Shoah-Pace – Il video del nostro contributo

Shoah-Pace – Il video del nostro contributo

Shoah-Pace

Celebrazione della Giornata della Memoria
Biblioteca Comunale Antoniana di Ischia Porto – 27 Gennaio 2011.
Il Video dell’intervento proposto dal progetto culturale “La nostra isola” ideato da Bruno Mancini comprendente il diiscorso d’apertura:
“SHOAH – PACE”

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Quando, solo poche giorni fa, la Dottoressa Lucia Annicelli ha voluto ribadire l’attenzione con la quale segue gli sviluppi del progetto culturale “La nostra isola” invitandoci a collaborare per la realizzazione in questa Biblioteca Comunale Antoniana – che lei dirige con encomiabile dinamismo- di un evento in memoria della Shoah, ho percepito la netta sensazione di uno straordinario quanto inatteso epilogo per la mia “militanza” tra coloro che hanno difesa la ferma determinazione di dichiararsi “PACIFISTI”, quando ancora erano gli anni in cui la Polizia c’inseguiva qualificandoci sovversivi e caricava nei cellulari a randellate i manifestanti meno lesti nel fuggire.
Bologna Settembre 1963 – Aprile 1964:

In quel periodo, elaboravo il primo racconto della serie “Come i cinesi” dal titolo “L’estate con la parrucca” nel quale scrivevo in forma dileggiante e visionaria un capitolo di poche dedicato ai due “Signori” complici della grande guerra e degli inqualificabili eccidi che si ricordano oggi nel Giorno della Memoria: Shoah.

Nella ricerca di materiale adatto a dare un’impronta meno specifica (Shoah), ma più generale (Guerre, violenze sopraffazioni ecc…), alle dichiarazioni di contrasto che intendiamo far seguire a quelle della memoria, mi sono imbattuto in alcune poesie, scritte in epoche diverse, attraverso la cui lettura, affidata alla mitica Katia Massaro, pellegrina per molti anni nei luoghi delle stragi, si potranno rilevare le angosce e le inquietudini che da sempre sono i sentimenti di base dai quali sono accompagnato ogni volta che sinistri accadimenti, oppure solo retaggi di memorie, si affacciano nell’attualità dei miei giorni.

Detto per inciso, la Dottoressa Lucia Annicelli, chiamandoci a collaborare per la realizzazione di questa celebrazione, non aveva avuto alcuna indicazione che le consentisse di abbinare la mia poesia “Il volo verticale di un elicottero” letta nei giorni scorsi in questa stessa sede con la Shoah, ma si sa… le donne hanno a volta intuiti incredibili!

Ho voluto proporre questa premessa che da un ascoltatore superficiale potrebbe essere considerata come un narcisistico decadimento nel culto vanesio della personalità, in quanto ritengo che essa possa rappresentare un esplicito e doveroso chiarimento atto a consentirmi di precisare, senza generare equivoci, che noi, uomini e donne del progetto culturale “La nostra isola”, non siamo qui in veste di storiografi, sociologi,o di altre discipline tese a classificare eventi ed a chiarirne genesi cause ed effetti, e che noi non siamo qui neppure nella veste di un gruppo politicizzato per il quale esistano i “Sempre nel giusto” ed i “Sempre malvagi”, e che noi non siamo qui infine, e sembra un paradosso, nemmeno come portatori di nostre personalità semplicemente umane, le quali comunque potrebbero invogliarci per debolezze a giustificare e per vendetta a punire,

NO… NO… NO… noi siamo qui come ARTISTI, per la maggior parte Scrittoi e Poeti, ma anche Pittori, Fotografi, Musicisti ecc ecc e siamo qui per proporre sentimenti ed emozioni indotti dalla parole PACE, la quale, sebbene celebrata in mille e mille modi diversi, non consentiremo mai che venga scritta con la penna di un solo colore.

Scegliere tra rosso e nero può andare bene in un gioco stupido come la roulette, ma l’ARTE ha altre ambizioni, l’Arte è rosso, nero, giallo, verde.
ARTE sono i grigi delle nebbie, le variazioni d’indaco dei mari, le terre di Siena , i viola…
L’Arte ha diritti e cittadinanza, forza e bellezza sebbene espressa e scritta con qualsiasi colore dell’arcobaleno.

Ma ciò non basta a definire del tutto gl’ideali che il nostro gruppo intende proporre in questo incontro dedicato alla celebrazione della Shoah, poiché noi crediamo che la parola PACE non sia soltanto in antitesi, in contrasto, l’opposto della parola GUERRA, ma possa esprimere una forza di contrasto ineguagliabile nei confronti di altre iatture e di tutte le reali nefandezze perpetrate da parti infime ed infide del genere umano:

RAZZISMO, MAFIA, SPECULAZIONI DI OGNI TIPO, ABUSI DI POTERE ECC ecc sono tutte Guerre contro le quali gli “Artisti” innalzano lo stendardo della PACE.

Cos’ come abbiamo affermato che gl’inchiostri di tutti i colori sono adatti a scrivere la parola PACE, nello stesso modo e con identica determinazione garantiamo che combatteremo e contrasteremo con ogni mezzo non violento, come abbiamo sempre fatto, tutti coloro che hanno voluto, vogliono o vorranno intingere le penne d’oca utilizzate per la scrittura della parola PACE in calamai pieni delle lacrime dei popoli affamati, oppressi, schiavizzati, così come nel sangue innocente dei morti sul lavoro.

Shoah-Pace - Il video del nostro contributo
Bruno Mancini

I commenti

Commento 17800
michela zanarella il 12 feb 11 17:38 ha commentato:
In risposta al commento:
Commento 17773:

Complimenti per l’iniziativa, ho visto il video e credo che l’evento debba essere un esempio per riuscire a sensibilizzare e coinvolgere sempre più chi si dedica alla cultura e alla società in genere.

Commento 17773
Virginia Murru il 12 feb 11 11:10 ha commentato:
Bellissimo di scorso di Lucia Annicelli, è giusto che
i ‘luoghi della cultura’ come le biblioteche, si facciano promotori di iniziative atte a sensibilizzare la gente sulle tragedie non proprio lontane dal nostro tempo.

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