto è il materiale che bisogna visionare e tante sono le persone da ricontattare vicine all’artista e coinvolgere nell’iniziativa.

A questo punto pensa che bisogna fare una manifestazione diversa.

Una manifestazione magari legata ai talenti vocali di Aria di Napoli il musical, una sua creatura con la quale ha aperto i battenti del teatro Trianon nel 2011.

Pensa che aggiungendovi altri giovani mediante provini, e incentrandola su canzoni inedite o poco in luce, può dare una spinta alla creatività di autori noti ma un po’ in letargo e creare una favorevole occasione per gli autori emergenti.

Rino Giglio entusiasta dice:

-“Bella idea Massimo!  Diamo spazio ai giovani.

In pratica qui questa sera stai per far rinascere il Festival di Napoli.”

A Massimo si accende una luce interiore.

Ricorda che suo padre aveva un progetto scritto a mano proprio sul Festival di Napoli e ben conservato, quasi nascosto in due vecchi fogli, nella enciclopedia della Canzone Napoletana di Ettore De Mura.

Partendo dai giovani interpreti di Aria di Napoli con l’aggiunta di altri talenti del canto partenopeo, il titolo potrebbe essere Festival di Napoli New Generation.

Rino si offre di dargli una mano e mette subito a disposizione la sua sala al Vomero per fare i provini.

Seduta stante telefonano a molti amici autori di livello per avere la certezza di fare qualcosa di altamente qualitativo.

Rinasce così il Festival di Napoli con sottotitolo Lyric New Generation.

Festival dei giovani e della nuova proposta creativa.

Concorso a iscrizione gratuita.

Pubblicizzato solo via web ,in tre giorni riceve 145 richieste d’iscrizione.

 

Il seguito alla prossima settimana.

Professionisti DILA APS 20230915

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Professionisti DILA APS 20230914

Professionisti DILA APS 20230914 - Andrea Del Buono 

Professionisti DILA APS 20230914 – Andrea Del Buono

ANDREA DEL BUONO |  RUBRICA: BIOLOGIA POSITIVA & SALUTOGENESI – 1

Salutogenesi è tutto ciò che crea salute, ovvero tutto ciò che permette alle persone, anche in situazioni di forte avversità (un trauma, una malattia cronica, la disabilità, precarie condizioni socioeconomiche, ecc), di compiere scelte consapevoli di salute, utilizzando tutte le risorse (interne ed esterne)di resilienza e capacità pro-attiva.

Il termine Salutogenesi è formato dalla parola latina salus, salutis = salute, e dalla parola greca genesi = origine, inizio, derivazione.

Secondo questo nuovo approccio la domanda fondamentale non è più: «Quali sono le cause della malattia, e come si possono prevenire?» Bensì: «Quali sono i meccanismi molecolari alla base della salute, e come possiamo mantenerla?».

Il padre indiscusso dell’approccio salutogenico è Aaron Antonovsky (1923-1994), tuttavia è solo nel 2012 che, con l’Editoriale di Colin Farrelly, nasce la Medicina della Salute e la Biologia Positiva.

L’Autoresi chiede se stanziare enormi quantità di danaro in ricerca di base e applicata, per la comprensione delle cause delle malattie  al fine di trovare nuove cure e terapie, sia il modo più efficace per mantenerci in salute.

Tutta la ricerca medica attuale potrebbe essere definita “Biologia Negativa” o della “malattia”.

Sarebbe altrettanto utile ed efficace concentrare invece gli sforzi sulla Biologia Positiva: studiare e ricercare i meccanismi molecolari che consentono ad alcuni longevi e centenari (fenotipi positivi) di vivere più di un secolo senza mai soffrire delle malattie croniche che affliggono la maggior parte degli esseri umani nella loro vita.

Se riuscissimo a copiarne le modalità, non sarebbe questa una rivoluzione in tema di Salute Pubblica?

Il paradigma della Biologia Positiva si basa dunque sulla consapevolezza che l’aspettativa di vita, resistenza alle malattie o altre capacità, sia conseguenza di meticolosi meccanismi biologici e che una volta individuati possono essere copiati per aiutare tutti a migliorare il proprio stato di salute.

In effetti, la biologia negativa ha fatto progressi significativi per prevenire e curare le malattie croniche, ma il concentrarsi solo sulla patologia ha fatto sì che altre potenziali strade per la ricerca siano state trascurate.

Dal 2012 finalmente molti ricercatori stanno investendo in questo campo.

Ad esempio si sta studiando un farmaco che imiti in modo sicuro gli effetti della restrizione calorica, che potrebbe ritardare la maggior parte delle malattie e dei disturbi legati all’invecchiamento.

Nel prossimo numero vi svelerò come fare un check-up salutogenetico.

Buona Vita a tutti

Dott.  Andrea Del Buono

Medico Chirurgo – Immunoallergologo
Specialista in Medicina Preventiva e del Lavoro
Presidente Fondazione “DD Clinic ResearchInstituteOnlus”
Via Catauli 10/L 81100 Caserta
3336037125 – 0823/361625

https://www.emmegiischia.com/wordpress/andrea-del-buono/

https://www.ddclinicfoundation.eu/

Professionisti DILA APS 20230914 - Andrea Del Buono 

Professionisti DILA APS 20230914 – Andrea Del Buono

 

Direttore Gaetano Di Meglio

Pagina a cura di Bruno Mancini

Capo Redattrice Angela Maria Tiberi

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IL DISPARI & DILA APS rubrica Professionisti

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Professionisti DILA APS 20231208- Il Dispari: Massimo Abbate

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MASSIMO ABBATE | MINI STORIA DEL

FESTIVAL DELLA CANZONE NAPOLETANA

Festival di Napoli 2021 – 7a edizione – 6 aprile Teatro Sannazaro – Parte prima

Vince: Lino Galiero – Premio Mercadante: Rosita Rendina – Premio Caruso:  Gennaro MonèPremio Napoli nel mondo: Erin Wakeman  – Premio Capurro: Marco FerrantePremio Di Capua: Maria Movchan – Premio Renato Ruocco: Alessia Pelliccia – Premio Giglio D’autore: Ciro Mautone – Premio Sergio Bruni: Thayla Orefice – Premio Antonio Vian: Lino Galliero – Premio Mario Abbate:  Carmen Navarro.

Direzione Artistica Massimo Abbate – Direzione musicale Lino Pariota – Presentatori Erennio De Vita, Magda Mancuso, Valeria Altobelli – Vallette d’eccezione Maria Rosa Borsetti e Mena Alfano – Presidente Giuria Liryc Dario Ascoli – Membri Giuria Raffaella Ambrosino, Massimo Iannone, Carmine Monaco, Francesco Malapena – A Rino Abbate, vice Presidente dell’A.N.I.A. nonché fratello di Massimo Abbate, è stato consegnato in Premio una scultura di Ferrigno dedicato al padre Mario Abbate, mentre Massimo Abbate ha ricevuto dal Deputato On.le Pasquale Buonfiglio (anche Presidente dell’Associazione SFP-ITALIA) una targa con il Patrocinio della Commissione Europea Rappresentanza per l’Italia nella quale si legge “Questo Festival è per la città di Napoli un appuntamento di caratura internazionale che non deve mai spegnersi”.

Presidente Giuria New Generation: Mauro Spenillo – Membri Giuria Antonio Romano, Rodolfo Fiorillo, Gianni Averardi – Ospiti Rino Abbate, Riccardo Fiorentino, Raffaella Ambrosino, Clementina Regina, Francesco Malapena, 9 modelle MUSE, Rodolfo Fiorillo, Antonello Rondi, Mario Maglione, Luciano Capurro, Anna Caso, Café chantant insieme alle ballerine, il vincitore del Premio Luciano Virgili dell’Ardenza, Paolo Breda Bulgherini, Xhanette Nelaj vincitrice del Festival di Napoli in Albania, Orest Tsymbala Direttore Artistico Festival of Naples in the world dall’Ucraina, Maria Movchan, Gianfranco Caliendo, Gianni Averardi, Silvia Tatangelo – si sono esibite le due vincitrici della scorsa edizione del Festival di Napoli: Enrica La Femina ed Imma d’Inverno – Ospiti per il genere: Villanella: Gruppo Paese mio bello con Lello Giulivo, Gianni Lamagna, Anna Spagnuolo e Patrizia Spinosi; Macchietta: Claudio Carluccio voce e chitarra; Tarantella: Gruppo Anima e danza;  Tamurriata: I vico;  Sceneggiata: Rosa Miranda e Ciro Capano – Interventi speciali del comico Massimiliano Cimino che ha interpretato Edoardo De Filippo, Pupilla Maggio e Totò – Duetti New generation e Liryc: Annalisa Burzio e Fabrizio Borghese “Reginella”; Monica Fiorillo e Luciano Capurro “’Na sera ‘e maggio”; Francescopio Lessone e Rosanna Volpe “Dicitencello vuje”; Alessia Pelliccia e Marco Ferrante “’O sole mio”; Massimo Penza e Raffaella Ambrosino “Uocchie c’arraggiunate”; Thayla Orefice e Gianluca Pantaleone “’A tazza ‘e cafè”; Ciro Mautone ed Erin Wakeman “’O surdato ‘nnamurato”; Carmen Navarro e Valerio Monaco “Passione”; Lino Galiero e Linda Airoldi “Era de maggio”; Connie e Maria Movchan “Te voglio bene assaje”; Stefania Donadio e Rosita Rendina “I’ te vurria vasà”; Annalisa Madonna e Federica di Rocco “A vucchella”; Napulammore e Simone Ciccarese “Torna a Surriento”; Sasà di Palma e Gennaro Moné “Core ‘ngrato”; Sally Cangiano e Bruno Sebillo “’O mareneriello”; Silvia Falanga e Annarita Terrazzano “Voce e notte”; Jen Quirito & Rossella Lomelli & Francesco Malapena “Maria, Marì”; Gustavo Martucci e Anna Caso “Palomma ‘e notte”.

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ASSIMO ABBATE | MINI STORIA DEL

FESTIVAL DELLA CANZONE NAPOLETANA 2020 (seconda parte)

Conclusioni e riflessioni della Direzione Artistica:

«è stata portata a termine la 6a edizione del Festival di Napoli avventura iniziata nel 2015 al Politeama e conclusasi il 30 dicembre del tormentato 2020.

Chiunque in tempo di pandemia avrebbe addotto la scusa, plausibile, per non farla e per non mettere a repentaglio il rischio d’impresa. Lo hanno fatto in molti, quasi tutti.

Hanno osato solo coloro che hanno avuto budget sostanziosi da Enti pubblici già previsti e/o contratti stellari da sponsor.

Noi? Noi lo abbiamo fatto con nulla di tutto ciò.

Siamo scesi in campo a giocarci una partita senza storia, senza alcuna possibilità di vincerla… senza alcun pronostico a nostro favore.

Invece, forti delle nostre pazze convinzioni, l’abbiamo vinta.

Coraggio? Follia?

Non è dato sapere ma quel che è certo è che quando ci metti passione, onestà e amore per l’arte, scatta uno strano meccanismo, una luce interiore che produce un tipo di forza e di potere spirituale da farti credere nella possibilità di un miracolo, e miracolo… è stato.

Lo abbiamo fatto, questo festival del 2020, permettendoci il lusso di farne addirittura due: uno in Albania ripreso dalla TV Nazionale a Durazzo con incredibili dati di ascolto (oltre 650.000) e l’altro in diretta streaming utilizzando un antico salotto napoletano di un vecchio casale in Umbria al posto di un teatro di prestigio napoletano, e con delle video/performance, al posto delle esibizioni live.

Non basta.

Ci siamo concessi un ulteriore lusso: quello di realizzare la seconda serata dedicata alla Lyric in Villa Bruno a San Giorgio a Cremano nello splendido scenario della storica fonderia agghindata a teatro in occasione del Premio Massimo Troisi.

Qui ci siamo concessi il Tutto Live! 

Dati di ascolto complessivi? Oltre due milioni e mezzo.

Per molti un successo inaspettato e senza precedenti, per noi un raggiungimento soddisfacente grazie a un lavoro svolto capillarmente con la cura di sempre.

A cosa è dovuto questo successo?

Prima di tutto perché ci abbiamo sempre creduto, e poi è venuto grazie alle linee guida che hanno indirizzato e distinto e caratterizzato, le tre serate.

La prima dedicata alla New Generation partenopea, la seconda alla Classic/Lyric napoletana e la terza alle Voci dal Mediterraneo.

Una importante partecipazione in massa di popoli facenti parte del bacino del Mare Mediterraneo che più di qualsiasi altra cultura d’oltreoceano, del nord Europa e alla pari di quella orientale, ha da offrire il meglio dell’arte ed è infatti da questi popoli e da quelle terre, non sono mancate Bellezza, Cultura, Storia.

Un patrimonio immenso non solo musicale nelle nostre mani.

Sia chiaro: chi ha vinto non è mai il singolo, pervaso dai propri personalismi, ma una squadra capace di lottare per una giusta causa, quella di valorizzare e riportare nella giusta dimensione attraverso l’evento festival, la canzone napoletana nel mondo.

La squadra ha un nome, si chiama: Festival di Napoli.

Ma allora, se noi abbiamo vinto, chi ha perso? Chi sono stati i nostri avversari? Non certo le personalità politiche sorde come Ulisse al richiamo di Partenope e neanche tutto un ambiente territoriale che contro di noi ha adottato un ostracismo silente e perverso, impaurito dalla nostra solare avanzata. Neanche avversari che prima o poi da soli verranno a sostenerci… se comprenderanno che un buon conto corrente personale non fa cultura.

Il nemico è stato uno solo… il più forte di tutti, il più imprevedibile… temibile ma forse anche il più importante insegnante di vita e di morte, motore anche di profonde riflessioni: il signor Covid-19.

Lo abbiamo battuto con il nostro coraggio di esistere, insistere, di amare e di comprendere la vita e l’importanza vitale delle sue arti, a partire dalla musica… dal Festival di Napoli.

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MASSIMO ABBATE | MINI STORIA DEL

FESTIVAL DELLA CANZONE NAPOLETANA 7

Festival di Napoli 2020 – 6a edizione                                 

Causa pandemia, on line su pagina facebook Festival di Napoli 28-29-30 dicembre.

 

Prima serata 28 dicembre 2020:

Direzione Artistica Massimo Abbate;

Direzione musicale Lino Pariota;

Presentatori Emanuela Giordano & Magda Mancuso & Enzo Nicolò;

Ospiti live Riccardo Fiorentino & Raffaella Ambrosino;

Special Guest video Marco Buracchi & Giusi Barone & Marianna Corrado & Antonya Di Iorio & Concetta De Luisa;

Conduttori Massimo Abbate & Lino Pariota.

 

Seconda serata 29 dicembre 2020:

Rosita Rendina, Gennaro Monè, Linda Petriccione, Gianluca Pantaleone, Mariya Movchan, Andrea Russo, Annarita Terrazzano, Salvatore Minopoli, Marco Ferrante, Camilla Carol Farias, Antonio Landolfi;

Al pianoforte per la sigla di apertura Riccardo Fiorentino, per l’accompagnamento ai cantanti lirici Alfredo Giordano Orsini, per l’accompagnamento alla sigla finale Riccardo Iozzia Ambrosino; Special Guest video Dominika Zamara & Claudio Sgura & Olga Zhuravel Maselli Rodolfo Maria Gordini & Benedetta Kim;

Special Guest di Arte Culinaria Chef Claudio Menconi.

 

Terza serata 30 dicembre 2020:

Riccardo Fiorentino & Ester Jok &  Luljeta Strefi & Luljeta Strefi & Kastriot Tuscia & Bellamorèa & Parafonè & I Terraros & Mercedes Gomez Gago & Trio Joao Frade & I Tazenda & Spiteri Lucas Band & Nour & Iannis Tsolca.

 

INTERPRETI – TITOLI – AUTORI

SOOL FOOD VOCALIST – Tutto in un sogno – Capriglione

EMANUELE MATRULLO – ‘E pparole ca nun dice – Esposito

LUCA SORRENTO – Comme vulesse – L. Esposito – D’Alise

ENRICA LA FEMINA – ‘Na vota ancora – La Femina – Rienzo

ADELAIDE CUCINIELLO – Nonna Lì – Cuciniello e Iovine

STEPHANO E IL BUONO – ‘A strada ‘e casa mia – Marcato-Cimmaruta-Giardino

FATMA MEMA E ENEA CERASHI – Passa nuttata e va’ – Selo – Libaba

IMMA D’INVERNO – ‘Sta città – Guida – G. Campagnoli

GUSTAVO MARTUCCI – Napule futtetenne – Somma – Martucci

MARIA OSSINO – Le donne non si toccano – Romano

MASSIMO PENZA – ‘O tiempo – Donniacuo – Del Grosso

 

Vincono: Imma D’Inverno & Enrica La Femina;

Premio Speciale ANIA (Assoociazione Nazionale Italiana Artisti) Adelaide Cuciniello;

Premio alla Carriera agli autori Luciano Somma & Giuseppe Donniacuo;

Premio Giuria Internazionale dei Media Partners per la Critica Luca Sorrento & Stephano e Il Buono;

Sezione Lyric assegnati dal Presidente di Giuria Dario Ascoli e dai Membri Raffaella Ambrosino e Massimo Iannone:

Premio Mercadante Rosita Rendina;

Premio Troisi Camilla Carol Farias;

Premio Napoli nel mondo Maryia Movchan;

Premio Caruso (ex aequo) Salvatore Minopoli & Gennaro Monè & Marco Ferrante & Gianluca & Antonio Landolfi;

Premio Ricomincio da 3 Andrea Russo;

Premio Mirna Doris Annarita Terrazzano;

Premio Stream ‘e Napule Linda Petriccione,

Premio Giuria Internazionale dei Media Partners Sezione Lyric Camilla Carol Farias & Gennaro Monè & Gianluca Pantaleone & Rosita Rendina;

 

Professionisti DILA APS 20231124- Il Dispari: Massimo Abbate

Professionisti DILA APS 20231124- Il Dispari: Massimo Abbate

 

Professionisti DILA APS 20231117

MASSIMO ABBATE | MINI STORIA DEL FESTIVAL DELLA CANZONE NAPOLETANA

Festival di Napoli 2019 (seconda parte)

5a edizione 13-14-15 dicembre Studi Event FDN presso la rete televisiva Italia Mia.

 Il Festival è stato introdotto dalla sigla “Figlie dell’ammore”, canzone scritta da Massimo Abbate e Dario Bianchimusica di Massimo Abbate e arrangiamento di Lino Pariota.

I 4 minuti del video, nei quali c’è l’essenza di Napoli e delle sue bellezze, hanno ottenuto 156.000 visualizzazioni in meno di due giorni!

In gara 30 cantanti “new generation” e l’assoluta novità di 10 cantanti di formazione lirica accompagnati al pianoforte da Riccardo Iozzia Ambrosino

Premi realizzati dall’artista internazionale Gianluca Merlonghi.

Si è parlato di arte partenopea anche grazie alla presenza del professore Enzo Ruio e dei suoi “graffiti”.

Una grande novità è stata, introdotta dal Direttore artistico Massimo Abbate con l’iniziativa a favore dell’attività educativa dal titolo “Un momento di didattica musicale”, della quale è stata protagonista La Scala Minore Napoletana.

Semplice e divertente ESPERIENZA TATTILE che permette, ad ogni tipologia di artista emergente, di “toccare” con mano il tradizionale PENTAGRAMMA su cui si fonda il linguaggio della musica partenopea realizzata grazie alla presenza del celebre produttore e chitarrista Marco Burracchi, eccellente docente di chitarra elettrica.

La Coreografa Nunziana Venezia e i ballerini della Compagnia dell’Accademia del Teatro delle Palme di Napoli (Daniela Carrotta, Antonio Cretu, Pasquale Scaturchio, Simone Caprio, Doriane De Angelis, Adriana De Vita, Martina Esposito) hanno messo in scena due momenti di danza, ai quali si sono alternati gli interventi comici di Natalia Cretella e Lello Pirone.

Tappeti blu sono stati riservati ai cantanti Concetta De Luisa e Pietro Esposito, vincitori della precedente edizione; al gruppo femminile Le mille bolle blu, vincitore di Sanremo canta Napoli;  a Maurizio Meli, Patron del premio Lucio Dalla; allo shoman Krassym  e all’attore comico

Massimiliano Cimino.

INTERPRETI – TITOLI – AUTORI

ADELAIDE CUCINIELLO – Addò nascene ‘e penziere – Giglio & Marotta

ENRICO AMENDOLA – Sorema – Donniacuo & Amendola

MARIA APRILE – ‘A maschera – Maria Aprile

SALLY CANGIANO – Acqua io e acqua tu – Sally Cangiano

GIUSEPPE D’ANGELO – Sciore – Giuseppe D’angelo

DANNY GIO’ – Nuie simme ‘e fachire – De Luca

CIAL ANGELO DE FILIPPO – Ie p’ammore campo e moro – Mario Abbate jr & Angelo De Filippo & Michele Buonocore

MARIA DE FILIPPO – Nuie simme meridionale – Anna Merolla

MARIA DI BELLA – Fantasia da gente – Di Bella & Scutiero & D’Auria

SASA’ DI PALMA – Comme a nu criature – Genny Esposito

FATIMA FAUSTO FT  LELLO BENEDUCE – Gocce d’amore – Michele Buonocore

BIAGIO FOGLIA – Te voglio bene – G. Donnaquio & A. Del Grosso

DEBORAH INGARGIOLA – L’amore lascia il segno – Del Grosso & Tortora

VALERIA LISTA – Meza jurnata – Valeria Lista

MARGOT – Uocchie- Sant’Aniello

LUCA MARIS – Luntano senza ‘e te – Luca Maris

TERESA MOCCIA – Te voglio ancora – Teresa Moccia

MARIA NICODEMO – Musica – Anna Merolla

IMMA PALUMBO – Notte – Enrico De Michele

ANTONIO PETROSILLO – Parlanno ‘e te – Michele e Antonio Petrosillo

DANIELA PREVETE – Ricordi – Salamone Puerto Vesce

SARA ROSSI – ‘E te me voglio annammurà – Angelo De Filippo & Gianni Scognamiglio

GIUSEPPE RUSSO – Affianco a te – Giuseppe Russo

LUCA SORRENTO – Lassa sta’         

MANU SQUILLANTE  – Notte         

PINA TRUPPA – Napule, Terra nosta – Stefano Ceparano & Antonio Capasso

MIRY VISCIONE – No cuore no party – Moschetto

Professionisti DILA APS 20231110

Professionisti DILA APS 20231110 - Il Dispari: Massimo Abbate

Professionisti DILA APS 20231110 – Il Dispari: Massimo Abbate

Professionisti DILA APS 20231110 - Il Dispari: Massimo Abbate

Professionisti DILA APS 20231110 – Il Dispari: Massimo Abbate

FDN New Generation AUDIZIONI 2023

Nel primo step FDN New Generation ONLINE 2023, le richieste di partecipazione pervenute alla redazione del Festival di Napoli sono state ben 384.

Come da regolamento la Direzione Artistica insieme alla Direzione Musicale e ai suoi collaboratori, ha provveduto, dopo un attento ascolto, a una prima scrematura scegliendo 46 brani.

Le audizioni dei prescelti si stanno svolgendo, nell’ambito del secondo step New Generation LIVE, in tre sedute.

La prima si è tenuta a Napoli il 28 ottobre nell’Accademia Caliendo Scuola di Canto Moderno.

La seconda si terrà nel centro Italia in provincia di Terni presso l’Agriturismo: “Il Casale dell’Abate Ritrovo degli Artisti”.

La terza sarà a Milano negli studi FDN Event di via Bobbio.

Nella prima audizione sono stati convocati 16 cantanti che si sono esibiti davanti alla Commissione presieduta da Patron Massimo Abbate, Riccardo Fiorentino (Maestro presso Teatro San Carlo di Napoli), Gianfranco Caliendo (Componente dello storico gruppo musicale “Il Giardino dei Semplici”), Nello Ferrara (Cantante di successo al glorioso Festival di Napoli del 1966 in coppia con Peppino di Capri) ed Enzo Nicolò (Vincitore in qualità di autore del primo premio al Primo Festival di Napoli targato Abbate del 2015).

Si ricorda che, per evitare le “caos selezioni” dal vivo, questo Festival adotta un sistema di ascolto molto articolato, dedicando il dovuto tempo e rispetto alle performance e ai loro protagonisti, evitando di fare i nomi degli esclusi.

Al momento gli artisti presi in considerazione per la finale, ma comunque in attesa dell’aggiornamento della graduatoria delle altre due audizioni sono:

Gustavo Martucci Je sto’ bbuono sul’io di Donniaquo – Martucci.

Patrizia Baldassarre Cu’ passione di Baldassarre.

Francesco Mennillo ‘O Rre di Mennillo.

Antonella Michelizzi e Oltre Oceano Band Napule torna ccà di De Furia.

Giuseppe D’Angelo Strigneme accussì di D’Angelo.

Giuliano Angelini Sulo di Angelini

Diana D’Alessio Pe’ sempe di Sonia D’Alessio – Bonaiuto

Eloisa Perrino Sto ccà ncopp’a sagliuta di D’Alessio – Bonaiuto

Maria Donnarumma ‘E signore do’ mare  di Gallo

Gabriele Torone Core perduto di Donniacuo – Torone

Si dovrà attendere la graduatoria delle altre due audizioni per poter stilare l’elenco definitivo.

Il 10 dicembre è la data fissata per la comunicazione ufficiale e definitiva dei nomi dei finalisti.

La location nella quale si svolgeranno le tre serate finali sarà ugualmente comunicata il 10 dicembre e, al momento, possiamo dire con notevole compiacimento che la più prestigiosa (e più probabile) è ubicata in un Comune molto ma molto rinomato turisticamente e culturalmente!

Professionisti DILA APS 20231110 - Il Dispari: Massimo Abbate

Professionisti DILA APS 20231110 – Il Dispari: Massimo Abbate

Professionisti DILA APS 20231110 - Il Dispari: Massimo Abbate

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Professionisti DILA APS 20231103 - Il Dispari: Massimo Abbate

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MASSIMO ABBATE | MINI STORIA DEL FESTIVAL DELLA CANZONE NAPOLETANA

Festival di Napoli 2019 (prima parte)

5a edizione 13-14-15 dicembre Studi Event FDN presso la rete televisiva Italia Mia.

 Vince Antonio Petrosillo.

Premio della Critica a Sasà Di Palma; Premio Mario Abbate a Giuseppe D’Angelo; Premio Interpreti del sole “Espressione” a Miry Viscione; Premio Rino Giglio “Autore” a Adelaide Cuciniello; Premio “Indifferentemente”  “Passione” a Maria Nicodemo; Premio “Tu si na cosa grande” “Intensità”a Luca Maris; Premio Internazionale della Critica Gianni Cesarini a Sasà Di Palma; Premio Voce del Teatro a Miriam Artiaco; Premio “Voce del Sentimento” a Luciano Capurro; Premio “Giovanni Capurro” a Marco Ferrante; Premio “Napoli nel Mondo” a Dorothy Manzo; Premio “Franco Ricci” a Cristian D’Aquino; Premio Palazzo San Carlo a Erin Wakeman.

Membri delle Giurie: 

Marco Buracchi, Bruno Rubino, Gianni Averardi, Lino Pariota, Rodolfo Fiorillo, Nello Ferrara, Tino Coppola, Dario Ascoli, Raffaella Ambrosino, Massimo Lo Iacono.

Partecipazione di Andrea Dalla Vecchia Ambrosino.

Direzione Artistica Massimo Abbate.

Direzione musicale Lino Pariota.

Presentatori: Emanuela Giordano, Magda Mancuso, Enzo Nicolò. Ospiti: Rino Abbate, Rodolfo Fiorillo, Nunziana Venezia, Ballerini della Compagnia dell’Accademia del Teatro delle Palme di Napoli (Daniela Carrotta, Antonio Cretu, Pasquale Scaturchio, Simone Caprio, Doriana De Angelis, Adriana De Vita, Martina Esposito), Natalia Cretella e Lello Pirone, Marco Buracchi, Enzo Ruio, Massimiliano Cimmino, Concetta De Luisa e Pietro Esposito, il gruppo femminile “Le mille bolle blu“, Maurizio Meli, Krassym, Massimiliano Cimino.

 Il Festival di Napoli 2019 è stato patrocinato dal Comune di Napoli e dalla Regione Campania e, oltre a viaggiare sulle note dei cantanti in gara, ha rappresentato una finestra sulla musica e sulla cultura napoletana.

La diretta televisiva delle tre serate è andata in onda sul web contemporaneamente in Spagna, Portogallo, Germania, Svizzera, Inghilterra, Argentina, Brasile, Repubblica Domenicana, Australia, Cina, Giappone e nella città di New York.

A ridare peso e spessore al Festival è stato un nutrito team organizzato e capitanato da Massimo Abbate, figlio del celebre cantante napoletano Mario Abbate, e l’ottima direzione di Mena Alfano, coadiuvata da Maria Rosa Borsetti, Patrizia Novi, Michele Del Sorbo e Giusy Santaniello.

«Anche in questa edizione» ha detto Massimo Abbate «l’obiettivo primario del Festival è stato quello di far rinascere la canzone napoletana, veicolando all’estero il patrimonio culturale, artistico, ma anche quello ambientale ed enogastronomico campano.
ssimo Abbate
Infatti, il pubblico in presenza ha trovato un’accoglienza speciale presso gli studi Event Tv di Italia Mia di Caserta, potendo degustare, prima delle parole in musica, raffinati prodotti locali in un’area appositamente riservata.»

Professionisti DILA APS 20231103 - Il Dispari: Massimo Abbate

Professionisti DILA APS 20231103 – Il Dispari: Massimo Abbate

Professionisti DILA APS 20231027

Professionisti DILA APS 20231027 - Il Dispari: Massimo Abbate

Professionisti DILA APS 20231027 – Il Dispari: Massimo Abbate

5847 MASSIMO ABBATE | MINI STORIA DEL
FESTIVAL DELLA CANZONE NAPOLETANA 5

Festival di Napoli 2018 – 4a edizione – 7 dicembre Teatro Politeama.
Tutto procede per il meglio anche se non mancano situazioni esterne spiacevoli. Viene constatata una intollerante invasione di manifestazioni che con annunci e operazioni di maquillage attentano alla credibilità del festival minandone l’immagine e l’autenticità. In molti titoli delle suddette appare evidente il riferimento a un proprio Festival Di Napoli.
Abbate, Patron del Festival, scende in campo e a colpi di diffide e querele, blocca sul nascere diciture fuorvianti.
Il Festival di Napoli è ormai consolidato legalmente dal 2015 e non mancano avvisi legali a chi attenta alla sua onestà professionale e intellettuale.

INTERPRETI – TITOLI – AUTORI
CONCETTA DE LUISA – Puortame cu’ te – De Luisa – Buonagiunto (Primo posto)
PIETRO ESPOSITO – Sulo tu – Buonocore – Esposito (Secondo posto)
N’ SOUND – Arricordate ‘e me – Mormile – Giordano Orsini (Terzo posto)
VINCENZA PURGATO – Acqua – Purgato – Cingotti (Premio della Critica assegnato da Gianni Cesarini)
ENRICO AMENDOLA – Jamme annanze – Donniacuo – Amendola
LUCA ARGENTI – Nun m’annammurasse cchiù – Argenti
ARIMA – ‘Na pazzia – Vitale
SAVIO ARTESI – Figlie ‘e nisciuno – Silli
A7ICO – N’attimo ancora – Credentino
DARIO BIANCHI – Anema – Bianchi
GIOVANNI BOTTA – Parlo ‘e te – Botta
LUDOVICA BROSCRITTO – Accarezzame – Silli
FEDERICA CARDONE – Doce e amaro – Cardone
CINZIA CASERTA – Spusammece – Calabrese – Caserta
NUNZIA CENTANNI – La notte delle stelle – Centanni – Pariota
TONIA CESTARI – ‘O ssapive tu? – Cestari
CINZIA COLONNA – Aiutame – Vitale
EMANUELA COLUCCI – Mullechelle po’ core – Colucci
VALERIA CONDINO – Dimme ched’è – Amato – Condino
GIANNI CONFESSORE – L’urdemo saluto – Vitale
TIZIANA CRISPINO – Anema nera – Crispino – Marchese
DAVIDE D’AMBROSIO – A varchetella – D’Ambrosio – Crocetta
GENNARO DE CRESCENZO – Luntano se ne va – Arato – De Crescenzo
ANGELO DE FILIPPO – Oj né – De Filippo
DANIELA DENIS – Ete m’annammuraje – Merolla
FRANCESCA DI GIACOMO – Canto ‘a vita – Di Giacomo – Carpentieri
MAURIZIO EPOCA – Miette annanz’o core – Epoca
ROBERTA FRAOLA – Tutto chello ca putesse sunnà – Marchitto
GIORDANA GRASSI – Niente è fernuta – Santangelo – Grassi
YLENIA IORIO – Me faje muri’ – De Martino – Satta
MAURIZIO JUNIOR – E m’annammoro ‘e te – Strada – Migliaccio
LAVA ‘E SOUND – Ma pecchè – Lave ‘e sound
SIMONE PREZIOSO – Dimmi – Prezioso
RESCATTO – Bruna – Amato
JOE ROMANO – Un alba a New york – Roano
MARIA ROSA RUFFO – Magia – Vesce – Salomone
SAVIO SILLI – L’ammore è – Silli
DANIELA TERLATI – ‘O tiempo – Terlati – Rega
ROBERTA TONDELLI – Femmena – Amato – De Luca
TRIO 21 Elena Esposito – Maria Carmela Esposito – Carla Palmieri –
‘O rusario de’ femmene – Contento – Caliendo
TUEFF – Brigante p’ammore – Mantice – Flugi
GENNY VITALE – Dimane simme io e te – Vitale

Professionisti DILA APS 20231027 - Il Dispari: Massimo Abbate

Professionisti DILA APS 20231027 – Il Dispari: Massimo Abbate

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Professionisti DILA APS 20231020 - Il Dispari: Massimo Abbate

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MASSIMO ABBATE | MINI STORIA DEL FESTIVAL DELLA CANZONE NAPOLETANA

Festival di Napoli 2018 – 4a edizione – 7 dicembre Teatro Politeama (prima parte)

Direzione Artistica Massimo Abbate. Direzione musicale Lino Pariota. Presentatori: Emanuela Giordano, Magda Mancuso, Enzo Nicolò. Presidente di Giuria Gianni Aterrano. Membri Giuria: Lino Pariota, Paky Palmieri, Michele Schembri, Bruno Rubino. Ospiti speciali: Leonardo Quadrini, Gianni Lamagna, Mario Maglione, Anna Merolla, Piera Lombardi, Bruno Cuomo, Enzo Esposito, Carmine Di Domenico, Suonne d’aiere, Enrico Mosiello, Nello Ferrara, i figli di Abbate (Rino), di Bruni (Adriana), di Fierro (Fabrizio), di Gallo (Gianfranco), la nipote di Ricci (Susy Sebastiano), Gianni Lamagna, Mario Maglione, Corpo di ballo della scuola Fitforyou di Ornella Mormone coadiuvata da Martina Di Costanzo e Giovanni Lampitelli, Marco Palmieri, Fausta Nanna, Antonya Di Iorio vincitrice edizione 2017.

L’Amministrazione Comunale di Napoli, nella persona dell’Assessore Nino Daniele avrebbe fortemente voluto che la 4a edizione del Festival si fosse svolta nel Maschio Angioino, mitico Castello di piazza Municipio, il 26/27 settembre 2018, per dare un impulso maggiore alla rassegna Estate a Napoli, ma, a causa del forte vento, fu rinviato al Testro Politeama nei giorni 5-6-7 dicembre.

L’organizzazione non ne ha risentito anzi le serate da due sono passate a tre, ed è stata la prima volta, a testimonianza di una crescita esponenziale della manifestazione.
«La scelta del Maschio Angioino» chiarisce Massimo Abbate «non voleva essere e in effetti non lo è stato, un tradimento al Politeama che del Festival è stato, è e sarà sempre la location ufficiale più autorevole, speciale e ideale, ma una decisione di comune accordo con l’Assessorato alla Cultura per sottolineare il dovuto riconoscimento associato a un forte segnale che palazzo San Giacomo intende dare ai mass media, a Napoli e ai napoletani.»

Al Politeama vi parteciparono 44 Artisti emergenti e più di 80 Autori tra Poeti e Musicisti con, in primis, l’Orchestra Sinfonica del Conservatorio S. Pietro a Maiella diretta dal M° Leonardo Quadrini con 45 elementi di prim’ordine grazie al Consiglio d’Amministrazione del Conservatorio diretto da Carmine Santaniello.
Mai il Conservatorio ne era stato partecipe, neanche ai tempi del glorioso Festival tra gli anni dal 1952 al 1971.
Bellissime le canzoni inedite dei concorrenti, bravissimi gli interpreti quasi tutti new entry e, come sempre, il Festival si è dimostrato attento alla qualità e alla professionalità, incluso l’alto livello interpretativo.

Professionisti DILA APS 20231020 - Il Dispari: Massimo Abbate

Professionisti DILA APS 20231020 – Il Dispari: Massimo Abbate

Un incremento di ospiti e di richieste d’iscrizione notevole, 524.
L’idea portante dell’edizione del 2018 è la rivitalizzazione culturale della poesia, letteratura e della canzone da tempo relegata nei confini campani, attraverso l’attivazione di uno SCAMBIO culturale tra le comunità artistiche di pregio.
Si crea un movimento culturale con artisti, produttori di arte anche di altre città per la progettazione e la realizzazione di opere o eventi per lo scambio di creatività artistica.
Si afferma, convintamente, che la canzone Napoletana è un patrimonio culturale e artistico che appartiene a tutti, non soltanto ai napoletani.

Professionisti DILA APS 20231020 - Il Dispari: Massimo Abbate

Professionisti DILA APS 20231020 – Il Dispari: Massimo Abbate

Professionisti DILA APS 20231013

Professionisti DILA APS 20231013 - Il Dispari: Massimo Abbate

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MASSIMO ABBATE | MINI STORIA DEL FESTIVAL Festival di Napoli 2017

(seconda parte) 3a Edizione 26/27 ottobre Teatro Politeama

Nuovamente al teatro Politeama di Napoli e ancora un incremento d’iscrizioni eccezionali che passano a 487.

Grande partecipazione di autori di pregio e di pubblico 40 i finalisti. Ha certamente influito la presenza del più grande poeta di canzoni Giulio Rapetti Mogol in qualità di Presidente di Giuria che nobilita ancor di più la manifestazione.

Sia il Presidente della Regione che il Sindaco di Napoli sono entusiasti e rinnovano il Patrocinio morale.

Un’attestazione di stima che porterà la edizione del 2017 ancora a più alti livelli di visibilità visto che quelli qualitativi, non sono mai mancati.

Vince: Antonya Di Iorio.

Premio Internazionale della Critica Gianni Cesarini: Michele Buonocore – Direzione Artistica: Massimo Abbate – Direzione musicale: Lino Pariota – Presentatori: Emanuela Giordano, Enzo Nicolò – Presidente di Giuria di qualità: Giuio Rapetti Mogol – Giuria Popolare: tramite voto like sul canale Festival di Napoli di Youtube – Ospiti: Giancarlo Vorzitelli, Enrico Mosiello, Marianna Corrado vincitrice edizione 2016.

INTERPRETI –  TITOLI – AUTORI

ROBERTA ADELINI & LINO CAPPABIANCA – 2+2=4 – Adelini & Cappabianca

NICOLO’ ANNIBALE – L’ammore – Annibale

ANUAH ft GENNY ESPOSITO – L’ammore è accussì – Esposito

MARIA APRILE – Dint’a ‘stu mumento – Aprile

RAFFAELE BENEDUCE – ‘Na bella vita – Buonocore

CHRISTIAN BRUCALE – ‘E mmane sporche – Contento & Caliendo (2° Premio)

MICHELE BUONOCORE – Ie voglio sulo a tte – Buonocore (Premio della Critica)

NELLO CASTELLANO – Napule mia – Colasanto & Castellano

MARIA ROSARIA CENNI – Chella Napule – Cenni

ANTONIO CORSI – Sola – Corsi

BRUNO CUOMO – Me voglio nammurà – Nicolò & Serretta

RAFFAELE DE BELLIS – è vita – Sannino

ANGELO DE FILIPPO – Nu giro ‘e bleus – De Filippo

ANTONYA DI IORIO – Core e penziero – Di Iorio &- Pariota (1° Premio)

SASA’ DI PALMA – Canzona nfama – Giglio & Marotta

STEFANIA DONADIO – Si nun fosse pe’ te – Lanza & Barbareschi

CAROLINA FERRARA – E dimme ca me pozzo nammurà – Vesce & Salomone & Puerto

TOMMASO FICHELE FRANCESCA SORRIENTO – ‘A musica de’ femmena – Giglio &Marotta

IMMA GENOVESE – Fernimmele stasera – D’Agostino & Rossi

SARA GISON – Il sole e la luna – Gison

FRANCESCO IAVARONE – O tutte nzieme o niente – Iavarone

TONYA MADONNA — Ie sto’ accussì – Alfredo Venosa

MARYAM – Mane e pacienza   – Casalini – Sorrentino

ANTONIO MARINO – Dint’all’ombra toia – Bozza & Russo

MONICA MARRA – Madre nera – Carlo Faiello

ENZO MAUTONE – A nuie ce piace accussì – Mautone

VALENTINA MARZOCCHELLA – Tra cielo e mare – Abbate &Tirozzi

ALESSIA MOIO – ‘Sti dduie core – Bozza & Moio & Russo (3° Premio)

CARLA MOLINARI – Viento d’ammore – Esposito

ROSY PUGLIESE  – Si te ne vaje – Pugliese & Marino

CARMEN PEDATA – Che senso ha – Cascone

WALTER PETITO  – Addò staje – Marchese

TIZIANA RUOTO – Nonnanò – Bozza & Russo

MARILU’ RUSSO – Chella verità – Abate & Marotta

LUCA SORRENTO – E si’ tu – Esposito

EMANUELE SORRENTINO – Femmene – Santangelo & Barbareschi

CIRO SPANO’ – Tiempo – Vorzitelli

VALTER TAMMARO – La città obliqua – Cascone

DANIELA TERLATI – L’angelo del sud – Rega

GENNY VITALE E YEDEN   – Comm’è che cazze – Donniacuo & Vitale

 

Professionisti DILA APS 20231013 - Il Dispari: Massimo Abbate

Professionisti DILA APS 20231013 – Il Dispari: Massimo Abbate

Professionisti DILA APS 20231006

Professionisti DILA APS 20231006 - Il Dispari: Massimo Abbate

Professionisti DILA APS 20231006 – Il Dispari: Massimo Abbate

MASSIMO ABBATE | MINI STORIA DEL FESTIVAL DI NAPOLI 2017 (prima parte)

3a Edizione 26/27 ottobre Teatro Politeama

I 40 giovani finalisti di questa edizione si sono esibiti nel corso della prima serata per raccogliere la straordinaria eredità dei Festival degli anni d’oro e rilanciarla con nuove idee musicali e nuove canzoni.

Nella seconda serata, il Presidente di giuria Mogol insieme alla Presidente dell’Associazione Jacqueline (Jacqueline Schweitzer) e Totò Savio sono saliti sul palco ed hanno annunciato i 16 artisti scelti sui 40 in gara che di li a poco si sono esibiti  per l’assegnazione di tre borse di studio che sono state attribuite, dopo nuova votazione, ai primi tre classificati.

Sono stati assegnati, inoltre, il Premio Internazionale della Critica Gianni Cesarini ed il Premio Totò Savio per il miglior autore.

I vincitori delle tre borse di studio hanno, successivamente, frequentato gratuitamente il Corso di formazione professionale e artistico del CET di Mogol.

A determinare la classifica generale del Festival, invece, è stata la somma dei voti della giuria di qualità e quelli della giuria popolare i cui voti sono stati definiti in base al numero dei like visibili sui singoli video degli artisti, pubblicati per l’occasione sul portale youtube del festival.

Questi voti sono stati calcolati per il 20% rispetto a quelli di qualità e hanno avuto effettiva validità solo quelli espressi sul portale del festival e non su altri siti o pagine non ufficiali.

Mogol ha indicato i primi tre classificati mediante un suo personale, indipendente e insindacabile giudizio, e tre sono state le borse di studio offerte dalla Fondazione Jacqueline e Totò Savio grazie alla Presidente Jacqueline Schweitzer moglie del celebre autore.

I primi tre classificati da lui scelti indipendentemente dalla classifica finale del festival, hanno potuto accedere gratuitamente alla Università della Musica di Mogol il CET.

I sedici finalisti sono stati chiamati ad esibirsi nuovamente per un’ultima valutazione che di lì a poco ha determinato i vincitori delle Borse di studio.

Questo non ha significato l’esclusione in toto dei restanti 24 finalisti.

Infatti, si precisa che loro sono stati esclusi momentaneamente solo per la classifica e per la vincita delle borse di studio, ma non per quella dei vincitori del Festival di Napoli 2017 che ha avuto tutt’altra modalità.

Dopo la ulteriore esibizione dei 16 artisti, sono state menzionate, da Mogol e dalla Presidente Jaqueline Savio, le 7 note di merito ma non i tre vincitori delle borse di studio, poiché il grande autore ha ritenute che le stesse fossero consegnate dopo un ulteriore riflessione su tutti i sedici brani, ritenendo opportuno darle, dopo una attenta verifica, solo a chi ha dimostrato di avere i requisiti idonei necessari per la frequentazione dei corsi, e non magari ad autori in età matura e già di per sé professionisti di settore.

Sono stati assegnati altri premi tra i quali v segnalato il Premio della Critica consegnato dal Presidente della Confesercenti nonché Console Onorario della Federazione Russa a Napoli dott. Vincenzo Schiavo.

Professionisti DILA APS 20231006 - Il Dispari: Massimo Abbate

Professionisti DILA APS 20231006 – Il Dispari: Massimo Abbate

Professionisti DILA APS 20230929

Professionisti DILA APS 20230929 - Il Dispari: Massimo Abbate

Professionisti DILA APS 20230929 – Il Dispari: Massimo Abbate

Professionisti DILA APS 20230929 - Il Dispari: Massimo Abbate

Professionisti DILA APS 20230929 – Il Dispari: Massimo Abbate

 

MASSIMO ABBATE | MINI STORIA DEL

FESTIVAL DELLA CANZONE NAPOLETANA – 3

Nel 2016 riprende la entusiasmante avventura del Festival con un incremento d’iscrizioni del 100% rispetto all’anno precedente.

La manifestazione conquista l’attenzione del Comune di Napoli grazie all’assessore Nino Daniele e quella Chiesa attraverso il Cardinale Sepe.

L’ANIA, grazie a questa rinascita del Festival di Napoli con le nuove generazioni, mette un punto fermo sulla rivalutazione di un periodo storico di alto pregio.

Fin dalla prima edizione del Festival non è stato richiesto il supporto delle Istituzioni, né in termini economici e neanche in quelli più propriamente simbolici dettati da patrocini morali: ciò nella determinata volontà di operare affinché intorno a questa nobile iniziativa non esistano lucro, favoritismo clientelare, invadenza di uomini di potere e non siano attive quelle parzialità insopportabili a beneficio di parenti e amici.

Il ricavato dell’incasso della serata è stato donato in beneficenza alla Chiesa di San Ferdinando,  detta Chiesa degli Artisti di Piazza Trieste e Trento.

Nel regolamento è stata evidenziata la scritta: DIFFIDATE DI QUEI CONCORSI CHE VI CHIEDONO SOLDI ANCHE SOLO PER L’ISCRIZIONE!

Il teatro Politeama è stato lo scenario e il sottoscritto, Presidente dell’ANIA (Associazione Nazionale Italiana Artisti) fondata insieme al compianto Massimo Troisi, è stato l’artefice di tale importante iniziativa.

Mettendo studio, impegno e passione, con una buona dose di professionalità e umiltà, sono arrivati risultati lusinghieri per tutti i partecipanti.

Festival di Napoli New Generation 2016 – 2a Edizione – 26 maggio Teatro Politeama.

Professionisti DILA APS 20230929 - Il Dispari: Massimo Abbate

Professionisti DILA APS 20230929 – Il Dispari: Massimo Abbate

INTERPRETI – TITOLI – AUTORI

Professionisti DILA APS 20230929 - Il Dispari: Massimo Abbate

Professionisti DILA APS 20230929 – Il Dispari: Massimo Abbate

ARIO – Mo’ penz’a mme – De Pompeis;
TOMMASO CAVALLO – Comm’a nu mariuolo – Russo & Cavallo;
ROSA CHIODO – ‘A notte pe’ durmi’ – De Pompeis;
STEFANO CIMMARUTA – ‘Na femmena – Casalini;
MARIANNA CORRADO – Addò me porta ‘omare – Troiano Marotta;
PIERO DEL PRETE feat ANGELA NAPOLITANO – Ammore ammore ammore – Pane & Del Prete;
ANTONYA DI IORIO – Anema vola –  Bozza & Gargiulo;
SASA’ DI PALMA – Int’a nu suonno – Esposito;
FEDE ‘N’ MARLENE – Sanità – Ottombrino & Vitale (Premio della Critica);
PAOLA MIRISCIOTTI & CARLO TORTORA – Basta accussì – Contento &Caliendo;
ALESSIA MOIO – ‘O viento do’ mare – Moio &- Russo;
PASQUALE ROMANO – Vaco – Abbate jr & Assanti;
TIZIANA RUOTO – Quanno canto – Abate & Alfieri;
MARILU’ RUSSO – Cercanno ammore – Nicolò & Pariota;
GIANNI SCARDAMAGLIO – Tieneme accussì – Lanza &- Barbareschi;
SOULBAHIA – Int’a nu suonno – Esposito;
CIRO SPANO’ – ‘O specchio – Troiano & Marotta;
DANIELA TERLATI – Terra – Rega;
Direzione Artistica Massimo Abbate.
Direzione Musicale Lino Pariota.
Presentatrice Lorenza Licenziati.
Ospiti Gips Fint, Angelo Di Gennaro, Peppe Rienzo, Compagnia La Bella Mbriana, Giusi Barone (vincitrice edizione 2015), Gianni Lamagna.
Presidente di Giuria Antonio Onorato.
Membri di Giuria Gianni Aterrano, Giuseppe Giordano, Duccio Tortora.
Marianna Corrado è stata la vincitrice.
Il Premio della Critica è stato assegnato a Fede & Marlene.

Professionisti DILA APS 20230922

Professionisti DILA APS 20230922 - Il Dispari: Massimo Abbate

Professionisti DILA APS 20230922 – Il Dispari: Massimo Abbate

MASSIMO ABBATE | MINI STORIA DEL

FESTIVAL DELLA CANZONE NAPOLETANA

Napoli anno 2015.

Semplice il regolamento, due step da superare: New Generation online dove viene fatta una prima scrematura delle proposte mediante il solo ascolto dei file pervenuti via mail su [email protected] e New Generation Live dove i prescelti si cimentano in performance dal vivo e questo per verificare la qualità delle voci, il movimento scenico e soprattutto la qualità espressiva.

Vengono così selezionati 23 finalisti.

Massimo Abbate chiede a Rino Giglio di coordinare i giovani talenti per correggere pronuncia e, insieme al maestro Lino Pariota, lo stile musicale.

Rino Giglio, invece, propone a Massimo la co-direzione artistica.

Massimo accetta con riserva per eventuali prossime edizioni.

L’ANIA Associazione Nazionale Italiana Artisti si fa carico volontariamente di organizzare l’evento.

Tutti vi partecipano gratuitamente tranne ovviamente lo staff tecnico.

Il teatro Politeama ritorna ad essere quel grande scenario di prestigio e la città risponde con un sold out.

Il ricavato dell’incasso è devoluto alla “Chiesa degli Artisti” di piazza Trieste e Trento.

In una città dormiente e con poca memoria, finalmente si apre uno spiraglio di arte, competenza e organizzazione di alto profilo per rilanciare la canzone di Napoli in netta crisi di qualità.

“Festival di Napoli New Generation 2015 – I Edizione” –  26 giugno ore 21 Teatro Politeama

Vince Giusi Barone, mentre il Premio della critica va a Rosa Chiodo.

Direzione Artistica Massimo Abbate e Rino Giglio.

Direzione Musicale Lino Pariota.

Presentatrice Lorenza Licenziati.

Presidente di Giuria Bruno Lanza.

Membri di Giuria: Francesco Boccia, Mimmo di Francia, Franco Castiglia.

Ospiti speciali: Carlo Missaglia, Anna Capasso, Franco Castiglia, Mimmo Di Francia, Peppe Lanzetta, Ciccio Merolla.

INTERPRETI  TITOLI AUTORI

ARIO: Pe’ mme nun ce sta’ niente – De Pompeis; GIUSI BARONE: Voglia d’allucca’ – Nicolò & Pariota; LORENA BARTOLI: L’urdemo quarto ‘e core – Bartoli & Spenillo; Ciliberto MARIA BOCCIA: Aiere e dimane – Da Vinci; GABRIELLA CACCIATORE: Scordame – Cavallini & De Pompeis; MARIO CAVALLINI: Ce sta’ tiempo ancora – De Pompeis; MARIA ROSARIA CENNI: ‘Sta musica – Cenni;  ROSA CHIODO: Si vo’ Dio – Palomba & Alfieri; MARIANNA CORRADO: Annanz’ ‘o core – Troiano & Marotta Sorrentino; ANTONIO CORSI: Comm’ a na Maddalena – Corsi;

BRUNO CUOMO: Accussì – Iodice & Serretta & Di Gennaro;

ANNALISA DEL MASTRO: Addo’ stanne – Abate; PIERO DEL PRETE Feat TIZIANA RUOTO: Cu’ tte –  Del Prete; ANTONYA DI IORIO: L’ultima canzone – Abate; SASA’ DI PALMA: Lacreme d’ammore – Troiano &  Marotta Sorrentino; ENZO ESPOSITO: Addò staje – Torregrossa &  Manvati; CLELIA LIGUORI: Ué – Giglio Barbareschi; ALESSIA MOIO: Senza parla’– Bozza & Russo;

MARIO PADUANO: Dimane – Cirillo; FABIO PASCARELLA‘: Na canzone pe’ cagnà – Giglio & Barbareschi; GIUSY SARNO: Sentiento – Abate; CIRO SPANO’: Laura – Troiano Marotta; NUNZIANA VENEZIA: ‘A lontananza – Venezia; VOLA NAPULE: E penziere – Tirozzi.

Il seguito alla prossima settimana

Professionisti DILA APS 20230922 - Il Dispari: Massimo Abbate

Professionisti DILA APS 20230922 – Il Dispari: Massimo Abbate

Professionisti DILA APS 20230915

Professionisti DILA APS 20230915

Professionisti DILA APS 20230915

MASSIMO ABBATE | MINI STORIA DEL

FESTIVAL DELLA CANZONE NAPOLETANA

Napoli anno 2015.

Siamo nell’Arts Cafe Napoli dell’amico Ciro Giorgio.

A uno dei tavoli, sono seduti Massimo Abbate, Rino Giglio e altri amici.

Massimo riceve una telefonata da Marisa Fierro si alza e si allontana dal tavolo.

Dopo qualche minuto ritorna e si risiede molto preoccupato.

Annuncia che “Interpreti del sole”, un suo lusinghiero progetto dedicato ai grandi dell’Alta Nomenclatura della canzone Napoletana e in questo caso ad Aurelio Fierro da svolgersi al Teatro Politeama di Napoli, non si farà più a causa dell’assenza del nipote Aurelio junior, impossibilitato da un impegno inderogabile in un locale di Capri. La signora Marisa ha appena chiesto a Massimo telefonicamente di rinviare la manifestazione a data da destinarsi.

Massimo è basito.

A 9 giorni dall’evento deve trovare un altro artista da ricordare.

Impresa ardua poiché il tempo stringe e la macchina organizzativa già ben avviata rischia di incepparsi.

Ricominciare da zero.

La domanda è: “Come si fa a optare per un altro nome in così poco tempo?”

Per Massimo i grandi interpreti vanno ricordati per bene con calma e con rispetto tanto è il materiale che bisogna visionare e tante sono le persone da ricontattare vicine all’artista e coinvolgere nell’iniziativa.

A questo punto pensa che bisogna fare una manifestazione diversa.

Una manifestazione magari legata ai talenti vocali di Aria di Napoli il musical, una sua creatura con la quale ha aperto i battenti del teatro Trianon nel 2011.

Pensa che aggiungendovi altri giovani mediante provini, e incentrandola su canzoni inedite o poco in luce, può dare una spinta alla creatività di autori noti ma un po’ in letargo e creare una favorevole occasione per gli autori emergenti.

Rino Giglio entusiasta dice:

-“Bella idea Massimo!  Diamo spazio ai giovani.

In pratica qui questa sera stai per far rinascere il Festival di Napoli.”

A Massimo si accende una luce interiore.

Ricorda che suo padre aveva un progetto scritto a mano proprio sul Festival di Napoli e ben conservato, quasi nascosto in due vecchi fogli, nella enciclopedia della Canzone Napoletana di Ettore De Mura.

Partendo dai giovani interpreti di Aria di Napoli con l’aggiunta di altri talenti del canto partenopeo, il titolo potrebbe essere Festival di Napoli New Generation.

Rino si offre di dargli una mano e mette subito a disposizione la sua sala al Vomero per fare i provini.

Seduta stante telefonano a molti amici autori di livello per avere la certezza di fare qualcosa di altamente qualitativo.

Rinasce così il Festival di Napoli con sottotitolo Lyric New Generation.

Festival dei giovani e della nuova proposta creativa.

Concorso a iscrizione gratuita.

Pubblicizzato solo via web ,in tre giorni riceve 145 richieste d’iscrizione.

 

Il seguito alla prossima settimana.

Professionisti DILA APS 20230915

Professionisti DILA APS 20230915

 

Professionisti DILA APS 20230914

Professionisti DILA APS 20230914 - Andrea Del Buono 

Professionisti DILA APS 20230914 – Andrea Del Buono

ANDREA DEL BUONO |  RUBRICA: BIOLOGIA POSITIVA & SALUTOGENESI – 1

Salutogenesi è tutto ciò che crea salute, ovvero tutto ciò che permette alle persone, anche in situazioni di forte avversità (un trauma, una malattia cronica, la disabilità, precarie condizioni socioeconomiche, ecc), di compiere scelte consapevoli di salute, utilizzando tutte le risorse (interne ed esterne)di resilienza e capacità pro-attiva.

Il termine Salutogenesi è formato dalla parola latina salus, salutis = salute, e dalla parola greca genesi = origine, inizio, derivazione.

Secondo questo nuovo approccio la domanda fondamentale non è più: «Quali sono le cause della malattia, e come si possono prevenire?» Bensì: «Quali sono i meccanismi molecolari alla base della salute, e come possiamo mantenerla?».

Il padre indiscusso dell’approccio salutogenico è Aaron Antonovsky (1923-1994), tuttavia è solo nel 2012 che, con l’Editoriale di Colin Farrelly, nasce la Medicina della Salute e la Biologia Positiva.

L’Autoresi chiede se stanziare enormi quantità di danaro in ricerca di base e applicata, per la comprensione delle cause delle malattie  al fine di trovare nuove cure e terapie, sia il modo più efficace per mantenerci in salute.

Tutta la ricerca medica attuale potrebbe essere definita “Biologia Negativa” o della “malattia”.

Sarebbe altrettanto utile ed efficace concentrare invece gli sforzi sulla Biologia Positiva: studiare e ricercare i meccanismi molecolari che consentono ad alcuni longevi e centenari (fenotipi positivi) di vivere più di un secolo senza mai soffrire delle malattie croniche che affliggono la maggior parte degli esseri umani nella loro vita.

Se riuscissimo a copiarne le modalità, non sarebbe questa una rivoluzione in tema di Salute Pubblica?

Il paradigma della Biologia Positiva si basa dunque sulla consapevolezza che l’aspettativa di vita, resistenza alle malattie o altre capacità, sia conseguenza di meticolosi meccanismi biologici e che una volta individuati possono essere copiati per aiutare tutti a migliorare il proprio stato di salute.

In effetti, la biologia negativa ha fatto progressi significativi per prevenire e curare le malattie croniche, ma il concentrarsi solo sulla patologia ha fatto sì che altre potenziali strade per la ricerca siano state trascurate.

Dal 2012 finalmente molti ricercatori stanno investendo in questo campo.

Ad esempio si sta studiando un farmaco che imiti in modo sicuro gli effetti della restrizione calorica, che potrebbe ritardare la maggior parte delle malattie e dei disturbi legati all’invecchiamento.

Nel prossimo numero vi svelerò come fare un check-up salutogenetico.

Buona Vita a tutti

Dott.  Andrea Del Buono

Medico Chirurgo – Immunoallergologo
Specialista in Medicina Preventiva e del Lavoro
Presidente Fondazione “DD Clinic ResearchInstituteOnlus”
Via Catauli 10/L 81100 Caserta
3336037125 – 0823/361625

https://www.emmegiischia.com/wordpress/andrea-del-buono/

https://www.ddclinicfoundation.eu/

Professionisti DILA APS 20230914 - Andrea Del Buono 

Professionisti DILA APS 20230914 – Andrea Del Buono

 

Direttore Gaetano Di Meglio

Pagina a cura di Bruno Mancini

Capo Redattrice Angela Maria Tiberi

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Professionisti DILA APS 20231201- Il Dispari: Massimo Abbate

Professionisti DILA APS 20231201- Il Dispari: Massimo Abbate

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ASSIMO ABBATE | MINI STORIA DEL

FESTIVAL DELLA CANZONE NAPOLETANA 2020 (seconda parte)

Conclusioni e riflessioni della Direzione Artistica:

«è stata portata a termine la 6a edizione del Festival di Napoli avventura iniziata nel 2015 al Politeama e conclusasi il 30 dicembre del tormentato 2020.

Chiunque in tempo di pandemia avrebbe addotto la scusa, plausibile, per non farla e per non mettere a repentaglio il rischio d’impresa. Lo hanno fatto in molti, quasi tutti.

Hanno osato solo coloro che hanno avuto budget sostanziosi da Enti pubblici già previsti e/o contratti stellari da sponsor.

Noi? Noi lo abbiamo fatto con nulla di tutto ciò.

Siamo scesi in campo a giocarci una partita senza storia, senza alcuna possibilità di vincerla… senza alcun pronostico a nostro favore.

Invece, forti delle nostre pazze convinzioni, l’abbiamo vinta.

Coraggio? Follia?

Non è dato sapere ma quel che è certo è che quando ci metti passione, onestà e amore per l’arte, scatta uno strano meccanismo, una luce interiore che produce un tipo di forza e di potere spirituale da farti credere nella possibilità di un miracolo, e miracolo… è stato.

Lo abbiamo fatto, questo festival del 2020, permettendoci il lusso di farne addirittura due: uno in Albania ripreso dalla TV Nazionale a Durazzo con incredibili dati di ascolto (oltre 650.000) e l’altro in diretta streaming utilizzando un antico salotto napoletano di un vecchio casale in Umbria al posto di un teatro di prestigio napoletano, e con delle video/performance, al posto delle esibizioni live.

Non basta.

Ci siamo concessi un ulteriore lusso: quello di realizzare la seconda serata dedicata alla Lyric in Villa Bruno a San Giorgio a Cremano nello splendido scenario della storica fonderia agghindata a teatro in occasione del Premio Massimo Troisi.

Qui ci siamo concessi il Tutto Live! 

Dati di ascolto complessivi? Oltre due milioni e mezzo.

Per molti un successo inaspettato e senza precedenti, per noi un raggiungimento soddisfacente grazie a un lavoro svolto capillarmente con la cura di sempre.

A cosa è dovuto questo successo?

Prima di tutto perché ci abbiamo sempre creduto, e poi è venuto grazie alle linee guida che hanno indirizzato e distinto e caratterizzato, le tre serate.

La prima dedicata alla New Generation partenopea, la seconda alla Classic/Lyric napoletana e la terza alle Voci dal Mediterraneo.

Una importante partecipazione in massa di popoli facenti parte del bacino del Mare Mediterraneo che più di qualsiasi altra cultura d’oltreoceano, del nord Europa e alla pari di quella orientale, ha da offrire il meglio dell’arte ed è infatti da questi popoli e da quelle terre, non sono mancate Bellezza, Cultura, Storia.

Un patrimonio immenso non solo musicale nelle nostre mani.

Sia chiaro: chi ha vinto non è mai il singolo, pervaso dai propri personalismi, ma una squadra capace di lottare per una giusta causa, quella di valorizzare e riportare nella giusta dimensione attraverso l’evento festival, la canzone napoletana nel mondo.

La squadra ha un nome, si chiama: Festival di Napoli.

Ma allora, se noi abbiamo vinto, chi ha perso? Chi sono stati i nostri avversari? Non certo le personalità politiche sorde come Ulisse al richiamo di Partenope e neanche tutto un ambiente territoriale che contro di noi ha adottato un ostracismo silente e perverso, impaurito dalla nostra solare avanzata. Neanche avversari che prima o poi da soli verranno a sostenerci… se comprenderanno che un buon conto corrente personale non fa cultura.

Il nemico è stato uno solo… il più forte di tutti, il più imprevedibile… temibile ma forse anche il più importante insegnante di vita e di morte, motore anche di profonde riflessioni: il signor Covid-19.

Lo abbiamo battuto con il nostro coraggio di esistere, insistere, di amare e di comprendere la vita e l’importanza vitale delle sue arti, a partire dalla musica… dal Festival di Napoli.

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MASSIMO ABBATE | MINI STORIA DEL

FESTIVAL DELLA CANZONE NAPOLETANA 7

Festival di Napoli 2020 – 6a edizione                                 

Causa pandemia, on line su pagina facebook Festival di Napoli 28-29-30 dicembre.

 

Prima serata 28 dicembre 2020:

Direzione Artistica Massimo Abbate;

Direzione musicale Lino Pariota;

Presentatori Emanuela Giordano & Magda Mancuso & Enzo Nicolò;

Ospiti live Riccardo Fiorentino & Raffaella Ambrosino;

Special Guest video Marco Buracchi & Giusi Barone & Marianna Corrado & Antonya Di Iorio & Concetta De Luisa;

Conduttori Massimo Abbate & Lino Pariota.

 

Seconda serata 29 dicembre 2020:

Rosita Rendina, Gennaro Monè, Linda Petriccione, Gianluca Pantaleone, Mariya Movchan, Andrea Russo, Annarita Terrazzano, Salvatore Minopoli, Marco Ferrante, Camilla Carol Farias, Antonio Landolfi;

Al pianoforte per la sigla di apertura Riccardo Fiorentino, per l’accompagnamento ai cantanti lirici Alfredo Giordano Orsini, per l’accompagnamento alla sigla finale Riccardo Iozzia Ambrosino; Special Guest video Dominika Zamara & Claudio Sgura & Olga Zhuravel Maselli Rodolfo Maria Gordini & Benedetta Kim;

Special Guest di Arte Culinaria Chef Claudio Menconi.

 

Terza serata 30 dicembre 2020:

Riccardo Fiorentino & Ester Jok &  Luljeta Strefi & Luljeta Strefi & Kastriot Tuscia & Bellamorèa & Parafonè & I Terraros & Mercedes Gomez Gago & Trio Joao Frade & I Tazenda & Spiteri Lucas Band & Nour & Iannis Tsolca.

 

INTERPRETI – TITOLI – AUTORI

SOOL FOOD VOCALIST – Tutto in un sogno – Capriglione

EMANUELE MATRULLO – ‘E pparole ca nun dice – Esposito

LUCA SORRENTO – Comme vulesse – L. Esposito – D’Alise

ENRICA LA FEMINA – ‘Na vota ancora – La Femina – Rienzo

ADELAIDE CUCINIELLO – Nonna Lì – Cuciniello e Iovine

STEPHANO E IL BUONO – ‘A strada ‘e casa mia – Marcato-Cimmaruta-Giardino

FATMA MEMA E ENEA CERASHI – Passa nuttata e va’ – Selo – Libaba

IMMA D’INVERNO – ‘Sta città – Guida – G. Campagnoli

GUSTAVO MARTUCCI – Napule futtetenne – Somma – Martucci

MARIA OSSINO – Le donne non si toccano – Romano

MASSIMO PENZA – ‘O tiempo – Donniacuo – Del Grosso

 

Vincono: Imma D’Inverno & Enrica La Femina;

Premio Speciale ANIA (Assoociazione Nazionale Italiana Artisti) Adelaide Cuciniello;

Premio alla Carriera agli autori Luciano Somma & Giuseppe Donniacuo;

Premio Giuria Internazionale dei Media Partners per la Critica Luca Sorrento & Stephano e Il Buono;

Sezione Lyric assegnati dal Presidente di Giuria Dario Ascoli e dai Membri Raffaella Ambrosino e Massimo Iannone:

Premio Mercadante Rosita Rendina;

Premio Troisi Camilla Carol Farias;

Premio Napoli nel mondo Maryia Movchan;

Premio Caruso (ex aequo) Salvatore Minopoli & Gennaro Monè & Marco Ferrante & Gianluca & Antonio Landolfi;

Premio Ricomincio da 3 Andrea Russo;

Premio Mirna Doris Annarita Terrazzano;

Premio Stream ‘e Napule Linda Petriccione,

Premio Giuria Internazionale dei Media Partners Sezione Lyric Camilla Carol Farias & Gennaro Monè & Gianluca Pantaleone & Rosita Rendina;

 

Professionisti DILA APS 20231124- Il Dispari: Massimo Abbate

Professionisti DILA APS 20231124- Il Dispari: Massimo Abbate

 

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MASSIMO ABBATE | MINI STORIA DEL FESTIVAL DELLA CANZONE NAPOLETANA

Festival di Napoli 2019 (seconda parte)

5a edizione 13-14-15 dicembre Studi Event FDN presso la rete televisiva Italia Mia.

 Il Festival è stato introdotto dalla sigla “Figlie dell’ammore”, canzone scritta da Massimo Abbate e Dario Bianchimusica di Massimo Abbate e arrangiamento di Lino Pariota.

I 4 minuti del video, nei quali c’è l’essenza di Napoli e delle sue bellezze, hanno ottenuto 156.000 visualizzazioni in meno di due giorni!

In gara 30 cantanti “new generation” e l’assoluta novità di 10 cantanti di formazione lirica accompagnati al pianoforte da Riccardo Iozzia Ambrosino

Premi realizzati dall’artista internazionale Gianluca Merlonghi.

Si è parlato di arte partenopea anche grazie alla presenza del professore Enzo Ruio e dei suoi “graffiti”.

Una grande novità è stata, introdotta dal Direttore artistico Massimo Abbate con l’iniziativa a favore dell’attività educativa dal titolo “Un momento di didattica musicale”, della quale è stata protagonista La Scala Minore Napoletana.

Semplice e divertente ESPERIENZA TATTILE che permette, ad ogni tipologia di artista emergente, di “toccare” con mano il tradizionale PENTAGRAMMA su cui si fonda il linguaggio della musica partenopea realizzata grazie alla presenza del celebre produttore e chitarrista Marco Burracchi, eccellente docente di chitarra elettrica.

La Coreografa Nunziana Venezia e i ballerini della Compagnia dell’Accademia del Teatro delle Palme di Napoli (Daniela Carrotta, Antonio Cretu, Pasquale Scaturchio, Simone Caprio, Doriane De Angelis, Adriana De Vita, Martina Esposito) hanno messo in scena due momenti di danza, ai quali si sono alternati gli interventi comici di Natalia Cretella e Lello Pirone.

Tappeti blu sono stati riservati ai cantanti Concetta De Luisa e Pietro Esposito, vincitori della precedente edizione; al gruppo femminile Le mille bolle blu, vincitore di Sanremo canta Napoli;  a Maurizio Meli, Patron del premio Lucio Dalla; allo shoman Krassym  e all’attore comico

Massimiliano Cimino.

INTERPRETI – TITOLI – AUTORI

ADELAIDE CUCINIELLO – Addò nascene ‘e penziere – Giglio & Marotta

ENRICO AMENDOLA – Sorema – Donniacuo & Amendola

MARIA APRILE – ‘A maschera – Maria Aprile

SALLY CANGIANO – Acqua io e acqua tu – Sally Cangiano

GIUSEPPE D’ANGELO – Sciore – Giuseppe D’angelo

DANNY GIO’ – Nuie simme ‘e fachire – De Luca

CIAL ANGELO DE FILIPPO – Ie p’ammore campo e moro – Mario Abbate jr & Angelo De Filippo & Michele Buonocore

MARIA DE FILIPPO – Nuie simme meridionale – Anna Merolla

MARIA DI BELLA – Fantasia da gente – Di Bella & Scutiero & D’Auria

SASA’ DI PALMA – Comme a nu criature – Genny Esposito

FATIMA FAUSTO FT  LELLO BENEDUCE – Gocce d’amore – Michele Buonocore

BIAGIO FOGLIA – Te voglio bene – G. Donnaquio & A. Del Grosso

DEBORAH INGARGIOLA – L’amore lascia il segno – Del Grosso & Tortora

VALERIA LISTA – Meza jurnata – Valeria Lista

MARGOT – Uocchie- Sant’Aniello

LUCA MARIS – Luntano senza ‘e te – Luca Maris

TERESA MOCCIA – Te voglio ancora – Teresa Moccia

MARIA NICODEMO – Musica – Anna Merolla

IMMA PALUMBO – Notte – Enrico De Michele

ANTONIO PETROSILLO – Parlanno ‘e te – Michele e Antonio Petrosillo

DANIELA PREVETE – Ricordi – Salamone Puerto Vesce

SARA ROSSI – ‘E te me voglio annammurà – Angelo De Filippo & Gianni Scognamiglio

GIUSEPPE RUSSO – Affianco a te – Giuseppe Russo

LUCA SORRENTO – Lassa sta’         

MANU SQUILLANTE  – Notte         

PINA TRUPPA – Napule, Terra nosta – Stefano Ceparano & Antonio Capasso

MIRY VISCIONE – No cuore no party – Moschetto

Professionisti DILA APS 20231110

Professionisti DILA APS 20231110 - Il Dispari: Massimo Abbate

Professionisti DILA APS 20231110 – Il Dispari: Massimo Abbate

Professionisti DILA APS 20231110 - Il Dispari: Massimo Abbate

Professionisti DILA APS 20231110 – Il Dispari: Massimo Abbate

FDN New Generation AUDIZIONI 2023

Nel primo step FDN New Generation ONLINE 2023, le richieste di partecipazione pervenute alla redazione del Festival di Napoli sono state ben 384.

Come da regolamento la Direzione Artistica insieme alla Direzione Musicale e ai suoi collaboratori, ha provveduto, dopo un attento ascolto, a una prima scrematura scegliendo 46 brani.

Le audizioni dei prescelti si stanno svolgendo, nell’ambito del secondo step New Generation LIVE, in tre sedute.

La prima si è tenuta a Napoli il 28 ottobre nell’Accademia Caliendo Scuola di Canto Moderno.

La seconda si terrà nel centro Italia in provincia di Terni presso l’Agriturismo: “Il Casale dell’Abate Ritrovo degli Artisti”.

La terza sarà a Milano negli studi FDN Event di via Bobbio.

Nella prima audizione sono stati convocati 16 cantanti che si sono esibiti davanti alla Commissione presieduta da Patron Massimo Abbate, Riccardo Fiorentino (Maestro presso Teatro San Carlo di Napoli), Gianfranco Caliendo (Componente dello storico gruppo musicale “Il Giardino dei Semplici”), Nello Ferrara (Cantante di successo al glorioso Festival di Napoli del 1966 in coppia con Peppino di Capri) ed Enzo Nicolò (Vincitore in qualità di autore del primo premio al Primo Festival di Napoli targato Abbate del 2015).

Si ricorda che, per evitare le “caos selezioni” dal vivo, questo Festival adotta un sistema di ascolto molto articolato, dedicando il dovuto tempo e rispetto alle performance e ai loro protagonisti, evitando di fare i nomi degli esclusi.

Al momento gli artisti presi in considerazione per la finale, ma comunque in attesa dell’aggiornamento della graduatoria delle altre due audizioni sono:

Gustavo Martucci Je sto’ bbuono sul’io di Donniaquo – Martucci.

Patrizia Baldassarre Cu’ passione di Baldassarre.

Francesco Mennillo ‘O Rre di Mennillo.

Antonella Michelizzi e Oltre Oceano Band Napule torna ccà di De Furia.

Giuseppe D’Angelo Strigneme accussì di D’Angelo.

Giuliano Angelini Sulo di Angelini

Diana D’Alessio Pe’ sempe di Sonia D’Alessio – Bonaiuto

Eloisa Perrino Sto ccà ncopp’a sagliuta di D’Alessio – Bonaiuto

Maria Donnarumma ‘E signore do’ mare  di Gallo

Gabriele Torone Core perduto di Donniacuo – Torone

Si dovrà attendere la graduatoria delle altre due audizioni per poter stilare l’elenco definitivo.

Il 10 dicembre è la data fissata per la comunicazione ufficiale e definitiva dei nomi dei finalisti.

La location nella quale si svolgeranno le tre serate finali sarà ugualmente comunicata il 10 dicembre e, al momento, possiamo dire con notevole compiacimento che la più prestigiosa (e più probabile) è ubicata in un Comune molto ma molto rinomato turisticamente e culturalmente!

Professionisti DILA APS 20231110 - Il Dispari: Massimo Abbate

Professionisti DILA APS 20231110 – Il Dispari: Massimo Abbate

Professionisti DILA APS 20231110 - Il Dispari: Massimo Abbate

Professionisti DILA APS 20231110 – Il Dispari: Massimo Abbate

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Professionisti DILA APS 20231103 - Il Dispari: Massimo Abbate

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MASSIMO ABBATE | MINI STORIA DEL FESTIVAL DELLA CANZONE NAPOLETANA

Festival di Napoli 2019 (prima parte)

5a edizione 13-14-15 dicembre Studi Event FDN presso la rete televisiva Italia Mia.

 Vince Antonio Petrosillo.

Premio della Critica a Sasà Di Palma; Premio Mario Abbate a Giuseppe D’Angelo; Premio Interpreti del sole “Espressione” a Miry Viscione; Premio Rino Giglio “Autore” a Adelaide Cuciniello; Premio “Indifferentemente”  “Passione” a Maria Nicodemo; Premio “Tu si na cosa grande” “Intensità”a Luca Maris; Premio Internazionale della Critica Gianni Cesarini a Sasà Di Palma; Premio Voce del Teatro a Miriam Artiaco; Premio “Voce del Sentimento” a Luciano Capurro; Premio “Giovanni Capurro” a Marco Ferrante; Premio “Napoli nel Mondo” a Dorothy Manzo; Premio “Franco Ricci” a Cristian D’Aquino; Premio Palazzo San Carlo a Erin Wakeman.

Membri delle Giurie: 

Marco Buracchi, Bruno Rubino, Gianni Averardi, Lino Pariota, Rodolfo Fiorillo, Nello Ferrara, Tino Coppola, Dario Ascoli, Raffaella Ambrosino, Massimo Lo Iacono.

Partecipazione di Andrea Dalla Vecchia Ambrosino.

Direzione Artistica Massimo Abbate.

Direzione musicale Lino Pariota.

Presentatori: Emanuela Giordano, Magda Mancuso, Enzo Nicolò. Ospiti: Rino Abbate, Rodolfo Fiorillo, Nunziana Venezia, Ballerini della Compagnia dell’Accademia del Teatro delle Palme di Napoli (Daniela Carrotta, Antonio Cretu, Pasquale Scaturchio, Simone Caprio, Doriana De Angelis, Adriana De Vita, Martina Esposito), Natalia Cretella e Lello Pirone, Marco Buracchi, Enzo Ruio, Massimiliano Cimmino, Concetta De Luisa e Pietro Esposito, il gruppo femminile “Le mille bolle blu“, Maurizio Meli, Krassym, Massimiliano Cimino.

 Il Festival di Napoli 2019 è stato patrocinato dal Comune di Napoli e dalla Regione Campania e, oltre a viaggiare sulle note dei cantanti in gara, ha rappresentato una finestra sulla musica e sulla cultura napoletana.

La diretta televisiva delle tre serate è andata in onda sul web contemporaneamente in Spagna, Portogallo, Germania, Svizzera, Inghilterra, Argentina, Brasile, Repubblica Domenicana, Australia, Cina, Giappone e nella città di New York.

A ridare peso e spessore al Festival è stato un nutrito team organizzato e capitanato da Massimo Abbate, figlio del celebre cantante napoletano Mario Abbate, e l’ottima direzione di Mena Alfano, coadiuvata da Maria Rosa Borsetti, Patrizia Novi, Michele Del Sorbo e Giusy Santaniello.

«Anche in questa edizione» ha detto Massimo Abbate «l’obiettivo primario del Festival è stato quello di far rinascere la canzone napoletana, veicolando all’estero il patrimonio culturale, artistico, ma anche quello ambientale ed enogastronomico campano.
ssimo Abbate
Infatti, il pubblico in presenza ha trovato un’accoglienza speciale presso gli studi Event Tv di Italia Mia di Caserta, potendo degustare, prima delle parole in musica, raffinati prodotti locali in un’area appositamente riservata.»

Professionisti DILA APS 20231103 - Il Dispari: Massimo Abbate

Professionisti DILA APS 20231103 – Il Dispari: Massimo Abbate

Professionisti DILA APS 20231027

Professionisti DILA APS 20231027 - Il Dispari: Massimo Abbate

Professionisti DILA APS 20231027 – Il Dispari: Massimo Abbate

5847 MASSIMO ABBATE | MINI STORIA DEL
FESTIVAL DELLA CANZONE NAPOLETANA 5

Festival di Napoli 2018 – 4a edizione – 7 dicembre Teatro Politeama.
Tutto procede per il meglio anche se non mancano situazioni esterne spiacevoli. Viene constatata una intollerante invasione di manifestazioni che con annunci e operazioni di maquillage attentano alla credibilità del festival minandone l’immagine e l’autenticità. In molti titoli delle suddette appare evidente il riferimento a un proprio Festival Di Napoli.
Abbate, Patron del Festival, scende in campo e a colpi di diffide e querele, blocca sul nascere diciture fuorvianti.
Il Festival di Napoli è ormai consolidato legalmente dal 2015 e non mancano avvisi legali a chi attenta alla sua onestà professionale e intellettuale.

INTERPRETI – TITOLI – AUTORI
CONCETTA DE LUISA – Puortame cu’ te – De Luisa – Buonagiunto (Primo posto)
PIETRO ESPOSITO – Sulo tu – Buonocore – Esposito (Secondo posto)
N’ SOUND – Arricordate ‘e me – Mormile – Giordano Orsini (Terzo posto)
VINCENZA PURGATO – Acqua – Purgato – Cingotti (Premio della Critica assegnato da Gianni Cesarini)
ENRICO AMENDOLA – Jamme annanze – Donniacuo – Amendola
LUCA ARGENTI – Nun m’annammurasse cchiù – Argenti
ARIMA – ‘Na pazzia – Vitale
SAVIO ARTESI – Figlie ‘e nisciuno – Silli
A7ICO – N’attimo ancora – Credentino
DARIO BIANCHI – Anema – Bianchi
GIOVANNI BOTTA – Parlo ‘e te – Botta
LUDOVICA BROSCRITTO – Accarezzame – Silli
FEDERICA CARDONE – Doce e amaro – Cardone
CINZIA CASERTA – Spusammece – Calabrese – Caserta
NUNZIA CENTANNI – La notte delle stelle – Centanni – Pariota
TONIA CESTARI – ‘O ssapive tu? – Cestari
CINZIA COLONNA – Aiutame – Vitale
EMANUELA COLUCCI – Mullechelle po’ core – Colucci
VALERIA CONDINO – Dimme ched’è – Amato – Condino
GIANNI CONFESSORE – L’urdemo saluto – Vitale
TIZIANA CRISPINO – Anema nera – Crispino – Marchese
DAVIDE D’AMBROSIO – A varchetella – D’Ambrosio – Crocetta
GENNARO DE CRESCENZO – Luntano se ne va – Arato – De Crescenzo
ANGELO DE FILIPPO – Oj né – De Filippo
DANIELA DENIS – Ete m’annammuraje – Merolla
FRANCESCA DI GIACOMO – Canto ‘a vita – Di Giacomo – Carpentieri
MAURIZIO EPOCA – Miette annanz’o core – Epoca
ROBERTA FRAOLA – Tutto chello ca putesse sunnà – Marchitto
GIORDANA GRASSI – Niente è fernuta – Santangelo – Grassi
YLENIA IORIO – Me faje muri’ – De Martino – Satta
MAURIZIO JUNIOR – E m’annammoro ‘e te – Strada – Migliaccio
LAVA ‘E SOUND – Ma pecchè – Lave ‘e sound
SIMONE PREZIOSO – Dimmi – Prezioso
RESCATTO – Bruna – Amato
JOE ROMANO – Un alba a New york – Roano
MARIA ROSA RUFFO – Magia – Vesce – Salomone
SAVIO SILLI – L’ammore è – Silli
DANIELA TERLATI – ‘O tiempo – Terlati – Rega
ROBERTA TONDELLI – Femmena – Amato – De Luca
TRIO 21 Elena Esposito – Maria Carmela Esposito – Carla Palmieri –
‘O rusario de’ femmene – Contento – Caliendo
TUEFF – Brigante p’ammore – Mantice – Flugi
GENNY VITALE – Dimane simme io e te – Vitale

Professionisti DILA APS 20231027 - Il Dispari: Massimo Abbate

Professionisti DILA APS 20231027 – Il Dispari: Massimo Abbate

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Professionisti DILA APS 20231027 – Il Dispari: Massimo Abbate

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Professionisti DILA APS 20231020 – Il Dispari: Massimo Abbate

MASSIMO ABBATE | MINI STORIA DEL FESTIVAL DELLA CANZONE NAPOLETANA

Festival di Napoli 2018 – 4a edizione – 7 dicembre Teatro Politeama (prima parte)

Direzione Artistica Massimo Abbate. Direzione musicale Lino Pariota. Presentatori: Emanuela Giordano, Magda Mancuso, Enzo Nicolò. Presidente di Giuria Gianni Aterrano. Membri Giuria: Lino Pariota, Paky Palmieri, Michele Schembri, Bruno Rubino. Ospiti speciali: Leonardo Quadrini, Gianni Lamagna, Mario Maglione, Anna Merolla, Piera Lombardi, Bruno Cuomo, Enzo Esposito, Carmine Di Domenico, Suonne d’aiere, Enrico Mosiello, Nello Ferrara, i figli di Abbate (Rino), di Bruni (Adriana), di Fierro (Fabrizio), di Gallo (Gianfranco), la nipote di Ricci (Susy Sebastiano), Gianni Lamagna, Mario Maglione, Corpo di ballo della scuola Fitforyou di Ornella Mormone coadiuvata da Martina Di Costanzo e Giovanni Lampitelli, Marco Palmieri, Fausta Nanna, Antonya Di Iorio vincitrice edizione 2017.

L’Amministrazione Comunale di Napoli, nella persona dell’Assessore Nino Daniele avrebbe fortemente voluto che la 4a edizione del Festival si fosse svolta nel Maschio Angioino, mitico Castello di piazza Municipio, il 26/27 settembre 2018, per dare un impulso maggiore alla rassegna Estate a Napoli, ma, a causa del forte vento, fu rinviato al Testro Politeama nei giorni 5-6-7 dicembre.

L’organizzazione non ne ha risentito anzi le serate da due sono passate a tre, ed è stata la prima volta, a testimonianza di una crescita esponenziale della manifestazione.
«La scelta del Maschio Angioino» chiarisce Massimo Abbate «non voleva essere e in effetti non lo è stato, un tradimento al Politeama che del Festival è stato, è e sarà sempre la location ufficiale più autorevole, speciale e ideale, ma una decisione di comune accordo con l’Assessorato alla Cultura per sottolineare il dovuto riconoscimento associato a un forte segnale che palazzo San Giacomo intende dare ai mass media, a Napoli e ai napoletani.»

Al Politeama vi parteciparono 44 Artisti emergenti e più di 80 Autori tra Poeti e Musicisti con, in primis, l’Orchestra Sinfonica del Conservatorio S. Pietro a Maiella diretta dal M° Leonardo Quadrini con 45 elementi di prim’ordine grazie al Consiglio d’Amministrazione del Conservatorio diretto da Carmine Santaniello.
Mai il Conservatorio ne era stato partecipe, neanche ai tempi del glorioso Festival tra gli anni dal 1952 al 1971.
Bellissime le canzoni inedite dei concorrenti, bravissimi gli interpreti quasi tutti new entry e, come sempre, il Festival si è dimostrato attento alla qualità e alla professionalità, incluso l’alto livello interpretativo.

Professionisti DILA APS 20231020 - Il Dispari: Massimo Abbate

Professionisti DILA APS 20231020 – Il Dispari: Massimo Abbate

Un incremento di ospiti e di richieste d’iscrizione notevole, 524.
L’idea portante dell’edizione del 2018 è la rivitalizzazione culturale della poesia, letteratura e della canzone da tempo relegata nei confini campani, attraverso l’attivazione di uno SCAMBIO culturale tra le comunità artistiche di pregio.
Si crea un movimento culturale con artisti, produttori di arte anche di altre città per la progettazione e la realizzazione di opere o eventi per lo scambio di creatività artistica.
Si afferma, convintamente, che la canzone Napoletana è un patrimonio culturale e artistico che appartiene a tutti, non soltanto ai napoletani.

Professionisti DILA APS 20231020 - Il Dispari: Massimo Abbate

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MASSIMO ABBATE | MINI STORIA DEL FESTIVAL Festival di Napoli 2017

(seconda parte) 3a Edizione 26/27 ottobre Teatro Politeama

Nuovamente al teatro Politeama di Napoli e ancora un incremento d’iscrizioni eccezionali che passano a 487.

Grande partecipazione di autori di pregio e di pubblico 40 i finalisti. Ha certamente influito la presenza del più grande poeta di canzoni Giulio Rapetti Mogol in qualità di Presidente di Giuria che nobilita ancor di più la manifestazione.

Sia il Presidente della Regione che il Sindaco di Napoli sono entusiasti e rinnovano il Patrocinio morale.

Un’attestazione di stima che porterà la edizione del 2017 ancora a più alti livelli di visibilità visto che quelli qualitativi, non sono mai mancati.

Vince: Antonya Di Iorio.

Premio Internazionale della Critica Gianni Cesarini: Michele Buonocore – Direzione Artistica: Massimo Abbate – Direzione musicale: Lino Pariota – Presentatori: Emanuela Giordano, Enzo Nicolò – Presidente di Giuria di qualità: Giuio Rapetti Mogol – Giuria Popolare: tramite voto like sul canale Festival di Napoli di Youtube – Ospiti: Giancarlo Vorzitelli, Enrico Mosiello, Marianna Corrado vincitrice edizione 2016.

INTERPRETI –  TITOLI – AUTORI

ROBERTA ADELINI & LINO CAPPABIANCA – 2+2=4 – Adelini & Cappabianca

NICOLO’ ANNIBALE – L’ammore – Annibale

ANUAH ft GENNY ESPOSITO – L’ammore è accussì – Esposito

MARIA APRILE – Dint’a ‘stu mumento – Aprile

RAFFAELE BENEDUCE – ‘Na bella vita – Buonocore

CHRISTIAN BRUCALE – ‘E mmane sporche – Contento & Caliendo (2° Premio)

MICHELE BUONOCORE – Ie voglio sulo a tte – Buonocore (Premio della Critica)

NELLO CASTELLANO – Napule mia – Colasanto & Castellano

MARIA ROSARIA CENNI – Chella Napule – Cenni

ANTONIO CORSI – Sola – Corsi

BRUNO CUOMO – Me voglio nammurà – Nicolò & Serretta

RAFFAELE DE BELLIS – è vita – Sannino

ANGELO DE FILIPPO – Nu giro ‘e bleus – De Filippo

ANTONYA DI IORIO – Core e penziero – Di Iorio &- Pariota (1° Premio)

SASA’ DI PALMA – Canzona nfama – Giglio & Marotta

STEFANIA DONADIO – Si nun fosse pe’ te – Lanza & Barbareschi

CAROLINA FERRARA – E dimme ca me pozzo nammurà – Vesce & Salomone & Puerto

TOMMASO FICHELE FRANCESCA SORRIENTO – ‘A musica de’ femmena – Giglio &Marotta

IMMA GENOVESE – Fernimmele stasera – D’Agostino & Rossi

SARA GISON – Il sole e la luna – Gison

FRANCESCO IAVARONE – O tutte nzieme o niente – Iavarone

TONYA MADONNA — Ie sto’ accussì – Alfredo Venosa

MARYAM – Mane e pacienza   – Casalini – Sorrentino

ANTONIO MARINO – Dint’all’ombra toia – Bozza & Russo

MONICA MARRA – Madre nera – Carlo Faiello

ENZO MAUTONE – A nuie ce piace accussì – Mautone

VALENTINA MARZOCCHELLA – Tra cielo e mare – Abbate &Tirozzi

ALESSIA MOIO – ‘Sti dduie core – Bozza & Moio & Russo (3° Premio)

CARLA MOLINARI – Viento d’ammore – Esposito

ROSY PUGLIESE  – Si te ne vaje – Pugliese & Marino

CARMEN PEDATA – Che senso ha – Cascone

WALTER PETITO  – Addò staje – Marchese

TIZIANA RUOTO – Nonnanò – Bozza & Russo

MARILU’ RUSSO – Chella verità – Abate & Marotta

LUCA SORRENTO – E si’ tu – Esposito

EMANUELE SORRENTINO – Femmene – Santangelo & Barbareschi

CIRO SPANO’ – Tiempo – Vorzitelli

VALTER TAMMARO – La città obliqua – Cascone

DANIELA TERLATI – L’angelo del sud – Rega

GENNY VITALE E YEDEN   – Comm’è che cazze – Donniacuo & Vitale

 

Professionisti DILA APS 20231013 - Il Dispari: Massimo Abbate

Professionisti DILA APS 20231013 – Il Dispari: Massimo Abbate

Professionisti DILA APS 20231006

Professionisti DILA APS 20231006 - Il Dispari: Massimo Abbate

Professionisti DILA APS 20231006 – Il Dispari: Massimo Abbate

MASSIMO ABBATE | MINI STORIA DEL FESTIVAL DI NAPOLI 2017 (prima parte)

3a Edizione 26/27 ottobre Teatro Politeama

I 40 giovani finalisti di questa edizione si sono esibiti nel corso della prima serata per raccogliere la straordinaria eredità dei Festival degli anni d’oro e rilanciarla con nuove idee musicali e nuove canzoni.

Nella seconda serata, il Presidente di giuria Mogol insieme alla Presidente dell’Associazione Jacqueline (Jacqueline Schweitzer) e Totò Savio sono saliti sul palco ed hanno annunciato i 16 artisti scelti sui 40 in gara che di li a poco si sono esibiti  per l’assegnazione di tre borse di studio che sono state attribuite, dopo nuova votazione, ai primi tre classificati.

Sono stati assegnati, inoltre, il Premio Internazionale della Critica Gianni Cesarini ed il Premio Totò Savio per il miglior autore.

I vincitori delle tre borse di studio hanno, successivamente, frequentato gratuitamente il Corso di formazione professionale e artistico del CET di Mogol.

A determinare la classifica generale del Festival, invece, è stata la somma dei voti della giuria di qualità e quelli della giuria popolare i cui voti sono stati definiti in base al numero dei like visibili sui singoli video degli artisti, pubblicati per l’occasione sul portale youtube del festival.

Questi voti sono stati calcolati per il 20% rispetto a quelli di qualità e hanno avuto effettiva validità solo quelli espressi sul portale del festival e non su altri siti o pagine non ufficiali.

Mogol ha indicato i primi tre classificati mediante un suo personale, indipendente e insindacabile giudizio, e tre sono state le borse di studio offerte dalla Fondazione Jacqueline e Totò Savio grazie alla Presidente Jacqueline Schweitzer moglie del celebre autore.

I primi tre classificati da lui scelti indipendentemente dalla classifica finale del festival, hanno potuto accedere gratuitamente alla Università della Musica di Mogol il CET.

I sedici finalisti sono stati chiamati ad esibirsi nuovamente per un’ultima valutazione che di lì a poco ha determinato i vincitori delle Borse di studio.

Questo non ha significato l’esclusione in toto dei restanti 24 finalisti.

Infatti, si precisa che loro sono stati esclusi momentaneamente solo per la classifica e per la vincita delle borse di studio, ma non per quella dei vincitori del Festival di Napoli 2017 che ha avuto tutt’altra modalità.

Dopo la ulteriore esibizione dei 16 artisti, sono state menzionate, da Mogol e dalla Presidente Jaqueline Savio, le 7 note di merito ma non i tre vincitori delle borse di studio, poiché il grande autore ha ritenute che le stesse fossero consegnate dopo un ulteriore riflessione su tutti i sedici brani, ritenendo opportuno darle, dopo una attenta verifica, solo a chi ha dimostrato di avere i requisiti idonei necessari per la frequentazione dei corsi, e non magari ad autori in età matura e già di per sé professionisti di settore.

Sono stati assegnati altri premi tra i quali v segnalato il Premio della Critica consegnato dal Presidente della Confesercenti nonché Console Onorario della Federazione Russa a Napoli dott. Vincenzo Schiavo.

Professionisti DILA APS 20231006 - Il Dispari: Massimo Abbate

Professionisti DILA APS 20231006 – Il Dispari: Massimo Abbate

Professionisti DILA APS 20230929

Professionisti DILA APS 20230929 - Il Dispari: Massimo Abbate

Professionisti DILA APS 20230929 – Il Dispari: Massimo Abbate

Professionisti DILA APS 20230929 - Il Dispari: Massimo Abbate

Professionisti DILA APS 20230929 – Il Dispari: Massimo Abbate

 

MASSIMO ABBATE | MINI STORIA DEL

FESTIVAL DELLA CANZONE NAPOLETANA – 3

Nel 2016 riprende la entusiasmante avventura del Festival con un incremento d’iscrizioni del 100% rispetto all’anno precedente.

La manifestazione conquista l’attenzione del Comune di Napoli grazie all’assessore Nino Daniele e quella Chiesa attraverso il Cardinale Sepe.

L’ANIA, grazie a questa rinascita del Festival di Napoli con le nuove generazioni, mette un punto fermo sulla rivalutazione di un periodo storico di alto pregio.

Fin dalla prima edizione del Festival non è stato richiesto il supporto delle Istituzioni, né in termini economici e neanche in quelli più propriamente simbolici dettati da patrocini morali: ciò nella determinata volontà di operare affinché intorno a questa nobile iniziativa non esistano lucro, favoritismo clientelare, invadenza di uomini di potere e non siano attive quelle parzialità insopportabili a beneficio di parenti e amici.

Il ricavato dell’incasso della serata è stato donato in beneficenza alla Chiesa di San Ferdinando,  detta Chiesa degli Artisti di Piazza Trieste e Trento.

Nel regolamento è stata evidenziata la scritta: DIFFIDATE DI QUEI CONCORSI CHE VI CHIEDONO SOLDI ANCHE SOLO PER L’ISCRIZIONE!

Il teatro Politeama è stato lo scenario e il sottoscritto, Presidente dell’ANIA (Associazione Nazionale Italiana Artisti) fondata insieme al compianto Massimo Troisi, è stato l’artefice di tale importante iniziativa.

Mettendo studio, impegno e passione, con una buona dose di professionalità e umiltà, sono arrivati risultati lusinghieri per tutti i partecipanti.

Festival di Napoli New Generation 2016 – 2a Edizione – 26 maggio Teatro Politeama.

Professionisti DILA APS 20230929 - Il Dispari: Massimo Abbate

Professionisti DILA APS 20230929 – Il Dispari: Massimo Abbate

INTERPRETI – TITOLI – AUTORI

Professionisti DILA APS 20230929 - Il Dispari: Massimo Abbate

Professionisti DILA APS 20230929 – Il Dispari: Massimo Abbate

ARIO – Mo’ penz’a mme – De Pompeis;
TOMMASO CAVALLO – Comm’a nu mariuolo – Russo & Cavallo;
ROSA CHIODO – ‘A notte pe’ durmi’ – De Pompeis;
STEFANO CIMMARUTA – ‘Na femmena – Casalini;
MARIANNA CORRADO – Addò me porta ‘omare – Troiano Marotta;
PIERO DEL PRETE feat ANGELA NAPOLITANO – Ammore ammore ammore – Pane & Del Prete;
ANTONYA DI IORIO – Anema vola –  Bozza & Gargiulo;
SASA’ DI PALMA – Int’a nu suonno – Esposito;
FEDE ‘N’ MARLENE – Sanità – Ottombrino & Vitale (Premio della Critica);
PAOLA MIRISCIOTTI & CARLO TORTORA – Basta accussì – Contento &Caliendo;
ALESSIA MOIO – ‘O viento do’ mare – Moio &- Russo;
PASQUALE ROMANO – Vaco – Abbate jr & Assanti;
TIZIANA RUOTO – Quanno canto – Abate & Alfieri;
MARILU’ RUSSO – Cercanno ammore – Nicolò & Pariota;
GIANNI SCARDAMAGLIO – Tieneme accussì – Lanza &- Barbareschi;
SOULBAHIA – Int’a nu suonno – Esposito;
CIRO SPANO’ – ‘O specchio – Troiano & Marotta;
DANIELA TERLATI – Terra – Rega;
Direzione Artistica Massimo Abbate.
Direzione Musicale Lino Pariota.
Presentatrice Lorenza Licenziati.
Ospiti Gips Fint, Angelo Di Gennaro, Peppe Rienzo, Compagnia La Bella Mbriana, Giusi Barone (vincitrice edizione 2015), Gianni Lamagna.
Presidente di Giuria Antonio Onorato.
Membri di Giuria Gianni Aterrano, Giuseppe Giordano, Duccio Tortora.
Marianna Corrado è stata la vincitrice.
Il Premio della Critica è stato assegnato a Fede & Marlene.

Professionisti DILA APS 20230922

Professionisti DILA APS 20230922 - Il Dispari: Massimo Abbate

Professionisti DILA APS 20230922 – Il Dispari: Massimo Abbate

MASSIMO ABBATE | MINI STORIA DEL

FESTIVAL DELLA CANZONE NAPOLETANA

Napoli anno 2015.

Semplice il regolamento, due step da superare: New Generation online dove viene fatta una prima scrematura delle proposte mediante il solo ascolto dei file pervenuti via mail su [email protected] e New Generation Live dove i prescelti si cimentano in performance dal vivo e questo per verificare la qualità delle voci, il movimento scenico e soprattutto la qualità espressiva.

Vengono così selezionati 23 finalisti.

Massimo Abbate chiede a Rino Giglio di coordinare i giovani talenti per correggere pronuncia e, insieme al maestro Lino Pariota, lo stile musicale.

Rino Giglio, invece, propone a Massimo la co-direzione artistica.

Massimo accetta con riserva per eventuali prossime edizioni.

L’ANIA Associazione Nazionale Italiana Artisti si fa carico volontariamente di organizzare l’evento.

Tutti vi partecipano gratuitamente tranne ovviamente lo staff tecnico.

Il teatro Politeama ritorna ad essere quel grande scenario di prestigio e la città risponde con un sold out.

Il ricavato dell’incasso è devoluto alla “Chiesa degli Artisti” di piazza Trieste e Trento.

In una città dormiente e con poca memoria, finalmente si apre uno spiraglio di arte, competenza e organizzazione di alto profilo per rilanciare la canzone di Napoli in netta crisi di qualità.

“Festival di Napoli New Generation 2015 – I Edizione” –  26 giugno ore 21 Teatro Politeama

Vince Giusi Barone, mentre il Premio della critica va a Rosa Chiodo.

Direzione Artistica Massimo Abbate e Rino Giglio.

Direzione Musicale Lino Pariota.

Presentatrice Lorenza Licenziati.

Presidente di Giuria Bruno Lanza.

Membri di Giuria: Francesco Boccia, Mimmo di Francia, Franco Castiglia.

Ospiti speciali: Carlo Missaglia, Anna Capasso, Franco Castiglia, Mimmo Di Francia, Peppe Lanzetta, Ciccio Merolla.

INTERPRETI  TITOLI AUTORI

ARIO: Pe’ mme nun ce sta’ niente – De Pompeis; GIUSI BARONE: Voglia d’allucca’ – Nicolò & Pariota; LORENA BARTOLI: L’urdemo quarto ‘e core – Bartoli & Spenillo; Ciliberto MARIA BOCCIA: Aiere e dimane – Da Vinci; GABRIELLA CACCIATORE: Scordame – Cavallini & De Pompeis; MARIO CAVALLINI: Ce sta’ tiempo ancora – De Pompeis; MARIA ROSARIA CENNI: ‘Sta musica – Cenni;  ROSA CHIODO: Si vo’ Dio – Palomba & Alfieri; MARIANNA CORRADO: Annanz’ ‘o core – Troiano & Marotta Sorrentino; ANTONIO CORSI: Comm’ a na Maddalena – Corsi;

BRUNO CUOMO: Accussì – Iodice & Serretta & Di Gennaro;

ANNALISA DEL MASTRO: Addo’ stanne – Abate; PIERO DEL PRETE Feat TIZIANA RUOTO: Cu’ tte –  Del Prete; ANTONYA DI IORIO: L’ultima canzone – Abate; SASA’ DI PALMA: Lacreme d’ammore – Troiano &  Marotta Sorrentino; ENZO ESPOSITO: Addò staje – Torregrossa &  Manvati; CLELIA LIGUORI: Ué – Giglio Barbareschi; ALESSIA MOIO: Senza parla’– Bozza & Russo;

MARIO PADUANO: Dimane – Cirillo; FABIO PASCARELLA‘: Na canzone pe’ cagnà – Giglio & Barbareschi; GIUSY SARNO: Sentiento – Abate; CIRO SPANO’: Laura – Troiano Marotta; NUNZIANA VENEZIA: ‘A lontananza – Venezia; VOLA NAPULE: E penziere – Tirozzi.

Il seguito alla prossima settimana

Professionisti DILA APS 20230922 - Il Dispari: Massimo Abbate

Professionisti DILA APS 20230922 – Il Dispari: Massimo Abbate

Professionisti DILA APS 20230915

Professionisti DILA APS 20230915

Professionisti DILA APS 20230915

MASSIMO ABBATE | MINI STORIA DEL

FESTIVAL DELLA CANZONE NAPOLETANA

Napoli anno 2015.

Siamo nell’Arts Cafe Napoli dell’amico Ciro Giorgio.

A uno dei tavoli, sono seduti Massimo Abbate, Rino Giglio e altri amici.

Massimo riceve una telefonata da Marisa Fierro si alza e si allontana dal tavolo.

Dopo qualche minuto ritorna e si risiede molto preoccupato.

Annuncia che “Interpreti del sole”, un suo lusinghiero progetto dedicato ai grandi dell’Alta Nomenclatura della canzone Napoletana e in questo caso ad Aurelio Fierro da svolgersi al Teatro Politeama di Napoli, non si farà più a causa dell’assenza del nipote Aurelio junior, impossibilitato da un impegno inderogabile in un locale di Capri. La signora Marisa ha appena chiesto a Massimo telefonicamente di rinviare la manifestazione a data da destinarsi.

Massimo è basito.

A 9 giorni dall’evento deve trovare un altro artista da ricordare.

Impresa ardua poiché il tempo stringe e la macchina organizzativa già ben avviata rischia di incepparsi.

Ricominciare da zero.

La domanda è: “Come si fa a optare per un altro nome in così poco tempo?”

Per Massimo i grandi interpreti vanno ricordati per bene con calma e con rispetto tanto è il materiale che bisogna visionare e tante sono le persone da ricontattare vicine all’artista e coinvolgere nell’iniziativa.

A questo punto pensa che bisogna fare una manifestazione diversa.

Una manifestazione magari legata ai talenti vocali di Aria di Napoli il musical, una sua creatura con la quale ha aperto i battenti del teatro Trianon nel 2011.

Pensa che aggiungendovi altri giovani mediante provini, e incentrandola su canzoni inedite o poco in luce, può dare una spinta alla creatività di autori noti ma un po’ in letargo e creare una favorevole occasione per gli autori emergenti.

Rino Giglio entusiasta dice:

-“Bella idea Massimo!  Diamo spazio ai giovani.

In pratica qui questa sera stai per far rinascere il Festival di Napoli.”

A Massimo si accende una luce interiore.

Ricorda che suo padre aveva un progetto scritto a mano proprio sul Festival di Napoli e ben conservato, quasi nascosto in due vecchi fogli, nella enciclopedia della Canzone Napoletana di Ettore De Mura.

Partendo dai giovani interpreti di Aria di Napoli con l’aggiunta di altri talenti del canto partenopeo, il titolo potrebbe essere Festival di Napoli New Generation.

Rino si offre di dargli una mano e mette subito a disposizione la sua sala al Vomero per fare i provini.

Seduta stante telefonano a molti amici autori di livello per avere la certezza di fare qualcosa di altamente qualitativo.

Rinasce così il Festival di Napoli con sottotitolo Lyric New Generation.

Festival dei giovani e della nuova proposta creativa.

Concorso a iscrizione gratuita.

Pubblicizzato solo via web ,in tre giorni riceve 145 richieste d’iscrizione.

 

Il seguito alla prossima settimana.

Professionisti DILA APS 20230915

Professionisti DILA APS 20230915

 

Professionisti DILA APS 20230914

Professionisti DILA APS 20230914 - Andrea Del Buono 

Professionisti DILA APS 20230914 – Andrea Del Buono

ANDREA DEL BUONO |  RUBRICA: BIOLOGIA POSITIVA & SALUTOGENESI – 1

Salutogenesi è tutto ciò che crea salute, ovvero tutto ciò che permette alle persone, anche in situazioni di forte avversità (un trauma, una malattia cronica, la disabilità, precarie condizioni socioeconomiche, ecc), di compiere scelte consapevoli di salute, utilizzando tutte le risorse (interne ed esterne)di resilienza e capacità pro-attiva.

Il termine Salutogenesi è formato dalla parola latina salus, salutis = salute, e dalla parola greca genesi = origine, inizio, derivazione.

Secondo questo nuovo approccio la domanda fondamentale non è più: «Quali sono le cause della malattia, e come si possono prevenire?» Bensì: «Quali sono i meccanismi molecolari alla base della salute, e come possiamo mantenerla?».

Il padre indiscusso dell’approccio salutogenico è Aaron Antonovsky (1923-1994), tuttavia è solo nel 2012 che, con l’Editoriale di Colin Farrelly, nasce la Medicina della Salute e la Biologia Positiva.

L’Autoresi chiede se stanziare enormi quantità di danaro in ricerca di base e applicata, per la comprensione delle cause delle malattie  al fine di trovare nuove cure e terapie, sia il modo più efficace per mantenerci in salute.

Tutta la ricerca medica attuale potrebbe essere definita “Biologia Negativa” o della “malattia”.

Sarebbe altrettanto utile ed efficace concentrare invece gli sforzi sulla Biologia Positiva: studiare e ricercare i meccanismi molecolari che consentono ad alcuni longevi e centenari (fenotipi positivi) di vivere più di un secolo senza mai soffrire delle malattie croniche che affliggono la maggior parte degli esseri umani nella loro vita.

Se riuscissimo a copiarne le modalità, non sarebbe questa una rivoluzione in tema di Salute Pubblica?

Il paradigma della Biologia Positiva si basa dunque sulla consapevolezza che l’aspettativa di vita, resistenza alle malattie o altre capacità, sia conseguenza di meticolosi meccanismi biologici e che una volta individuati possono essere copiati per aiutare tutti a migliorare il proprio stato di salute.

In effetti, la biologia negativa ha fatto progressi significativi per prevenire e curare le malattie croniche, ma il concentrarsi solo sulla patologia ha fatto sì che altre potenziali strade per la ricerca siano state trascurate.

Dal 2012 finalmente molti ricercatori stanno investendo in questo campo.

Ad esempio si sta studiando un farmaco che imiti in modo sicuro gli effetti della restrizione calorica, che potrebbe ritardare la maggior parte delle malattie e dei disturbi legati all’invecchiamento.

Nel prossimo numero vi svelerò come fare un check-up salutogenetico.

Buona Vita a tutti

Dott.  Andrea Del Buono

Medico Chirurgo – Immunoallergologo
Specialista in Medicina Preventiva e del Lavoro
Presidente Fondazione “DD Clinic ResearchInstituteOnlus”
Via Catauli 10/L 81100 Caserta
3336037125 – 0823/361625

https://www.emmegiischia.com/wordpress/andrea-del-buono/

https://www.ddclinicfoundation.eu/

Professionisti DILA APS 20230914 - Andrea Del Buono 

Professionisti DILA APS 20230914 – Andrea Del Buono

 

Direttore Gaetano Di Meglio

Pagina a cura di Bruno Mancini

Capo Redattrice Angela Maria Tiberi

Professionisti DILA APS 2023 – Calendario pubblicazioni 

IL DISPARI & DILA APS rubrica Professionisti

CS IL DISPARI & DILA APS

Professionisti DILA APS 2023 – Calendario pubblicazioni 

CS IL DISPARI & DILA APS

Professionisti DILA APS 2023 – Calendario pubblicazioni

Il Dispari DILA APS Rubrica Professionisti

Professionisti DILA APS 20231130 – ANGELA MARIA TIBERI

Professionisti DILA APS 20231130 – ANGELA MARIA TIBERI

Professionisti DILA APS 20231130

Angela Maria Tiberi, due domande a Giuni Tuosto

D: Giuni Tuosto ha ricevuto il premio Visciano per il giornalismo, ci vuole descrivere il premio?

R: Il premio Visciano 2023 ha avuto come tema la discriminazione.

Io ho partecipato con un articolo d’inchiesta su quanto sta accadendo in Iran sia agli uomini che alle donne.

I ribelli uomini vengono colpiti in parti del corpo molto casuali, ma le donne vengono colpite sistematicamente all’occhio destro, al seno, ai genitali.

Le ribelli sono sfigurate, oltraggiate.

Una barbarie.

Una violenza governativa che sembra non riconoscere alle donne neanche il diritto di essere ribelli alla pari degli uomini.

La commissione giudicatrice, composta da giornalisti professionisti, col patrocinio dell’Ordine dei Giornalisti della Campania e della Pro Loco di Visciano, ha ritenuto di volermi premiare col primo posto per il coraggio di denunciare una situazione così delicata e complessa.

Non è facile parlare di questi argomenti quando le notizie dall’Iran vengono sistematicamente oscurate e censurate.

D: Lei è un’insegnante, ci vuole descrivere le sue emozioni in aula scolastica?

R: Insegnare è un mestiere bellissimo quando si tratta di interagire con gli studenti.

Io ho la fortuna di potermi misurare sia con i più grandi che con i più piccini, perché posso insegnare alle scuole Superiori, ma anche alle Medie.

Credo che un buon insegnante debba adattare il metodo di insegnamento agli studenti che ha di fronte, è questo il senso dell’empatia.

Trasmettere il sapere non è solo diffondere nozioni, è anche emozionare, coinvolgere, interagire. Per me ci vuole passione nella vita.

Lavorare senza passione per me non avrebbe alcun senso.

Mi emoziono quando riesco a stringere un legame profondo con i miei studenti.

Grazie per questa intervista.

Professionisti DILA APS 20231130 - ANGELA MARIA TIBERI

Professionisti DILA APS 20231130 – ANGELA MARIA TIBERI

Professionisti DILA APS 20231116

ANGELA MARIA TIBERI | Cenni personali sul giornalista free lance Rino Sortino

D:- Com’è nato in te il desiderio di fare il giornalista?
R:- Più che una professione lo considero un hobby.
A me piace  la comunicazione e se non si fanno le cose con piacere e passione non si ottengono risultati.  Diversi anni fa, a fine anni 90, dal momento che mi recavo a vedere le partite del Latina calcio, un amico giornalista ormai deceduto, mi disse, perché non mi fai il resoconto della partita?
Così iniziai a pubblicare  i miei articoli sui giornali.

Un giorno conobbi un tecnico televisivo  e mi chiese se ero interessato a partecipare ad una trasmissione sportiva a Lazio tv.
Facevo così bene la mia parte che poi mi fecero diventare l’opinionista principale nel settore calcio.

Con il tempo mi resi conto che non esiste solo il pallone nella vita e mi volli specializzare anche nel settore della cultura e dello spettacolo.

Così cominciai a fare interviste a personaggi più o meno noti del mondo dello spettacolo.

Credo che tutti abbiano il diritto ad essere ascoltati e ad essere pubblicizzati.

Mi piace vedere negli occhi dei più giovani i loro sogni ed aiutarli a diffondere la loro passione.

D:- Puoi dirci le testate giornalistiche con le quali collabori e con le quali hai collaborato?

R:- Attualmente scrivo per Latina Flash, Roma giornale sera e Flipnews free lance.

Quest’ultimo a livello nazionale e internazionale.

D:- Posso chiederti di confermare la notizia che sei in procinto di raggiungere un accordo, con Bruno Mancini, per la tua collaborazione con la testata giornalistica IL DISPARI di Gaetano Di Meglio che ci ospita con questa intervista esclusiva nella rubrica di cui sono Direttrice Redazionale?
R:- Sì volentieri

D:- In quali settori intendi proporre i tuoi articoli?

R:-  Cultura, spettacolo, sport.

D:- Allora grazie, con l’auspicio di poter leggere presto i tuoi articoli.
R:-  Si, mi metto in opera.

Professionisti DILA APS 20231005

Professionisti DILA APS 20231005 - Il Dispari: Angela Maria Tiberi

Professionisti DILA APS 20231005 – Il Dispari: Angela Maria Tiberi

Angela Maria Tiberi | RUBRICA “Le interviste”: Sara Aliscioni fotografa

“… provare a restituire immortalità a persone, momenti e luoghi.”

D:-  Buongiorno Sara Aliscioni e grazie per questa intervista esclusiva per il quotidiano IL DISPARI di Gaetano Di Meglio

Vuoi dire ai nostri lettori come è nata la tua passione per la fotografica?

R:- Mi sono dedicata alla fotografia dal 2006.

Sin da bambina sono stata attratta dalle fotografie: ero affascinata dall’idea che le immagini potessero continuare  a vivere oltre il tempo negli occhi di chi le osservava, poi mio padre mi ha fatto esplorare non solo il mondo del teatro, al quale mi sono dedicata come interprete e come fotografa, ma anche della musica, studiando solfeggio classico e suonando il basso, oltre che del cinema..

Ancora oggi ciò che mi spinge a fotografare è provare a restituire immortalità a persone, momenti e luoghi.

Oltre a vari corsi di tecniche fotografiche e workshop dedicati al reportage, ho frequentato la formazione promossa dal MoMA sulla fotografia come tecnica di esplorazione e documentazione della realtà.

Successivamente, spinta da un interesse per il fotogiornalismo come fonte primaria, ha seguito il corso sull’uso delle immagini e sulla loro interpretazione storica nel XX secolo presso l’Università di Londra e Royal Holloway.

Nel 2022 sono entrata a far parte delle piattaforme Knownorigin.io, Foundation.app e Sloika.xyz che curano e rilasciano collezioni NFT.
Tra le attività seguite, ho curato diversi lavori di backstage fotografico, l’ultimo di questi presso il Museo Macro di Roma.

D:- Hai progetti particolari? Per esempio su come diffondere la bellezza umana e renderla immortale?

R:-La mia  scelta fotografica, orientata al Reportage e alla Street Photography, è caratterizzata da una calligrafia rigorosamente in bianco e nero.

Ispirata al linguaggio della regista ungherese Béla Tarr, propongo immagini fatte di simbolismo, drammaticità e poesia in un’interpretazione oggettiva, descrivendo la dura realtà che vede al centro l’uomo in contesti familiari e quotidiani.

Il filo conduttore è sempre la ricerca della bellezza anche quando ciò che circonda il soggetto è decadente, oscuro e dimenticato.
D:- Ora che con tuo marito Alessandro Bavari avete terminato “Kill the Covid!”, un mockumentary fotografico horror rurale ambientato in Italia, quali sono i tuoi progetti futuri?

Molti, ma tengo particolarmente a questi due.
Il primo è il progetto personale, NFTs Artists Portraits, che nasce dalla mia visione volta ad immortalare i protagonisti della nuova scena internazionale, esploratori del mondo Crypto.
Obiettivo è quello di testimoniare alcuni dei precursori della nuova frontiera dei mondi virtuali e reali interconnessi, come gli NFT, restituendo quel tipo di immortalità che l’uomo ha sempre cercato.

Alessandro mi ha seguito e incoraggiato durante tutto il lavoro.
Il secondo è, appunto, quello di promuovere “Kill The Covid!” con il massimo impegno.

Professionisti DILA APS 20231005 - Il Dispari: Angela Maria Tiberi

Professionisti DILA APS 20231005 – Il Dispari: Angela Maria Tiberi

Direttore Gaetano Di Meglio

Pagina a cura di Bruno Mancini

Capo Redattrice Angela Maria Tiberi

Professionisti DILA APS 2023 – Calendario pubblicazioni 

IL DISPARI & DILA APS rubrica Professionisti

CS IL DISPARI & DILA APS

Professionisti DILA APS 2023 – Calendario pubblicazioni 

CS IL DISPARI & DILA APS

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Il Dispari DILA APS Rubrica Professionisti

Professionisti DILA APS 20231124- Il Dispari: Massimo Abbate

Professionisti DILA APS 20231124 – Il Dispari: Massimo Abbate

Professionisti DILA APS 20231124

Professionisti DILA APS 20231124

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Professionisti DILA APS 20231124

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MASSIMO ABBATE | MINI STORIA DEL

FESTIVAL DELLA CANZONE NAPOLETANA 7

Festival di Napoli 2020 – 6a edizione                                 

Causa pandemia, on line su pagina facebook Festival di Napoli 28-29-30 dicembre.

 

Prima serata 28 dicembre 2020:

Direzione Artistica Massimo Abbate;

Direzione musicale Lino Pariota;

Presentatori Emanuela Giordano & Magda Mancuso & Enzo Nicolò;

Ospiti live Riccardo Fiorentino & Raffaella Ambrosino;

Special Guest video Marco Buracchi & Giusi Barone & Marianna Corrado & Antonya Di Iorio & Concetta De Luisa;

Conduttori Massimo Abbate & Lino Pariota.

 

Seconda serata 29 dicembre 2020:

Rosita Rendina, Gennaro Monè, Linda Petriccione, Gianluca Pantaleone, Mariya Movchan, Andrea Russo, Annarita Terrazzano, Salvatore Minopoli, Marco Ferrante, Camilla Carol Farias, Antonio Landolfi;

Al pianoforte per la sigla di apertura Riccardo Fiorentino, per l’accompagnamento ai cantanti lirici Alfredo Giordano Orsini, per l’accompagnamento alla sigla finale Riccardo Iozzia Ambrosino; Special Guest video Dominika Zamara & Claudio Sgura & Olga Zhuravel Maselli Rodolfo Maria Gordini & Benedetta Kim;

Special Guest di Arte Culinaria Chef Claudio Menconi.

 

Terza serata 30 dicembre 2020:

Riccardo Fiorentino & Ester Jok &  Luljeta Strefi & Luljeta Strefi & Kastriot Tuscia & Bellamorèa & Parafonè & I Terraros & Mercedes Gomez Gago & Trio Joao Frade & I Tazenda & Spiteri Lucas Band & Nour & Iannis Tsolca.

 

INTERPRETI – TITOLI – AUTORI

SOOL FOOD VOCALIST – Tutto in un sogno – Capriglione

EMANUELE MATRULLO – ‘E pparole ca nun dice – Esposito

LUCA SORRENTO – Comme vulesse – L. Esposito – D’Alise

ENRICA LA FEMINA – ‘Na vota ancora – La Femina – Rienzo

ADELAIDE CUCINIELLO – Nonna Lì – Cuciniello e Iovine

STEPHANO E IL BUONO – ‘A strada ‘e casa mia – Marcato-Cimmaruta-Giardino

FATMA MEMA E ENEA CERASHI – Passa nuttata e va’ – Selo – Libaba

IMMA D’INVERNO – ‘Sta città – Guida – G. Campagnoli

GUSTAVO MARTUCCI – Napule futtetenne – Somma – Martucci

MARIA OSSINO – Le donne non si toccano – Romano

MASSIMO PENZA – ‘O tiempo – Donniacuo – Del Grosso

 

Vincono: Imma D’Inverno & Enrica La Femina;

Premio Speciale ANIA (Assoociazione Nazionale Italiana Artisti) Adelaide Cuciniello;

Premio alla Carriera agli autori Luciano Somma & Giuseppe Donniacuo;

Premio Giuria Internazionale dei Media Partners per la Critica Luca Sorrento & Stephano e Il Buono;

Sezione Lyric assegnati dal Presidente di Giuria Dario Ascoli e dai Membri Raffaella Ambrosino e Massimo Iannone:

Premio Mercadante Rosita Rendina;

Premio Troisi Camilla Carol Farias;

Premio Napoli nel mondo Maryia Movchan;

Premio Caruso (ex aequo) Salvatore Minopoli & Gennaro Monè & Marco Ferrante & Gianluca & Antonio Landolfi;

Premio Ricomincio da 3 Andrea Russo;

Premio Mirna Doris Annarita Terrazzano;

Premio Stream ‘e Napule Linda Petriccione,

Premio Giuria Internazionale dei Media Partners Sezione Lyric Camilla Carol Farias & Gennaro Monè & Gianluca Pantaleone & Rosita Rendina;

 

Professionisti DILA APS 20231124- Il Dispari: Massimo Abbate

Professionisti DILA APS 20231124- Il Dispari: Massimo Abbate

 

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MASSIMO ABBATE | MINI STORIA DEL FESTIVAL DELLA CANZONE NAPOLETANA

Festival di Napoli 2019 (seconda parte)

5a edizione 13-14-15 dicembre Studi Event FDN presso la rete televisiva Italia Mia.

 Il Festival è stato introdotto dalla sigla “Figlie dell’ammore”, canzone scritta da Massimo Abbate e Dario Bianchimusica di Massimo Abbate e arrangiamento di Lino Pariota.

I 4 minuti del video, nei quali c’è l’essenza di Napoli e delle sue bellezze, hanno ottenuto 156.000 visualizzazioni in meno di due giorni!

In gara 30 cantanti “new generation” e l’assoluta novità di 10 cantanti di formazione lirica accompagnati al pianoforte da Riccardo Iozzia Ambrosino

Premi realizzati dall’artista internazionale Gianluca Merlonghi.

Si è parlato di arte partenopea anche grazie alla presenza del professore Enzo Ruio e dei suoi “graffiti”.

Una grande novità è stata, introdotta dal Direttore artistico Massimo Abbate con l’iniziativa a favore dell’attività educativa dal titolo “Un momento di didattica musicale”, della quale è stata protagonista La Scala Minore Napoletana.

Semplice e divertente ESPERIENZA TATTILE che permette, ad ogni tipologia di artista emergente, di “toccare” con mano il tradizionale PENTAGRAMMA su cui si fonda il linguaggio della musica partenopea realizzata grazie alla presenza del celebre produttore e chitarrista Marco Burracchi, eccellente docente di chitarra elettrica.

La Coreografa Nunziana Venezia e i ballerini della Compagnia dell’Accademia del Teatro delle Palme di Napoli (Daniela Carrotta, Antonio Cretu, Pasquale Scaturchio, Simone Caprio, Doriane De Angelis, Adriana De Vita, Martina Esposito) hanno messo in scena due momenti di danza, ai quali si sono alternati gli interventi comici di Natalia Cretella e Lello Pirone.

Tappeti blu sono stati riservati ai cantanti Concetta De Luisa e Pietro Esposito, vincitori della precedente edizione; al gruppo femminile Le mille bolle blu, vincitore di Sanremo canta Napoli;  a Maurizio Meli, Patron del premio Lucio Dalla; allo shoman Krassym  e all’attore comico

Massimiliano Cimino.

INTERPRETI – TITOLI – AUTORI

ADELAIDE CUCINIELLO – Addò nascene ‘e penziere – Giglio & Marotta

ENRICO AMENDOLA – Sorema – Donniacuo & Amendola

MARIA APRILE – ‘A maschera – Maria Aprile

SALLY CANGIANO – Acqua io e acqua tu – Sally Cangiano

GIUSEPPE D’ANGELO – Sciore – Giuseppe D’angelo

DANNY GIO’ – Nuie simme ‘e fachire – De Luca

CIAL ANGELO DE FILIPPO – Ie p’ammore campo e moro – Mario Abbate jr & Angelo De Filippo & Michele Buonocore

MARIA DE FILIPPO – Nuie simme meridionale – Anna Merolla

MARIA DI BELLA – Fantasia da gente – Di Bella & Scutiero & D’Auria

SASA’ DI PALMA – Comme a nu criature – Genny Esposito

FATIMA FAUSTO FT  LELLO BENEDUCE – Gocce d’amore – Michele Buonocore

BIAGIO FOGLIA – Te voglio bene – G. Donnaquio & A. Del Grosso

DEBORAH INGARGIOLA – L’amore lascia il segno – Del Grosso & Tortora

VALERIA LISTA – Meza jurnata – Valeria Lista

MARGOT – Uocchie- Sant’Aniello

LUCA MARIS – Luntano senza ‘e te – Luca Maris

TERESA MOCCIA – Te voglio ancora – Teresa Moccia

MARIA NICODEMO – Musica – Anna Merolla

IMMA PALUMBO – Notte – Enrico De Michele

ANTONIO PETROSILLO – Parlanno ‘e te – Michele e Antonio Petrosillo

DANIELA PREVETE – Ricordi – Salamone Puerto Vesce

SARA ROSSI – ‘E te me voglio annammurà – Angelo De Filippo & Gianni Scognamiglio

GIUSEPPE RUSSO – Affianco a te – Giuseppe Russo

LUCA SORRENTO – Lassa sta’         

MANU SQUILLANTE  – Notte         

PINA TRUPPA – Napule, Terra nosta – Stefano Ceparano & Antonio Capasso

MIRY VISCIONE – No cuore no party – Moschetto

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Professionisti DILA APS 20231110 - Il Dispari: Massimo Abbate

Professionisti DILA APS 20231110 – Il Dispari: Massimo Abbate

Professionisti DILA APS 20231110 - Il Dispari: Massimo Abbate

Professionisti DILA APS 20231110 – Il Dispari: Massimo Abbate

FDN New Generation AUDIZIONI 2023

Nel primo step FDN New Generation ONLINE 2023, le richieste di partecipazione pervenute alla redazione del Festival di Napoli sono state ben 384.

Come da regolamento la Direzione Artistica insieme alla Direzione Musicale e ai suoi collaboratori, ha provveduto, dopo un attento ascolto, a una prima scrematura scegliendo 46 brani.

Le audizioni dei prescelti si stanno svolgendo, nell’ambito del secondo step New Generation LIVE, in tre sedute.

La prima si è tenuta a Napoli il 28 ottobre nell’Accademia Caliendo Scuola di Canto Moderno.

La seconda si terrà nel centro Italia in provincia di Terni presso l’Agriturismo: “Il Casale dell’Abate Ritrovo degli Artisti”.

La terza sarà a Milano negli studi FDN Event di via Bobbio.

Nella prima audizione sono stati convocati 16 cantanti che si sono esibiti davanti alla Commissione presieduta da Patron Massimo Abbate, Riccardo Fiorentino (Maestro presso Teatro San Carlo di Napoli), Gianfranco Caliendo (Componente dello storico gruppo musicale “Il Giardino dei Semplici”), Nello Ferrara (Cantante di successo al glorioso Festival di Napoli del 1966 in coppia con Peppino di Capri) ed Enzo Nicolò (Vincitore in qualità di autore del primo premio al Primo Festival di Napoli targato Abbate del 2015).

Si ricorda che, per evitare le “caos selezioni” dal vivo, questo Festival adotta un sistema di ascolto molto articolato, dedicando il dovuto tempo e rispetto alle performance e ai loro protagonisti, evitando di fare i nomi degli esclusi.

Al momento gli artisti presi in considerazione per la finale, ma comunque in attesa dell’aggiornamento della graduatoria delle altre due audizioni sono:

Gustavo Martucci Je sto’ bbuono sul’io di Donniaquo – Martucci.

Patrizia Baldassarre Cu’ passione di Baldassarre.

Francesco Mennillo ‘O Rre di Mennillo.

Antonella Michelizzi e Oltre Oceano Band Napule torna ccà di De Furia.

Giuseppe D’Angelo Strigneme accussì di D’Angelo.

Giuliano Angelini Sulo di Angelini

Diana D’Alessio Pe’ sempe di Sonia D’Alessio – Bonaiuto

Eloisa Perrino Sto ccà ncopp’a sagliuta di D’Alessio – Bonaiuto

Maria Donnarumma ‘E signore do’ mare  di Gallo

Gabriele Torone Core perduto di Donniacuo – Torone

Si dovrà attendere la graduatoria delle altre due audizioni per poter stilare l’elenco definitivo.

Il 10 dicembre è la data fissata per la comunicazione ufficiale e definitiva dei nomi dei finalisti.

La location nella quale si svolgeranno le tre serate finali sarà ugualmente comunicata il 10 dicembre e, al momento, possiamo dire con notevole compiacimento che la più prestigiosa (e più probabile) è ubicata in un Comune molto ma molto rinomato turisticamente e culturalmente!

Professionisti DILA APS 20231110 - Il Dispari: Massimo Abbate

Professionisti DILA APS 20231110 – Il Dispari: Massimo Abbate

Professionisti DILA APS 20231110 - Il Dispari: Massimo Abbate

Professionisti DILA APS 20231110 – Il Dispari: Massimo Abbate

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Professionisti DILA APS 20231103 - Il Dispari: Massimo Abbate

Professionisti DILA APS 20231103 – Il Dispari: Massimo Abbate

MASSIMO ABBATE | MINI STORIA DEL FESTIVAL DELLA CANZONE NAPOLETANA

Festival di Napoli 2019 (prima parte)

5a edizione 13-14-15 dicembre Studi Event FDN presso la rete televisiva Italia Mia.

 Vince Antonio Petrosillo.

Premio della Critica a Sasà Di Palma; Premio Mario Abbate a Giuseppe D’Angelo; Premio Interpreti del sole “Espressione” a Miry Viscione; Premio Rino Giglio “Autore” a Adelaide Cuciniello; Premio “Indifferentemente”  “Passione” a Maria Nicodemo; Premio “Tu si na cosa grande” “Intensità”a Luca Maris; Premio Internazionale della Critica Gianni Cesarini a Sasà Di Palma; Premio Voce del Teatro a Miriam Artiaco; Premio “Voce del Sentimento” a Luciano Capurro; Premio “Giovanni Capurro” a Marco Ferrante; Premio “Napoli nel Mondo” a Dorothy Manzo; Premio “Franco Ricci” a Cristian D’Aquino; Premio Palazzo San Carlo a Erin Wakeman.

Membri delle Giurie: 

Marco Buracchi, Bruno Rubino, Gianni Averardi, Lino Pariota, Rodolfo Fiorillo, Nello Ferrara, Tino Coppola, Dario Ascoli, Raffaella Ambrosino, Massimo Lo Iacono.

Partecipazione di Andrea Dalla Vecchia Ambrosino.

Direzione Artistica Massimo Abbate.

Direzione musicale Lino Pariota.

Presentatori: Emanuela Giordano, Magda Mancuso, Enzo Nicolò. Ospiti: Rino Abbate, Rodolfo Fiorillo, Nunziana Venezia, Ballerini della Compagnia dell’Accademia del Teatro delle Palme di Napoli (Daniela Carrotta, Antonio Cretu, Pasquale Scaturchio, Simone Caprio, Doriana De Angelis, Adriana De Vita, Martina Esposito), Natalia Cretella e Lello Pirone, Marco Buracchi, Enzo Ruio, Massimiliano Cimmino, Concetta De Luisa e Pietro Esposito, il gruppo femminile “Le mille bolle blu“, Maurizio Meli, Krassym, Massimiliano Cimino.

 Il Festival di Napoli 2019 è stato patrocinato dal Comune di Napoli e dalla Regione Campania e, oltre a viaggiare sulle note dei cantanti in gara, ha rappresentato una finestra sulla musica e sulla cultura napoletana.

La diretta televisiva delle tre serate è andata in onda sul web contemporaneamente in Spagna, Portogallo, Germania, Svizzera, Inghilterra, Argentina, Brasile, Repubblica Domenicana, Australia, Cina, Giappone e nella città di New York.

A ridare peso e spessore al Festival è stato un nutrito team organizzato e capitanato da Massimo Abbate, figlio del celebre cantante napoletano Mario Abbate, e l’ottima direzione di Mena Alfano, coadiuvata da Maria Rosa Borsetti, Patrizia Novi, Michele Del Sorbo e Giusy Santaniello.

«Anche in questa edizione» ha detto Massimo Abbate «l’obiettivo primario del Festival è stato quello di far rinascere la canzone napoletana, veicolando all’estero il patrimonio culturale, artistico, ma anche quello ambientale ed enogastronomico campano.
ssimo Abbate
Infatti, il pubblico in presenza ha trovato un’accoglienza speciale presso gli studi Event Tv di Italia Mia di Caserta, potendo degustare, prima delle parole in musica, raffinati prodotti locali in un’area appositamente riservata.»

Professionisti DILA APS 20231103 - Il Dispari: Massimo Abbate

Professionisti DILA APS 20231103 – Il Dispari: Massimo Abbate

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Professionisti DILA APS 20231027 - Il Dispari: Massimo Abbate

Professionisti DILA APS 20231027 – Il Dispari: Massimo Abbate

5847 MASSIMO ABBATE | MINI STORIA DEL
FESTIVAL DELLA CANZONE NAPOLETANA 5

Festival di Napoli 2018 – 4a edizione – 7 dicembre Teatro Politeama.
Tutto procede per il meglio anche se non mancano situazioni esterne spiacevoli. Viene constatata una intollerante invasione di manifestazioni che con annunci e operazioni di maquillage attentano alla credibilità del festival minandone l’immagine e l’autenticità. In molti titoli delle suddette appare evidente il riferimento a un proprio Festival Di Napoli.
Abbate, Patron del Festival, scende in campo e a colpi di diffide e querele, blocca sul nascere diciture fuorvianti.
Il Festival di Napoli è ormai consolidato legalmente dal 2015 e non mancano avvisi legali a chi attenta alla sua onestà professionale e intellettuale.

INTERPRETI – TITOLI – AUTORI
CONCETTA DE LUISA – Puortame cu’ te – De Luisa – Buonagiunto (Primo posto)
PIETRO ESPOSITO – Sulo tu – Buonocore – Esposito (Secondo posto)
N’ SOUND – Arricordate ‘e me – Mormile – Giordano Orsini (Terzo posto)
VINCENZA PURGATO – Acqua – Purgato – Cingotti (Premio della Critica assegnato da Gianni Cesarini)
ENRICO AMENDOLA – Jamme annanze – Donniacuo – Amendola
LUCA ARGENTI – Nun m’annammurasse cchiù – Argenti
ARIMA – ‘Na pazzia – Vitale
SAVIO ARTESI – Figlie ‘e nisciuno – Silli
A7ICO – N’attimo ancora – Credentino
DARIO BIANCHI – Anema – Bianchi
GIOVANNI BOTTA – Parlo ‘e te – Botta
LUDOVICA BROSCRITTO – Accarezzame – Silli
FEDERICA CARDONE – Doce e amaro – Cardone
CINZIA CASERTA – Spusammece – Calabrese – Caserta
NUNZIA CENTANNI – La notte delle stelle – Centanni – Pariota
TONIA CESTARI – ‘O ssapive tu? – Cestari
CINZIA COLONNA – Aiutame – Vitale
EMANUELA COLUCCI – Mullechelle po’ core – Colucci
VALERIA CONDINO – Dimme ched’è – Amato – Condino
GIANNI CONFESSORE – L’urdemo saluto – Vitale
TIZIANA CRISPINO – Anema nera – Crispino – Marchese
DAVIDE D’AMBROSIO – A varchetella – D’Ambrosio – Crocetta
GENNARO DE CRESCENZO – Luntano se ne va – Arato – De Crescenzo
ANGELO DE FILIPPO – Oj né – De Filippo
DANIELA DENIS – Ete m’annammuraje – Merolla
FRANCESCA DI GIACOMO – Canto ‘a vita – Di Giacomo – Carpentieri
MAURIZIO EPOCA – Miette annanz’o core – Epoca
ROBERTA FRAOLA – Tutto chello ca putesse sunnà – Marchitto
GIORDANA GRASSI – Niente è fernuta – Santangelo – Grassi
YLENIA IORIO – Me faje muri’ – De Martino – Satta
MAURIZIO JUNIOR – E m’annammoro ‘e te – Strada – Migliaccio
LAVA ‘E SOUND – Ma pecchè – Lave ‘e sound
SIMONE PREZIOSO – Dimmi – Prezioso
RESCATTO – Bruna – Amato
JOE ROMANO – Un alba a New york – Roano
MARIA ROSA RUFFO – Magia – Vesce – Salomone
SAVIO SILLI – L’ammore è – Silli
DANIELA TERLATI – ‘O tiempo – Terlati – Rega
ROBERTA TONDELLI – Femmena – Amato – De Luca
TRIO 21 Elena Esposito – Maria Carmela Esposito – Carla Palmieri –
‘O rusario de’ femmene – Contento – Caliendo
TUEFF – Brigante p’ammore – Mantice – Flugi
GENNY VITALE – Dimane simme io e te – Vitale

Professionisti DILA APS 20231027 - Il Dispari: Massimo Abbate

Professionisti DILA APS 20231027 – Il Dispari: Massimo Abbate

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MASSIMO ABBATE | MINI STORIA DEL FESTIVAL DELLA CANZONE NAPOLETANA

Festival di Napoli 2018 – 4a edizione – 7 dicembre Teatro Politeama (prima parte)

Direzione Artistica Massimo Abbate. Direzione musicale Lino Pariota. Presentatori: Emanuela Giordano, Magda Mancuso, Enzo Nicolò. Presidente di Giuria Gianni Aterrano. Membri Giuria: Lino Pariota, Paky Palmieri, Michele Schembri, Bruno Rubino. Ospiti speciali: Leonardo Quadrini, Gianni Lamagna, Mario Maglione, Anna Merolla, Piera Lombardi, Bruno Cuomo, Enzo Esposito, Carmine Di Domenico, Suonne d’aiere, Enrico Mosiello, Nello Ferrara, i figli di Abbate (Rino), di Bruni (Adriana), di Fierro (Fabrizio), di Gallo (Gianfranco), la nipote di Ricci (Susy Sebastiano), Gianni Lamagna, Mario Maglione, Corpo di ballo della scuola Fitforyou di Ornella Mormone coadiuvata da Martina Di Costanzo e Giovanni Lampitelli, Marco Palmieri, Fausta Nanna, Antonya Di Iorio vincitrice edizione 2017.

L’Amministrazione Comunale di Napoli, nella persona dell’Assessore Nino Daniele avrebbe fortemente voluto che la 4a edizione del Festival si fosse svolta nel Maschio Angioino, mitico Castello di piazza Municipio, il 26/27 settembre 2018, per dare un impulso maggiore alla rassegna Estate a Napoli, ma, a causa del forte vento, fu rinviato al Testro Politeama nei giorni 5-6-7 dicembre.

L’organizzazione non ne ha risentito anzi le serate da due sono passate a tre, ed è stata la prima volta, a testimonianza di una crescita esponenziale della manifestazione.
«La scelta del Maschio Angioino» chiarisce Massimo Abbate «non voleva essere e in effetti non lo è stato, un tradimento al Politeama che del Festival è stato, è e sarà sempre la location ufficiale più autorevole, speciale e ideale, ma una decisione di comune accordo con l’Assessorato alla Cultura per sottolineare il dovuto riconoscimento associato a un forte segnale che palazzo San Giacomo intende dare ai mass media, a Napoli e ai napoletani.»

Al Politeama vi parteciparono 44 Artisti emergenti e più di 80 Autori tra Poeti e Musicisti con, in primis, l’Orchestra Sinfonica del Conservatorio S. Pietro a Maiella diretta dal M° Leonardo Quadrini con 45 elementi di prim’ordine grazie al Consiglio d’Amministrazione del Conservatorio diretto da Carmine Santaniello.
Mai il Conservatorio ne era stato partecipe, neanche ai tempi del glorioso Festival tra gli anni dal 1952 al 1971.
Bellissime le canzoni inedite dei concorrenti, bravissimi gli interpreti quasi tutti new entry e, come sempre, il Festival si è dimostrato attento alla qualità e alla professionalità, incluso l’alto livello interpretativo.

Professionisti DILA APS 20231020 - Il Dispari: Massimo Abbate

Professionisti DILA APS 20231020 – Il Dispari: Massimo Abbate

Un incremento di ospiti e di richieste d’iscrizione notevole, 524.
L’idea portante dell’edizione del 2018 è la rivitalizzazione culturale della poesia, letteratura e della canzone da tempo relegata nei confini campani, attraverso l’attivazione di uno SCAMBIO culturale tra le comunità artistiche di pregio.
Si crea un movimento culturale con artisti, produttori di arte anche di altre città per la progettazione e la realizzazione di opere o eventi per lo scambio di creatività artistica.
Si afferma, convintamente, che la canzone Napoletana è un patrimonio culturale e artistico che appartiene a tutti, non soltanto ai napoletani.

Professionisti DILA APS 20231020 - Il Dispari: Massimo Abbate

Professionisti DILA APS 20231020 – Il Dispari: Massimo Abbate

Professionisti DILA APS 20231013

Professionisti DILA APS 20231013 - Il Dispari: Massimo Abbate

Professionisti DILA APS 20231013 – Il Dispari: Massimo Abbate

MASSIMO ABBATE | MINI STORIA DEL FESTIVAL Festival di Napoli 2017

(seconda parte) 3a Edizione 26/27 ottobre Teatro Politeama

Nuovamente al teatro Politeama di Napoli e ancora un incremento d’iscrizioni eccezionali che passano a 487.

Grande partecipazione di autori di pregio e di pubblico 40 i finalisti. Ha certamente influito la presenza del più grande poeta di canzoni Giulio Rapetti Mogol in qualità di Presidente di Giuria che nobilita ancor di più la manifestazione.

Sia il Presidente della Regione che il Sindaco di Napoli sono entusiasti e rinnovano il Patrocinio morale.

Un’attestazione di stima che porterà la edizione del 2017 ancora a più alti livelli di visibilità visto che quelli qualitativi, non sono mai mancati.

Vince: Antonya Di Iorio.

Premio Internazionale della Critica Gianni Cesarini: Michele Buonocore – Direzione Artistica: Massimo Abbate – Direzione musicale: Lino Pariota – Presentatori: Emanuela Giordano, Enzo Nicolò – Presidente di Giuria di qualità: Giuio Rapetti Mogol – Giuria Popolare: tramite voto like sul canale Festival di Napoli di Youtube – Ospiti: Giancarlo Vorzitelli, Enrico Mosiello, Marianna Corrado vincitrice edizione 2016.

INTERPRETI –  TITOLI – AUTORI

ROBERTA ADELINI & LINO CAPPABIANCA – 2+2=4 – Adelini & Cappabianca

NICOLO’ ANNIBALE – L’ammore – Annibale

ANUAH ft GENNY ESPOSITO – L’ammore è accussì – Esposito

MARIA APRILE – Dint’a ‘stu mumento – Aprile

RAFFAELE BENEDUCE – ‘Na bella vita – Buonocore

CHRISTIAN BRUCALE – ‘E mmane sporche – Contento & Caliendo (2° Premio)

MICHELE BUONOCORE – Ie voglio sulo a tte – Buonocore (Premio della Critica)

NELLO CASTELLANO – Napule mia – Colasanto & Castellano

MARIA ROSARIA CENNI – Chella Napule – Cenni

ANTONIO CORSI – Sola – Corsi

BRUNO CUOMO – Me voglio nammurà – Nicolò & Serretta

RAFFAELE DE BELLIS – è vita – Sannino

ANGELO DE FILIPPO – Nu giro ‘e bleus – De Filippo

ANTONYA DI IORIO – Core e penziero – Di Iorio &- Pariota (1° Premio)

SASA’ DI PALMA – Canzona nfama – Giglio & Marotta

STEFANIA DONADIO – Si nun fosse pe’ te – Lanza & Barbareschi

CAROLINA FERRARA – E dimme ca me pozzo nammurà – Vesce & Salomone & Puerto

TOMMASO FICHELE FRANCESCA SORRIENTO – ‘A musica de’ femmena – Giglio &Marotta

IMMA GENOVESE – Fernimmele stasera – D’Agostino & Rossi

SARA GISON – Il sole e la luna – Gison

FRANCESCO IAVARONE – O tutte nzieme o niente – Iavarone

TONYA MADONNA — Ie sto’ accussì – Alfredo Venosa

MARYAM – Mane e pacienza   – Casalini – Sorrentino

ANTONIO MARINO – Dint’all’ombra toia – Bozza & Russo

MONICA MARRA – Madre nera – Carlo Faiello

ENZO MAUTONE – A nuie ce piace accussì – Mautone

VALENTINA MARZOCCHELLA – Tra cielo e mare – Abbate &Tirozzi

ALESSIA MOIO – ‘Sti dduie core – Bozza & Moio & Russo (3° Premio)

CARLA MOLINARI – Viento d’ammore – Esposito

ROSY PUGLIESE  – Si te ne vaje – Pugliese & Marino

CARMEN PEDATA – Che senso ha – Cascone

WALTER PETITO  – Addò staje – Marchese

TIZIANA RUOTO – Nonnanò – Bozza & Russo

MARILU’ RUSSO – Chella verità – Abate & Marotta

LUCA SORRENTO – E si’ tu – Esposito

EMANUELE SORRENTINO – Femmene – Santangelo & Barbareschi

CIRO SPANO’ – Tiempo – Vorzitelli

VALTER TAMMARO – La città obliqua – Cascone

DANIELA TERLATI – L’angelo del sud – Rega

GENNY VITALE E YEDEN   – Comm’è che cazze – Donniacuo & Vitale

 

Professionisti DILA APS 20231013 - Il Dispari: Massimo Abbate

Professionisti DILA APS 20231013 – Il Dispari: Massimo Abbate

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Professionisti DILA APS 20231006 - Il Dispari: Massimo Abbate

Professionisti DILA APS 20231006 – Il Dispari: Massimo Abbate

MASSIMO ABBATE | MINI STORIA DEL FESTIVAL DI NAPOLI 2017 (prima parte)

3a Edizione 26/27 ottobre Teatro Politeama

I 40 giovani finalisti di questa edizione si sono esibiti nel corso della prima serata per raccogliere la straordinaria eredità dei Festival degli anni d’oro e rilanciarla con nuove idee musicali e nuove canzoni.

Nella seconda serata, il Presidente di giuria Mogol insieme alla Presidente dell’Associazione Jacqueline (Jacqueline Schweitzer) e Totò Savio sono saliti sul palco ed hanno annunciato i 16 artisti scelti sui 40 in gara che di li a poco si sono esibiti  per l’assegnazione di tre borse di studio che sono state attribuite, dopo nuova votazione, ai primi tre classificati.

Sono stati assegnati, inoltre, il Premio Internazionale della Critica Gianni Cesarini ed il Premio Totò Savio per il miglior autore.

I vincitori delle tre borse di studio hanno, successivamente, frequentato gratuitamente il Corso di formazione professionale e artistico del CET di Mogol.

A determinare la classifica generale del Festival, invece, è stata la somma dei voti della giuria di qualità e quelli della giuria popolare i cui voti sono stati definiti in base al numero dei like visibili sui singoli video degli artisti, pubblicati per l’occasione sul portale youtube del festival.

Questi voti sono stati calcolati per il 20% rispetto a quelli di qualità e hanno avuto effettiva validità solo quelli espressi sul portale del festival e non su altri siti o pagine non ufficiali.

Mogol ha indicato i primi tre classificati mediante un suo personale, indipendente e insindacabile giudizio, e tre sono state le borse di studio offerte dalla Fondazione Jacqueline e Totò Savio grazie alla Presidente Jacqueline Schweitzer moglie del celebre autore.

I primi tre classificati da lui scelti indipendentemente dalla classifica finale del festival, hanno potuto accedere gratuitamente alla Università della Musica di Mogol il CET.

I sedici finalisti sono stati chiamati ad esibirsi nuovamente per un’ultima valutazione che di lì a poco ha determinato i vincitori delle Borse di studio.

Questo non ha significato l’esclusione in toto dei restanti 24 finalisti.

Infatti, si precisa che loro sono stati esclusi momentaneamente solo per la classifica e per la vincita delle borse di studio, ma non per quella dei vincitori del Festival di Napoli 2017 che ha avuto tutt’altra modalità.

Dopo la ulteriore esibizione dei 16 artisti, sono state menzionate, da Mogol e dalla Presidente Jaqueline Savio, le 7 note di merito ma non i tre vincitori delle borse di studio, poiché il grande autore ha ritenute che le stesse fossero consegnate dopo un ulteriore riflessione su tutti i sedici brani, ritenendo opportuno darle, dopo una attenta verifica, solo a chi ha dimostrato di avere i requisiti idonei necessari per la frequentazione dei corsi, e non magari ad autori in età matura e già di per sé professionisti di settore.

Sono stati assegnati altri premi tra i quali v segnalato il Premio della Critica consegnato dal Presidente della Confesercenti nonché Console Onorario della Federazione Russa a Napoli dott. Vincenzo Schiavo.

Professionisti DILA APS 20231006 - Il Dispari: Massimo Abbate

Professionisti DILA APS 20231006 – Il Dispari: Massimo Abbate

Professionisti DILA APS 20230929

Professionisti DILA APS 20230929 - Il Dispari: Massimo Abbate

Professionisti DILA APS 20230929 – Il Dispari: Massimo Abbate

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Professionisti DILA APS 20230929 – Il Dispari: Massimo Abbate

 

MASSIMO ABBATE | MINI STORIA DEL

FESTIVAL DELLA CANZONE NAPOLETANA – 3

Nel 2016 riprende la entusiasmante avventura del Festival con un incremento d’iscrizioni del 100% rispetto all’anno precedente.

La manifestazione conquista l’attenzione del Comune di Napoli grazie all’assessore Nino Daniele e quella Chiesa attraverso il Cardinale Sepe.

L’ANIA, grazie a questa rinascita del Festival di Napoli con le nuove generazioni, mette un punto fermo sulla rivalutazione di un periodo storico di alto pregio.

Fin dalla prima edizione del Festival non è stato richiesto il supporto delle Istituzioni, né in termini economici e neanche in quelli più propriamente simbolici dettati da patrocini morali: ciò nella determinata volontà di operare affinché intorno a questa nobile iniziativa non esistano lucro, favoritismo clientelare, invadenza di uomini di potere e non siano attive quelle parzialità insopportabili a beneficio di parenti e amici.

Il ricavato dell’incasso della serata è stato donato in beneficenza alla Chiesa di San Ferdinando,  detta Chiesa degli Artisti di Piazza Trieste e Trento.

Nel regolamento è stata evidenziata la scritta: DIFFIDATE DI QUEI CONCORSI CHE VI CHIEDONO SOLDI ANCHE SOLO PER L’ISCRIZIONE!

Il teatro Politeama è stato lo scenario e il sottoscritto, Presidente dell’ANIA (Associazione Nazionale Italiana Artisti) fondata insieme al compianto Massimo Troisi, è stato l’artefice di tale importante iniziativa.

Mettendo studio, impegno e passione, con una buona dose di professionalità e umiltà, sono arrivati risultati lusinghieri per tutti i partecipanti.

Festival di Napoli New Generation 2016 – 2a Edizione – 26 maggio Teatro Politeama.

Professionisti DILA APS 20230929 - Il Dispari: Massimo Abbate

Professionisti DILA APS 20230929 – Il Dispari: Massimo Abbate

INTERPRETI – TITOLI – AUTORI

Professionisti DILA APS 20230929 - Il Dispari: Massimo Abbate

Professionisti DILA APS 20230929 – Il Dispari: Massimo Abbate

ARIO – Mo’ penz’a mme – De Pompeis;
TOMMASO CAVALLO – Comm’a nu mariuolo – Russo & Cavallo;
ROSA CHIODO – ‘A notte pe’ durmi’ – De Pompeis;
STEFANO CIMMARUTA – ‘Na femmena – Casalini;
MARIANNA CORRADO – Addò me porta ‘omare – Troiano Marotta;
PIERO DEL PRETE feat ANGELA NAPOLITANO – Ammore ammore ammore – Pane & Del Prete;
ANTONYA DI IORIO – Anema vola –  Bozza & Gargiulo;
SASA’ DI PALMA – Int’a nu suonno – Esposito;
FEDE ‘N’ MARLENE – Sanità – Ottombrino & Vitale (Premio della Critica);
PAOLA MIRISCIOTTI & CARLO TORTORA – Basta accussì – Contento &Caliendo;
ALESSIA MOIO – ‘O viento do’ mare – Moio &- Russo;
PASQUALE ROMANO – Vaco – Abbate jr & Assanti;
TIZIANA RUOTO – Quanno canto – Abate & Alfieri;
MARILU’ RUSSO – Cercanno ammore – Nicolò & Pariota;
GIANNI SCARDAMAGLIO – Tieneme accussì – Lanza &- Barbareschi;
SOULBAHIA – Int’a nu suonno – Esposito;
CIRO SPANO’ – ‘O specchio – Troiano & Marotta;
DANIELA TERLATI – Terra – Rega;
Direzione Artistica Massimo Abbate.
Direzione Musicale Lino Pariota.
Presentatrice Lorenza Licenziati.
Ospiti Gips Fint, Angelo Di Gennaro, Peppe Rienzo, Compagnia La Bella Mbriana, Giusi Barone (vincitrice edizione 2015), Gianni Lamagna.
Presidente di Giuria Antonio Onorato.
Membri di Giuria Gianni Aterrano, Giuseppe Giordano, Duccio Tortora.
Marianna Corrado è stata la vincitrice.
Il Premio della Critica è stato assegnato a Fede & Marlene.

Professionisti DILA APS 20230922

Professionisti DILA APS 20230922 - Il Dispari: Massimo Abbate

Professionisti DILA APS 20230922 – Il Dispari: Massimo Abbate

MASSIMO ABBATE | MINI STORIA DEL

FESTIVAL DELLA CANZONE NAPOLETANA

Napoli anno 2015.

Semplice il regolamento, due step da superare: New Generation online dove viene fatta una prima scrematura delle proposte mediante il solo ascolto dei file pervenuti via mail su [email protected] e New Generation Live dove i prescelti si cimentano in performance dal vivo e questo per verificare la qualità delle voci, il movimento scenico e soprattutto la qualità espressiva.

Vengono così selezionati 23 finalisti.

Massimo Abbate chiede a Rino Giglio di coordinare i giovani talenti per correggere pronuncia e, insieme al maestro Lino Pariota, lo stile musicale.

Rino Giglio, invece, propone a Massimo la co-direzione artistica.

Massimo accetta con riserva per eventuali prossime edizioni.

L’ANIA Associazione Nazionale Italiana Artisti si fa carico volontariamente di organizzare l’evento.

Tutti vi partecipano gratuitamente tranne ovviamente lo staff tecnico.

Il teatro Politeama ritorna ad essere quel grande scenario di prestigio e la città risponde con un sold out.

Il ricavato dell’incasso è devoluto alla “Chiesa degli Artisti” di piazza Trieste e Trento.

In una città dormiente e con poca memoria, finalmente si apre uno spiraglio di arte, competenza e organizzazione di alto profilo per rilanciare la canzone di Napoli in netta crisi di qualità.

“Festival di Napoli New Generation 2015 – I Edizione” –  26 giugno ore 21 Teatro Politeama

Vince Giusi Barone, mentre il Premio della critica va a Rosa Chiodo.

Direzione Artistica Massimo Abbate e Rino Giglio.

Direzione Musicale Lino Pariota.

Presentatrice Lorenza Licenziati.

Presidente di Giuria Bruno Lanza.

Membri di Giuria: Francesco Boccia, Mimmo di Francia, Franco Castiglia.

Ospiti speciali: Carlo Missaglia, Anna Capasso, Franco Castiglia, Mimmo Di Francia, Peppe Lanzetta, Ciccio Merolla.

INTERPRETI  TITOLI AUTORI

ARIO: Pe’ mme nun ce sta’ niente – De Pompeis; GIUSI BARONE: Voglia d’allucca’ – Nicolò & Pariota; LORENA BARTOLI: L’urdemo quarto ‘e core – Bartoli & Spenillo; Ciliberto MARIA BOCCIA: Aiere e dimane – Da Vinci; GABRIELLA CACCIATORE: Scordame – Cavallini & De Pompeis; MARIO CAVALLINI: Ce sta’ tiempo ancora – De Pompeis; MARIA ROSARIA CENNI: ‘Sta musica – Cenni;  ROSA CHIODO: Si vo’ Dio – Palomba & Alfieri; MARIANNA CORRADO: Annanz’ ‘o core – Troiano & Marotta Sorrentino; ANTONIO CORSI: Comm’ a na Maddalena – Corsi;

BRUNO CUOMO: Accussì – Iodice & Serretta & Di Gennaro;

ANNALISA DEL MASTRO: Addo’ stanne – Abate; PIERO DEL PRETE Feat TIZIANA RUOTO: Cu’ tte –  Del Prete; ANTONYA DI IORIO: L’ultima canzone – Abate; SASA’ DI PALMA: Lacreme d’ammore – Troiano &  Marotta Sorrentino; ENZO ESPOSITO: Addò staje – Torregrossa &  Manvati; CLELIA LIGUORI: Ué – Giglio Barbareschi; ALESSIA MOIO: Senza parla’– Bozza & Russo;

MARIO PADUANO: Dimane – Cirillo; FABIO PASCARELLA‘: Na canzone pe’ cagnà – Giglio & Barbareschi; GIUSY SARNO: Sentiento – Abate; CIRO SPANO’: Laura – Troiano Marotta; NUNZIANA VENEZIA: ‘A lontananza – Venezia; VOLA NAPULE: E penziere – Tirozzi.

Il seguito alla prossima settimana

Professionisti DILA APS 20230922 - Il Dispari: Massimo Abbate

Professionisti DILA APS 20230922 – Il Dispari: Massimo Abbate

Professionisti DILA APS 20230915

Professionisti DILA APS 20230915

Professionisti DILA APS 20230915

MASSIMO ABBATE | MINI STORIA DEL

FESTIVAL DELLA CANZONE NAPOLETANA

Napoli anno 2015.

Siamo nell’Arts Cafe Napoli dell’amico Ciro Giorgio.

A uno dei tavoli, sono seduti Massimo Abbate, Rino Giglio e altri amici.

Massimo riceve una telefonata da Marisa Fierro si alza e si allontana dal tavolo.

Dopo qualche minuto ritorna e si risiede molto preoccupato.

Annuncia che “Interpreti del sole”, un suo lusinghiero progetto dedicato ai grandi dell’Alta Nomenclatura della canzone Napoletana e in questo caso ad Aurelio Fierro da svolgersi al Teatro Politeama di Napoli, non si farà più a causa dell’assenza del nipote Aurelio junior, impossibilitato da un impegno inderogabile in un locale di Capri. La signora Marisa ha appena chiesto a Massimo telefonicamente di rinviare la manifestazione a data da destinarsi.

Massimo è basito.

A 9 giorni dall’evento deve trovare un altro artista da ricordare.

Impresa ardua poiché il tempo stringe e la macchina organizzativa già ben avviata rischia di incepparsi.

Ricominciare da zero.

La domanda è: “Come si fa a optare per un altro nome in così poco tempo?”

Per Massimo i grandi interpreti vanno ricordati per bene con calma e con rispetto tanto è il materiale che bisogna visionare e tante sono le persone da ricontattare vicine all’artista e coinvolgere nell’iniziativa.

A questo punto pensa che bisogna fare una manifestazione diversa.

Una manifestazione magari legata ai talenti vocali di Aria di Napoli il musical, una sua creatura con la quale ha aperto i battenti del teatro Trianon nel 2011.

Pensa che aggiungendovi altri giovani mediante provini, e incentrandola su canzoni inedite o poco in luce, può dare una spinta alla creatività di autori noti ma un po’ in letargo e creare una favorevole occasione per gli autori emergenti.

Rino Giglio entusiasta dice:

-“Bella idea Massimo!  Diamo spazio ai giovani.

In pratica qui questa sera stai per far rinascere il Festival di Napoli.”

A Massimo si accende una luce interiore.

Ricorda che suo padre aveva un progetto scritto a mano proprio sul Festival di Napoli e ben conservato, quasi nascosto in due vecchi fogli, nella enciclopedia della Canzone Napoletana di Ettore De Mura.

Partendo dai giovani interpreti di Aria di Napoli con l’aggiunta di altri talenti del canto partenopeo, il titolo potrebbe essere Festival di Napoli New Generation.

Rino si offre di dargli una mano e mette subito a disposizione la sua sala al Vomero per fare i provini.

Seduta stante telefonano a molti amici autori di livello per avere la certezza di fare qualcosa di altamente qualitativo.

Rinasce così il Festival di Napoli con sottotitolo Lyric New Generation.

Festival dei giovani e della nuova proposta creativa.

Concorso a iscrizione gratuita.

Pubblicizzato solo via web ,in tre giorni riceve 145 richieste d’iscrizione.

 

Il seguito alla prossima settimana.

Professionisti DILA APS 20230915

Professionisti DILA APS 20230915

 

Professionisti DILA APS 20230914

Professionisti DILA APS 20230914 - Andrea Del Buono 

Professionisti DILA APS 20230914 – Andrea Del Buono

ANDREA DEL BUONO |  RUBRICA: BIOLOGIA POSITIVA & SALUTOGENESI – 1

Salutogenesi è tutto ciò che crea salute, ovvero tutto ciò che permette alle persone, anche in situazioni di forte avversità (un trauma, una malattia cronica, la disabilità, precarie condizioni socioeconomiche, ecc), di compiere scelte consapevoli di salute, utilizzando tutte le risorse (interne ed esterne)di resilienza e capacità pro-attiva.

Il termine Salutogenesi è formato dalla parola latina salus, salutis = salute, e dalla parola greca genesi = origine, inizio, derivazione.

Secondo questo nuovo approccio la domanda fondamentale non è più: «Quali sono le cause della malattia, e come si possono prevenire?» Bensì: «Quali sono i meccanismi molecolari alla base della salute, e come possiamo mantenerla?».

Il padre indiscusso dell’approccio salutogenico è Aaron Antonovsky (1923-1994), tuttavia è solo nel 2012 che, con l’Editoriale di Colin Farrelly, nasce la Medicina della Salute e la Biologia Positiva.

L’Autoresi chiede se stanziare enormi quantità di danaro in ricerca di base e applicata, per la comprensione delle cause delle malattie  al fine di trovare nuove cure e terapie, sia il modo più efficace per mantenerci in salute.

Tutta la ricerca medica attuale potrebbe essere definita “Biologia Negativa” o della “malattia”.

Sarebbe altrettanto utile ed efficace concentrare invece gli sforzi sulla Biologia Positiva: studiare e ricercare i meccanismi molecolari che consentono ad alcuni longevi e centenari (fenotipi positivi) di vivere più di un secolo senza mai soffrire delle malattie croniche che affliggono la maggior parte degli esseri umani nella loro vita.

Se riuscissimo a copiarne le modalità, non sarebbe questa una rivoluzione in tema di Salute Pubblica?

Il paradigma della Biologia Positiva si basa dunque sulla consapevolezza che l’aspettativa di vita, resistenza alle malattie o altre capacità, sia conseguenza di meticolosi meccanismi biologici e che una volta individuati possono essere copiati per aiutare tutti a migliorare il proprio stato di salute.

In effetti, la biologia negativa ha fatto progressi significativi per prevenire e curare le malattie croniche, ma il concentrarsi solo sulla patologia ha fatto sì che altre potenziali strade per la ricerca siano state trascurate.

Dal 2012 finalmente molti ricercatori stanno investendo in questo campo.

Ad esempio si sta studiando un farmaco che imiti in modo sicuro gli effetti della restrizione calorica, che potrebbe ritardare la maggior parte delle malattie e dei disturbi legati all’invecchiamento.

Nel prossimo numero vi svelerò come fare un check-up salutogenetico.

Buona Vita a tutti

Dott.  Andrea Del Buono

Medico Chirurgo – Immunoallergologo
Specialista in Medicina Preventiva e del Lavoro
Presidente Fondazione “DD Clinic ResearchInstituteOnlus”
Via Catauli 10/L 81100 Caserta
3336037125 – 0823/361625

https://www.emmegiischia.com/wordpress/andrea-del-buono/

https://www.ddclinicfoundation.eu/

Professionisti DILA APS 20230914 - Andrea Del Buono 

Professionisti DILA APS 20230914 – Andrea Del Buono

 

Direttore Gaetano Di Meglio

Pagina a cura di Bruno Mancini

Capo Redattrice Angela Maria Tiberi

Professionisti DILA APS 2023 – Calendario pubblicazioni 

IL DISPARI & DILA APS rubrica Professionisti

CS IL DISPARI & DILA APS

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Professionisti DILA APS 20231117 – Il Dispari: Massimo Abbate

Professionisti DILA APS 20231117 – Il Dispari: Massimo Abbate

Professionisti DILA APS 20231117

MASSIMO ABBATE | MINI STORIA DEL FESTIVAL DELLA CANZONE NAPOLETANA

Festival di Napoli 2019 (seconda parte)

5a edizione 13-14-15 dicembre Studi Event FDN presso la rete televisiva Italia Mia.

 Il Festival è stato introdotto dalla sigla “Figlie dell’ammore”, canzone scritta da Massimo Abbate e Dario Bianchimusica di Massimo Abbate e arrangiamento di Lino Pariota.

I 4 minuti del video, nei quali c’è l’essenza di Napoli e delle sue bellezze, hanno ottenuto 156.000 visualizzazioni in meno di due giorni!

In gara 30 cantanti “new generation” e l’assoluta novità di 10 cantanti di formazione lirica accompagnati al pianoforte da Riccardo Iozzia Ambrosino

Premi realizzati dall’artista internazionale Gianluca Merlonghi.

Si è parlato di arte partenopea anche grazie alla presenza del professore Enzo Ruio e dei suoi “graffiti”.

Una grande novità è stata, introdotta dal Direttore artistico Massimo Abbate con l’iniziativa a favore dell’attività educativa dal titolo “Un momento di didattica musicale”, della quale è stata protagonista La Scala Minore Napoletana.

Semplice e divertente ESPERIENZA TATTILE che permette, ad ogni tipologia di artista emergente, di “toccare” con mano il tradizionale PENTAGRAMMA su cui si fonda il linguaggio della musica partenopea realizzata grazie alla presenza del celebre produttore e chitarrista Marco Burracchi, eccellente docente di chitarra elettrica.

La Coreografa Nunziana Venezia e i ballerini della Compagnia dell’Accademia del Teatro delle Palme di Napoli (Daniela Carrotta, Antonio Cretu, Pasquale Scaturchio, Simone Caprio, Doriane De Angelis, Adriana De Vita, Martina Esposito) hanno messo in scena due momenti di danza, ai quali si sono alternati gli interventi comici di Natalia Cretella e Lello Pirone.

Tappeti blu sono stati riservati ai cantanti Concetta De Luisa e Pietro Esposito, vincitori della precedente edizione; al gruppo femminile Le mille bolle blu, vincitore di Sanremo canta Napoli;  a Maurizio Meli, Patron del premio Lucio Dalla; allo shoman Krassym  e all’attore comico

Massimiliano Cimino.

INTERPRETI – TITOLI – AUTORI

ADELAIDE CUCINIELLO – Addò nascene ‘e penziere – Giglio & Marotta

ENRICO AMENDOLA – Sorema – Donniacuo & Amendola

MARIA APRILE – ‘A maschera – Maria Aprile

SALLY CANGIANO – Acqua io e acqua tu – Sally Cangiano

GIUSEPPE D’ANGELO – Sciore – Giuseppe D’angelo

DANNY GIO’ – Nuie simme ‘e fachire – De Luca

CIAL ANGELO DE FILIPPO – Ie p’ammore campo e moro – Mario Abbate jr & Angelo De Filippo & Michele Buonocore

MARIA DE FILIPPO – Nuie simme meridionale – Anna Merolla

MARIA DI BELLA – Fantasia da gente – Di Bella & Scutiero & D’Auria

SASA’ DI PALMA – Comme a nu criature – Genny Esposito

FATIMA FAUSTO FT  LELLO BENEDUCE – Gocce d’amore – Michele Buonocore

BIAGIO FOGLIA – Te voglio bene – G. Donnaquio & A. Del Grosso

DEBORAH INGARGIOLA – L’amore lascia il segno – Del Grosso & Tortora

VALERIA LISTA – Meza jurnata – Valeria Lista

MARGOT – Uocchie- Sant’Aniello

LUCA MARIS – Luntano senza ‘e te – Luca Maris

TERESA MOCCIA – Te voglio ancora – Teresa Moccia

MARIA NICODEMO – Musica – Anna Merolla

IMMA PALUMBO – Notte – Enrico De Michele

ANTONIO PETROSILLO – Parlanno ‘e te – Michele e Antonio Petrosillo

DANIELA PREVETE – Ricordi – Salamone Puerto Vesce

SARA ROSSI – ‘E te me voglio annammurà – Angelo De Filippo & Gianni Scognamiglio

GIUSEPPE RUSSO – Affianco a te – Giuseppe Russo

LUCA SORRENTO – Lassa sta’         

MANU SQUILLANTE  – Notte         

PINA TRUPPA – Napule, Terra nosta – Stefano Ceparano & Antonio Capasso

MIRY VISCIONE – No cuore no party – Moschetto

Professionisti DILA APS 20231110

Professionisti DILA APS 20231110 - Il Dispari: Massimo Abbate

Professionisti DILA APS 20231110 – Il Dispari: Massimo Abbate

Professionisti DILA APS 20231110 - Il Dispari: Massimo Abbate

Professionisti DILA APS 20231110 – Il Dispari: Massimo Abbate

FDN New Generation AUDIZIONI 2023

Nel primo step FDN New Generation ONLINE 2023, le richieste di partecipazione pervenute alla redazione del Festival di Napoli sono state ben 384.

Come da regolamento la Direzione Artistica insieme alla Direzione Musicale e ai suoi collaboratori, ha provveduto, dopo un attento ascolto, a una prima scrematura scegliendo 46 brani.

Le audizioni dei prescelti si stanno svolgendo, nell’ambito del secondo step New Generation LIVE, in tre sedute.

La prima si è tenuta a Napoli il 28 ottobre nell’Accademia Caliendo Scuola di Canto Moderno.

La seconda si terrà nel centro Italia in provincia di Terni presso l’Agriturismo: “Il Casale dell’Abate Ritrovo degli Artisti”.

La terza sarà a Milano negli studi FDN Event di via Bobbio.

Nella prima audizione sono stati convocati 16 cantanti che si sono esibiti davanti alla Commissione presieduta da Patron Massimo Abbate, Riccardo Fiorentino (Maestro presso Teatro San Carlo di Napoli), Gianfranco Caliendo (Componente dello storico gruppo musicale “Il Giardino dei Semplici”), Nello Ferrara (Cantante di successo al glorioso Festival di Napoli del 1966 in coppia con Peppino di Capri) ed Enzo Nicolò (Vincitore in qualità di autore del primo premio al Primo Festival di Napoli targato Abbate del 2015).

Si ricorda che, per evitare le “caos selezioni” dal vivo, questo Festival adotta un sistema di ascolto molto articolato, dedicando il dovuto tempo e rispetto alle performance e ai loro protagonisti, evitando di fare i nomi degli esclusi.

Al momento gli artisti presi in considerazione per la finale, ma comunque in attesa dell’aggiornamento della graduatoria delle altre due audizioni sono:

Gustavo Martucci Je sto’ bbuono sul’io di Donniaquo – Martucci.

Patrizia Baldassarre Cu’ passione di Baldassarre.

Francesco Mennillo ‘O Rre di Mennillo.

Antonella Michelizzi e Oltre Oceano Band Napule torna ccà di De Furia.

Giuseppe D’Angelo Strigneme accussì di D’Angelo.

Giuliano Angelini Sulo di Angelini

Diana D’Alessio Pe’ sempe di Sonia D’Alessio – Bonaiuto

Eloisa Perrino Sto ccà ncopp’a sagliuta di D’Alessio – Bonaiuto

Maria Donnarumma ‘E signore do’ mare  di Gallo

Gabriele Torone Core perduto di Donniacuo – Torone

Si dovrà attendere la graduatoria delle altre due audizioni per poter stilare l’elenco definitivo.

Il 10 dicembre è la data fissata per la comunicazione ufficiale e definitiva dei nomi dei finalisti.

La location nella quale si svolgeranno le tre serate finali sarà ugualmente comunicata il 10 dicembre e, al momento, possiamo dire con notevole compiacimento che la più prestigiosa (e più probabile) è ubicata in un Comune molto ma molto rinomato turisticamente e culturalmente!

Professionisti DILA APS 20231110 - Il Dispari: Massimo Abbate

Professionisti DILA APS 20231110 – Il Dispari: Massimo Abbate

Professionisti DILA APS 20231110 - Il Dispari: Massimo Abbate

Professionisti DILA APS 20231110 – Il Dispari: Massimo Abbate

Professionisti DILA APS 20231103

Professionisti DILA APS 20231103 - Il Dispari: Massimo Abbate

Professionisti DILA APS 20231103 – Il Dispari: Massimo Abbate

MASSIMO ABBATE | MINI STORIA DEL FESTIVAL DELLA CANZONE NAPOLETANA

Festival di Napoli 2019 (prima parte)

5a edizione 13-14-15 dicembre Studi Event FDN presso la rete televisiva Italia Mia.

 Vince Antonio Petrosillo.

Premio della Critica a Sasà Di Palma; Premio Mario Abbate a Giuseppe D’Angelo; Premio Interpreti del sole “Espressione” a Miry Viscione; Premio Rino Giglio “Autore” a Adelaide Cuciniello; Premio “Indifferentemente”  “Passione” a Maria Nicodemo; Premio “Tu si na cosa grande” “Intensità”a Luca Maris; Premio Internazionale della Critica Gianni Cesarini a Sasà Di Palma; Premio Voce del Teatro a Miriam Artiaco; Premio “Voce del Sentimento” a Luciano Capurro; Premio “Giovanni Capurro” a Marco Ferrante; Premio “Napoli nel Mondo” a Dorothy Manzo; Premio “Franco Ricci” a Cristian D’Aquino; Premio Palazzo San Carlo a Erin Wakeman.

Membri delle Giurie: 

Marco Buracchi, Bruno Rubino, Gianni Averardi, Lino Pariota, Rodolfo Fiorillo, Nello Ferrara, Tino Coppola, Dario Ascoli, Raffaella Ambrosino, Massimo Lo Iacono.

Partecipazione di Andrea Dalla Vecchia Ambrosino.

Direzione Artistica Massimo Abbate.

Direzione musicale Lino Pariota.

Presentatori: Emanuela Giordano, Magda Mancuso, Enzo Nicolò. Ospiti: Rino Abbate, Rodolfo Fiorillo, Nunziana Venezia, Ballerini della Compagnia dell’Accademia del Teatro delle Palme di Napoli (Daniela Carrotta, Antonio Cretu, Pasquale Scaturchio, Simone Caprio, Doriana De Angelis, Adriana De Vita, Martina Esposito), Natalia Cretella e Lello Pirone, Marco Buracchi, Enzo Ruio, Massimiliano Cimmino, Concetta De Luisa e Pietro Esposito, il gruppo femminile “Le mille bolle blu“, Maurizio Meli, Krassym, Massimiliano Cimino.

 Il Festival di Napoli 2019 è stato patrocinato dal Comune di Napoli e dalla Regione Campania e, oltre a viaggiare sulle note dei cantanti in gara, ha rappresentato una finestra sulla musica e sulla cultura napoletana.

La diretta televisiva delle tre serate è andata in onda sul web contemporaneamente in Spagna, Portogallo, Germania, Svizzera, Inghilterra, Argentina, Brasile, Repubblica Domenicana, Australia, Cina, Giappone e nella città di New York.

A ridare peso e spessore al Festival è stato un nutrito team organizzato e capitanato da Massimo Abbate, figlio del celebre cantante napoletano Mario Abbate, e l’ottima direzione di Mena Alfano, coadiuvata da Maria Rosa Borsetti, Patrizia Novi, Michele Del Sorbo e Giusy Santaniello.

«Anche in questa edizione» ha detto Massimo Abbate «l’obiettivo primario del Festival è stato quello di far rinascere la canzone napoletana, veicolando all’estero il patrimonio culturale, artistico, ma anche quello ambientale ed enogastronomico campano.
ssimo Abbate
Infatti, il pubblico in presenza ha trovato un’accoglienza speciale presso gli studi Event Tv di Italia Mia di Caserta, potendo degustare, prima delle parole in musica, raffinati prodotti locali in un’area appositamente riservata.»

Professionisti DILA APS 20231103 - Il Dispari: Massimo Abbate

Professionisti DILA APS 20231103 – Il Dispari: Massimo Abbate

Professionisti DILA APS 20231027

Professionisti DILA APS 20231027 - Il Dispari: Massimo Abbate

Professionisti DILA APS 20231027 – Il Dispari: Massimo Abbate

5847 MASSIMO ABBATE | MINI STORIA DEL
FESTIVAL DELLA CANZONE NAPOLETANA 5

Festival di Napoli 2018 – 4a edizione – 7 dicembre Teatro Politeama.
Tutto procede per il meglio anche se non mancano situazioni esterne spiacevoli. Viene constatata una intollerante invasione di manifestazioni che con annunci e operazioni di maquillage attentano alla credibilità del festival minandone l’immagine e l’autenticità. In molti titoli delle suddette appare evidente il riferimento a un proprio Festival Di Napoli.
Abbate, Patron del Festival, scende in campo e a colpi di diffide e querele, blocca sul nascere diciture fuorvianti.
Il Festival di Napoli è ormai consolidato legalmente dal 2015 e non mancano avvisi legali a chi attenta alla sua onestà professionale e intellettuale.

INTERPRETI – TITOLI – AUTORI
CONCETTA DE LUISA – Puortame cu’ te – De Luisa – Buonagiunto (Primo posto)
PIETRO ESPOSITO – Sulo tu – Buonocore – Esposito (Secondo posto)
N’ SOUND – Arricordate ‘e me – Mormile – Giordano Orsini (Terzo posto)
VINCENZA PURGATO – Acqua – Purgato – Cingotti (Premio della Critica assegnato da Gianni Cesarini)
ENRICO AMENDOLA – Jamme annanze – Donniacuo – Amendola
LUCA ARGENTI – Nun m’annammurasse cchiù – Argenti
ARIMA – ‘Na pazzia – Vitale
SAVIO ARTESI – Figlie ‘e nisciuno – Silli
A7ICO – N’attimo ancora – Credentino
DARIO BIANCHI – Anema – Bianchi
GIOVANNI BOTTA – Parlo ‘e te – Botta
LUDOVICA BROSCRITTO – Accarezzame – Silli
FEDERICA CARDONE – Doce e amaro – Cardone
CINZIA CASERTA – Spusammece – Calabrese – Caserta
NUNZIA CENTANNI – La notte delle stelle – Centanni – Pariota
TONIA CESTARI – ‘O ssapive tu? – Cestari
CINZIA COLONNA – Aiutame – Vitale
EMANUELA COLUCCI – Mullechelle po’ core – Colucci
VALERIA CONDINO – Dimme ched’è – Amato – Condino
GIANNI CONFESSORE – L’urdemo saluto – Vitale
TIZIANA CRISPINO – Anema nera – Crispino – Marchese
DAVIDE D’AMBROSIO – A varchetella – D’Ambrosio – Crocetta
GENNARO DE CRESCENZO – Luntano se ne va – Arato – De Crescenzo
ANGELO DE FILIPPO – Oj né – De Filippo
DANIELA DENIS – Ete m’annammuraje – Merolla
FRANCESCA DI GIACOMO – Canto ‘a vita – Di Giacomo – Carpentieri
MAURIZIO EPOCA – Miette annanz’o core – Epoca
ROBERTA FRAOLA – Tutto chello ca putesse sunnà – Marchitto
GIORDANA GRASSI – Niente è fernuta – Santangelo – Grassi
YLENIA IORIO – Me faje muri’ – De Martino – Satta
MAURIZIO JUNIOR – E m’annammoro ‘e te – Strada – Migliaccio
LAVA ‘E SOUND – Ma pecchè – Lave ‘e sound
SIMONE PREZIOSO – Dimmi – Prezioso
RESCATTO – Bruna – Amato
JOE ROMANO – Un alba a New york – Roano
MARIA ROSA RUFFO – Magia – Vesce – Salomone
SAVIO SILLI – L’ammore è – Silli
DANIELA TERLATI – ‘O tiempo – Terlati – Rega
ROBERTA TONDELLI – Femmena – Amato – De Luca
TRIO 21 Elena Esposito – Maria Carmela Esposito – Carla Palmieri –
‘O rusario de’ femmene – Contento – Caliendo
TUEFF – Brigante p’ammore – Mantice – Flugi
GENNY VITALE – Dimane simme io e te – Vitale

Professionisti DILA APS 20231027 - Il Dispari: Massimo Abbate

Professionisti DILA APS 20231027 – Il Dispari: Massimo Abbate

Professionisti DILA APS 20231027 - Il Dispari: Massimo Abbate

Professionisti DILA APS 20231027 – Il Dispari: Massimo Abbate

Professionisti DILA APS 20231020

Professionisti DILA APS 20231020 - Il Dispari: Massimo Abbate

Professionisti DILA APS 20231020 – Il Dispari: Massimo Abbate

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Professionisti DILA APS 20231020 – Il Dispari: Massimo Abbate

MASSIMO ABBATE | MINI STORIA DEL FESTIVAL DELLA CANZONE NAPOLETANA

Festival di Napoli 2018 – 4a edizione – 7 dicembre Teatro Politeama (prima parte)

Direzione Artistica Massimo Abbate. Direzione musicale Lino Pariota. Presentatori: Emanuela Giordano, Magda Mancuso, Enzo Nicolò. Presidente di Giuria Gianni Aterrano. Membri Giuria: Lino Pariota, Paky Palmieri, Michele Schembri, Bruno Rubino. Ospiti speciali: Leonardo Quadrini, Gianni Lamagna, Mario Maglione, Anna Merolla, Piera Lombardi, Bruno Cuomo, Enzo Esposito, Carmine Di Domenico, Suonne d’aiere, Enrico Mosiello, Nello Ferrara, i figli di Abbate (Rino), di Bruni (Adriana), di Fierro (Fabrizio), di Gallo (Gianfranco), la nipote di Ricci (Susy Sebastiano), Gianni Lamagna, Mario Maglione, Corpo di ballo della scuola Fitforyou di Ornella Mormone coadiuvata da Martina Di Costanzo e Giovanni Lampitelli, Marco Palmieri, Fausta Nanna, Antonya Di Iorio vincitrice edizione 2017.

L’Amministrazione Comunale di Napoli, nella persona dell’Assessore Nino Daniele avrebbe fortemente voluto che la 4a edizione del Festival si fosse svolta nel Maschio Angioino, mitico Castello di piazza Municipio, il 26/27 settembre 2018, per dare un impulso maggiore alla rassegna Estate a Napoli, ma, a causa del forte vento, fu rinviato al Testro Politeama nei giorni 5-6-7 dicembre.

L’organizzazione non ne ha risentito anzi le serate da due sono passate a tre, ed è stata la prima volta, a testimonianza di una crescita esponenziale della manifestazione.
«La scelta del Maschio Angioino» chiarisce Massimo Abbate «non voleva essere e in effetti non lo è stato, un tradimento al Politeama che del Festival è stato, è e sarà sempre la location ufficiale più autorevole, speciale e ideale, ma una decisione di comune accordo con l’Assessorato alla Cultura per sottolineare il dovuto riconoscimento associato a un forte segnale che palazzo San Giacomo intende dare ai mass media, a Napoli e ai napoletani.»

Al Politeama vi parteciparono 44 Artisti emergenti e più di 80 Autori tra Poeti e Musicisti con, in primis, l’Orchestra Sinfonica del Conservatorio S. Pietro a Maiella diretta dal M° Leonardo Quadrini con 45 elementi di prim’ordine grazie al Consiglio d’Amministrazione del Conservatorio diretto da Carmine Santaniello.
Mai il Conservatorio ne era stato partecipe, neanche ai tempi del glorioso Festival tra gli anni dal 1952 al 1971.
Bellissime le canzoni inedite dei concorrenti, bravissimi gli interpreti quasi tutti new entry e, come sempre, il Festival si è dimostrato attento alla qualità e alla professionalità, incluso l’alto livello interpretativo.

Professionisti DILA APS 20231020 - Il Dispari: Massimo Abbate

Professionisti DILA APS 20231020 – Il Dispari: Massimo Abbate

Un incremento di ospiti e di richieste d’iscrizione notevole, 524.
L’idea portante dell’edizione del 2018 è la rivitalizzazione culturale della poesia, letteratura e della canzone da tempo relegata nei confini campani, attraverso l’attivazione di uno SCAMBIO culturale tra le comunità artistiche di pregio.
Si crea un movimento culturale con artisti, produttori di arte anche di altre città per la progettazione e la realizzazione di opere o eventi per lo scambio di creatività artistica.
Si afferma, convintamente, che la canzone Napoletana è un patrimonio culturale e artistico che appartiene a tutti, non soltanto ai napoletani.

Professionisti DILA APS 20231020 - Il Dispari: Massimo Abbate

Professionisti DILA APS 20231020 – Il Dispari: Massimo Abbate

Professionisti DILA APS 20231013

Professionisti DILA APS 20231013 - Il Dispari: Massimo Abbate

Professionisti DILA APS 20231013 – Il Dispari: Massimo Abbate

MASSIMO ABBATE | MINI STORIA DEL FESTIVAL Festival di Napoli 2017

(seconda parte) 3a Edizione 26/27 ottobre Teatro Politeama

Nuovamente al teatro Politeama di Napoli e ancora un incremento d’iscrizioni eccezionali che passano a 487.

Grande partecipazione di autori di pregio e di pubblico 40 i finalisti. Ha certamente influito la presenza del più grande poeta di canzoni Giulio Rapetti Mogol in qualità di Presidente di Giuria che nobilita ancor di più la manifestazione.

Sia il Presidente della Regione che il Sindaco di Napoli sono entusiasti e rinnovano il Patrocinio morale.

Un’attestazione di stima che porterà la edizione del 2017 ancora a più alti livelli di visibilità visto che quelli qualitativi, non sono mai mancati.

Vince: Antonya Di Iorio.

Premio Internazionale della Critica Gianni Cesarini: Michele Buonocore – Direzione Artistica: Massimo Abbate – Direzione musicale: Lino Pariota – Presentatori: Emanuela Giordano, Enzo Nicolò – Presidente di Giuria di qualità: Giuio Rapetti Mogol – Giuria Popolare: tramite voto like sul canale Festival di Napoli di Youtube – Ospiti: Giancarlo Vorzitelli, Enrico Mosiello, Marianna Corrado vincitrice edizione 2016.

INTERPRETI –  TITOLI – AUTORI

ROBERTA ADELINI & LINO CAPPABIANCA – 2+2=4 – Adelini & Cappabianca

NICOLO’ ANNIBALE – L’ammore – Annibale

ANUAH ft GENNY ESPOSITO – L’ammore è accussì – Esposito

MARIA APRILE – Dint’a ‘stu mumento – Aprile

RAFFAELE BENEDUCE – ‘Na bella vita – Buonocore

CHRISTIAN BRUCALE – ‘E mmane sporche – Contento & Caliendo (2° Premio)

MICHELE BUONOCORE – Ie voglio sulo a tte – Buonocore (Premio della Critica)

NELLO CASTELLANO – Napule mia – Colasanto & Castellano

MARIA ROSARIA CENNI – Chella Napule – Cenni

ANTONIO CORSI – Sola – Corsi

BRUNO CUOMO – Me voglio nammurà – Nicolò & Serretta

RAFFAELE DE BELLIS – è vita – Sannino

ANGELO DE FILIPPO – Nu giro ‘e bleus – De Filippo

ANTONYA DI IORIO – Core e penziero – Di Iorio &- Pariota (1° Premio)

SASA’ DI PALMA – Canzona nfama – Giglio & Marotta

STEFANIA DONADIO – Si nun fosse pe’ te – Lanza & Barbareschi

CAROLINA FERRARA – E dimme ca me pozzo nammurà – Vesce & Salomone & Puerto

TOMMASO FICHELE FRANCESCA SORRIENTO – ‘A musica de’ femmena – Giglio &Marotta

IMMA GENOVESE – Fernimmele stasera – D’Agostino & Rossi

SARA GISON – Il sole e la luna – Gison

FRANCESCO IAVARONE – O tutte nzieme o niente – Iavarone

TONYA MADONNA — Ie sto’ accussì – Alfredo Venosa

MARYAM – Mane e pacienza   – Casalini – Sorrentino

ANTONIO MARINO – Dint’all’ombra toia – Bozza & Russo

MONICA MARRA – Madre nera – Carlo Faiello

ENZO MAUTONE – A nuie ce piace accussì – Mautone

VALENTINA MARZOCCHELLA – Tra cielo e mare – Abbate &Tirozzi

ALESSIA MOIO – ‘Sti dduie core – Bozza & Moio & Russo (3° Premio)

CARLA MOLINARI – Viento d’ammore – Esposito

ROSY PUGLIESE  – Si te ne vaje – Pugliese & Marino

CARMEN PEDATA – Che senso ha – Cascone

WALTER PETITO  – Addò staje – Marchese

TIZIANA RUOTO – Nonnanò – Bozza & Russo

MARILU’ RUSSO – Chella verità – Abate & Marotta

LUCA SORRENTO – E si’ tu – Esposito

EMANUELE SORRENTINO – Femmene – Santangelo & Barbareschi

CIRO SPANO’ – Tiempo – Vorzitelli

VALTER TAMMARO – La città obliqua – Cascone

DANIELA TERLATI – L’angelo del sud – Rega

GENNY VITALE E YEDEN   – Comm’è che cazze – Donniacuo & Vitale

 

Professionisti DILA APS 20231013 - Il Dispari: Massimo Abbate

Professionisti DILA APS 20231013 – Il Dispari: Massimo Abbate

Professionisti DILA APS 20231006

Professionisti DILA APS 20231006 - Il Dispari: Massimo Abbate

Professionisti DILA APS 20231006 – Il Dispari: Massimo Abbate

MASSIMO ABBATE | MINI STORIA DEL FESTIVAL DI NAPOLI 2017 (prima parte)

3a Edizione 26/27 ottobre Teatro Politeama

I 40 giovani finalisti di questa edizione si sono esibiti nel corso della prima serata per raccogliere la straordinaria eredità dei Festival degli anni d’oro e rilanciarla con nuove idee musicali e nuove canzoni.

Nella seconda serata, il Presidente di giuria Mogol insieme alla Presidente dell’Associazione Jacqueline (Jacqueline Schweitzer) e Totò Savio sono saliti sul palco ed hanno annunciato i 16 artisti scelti sui 40 in gara che di li a poco si sono esibiti  per l’assegnazione di tre borse di studio che sono state attribuite, dopo nuova votazione, ai primi tre classificati.

Sono stati assegnati, inoltre, il Premio Internazionale della Critica Gianni Cesarini ed il Premio Totò Savio per il miglior autore.

I vincitori delle tre borse di studio hanno, successivamente, frequentato gratuitamente il Corso di formazione professionale e artistico del CET di Mogol.

A determinare la classifica generale del Festival, invece, è stata la somma dei voti della giuria di qualità e quelli della giuria popolare i cui voti sono stati definiti in base al numero dei like visibili sui singoli video degli artisti, pubblicati per l’occasione sul portale youtube del festival.

Questi voti sono stati calcolati per il 20% rispetto a quelli di qualità e hanno avuto effettiva validità solo quelli espressi sul portale del festival e non su altri siti o pagine non ufficiali.

Mogol ha indicato i primi tre classificati mediante un suo personale, indipendente e insindacabile giudizio, e tre sono state le borse di studio offerte dalla Fondazione Jacqueline e Totò Savio grazie alla Presidente Jacqueline Schweitzer moglie del celebre autore.

I primi tre classificati da lui scelti indipendentemente dalla classifica finale del festival, hanno potuto accedere gratuitamente alla Università della Musica di Mogol il CET.

I sedici finalisti sono stati chiamati ad esibirsi nuovamente per un’ultima valutazione che di lì a poco ha determinato i vincitori delle Borse di studio.

Questo non ha significato l’esclusione in toto dei restanti 24 finalisti.

Infatti, si precisa che loro sono stati esclusi momentaneamente solo per la classifica e per la vincita delle borse di studio, ma non per quella dei vincitori del Festival di Napoli 2017 che ha avuto tutt’altra modalità.

Dopo la ulteriore esibizione dei 16 artisti, sono state menzionate, da Mogol e dalla Presidente Jaqueline Savio, le 7 note di merito ma non i tre vincitori delle borse di studio, poiché il grande autore ha ritenute che le stesse fossero consegnate dopo un ulteriore riflessione su tutti i sedici brani, ritenendo opportuno darle, dopo una attenta verifica, solo a chi ha dimostrato di avere i requisiti idonei necessari per la frequentazione dei corsi, e non magari ad autori in età matura e già di per sé professionisti di settore.

Sono stati assegnati altri premi tra i quali v segnalato il Premio della Critica consegnato dal Presidente della Confesercenti nonché Console Onorario della Federazione Russa a Napoli dott. Vincenzo Schiavo.

Professionisti DILA APS 20231006 - Il Dispari: Massimo Abbate

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Professionisti DILA APS 20230929

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MASSIMO ABBATE | MINI STORIA DEL

FESTIVAL DELLA CANZONE NAPOLETANA – 3

Nel 2016 riprende la entusiasmante avventura del Festival con un incremento d’iscrizioni del 100% rispetto all’anno precedente.

La manifestazione conquista l’attenzione del Comune di Napoli grazie all’assessore Nino Daniele e quella Chiesa attraverso il Cardinale Sepe.

L’ANIA, grazie a questa rinascita del Festival di Napoli con le nuove generazioni, mette un punto fermo sulla rivalutazione di un periodo storico di alto pregio.

Fin dalla prima edizione del Festival non è stato richiesto il supporto delle Istituzioni, né in termini economici e neanche in quelli più propriamente simbolici dettati da patrocini morali: ciò nella determinata volontà di operare affinché intorno a questa nobile iniziativa non esistano lucro, favoritismo clientelare, invadenza di uomini di potere e non siano attive quelle parzialità insopportabili a beneficio di parenti e amici.

Il ricavato dell’incasso della serata è stato donato in beneficenza alla Chiesa di San Ferdinando,  detta Chiesa degli Artisti di Piazza Trieste e Trento.

Nel regolamento è stata evidenziata la scritta: DIFFIDATE DI QUEI CONCORSI CHE VI CHIEDONO SOLDI ANCHE SOLO PER L’ISCRIZIONE!

Il teatro Politeama è stato lo scenario e il sottoscritto, Presidente dell’ANIA (Associazione Nazionale Italiana Artisti) fondata insieme al compianto Massimo Troisi, è stato l’artefice di tale importante iniziativa.

Mettendo studio, impegno e passione, con una buona dose di professionalità e umiltà, sono arrivati risultati lusinghieri per tutti i partecipanti.

Festival di Napoli New Generation 2016 – 2a Edizione – 26 maggio Teatro Politeama.

Professionisti DILA APS 20230929 - Il Dispari: Massimo Abbate

Professionisti DILA APS 20230929 – Il Dispari: Massimo Abbate

INTERPRETI – TITOLI – AUTORI

Professionisti DILA APS 20230929 - Il Dispari: Massimo Abbate

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ARIO – Mo’ penz’a mme – De Pompeis;
TOMMASO CAVALLO – Comm’a nu mariuolo – Russo & Cavallo;
ROSA CHIODO – ‘A notte pe’ durmi’ – De Pompeis;
STEFANO CIMMARUTA – ‘Na femmena – Casalini;
MARIANNA CORRADO – Addò me porta ‘omare – Troiano Marotta;
PIERO DEL PRETE feat ANGELA NAPOLITANO – Ammore ammore ammore – Pane & Del Prete;
ANTONYA DI IORIO – Anema vola –  Bozza & Gargiulo;
SASA’ DI PALMA – Int’a nu suonno – Esposito;
FEDE ‘N’ MARLENE – Sanità – Ottombrino & Vitale (Premio della Critica);
PAOLA MIRISCIOTTI & CARLO TORTORA – Basta accussì – Contento &Caliendo;
ALESSIA MOIO – ‘O viento do’ mare – Moio &- Russo;
PASQUALE ROMANO – Vaco – Abbate jr & Assanti;
TIZIANA RUOTO – Quanno canto – Abate & Alfieri;
MARILU’ RUSSO – Cercanno ammore – Nicolò & Pariota;
GIANNI SCARDAMAGLIO – Tieneme accussì – Lanza &- Barbareschi;
SOULBAHIA – Int’a nu suonno – Esposito;
CIRO SPANO’ – ‘O specchio – Troiano & Marotta;
DANIELA TERLATI – Terra – Rega;
Direzione Artistica Massimo Abbate.
Direzione Musicale Lino Pariota.
Presentatrice Lorenza Licenziati.
Ospiti Gips Fint, Angelo Di Gennaro, Peppe Rienzo, Compagnia La Bella Mbriana, Giusi Barone (vincitrice edizione 2015), Gianni Lamagna.
Presidente di Giuria Antonio Onorato.
Membri di Giuria Gianni Aterrano, Giuseppe Giordano, Duccio Tortora.
Marianna Corrado è stata la vincitrice.
Il Premio della Critica è stato assegnato a Fede & Marlene.

Professionisti DILA APS 20230922

Professionisti DILA APS 20230922 - Il Dispari: Massimo Abbate

Professionisti DILA APS 20230922 – Il Dispari: Massimo Abbate

MASSIMO ABBATE | MINI STORIA DEL

FESTIVAL DELLA CANZONE NAPOLETANA

Napoli anno 2015.

Semplice il regolamento, due step da superare: New Generation online dove viene fatta una prima scrematura delle proposte mediante il solo ascolto dei file pervenuti via mail su [email protected] e New Generation Live dove i prescelti si cimentano in performance dal vivo e questo per verificare la qualità delle voci, il movimento scenico e soprattutto la qualità espressiva.

Vengono così selezionati 23 finalisti.

Massimo Abbate chiede a Rino Giglio di coordinare i giovani talenti per correggere pronuncia e, insieme al maestro Lino Pariota, lo stile musicale.

Rino Giglio, invece, propone a Massimo la co-direzione artistica.

Massimo accetta con riserva per eventuali prossime edizioni.

L’ANIA Associazione Nazionale Italiana Artisti si fa carico volontariamente di organizzare l’evento.

Tutti vi partecipano gratuitamente tranne ovviamente lo staff tecnico.

Il teatro Politeama ritorna ad essere quel grande scenario di prestigio e la città risponde con un sold out.

Il ricavato dell’incasso è devoluto alla “Chiesa degli Artisti” di piazza Trieste e Trento.

In una città dormiente e con poca memoria, finalmente si apre uno spiraglio di arte, competenza e organizzazione di alto profilo per rilanciare la canzone di Napoli in netta crisi di qualità.

“Festival di Napoli New Generation 2015 – I Edizione” –  26 giugno ore 21 Teatro Politeama

Vince Giusi Barone, mentre il Premio della critica va a Rosa Chiodo.

Direzione Artistica Massimo Abbate e Rino Giglio.

Direzione Musicale Lino Pariota.

Presentatrice Lorenza Licenziati.

Presidente di Giuria Bruno Lanza.

Membri di Giuria: Francesco Boccia, Mimmo di Francia, Franco Castiglia.

Ospiti speciali: Carlo Missaglia, Anna Capasso, Franco Castiglia, Mimmo Di Francia, Peppe Lanzetta, Ciccio Merolla.

INTERPRETI  TITOLI AUTORI

ARIO: Pe’ mme nun ce sta’ niente – De Pompeis; GIUSI BARONE: Voglia d’allucca’ – Nicolò & Pariota; LORENA BARTOLI: L’urdemo quarto ‘e core – Bartoli & Spenillo; Ciliberto MARIA BOCCIA: Aiere e dimane – Da Vinci; GABRIELLA CACCIATORE: Scordame – Cavallini & De Pompeis; MARIO CAVALLINI: Ce sta’ tiempo ancora – De Pompeis; MARIA ROSARIA CENNI: ‘Sta musica – Cenni;  ROSA CHIODO: Si vo’ Dio – Palomba & Alfieri; MARIANNA CORRADO: Annanz’ ‘o core – Troiano & Marotta Sorrentino; ANTONIO CORSI: Comm’ a na Maddalena – Corsi;

BRUNO CUOMO: Accussì – Iodice & Serretta & Di Gennaro;

ANNALISA DEL MASTRO: Addo’ stanne – Abate; PIERO DEL PRETE Feat TIZIANA RUOTO: Cu’ tte –  Del Prete; ANTONYA DI IORIO: L’ultima canzone – Abate; SASA’ DI PALMA: Lacreme d’ammore – Troiano &  Marotta Sorrentino; ENZO ESPOSITO: Addò staje – Torregrossa &  Manvati; CLELIA LIGUORI: Ué – Giglio Barbareschi; ALESSIA MOIO: Senza parla’– Bozza & Russo;

MARIO PADUANO: Dimane – Cirillo; FABIO PASCARELLA‘: Na canzone pe’ cagnà – Giglio & Barbareschi; GIUSY SARNO: Sentiento – Abate; CIRO SPANO’: Laura – Troiano Marotta; NUNZIANA VENEZIA: ‘A lontananza – Venezia; VOLA NAPULE: E penziere – Tirozzi.

Il seguito alla prossima settimana

Professionisti DILA APS 20230922 - Il Dispari: Massimo Abbate

Professionisti DILA APS 20230922 – Il Dispari: Massimo Abbate

Professionisti DILA APS 20230915

Professionisti DILA APS 20230915

Professionisti DILA APS 20230915

MASSIMO ABBATE | MINI STORIA DEL

FESTIVAL DELLA CANZONE NAPOLETANA

Napoli anno 2015.

Siamo nell’Arts Cafe Napoli dell’amico Ciro Giorgio.

A uno dei tavoli, sono seduti Massimo Abbate, Rino Giglio e altri amici.

Massimo riceve una telefonata da Marisa Fierro si alza e si allontana dal tavolo.

Dopo qualche minuto ritorna e si risiede molto preoccupato.

Annuncia che “Interpreti del sole”, un suo lusinghiero progetto dedicato ai grandi dell’Alta Nomenclatura della canzone Napoletana e in questo caso ad Aurelio Fierro da svolgersi al Teatro Politeama di Napoli, non si farà più a causa dell’assenza del nipote Aurelio junior, impossibilitato da un impegno inderogabile in un locale di Capri. La signora Marisa ha appena chiesto a Massimo telefonicamente di rinviare la manifestazione a data da destinarsi.

Massimo è basito.

A 9 giorni dall’evento deve trovare un altro artista da ricordare.

Impresa ardua poiché il tempo stringe e la macchina organizzativa già ben avviata rischia di incepparsi.

Ricominciare da zero.

La domanda è: “Come si fa a optare per un altro nome in così poco tempo?”

Per Massimo i grandi interpreti vanno ricordati per bene con calma e con rispetto tanto è il materiale che bisogna visionare e tante sono le persone da ricontattare vicine all’artista e coinvolgere nell’iniziativa.

A questo punto pensa che bisogna fare una manifestazione diversa.

Una manifestazione magari legata ai talenti vocali di Aria di Napoli il musical, una sua creatura con la quale ha aperto i battenti del teatro Trianon nel 2011.

Pensa che aggiungendovi altri giovani mediante provini, e incentrandola su canzoni inedite o poco in luce, può dare una spinta alla creatività di autori noti ma un po’ in letargo e creare una favorevole occasione per gli autori emergenti.

Rino Giglio entusiasta dice:

-“Bella idea Massimo!  Diamo spazio ai giovani.

In pratica qui questa sera stai per far rinascere il Festival di Napoli.”

A Massimo si accende una luce interiore.

Ricorda che suo padre aveva un progetto scritto a mano proprio sul Festival di Napoli e ben conservato, quasi nascosto in due vecchi fogli, nella enciclopedia della Canzone Napoletana di Ettore De Mura.

Partendo dai giovani interpreti di Aria di Napoli con l’aggiunta di altri talenti del canto partenopeo, il titolo potrebbe essere Festival di Napoli New Generation.

Rino si offre di dargli una mano e mette subito a disposizione la sua sala al Vomero per fare i provini.

Seduta stante telefonano a molti amici autori di livello per avere la certezza di fare qualcosa di altamente qualitativo.

Rinasce così il Festival di Napoli con sottotitolo Lyric New Generation.

Festival dei giovani e della nuova proposta creativa.

Concorso a iscrizione gratuita.

Pubblicizzato solo via web ,in tre giorni riceve 145 richieste d’iscrizione.

 

Il seguito alla prossima settimana.

Professionisti DILA APS 20230915

Professionisti DILA APS 20230915

 

Professionisti DILA APS 20230914

Professionisti DILA APS 20230914 - Andrea Del Buono 

Professionisti DILA APS 20230914 – Andrea Del Buono

ANDREA DEL BUONO |  RUBRICA: BIOLOGIA POSITIVA & SALUTOGENESI – 1

Salutogenesi è tutto ciò che crea salute, ovvero tutto ciò che permette alle persone, anche in situazioni di forte avversità (un trauma, una malattia cronica, la disabilità, precarie condizioni socioeconomiche, ecc), di compiere scelte consapevoli di salute, utilizzando tutte le risorse (interne ed esterne)di resilienza e capacità pro-attiva.

Il termine Salutogenesi è formato dalla parola latina salus, salutis = salute, e dalla parola greca genesi = origine, inizio, derivazione.

Secondo questo nuovo approccio la domanda fondamentale non è più: «Quali sono le cause della malattia, e come si possono prevenire?» Bensì: «Quali sono i meccanismi molecolari alla base della salute, e come possiamo mantenerla?».

Il padre indiscusso dell’approccio salutogenico è Aaron Antonovsky (1923-1994), tuttavia è solo nel 2012 che, con l’Editoriale di Colin Farrelly, nasce la Medicina della Salute e la Biologia Positiva.

L’Autoresi chiede se stanziare enormi quantità di danaro in ricerca di base e applicata, per la comprensione delle cause delle malattie  al fine di trovare nuove cure e terapie, sia il modo più efficace per mantenerci in salute.

Tutta la ricerca medica attuale potrebbe essere definita “Biologia Negativa” o della “malattia”.

Sarebbe altrettanto utile ed efficace concentrare invece gli sforzi sulla Biologia Positiva: studiare e ricercare i meccanismi molecolari che consentono ad alcuni longevi e centenari (fenotipi positivi) di vivere più di un secolo senza mai soffrire delle malattie croniche che affliggono la maggior parte degli esseri umani nella loro vita.

Se riuscissimo a copiarne le modalità, non sarebbe questa una rivoluzione in tema di Salute Pubblica?

Il paradigma della Biologia Positiva si basa dunque sulla consapevolezza che l’aspettativa di vita, resistenza alle malattie o altre capacità, sia conseguenza di meticolosi meccanismi biologici e che una volta individuati possono essere copiati per aiutare tutti a migliorare il proprio stato di salute.

In effetti, la biologia negativa ha fatto progressi significativi per prevenire e curare le malattie croniche, ma il concentrarsi solo sulla patologia ha fatto sì che altre potenziali strade per la ricerca siano state trascurate.

Dal 2012 finalmente molti ricercatori stanno investendo in questo campo.

Ad esempio si sta studiando un farmaco che imiti in modo sicuro gli effetti della restrizione calorica, che potrebbe ritardare la maggior parte delle malattie e dei disturbi legati all’invecchiamento.

Nel prossimo numero vi svelerò come fare un check-up salutogenetico.

Buona Vita a tutti

Dott.  Andrea Del Buono

Medico Chirurgo – Immunoallergologo
Specialista in Medicina Preventiva e del Lavoro
Presidente Fondazione “DD Clinic ResearchInstituteOnlus”
Via Catauli 10/L 81100 Caserta
3336037125 – 0823/361625

https://www.emmegiischia.com/wordpress/andrea-del-buono/

https://www.ddclinicfoundation.eu/

Professionisti DILA APS 20230914 - Andrea Del Buono 

Professionisti DILA APS 20230914 – Andrea Del Buono

 

Direttore Gaetano Di Meglio

Pagina a cura di Bruno Mancini

Capo Redattrice Angela Maria Tiberi

Professionisti DILA APS 2023 – Calendario pubblicazioni 

IL DISPARI & DILA APS rubrica Professionisti

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Il Dispari DILA APS Rubrica Professionisti

Professionisti DILA APS 20231116 – ANGELA MARIA TIBERI | Rino Sortino

Professionisti DILA APS 20231116 – ANGELA MARIA TIBERI | Rino Sortino

Professionisti DILA APS 20231116

ANGELA MARIA TIBERI | Cenni personali sul giornalista free lance Rino Sortino

D:- Com’è nato in te il desiderio di fare il giornalista?
R:- Più che una professione lo considero un hobby.
A me piace  la comunicazione e se non si fanno le cose con piacere e passione non si ottengono risultati.  Diversi anni fa, a fine anni 90, dal momento che mi recavo a vedere le partite del Latina calcio, un amico giornalista ormai deceduto, mi disse, perché non mi fai il resoconto della partita?
Così iniziai a pubblicare  i miei articoli sui giornali.

Un giorno conobbi un tecnico televisivo  e mi chiese se ero interessato a partecipare ad una trasmissione sportiva a Lazio tv.
Facevo così bene la mia parte che poi mi fecero diventare l’opinionista principale nel settore calcio.

Con il tempo mi resi conto che non esiste solo il pallone nella vita e mi volli specializzare anche nel settore della cultura e dello spettacolo.

Così cominciai a fare interviste a personaggi più o meno noti del mondo dello spettacolo.

Credo che tutti abbiano il diritto ad essere ascoltati e ad essere pubblicizzati.

Mi piace vedere negli occhi dei più giovani i loro sogni ed aiutarli a diffondere la loro passione.

D:- Puoi dirci le testate giornalistiche con le quali collabori e con le quali hai collaborato?

R:- Attualmente scrivo per Latina Flash, Roma giornale sera e Flipnews free lance.

Quest’ultimo a livello nazionale e internazionale.

D:- Posso chiederti di confermare la notizia che sei in procinto di raggiungere un accordo, con Bruno Mancini, per la tua collaborazione con la testata giornalistica IL DISPARI di Gaetano Di Meglio che ci ospita con questa intervista esclusiva nella rubrica di cui sono Direttrice Redazionale?
R:- Sì volentieri

D:- In quali settori intendi proporre i tuoi articoli?

R:-  Cultura, spettacolo, sport.

D:- Allora grazie, con l’auspicio di poter leggere presto i tuoi articoli.
R:-  Si, mi metto in opera.

Professionisti DILA APS 20231005

Professionisti DILA APS 20231005 - Il Dispari: Angela Maria Tiberi

Professionisti DILA APS 20231005 – Il Dispari: Angela Maria Tiberi

Angela Maria Tiberi | RUBRICA “Le interviste”: Sara Aliscioni fotografa

“… provare a restituire immortalità a persone, momenti e luoghi.”

D:-  Buongiorno Sara Aliscioni e grazie per questa intervista esclusiva per il quotidiano IL DISPARI di Gaetano Di Meglio

Vuoi dire ai nostri lettori come è nata la tua passione per la fotografica?

R:- Mi sono dedicata alla fotografia dal 2006.

Sin da bambina sono stata attratta dalle fotografie: ero affascinata dall’idea che le immagini potessero continuare  a vivere oltre il tempo negli occhi di chi le osservava, poi mio padre mi ha fatto esplorare non solo il mondo del teatro, al quale mi sono dedicata come interprete e come fotografa, ma anche della musica, studiando solfeggio classico e suonando il basso, oltre che del cinema..

Ancora oggi ciò che mi spinge a fotografare è provare a restituire immortalità a persone, momenti e luoghi.

Oltre a vari corsi di tecniche fotografiche e workshop dedicati al reportage, ho frequentato la formazione promossa dal MoMA sulla fotografia come tecnica di esplorazione e documentazione della realtà.

Successivamente, spinta da un interesse per il fotogiornalismo come fonte primaria, ha seguito il corso sull’uso delle immagini e sulla loro interpretazione storica nel XX secolo presso l’Università di Londra e Royal Holloway.

Nel 2022 sono entrata a far parte delle piattaforme Knownorigin.io, Foundation.app e Sloika.xyz che curano e rilasciano collezioni NFT.
Tra le attività seguite, ho curato diversi lavori di backstage fotografico, l’ultimo di questi presso il Museo Macro di Roma.

D:- Hai progetti particolari? Per esempio su come diffondere la bellezza umana e renderla immortale?

R:-La mia  scelta fotografica, orientata al Reportage e alla Street Photography, è caratterizzata da una calligrafia rigorosamente in bianco e nero.

Ispirata al linguaggio della regista ungherese Béla Tarr, propongo immagini fatte di simbolismo, drammaticità e poesia in un’interpretazione oggettiva, descrivendo la dura realtà che vede al centro l’uomo in contesti familiari e quotidiani.

Il filo conduttore è sempre la ricerca della bellezza anche quando ciò che circonda il soggetto è decadente, oscuro e dimenticato.
D:- Ora che con tuo marito Alessandro Bavari avete terminato “Kill the Covid!”, un mockumentary fotografico horror rurale ambientato in Italia, quali sono i tuoi progetti futuri?

Molti, ma tengo particolarmente a questi due.
Il primo è il progetto personale, NFTs Artists Portraits, che nasce dalla mia visione volta ad immortalare i protagonisti della nuova scena internazionale, esploratori del mondo Crypto.
Obiettivo è quello di testimoniare alcuni dei precursori della nuova frontiera dei mondi virtuali e reali interconnessi, come gli NFT, restituendo quel tipo di immortalità che l’uomo ha sempre cercato.

Alessandro mi ha seguito e incoraggiato durante tutto il lavoro.
Il secondo è, appunto, quello di promuovere “Kill The Covid!” con il massimo impegno.

Professionisti DILA APS 20231005 - Il Dispari: Angela Maria Tiberi

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Direttore Gaetano Di Meglio

Pagina a cura di Bruno Mancini

Capo Redattrice Angela Maria Tiberi

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Professionisti DILA APS 20231109 – Il Dispari: Mariapia Ciaghi

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Professionisti DILA APS 20231109 – Il Dispari: Mariapia Ciaghi

Professionisti DILA APS 20231109 - Il Dispari: Mariapia Ciaghi

Professionisti DILA APS 20231109 – Il Dispari: Mariapia Ciaghi

Professionisti DILA APS 20231109 - Il Dispari: Mariapia Ciaghi

Professionisti DILA APS 20231109 – Il Dispari: Mariapia Ciaghi

Mariapia Ciaghi | Intervista la musicoterapeuta Agata Lombardo

Il potere del suono e della voce

D: Qual è il grande potere che lo strumento voce ha grazie al suo suono?

R: In ogni epoca, le tradizioni musicali e spirituali hanno messo in evidenza la dimensione di unità e contatto profondo con la Natura e la costante ricerca di una connessione con l’origine indifferenziata di ogni cosa.

Il legame fra la vibrazione del suono e il mondo manifesto è sempre stato presente, ricordato e celebrato e nello specifico il suono dello strumento voce, oltre che veicolo di creazione e manifestazione, rappresenta anche un  nutrimento per l’Anima.

L’esecuzione vocale può essere considerata non solo una semplice azione fisica, ma una vera e propria esperienza psichica e animica.

Grazie all’ascolto del suono della voce si può avere una visione centrata, che parte e si dirama dalla fonte di ogni manifestazione, di ogni pensiero, di ogni emozione.

D: Il suono della voce può considerarsi quindi come un mezzo di comunicazione con le nostre forze interiori?

R: Certamente, ci permette di appropriarci del significato dell’esperienza che si sta vivendo grazie al suo ascolto.

In tal senso non possiamo considerare la voce, utilizzata con questa consapevolezza, come un semplice accompagnamento.

è lo strumento più potente ed energetico che esista.

Può essere considerata come una vera e propria sostanza e, grazie a un puntuale uso da parte di chi la utilizza, permette all’ascoltatore di entrare in contatto con la propria realtà profonda, di aumentare la propria consapevolezza e il proprio benessere.
Il diaframma, principale muscolo inspiratore, è un centro vitale di potenza fisica, un mantice per il flusso degli elementi vitali e della circolazione, per la salute emotiva e corporea; tutto ruota intorno al respiro.

Fondamentale quindi diventa la gestione e la consapevolezza del respiro, la gestione della pressione di quella colonna d’aria che diverrà suono, passando per il plesso della gola.

Ci sono discipline come la musicoterapia, la medicina vibrazionale, la terapia del suono, che utilizzano il suono proprio come strumento per stimolare il benessere delle persone di ogni fascia di età.

D: La voce quindi è potere, vita, creazione pura. Si può vivere un’esperienza simile? 

R: Sì, insieme al noto professionista, il  M° Emiliano Begni, compositore e pianista propongo degli stage dedicati appunto alla conoscenza dello strumento corpo/voce e alle peculiarità dell’esecuzione dal vivo con accompagnamento al pianoforte.

Il prossimo lo faremo a Roma presso lo spazio Tiburno nelle giornate del 18 e19 novembre .

Contatti: 3383291398.

D: Possiamo dire che sei in contatto con l’Associazione di Promozione Sociale “Da Ischia L’Arte DILA APS” per portare le tue ricerche e la tua esperienza in un evento da realizzare sull’isola d’Ischia?

R: Certamente e ringrazio te e il Presidente Bruno Mancini per tutta la collaborazione che state dedicando a questo nostro progetto e ci farebbe piacere collaborare con voi facendo uno o più corsi ad Ischia.

Professionisti DILA APS 20231109 - Il Dispari: Mariapia Ciaghi

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Direttore Gaetano Di Meglio

Pagina a cura di Bruno Mancini

Capo Redattrice Angela Maria Tiberi

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Professionisti DILA APS 20231110 – Il Dispari: Massimo Abbate

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Professionisti DILA APS 20231110 – Il Dispari: Massimo Abbate

FDN New Generation AUDIZIONI 2023

Nel primo step FDN New Generation ONLINE 2023, le richieste di partecipazione pervenute alla redazione del Festival di Napoli sono state ben 384.

Come da regolamento la Direzione Artistica insieme alla Direzione Musicale e ai suoi collaboratori, ha provveduto, dopo un attento ascolto, a una prima scrematura scegliendo 46 brani.

Le audizioni dei prescelti si stanno svolgendo, nell’ambito del secondo step New Generation LIVE, in tre sedute.

La prima si è tenuta a Napoli il 28 ottobre nell’Accademia Caliendo Scuola di Canto Moderno.

La seconda si terrà nel centro Italia in provincia di Terni presso l’Agriturismo: “Il Casale dell’Abate Ritrovo degli Artisti”.

La terza sarà a Milano negli studi FDN Event di via Bobbio.

Nella prima audizione sono stati convocati 16 cantanti che si sono esibiti davanti alla Commissione presieduta da Patron Massimo Abbate, Riccardo Fiorentino (Maestro presso Teatro San Carlo di Napoli), Gianfranco Caliendo (Componente dello storico gruppo musicale “Il Giardino dei Semplici”), Nello Ferrara (Cantante di successo al glorioso Festival di Napoli del 1966 in coppia con Peppino di Capri) ed Enzo Nicolò (Vincitore in qualità di autore del primo premio al Primo Festival di Napoli targato Abbate del 2015).

Si ricorda che, per evitare le “caos selezioni” dal vivo, questo Festival adotta un sistema di ascolto molto articolato, dedicando il dovuto tempo e rispetto alle performance e ai loro protagonisti, evitando di fare i nomi degli esclusi.

Al momento gli artisti presi in considerazione per la finale, ma comunque in attesa dell’aggiornamento della graduatoria delle altre due audizioni sono:

Gustavo Martucci Je sto’ bbuono sul’io di Donniaquo – Martucci.

Patrizia Baldassarre Cu’ passione di Baldassarre.

Francesco Mennillo ‘O Rre di Mennillo.

Antonella Michelizzi e Oltre Oceano Band Napule torna ccà di De Furia.

Giuseppe D’Angelo Strigneme accussì di D’Angelo.

Giuliano Angelini Sulo di Angelini

Diana D’Alessio Pe’ sempe di Sonia D’Alessio – Bonaiuto

Eloisa Perrino Sto ccà ncopp’a sagliuta di D’Alessio – Bonaiuto

Maria Donnarumma ‘E signore do’ mare  di Gallo

Gabriele Torone Core perduto di Donniacuo – Torone

Si dovrà attendere la graduatoria delle altre due audizioni per poter stilare l’elenco definitivo.

Il 10 dicembre è la data fissata per la comunicazione ufficiale e definitiva dei nomi dei finalisti.

La location nella quale si svolgeranno le tre serate finali sarà ugualmente comunicata il 10 dicembre e, al momento, possiamo dire con notevole compiacimento che la più prestigiosa (e più probabile) è ubicata in un Comune molto ma molto rinomato turisticamente e culturalmente!

Professionisti DILA APS 20231110 - Il Dispari: Massimo Abbate

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Professionisti DILA APS 20231110 – Il Dispari: Massimo Abbate

Professionisti DILA APS 20231103

Professionisti DILA APS 20231103 - Il Dispari: Massimo Abbate

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MASSIMO ABBATE | MINI STORIA DEL FESTIVAL DELLA CANZONE NAPOLETANA

Festival di Napoli 2019 (prima parte)

5a edizione 13-14-15 dicembre Studi Event FDN presso la rete televisiva Italia Mia.

 Vince Antonio Petrosillo.

Premio della Critica a Sasà Di Palma; Premio Mario Abbate a Giuseppe D’Angelo; Premio Interpreti del sole “Espressione” a Miry Viscione; Premio Rino Giglio “Autore” a Adelaide Cuciniello; Premio “Indifferentemente”  “Passione” a Maria Nicodemo; Premio “Tu si na cosa grande” “Intensità”a Luca Maris; Premio Internazionale della Critica Gianni Cesarini a Sasà Di Palma; Premio Voce del Teatro a Miriam Artiaco; Premio “Voce del Sentimento” a Luciano Capurro; Premio “Giovanni Capurro” a Marco Ferrante; Premio “Napoli nel Mondo” a Dorothy Manzo; Premio “Franco Ricci” a Cristian D’Aquino; Premio Palazzo San Carlo a Erin Wakeman.

Membri delle Giurie: 

Marco Buracchi, Bruno Rubino, Gianni Averardi, Lino Pariota, Rodolfo Fiorillo, Nello Ferrara, Tino Coppola, Dario Ascoli, Raffaella Ambrosino, Massimo Lo Iacono.

Partecipazione di Andrea Dalla Vecchia Ambrosino.

Direzione Artistica Massimo Abbate.

Direzione musicale Lino Pariota.

Presentatori: Emanuela Giordano, Magda Mancuso, Enzo Nicolò. Ospiti: Rino Abbate, Rodolfo Fiorillo, Nunziana Venezia, Ballerini della Compagnia dell’Accademia del Teatro delle Palme di Napoli (Daniela Carrotta, Antonio Cretu, Pasquale Scaturchio, Simone Caprio, Doriana De Angelis, Adriana De Vita, Martina Esposito), Natalia Cretella e Lello Pirone, Marco Buracchi, Enzo Ruio, Massimiliano Cimmino, Concetta De Luisa e Pietro Esposito, il gruppo femminile “Le mille bolle blu“, Maurizio Meli, Krassym, Massimiliano Cimino.

 Il Festival di Napoli 2019 è stato patrocinato dal Comune di Napoli e dalla Regione Campania e, oltre a viaggiare sulle note dei cantanti in gara, ha rappresentato una finestra sulla musica e sulla cultura napoletana.

La diretta televisiva delle tre serate è andata in onda sul web contemporaneamente in Spagna, Portogallo, Germania, Svizzera, Inghilterra, Argentina, Brasile, Repubblica Domenicana, Australia, Cina, Giappone e nella città di New York.

A ridare peso e spessore al Festival è stato un nutrito team organizzato e capitanato da Massimo Abbate, figlio del celebre cantante napoletano Mario Abbate, e l’ottima direzione di Mena Alfano, coadiuvata da Maria Rosa Borsetti, Patrizia Novi, Michele Del Sorbo e Giusy Santaniello.

«Anche in questa edizione» ha detto Massimo Abbate «l’obiettivo primario del Festival è stato quello di far rinascere la canzone napoletana, veicolando all’estero il patrimonio culturale, artistico, ma anche quello ambientale ed enogastronomico campano.
ssimo Abbate
Infatti, il pubblico in presenza ha trovato un’accoglienza speciale presso gli studi Event Tv di Italia Mia di Caserta, potendo degustare, prima delle parole in musica, raffinati prodotti locali in un’area appositamente riservata.»

Professionisti DILA APS 20231103 - Il Dispari: Massimo Abbate

Professionisti DILA APS 20231103 – Il Dispari: Massimo Abbate

Professionisti DILA APS 20231027

Professionisti DILA APS 20231027 - Il Dispari: Massimo Abbate

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5847 MASSIMO ABBATE | MINI STORIA DEL
FESTIVAL DELLA CANZONE NAPOLETANA 5

Festival di Napoli 2018 – 4a edizione – 7 dicembre Teatro Politeama.
Tutto procede per il meglio anche se non mancano situazioni esterne spiacevoli. Viene constatata una intollerante invasione di manifestazioni che con annunci e operazioni di maquillage attentano alla credibilità del festival minandone l’immagine e l’autenticità. In molti titoli delle suddette appare evidente il riferimento a un proprio Festival Di Napoli.
Abbate, Patron del Festival, scende in campo e a colpi di diffide e querele, blocca sul nascere diciture fuorvianti.
Il Festival di Napoli è ormai consolidato legalmente dal 2015 e non mancano avvisi legali a chi attenta alla sua onestà professionale e intellettuale.

INTERPRETI – TITOLI – AUTORI
CONCETTA DE LUISA – Puortame cu’ te – De Luisa – Buonagiunto (Primo posto)
PIETRO ESPOSITO – Sulo tu – Buonocore – Esposito (Secondo posto)
N’ SOUND – Arricordate ‘e me – Mormile – Giordano Orsini (Terzo posto)
VINCENZA PURGATO – Acqua – Purgato – Cingotti (Premio della Critica assegnato da Gianni Cesarini)
ENRICO AMENDOLA – Jamme annanze – Donniacuo – Amendola
LUCA ARGENTI – Nun m’annammurasse cchiù – Argenti
ARIMA – ‘Na pazzia – Vitale
SAVIO ARTESI – Figlie ‘e nisciuno – Silli
A7ICO – N’attimo ancora – Credentino
DARIO BIANCHI – Anema – Bianchi
GIOVANNI BOTTA – Parlo ‘e te – Botta
LUDOVICA BROSCRITTO – Accarezzame – Silli
FEDERICA CARDONE – Doce e amaro – Cardone
CINZIA CASERTA – Spusammece – Calabrese – Caserta
NUNZIA CENTANNI – La notte delle stelle – Centanni – Pariota
TONIA CESTARI – ‘O ssapive tu? – Cestari
CINZIA COLONNA – Aiutame – Vitale
EMANUELA COLUCCI – Mullechelle po’ core – Colucci
VALERIA CONDINO – Dimme ched’è – Amato – Condino
GIANNI CONFESSORE – L’urdemo saluto – Vitale
TIZIANA CRISPINO – Anema nera – Crispino – Marchese
DAVIDE D’AMBROSIO – A varchetella – D’Ambrosio – Crocetta
GENNARO DE CRESCENZO – Luntano se ne va – Arato – De Crescenzo
ANGELO DE FILIPPO – Oj né – De Filippo
DANIELA DENIS – Ete m’annammuraje – Merolla
FRANCESCA DI GIACOMO – Canto ‘a vita – Di Giacomo – Carpentieri
MAURIZIO EPOCA – Miette annanz’o core – Epoca
ROBERTA FRAOLA – Tutto chello ca putesse sunnà – Marchitto
GIORDANA GRASSI – Niente è fernuta – Santangelo – Grassi
YLENIA IORIO – Me faje muri’ – De Martino – Satta
MAURIZIO JUNIOR – E m’annammoro ‘e te – Strada – Migliaccio
LAVA ‘E SOUND – Ma pecchè – Lave ‘e sound
SIMONE PREZIOSO – Dimmi – Prezioso
RESCATTO – Bruna – Amato
JOE ROMANO – Un alba a New york – Roano
MARIA ROSA RUFFO – Magia – Vesce – Salomone
SAVIO SILLI – L’ammore è – Silli
DANIELA TERLATI – ‘O tiempo – Terlati – Rega
ROBERTA TONDELLI – Femmena – Amato – De Luca
TRIO 21 Elena Esposito – Maria Carmela Esposito – Carla Palmieri –
‘O rusario de’ femmene – Contento – Caliendo
TUEFF – Brigante p’ammore – Mantice – Flugi
GENNY VITALE – Dimane simme io e te – Vitale

Professionisti DILA APS 20231027 - Il Dispari: Massimo Abbate

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Professionisti DILA APS 20231020

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MASSIMO ABBATE | MINI STORIA DEL FESTIVAL DELLA CANZONE NAPOLETANA

Festival di Napoli 2018 – 4a edizione – 7 dicembre Teatro Politeama (prima parte)

Direzione Artistica Massimo Abbate. Direzione musicale Lino Pariota. Presentatori: Emanuela Giordano, Magda Mancuso, Enzo Nicolò. Presidente di Giuria Gianni Aterrano. Membri Giuria: Lino Pariota, Paky Palmieri, Michele Schembri, Bruno Rubino. Ospiti speciali: Leonardo Quadrini, Gianni Lamagna, Mario Maglione, Anna Merolla, Piera Lombardi, Bruno Cuomo, Enzo Esposito, Carmine Di Domenico, Suonne d’aiere, Enrico Mosiello, Nello Ferrara, i figli di Abbate (Rino), di Bruni (Adriana), di Fierro (Fabrizio), di Gallo (Gianfranco), la nipote di Ricci (Susy Sebastiano), Gianni Lamagna, Mario Maglione, Corpo di ballo della scuola Fitforyou di Ornella Mormone coadiuvata da Martina Di Costanzo e Giovanni Lampitelli, Marco Palmieri, Fausta Nanna, Antonya Di Iorio vincitrice edizione 2017.

L’Amministrazione Comunale di Napoli, nella persona dell’Assessore Nino Daniele avrebbe fortemente voluto che la 4a edizione del Festival si fosse svolta nel Maschio Angioino, mitico Castello di piazza Municipio, il 26/27 settembre 2018, per dare un impulso maggiore alla rassegna Estate a Napoli, ma, a causa del forte vento, fu rinviato al Testro Politeama nei giorni 5-6-7 dicembre.

L’organizzazione non ne ha risentito anzi le serate da due sono passate a tre, ed è stata la prima volta, a testimonianza di una crescita esponenziale della manifestazione.
«La scelta del Maschio Angioino» chiarisce Massimo Abbate «non voleva essere e in effetti non lo è stato, un tradimento al Politeama che del Festival è stato, è e sarà sempre la location ufficiale più autorevole, speciale e ideale, ma una decisione di comune accordo con l’Assessorato alla Cultura per sottolineare il dovuto riconoscimento associato a un forte segnale che palazzo San Giacomo intende dare ai mass media, a Napoli e ai napoletani.»

Al Politeama vi parteciparono 44 Artisti emergenti e più di 80 Autori tra Poeti e Musicisti con, in primis, l’Orchestra Sinfonica del Conservatorio S. Pietro a Maiella diretta dal M° Leonardo Quadrini con 45 elementi di prim’ordine grazie al Consiglio d’Amministrazione del Conservatorio diretto da Carmine Santaniello.
Mai il Conservatorio ne era stato partecipe, neanche ai tempi del glorioso Festival tra gli anni dal 1952 al 1971.
Bellissime le canzoni inedite dei concorrenti, bravissimi gli interpreti quasi tutti new entry e, come sempre, il Festival si è dimostrato attento alla qualità e alla professionalità, incluso l’alto livello interpretativo.

Professionisti DILA APS 20231020 - Il Dispari: Massimo Abbate

Professionisti DILA APS 20231020 – Il Dispari: Massimo Abbate

Un incremento di ospiti e di richieste d’iscrizione notevole, 524.
L’idea portante dell’edizione del 2018 è la rivitalizzazione culturale della poesia, letteratura e della canzone da tempo relegata nei confini campani, attraverso l’attivazione di uno SCAMBIO culturale tra le comunità artistiche di pregio.
Si crea un movimento culturale con artisti, produttori di arte anche di altre città per la progettazione e la realizzazione di opere o eventi per lo scambio di creatività artistica.
Si afferma, convintamente, che la canzone Napoletana è un patrimonio culturale e artistico che appartiene a tutti, non soltanto ai napoletani.

Professionisti DILA APS 20231020 - Il Dispari: Massimo Abbate

Professionisti DILA APS 20231020 – Il Dispari: Massimo Abbate

Professionisti DILA APS 20231013

Professionisti DILA APS 20231013 - Il Dispari: Massimo Abbate

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MASSIMO ABBATE | MINI STORIA DEL FESTIVAL Festival di Napoli 2017

(seconda parte) 3a Edizione 26/27 ottobre Teatro Politeama

Nuovamente al teatro Politeama di Napoli e ancora un incremento d’iscrizioni eccezionali che passano a 487.

Grande partecipazione di autori di pregio e di pubblico 40 i finalisti. Ha certamente influito la presenza del più grande poeta di canzoni Giulio Rapetti Mogol in qualità di Presidente di Giuria che nobilita ancor di più la manifestazione.

Sia il Presidente della Regione che il Sindaco di Napoli sono entusiasti e rinnovano il Patrocinio morale.

Un’attestazione di stima che porterà la edizione del 2017 ancora a più alti livelli di visibilità visto che quelli qualitativi, non sono mai mancati.

Vince: Antonya Di Iorio.

Premio Internazionale della Critica Gianni Cesarini: Michele Buonocore – Direzione Artistica: Massimo Abbate – Direzione musicale: Lino Pariota – Presentatori: Emanuela Giordano, Enzo Nicolò – Presidente di Giuria di qualità: Giuio Rapetti Mogol – Giuria Popolare: tramite voto like sul canale Festival di Napoli di Youtube – Ospiti: Giancarlo Vorzitelli, Enrico Mosiello, Marianna Corrado vincitrice edizione 2016.

INTERPRETI –  TITOLI – AUTORI

ROBERTA ADELINI & LINO CAPPABIANCA – 2+2=4 – Adelini & Cappabianca

NICOLO’ ANNIBALE – L’ammore – Annibale

ANUAH ft GENNY ESPOSITO – L’ammore è accussì – Esposito

MARIA APRILE – Dint’a ‘stu mumento – Aprile

RAFFAELE BENEDUCE – ‘Na bella vita – Buonocore

CHRISTIAN BRUCALE – ‘E mmane sporche – Contento & Caliendo (2° Premio)

MICHELE BUONOCORE – Ie voglio sulo a tte – Buonocore (Premio della Critica)

NELLO CASTELLANO – Napule mia – Colasanto & Castellano

MARIA ROSARIA CENNI – Chella Napule – Cenni

ANTONIO CORSI – Sola – Corsi

BRUNO CUOMO – Me voglio nammurà – Nicolò & Serretta

RAFFAELE DE BELLIS – è vita – Sannino

ANGELO DE FILIPPO – Nu giro ‘e bleus – De Filippo

ANTONYA DI IORIO – Core e penziero – Di Iorio &- Pariota (1° Premio)

SASA’ DI PALMA – Canzona nfama – Giglio & Marotta

STEFANIA DONADIO – Si nun fosse pe’ te – Lanza & Barbareschi

CAROLINA FERRARA – E dimme ca me pozzo nammurà – Vesce & Salomone & Puerto

TOMMASO FICHELE FRANCESCA SORRIENTO – ‘A musica de’ femmena – Giglio &Marotta

IMMA GENOVESE – Fernimmele stasera – D’Agostino & Rossi

SARA GISON – Il sole e la luna – Gison

FRANCESCO IAVARONE – O tutte nzieme o niente – Iavarone

TONYA MADONNA — Ie sto’ accussì – Alfredo Venosa

MARYAM – Mane e pacienza   – Casalini – Sorrentino

ANTONIO MARINO – Dint’all’ombra toia – Bozza & Russo

MONICA MARRA – Madre nera – Carlo Faiello

ENZO MAUTONE – A nuie ce piace accussì – Mautone

VALENTINA MARZOCCHELLA – Tra cielo e mare – Abbate &Tirozzi

ALESSIA MOIO – ‘Sti dduie core – Bozza & Moio & Russo (3° Premio)

CARLA MOLINARI – Viento d’ammore – Esposito

ROSY PUGLIESE  – Si te ne vaje – Pugliese & Marino

CARMEN PEDATA – Che senso ha – Cascone

WALTER PETITO  – Addò staje – Marchese

TIZIANA RUOTO – Nonnanò – Bozza & Russo

MARILU’ RUSSO – Chella verità – Abate & Marotta

LUCA SORRENTO – E si’ tu – Esposito

EMANUELE SORRENTINO – Femmene – Santangelo & Barbareschi

CIRO SPANO’ – Tiempo – Vorzitelli

VALTER TAMMARO – La città obliqua – Cascone

DANIELA TERLATI – L’angelo del sud – Rega

GENNY VITALE E YEDEN   – Comm’è che cazze – Donniacuo & Vitale

 

Professionisti DILA APS 20231013 - Il Dispari: Massimo Abbate

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Professionisti DILA APS 20231006

Professionisti DILA APS 20231006 - Il Dispari: Massimo Abbate

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MASSIMO ABBATE | MINI STORIA DEL FESTIVAL DI NAPOLI 2017 (prima parte)

3a Edizione 26/27 ottobre Teatro Politeama

I 40 giovani finalisti di questa edizione si sono esibiti nel corso della prima serata per raccogliere la straordinaria eredità dei Festival degli anni d’oro e rilanciarla con nuove idee musicali e nuove canzoni.

Nella seconda serata, il Presidente di giuria Mogol insieme alla Presidente dell’Associazione Jacqueline (Jacqueline Schweitzer) e Totò Savio sono saliti sul palco ed hanno annunciato i 16 artisti scelti sui 40 in gara che di li a poco si sono esibiti  per l’assegnazione di tre borse di studio che sono state attribuite, dopo nuova votazione, ai primi tre classificati.

Sono stati assegnati, inoltre, il Premio Internazionale della Critica Gianni Cesarini ed il Premio Totò Savio per il miglior autore.

I vincitori delle tre borse di studio hanno, successivamente, frequentato gratuitamente il Corso di formazione professionale e artistico del CET di Mogol.

A determinare la classifica generale del Festival, invece, è stata la somma dei voti della giuria di qualità e quelli della giuria popolare i cui voti sono stati definiti in base al numero dei like visibili sui singoli video degli artisti, pubblicati per l’occasione sul portale youtube del festival.

Questi voti sono stati calcolati per il 20% rispetto a quelli di qualità e hanno avuto effettiva validità solo quelli espressi sul portale del festival e non su altri siti o pagine non ufficiali.

Mogol ha indicato i primi tre classificati mediante un suo personale, indipendente e insindacabile giudizio, e tre sono state le borse di studio offerte dalla Fondazione Jacqueline e Totò Savio grazie alla Presidente Jacqueline Schweitzer moglie del celebre autore.

I primi tre classificati da lui scelti indipendentemente dalla classifica finale del festival, hanno potuto accedere gratuitamente alla Università della Musica di Mogol il CET.

I sedici finalisti sono stati chiamati ad esibirsi nuovamente per un’ultima valutazione che di lì a poco ha determinato i vincitori delle Borse di studio.

Questo non ha significato l’esclusione in toto dei restanti 24 finalisti.

Infatti, si precisa che loro sono stati esclusi momentaneamente solo per la classifica e per la vincita delle borse di studio, ma non per quella dei vincitori del Festival di Napoli 2017 che ha avuto tutt’altra modalità.

Dopo la ulteriore esibizione dei 16 artisti, sono state menzionate, da Mogol e dalla Presidente Jaqueline Savio, le 7 note di merito ma non i tre vincitori delle borse di studio, poiché il grande autore ha ritenute che le stesse fossero consegnate dopo un ulteriore riflessione su tutti i sedici brani, ritenendo opportuno darle, dopo una attenta verifica, solo a chi ha dimostrato di avere i requisiti idonei necessari per la frequentazione dei corsi, e non magari ad autori in età matura e già di per sé professionisti di settore.

Sono stati assegnati altri premi tra i quali v segnalato il Premio della Critica consegnato dal Presidente della Confesercenti nonché Console Onorario della Federazione Russa a Napoli dott. Vincenzo Schiavo.

Professionisti DILA APS 20231006 - Il Dispari: Massimo Abbate

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Professionisti DILA APS 20230929

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Professionisti DILA APS 20230929 – Il Dispari: Massimo Abbate

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MASSIMO ABBATE | MINI STORIA DEL

FESTIVAL DELLA CANZONE NAPOLETANA – 3

Nel 2016 riprende la entusiasmante avventura del Festival con un incremento d’iscrizioni del 100% rispetto all’anno precedente.

La manifestazione conquista l’attenzione del Comune di Napoli grazie all’assessore Nino Daniele e quella Chiesa attraverso il Cardinale Sepe.

L’ANIA, grazie a questa rinascita del Festival di Napoli con le nuove generazioni, mette un punto fermo sulla rivalutazione di un periodo storico di alto pregio.

Fin dalla prima edizione del Festival non è stato richiesto il supporto delle Istituzioni, né in termini economici e neanche in quelli più propriamente simbolici dettati da patrocini morali: ciò nella determinata volontà di operare affinché intorno a questa nobile iniziativa non esistano lucro, favoritismo clientelare, invadenza di uomini di potere e non siano attive quelle parzialità insopportabili a beneficio di parenti e amici.

Il ricavato dell’incasso della serata è stato donato in beneficenza alla Chiesa di San Ferdinando,  detta Chiesa degli Artisti di Piazza Trieste e Trento.

Nel regolamento è stata evidenziata la scritta: DIFFIDATE DI QUEI CONCORSI CHE VI CHIEDONO SOLDI ANCHE SOLO PER L’ISCRIZIONE!

Il teatro Politeama è stato lo scenario e il sottoscritto, Presidente dell’ANIA (Associazione Nazionale Italiana Artisti) fondata insieme al compianto Massimo Troisi, è stato l’artefice di tale importante iniziativa.

Mettendo studio, impegno e passione, con una buona dose di professionalità e umiltà, sono arrivati risultati lusinghieri per tutti i partecipanti.

Festival di Napoli New Generation 2016 – 2a Edizione – 26 maggio Teatro Politeama.

Professionisti DILA APS 20230929 - Il Dispari: Massimo Abbate

Professionisti DILA APS 20230929 – Il Dispari: Massimo Abbate

INTERPRETI – TITOLI – AUTORI

Professionisti DILA APS 20230929 - Il Dispari: Massimo Abbate

Professionisti DILA APS 20230929 – Il Dispari: Massimo Abbate

ARIO – Mo’ penz’a mme – De Pompeis;
TOMMASO CAVALLO – Comm’a nu mariuolo – Russo & Cavallo;
ROSA CHIODO – ‘A notte pe’ durmi’ – De Pompeis;
STEFANO CIMMARUTA – ‘Na femmena – Casalini;
MARIANNA CORRADO – Addò me porta ‘omare – Troiano Marotta;
PIERO DEL PRETE feat ANGELA NAPOLITANO – Ammore ammore ammore – Pane & Del Prete;
ANTONYA DI IORIO – Anema vola –  Bozza & Gargiulo;
SASA’ DI PALMA – Int’a nu suonno – Esposito;
FEDE ‘N’ MARLENE – Sanità – Ottombrino & Vitale (Premio della Critica);
PAOLA MIRISCIOTTI & CARLO TORTORA – Basta accussì – Contento &Caliendo;
ALESSIA MOIO – ‘O viento do’ mare – Moio &- Russo;
PASQUALE ROMANO – Vaco – Abbate jr & Assanti;
TIZIANA RUOTO – Quanno canto – Abate & Alfieri;
MARILU’ RUSSO – Cercanno ammore – Nicolò & Pariota;
GIANNI SCARDAMAGLIO – Tieneme accussì – Lanza &- Barbareschi;
SOULBAHIA – Int’a nu suonno – Esposito;
CIRO SPANO’ – ‘O specchio – Troiano & Marotta;
DANIELA TERLATI – Terra – Rega;
Direzione Artistica Massimo Abbate.
Direzione Musicale Lino Pariota.
Presentatrice Lorenza Licenziati.
Ospiti Gips Fint, Angelo Di Gennaro, Peppe Rienzo, Compagnia La Bella Mbriana, Giusi Barone (vincitrice edizione 2015), Gianni Lamagna.
Presidente di Giuria Antonio Onorato.
Membri di Giuria Gianni Aterrano, Giuseppe Giordano, Duccio Tortora.
Marianna Corrado è stata la vincitrice.
Il Premio della Critica è stato assegnato a Fede & Marlene.

Professionisti DILA APS 20230922

Professionisti DILA APS 20230922 - Il Dispari: Massimo Abbate

Professionisti DILA APS 20230922 – Il Dispari: Massimo Abbate

MASSIMO ABBATE | MINI STORIA DEL

FESTIVAL DELLA CANZONE NAPOLETANA

Napoli anno 2015.

Semplice il regolamento, due step da superare: New Generation online dove viene fatta una prima scrematura delle proposte mediante il solo ascolto dei file pervenuti via mail su [email protected] e New Generation Live dove i prescelti si cimentano in performance dal vivo e questo per verificare la qualità delle voci, il movimento scenico e soprattutto la qualità espressiva.

Vengono così selezionati 23 finalisti.

Massimo Abbate chiede a Rino Giglio di coordinare i giovani talenti per correggere pronuncia e, insieme al maestro Lino Pariota, lo stile musicale.

Rino Giglio, invece, propone a Massimo la co-direzione artistica.

Massimo accetta con riserva per eventuali prossime edizioni.

L’ANIA Associazione Nazionale Italiana Artisti si fa carico volontariamente di organizzare l’evento.

Tutti vi partecipano gratuitamente tranne ovviamente lo staff tecnico.

Il teatro Politeama ritorna ad essere quel grande scenario di prestigio e la città risponde con un sold out.

Il ricavato dell’incasso è devoluto alla “Chiesa degli Artisti” di piazza Trieste e Trento.

In una città dormiente e con poca memoria, finalmente si apre uno spiraglio di arte, competenza e organizzazione di alto profilo per rilanciare la canzone di Napoli in netta crisi di qualità.

“Festival di Napoli New Generation 2015 – I Edizione” –  26 giugno ore 21 Teatro Politeama

Vince Giusi Barone, mentre il Premio della critica va a Rosa Chiodo.

Direzione Artistica Massimo Abbate e Rino Giglio.

Direzione Musicale Lino Pariota.

Presentatrice Lorenza Licenziati.

Presidente di Giuria Bruno Lanza.

Membri di Giuria: Francesco Boccia, Mimmo di Francia, Franco Castiglia.

Ospiti speciali: Carlo Missaglia, Anna Capasso, Franco Castiglia, Mimmo Di Francia, Peppe Lanzetta, Ciccio Merolla.

INTERPRETI  TITOLI AUTORI

ARIO: Pe’ mme nun ce sta’ niente – De Pompeis; GIUSI BARONE: Voglia d’allucca’ – Nicolò & Pariota; LORENA BARTOLI: L’urdemo quarto ‘e core – Bartoli & Spenillo; Ciliberto MARIA BOCCIA: Aiere e dimane – Da Vinci; GABRIELLA CACCIATORE: Scordame – Cavallini & De Pompeis; MARIO CAVALLINI: Ce sta’ tiempo ancora – De Pompeis; MARIA ROSARIA CENNI: ‘Sta musica – Cenni;  ROSA CHIODO: Si vo’ Dio – Palomba & Alfieri; MARIANNA CORRADO: Annanz’ ‘o core – Troiano & Marotta Sorrentino; ANTONIO CORSI: Comm’ a na Maddalena – Corsi;

BRUNO CUOMO: Accussì – Iodice & Serretta & Di Gennaro;

ANNALISA DEL MASTRO: Addo’ stanne – Abate; PIERO DEL PRETE Feat TIZIANA RUOTO: Cu’ tte –  Del Prete; ANTONYA DI IORIO: L’ultima canzone – Abate; SASA’ DI PALMA: Lacreme d’ammore – Troiano &  Marotta Sorrentino; ENZO ESPOSITO: Addò staje – Torregrossa &  Manvati; CLELIA LIGUORI: Ué – Giglio Barbareschi; ALESSIA MOIO: Senza parla’– Bozza & Russo;

MARIO PADUANO: Dimane – Cirillo; FABIO PASCARELLA‘: Na canzone pe’ cagnà – Giglio & Barbareschi; GIUSY SARNO: Sentiento – Abate; CIRO SPANO’: Laura – Troiano Marotta; NUNZIANA VENEZIA: ‘A lontananza – Venezia; VOLA NAPULE: E penziere – Tirozzi.

Il seguito alla prossima settimana

Professionisti DILA APS 20230922 - Il Dispari: Massimo Abbate

Professionisti DILA APS 20230922 – Il Dispari: Massimo Abbate

Professionisti DILA APS 20230915

Professionisti DILA APS 20230915

Professionisti DILA APS 20230915

MASSIMO ABBATE | MINI STORIA DEL

FESTIVAL DELLA CANZONE NAPOLETANA

Napoli anno 2015.

Siamo nell’Arts Cafe Napoli dell’amico Ciro Giorgio.

A uno dei tavoli, sono seduti Massimo Abbate, Rino Giglio e altri amici.

Massimo riceve una telefonata da Marisa Fierro si alza e si allontana dal tavolo.

Dopo qualche minuto ritorna e si risiede molto preoccupato.

Annuncia che “Interpreti del sole”, un suo lusinghiero progetto dedicato ai grandi dell’Alta Nomenclatura della canzone Napoletana e in questo caso ad Aurelio Fierro da svolgersi al Teatro Politeama di Napoli, non si farà più a causa dell’assenza del nipote Aurelio junior, impossibilitato da un impegno inderogabile in un locale di Capri. La signora Marisa ha appena chiesto a Massimo telefonicamente di rinviare la manifestazione a data da destinarsi.

Massimo è basito.

A 9 giorni dall’evento deve trovare un altro artista da ricordare.

Impresa ardua poiché il tempo stringe e la macchina organizzativa già ben avviata rischia di incepparsi.

Ricominciare da zero.

La domanda è: “Come si fa a optare per un altro nome in così poco tempo?”

Per Massimo i grandi interpreti vanno ricordati per bene con calma e con rispetto tanto è il materiale che bisogna visionare e tante sono le persone da ricontattare vicine all’artista e coinvolgere nell’iniziativa.

A questo punto pensa che bisogna fare una manifestazione diversa.

Una manifestazione magari legata ai talenti vocali di Aria di Napoli il musical, una sua creatura con la quale ha aperto i battenti del teatro Trianon nel 2011.

Pensa che aggiungendovi altri giovani mediante provini, e incentrandola su canzoni inedite o poco in luce, può dare una spinta alla creatività di autori noti ma un po’ in letargo e creare una favorevole occasione per gli autori emergenti.

Rino Giglio entusiasta dice:

-“Bella idea Massimo!  Diamo spazio ai giovani.

In pratica qui questa sera stai per far rinascere il Festival di Napoli.”

A Massimo si accende una luce interiore.

Ricorda che suo padre aveva un progetto scritto a mano proprio sul Festival di Napoli e ben conservato, quasi nascosto in due vecchi fogli, nella enciclopedia della Canzone Napoletana di Ettore De Mura.

Partendo dai giovani interpreti di Aria di Napoli con l’aggiunta di altri talenti del canto partenopeo, il titolo potrebbe essere Festival di Napoli New Generation.

Rino si offre di dargli una mano e mette subito a disposizione la sua sala al Vomero per fare i provini.

Seduta stante telefonano a molti amici autori di livello per avere la certezza di fare qualcosa di altamente qualitativo.

Rinasce così il Festival di Napoli con sottotitolo Lyric New Generation.

Festival dei giovani e della nuova proposta creativa.

Concorso a iscrizione gratuita.

Pubblicizzato solo via web ,in tre giorni riceve 145 richieste d’iscrizione.

 

Il seguito alla prossima settimana.

Professionisti DILA APS 20230915

Professionisti DILA APS 20230915

 

Professionisti DILA APS 20230914

Professionisti DILA APS 20230914 - Andrea Del Buono 

Professionisti DILA APS 20230914 – Andrea Del Buono

ANDREA DEL BUONO |  RUBRICA: BIOLOGIA POSITIVA & SALUTOGENESI – 1

Salutogenesi è tutto ciò che crea salute, ovvero tutto ciò che permette alle persone, anche in situazioni di forte avversità (un trauma, una malattia cronica, la disabilità, precarie condizioni socioeconomiche, ecc), di compiere scelte consapevoli di salute, utilizzando tutte le risorse (interne ed esterne)di resilienza e capacità pro-attiva.

Il termine Salutogenesi è formato dalla parola latina salus, salutis = salute, e dalla parola greca genesi = origine, inizio, derivazione.

Secondo questo nuovo approccio la domanda fondamentale non è più: «Quali sono le cause della malattia, e come si possono prevenire?» Bensì: «Quali sono i meccanismi molecolari alla base della salute, e come possiamo mantenerla?».

Il padre indiscusso dell’approccio salutogenico è Aaron Antonovsky (1923-1994), tuttavia è solo nel 2012 che, con l’Editoriale di Colin Farrelly, nasce la Medicina della Salute e la Biologia Positiva.

L’Autoresi chiede se stanziare enormi quantità di danaro in ricerca di base e applicata, per la comprensione delle cause delle malattie  al fine di trovare nuove cure e terapie, sia il modo più efficace per mantenerci in salute.

Tutta la ricerca medica attuale potrebbe essere definita “Biologia Negativa” o della “malattia”.

Sarebbe altrettanto utile ed efficace concentrare invece gli sforzi sulla Biologia Positiva: studiare e ricercare i meccanismi molecolari che consentono ad alcuni longevi e centenari (fenotipi positivi) di vivere più di un secolo senza mai soffrire delle malattie croniche che affliggono la maggior parte degli esseri umani nella loro vita.

Se riuscissimo a copiarne le modalità, non sarebbe questa una rivoluzione in tema di Salute Pubblica?

Il paradigma della Biologia Positiva si basa dunque sulla consapevolezza che l’aspettativa di vita, resistenza alle malattie o altre capacità, sia conseguenza di meticolosi meccanismi biologici e che una volta individuati possono essere copiati per aiutare tutti a migliorare il proprio stato di salute.

In effetti, la biologia negativa ha fatto progressi significativi per prevenire e curare le malattie croniche, ma il concentrarsi solo sulla patologia ha fatto sì che altre potenziali strade per la ricerca siano state trascurate.

Dal 2012 finalmente molti ricercatori stanno investendo in questo campo.

Ad esempio si sta studiando un farmaco che imiti in modo sicuro gli effetti della restrizione calorica, che potrebbe ritardare la maggior parte delle malattie e dei disturbi legati all’invecchiamento.

Nel prossimo numero vi svelerò come fare un check-up salutogenetico.

Buona Vita a tutti

Dott.  Andrea Del Buono

Medico Chirurgo – Immunoallergologo
Specialista in Medicina Preventiva e del Lavoro
Presidente Fondazione “DD Clinic ResearchInstituteOnlus”
Via Catauli 10/L 81100 Caserta
3336037125 – 0823/361625

https://www.emmegiischia.com/wordpress/andrea-del-buono/

https://www.ddclinicfoundation.eu/

Professionisti DILA APS 20230914 - Andrea Del Buono 

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Direttore Gaetano Di Meglio

Pagina a cura di Bruno Mancini

Capo Redattrice Angela Maria Tiberi

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