COVID prrrr….

Per la serie Esopo news

Tra il serio e il faceto con TUTTO il dolore per i morti e tutto il rispetto per il personale sanitario: COVID prrrr….

(La Disney nei suoi fumetti rende le pernacchie “normali” così: prrr. In genere con tre erre. Ma probabilmente andrebbe bene anche un numero di r a piacere: conta l’imitazione del suono.

 Si parva licet componere magnis «Se è lecito confrontare le cose piccole con le grandi». Frase usata da Virgilio (Georg. IV, 176)

COVID prrrr….

So bene che certi consigli rischiano di non essere presi in alcuna considerazione, in modo speciale quando sono elargiti, gratuitamente, da persone, come me in questo caso, che non hanno alcuna competenza riconosciuta nel settore in  cui ci si propongono come portatori di intuizioni che sono al di fuori (e addirittura contrastanti) di tutte le tendenze maggiormente avvalorate dalla pubblica opinione.

Voglio parlare del COVID.

Ho ricevuto la somministrazione delle tre dosi regolamentate di vaccino, ho il green pass.

Non ho mai aperto un libro di medicina, non ho mai seguito corsi di pronto soccorso, di infermieristica e cose simili.

Sono totalmente ignorante della materia sanitaria in tutte le sue accezioni.

Però, oggi sono in quarantena per COVID, e qualcosa della mia situazione pregressa e attuale la conosco bene e l’ho perfettamente memorizzata, quindi posso a buon diritto esprimere una mia valutazione sulle strategie di contrasto al virus che abbiamo attuate, o meglio che siamo stati costretti a mettere in atto da una direzione sanitaria che ha posto l’Italia in cima alla classifica Unione Europea (EU) di morti (statistica recente Italia 162.609 – Francia 146.057 – Germania 134.306) nonostante norme di privazioni delle libertà individuali mai viste prima nella nostra giovane Nazione e, di rimando, maggiormente e più lungamente penalizzanti di tutte quelle attuate da tutte le altre nazioni del mondo… salvo eccezioni e casi sporadici.

Ho il COVID certificato da tre giorni, sono imbottito di farmaci, ho passato un paio di brutte giornate con picchi di mala salute piuttosto rilevanti ma mai debilitanti.

Con il senno di oggi e con le considerazioni già espresse, dico che, girando all’incontrario il film della mia vita, subito dopo la terza dose di vaccino avrei fatto meglio a controllare il livello degli anticorpi e, subito dopo, accertata la loro presenza consistente, avrei fatto meglio ad agire in modo tale da  procurarmi VOLONTARIAMENTE l’infezione.

Con il duplice risultato: uno, di una mia estremamente maggiore comodità di vita e delle relative riduzioni di spese connesse al tentativo di sottrarmi all’infezione, e, due, avrei contribuito al più rapido raggiungimento della immunità di gregge, la quale, se non è una bufala ciclopica trasmetta da tutte le autorità sanitarie del mondo, dovrebbe condurre l’umanità alla vera soluzione positiva contro questa e tante altre nefande iatture sanitarie.

Ossia, con una spesa di circa 100 euro tra tampini e medicine, con due giorni di mala salute, avrei risparmiato mesi e mesi di mascherine, mesi e mesi di attenzioni debilitanti fisicamente e squassanti molte belle abitudini di vita.

Come ho detto all’inizio so bene che la mia voce poco più di niente su questo argomento, tuttavia ho la presunzione di credere che qualcuno di voi possa effettuare un rapido controllo con i familiari e gli amici che, pur vaccinati in modo perfetto, già sono stati in mala salute COVID, per poi valutare la convenienza delle due ipotesi: provare a resistere al contagio con tutte le privazioni che ciò comporta, oppure decidere di prodursi una volontaria infezione con tutti i vantaggi che ciò comporta una volta superati i pochi giorni di disagio fisico.

COVID KO: non dovrò più lavarmi le mani ad ogni contatto, niente mascherina di protezione durante gli accessi ai locali pubblici e ai mezzi di trasporto… poter abbracciare e baciare senza limiti moglie e figlie ecc. vale bene due giorni di mala salute?

La mia risposta è sì!

Bruno Mancini

23 aprile 2022

La ciurma sanitaria

La ciurma sanitaria nella Italia del 2021
Per la serie Esopo news

La ciurma sanitaria

Certamente qualcuno, senza fare nomi “Salvini”, guardandosi allo specchio la mattina deve avere molte difficoltà a riconoscersi se è vero che il volto è lo specchio dell’anima, perché la sua (ammesso che ne abbia una solo sua), super ballerina di can can, cambia colori (dal nero più nero non si può al bianco del biancofiore originale targato dc) e forme (dal grugnito al predicante) al minimo saliscendi dei sondaggi.

Certamente anche, però, la gestione sanitaria italiana da inizio pandemia ad ora ci ha relegati nella più profonda doglianza per i risultati ottenuti, e mi riferisco principalmente al fattore n.1 di determinazione di successo o di sconfitta: il numero di morti in proporzione con la popolazione.

Siamo nei primi posti mondiali e ciò, se si è in guerra, giustifica ogni tentativo di cambiare strategia, comandanti ed armamenti.

Ma l’offensiva contro Speranza è, a mio parere, carente di buona conoscenza della costituzione. Infatti avevo ancora il biberon in bocca quando iniziarono ad insegnarmi che la nuova Carta assegna al Consiglio dei Ministri la responsabilità della vita pubblica italiana.

Consiglio dei ministri tutto intero e non un singolo sparuto povero disgraziato ministro caricato del marciume accatastato in decenni di ruberie ed interessi privati e malavitosi realizzati in ambito sanitario.

Speranza, a prescindere da personali meriti o carenze, è solo il vertice della infame ciurma che ha gestito la nostra salute negli ultimi decenni che, con lui, dovrebbe essere messa alla gogna, defenestra nel senso storico del termine, se solo il popolo italiano fosse un popolo nazionale.

Buon vaccino a tutti!

Bruno Mancini

ASL Campania

ASL Campania

«Visita al Rizzoli prenotata a febbraio, cancellata perché non urgente!»

Isola d’Ischia – 22 Luglio 2020 IL DISPARI

ASL Campania

Sarà pur vero che l’emergenza Covid-19 ha rivoluzionato e sconquassato tutte le attività, in particolare nella sanità, ma quanto segnalato da un nostro lettore per il solito episodio assurdo verificatosi al “Rizzoli” non può essere addebitato esclusivamente alla pandemia. Anche perché ritardi e disservizi si registravano già prima.
Ma vediamo cosa è accaduto al nostro anziano lettore, che il 4 febbraio (dunque prima dell’emergenza sanitaria) aveva prenotato una visita pneumologica da effettuare il 20 luglio.

Ebbene, «il 20 luglio alle ore 9.30 mi sono recato all’ospedale Rizzoli per pagare il ticket e per sapere se alle 15.10 mi avrebbero sottoposto a visita. Mi hanno risposto rispondono che non ci sarebbe stata alcuna visita e alle mie rimostranze sono stato invitato a recarmi nuovamente dal mio medico per una nuova prescrizione, questa volt con carattere di urgenza. Ho 73 anni e per me è stato difficoltoso e faticoso recarmi in ospedale alle 09.30, figuriamoci alle 15.10. Un’avventura da dimenticare, di cui mi sto ancora chiedendo i motiv e dove fosse il medico che mi doveva visitare…».

Forse le visite in questa fase 3 possono essere effettuate solo se rivestono carattere di urgenza? Ma nessuno lo ha spiegato e comunicato ai pazienti che si erano prenotati mesi e mesi fa, addirittura come detto prima dell’arrivo della pandemia in Italia. Disorganizzazione e menefreghismo per le esigenze e i problemi degli utenti. Con questo caldo africano, si possono ben immaginare i disagi e le sofferenze di un anziano costretto a fare la spola tra ospedale, medico di base e viceversa. L’ennesimo episodio della malasanità isolana che purtroppo in tempi di pandemia sta colpendo ancor più duro e sempre i più deboli.

COMMENTI

Bruno Mancini

Cosa dire del fatto che il CUP (Tel. 0125853013) NON accetta impegnative con carattere di urgenza (né quelle entro le 72 ore né quelle a 10 giorni) e per quelle “programmabili” (ossia senza limiti temporali) relative ad alcune analisi rimanda ad una nuova richiesta da effettuare in data non specificata, in quanto l’agenda di prenotazione è piena fino alla fine di settembre e l’agenda dei mesi successivi NON è attualmente disponibile?
Ciò ANCHE se si tratta di una prestazione che era stata messa in lista di attesa (da novembre 2019) per lo scorso mese di aprile e poi annullata dai decreti della Regione x il COVID!
Quindi è molto probabile che, alla fine, trascorra più di un ANNO tra la richiesta iniziale e la erogazione effettiva della prestazione.
E De Luca, senza pudore, continua a magnificare “l’eccellenza” della sanità campana…
Ovviamente parlo con una precisa e ineccepibile documentazione…

ASL Napoli analisi rifiutata - urgente 72 ore - 06 Luglio 2020

ASL Napoli analisi rifiutata – urgente 72 ore – 06 Luglio 2020

ASL Napoli analisi rifiutata - urgente 10 gg 21 Luglio 2020

ASL Napoli analisi rifiutata – urgente 10 gg 21 Luglio 2020

Elisabeth Homolová

Este trist, 

Aurora Cerenza

Vero prima del covid era un disastro oggi è ancora peggio la mala sanità ci sguazza in questi tristi periodi

European Academy of Religion 2020

Annullamento delle giornate internazionali della European Academy of Religion 2020

Rimandata la conferenza per 1500 studiosi

Annullamento delle giornate internazionali della European Academy of Religion 2020  Rimandata la conferenza per 1500 studiosi

European Academy of Religion 2020

Bologna, 7 aprile 2020. A causa dell’emergenza sanitaria in corso, e in ottemperanza alle disposizioni istituzionali in merito alla sospensione di ogni forma di aggregazione, è annullata l’edizione dell’European Academy of Religion (EuARe) prevista per il 22-25 giugno 2020 a Bologna.

Ideata dalla Fondazione per le scienze religiose (Fscire) e avviata nel dicembre 2016 sotto il patrocinio del Parlamento europeo, della Commissione europea, della Commissione nazionale UNESCO, dell’Università e del Comune di Bologna, la European Academy of Religion è diventata in questi anni una straordinaria occasione d’incontro di studiosi e studenti diretta a favorire la ricerca, la comunicazione, lo scambio e la lettura critica delle principali tematiche religiose. L’interesse e la sensibilità crescenti per questi temi sia nel mondo accademico, sia nella società civile, sono dimostrati dal trend che a ogni nuova edizione ha visto aumentare le presenze del 50%.

Grazie al sostegno di MIUR, MAECI, Emilia-Romagna, Fondazione Cariplo e Fondazione Carisbo, il progetto della European Academy of Religion ha rappresentato in questi anni non solo un momento di circolazione delle idee e di confronto culturale ma anche un’occasione di partecipazione e di socialità che ha avuto al suo centro la città Bologna, che ha ospitato migliaia di persone con rilevanti ricadute sul sistema economico cittadino. Nelle sole giornate dell’edizione 2019, grazie al sostegno economico e culturale di Regione, Comune, Università, e donors bolognesi, Fscire ha potuto accogliere oltre 1.300 partecipanti nelle diverse sedi della conferenza disseminate nell’area urbana.

Oggi, mentre tutto il Paese sta affrontando un nemico invisibile e l’uomo sta mostrando le sue fragilità, Fscire, nella consapevolezza della centralità della riflessione sul “religioso”, mai come adesso impegnato a misurarsi con le trasformazioni epocali del nostro mondo, non vuole abbandonare il percorso intrapreso e si propone fermamente di continuarlo con altri mezzi e strumenti. Ciononostante, i vincitori della seconda edizione del Premio “Giuseppe Alberigo”, sostenuto dalla Regione Emilia-Romagna, avranno modo di presentare le opere premiate. Di questo si darà comunicazione nelle prossime settimane.

La prossima edizione delle Conferenze Annuali è in programma dal 30 agosto al 2 settembre 2021 e si terrà a Münster, in Germania.

Fscire è un’istituzione attiva dal 1953 che pubblica, forma, serve, organizza, accoglie e comunica la ricerca nell’ambito delle scienze religiose, con particolare riguardo al cristianesimo e alle religioni con cui esso è venuto a contatto. È riconosciuta come infrastruttura di ricerca di eccellenza per le scienze religiose ed è l’unica nominata verbatim dal PNR 2015-2020 in ragione della produzione di ricerca, strumenti, alta formazione, disseminazione e networking svolta su scala nazionale e internazionale da oltre sessant’anni.

Ufficio stampa Stilema – [email protected]

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Supermercato Sebon di Barano d’Ischia chiuso per lavoratore positivo al COVID-19

Supermercato Sebon di Barano d’Ischia chiuso per lavoratore positivo al COVID-19

Per la serie Esopo news:

5 Aprile 2020

Supermercato Sebon di Barano d’Ischia

Photo_ Dayana Chiocca

A tutti coloro che vogliano apprendere le migliori tecniche per favorire la diffusione di un’epidemia consiglio di informarsi su questa vicenda… avete letto bene ho scritto FAVORIRE perché ciò che viene fuori dall’attività messa in atto in questa situazione (ed in tante altre delle quale non tutti abbiamo conoscenza) è l’assoluta inadeguatezza delle norme, delle loro applicazioni e delle attività poste in essere a contrasto di una così dirompente epidemia.

Basta con le prudenze e con il rispetto di privilegi e di “diritti” più o meno opportunamente riconosciuti.

In questa fase di pandemia, comunicare i nomi dei soggetti sfortunatamente infettati, e le circostanze utili a capire la dinamica dei loro contatti,ritengo che sia un diritto assoluto da riconoscere alla salvaguardia della salute collettiva.

Quando sono stati rilevati i primi sintomi di possibile infezione nel lavoratore dell’azienda ischitana?

Quali funzioni svolgeva il lavoratore nel ciclo distributivo dell’azienda?

Quando è stato messo in isolamento?

Queste sono solo alcune delle domande che, se correttamente prese in considerazione, potrebbero fornire risposte utili al miglior contrasto collettivo nei confronti del nemico COVID-19

Barano d’Ischia – Coronavirus, il supermercato Sebon chiuso per lavoratore positivo al COVID-19


Indirizzo
Sebon Supermercati – Barano d’Ischia Via Vincenzo Di Meglio 119 – Località Molara
80077

Photo_ Dayana Chiocca

https://www.ildispariquotidiano.it/it/coronavirus-sebon-chiuso-per-sanificazione-e-lavoratori-in-quarantena/

Il settimanale Ischia City, in occasione dell’inaugurazione avvenuta nel mese di Luglio 2017 scriveva

GIGANTESCO SEBON INAUGURA A ISCHIA – Ischiacity

Il più grande ed attrezzato supermercato di tutta l’isola ha aperto a Barano d’Ischia, in località Molara: 1600 metri quadri di superficie in cui accanto al tradizionale assortimento per la cucina e la casa (oltre 7000 referenze complessive), sono dedicati ampi spazi all’ortofrutta, al banco freschi, alla gastronomia, ai piatti pronti, per poter consumare un pasto leggero e gustoso anche se non si ha tempo di cucinare, alla pescheria con arrivi giornalieri, e ancora macelleria, congelato sfuso, panetteria e una ricca selezione di prodotti che soddisfano i nuovi stili di vita, vegani, bio, per celiaci. Inoltre, una fornita enoteca. Tutto questo è SEBON Supermercati, una struttura modernissima, che annovera anche quattro casse automatiche per rendere più veloci i pagamenti, apertura no stop tutti i giorni (domenica solo la mattina) e un funzionale parcheggio, servizi che trasformano la spesa quotidiana in un momento di svago.

Intervista televisiva a Massimo Lombardi

Esopo news si chiede se non sia assolutamente inaccettabile (ed anche inconcepibile)  che una notizia così importante come lo è questa del contagio di un dipendente della struttura commerciale sia rimasta per tanto tempo priva di diffusione… e pèraticamente lo sia ancora.

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Continua la maledetta infezione COVID-19 a Ischia: giovane positivo al virus

Continua la maledetta infezione COVID-19 a Ischia: giovane positivo al virus

Nemmeno il tempo di mettere tra i ricordi il funerale dell’assistente notarile Claudio Picconi, che un nuovo incubo COVID-19 si è fatto vivo nella comunità ischitana.

Continua la maledetta infezione COVID-19 a Ischia: giovane positivo al virus Nemmeno il tempo di mettere tra i ricordi il funerale dell'assistente notarile Claudio Picconi, che un nuovo incubo COVID-19 si è fatto vivo nella comunità ischitana

Infatti, alcuni organi d’informazione locale danno per certa la positività al coronavirus da parte di un ragazzo ischitano che, dai primi accertamenti, risulterebbe essere legato sentimentalmente con una ragazza risultata positiva già da diversi giorni

Pare che ci siano stati contatti di vicinato e frequenti incontri anche con il segretario di un prelato ischitano ricoverato presso l’ospedale Rizzoli di Lacco Ameno in quanto risultato positivo tra il gruppo di persone che il 5 marzo parteciparono alle varie fasi delle celebrazioni del santo patrono locale (messe, incontri di preghiera collettivi ecc.)

A Ischia, in molti sono allarmati per il gran numero di contatti che si sono sviluppati prima e dopo la notizia della positività del compianto Claudio Picconi.

Si attende il rapporto ufficiale dell’Unità di crisi della Regione Campania, previsto in serata, che fornirà tutti i dati relativi aggiornati ad oggi.

L’isola d’Ischia precipita nell’incubo COVID-19 – 21 marzo

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Luca Zaia – Il veneto requisisce i ventilatori degli ambulatori veterinari

Luca Zaia – Il veneto requisisce i ventilatori degli ambulatori veterinari

Durante la conferenza stampa del 24 marzo il Governatore della regione Veneto ha comunicata la sua determinazione alla confisca dei ventilatori utilizzati nelle strutture veterinarie della Regione

Luca Zaia

Luca Zaia - Il veneto requisisce i ventilatori degli ambulatori veterinari Durante la conferenza stampa del 24 marzo il Governatore

“Abbiamo chiesto 200 respiratori al governo, dopo un mese ne sono arrivati 50”.

Respiratori negli studi veterinari: abbiamo predisposto la confisca.

Sono tutti per uso umano, i tubi sono rapportati alle anatomie animali ma sono funzionanti, in via prudenziale stiamo raccogliendo anche quelli.

Guardiamo in faccia la realtà.

Nel pubblico abbiamo una cinquantina di respiratori veterinari.

Sono macchine normali, voglio specificarlo, poi quando sarà finita verranno restituiti.

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Guido Bertolaso positivo al coronavirus COVID-19

24 marzo 2010 ore 13,18

Guido Bertolaso ha comunicato tramite fb la sua positività al coronavirus COVID-19

Guido Bertolaso positivo al coronavirus COVID-19

Guido Bertolaso è un funzionario e medico italiano, dal 2001 al 2010 direttore del Dipartimento della Protezione Civile della Presidenza del Consiglio dei ministri e dal 2008 al 2010 sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega all’Emergenza rifiuti in Campania nel IV Governo Berlusconi

L’annuncio di Bertolaso su Facebook:
“In isolamento ma continuerò a lavorare”.

Ha compiuto 70 anni il 20 marzo.
Ha la febbre

Guido Bertolaso positivo al Coronavirus. L’ex capo della Protezione civile e coordinatore del nuovo ospedale di Milano, annuncia sulla sua pagina fb la positività al tampone Covid 19.

Scrive su Fb:

Si. Sono positivo al Covid-19.

Quando ho accettato questo incarico sapevo quali fossero i rischi a cui andavo incontro, ma non potevo non rispondere alla chiamata per il mio Paese.

Ho qualche linea di febbre, nessun altro sintomo al momento.

Sia io che i miei collaboratori più stretti siamo in isolamento e rispetteremo il periodo di quarantena.

Continuerò a seguire i lavori dell’ospedale Fiera e coordinerò i lavori nelle Marche.

Vincerò anche questa battaglia”.

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L’italia chiude tutto ma non sarà Caporetto

L’italia chiude tutto ma non sarà Caporetto

Conte chiude tutta l’Italia, tranne i servizi essenziali.

Aperti supermercati, farmacie, banche e tabaccai

Tanto tuonò che piovve

L'italia chiude tutto ma non sarà Caporetto

Alle 22.30 vi è stato un drammatico annuncio alla Nazione del Premier Giuseppe Conte, effettuato in collegamento notturno facebook e trasmesso in diretta da tutte le emittenti televisive nazionali, durante il quale ha comunicato a milioni di italiani incollati allo schermo la sua determinazione a chiudere tutte le attività non ritenute essenziali nell’intero territorio del Paese a partire da lunedì 23 marzo e fino al 3 aprile.

La decisione, sollecitata da un gran numero di Regioni, è stata presa dopo l’ennesima giornata funestata da un numero record di decessi.

Di fronte alla continua crescita dei casi di contagio da coronavirus, e al varo, da parte di tre fra le Regioni più colpite (Lombardia, Piemonte, Veneto) di ordinanze fortemente restrittive, il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha deciso di «compiere un altro passo» e di inasprire, di nuovo, le regole per la cittadinanza, almeno fino al 3 aprile.

Le nuove misure valide, come già detto, da lunedì 23 marzo fino al 3 aprile, consentiranno la continuazione delle attività aperte al pubblico SOLO per i supermercati, negozi alimentari, farmacie, parafarmacie, banche, poste, tabaccai,  edicole e servizi per l’informazione.

Una parte dell’intervento

L’italia chiude tutto ma non sarà Caporetto

Sin dall’inzio ho scelto la linea della trasparenza e di non minimizzare e di non nascondere la realtà, ho scelto di rendere tutti voi partecipi della crisi più difficile che il Paese sta vivendo dopo il Dopoguerra.

La morte di tanti concittadini è un dolore che ogni giorno si rinnova.

Non sono semplici numeri, quelli che piangiamo sono persone e storie di famiglie che perdono gli affetti più cari.

Dobbiamo continuare a rispettare tutte le regole con pazienza, fiducia.

Sono misure severe, rimanere a casa e rinunciare a radicate abitudini, ma non abbiamo alternative.

Dobbiamo resistere, solo in questo modo riusciremo a tutelare le persone.

Nei ruoli cruciali del Paese c’è chi rischia molto di più, penso a medici, infermieri, farmacisti, militari, lavoratori dei servizi pubblici e dell’informazione.

Donne e uomini che compiono ogni giorno un atto di amore nei confronti dell’Italia.

Lo Stato c’è, è qui.

Il Governo interverrà con misure straordinarie che ci faranno ripartire quanto prima.

Mai come ora la nostra comunità deve stringersi forte.

Quelle rinunce che oggi vi sembrano un passo indietro, domani ci consentiranno di prendere la rincorsa e tornare ad abbracciare le nostre famiglie, tornare a lavorare.

Uniti ce la faremo”. 

La decisione assunta dal Governo è quella di chiudere nell’intero territorio nazionale ogni attività produttiva che non sia strettamente necessaria, cruciale, indispensabile, essenziale a garantirci bene e servizi essenziali.
Abbiamo lavorato tutto il pomeriggio con i sindacati con le associazioni di categoria per stilare una lista dettagliata in cui sono indicate le filiere delle attività, dei servizio di pubblica utilità, quelle che sono  più necessarie per il funzionamento dello Stato in questa fase di emergenza.”

Restano aperti supermercati e negozi di generi alimentari e di prima necessità.

Nessuna restrizione sui giorni di apertura dei supermercati, non c’è ragione di fare la corsa per la spesa o creare code.

Resteranno aperte farmacie, parafarmacie, servizi bancari, postali, finanziari e assicurativi.

Assicureremo i trasporti, oltre le attività connesse e funzionali a quelle consentite.

Consentiremo solo svolgimento di lavoro in modalità smart working e le attività produttive ritenute rilevanti.

Rallentiamo il motore del Paese, ma non lo fermiamo.

Una decisione che ci predispone ad affrontare la fase più acuta del contagio, che si rende necessaria a contenere quanto più il contagio.

Non dobbiamo nascondere la realtà che è sotto i nostri occhi.

La crisi più difficile del paese dal secondo dopoguerra.

In questi giorni siamo chiamati a immagini durissime.

Quelle che perdiamo sono storie di famiglie che perdiamo.

Sono consapevole delle misure severe.

Ma non abbiamo alternative.

Dobbiamo resistere.

Penso a chi rischia di più: medici, infermieri, forze armate, commessi, farmacisti, auto-trasportatori, lavoratori dei servizi pubblici e dell’informazione.

Donne che compiono ogni giorno un atto di grande responsabilità.

Un atto d’amore.

Oggi nuovo passo:

Continueranno a essere aperti supermercati e farmacie.

Invito tutti a tenere massima calma.

No code.

Assicureremo anche attività come trasporti.

Rallentiamo il motore produttivo del paese.

Misura necessaria oggi per contenere la diffusione dell’epidemia.

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In tempo di guerra i traditori si fucilano

In tempo di guerra i traditori si fucilano.

In tempo di guerra i traditori si fucilano.
In tempo di guerra i traditori si fucilano.

Io sono un pacifista

e mi accontenterò, se la notizia sarà confermata, che siano licenziati in tronco e cancellati da TUTTI gli ordini professionali.

Medici in guerra contro il coronavirus, 300 dipendenti dell’ospedale di Crotone si mettono in malattia

Con l’Italia in guerra contro il coronavirus, all’ospedale di Crotone su 1600 dipendenti ne mancano ben 300 che si trovano in questi giorni in malattia.

A tuonare contro questa situazione anomala è lo stesso il direttore dell’Azienda Sanitaria che non ha utilizzato mezzi termini per stigmatizzare il comportamento dei dipendenti.

Con il dovuto rispetto per tutti coloro che legittimamente stanno usufruendo di un beneficio di legge, occorre tuttavia sottolineare l’anomalia del dato, stranamente coincidente con l’acuirsi dell’emergenza coronavirus”.

Il dato, rivelato a Sky Tg24 dal direttore generale dell’Asp di Crotone, Francesco Masciari, si riferisce ai 300 dipendenti dell’Azienda sanitaria che “si trovano attualmente in regime malattia”.

La situazione dell’ospedale di Crotone non era florida neanche prima che scoppiasse la pandemia coronavirus in Italia, con dati preoccupanti anche in Calabria.

Se su 1.600 dipendenti ne mancano 300 e buona parte sono infermieri in servizio in ospedale, il rischio è di un collasso: “In questo momento, – spiega il direttore generale dell’Asp Masciaricon il nuovo reparto Covid quelle degli infermieri e degli oss sono le figure di cui abbiamo bisogno. Sulla carenza storica si è inserita l’emergenza. Grazie alla gestione integrata dei vari reparti, per quanto riguarda i medici stiamo tenendo bene. Quello che ci sta dando da penare è l’assenza di infermieri e oss”.

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Lutto nazionale ad oltranza

Lutto nazionale ad oltranza

Lutto nazionale ad oltranza

Quando ci decideremo a dichiarare il LUTTO nazionale ad oltranza?

Lutto nazionale ad oltranza

21 marzo 2020

Dati forniti dalla Protezione civile:

In Italia, dall’inizio dell’epidemia di Coronavirus ad oggi 21 marzo 2020, le persone che  hanno contratto il virus Sars-CoV-2 sono 53.578 (6.557 in più rispetto a ieri con un incremento del +13.9%).

Di esse ne sono morte 4.825 (793 in più rispetto ad ieri con un incremento del  +19.7%)

Quando ci decideremo a dichiarare il LUTTO nazionale ad oltranza?

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COVID-19 più coglioni ambulanti che malati

COVID-19 più coglioni ambulanti che malati

TUTTA L’ITALIA, dalle Alpi alla Sicilia è piena coglioni ambulanti

COVID-19 più coglioni ambulanti che malati

21 marzo 2020

Ecco alcuni casi, regolarmente denunciati all’autorità giudiziaria, e le statistiche relative al mancato rispetto dell’UNICO rimedio alla diffusione del coronavirus attualmente disponibile, ossia la permanenza nelle proprie abitazioni.

In provincia di Siracusa (Sicilia), nel Comune di Belvedere, i Carabinieri hanno fermato un gruppo di giovani che si preparavano a giocare una partita di calcetto.

A Milano (Lombardia)

i Carabinieri hanno denunciato un uomo di 37 anni che intento a pescare nella Darsena il quale ha giustificato la sua attività dicendo: “A casa mi annoiavo”,

A Napoli (Campania)

la Polizia ha denunciato marito e moglie che si stava scattando foto alcune in compagnia di altri due amici.

A Genova (Liguria)

la Polizia ha dapprima fermato, e poi denunciato per il reato di violazione del decreto, un tizio che aveva presentata l’autocertificazione in cui aveva motivato la sua uscita con la necessità di andare a “comprare stupefacente”. Ovviamente è stato anche segnato alla alla Prefettura come assuntore di droghe.

A Mezzolombardo (Trentino)

sono state denunciate sette persone che, prive di autocertificazioni, stavano facendo un picnic in un parco.

A Trento (Trentino)

è toccato a una donna l’essere denunciata in quanto trovata a passeggiare in una località distante circa 10 chilometri dal proprio domicilio.

A Cappelle sul Tavo (Abruzzo)

i Carabinieri hanno denunciato undici persone perché erano insieme, in un giardino attiguo alla loro proprietà, intente a festeggiare la nascita di un bambino.

Il sindaco di Arezzo (Toscana)

Alessandro Ghinelli ha dato notizia che dieci persone sono state trovate mentre erano in giro senza una precisa giustificazione specifica aggiungendo che “La cosa più grave è che due persone che dovevano essere in quarantena sono state trovate fuori di casa.

Isola d’Ischia (Campania) I Carabinieri di Casamicciola Terme hanno denunciato un 71enne di Ischia, trovato sulla spiaggia dei Maronti mentre prendeva il sole. Sul modulo di autocertificazione aveva dichiarato esigenze lavorative in quanto impiegato in una ditta di fornitura di alimenti e di bevande per i distributori automatici.
Alla domanda della ragione per la quale stese in spiaggia lui si è giustificato dicendo di aver trovato chiuso il locale dove erano posizionati i distributori  e di aver pensato valesse la pena di approfittare della splendida giornata primaverile per godersi la spiaggia completamente deserta.

Riepilogo coglioni ambulanti denunciati

Nella giornata del 20 marzo 2020 le Forze dell’Ordine hanno controllato 223.633 persone, delle quali 9.888 sono state denunciate.

Gli esercizi commerciali controllati sono stati 91.129, denunciati 104 esercenti e sospesa l’attività di 19 esercizi commerciali.

I diecimila denunciati in un giorno sono un record dall’avvio dei controlli iniziati l’11 marzo.

Il totale dei controlli arriva a 1.650.644.

COVID-19 più coglioni ambulanti che malati

L’isola d’Ischia precipita nell’incubo COVID-19

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EMMEGIISCHIA

NUSIV

VIRUSISCHIA

L’isola d’Ischia precipita nell’incubo COVID-19 – 21 marzo

Aumentano rapidamente i casi di COVID-19 sull’isola d’Ischia

Ischia 31 marzo 2020

Alle ore 13 circa del 31 marzo 2020 è morto di coronavirus Claudio Picconi, collaboratore di un noto studio notarile ischitano, ricoverato all’ospedale Anna Rizzoli di Lacco Ameno.

Attualmente sull’isola d’Ischia ci sono 28 persone risultate positive al COVID-19

Ischia 20 marzo 2020

19) Tra i 548 tamponi analizzati oggi c/o i certi di analisi della Regione Campania preposti alla emergenza coronavirus COVID-19 è risultato positivo quello relativo ad un residente del Comune di Barano d’Ischia, che si trova in auto-quarantena presso la sua abitazione.

Ischia 20 marzo 2020

Sale a 18 il numero dei positivi al CODIV-19

10) Segnalato dalla della Regione Campania un caso a Barano.

Si tratta di una donna collegata ai contagi già accertati sul territorio

11) Il Sindaco Caruso (Serrara Fontana) scrive che “… un nostro concittadino è risultato positivo”

12-18) Ancora a Barano, ci sono altri nuovi 7 casi,  anche loro collegati al contagio da Covid-19 riconducibile al collaboratore di uno studio notarile ricoverato al PO Anna Rizzoli di Lacco Ameno che, lo ricordiamo, sembra abbia intrattenuto numerosi rapporti di carattere religioso in occasione delle funzione cattoliche relative alla celebrazione dei festeggiamenti per il santo patrono di Ischia (5 marzo), oltre ai contatti suoi professionali e sociali che non ha cessati neppure in presenza delle norme limitative delle aggregazioni e limitanti gli spostamenti non indispensabili disposti dai decreti legge del Governo.

Sale a 18 il numero dei positivi al CODIV-19 e siamo senza strutture sanitarie adeguate.

Il Golfo

Coronavirus, che stangata: altri sette casi positivi a Barano

Rischia di diventare l’epicentro isolano del Covid-19 il Comune di Barano. Nemmeno il tempo pochi minuti fa di leggere la notizia della positività di un serrarese, annunciata da Rosario Caruso sui social, che arriva una clamorosa e preoccupante indiscrezione. Sette tamponi relativi ad altrettanti cittadini residenti a Barano hanno dato esito positivo. Non ci sono conferme ufficiali da parte del sindaco Dionigi Gaudioso né delle altre autorità, ma la notizia – purtroppo – appare decisamente fondata.

L’annuncio di Caruso: Covid 19, un positivo a Serrara Fontana

“Mi è stato appena comunicato che un nostro concittadino è risultato positivo. Vi invito a mantenere la calma, domani verranno fatti i tamponi e sarà disposto l’isolamento per tutti coloro che sono stati a stretto contatto con il nostro concittadino al quale stasera cerchiamo di dedicare tutti una preghiera affinchè faccia ritorno presto nella nostra comunità”. Così il sindaco di Serrara Fontana, Rosario Caruso, ufficializza un caso di positività al Covid-19 sul territorio di Serrara Fontana.

Ischia 19 marzo 2020

Il bollettino COVID-19 della giornata odierna (19 marzo 2020), vede nuovi casi di coronavirus nell’isola d’Ischia che, a questo punto diventa un focolaio molto pericoloso.

Infatti, oggi si aggiungono

  1. un anziano positivo di Serrara Fontana ricoverato presso l’ospedale Anna Rizzoli di Lacco Ameno nel reparti dedicato COVID-19
  2. un medico 55enne residente nel comune di Ischia, consulenze private a Ischia ma di fatto operante presso un ospedale napoletano, risultato positivo al “coronavirus e attualmente in quarantena volontaria presso il suo domicilio
  3. un residente a Forio, non meglio identificato, presente nel bollettino regionale dei soggetti positivi al COVID-19 diramato in tarda serata

che si aggiungono a

  • 4) il turista bresciano alloggiato all’Hotel Punta del Sole di Forio d’Ischia insieme ad altri numerosi turisti facenti parte dello stesso gruppo partito da Ischia il 5 marzo
  • 5) una donna residente nel Comune di Forio d’Ischia per la quale è risultato positivo il tampone effettuato mentre, alcuni giorni fa, era in isolamento domiciliare a Forio.
  • 6) il settantenne baranese, collaboratore di uno studio notarile, molto attivo professionalmente e socialmente. Tra l’altro sembra che l’uomo intrattenesse diversi rapporti sociali e che non li avesse smessi neppure in presenza delle norme limitative delle aggregazioni e limitanti gli spostamenti non indispensabili.
  • 7) il turista bresciano deceduto dopo aver soggiornato insieme al altri 14 turisti presso l’Hotel San Lorenzo di Forio d’Ischia, fino allo scorso 7 marzo 2020
  • 8) il giovane di Barano trovato infetto da coronavirus, tornato a Ischia lunedì 9 marzo dopo un viaggio di vacanza nelle Filippine
  • 9) un avvocato napoletano, con la sola residenza a Forio, in isolamento volontario presso il proprio domicilio.

Ischia 18 marzo 2020 ore 2.30

Aumentano rapidamente i casi di COVID-19 casi sull'isola d'Ischia
Nella tarda serata di ieri 17 marzo sull’isola sd’Ischia è stato registrato un ulteriore caso di infezione da coronavirus.
Si tratta di una donna residente nel Comune di Forio d’Ischia per la quale è risultato positivo del tampone effettuato mentre, alcuni giorni fa, era in isolamento domiciliare a Forio. Anche lei è risultata positiva al tampone effettuata nei giorni scorsi.

Dunque sono risultati positivi entrambi i casi di cui si era in attesa dei risultati dei tamponi.

La situazione sanitaria dell’isola d’Ischia si trova, dunque, in una situazione davvero problematica.

L’allerta è al culmine e si chiede a TUTTI, cittadini e istituzioni, il massimo rispetto nell’adempiere alle attività di contrasto ordinate dal Governo per tentare di arginare il propagarsi incontrollato dell’infezione.

Aumentano rapidamente i casi di COVID-19 sull’isola d’Ischia

Ischia 18 marzo 2020

… Ischia, inizia la quarantena per molti

Lo sportello Ubi Banca di Forio è stato posto in quarantena precauzionale così come alcuni esponenti del clero locale.

… il possibile contagio ha coinvolto anche un consigliere comunale di Ischia…

La quarantena dei contatti, nel frattempo, si allarga anche in considerazione del risultato positivo della giovane donna di Forio rientrata da una vacanza nell’est Europa.

La donna, già grave, è assistita dai sanitari del Rizzoli e segue tutti i protocolli sanitari previsti per il periodo emergenza.

Ischia 17 marzo 2020

Positivo al COVID-19 un settantenne collaboratore di uno studio notarile.

Grande preoccupazione circola tra tutta la popolazione residente sull’isola d’Ischia per l’accertato caso di COVID-17 che ha costretto al ricovero uno sfortunato settantenne molto attivo professionalmente e socialmente.

Sono stati, infatti, innumerevoli i contatti quotidiani che l’hanno visto attivo.

Certamente sarà MOLTO arduo il compito delle Autorità preposte alla individuazione dei potenziali contagiati.

Qui di seguito pubblichiamo qualche estratto della rassegna stampa che è attualmente diffusa sull’isola d’Ischia.

Nuovo caso di COVID-19 sull’isola d’Ischia

Coronavirus, nuovo caso di contagio sull’isola d’Ischia: l’ultimo positivo è un 70enne di Barano

Nuovo caso di covid-19 sull’isola d’Ischia.

Oggi pomeriggio si è avuto notizia dal Cotugno di Napoli che il tampone effettuato su un settantenne di Barano, che era stato ricoverato all’ospedale Rizzoli di Lacco Ameno e ricoverato in terapia intensiva, ha dato esito positivo.

Il nuovo contagiato di oggi va ad aggiungersi a un ragazzo di Barano risultato positivo nei giorni scorsi e a un uomo di Forio attualmente però non presente sull’isola.

Il primo caso sull’isola verde aveva riguardato un turista lombardo in vacanza a Forio.

Ischia, nuovo caso di Covid-19: positivo 70enne baranese

C’è purtroppo un nuovo caso di Covid-19 positivo sull’isola d’Ischia: si tratta di un settantenne originario di Barano che era stato ricoverato all’ospedale Rizzoli con sintomi che purtroppo non lasciavano presagire nulla di buono.

Il tampone effettuato presso il nosocomio lacchese e spedito al Cotugno ha purtroppo dato esito positivo.

Tra l’altro sembra che l’uomo intrattenesse diversi rapporti sociali e che non li avesse smessi neppure in presenza delle norme limitative delle aggregazioni e limitanti gli spostamenti non indispensabili.

Ancora COVID-19. Ischia, un altro positivo

un tampone eseguito a scopo precauzionale per un paziente di Barano, con problematiche pregresse ed un problema polmonare legato ad un vecchio incidente, ha invece, dato esito positivo.
un tampone eseguito a scopo precauzionale per un paziente di Barano, con problematiche pregresse ed un problema polmonare legato ad un vecchio incidente, ha invece, dato esito positivo.

POSITIVO AL COVID 19 IL BARANESE RICOVERATO IN CONDIZIONI DIFFICILI AL “RIZZOLI”

Si attende solo l’ufficialità da parte degli enti preposti, ma sono state già avviate tutte le procedure del caso da parte dell’ASL e del comune di Barano. Il baranese collaboratore di uno studio notarile ricoverato al “Rizzoli” tra l’altro in gravi condizioni è risultato positivo al Coronavirus.

E’ residente nel comune di Barano, ma per quella che è la sua attività è chiaramente a contatto con tutto il territorio isolano.

Si era presentato in ospedale con difficoltà respiratorie, pensando ad una complicazione di quelli che erano già acciacchi precedenti, sottovalutando probabilmente i sintomi molto simili al coronavirus.

Si tratta del terzo caso positivo sull’isola d’Ischia, il secondo che riguarda un ischitano. Non c’è alcun contatto con i due precedenti casi, dunque l’origine del caso è al momento sconosciuta.

Bisogna attendere le ricostruzioni dell’ASL per mettere a conoscenza tutte le persone che potenzialmente sono a rischio in seguito ai contatti avuti con la persona.

Coronavirus sull’isola d’Ischia

Espressa, con tutta la sincerità possibile, la mia personale solidarietà per le migliaia di persone sofferenti di CODIV-19, si prospetta una domanda: “è giusto ed opportuno non divulgare i nomi degli ammalati?”

Credo che ci siano momenti in cui le VERE democrazie – ossia gli Stati che hanno una forte base di solidarietà nazionale e non temono di affrontare insieme conflitti sia pure non bellici, ma economici, finanziari o, come nel caso specifico, sanitari- debbano sapersi attivare affinché le libertà e i diritti collettivi siano privilegiati rispetto alle pur importanti e definitive conquiste sociali.

Ossia, la salvezza del “tutto” e dei “tutti” possa consentire un breve ma efficace sacrificio di parte di ciò che il “tutto” e i “tutti” hanno messo da parte dopo storie di lotte e di sacrifici.

Ora, ritengo che sia venuto il tempo in cui alcune forme di rispetto e difesa dei diritti individuali siano limitati per quelle specifiche riservatezze che, se accantonate, possono agevolare il contrasto al nemico comune identificato nel coronavirus.

Ad uno Stato democraticamente forte come è la nostra Italia, ritengo sia possibile proporre una valutazione sul seguente quesito.

Si tratta certamente di accantonare per qualche periodo di tempo il sacrosanto rispetto per la saluta dei singoli cittadini, ma si tratta anche della creazione di una ulteriore barriera al divulgarsi del male.

In via subordinata, ove mai l’attuale Governo italiano non si reputasse adeguatamente delegato a prendere un simile provvedimento, noi cittadini potremmo chiedere di avviare una FORTE INCISIVA E CONTINUA campagna di sensibilizzazione, affinché siano proprio le sfortunate persone ammalate a farsi carico di comunicare la propria identità e il proprio stato di salute, a favore e a protezione di coloro con i quali siano venute in contatto.

Contatti:

Bruno Mancini
[email protected]
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L’isola d’Ischia precipita nell’incubo COVID-19

Aumentano rapidamente i casi di COVID-19 sull’isola d’Ischia

Ischia 20 marzo 2020

Sale a 18 il numero dei positivi al CODIV-19

10) Segnalato dalla della Regione Campania un caso a Barano.

Si tratta di una donna collegata ai contagi già accertati sul territorio

11) Il Sindaco Caruso (Serrara Fontana) scrive che “… un nostro concittadino è risultato positivo”

12-18) Ancora a Barano, ci sono altri nuovi 7 casi,  anche loro collegati al contagio da Covid-19 riconducibile al collaboratore di uno studio notarile ricoverato al PO Anna Rizzoli di Lacco Ameno che, lo ricordiamo, sembra abbia intrattenuto numerosi rapporti di carattere religioso in occasione delle funzione cattoliche relative alla celebrazione dei festeggiamenti per il santo patrono di Ischia (5 marzo), oltre ai contatti suoi professionali e sociali che non ha cessati neppure in presenza delle norme limitative delle aggregazioni e limitanti gli spostamenti non indispensabili disposti dai decreti legge del Governo.

Sale a 18 il numero dei positivi al CODIV-19 e siamo senza strutture sanitarie adeguate.

Il Golfo

Coronavirus, che stangata: altri sette casi positivi a Barano

Rischia di diventare l’epicentro isolano del Covid-19 il Comune di Barano. Nemmeno il tempo pochi minuti fa di leggere la notizia della positività di un serrarese, annunciata da Rosario Caruso sui social, che arriva una clamorosa e preoccupante indiscrezione. Sette tamponi relativi ad altrettanti cittadini residenti a Barano hanno dato esito positivo. Non ci sono conferme ufficiali da parte del sindaco Dionigi Gaudioso né delle altre autorità, ma la notizia – purtroppo – appare decisamente fondata.

L’annuncio di Caruso: Covid 19, un positivo a Serrara Fontana

“Mi è stato appena comunicato che un nostro concittadino è risultato positivo. Vi invito a mantenere la calma, domani verranno fatti i tamponi e sarà disposto l’isolamento per tutti coloro che sono stati a stretto contatto con il nostro concittadino al quale stasera cerchiamo di dedicare tutti una preghiera affinchè faccia ritorno presto nella nostra comunità”. Così il sindaco di Serrara Fontana, Rosario Caruso, ufficializza un caso di positività al Covid-19 sul territorio di Serrara Fontana.

Ischia 19 marzo 2020

Il bollettino COVID-19 della giornata odierna (19 marzo 2020), vede nuovi casi di coronavirus nell’isola d’Ischia che, a questo punto diventa un focolaio molto pericoloso.

Infatti, oggi si aggiungono

  1. un anziano positivo di Serrara Fontana ricoverato presso l’ospedale Anna Rizzoli di Lacco Ameno nel reparti dedicato COVID-19
  2. un medico 55enne residente nel comune di Ischia, consulenze private a Ischia ma di fatto operante presso un ospedale napoletano, risultato positivo al “coronavirus e attualmente in quarantena volontaria presso il suo domicilio
  3. un residente a Forio, non meglio identificato, presente nel bollettino regionale dei soggetti positivi al COVID-19 diramato in tarda serata

che si aggiungono a

  • 4) il turista bresciano alloggiato all’Hotel Punta del Sole di Forio d’Ischia insieme ad altri numerosi turisti facenti parte dello stesso gruppo partito da Ischia il 5 marzo
  • 5) una donna residente nel Comune di Forio d’Ischia per la quale è risultato positivo il tampone effettuato mentre, alcuni giorni fa, era in isolamento domiciliare a Forio.
  • 6) il settantenne baranese, collaboratore di uno studio notarile, molto attivo professionalmente e socialmente. Tra l’altro sembra che l’uomo intrattenesse diversi rapporti sociali e che non li avesse smessi neppure in presenza delle norme limitative delle aggregazioni e limitanti gli spostamenti non indispensabili.
  • 7) il turista bresciano deceduto dopo aver soggiornato insieme al altri 14 turisti presso l’Hotel San Lorenzo di Forio d’Ischia, fino allo scorso 7 marzo 2020
  • 8) il giovane di Barano trovato infetto da coronavirus, tornato a Ischia lunedì 9 marzo dopo un viaggio di vacanza nelle Filippine
  • 9) un avvocato napoletano, con la sola residenza a Forio, in isolamento volontario presso il proprio domicilio.

Ischia 18 marzo 2020 ore 2.30

Aumentano rapidamente i casi di COVID-19 casi sull'isola d'Ischia
Nella tarda serata di ieri 17 marzo sull’isola sd’Ischia è stato registrato un ulteriore caso di infezione da coronavirus.
Si tratta di una donna residente nel Comune di Forio d’Ischia per la quale è risultato positivo del tampone effettuato mentre, alcuni giorni fa, era in isolamento domiciliare a Forio. Anche lei è risultata positiva al tampone effettuata nei giorni scorsi.

Dunque sono risultati positivi entrambi i casi di cui si era in attesa dei risultati dei tamponi.

La situazione sanitaria dell’isola d’Ischia si trova, dunque, in una situazione davvero problematica.

L’allerta è al culmine e si chiede a TUTTI, cittadini e istituzioni, il massimo rispetto nell’adempiere alle attività di contrasto ordinate dal Governo per tentare di arginare il propagarsi incontrollato dell’infezione.

Aumentano rapidamente i casi di COVID-19 sull’isola d’Ischia

Ischia 18 marzo 2020

… Ischia, inizia la quarantena per molti

Lo sportello Ubi Banca di Forio è stato posto in quarantena precauzionale così come alcuni esponenti del clero locale.

… il possibile contagio ha coinvolto anche un consigliere comunale di Ischia…

La quarantena dei contatti, nel frattempo, si allarga anche in considerazione del risultato positivo della giovane donna di Forio rientrata da una vacanza nell’est Europa.

La donna, già grave, è assistita dai sanitari del Rizzoli e segue tutti i protocolli sanitari previsti per il periodo emergenza.

Ischia 17 marzo 2020

Positivo al COVID-19 un settantenne collaboratore di uno studio notarile.

Grande preoccupazione circola tra tutta la popolazione residente sull’isola d’Ischia per l’accertato caso di COVID-17 che ha costretto al ricovero uno sfortunato settantenne molto attivo professionalmente e socialmente.

Sono stati, infatti, innumerevoli i contatti quotidiani che l’hanno visto attivo.

Certamente sarà MOLTO arduo il compito delle Autorità preposte alla individuazione dei potenziali contagiati.

Qui di seguito pubblichiamo qualche estratto della rassegna stampa che è attualmente diffusa sull’isola d’Ischia.

Nuovo caso di COVID-19 sull’isola d’Ischia

Coronavirus, nuovo caso di contagio sull’isola d’Ischia: l’ultimo positivo è un 70enne di Barano

Nuovo caso di covid-19 sull’isola d’Ischia.

Oggi pomeriggio si è avuto notizia dal Cotugno di Napoli che il tampone effettuato su un settantenne di Barano, che era stato ricoverato all’ospedale Rizzoli di Lacco Ameno e ricoverato in terapia intensiva, ha dato esito positivo.

Il nuovo contagiato di oggi va ad aggiungersi a un ragazzo di Barano risultato positivo nei giorni scorsi e a un uomo di Forio attualmente però non presente sull’isola.

Il primo caso sull’isola verde aveva riguardato un turista lombardo in vacanza a Forio.

Ischia, nuovo caso di Covid-19: positivo 70enne baranese

C’è purtroppo un nuovo caso di Covid-19 positivo sull’isola d’Ischia: si tratta di un settantenne originario di Barano che era stato ricoverato all’ospedale Rizzoli con sintomi che purtroppo non lasciavano presagire nulla di buono.

Il tampone effettuato presso il nosocomio lacchese e spedito al Cotugno ha purtroppo dato esito positivo.

Tra l’altro sembra che l’uomo intrattenesse diversi rapporti sociali e che non li avesse smessi neppure in presenza delle norme limitative delle aggregazioni e limitanti gli spostamenti non indispensabili.

Ancora COVID-19. Ischia, un altro positivo

un tampone eseguito a scopo precauzionale per un paziente di Barano, con problematiche pregresse ed un problema polmonare legato ad un vecchio incidente, ha invece, dato esito positivo.
un tampone eseguito a scopo precauzionale per un paziente di Barano, con problematiche pregresse ed un problema polmonare legato ad un vecchio incidente, ha invece, dato esito positivo.

POSITIVO AL COVID 19 IL BARANESE RICOVERATO IN CONDIZIONI DIFFICILI AL “RIZZOLI”

Si attende solo l’ufficialità da parte degli enti preposti, ma sono state già avviate tutte le procedure del caso da parte dell’ASL e del comune di Barano. Il baranese collaboratore di uno studio notarile ricoverato al “Rizzoli” tra l’altro in gravi condizioni è risultato positivo al Coronavirus.

E’ residente nel comune di Barano, ma per quella che è la sua attività è chiaramente a contatto con tutto il territorio isolano.

Si era presentato in ospedale con difficoltà respiratorie, pensando ad una complicazione di quelli che erano già acciacchi precedenti, sottovalutando probabilmente i sintomi molto simili al coronavirus.

Si tratta del terzo caso positivo sull’isola d’Ischia, il secondo che riguarda un ischitano. Non c’è alcun contatto con i due precedenti casi, dunque l’origine del caso è al momento sconosciuta.

Bisogna attendere le ricostruzioni dell’ASL per mettere a conoscenza tutte le persone che potenzialmente sono a rischio in seguito ai contatti avuti con la persona.

Coronavirus sull’isola d’Ischia

Espressa, con tutta la sincerità possibile, la mia personale solidarietà per le migliaia di persone sofferenti di CODIV-19, si prospetta una domanda: “è giusto ed opportuno non divulgare i nomi degli ammalati?”

Credo che ci siano momenti in cui le VERE democrazie – ossia gli Stati che hanno una forte base di solidarietà nazionale e non temono di affrontare insieme conflitti sia pure non bellici, ma economici, finanziari o, come nel caso specifico, sanitari- debbano sapersi attivare affinché le libertà e i diritti collettivi siano privilegiati rispetto alle pur importanti e definitive conquiste sociali.

Ossia, la salvezza del “tutto” e dei “tutti” possa consentire un breve ma efficace sacrificio di parte di ciò che il “tutto” e i “tutti” hanno messo da parte dopo storie di lotte e di sacrifici.

Ora, ritengo che sia venuto il tempo in cui alcune forme di rispetto e difesa dei diritti individuali siano limitati per quelle specifiche riservatezze che, se accantonate, possono agevolare il contrasto al nemico comune identificato nel coronavirus.

Ad uno Stato democraticamente forte come è la nostra Italia, ritengo sia possibile proporre una valutazione sul seguente quesito.

Si tratta certamente di accantonare per qualche periodo di tempo il sacrosanto rispetto per la saluta dei singoli cittadini, ma si tratta anche della creazione di una ulteriore barriera al divulgarsi del male.

In via subordinata, ove mai l’attuale Governo italiano non si reputasse adeguatamente delegato a prendere un simile provvedimento, noi cittadini potremmo chiedere di avviare una FORTE INCISIVA E CONTINUA campagna di sensibilizzazione, affinché siano proprio le sfortunate persone ammalate a farsi carico di comunicare la propria identità e il proprio stato di salute, a favore e a protezione di coloro con i quali siano venute in contatto.

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DILA

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Nuovo caso di COVID-19 sull’isola d’Ischia

Nuovo caso di COVID-19 sull’isola d’Ischia
Si tratta di un settantenne collaboratore di uno studio notarile.

Grande preoccupazione circola tra tutta la popolazione residente sull’isola d’Ischia per l’accertato caso di COVID-17 che ha costretto al ricovero uno sfortunato settantenne molto attivo professionalmente e socialmente.

Sono stati, infatti, innumerevoli i contatti quotidiani che l’hanno visto attivo.

Certamente sarà MOLTO arduo il compito delle Autorità preposte alla individuazione dei potenziali contagiati.

Qui di seguito pubblichiamo qualche estratto della rassegna stampa che è attualmente diffusa sull’isola d’Ischia.

Nuovo caso di COVID-19 sull’isola d’Ischia

Nuovo caso di COVID-19 sull'isola d'Ischia

Coronavirus, nuovo caso di contagio sull’isola d’Ischia: l’ultimo positivo è un 70enne di Barano

Nuovo caso di covid-19 sull’isola d’Ischia. Oggi pomeriggio si è avuto notizia dal Cotugno di Napoli che il tampone effettuato su un settantenne di Barano, che era stato ricoverato all’ospedale Rizzoli di Lacco Ameno e ricoverato in terapia intensiva, ha dato esito positivo. Il nuovo contagiato di oggi va ad aggiungersi a un ragazzo di Barano risultato positivo nei giorni scorsi e a un uomo di Forio attualmente però non presente sull’isola. Il primo caso sull’isola verde aveva riguardato un turista lombardo in vacanza a Forio.

Nuovo caso di COVID-19 sull'isola d'Ischia

Ischia, nuovo caso di Covid-19: positivo 70enne baranese

C’è purtroppo un nuovo caso di Covid-19 positivo sull’isola d’Ischia: si tratta di un settantenne originario di Barano che era stato ricoverato all’ospedale Rizzoli con sintomi che purtroppo non lasciavano presagire nulla di buono. Il tampone effettuato presso il nosocomio lacchese e spedito al Cotugno ha purtroppo dato esito positivo. Tra l’altro sembra l’uomo intrattenesse diversi rapporti sociali.

Nuovo caso di COVID-19 sull'isola d'Ischia

Ancora COVID-19. Ischia, un altro positivo

un tampone eseguito a scopo precauzionale per un paziente di Barano, con problematiche pregresse ed un problema polmonare legato ad un vecchio incidente, ha invece, dato esito positivo.
un tampone eseguito a scopo precauzionale per un paziente di Barano, con problematiche pregresse ed un problema polmonare legato ad un vecchio incidente, ha invece, dato esito positivo.

Nuovo caso di COVID-19 sull'isola d'Ischia

POSITIVO AL COVID 19 IL BARANESE RICOVERATO IN CONDIZIONI DIFFICILI AL “RIZZOLI”

Si attende solo l’ufficialità da parte degli enti preposti, ma sono state già avviate tutte le procedure del caso da parte dell’ASL e del comune di Barano. Il baranese collaboratore di uno studio notarile ricoverato al “Rizzoli” tra l’altro in gravi condizioni è risultato positivo al Coronavirus. E’ residente nel comune di Barano, ma per quella che è la sua attività è chiaramente a contatto con tutto il territorio isolano. Si era presentato in ospedale con difficoltà respiratorie, pensando ad una complicazione di quelli che erano già acciacchi precedenti, sottovalutando probabilmente i sintomi molto simili al coronavirus. Si tratta del terzo caso positivo sull’isola d’Ischia, il secondo che riguarda un ischitano. Non c’è alcun contatto con i due precedenti casi, dunque l’origine del caso è al momento sconosciuta. Bisogna attendere le ricostruzioni dell’ASL per mettere a conoscenza tutte le persone che potenzialmente sono a rischio in seguito ai contatti avuti con la persona.

Coronavirus sull’isola d’Ischia

Espressa, con tutta la sincerità possibile, la mia personale solidarietà per le migliaia di persone sofferenti di CODIV-19, si prospetta una domanda:è giusto ed apportuno non divulgare i nomi degli ammalati?”

Credo che ci siano momenti in cui le VERE democrazie – ossia gli Stati che hanno una forte base di solidarietà nazionale e non temono di affrontare insieme conflitti sia pure non bellici, ma economici, finanziari o, come nel caso specifico, sanitari- debbano sapersi attivare affinché le libertà e i diritti collettivi siano privilegiati rispetto alle pur importanti e definitive conquiste sociali.

Ossia, la salvezza del “tutto” e dei “tutti” possa consentire un breve ma efficace sacrificio di parte di ciò che il “tutto” e i “tutti” hanno messo da parte dopo storie di lotte e di sacrifici.

Ora, ritengo che sia venuto il tempo in cui alcune forme di rispetto e difesa dei diritti individuali siano limitati per quelle specifiche riservatezze che, se accantonate, possono agevolare il contrasto al nemico comune identificato nel coronavirus.

Ad uno Stato democraticamente forte come è la nostra Italia, ritengo sia possibile proporre una valutazione sul seguente quesito.

<Rendere  noti i nominativi delle persone affette da COVID-19 onde consentire a TUTTI coloro che ne ricevano notizia di verificare se e quando esse stesse possano essere entrate in contatto con la persona infetta>

Si tratta certamente di accantonare per qualche periodo di tempo il sacrosanto rispetto per la saluta dei singoli cittadini, ma si tratta anche della creazione di una ulteriore barriera al divulgarsi del male.

In via subordinata, ove mai l’attuale Governo italiano non si reputasse adeguatamente delegato a prendere un simile provvedimento, noi cittadini potremmo chiedere di avviare una FORTE INCISIVA E CONTINUA campagna di sensibilizzazione, affinché siano proprio le sfortunate persone ammalate a farsi carico di comunicare la propria identità e il proprio stato di salute, a favore e a protezione di coloro con i quali siano venute in contatto.

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COVID-19 sopravvive sulle superfici

COVID-19 sopravvive sulle superfici

Prima dicevano il COVID-19 sopravvive sulle superfici solo poche ore e noi ci chiedevamo

COVID-19 sopravvive sulle superfici

COVID-19 sopravvive sulle superfici

COVID-19 sopravvive sulle superfici

Ora iniziano a dire la verità

Le merci giunte dalla Cina?

COVID-19 sopravvive sulle superfici

Il Presidente dell’Istituto Superiore Sanità ISS Silvio Brusaferro alla conferenza stampa con Angelo Borrelli Capo della Protezione Civile il 15 Marzo Ecco il video dal minuto 28 circa

https://youtu.be/kLCGBBx6HMU

Inoltre, aggiungo che il Prof. Franco Locatelli, direttore del Consiglio Superiore di Sanità (durante la conferenza stampa del 16 effettuata sempre insieme ad Angelo Borrelli Capo della Protezione Civile pur minimizzandone le probabilità percentuali di un effetto infettivo, ha detto, anche lui, di NON escludere che il Silvio Brusaferro A DETERMINATE CONDIZIONI anche al di fuori del corpo umano. Dal minuto 29 di questo video.

https://youtu.be/WYSE7oN3ZxE

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COVID-19 | Turista morto dopo vacanza c/o Hotel San Lorenzo – Isola d’Ischia

COVID-19 | Turista morto dopo vacanza c/o Hotel San Lorenzo – Isola d’Ischia

Turista morto dopo vacanza sull’isola d’Ischia

Dalle prime notizie si era appreso che l’agenzia di viaggi bergamasca “Unet Viaggi“.organizzatrice di una vacanza sull’Isola d’Ischia presso l’Hotel San Lorenzo di Forio d’Ischia, terminata lo scorso 7 marzo 2020, avesse comunicato alle Autorità competenti, nel rispetto delle disposizioni relative al contrasto della diffusione del Coronavirus COVID-19, il decesso di uno dei 14 turisti facenti parte del gruppo che aveva soggiornato per alcuni giorni presso la suddetta struttura alberghiera.

Successivamente, Camillo Iacono, direttore dell’Hotel San Lorenzo, ha rilasciata la seguente dichiarazione: “Siamo stati noi ad informare preventivamente l’Asl del decesso di un nostro affezionato ospite che aveva soggiornato presso la nostra struttura: non si conosce ancora l’esito del tampone, che essendo stato eseguito post mortem non è prioritario e dunque celere, ma tengo a precisare che abbiamo immediatamente, e con senso di grande responsabilità, deciso di porci in quarantena senza che nessuno ce lo imponesse. Ovviamente abbiamo fornito alla Autorità sanitaria i nominativi di tutti coloro che hanno avuto contatti con lo sfortunato turista”.

Fino a questo momento non sono state ancora definitivamente accertate le cause della morte del turista bergamasco ma, comunque, con provvedimento cautelare l’ASL Napoli 2 Nord ha attivata la quarantena per i dipendenti dell’Hotel San Lorenzo che hanno avuto contatti con il turista defunto.

COVID-19 | Turista morto dopo vacanza c/o Hotel San Lorenzo - Isola d'Ischia

Turista morto dopo vacanza sull'isola d'Ischia

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Se il COVID-19 “muore dopo poche ore all’aperto, perché le mascherine non sono riutilizzabili il giorno dopo?

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Tre casi di Coronavirus sull’isola d’Ischia

Tre casi di Coronavirus sull’isola d’IschiaTre casi di Coronavirus sull'isola d'Ischia

Mentre scriviamo questo articolo si prende atto del terzo caso di persona infetta da Cortonavirus sull’isola d’Ischia
Infatti, dopo il primo infetto riscontrato il 3 marzo identificato genericamente come “un turista bresciano in vacanza nell’Hotel Punta del Sole del Comune di Forio d’Ischia”, in queste ore vengono segnalati come positivi, sempre in maniera anonima, un ragazzo residente a Barano d’Ischia, e  di un avvocato napoletano, con la sola residenza a Forio, che è in isolamento volontario presso il proprio domicilio. L’avvocato, attualmente in terraferma, è stato sottoposto tampone al suo rientro dalle vacanze.

Tre casi di Coronavirus sull’isola d’Ischia

Espressa, con tutta la sincerità possibile, la mia personale solidarietà per loro e per le altre migliaia di persone sofferenti di CODIV-19, si prospetta una domanda: “è giusto non divulgare i nomi degli ammalati?”

Credo che ci siano momenti in cui le VERE democrazie – ossia gli Stati che hanno una forte base di solidarietà nazionale e non temono di affrontare insieme conflitti sia pure non bellici, ma economici, finanziari o, come nel caso specifico, sanitari- debbano sapersi attivare affinché le libertà e i diritti collettivi siano privilegiati rispetto alle pur importanti e definitive conquiste sociali.

Ossia, la salvezza del “tutto” e dei “tutti” possa consentire un breve ma efficace sacrificio di parte di ciò che il “tutto” e i “tutti” hanno messo da parte dopo storie di lotte e di sacrifici.

Ora, ritengo che sia venuto il tempo in cui alcune forme di rispetto e difesa dei diritti individuali siano limitati per quelle specifiche riservatezze che, se accantonate, possono agevolare il contrasto al nemico comune identificato nel coronavirus.

Ad uno Stato democraticamente forte come è la nostra Italia, ritengo sia possibile proporre una valutazione sul seguente quesito.

<Rendere  noti i nominativi delle persone affette da COVID-19 onde consentire a TUTTI coloro che ne ricevano notizia di verificare se e quando esse stesse possano essere entrate in contatto con la persona infetta>

Si tratta certamente di accantonare per qualche periodo di tempo il sacrosanto rispetto per la saluta dei singoli cittadini, ma si tratta anche della creazione di una ulteriore barriera al divulgarsi del male.

In via subordinata, ove mai l’attuale Governo italiano non si reputasse adeguatamente delegato a prendere un simile provvedimento, noi cittadini potremmo chiedere di avviare una FORTE INCISIVA E CONTINUA campagna di sensibilizzazione, affinché siano proprio le sfortunate persone ammalate a farsi carico di comunicare la propria identità e il proprio stato di salute, a favore e a protezione di coloro con i quali siano venute in contatto.

Bruno Mancini

Alcune informazioni sull’andamento del contagio sull’isola d’Ischia

Sabato 14 marzo 2020

Il giovane di Barano trovato infetto da coronavirus lavorava in albergo. A inizio febbraio è partito per un viaggio di vacanza nelle Filippine dal quale è tornato a Ischia lunedì 9 marzo

Il foriano pare sia attualmente domiciliato in terraferma.

l’Unità di Crisi della Regione Campania ha comunicato che

  • all’ospedale Cotugno, nella giornata odierna, sono stati analizzati 167 tamponi, dei 40 sono positivi
  • all’ospedale San Giovanni e Ruggi di Salerno sono stati analizzati 49 tamponi dei quali 9 risultati positivi
  • all’ospedale Moscati di Avellino sono stati analizzati 14 tamponi dei quali uno positivo.
  • si è in attesa della conferma ufficiale da parte dell’Istituto Superiore di Sanità, sia per questi 50, sia per gli altri fino ad oggi esaminati

i Carabinieri, durante un controllo sul porto di Ischia, hanno fermato e poi denunciato un napoletano per false dichiarazioni a pubblico ufficiale in quanto sul modulo di autocertificazione ha dichiarato di essere uscito per far visita ad un amico il cui nome è risultato inventato di sana pianta.

sempre sull’isola d’Ischia, un tunisino è stato denunciato per ben due volte a distanza di poche ore, infatti i Carabinieri dapprima lo hanno fermato in compagnia di altre tre persone senza rispettare le distanze imposte dalla legge e poi lo hanno trovato con altre tre persone intento a bere birra,

 

Tre casi di Coronavirus sull'isola d'Ischia

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Immunità di gregge – Inghilterra

Immunità di gregge – Inghilterra

L’Inghilterra lancia la “Immunità di gregge”, e io sono ancora più orgoglioso di essere italiano. (Bruno Mancini).

Boris Johnson ha detto: “Abituatevi a perdere i vostri cari”.

Per il Primo ministro inglese il contrasto al virus deve consistere nel lasciare che esso circoli nella Nazione affinché la popolazione possa sviluppare gli anticorpi adatti a creare condizioni di immunità futura.

Il Professore Roberto Burioni, virologo dell’Università Vita-Salute San Raffaele, non ha usato giri di parole per bollare che fantascientifica la soluzione proposta dal Governo inglese.

Infatti, in una intervista rilasciata a Pietro Mecarossi ha, tra l’altro, dichiarato:-

” In generale l’immunità di gregge si verifica quando in una comunità le persone immuni a un’infezione sono talmente tante che l’infezione stessa non riesce a circolare. Faccio un esempio.

Immaginiamoci una foresta dove è in corso un incendio, il quale si propaga da un albero all’altro: se noi tagliamo gran parte delle piante e ne lasciamo due, distanti dieci metri l’una dall’altra, l’incendio non si propagherà più.

Il principio è questo, come nel caso del morbillo, per il quale gran parte della popolazione è immune in quanto vaccinata.

Quindi nel caso del coronavirus, in questo preciso momento, non ha senso parlarne.

Primo perché non abbiamo un vaccino e secondo perché non sappiamo se l’infezione conferisce immunità.

I virus umani, in generale, trovano un equilibrio.

Non infettano mai tutte le persone, rimane sempre qualcuno immune, finché l’infezione stessa non trova ulteriori soggetti, ovvero i nuovi nati, per alimentare il contagio.

Cosa faceva il morbillo quando non c’era il vaccino? Infettava il 90 per cento dei bambini durante le epidemie, che si avvicendavano una volta ogni due o tre anni, per poi tra un anno e l’altro trasmettere a basso livello endemico il contagio su quei nuovi nati che, una volta cresciuti, continuavano a loro volta ad alimentare il ciclo epidemico.

Per tale motivo, più che un boomerang, parlare oggi di immunità di gregge per il coronavirus è pura fantascienza.»

Immunità di gregge

Immunità di gregge - Inghilterra

 

In merito alla possibilità di poter contrarre il virus una seconda volta: in quale forma questo si potrebbe manifestare in una persona data per guarita?
Non ci sono prove certe ancora per poter delineare gli scenari possibili. Così come non abbiamo prove né dell’immunità e né del fatto che le persone possano venire infettate più di una volta. I dati preliminari sono ancora scarsi per trarre una conclusione.

La letteratura scientifica può aiutarci su questo punto?
Ci sono molte situazioni in cui una prima infezione conferisce la completa immunità, è il caso del morbillo, e altri virus che invece si fermano quella parziale, con un secondo “turno” che diventa meno grave, e poi ci casi in cui l’infezione virale non conferisce nessuna immunità, come l’esempio dell’Epatite C. Pertanto, al momento attuale, non possiamo fare nessun tipo di speculazione su quel che accadrà con il coronavirus.

Il bollettino di ieri ha registrato 2.116 contagi e 250 decessi in più di giovedì. Professore, a cosa andiamo incontro?
Ricordo ancora le parole che pronunciai a fine gennaio: «Le autorità europee hanno affermato che il rischio che il virus arrivi in Europa, e in particolare in Italia, è minimo. Io non sono per nie

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COVID-19 ha messo KO SMOG-NO2

COVID-19 ha messo KO SMOG-NO2 (fonte Sentinel-5 dell’ESA)

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COVID-19 ha messo KO SMOG-NO2

Il forte effetto sulle condizioni climatiche mondiali provocato dalla pandemia COVID-19 sta risultando  chiaramente anche dalle rilevazioni dei mutamenti del globo terrestre effettuate dai satelliti che monitorano le varie componenti dell’atmosfera,

Fa impressione notare l’enorme modifica dei parametri di NO2 presenti nell’atmosfera della pianura padana derivanti dal confronto di immagini scattate a solo un mese di distanza.

Fa impressione e, ovviamente, dovrebbe essere un buon motivo di riflessione da valutate nel prossimo futuro.

 

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Cretinavirus sette arresti e 43 denunciati a Roma

Sette arresti e 43 denunciati a Roma per chi è uscito di casa senza un valido motivo

Cretinavirus: sette arresti e 43 denunciati

Cretinavirus sette arresti e 43 denunciati a Roma

Roma 12 marzo 2020.

Le prime attività di repressione del mancato rispetto delle norme contenute nel decreto del presidente del consiglio, messe in atto dalle Forse dell’Ordine nella città di Roma (che si è risvegliata quasi deserta con strade vuote, negozi con le serrande abbassate e monumenti privi di visitatori) hanno comportato numerose denunce  e qualche arresto.

Infatti già nelle prime ore del pomeriggio si sono contati 7 arresti e 43 denunce per persone uscite di casa senza un valido motivo.

I primi arresti a causa del mancato rispetto dell’ordine di restare a casa sono scattati per sette persone, tutte di nazionalità estera, che i Carabinieri hanno visto intenti a giocare a carte sulle panchine antistanti la stazione Eur Fermi della linea B della metropolitana.

Il tentativo di fuga dei sette stranieri è stato sventato in pochi minuti e tutti sono stati ripresi.

Infine sono scattati gli arresti, in quanto le persone fermate hanno declinato false dichiarazioni alle forze dell’ordine perché, alle domande sui motivi della loro presenza in strada, hanno risposto trattarsi di motivi di lavoro.

Successivi accertamenti hanno dimostrato l’infondatezza di tale giustificazione e, nonostante avessero fornito l’apposita autocertificazione, sono stati denunciati per inosservanza del divieto di circolazione in mancanza di un valido motivo e sono arrestati per false dichiarazioni.

Sempre fino alle prime ore del pomeriggio i Carabinieri hanno denunciato altre 43 persone trovate fuori casa senza giustificato motivo.

Alcune erano a piedi ed altre erano nei pressi di Piazza San Pietro e di altre zone della città di Roma (Eur, Aurelio, Re di Roma)

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Questa notte è prevista la disinfestazione delle strade del Comune di Ischia.

Questa notte è prevista la disinfestazione delle strade del Comune di Ischia.

ATTENZIONE!

Disinfestazione strade del Comune di Ischia

nella notte tra il 12 e il 13 marzo 2020.

Si consiglia di prendere gli opportuni provvedimenti del tipo:

  • non lasciare indumenti all’aperto
  • non lasciare animali all’aperto
  • chiudere finestre e balconi ai piani bassi
  • non lasciare alimenti all’esterno
  • … altri suggerimenti indicati dai lettori nei commenti

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Pandemia

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Noi siamo le mosche e un “quid” ha creato il DDT (Bruno Mancini)

Vocabolario Treccani

pandemìa s. f. [rifacimento di epidemia secondo l’agg. gr. πανδήμιος «di tutto il popolo» (v. pandemio)]. – Epidemia con tendenza a diffondersi ovunque, cioè a invadere rapidamente vastissimi territorî e continenti: p. influenzale, p. vaiolosa.

Per l’Organizzazione Mondiale della Salute

la definizione di pandemia è: “Un nuovo virus che si diffonde in tutto il mondo e contro il quale la maggioranza degli uomini non ha difese immunitarie

L’Organizzazione mondiale della sanità, tramite il Direttore generale dell’Oms, Tedros Adhanom Ghebreyesus, ha dichiarato che  “Il Coronavirus è una pandemia

Video completo annuncio

Siamo profondamente preoccupati per la diffusione e la severità della malattia e per l’allarmante livello di inazione” di alcuni paesi… Per questo abbiamo deciso che Covid-19 può essere caratterizzato come una pandemia… Siamo impegnati in una lotta che può essere vinta se facciamo le cose giuste”.

La dichiarazione di pandemia consente all’Oms di avere una voce più decisa nei confronti di Stati inadempienti come lo sono tuttora gli USA – Stati Uniti d’America.

Nel momento in cui viene pubblicato questo articolo ci sono 114 nazioni colpite  su un totale di 193.

Per la maggior parte si trovano nell’emisfero nord.

Le informazioni più attendibili stimano in oltre 118 mila i contagi e in oltre 4.200 i morti.

Avendo dichiarato lo stato di pandemia, l’Oms avràha la facoltà di emanare direttive e inviare suoi funzionari nelle nazioni colpite.

Cosa che ha già fatto in Cina, Italia e Iran.

Potrà anche adottare nuove misure tese a fluidificare l’invio ai paesi più colpiti di presidi sanitari, tipo mascherine ecc.

Ghebreyesus ha concluso il suo messaggio dicendo: “Noi non siamo in balia del virus. Abbiamo il grande vantaggio che le nostre decisioni, a livello di governi, attori economici, comunità, famiglie e individui,  possono influenzare la traiettoria dell’epidemia. La regola del gioco è mai darsi per vinti”.

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Chiusi i negozi in tutta Italia

Chiusi i negozi in tutta Italia fino al 25 marzo

Domenico Arcuri nominato Commissario per le terapie intensive

Video integrale dell’intervento del Presidente del Consiglio Giuseppe Conte

Chiusi i negozi in tutta Italia

Chiusi i negozi in tutta Italia

Resteranno aperti:

  1. alimentari
  2. farmacie
  3. fabbriche con misure di sicurezza
  4. benzinai
  5. edicole
  6. tabacchi
  7. banche
  8. assicurazioni
  9. poste
  10. trasporti
  11. attività agricole

Saranno chiusi tutti i negozi tranne quelli per i beni di prima necessità, come farmacie e alimentari. Resta consentita la consegna a domicilio“.

Chiudono parrucchieri, centri estetici e servizi di mensa.

Idraulici e meccanici potranno lavorare

Sono chiusi i bar, pub, ristoranti per tutto il giorno.

Chiusi i reparti aziendali non indispensabili per la produzione.

Matteo Salvini “Da italiano sono soddisfatto, il governo ha ascoltato il grido di aiuto di medici, infermieri, lavoratori, imprenditori, sindaci e governatori”

Giorgia Meloni “Recepite le nostre proposte”

Antonio Tajani “soddisfatto”

Andrea Orlando “Come abbiamo sempre ripetuto in queste ore noi le sosterremo con determinazione”

Matteo Renzi “Bene la stretta, ora pensiamo alla liquidità per famiglie e imprese”.

Perplessità sono invece arrivate da Confindustria.

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Positivo al coronavirus faceva la spesa in un supermercato

Positivo al coronavirus faceva la spesa in un supermercato

Positivo al coronavirus faceva la spesa in un supermercato

ANSA | SCIACCA (AGRIGENTO), 10 marzo 2020

Positivo al coronavirus

Nonostante fosse stato trovato infetto da coronavirus faceva tranquillamente la spesa in un supermercato invece di rimanere in autoisolamento.

Sarebbe un inserviente dell’ospedale di Sciacca la persona indagata dalla locale Procura che ha aperto una inchiesta per concorso colposo in epidemia e inosservanza delle normative disposte per far fronte all’emergenza Coronavirus.

L’inchiesta è nata dopo una denuncia e la magistratura ha avvisato del caso l’autorità sanitaria.

Il reato di epidemia colposa nella forma aggravata è punito fino a 12 anni.

Positivo al coronavirus faceva la spesa in un supermercato

Sospensione corse collegamenti marittimi per Ischia e Procida

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Sospensione corse collegamenti marittimi per Ischia e Procida

Sospensione corse collegamenti marittimi per Ischia e Procida

Sospensione corse collegamenti marittimi

Regione Campania:  in evidente accordo tra di loro, tutte le Compagnie di navigazione che effettuano i collegamenti marittimi mediante navi e traghetti, riducono il numero di corse tra le isole d’Ischia e Procida con la terraferma.

Aumentano le difficoltà dei collegamenti marittimi delle isola d’Ischia e di Procida con la terraferma.

Sospensione corse collegamenti marittimi per Ischia e Procida

Le nuove disposizioni determinate dalla Regione Campania, attraverso la nota n. 0156852 del giorno 11/03/2020, vanno incontro e recepiscono le rimodulazioni degli orari proposte dalle due compagnia di navigazione che gestiscono l’intero traffico navale dei collegamenti tra terraferma (porti di Pozzuoli e di Napoli) e le due popolose isole del Golfo di Napoli, Ischia e Procida,

Pertanto, le variazioni ai servizi marittimi a far data da domani 12 marzo 2020 saranno quelle indicate di seguito.

Società Medmar Navi Spa sospensione delle seguenti corse effettuate con motonave:

    1. Ischia – Pozzuoli ore 18,30:
    2. Pozzuoli – Ischia ore 20.30;
    3. Ischia – Napoli Calata Massa ore 6,25
    4. Ischia – Napoli Calata Massa ore 10,35
    5. Ischia – Napoli Calata Massa ore 16,35:
    6. Napoli Calata Massa – Ischia porto ore 8,35
    7. Napoli Calata Massa – Ischia porto ore14.10
    8. Napoli Calata Massa – Ischia porto ore 18.30
    9. Procida – Napoli Calata Massa ore 7,05
    10. Procida – Napoli Calata Massa 11 ,15.

Società Caremar Spa sospensione delle seguenti corse effettuate con motonave:

    1. Ischia Procida — Pozzuoli ore 7,20
    2. Procida — Pozzuoli ore 8,00
    3. Pozzuoli — Procida — Ischia ore 9,05
    4. Procida — Ischia ore 9,50.

Contestualmente si autorizza l’anticipo stagionale dei seguenti servizi da effettuare con motonave: Ischia — Procida — Napoli Calata Massa ore 7,00; Procida —Napoli Calata Massa ore 7,35; Napoli Calata Massa – Procida — Ischia ore 9,25; Procida — Ischia ore 10.30

Società Gestour srl si autorizza la sospensione momentanea delle seguenti corse effettuate con motonave:

  • Procida — Pozzuoli ore 14,05
  • Pozzuoli Procida ore 15,30;

Si autorizza, inoltre, la sospensione nelle giornate di domenica e festive delle seguenti corse:

  • Pozzuoli — Ischia ore 7,15
  • Ischia — Pozzuoli ore 9,10.

Contestualmente si autorizza l’anticipo stagionale dei seguenti servizi da effettuarsi con motonave: Procida — Pozzuoli ore 8,00; Pozzuoli — Procida ore 9,25

La presente rimodulazione è operativa già a far data da domani giovedì 12 marzo 2020 fino al termine dell’emergenza epidemiologica di cui in oggetto, o comunque fino a nuove disposizioni.

Sarà cura delle Società in indirizzo dare una preventiva e adeguata comunicazione all’utenza.

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