Il Dispari 20201228 – Redazione culturale DILA

Il Dispari 20201228 – Redazione culturale DILA

Il Dispari 20201228

Il Dispari 20201228

TINA BRUNO | La poesia: un po’ di storia

Nei  primi anni del secolo scorso una serie di fattori di vario genere ha contribuito a modificare profondamente il panorama letterario.

Nasce, infatti, l’Ermetismo che si caratterizza come corrente poetica che teorizza la necessità di attribuire all’arte una funzione etica-metafisica e alle parole la funzione di tramite con l’assoluto (o addirittura tra la realtà alternativa e quella empirica).

La poesia diventa principio e fine di se stessa.

Questa concezione fa sì che i riflessi sulla letteratura e sulla poesia siano, soprattutto, rilevanti sul fine della poetica o della concezione dell’arte, nei termini di una rinnovata discussione sullo statuto tradizionale o, a maggior ragione, intorno alla figura del poeta o della poesia.
La poesia è l’arte di rappresentare la parte intima dell’essere umano: sentimenti, emozioni, solitudine, gioia, amore, spazio, natura, inoltre è il mezzo di comunicazione che unisce gli stati d’animo delle persone.
Strutturalmente la poesia si presenta in lirica, in rima o in prosa.
La lirica è caratterizzata dal processo di ripensare, da capo, il linguaggio poetico–tradizionale le cui caratteristiche sono: dissoluzione delle forme metriche, dissoluzione delle forme, degli accenti.
Sillabe e accenti consentono di controllare la musicalità delle parole, il ritmo e i versi stessi.

I versi risultano, così, dettati dagli accenti e dalle sillabe che li differenziano nel ritmo.

Si ha un suono musicale quando è ben ritmato, con gli accenti nella giusta posizione.
I versi si distinguono per il numero delle sillabe e vanno dal quaternario all’endecasillabo.
Dopo questi brevi cenni sulla storia della poesia riprendo a monitorare la raccolta poetica di Bruno Mancini fermandomi a leggere una poesia racchiusa nell’antologia “Penne Note Matite” ANNO 2017” dal titolo.
————————–

UN’OMBRA

Un’ombra
sconvolge
la piana dì alghe statiche
con ritmo lento di medusa
con pause di dolcezze lunari
-sotto
le sabbie
smosse
più calde e umide-,
un’ombra una carne un’ora
Tu.
—————-
La poesia “Un’ombra”, scritta dal poeta e scrittore Bruno Mancini, fa parte della raccolta “Segni” (1964 – 1987), ed è stata poi, nel 2017, inserita nell’Antologia “Penne Note Matite” presentata nell’Aula Magna del Museo delle Culture (MUDEC di Milano che si caratterizza come polo multidisciplinare dedicato alle diverse testimonianze e culture del mondo) sede espositiva delle civiche raccolte etnografiche.

Si tratta di una poesia di pochi versi ma di ampia musicalità, dove gli accordi ambientali seguono di pari passo quelli dei personaggi coinvolti, e dove il silenzio statico del posto, interrotto dal ritmo lento delle meduse, accompagna il lettore verso la sabbia umida e calda mossa dalla armonia alternata di silenzi e di accodi lunari che danno vita ad una danza di suoni e di pause mentre un’ombra sconvolge quell’ordine naturale.

Il poeta con stupore e meraviglia domanda.
TU.

Il Dispari 20201228

Il Dispari 20201228

Grave lutto per Liga Sarah Lapinska

Tutta la redazione di questo giornale si associa alle espressioni di cordoglio che DILA rivolge a Liga Sarah Lapinska per la morte della sua cara madre.

Liga Sarah Lapinska, Socia fondatrice dell’Associazione culturale “Da Ischia L’Arte – DILA” della quale è ambasciatrice per la Lettonia, è, da sempre, una delle figure maggiormente attive nello sviluppo dei progetti Made in Ischia, oltre ad essere una regolare collaboratrice di questa pagina culturale.

Traduttrice di varie lingue (russo, Italiano, inglese oltre che del lettone, sua lingua madre) Liga ha costantemente assunto impegni di notevole importanza in ambito sociale e politico, sempre disponibile a difendere le ragioni dei deboli e degli emarginati.

Scrittrice, poetessa, pittrice, ceramista, musicista, Liga ha ottenuto numerosi riconoscimenti nelle varie edizioni del premio “Otto Milioni” dedicato alla memoria del Commendatore Agostino Lauro e, nel 2014, è venuta a Ischia per ritirare il diploma di vincitrice messo in palio dall’Istituto Agostino Lauro tramite il suo presidente On. Salvatore Lauro.

A Liga vanno tutti i nostri sentimenti di affettuosa vicinanza.

TWITTERONE: Ottobre 2020

Da Liga Sara Lapinska:

1) Ārija Norkalne con piacere ha regalato la nostra antologia “Penne Note Matite” a Daiga, una ragazza giovanissima e dolce, studiosa dell’arte e delle tecniche del restauro che si è mostrata felicissima di ricevere questo regalo.

2) Per conto di DILA ho regalato al pianista e musicologo Raffi Kharajanyan il mio disegno “We Are Returned”.

Pensando anche alla memoria di sua moglie Nora Novik pianista come lui.

Tutti e due hanno suonato per lunghi anni insieme numerosi studi e sonate con sorprendente virtuosismo.

Lui ha fatto i complimenti al mio disegno qualificandolo: significativo ed espressivo.

Attualmente sto scrivendo la fiaba “Portami a casa!” nella quale narro la nostra storia trasformata in mito e, in essa, questo disegno sarà uno di quelli che ne illustreranno alcune scene.

Presto verrà pubblicata la nostra Antologia annuale “Arte Altrove” nella quale si potrà leggere l’intervista, tradotta in italiano, che mi ha rilasciato Raffi Kharajanyan per questa testata giornalistica

Lo ringrazio di tutto cuore per le espressioni di stima sempre molto ideali!

3) Per conto di DILA, Ivan Defabiani ha ricevuto la nostra antologia “Una pagina un’emozione”; la pergamena che attesta che lui è uno dei vincitori nel nostro concorso “Otto Milioni” come cantante tenore dai timbri sia forti sia pieni di emozioni; e il mio disegno “The Lullaby by a Goddess”.

Ivan Defabiani canta nel teatro dell’Opera “La Scala” a Milano e spesso viaggia con i suoi concerti. Quando è possibile… nonostante la pandemia.

Ivan partecipa a nostri concorso un anno dopo l’altro.

Lo ringrazio per la sua sincerità!

4) Per conto di DILA ho regalato la mia grafica “Two Sisters”, che illustra la mia fiaba”Ninnananna” pubblicata in una dalle nostre antologie, alla mia vicina di casa Anna Tereza Greivule.

Nonostante la sua vita non sia facile, lei è capace di credere ai miracoli.

5) Per conto di DILA ho regalato la mia grafica “The Time to Meditate” e la nostra antologia “Da Ischia l’Arte” a Viesturs Āboliņš.

Egli scrive anche fiabe e testi narrativa.

Lo ringrazio per i magnifici fiori che mi ha fatto giungere in occasione del mio compleanno e per la discreta cordialità che lo aiuta a conoscere gli altri.

6) Ho regalato al mio amico pugliese che attualmente abita in Germania, Antonio Di Nauta, la mia grafica “Be Tender, Oh My Heart!”.

Nel stesso tempo lui ha ricevuto la pergamena nella qualità di vincitore di una sezione del nostro concorso “Otto Milioni”.

Grazie per le tue canzoni, amico mio!

In ricordo dei nostri viaggi verso l’isola chiamata Ischia!

Il Dispari 20201228

Il Dispari 20201228

Il Dispari 20201228

Il Dispari 20201228

Il Dispari 20201221 – Redazione culturale DILA

Il Dispari 20201221 – Redazione culturale DILA

EDITORIALE | EVVIVA I POETI – poesia di Roberta Panizza

Ha avuto inizio in questo mese una nuova rubrica, EVVIVA I POETI, curata dalla scrittrice TINA BRUNO della quale abbiamo già avuto modo di apprezzare, su queste pagine, alcune sue perspicaci divagazioni su temi sociali molto interessanti.

Di Tina Bruno scrittrice vi parliamo in questa stessa pagina nella quale lei, per continuare nella sua nuova attività giornalistica in funzione letteraria, ha scelto di recensire una poesia di Roberta Panizza.

Per quel tanto o poco che ho capito sulle individualità interpretative della poesia, specialmente in riferimento ai testi di poeti non solo moderni ma finanche non corroborati da corposi studi accademici esplicativi dei contenuti linguistici, formali ed oggettivi insiti nei loro poemi, mi sento tranquillo nell’affermare che questa lettura della poesia PENSIERO proposta da Tina Bruno, pur essendo molto evocativa, potrebbe essere considerata come una variante intrigante e seducente della metafora che senza dubbio è implicita nei versi di Roberta Panizza.

Ringraziamo Tina Bruno per il suo contributo e ci auguriamo che l’Autrice del testo ne sia affascinata come è capitato a noi.

Il Dispari 20201221 – Redazione culturale DILA

Tina Bruno | “PENSIERO” poesia di Roberta Panizza

Non conosco Roberta Panizza dì persona ma solo attraverso le sue opere.
Da una ricerca sul web ho scoperto che insegna, scrive libri dì narrativa, dì poesia e collabora con l’associazione culturale DILA essendone una Socia Fondatrice.

Dalle notizie che si riferiscono a lei è emerso tutto l’amore che nutre per la sua terra, la sua gente, la sua cultura, le sue montagne, ma anche l’amore per Ischia dove si reca spesso per collaborare con l’Associazione culturale “Da Ischia L’Arte – DILA” e dove apprezza e condivide usi, costumi e tradizioni del posto.

La poesia “PENSIERO” che desidero commentare oggi, in questa rubrica che ho il privilegio di curare per conto dell’Associazione DILA, fa parte di una raccolta “Le mille porte” pubblicata da Aletti nell’anno 2003.

PENSIERO è stata poi selezionata per far parte della splendida antologia di Arti varie “Penne Note Matite” (edita nell’anno 2017 dalla Casa Editrice IL SEXTANTE di Maria Pia Ciaghi con la copertina tratta dall’opera pittorica LE MUSE, di Milena Petrarca, vincitrice del premio “OTTO MILIONI” presentata al Museo Mudec di Milano nell’ambito di un progetto Made in Ischia partecipante alla manifestazione internazionale BookCity,.

PENSIERO

Atomico io
s’espande
oleosa goccia
nel profondo
immenso
liquido nero.

Spudorato gioco.

Intuizione
fugace riverbero bianco
oscurando annichilisce
breve attimo la ragione.

Euforica delusione.

Oltre la meta
ancora infinito.

La mia personale lettura della poesia PENSIERO mi fa immaginare Roberta Panizza che cerca di invitare il genere umano alla difesa dell’ambiente.

Ricca di suggerimenti educativi, di consigli su come dominare gli abusi e la mancanza di rispetto delle cose comuni.

In essa trovo la proiezione dell’Autrice che descrive la sua battaglia contro l’inquinamento, immaginando un atomo che ben presto è assorbito dalle acque sporche dell’oceano.

Grazie a uomini senza scrupoli che continuano a inquinare, anche se per un gioco assurdo il riverbero bianco illumina quelle acque facendole brillare, dando all’osservatore la sensazione del pulito.

Una goccia nell’oceano cosa può fare?
Una goccia nell’oceano?

Può essere l’inizio di una visione di pulizia, assegnando responsabilità e coinvolgendo i popoli della terra.

La ragione, per un attimo, anche se prova piacere, si rende conto che per un gioco ancestrale oltre l’orizzonte c’è l’infinito.

Tina Bruno

 

Il Dispari 20201221 – Redazione culturale DILA

Da sinistra: Antonio Mencarini – Roberta Panizza – Benedetto Valentino

Il Dispari 20201221 – Redazione culturale DILA

Il Dispari 20201221 – Redazione culturale DILA

Bruno Mancini | TINA BRUNO tra poesia e impegno sociale

Tina Bruno, come ben sanno i lettori più attenti di questa pagina, ha iniziato una collaborazione continua con IL DISPARI prendendosi cura della nuova rubrica “EVVIVA I POETI” che ha esordito la scorsa settimana.

Ma Tina Bruno, oltre ad essere una sensibile lettrice ed opinionista di opere poetiche è anche una scrittrice impegnata nel sociale con mille battaglie in ambito educativo e a tutela dell’infanzia.

Oggi abbiamo scelto di darvi qualche input sul suo libro “Asili nido ed educatrici” pubblicato nel 2010 dalla Casa editrice Kimerik e classificato al primo posto nel concorso “Speciale infanzia 2020”, augurandoci di offrirvi una buona ragione per avvicinarvi alla prosa e alle “battaglie” della nostra Autrice.

Nella nota introduttiva si legge “Quando si lavora con i bambini e per i bambini in un’istituzione come il nido, dove la gestione sociale porta avanti l’impegno assegnatole dalla stessa legge N° 1044 (che nel lontano 1971 istituì i nidi), la qualità del sevizio è eccellente.
Gli operatori, animati e spinti a svolgere la propria professione dall’obiettivo che li unisce, cioè il benessere del bambini, svolgono ogni attività cono spirito di collaborazione e con la voglia di creare occasioni e percorsi educativi che forniscano al bambino la serenità di cui ha bisogno.
Questo è stato lo stimolo che mi ha sostenuta durante il mio lungo percorso lavorativo e questa è la forza che adesso mi sprona a comunicare a chi si occupa di educazione le mie bellissime esperienza vissute con i bambini, in parte già raccontate in alcuni libri pubblicati sin dall’anno 2006.

Tina Bruno ha iniziato con una piccola antologia dal titolo “Il pesciolino curiosone“, che ha curato e che ha visto la partecipazione del gruppo educativo del nido “Acquarelli” (adesso nido “Ciclamino”) di cui lei faceva parte.

Nello stesso periodo ha pubblicato “Piccola raccolta“, un libro di favole e poesie per bambini, mentre, nell’anno 2007, ha pubblicato “Favole educative” e “Il girotondo delle parole“.
Sono del 2008 “Le parole della vita” e “La cultura dell’infanzia”.

Tina Bruno ha partecipato a vari concorsi di narrativa e poesia, ricevendo diplomi d’onore e attestati di merito.
Ha, inoltre, preso parte ad alcune antologie, tra cui le ultime pubblicate dal Made in Ischia dell’Associazione culturale “Da Ischia L’Arte – DILA”, e ha ricevuto numerosi riconoscimenti anche a seguito della partecipazione al concorso “Granelli di parole” con la poesia “Grazie”.

Nel 2008 ha aderito ad un concorso di narrativa e poesia bandito dal Clubs des Poètes, ricevendo dalla città di Rivoli (TO) un diploma d’onore per la poesia “La sorte”.

Altri attestati le sono stati conferiti per la partecipazione alla terza e quarta edizione del concorso “Granelli di parole” con le poesie “Voglia di libertà” e “Il dopo”.

Nell’anno 2009 ha vinto il primo premio, con la favola “Festa a sorpresa”, nonché un attestato di merito per la poesia “I suoni del corpo”, nel concorso nazionale di narrativa e poesia “Speciale infanzia” bandito dall’Associazione Marel, promosso e sostenuti dalla Provincia di Roma e dalle biblioteche romane.

E ci fermiamo qui, rimandando ad una nuova occasione il prosieguo della sua attività letteraria fino ai giorni nostri.

Oggi, ciò che più la soddisfa e la rende felice è la consapevolezza di vedere, meritatamente, diffuso su internet il suo nome accanto a quelli di celebri scrittori di letteratura per grandi e piccini, attraverso i suoi volumi che una libreria universitaria si è presa cura di pubblicizzare.

Il Dispari 20201221 – Redazione culturale DILA

Il Dispari 20201221 – Redazione culturale DILA

Il Dispari 20201221 – Redazione culturale DILA

Il Dispari 20201214

Il Dispari 20201214

Il Dispari 20201214

Il fatto e la passione

In questo periodi di grande attenzione per la situazione sanitaria, desidero invitarvi a leggere la mia poesia “Il fatto e la passione” tratta dal volume “La sagra del peccato” (1957 – 2003) nella quale illustro la scena del trapianto di cuore donato da un poeta morto ad un individuo, Ignazio, dalla vita poco edificante.

Ciò che nella narrazione poetica avvenne prima, e ciò che avverrà dopo questo “evento”, lo potrete leggere accedendo alla pagina

https://www.emmegiischia.com/wordpress/bruno-mancini/poesie/la-sagra-del-peccato/

dove sono pubblicate alcune poesie della raccolta.

Intanto, però, mi preme invitarvi a fare attenzione alle figure retoriche presenti nella poesia, perché metafora, sineddoche, metonimia, allitterazione, allegoria, iperbole, onomatopea ecc. sono spesso in giro tra questi versi.

Dalla raccolta di poesie
“La sagra del peccato”
(1957 – 2003):

Ignazia mi stende sul letto

Ignazio è già steso sul letto

non è il mio letto

la prima volta

non c’è il mio odore

e penso ancora a nostro figlio

non c’è il cuscino

e forse pensa a nostro figlio

odio gli alberghi

al cane

è scomodo per il mio corpo

alle tasse

“Sbrigati Ignazia”

senza fantasia

senza fantasia

senza mistero

senza mistero

senza colori

senza colori

è scomodo per il mio corpo

e voglio dargli un bacio

“Sbrigati Ignazia”.

Ignazia mi abbaglia

è la mia luce

muovendo un lume mi scruta

neanche spengo la TV

non è la mia gola

sguardi veloci

non è il mio ventre

tum tum tum

non è il mio pube

mi piace questo ritmo

odio le mani sul petto

tum tum tum

fissato da occhiali dorati

sempre uguale

“Sbrigati Ignazia”

tum tum tum

la lingua in bocca

va bene così

il ciuccio all’uccello

tum tum tum

lo spray e l’aerosol

la scena è perfetta

fissato da occhi dorati

ora è il mio turno

“Sbrigati Ignazia”.

Ignazia mi stordisce

Ignazio è già stordito

non è il suo volto banale

il suo volto è teso

non c’è una piega

forse lui sogna

non c’è una ruga

il mare in pedalò

non c’è un sorriso

i monti

odio i peli nel naso

Parigi in bicicletta

è enorme su i miei occhi

l’isola all’alba

“Sbrigati Ignazia”

il suono del suo stereo

le ciglia

l’ultima baldracca

i baffi

no, non voglio

i peli sul culo

mi sogna

è enorme su i miei occhi

mi sogna

“Sbrigati  Ignazia”.

Ignazia sta cambiando la mia vita

la vita cambia gli uomini

è ansimante e sudata

mi ama

ora è solo con le sue voglie

e mi uccide

mi ama

ora è solo

o mi uccide

mi ama

ora… … … … … … … … … … …

odio i ritorni ……………………………… …

“SBRIGATI IGNAZIA”…………………

mi ama                           ……………………………….

simbiosi perfetta

e mi uccide

mi ama

muoviti coglione

o mi uccide

mi ama

pulsa puttano

odio i ritardi

sbatti perdio

            “SBRIGATI DONNA”

batti

mi ha già cambiato il cuore
ed io
non so se
quando avrò smesso
il flamenco
su capitelli in fumo
d’antico
quando avrò smesso
d’essere
padrone di Aladino
quando avrò sciolto
i remi
al mio vascello
vorrò sapere se
se
se
se Ignazio di Frigeria e D’Alessandro
se
se
se riuscirò ad amarla ancora
se
se
se sarò vivo oppure morto.

Il Dispari 20201214

Il Dispari 20201214

Bruno Mancini | BENITO CORRADINI “I sogni del mio giorno”  

 

Benito Corradini, nato a Capronica, laureato in scienze politiche, Giornalista, già Dirigente della Regione Lazio, è anche un Poeta sensibile e raffinato come potrete apprezzare nella lirica che concluderà questa presentazione.

Giornalista dal 1970; Capo Ufficio Stampa CRPE del Lazio; Consigliere dell’Ordine Nazionale Giornalisti; Fondatore e Direttore dal 1972 della rivista La Sponda (oltre 500 numeri); Fondatore del Centro Internazionale La Sponda poi divenuto Accademia Internazionale La Sponda; Autore di circa 6000 articoli su quotidiani e periodici.

Ideatore ed Organizzatore, per Artisti italiani e straneri, di circa:
3000 mostre collettive in Italia e all’estero
2500 presentazioni di cataloghi
1500 mostre personali
1500 premi e riconoscimenti
500 mostre estemporanee
150 premi internazionali di arte e cultura
100 convegni
5 libri di poesie
2 murales.

Ideatore (nel 1981) del defilé “Donna sotto le stelle” a Roma -Trinità del Monti (il primo e più grande del mondo)

Tutto ciò non solo in Italia, ma anche e prevalentemente in Grecia, Francia, Finlandia, Norvegia, Siria, Cina.

Romano Bartoloni (Presidente Sindacato Cronisti Romani) nel 2004, in un articolo dal titolo “La sua Musa nelle cose quotidiane” ha scritto di lui: “Benito Corradini rivela una personalità poliedrica e dalle doti rare in tempo ad alto tasso tecnologico ma a basso corso di umanesimo […] La poesia è da sempre legata al mondo del magico e dell’irrazionale, si soglie in rivoli di versi per colmare l’animo assetato di amore e di emozioni, perché più della storia è la poesia vicina alla verità del quotidiano degli uomini (Platone) […] Le liriche di Corradini commuovono, scuotono le corde più sensibili, quando canta la malinconia e la nostalgia, compagna inseparabile vita…”

Luigi Saitta, Segretario di Redazione TG1 ha scritto in anteprima al libro “I sogni del mio giorno” pubblicato da Corradini nel 2005  “Liriche che evocano ricordi, viaggi, esperienze, amare solitudini. Ricordi sospesi tra le isole Greche e le montagne del Trentino e dell’Abruzzo, con una affettuosa e partecipe attenzione nel mondo dell’arte, che l’autore avverte quanto mai vicino”.

Ecco, molte sue poesie sono dedicate al mare, alle isole, alla natura e abbiamo ottime ragioni per credere che una delle prossime liriche di Benito Corradini sarà dedicata alla nostra isola d’Ischia.

TENERIFE
Febbraio 1998

Il vento
ti sfiora
d’incanto
dei tanti profumo
del mare
e dei monti
d’intorno.

Il Dispari 20201214

Il Dispari 20201214

Il Dispari 20201214

Il Dispari 20201214

Il Dispari 20201214

Il Dispari 20201214

DILA

NUSIV

VIRUSISCHIA