La cena della vigilia

La cena della vigilia

Dalla raccolta poetica

Incarto caramelle cop

Incarto caramelle di uva passita

Bruno Mancini - Scrittore - Ischia

LA CENA DELLA VIGILIA

La vigilia della cena
è lunga
almeno tre mesi.
Che faccio, aspetto?
Sulla tavola candele rosse
nell’aria profumi di legne
alle finestre squarci in tecnicolor.
Che faccio, aspetto?
I nostri cuori nomadi
s’incontrano alla tavola
lunga.
Che faccio, aspetto?
Poi, quando inizia la festa
ognuno
cura la propria parte.
Che faccio, aspetto?

°———°———°———

La trama della cena
è lunga
almeno un anno.
Ed io che faccio, taccio?
Tovaglia a stelle rosse
musiche antiche in sottofondo
un fuoco nel camino.
Ed io che faccio, taccio?
Le nostre vite disperse
riscoprono abbandoni
lunghi.
Ed io che faccio, taccio?
Poi, quando inizia l’ultimo minuto
ognuno
cura i propri desideri.
Ed io che faccio, taccio?

°———°———°———

L’incontro della cena
è lungo
almeno una vita.
Ed io che faccio, ancora Ignazio?
Le nostre anime esplodono
tra stiduli evviva
lunghi.
Ed io che faccio, ancora Ignazio?
Poi, quando scocca mezzanotte
ognuno
cura un brindisi per tutti.
Ed io che faccio, ancora Ignazio?

°———°———°———

La fine della cena
è lunga
almeno un attimo
Mi basta?
Nei tuoi occhi
di dolce Alice frastornata
splende una lacrima.
Mi basta?
Sulla tua bocca
di dolce Alice innamorata
scoppia un sorriso.
Mi basta?
Poi,
come un tuono a ferragosto
con due parole
magiche aladino
e tutti insieme
alla tua voce
“Auguri Bruno”

°———°———°———

Così svanisce
Ignazio
nella mia visione
nella tua pazienza
nella nostra favola.

Così sparisce
Ignazio di Frigeria e D’Alessandro
dalla mia storia
dalla tua costanza
dalla nostra festa.

Così finisce un tempo d’arte:
Ignazio di Frigeria r D’Alessandro
con cuore di Poeta

Così ritrova la mia mente
il senso del cammino
e ascolto
adulta e giovane
la mia voce
sacra e profana

“Buon Natale, Amore”

Interminabile.

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  • Di bruno mancini
    13-mar-2010
    Articolo scritto da Sacha Savastano sul settimanale “Corriere dell’Isola” il 25/02/2010 Ischia è, e sarà sempre probabilmente, isola di sogni ed emozioni, di gioiosa follia e di magia. Un’ isola di poesia, per riassumere il tutto in una sola parola, un binomio che a qualcuno potrà sembrare fin troppo ovvio, ma che bisogna decisamente riconsiderare per (ri)scoprire quell’anima culturale che l’Isola Verde sembra star dimenticando poco alla volta, anno per anno. C’è però chi, negli ultimi quarantacinque anni, si è battuto con tutte le proprie forze per promuovere e dare possibilità di esprimersi ad un movimento creativo che corre il rischio di soffocare: un impegno che Bruno Mancini, poeta, scrittore, musicista, cultore dell’arte in generale, ha portato avanti per tutto questo tempo tentando di coinvolgere tante altre personalità talentuose che sarebbero forse rimaste imprigionate nell’oblio a causa di un ambiente di certoPiù informazioni >

Dettagli del prodotto

Edizione
prima
Editore
bruno mancini
Pubblicato
9 settembre 2006
Lingua
Italiano
Pagine
56
Rilegatura
Copertina morbida con rilegatura termica
Inchiostro contenuto
Bianco e nero
Peso
0,13 kg
Dimensioni (centimetri)
Larghezza: 15,24, altezza: 22,86