Agli angoli degli occhi Canto a tre voci

Canto a tre voci

Tutti i testi del libro “Agli angoli degli occhi” in gratuita lettura

Canto a tre voci

1) “C’era una volta un negro”
2) I nuovi fanciulli ascoltano
1) “ma quella stessa volta non c’era la negra”
2) la nuova nonna dice
3) “E il negro era su un’isola affollata
al sole dei bianchi.
Dopo poco scottato fuggì.”

Liscio come di un volto di donna

Da tutte quelle acque

Scivolavano le parole

Dall’ultima ora

Non ho più coraggio

Sono passate

Sono nel punto dove più c’è fuga

Ho in faccia finestre

Fermati

Non viene più

Come una lisca di pesce

Sollevano pietre

Della più bella notte

Eravamo saliti

Correte venti a macinar

Jel m’ha dì

Calmati

Miscuglio 21 – 1

Invocazione n° 21 – 1

Discorso n° 21 – 1

Un giorno da 52 parole

Topi di fogna

Datemi una tinozza

Erano giorni incerti

Esco da un pagliaio

Ruotano mani

So d’averle messo

Tu hai parlato non miti

Prendi un badile e spala

In un carcere

Conosco due città bene

E quando mi sarò svegliato?

Scomposizione n°21+8

Sonia. Ascoltami

Antichi

Parlo di te

Scomposizione n° 21-6

Scomposizione n° 21-7

Ho una donna

Su una panchina

Ti piacciono

Ammiri le mie mani

L’ombra di piedi in croce

Laggiù

Ta

Scomposizione n° 21+7 – 6

Che vedo tornando

Invocazione 21-2

Coro futuro

Canto a tre voci

Eppure la vela è stata

Epigrafe

Rottami

Anche è stata una scure

Uomo meditativo

È tua

Il volto facile

Già fatto

Vedi e vola una carta

Brulichio

Esorcismo

Concettuoso

Carme 3°

Le vacche magre

Eppure è strano

Parlerai con le amiche

Ancora

Ora una volta

La lucertola verde

Così pure si spezza

Agli angoli degli occhi

Tu non ignori

No, no

Riassunto. Epilogo

Bagna la pioggia

Come carni lentamente

Non devi parlarmi

Agli angoli degli occhi

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Agli angoli degli occhi

Bruno Mancini a buon ragione può essere definito “pioniere” della cultura letteraria ischitana in un processo di rinascita che fa seguito ad un lungo letargo.
Sembra quasi che la sensibilità emotiva di Bruno si sia incontrata/scontrata per anni con la lussureggiante natura ischitana, un connubio di spinte uguali e contrarie che si respingono, si annullano a vicenda, a volte fanno l’amore.

Segni questi di un’autorialità che si fa sensuale e passionale senza mai scadere nella volgarità, emotività di un uomo che sa amare con distaccato cinismo ed al contempo con l’ingenuità di un ragazzino

Data di pubblicazione 29 giu 2011
Lingua italiano
ISBN 9781446710227
Categoria Poesia
Copyright Tutti i diritti riservati – Licenza di copyright standard

Pagine 624
Libro a copertina morbida
Colore del contenuto Bianco e nero
Dimensioni Commerciale USA (152 x 229 mm)
Parole chiave Poesie amore Ischia passioni

Agli angoli degli occhi Coro futuro

Coro futuro

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Coro futuro

“Hai bisogno di me?
Sono l’addetto al 2° piano A38G54 Torino.”
“Si, appunto, grazie, io sono H910090 Roma,
molto lieto, è che… insomma ho
chiamato perché gradirei cenare in camera.”
“Bene, allora puoi venire a ritirare la tua cena,
dalle 19 alle 19,30.”
“Cosa mangiamo?”

Liscio come di un volto di donna

Da tutte quelle acque

Scivolavano le parole

Dall’ultima ora

Non ho più coraggio

Sono passate

Sono nel punto dove più c’è fuga

Ho in faccia finestre

Fermati

Non viene più

Come una lisca di pesce

Sollevano pietre

Della più bella notte

Eravamo saliti

Correte venti a macinar

Jel m’ha dì

Calmati

Miscuglio 21 – 1

Invocazione n° 21 – 1

Discorso n° 21 – 1

Un giorno da 52 parole

Topi di fogna

Datemi una tinozza

Erano giorni incerti

Esco da un pagliaio

Ruotano mani

So d’averle messo

Tu hai parlato non miti

Prendi un badile e spala

In un carcere

Conosco due città bene

E quando mi sarò svegliato?

Scomposizione n°21+8

Sonia. Ascoltami

Antichi

Parlo di te

Scomposizione n° 21-6

agli-angoli-scomposizione-n-21-7

Ho una donna

Su una panchina

Ti piacciono

Ammiri le mie mani

L’ombra di piedi in croce

Laggiù

Ta

Scomposizione n° 21+7 – 6

Che vedo tornando

Invocazione 21-2

Coro futuro

Canto a tre voci

Eppure la vela è stata

Epigrafe

Rottami

Anche è stata una scure

Uomo meditativo

È tua

Il volto facile

Già fatto

Vedi e vola una carta

Brulichio

Esorcismo

Concettuoso

Carme 3°

Le vacche magre

Eppure è strano

Parlerai con le amiche

Ancora

Ora una volta

La lucertola verde

Così pure si spezza

Agli angoli degli occhi

Tu non ignori

No, no

Riassunto. Epilogo

Bagna la pioggia

Come carni lentamente

Non devi parlarmi

Agli angoli degli occhi

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Agli angoli degli occhi

Bruno Mancini a buon ragione può essere definito “pioniere” della cultura letteraria ischitana in un processo di rinascita che fa seguito ad un lungo letargo.
Sembra quasi che la sensibilità emotiva di Bruno si sia incontrata/scontrata per anni con la lussureggiante natura ischitana, un connubio di spinte uguali e contrarie che si respingono, si annullano a vicenda, a volte fanno l’amore.

Segni questi di un’autorialità che si fa sensuale e passionale senza mai scadere nella volgarità, emotività di un uomo che sa amare con distaccato cinismo ed al contempo con l’ingenuità di un ragazzino

Data di pubblicazione 29 giu 2011
Lingua italiano
ISBN 9781446710227
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Pagine 624
Libro a copertina morbida
Colore del contenuto Bianco e nero
Dimensioni Commerciale USA (152 x 229 mm)
Parole chiave Poesie amore Ischia passioni

Agli angoli degli occhi Invocazione 21-2

Invocazione 21-2

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Invocazione 21-2

Gesù Cristo perché mi hai fatta così disgraziata!?
Non mi vuole perché sono incinta!
Nemmeno tremila
nemmeno
Gesù Cristo perché?!

Liscio come di un volto di donna

Da tutte quelle acque

Scivolavano le parole

Dall’ultima ora

Non ho più coraggio

Sono passate

Sono nel punto dove più c’è fuga

Ho in faccia finestre

Fermati

Non viene più

Come una lisca di pesce

Sollevano pietre

Della più bella notte

Eravamo saliti

Correte venti a macinar

Jel m’ha dì

Calmati

Miscuglio 21 – 1

Invocazione n° 21 – 1

Discorso n° 21 – 1

Un giorno da 52 parole

Topi di fogna

Datemi una tinozza

Erano giorni incerti

Esco da un pagliaio

Ruotano mani

So d’averle messo

Tu hai parlato non miti

Prendi un badile e spala

In un carcere

Conosco due città bene

E quando mi sarò svegliato?

Scomposizione n°21+8

Sonia. Ascoltami

Antichi

Parlo di te

Scomposizione n° 21-6

agli-angoli-scomposizione-n-21-7

Ho una donna

Su una panchina

Ti piacciono

Ammiri le mie mani

L’ombra di piedi in croce

Laggiù

Ta

Scomposizione n° 21+7 – 6

Che vedo tornando

Invocazione 21-2

Coro futuro

Canto a tre voci

Eppure la vela è stata

Epigrafe

Rottami

Anche è stata una scure

Uomo meditativo

È tua

Il volto facile

Già fatto

Vedi e vola una carta

Brulichio

Esorcismo

Concettuoso

Carme 3°

Le vacche magre

Eppure è strano

Parlerai con le amiche

Ancora

Ora una volta

La lucertola verde

Così pure si spezza

Agli angoli degli occhi

Tu non ignori

No, no

Riassunto. Epilogo

Bagna la pioggia

Come carni lentamente

Non devi parlarmi

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Agli angoli degli occhi

Bruno Mancini a buon ragione può essere definito “pioniere” della cultura letteraria ischitana in un processo di rinascita che fa seguito ad un lungo letargo.
Sembra quasi che la sensibilità emotiva di Bruno si sia incontrata/scontrata per anni con la lussureggiante natura ischitana, un connubio di spinte uguali e contrarie che si respingono, si annullano a vicenda, a volte fanno l’amore.

Segni questi di un’autorialità che si fa sensuale e passionale senza mai scadere nella volgarità, emotività di un uomo che sa amare con distaccato cinismo ed al contempo con l’ingenuità di un ragazzino

Data di pubblicazione 29 giu 2011
Lingua italiano
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Agli angoli degli occhi Che vedo tornando

Che vedo tornando

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Che vedo tornando

Che vedo tornando a casa
fabbriche fumo case
che vedo partendo da casa
il ragazzo non è più sciuscià
dentro fabbriche, fumo
vicino case.

Liscio come di un volto di donna

Da tutte quelle acque

Scivolavano le parole

Dall’ultima ora

Non ho più coraggio

Sono passate

Sono nel punto dove più c’è fuga

Ho in faccia finestre

Fermati

Non viene più

Come una lisca di pesce

Sollevano pietre

Della più bella notte

Eravamo saliti

Correte venti a macinar

Jel m’ha dì

Calmati

Miscuglio 21 – 1

Invocazione n° 21 – 1

Discorso n° 21 – 1

Un giorno da 52 parole

Topi di fogna

Datemi una tinozza

Erano giorni incerti

Esco da un pagliaio

Ruotano mani

So d’averle messo

Tu hai parlato non miti

Prendi un badile e spala

In un carcere

Conosco due città bene

E quando mi sarò svegliato?

Scomposizione n°21+8

Sonia. Ascoltami

Antichi

Parlo di te

Scomposizione n° 21-6

agli-angoli-scomposizione-n-21-7

Ho una donna

Su una panchina

Ti piacciono

Ammiri le mie mani

L’ombra di piedi in croce

Laggiù

Ta

Scomposizione n° 21+7 – 6

Che vedo tornando

Invocazione 21-2

Coro futuro

Canto a tre voci

Eppure la vela è stata

Epigrafe

Rottami

Anche è stata una scure

Uomo meditativo

È tua

Il volto facile

Già fatto

Vedi e vola una carta

Brulichio

Esorcismo

Concettuoso

Carme 3°

Le vacche magre

Eppure è strano

Parlerai con le amiche

Ancora

Ora una volta

La lucertola verde

Così pure si spezza

Agli angoli degli occhi

Tu non ignori

No, no

Riassunto. Epilogo

Bagna la pioggia

Come carni lentamente

Non devi parlarmi

Agli angoli degli occhi

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Agli angoli degli occhi

Bruno Mancini a buon ragione può essere definito “pioniere” della cultura letteraria ischitana in un processo di rinascita che fa seguito ad un lungo letargo.
Sembra quasi che la sensibilità emotiva di Bruno si sia incontrata/scontrata per anni con la lussureggiante natura ischitana, un connubio di spinte uguali e contrarie che si respingono, si annullano a vicenda, a volte fanno l’amore.

Segni questi di un’autorialità che si fa sensuale e passionale senza mai scadere nella volgarità, emotività di un uomo che sa amare con distaccato cinismo ed al contempo con l’ingenuità di un ragazzino

Data di pubblicazione 29 giu 2011
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Agli angoli degli occhi Scomposizione n° 21+7 – 6

Scomposizione n° 21+7 – 6

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Scomposizione n° 21+7 – 6

Bere
ecco voglio.
Ammorbidita a fatica la frana
è burro
mi unge i capelli.
Che schifo.
Bere. Bere birra.
Bere birra buona.
Bere birra buona subito
bubito bubito.

Liscio come di un volto di donna

Da tutte quelle acque

Scivolavano le parole

Dall’ultima ora

Non ho più coraggio

Sono passate

Sono nel punto dove più c’è fuga

Ho in faccia finestre

Fermati

Non viene più

Come una lisca di pesce

Sollevano pietre

Della più bella notte

Eravamo saliti

Correte venti a macinar

Jel m’ha dì

Calmati

Miscuglio 21 – 1

Invocazione n° 21 – 1

Discorso n° 21 – 1

Un giorno da 52 parole

Topi di fogna

Datemi una tinozza

Erano giorni incerti

Esco da un pagliaio

Ruotano mani

So d’averle messo

Tu hai parlato non miti

Prendi un badile e spala

In un carcere

Conosco due città bene

E quando mi sarò svegliato?

Scomposizione n°21+8

Sonia. Ascoltami

Antichi

Parlo di te

Scomposizione n° 21-6

agli-angoli-scomposizione-n-21-7

Ho una donna

Su una panchina

Ti piacciono

Ammiri le mie mani

L’ombra di piedi in croce

Laggiù

Ta

Scomposizione n° 21+7 – 6

Che vedo tornando

Invocazione 21-2

Coro futuro

Canto a tre voci

Eppure la vela è stata

Epigrafe

Rottami

Anche è stata una scure

Uomo meditativo

È tua

Il volto facile

Già fatto

Vedi e vola una carta

Brulichio

Esorcismo

Concettuoso

Carme 3°

Le vacche magre

Eppure è strano

Parlerai con le amiche

Ancora

Ora una volta

La lucertola verde

Così pure si spezza

Agli angoli degli occhi

Tu non ignori

No, no

Riassunto. Epilogo

Bagna la pioggia

Come carni lentamente

Non devi parlarmi

Agli angoli degli occhi

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Agli angoli degli occhi

Bruno Mancini a buon ragione può essere definito “pioniere” della cultura letteraria ischitana in un processo di rinascita che fa seguito ad un lungo letargo.
Sembra quasi che la sensibilità emotiva di Bruno si sia incontrata/scontrata per anni con la lussureggiante natura ischitana, un connubio di spinte uguali e contrarie che si respingono, si annullano a vicenda, a volte fanno l’amore.

Segni questi di un’autorialità che si fa sensuale e passionale senza mai scadere nella volgarità, emotività di un uomo che sa amare con distaccato cinismo ed al contempo con l’ingenuità di un ragazzino

Data di pubblicazione 29 giu 2011
Lingua italiano
ISBN 9781446710227
Categoria Poesia
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Agli angoli degli occhi Ta

Ta

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Ta

1
Ta
ta, tatà, ta
ta, tatà, ta
tatata
ta, tatà, ta
tatà, ta, ta
ta, tatà, ta
ta, tatà, ta
tatatatatatata.

2
Spari
le armi parlano.
Dissanguano montagne.
Uomini parlano
le armi parlano.
Le armi tacciano
gli uomini muoiono.
Uomini muoiono
le armi tacciono.

3
…….. in cielo,
sott’acqua, sull’acqua,
nel ferro, vicino al ferro,
vicino all’esplosivo, il fabbro,
il contadino, il borsaiolo:
i corpi.

4
Cantano.
I folli cantano.
Uccidere dovrebbero.
La loro pazienza.
La loro mansuetudine.
Il suicidio.
L’omicidio.
La guerra.
La potenza.
Infine.

5
Cantano le loro donne,
che a casa partoriscono sole
che zappano sole
che sole
con altre sole
sole vivono
distrutte
voglie.

6
Ta
ta, tatà, ta
ta, tatà, ta
sparano altri soli
tatatatatatata
dissanguano montagne
cantano le montagne.
Dissanguano le donne
cantano le donne.

7
“Alla fine di quelle montagne
esiste il regno dei nostri figli.
Lì, siate eroi per le vostre donne
combattendo lottando vincendo.”

8
Applaudono.
I folli applaudono.
Uccidere dovrebbero.
“Siate eroi per le vostre donne.”
Uccidere dovrebbero.
“Combattendo lottando vincendo.”
Donne.
Uomini.
Risuscitando.
Eroi.

Liscio come di un volto di donna

Da tutte quelle acque

Scivolavano le parole

Dall’ultima ora

Non ho più coraggio

Sono passate

Sono nel punto dove più c’è fuga

Ho in faccia finestre

Fermati

Non viene più

Come una lisca di pesce

Sollevano pietre

Della più bella notte

Eravamo saliti

Correte venti a macinar

Jel m’ha dì

Calmati

Miscuglio 21 – 1

Invocazione n° 21 – 1

Discorso n° 21 – 1

Un giorno da 52 parole

Topi di fogna

Datemi una tinozza

Erano giorni incerti

Esco da un pagliaio

Ruotano mani

So d’averle messo

Tu hai parlato non miti

Prendi un badile e spala

In un carcere

Conosco due città bene

E quando mi sarò svegliato?

Scomposizione n°21+8

Sonia. Ascoltami

Antichi

Parlo di te

Scomposizione n° 21-6

agli-angoli-scomposizione-n-21-7

Ho una donna

Su una panchina

Ti piacciono

Ammiri le mie mani

L’ombra di piedi in croce

Laggiù

Ta

Scomposizione n° 21+7 – 6

Che vedo tornando

Invocazione 21-2

Coro futuro

Canto a tre voci

Eppure la vela è stata

Epigrafe

Rottami

Anche è stata una scure

Uomo meditativo

È tua

Il volto facile

Già fatto

Vedi e vola una carta

Brulichio

Esorcismo

Concettuoso

Carme 3°

Le vacche magre

Eppure è strano

Parlerai con le amiche

Ancora

Ora una volta

La lucertola verde

Così pure si spezza

Agli angoli degli occhi

Tu non ignori

No, no

Riassunto. Epilogo

Bagna la pioggia

Come carni lentamente

Non devi parlarmi

Agli angoli degli occhi

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Agli angoli degli occhi

Bruno Mancini a buon ragione può essere definito “pioniere” della cultura letteraria ischitana in un processo di rinascita che fa seguito ad un lungo letargo.
Sembra quasi che la sensibilità emotiva di Bruno si sia incontrata/scontrata per anni con la lussureggiante natura ischitana, un connubio di spinte uguali e contrarie che si respingono, si annullano a vicenda, a volte fanno l’amore.

Segni questi di un’autorialità che si fa sensuale e passionale senza mai scadere nella volgarità, emotività di un uomo che sa amare con distaccato cinismo ed al contempo con l’ingenuità di un ragazzino

Data di pubblicazione 29 giu 2011
Lingua italiano
ISBN 9781446710227
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Libro a copertina morbida
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Agli angoli degli occhi Laggiù

Laggiù

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Laggiù

Laggiù
molto laggiù
oltre gli oceani,
laggiù
molto laggiù
c’è il profumo di pelli nude
di occhi enormi
molto laggiù
c’è un’isola.

Liscio come di un volto di donna

Da tutte quelle acque

Scivolavano le parole

Dall’ultima ora

Non ho più coraggio

Sono passate

Sono nel punto dove più c’è fuga

Ho in faccia finestre

Fermati

Non viene più

Come una lisca di pesce

Sollevano pietre

Della più bella notte

Eravamo saliti

Correte venti a macinar

Jel m’ha dì

Calmati

Miscuglio 21 – 1

Invocazione n° 21 – 1

Discorso n° 21 – 1

Un giorno da 52 parole

Topi di fogna

Datemi una tinozza

Erano giorni incerti

Esco da un pagliaio

Ruotano mani

So d’averle messo

Tu hai parlato non miti

Prendi un badile e spala

In un carcere

Conosco due città bene

E quando mi sarò svegliato?

Scomposizione n°21+8

Sonia. Ascoltami

Antichi

Parlo di te

Scomposizione n° 21-6

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Ho una donna

Su una panchina

Ti piacciono

Ammiri le mie mani

L’ombra di piedi in croce

Laggiù

Ta

Scomposizione n° 21+7 – 6

Che vedo tornando

Invocazione 21-2

Coro futuro

Canto a tre voci

Eppure la vela è stata

Epigrafe

Rottami

Anche è stata una scure

Uomo meditativo

È tua

Il volto facile

Già fatto

Vedi e vola una carta

Brulichio

Esorcismo

Concettuoso

Carme 3°

Le vacche magre

Eppure è strano

Parlerai con le amiche

Ancora

Ora una volta

La lucertola verde

Così pure si spezza

Agli angoli degli occhi

Tu non ignori

No, no

Riassunto. Epilogo

Bagna la pioggia

Come carni lentamente

Non devi parlarmi

Agli angoli degli occhi

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Agli angoli degli occhi

Bruno Mancini a buon ragione può essere definito “pioniere” della cultura letteraria ischitana in un processo di rinascita che fa seguito ad un lungo letargo.
Sembra quasi che la sensibilità emotiva di Bruno si sia incontrata/scontrata per anni con la lussureggiante natura ischitana, un connubio di spinte uguali e contrarie che si respingono, si annullano a vicenda, a volte fanno l’amore.

Segni questi di un’autorialità che si fa sensuale e passionale senza mai scadere nella volgarità, emotività di un uomo che sa amare con distaccato cinismo ed al contempo con l’ingenuità di un ragazzino

Data di pubblicazione 29 giu 2011
Lingua italiano
ISBN 9781446710227
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Agli angoli degli occhi L’ombra di piedi in croce

L’ombra di piedi in croce

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L’ombra di piedi in croce

L’ombra di piedi in croce
un cerchio irregolare
l’ombra di un volto.

C’è troppa luce in questa stanza.

Girano chiavi nelle toppe
salgono scale passi
aprono porte.

Troppo rumore in questa stanza.

È un’anticamera.
Di là si dorme.

Liscio come di un volto di donna

Da tutte quelle acque

Scivolavano le parole

Dall’ultima ora

Non ho più coraggio

Sono passate

Sono nel punto dove più c’è fuga

Ho in faccia finestre

Fermati

Non viene più

Come una lisca di pesce

Sollevano pietre

Della più bella notte

Eravamo saliti

Correte venti a macinar

Jel m’ha dì

Calmati

Miscuglio 21 – 1

Invocazione n° 21 – 1

Discorso n° 21 – 1

Un giorno da 52 parole

Topi di fogna

Datemi una tinozza

Erano giorni incerti

Esco da un pagliaio

Ruotano mani

So d’averle messo

Tu hai parlato non miti

Prendi un badile e spala

In un carcere

Conosco due città bene

E quando mi sarò svegliato?

Scomposizione n°21+8

Sonia. Ascoltami

Antichi

Parlo di te

Scomposizione n° 21-6

agli-angoli-scomposizione-n-21-7

Ho una donna

Su una panchina

Ti piacciono

Ammiri le mie mani

L’ombra di piedi in croce

Laggiù

Ta

Scomposizione n° 21+7 – 6

Che vedo tornando

Invocazione 21-2

Coro futuro

Canto a tre voci

Eppure la vela è stata

Epigrafe

Rottami

Anche è stata una scure

Uomo meditativo

È tua

Il volto facile

Già fatto

Vedi e vola una carta

Brulichio

Esorcismo

Concettuoso

Carme 3°

Le vacche magre

Eppure è strano

Parlerai con le amiche

Ancora

Ora una volta

La lucertola verde

Così pure si spezza

Agli angoli degli occhi

Tu non ignori

No, no

Riassunto. Epilogo

Bagna la pioggia

Come carni lentamente

Non devi parlarmi

Agli angoli degli occhi

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Agli angoli degli occhi

Bruno Mancini a buon ragione può essere definito “pioniere” della cultura letteraria ischitana in un processo di rinascita che fa seguito ad un lungo letargo.
Sembra quasi che la sensibilità emotiva di Bruno si sia incontrata/scontrata per anni con la lussureggiante natura ischitana, un connubio di spinte uguali e contrarie che si respingono, si annullano a vicenda, a volte fanno l’amore.

Segni questi di un’autorialità che si fa sensuale e passionale senza mai scadere nella volgarità, emotività di un uomo che sa amare con distaccato cinismo ed al contempo con l’ingenuità di un ragazzino

Data di pubblicazione 29 giu 2011
Lingua italiano
ISBN 9781446710227
Categoria Poesia
Copyright Tutti i diritti riservati – Licenza di copyright standard

Pagine 624
Libro a copertina morbida
Colore del contenuto Bianco e nero
Dimensioni Commerciale USA (152 x 229 mm)
Parole chiave Poesie amore Ischia passioni

Agli angoli degli occhi Ammiri le mie mani

Ammiri le mie mani

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Ammiri le mie mani

Ammiri le mie mani
non i miei frutti
la voce mia
non le parole
e sento di volerle cenere
e vento.

Liscio come di un volto di donna

Da tutte quelle acque

Scivolavano le parole

Dall’ultima ora

Non ho più coraggio

Sono passate

Sono nel punto dove più c’è fuga

Ho in faccia finestre

Fermati

Non viene più

Come una lisca di pesce

Sollevano pietre

Della più bella notte

Eravamo saliti

Correte venti a macinar

Jel m’ha dì

Calmati

Miscuglio 21 – 1

Invocazione n° 21 – 1

Discorso n° 21 – 1

Un giorno da 52 parole

Topi di fogna

Datemi una tinozza

Erano giorni incerti

Esco da un pagliaio

Ruotano mani

So d’averle messo

Tu hai parlato non miti

Prendi un badile e spala

In un carcere

Conosco due città bene

E quando mi sarò svegliato?

Scomposizione n°21+8

Sonia. Ascoltami

Antichi

Parlo di te

Scomposizione n° 21-6

agli-angoli-scomposizione-n-21-7

Ho una donna

Su una panchina

Ti piacciono

Ammiri le mie mani

L’ombra di piedi in croce

Laggiù

Ta

Scomposizione n° 21+7 – 6

Che vedo tornando

Invocazione 21-2

Coro futuro

Canto a tre voci

Eppure la vela è stata

Epigrafe

Rottami

Anche è stata una scure

Uomo meditativo

È tua

Il volto facile

Già fatto

Vedi e vola una carta

Brulichio

Esorcismo

Concettuoso

Carme 3°

Le vacche magre

Eppure è strano

Parlerai con le amiche

Ancora

Ora una volta

La lucertola verde

Così pure si spezza

Agli angoli degli occhi

Tu non ignori

No, no

Riassunto. Epilogo

Bagna la pioggia

Come carni lentamente

Non devi parlarmi

Agli angoli degli occhi

ACQUISTA COM www.lulu.com

Agli angoli degli occhi

Bruno Mancini a buon ragione può essere definito “pioniere” della cultura letteraria ischitana in un processo di rinascita che fa seguito ad un lungo letargo.
Sembra quasi che la sensibilità emotiva di Bruno si sia incontrata/scontrata per anni con la lussureggiante natura ischitana, un connubio di spinte uguali e contrarie che si respingono, si annullano a vicenda, a volte fanno l’amore.

Segni questi di un’autorialità che si fa sensuale e passionale senza mai scadere nella volgarità, emotività di un uomo che sa amare con distaccato cinismo ed al contempo con l’ingenuità di un ragazzino

Data di pubblicazione 29 giu 2011
Lingua italiano
ISBN 9781446710227
Categoria Poesia
Copyright Tutti i diritti riservati – Licenza di copyright standard

Pagine 624
Libro a copertina morbida
Colore del contenuto Bianco e nero
Dimensioni Commerciale USA (152 x 229 mm)
Parole chiave Poesie amore Ischia passioni

Agli angoli degli occhi Ti piacciono

Ti piacciono

Tutti i testi del libro “Agli angoli degli occhi” in gratuita lettura

Ti piacciono

Ti piacciono i miei frutti
non le mie mani,
le mie parole
non la mia voce;
e sento di volerle cenere
e vento.

Liscio come di un volto di donna

Da tutte quelle acque

Scivolavano le parole

Dall’ultima ora

Non ho più coraggio

Sono passate

Sono nel punto dove più c’è fuga

Ho in faccia finestre

Fermati

Non viene più

Come una lisca di pesce

Sollevano pietre

Della più bella notte

Eravamo saliti

Correte venti a macinar

Jel m’ha dì

Calmati

Miscuglio 21 – 1

Invocazione n° 21 – 1

Discorso n° 21 – 1

Un giorno da 52 parole

Topi di fogna

Datemi una tinozza

Erano giorni incerti

Esco da un pagliaio

Ruotano mani

So d’averle messo

Tu hai parlato non miti

Prendi un badile e spala

In un carcere

Conosco due città bene

E quando mi sarò svegliato?

Scomposizione n°21+8

Sonia. Ascoltami

Antichi

Parlo di te

Scomposizione n° 21-6

agli-angoli-scomposizione-n-21-7

Ho una donna

Su una panchina

Ti piacciono

Ammiri le mie mani

L’ombra di piedi in croce

Laggiù

Ta

Scomposizione n° 21+7 – 6

Che vedo tornando

Invocazione 21-2

Coro futuro

Canto a tre voci

Eppure la vela è stata

Epigrafe

Rottami

Anche è stata una scure

Uomo meditativo

È tua

Il volto facile

Già fatto

Vedi e vola una carta

Brulichio

Esorcismo

Concettuoso

Carme 3°

Le vacche magre

Eppure è strano

Parlerai con le amiche

Ancora

Ora una volta

La lucertola verde

Così pure si spezza

Agli angoli degli occhi

Tu non ignori

No, no

Riassunto. Epilogo

Bagna la pioggia

Come carni lentamente

Non devi parlarmi

Agli angoli degli occhi

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Agli angoli degli occhi

Bruno Mancini a buon ragione può essere definito “pioniere” della cultura letteraria ischitana in un processo di rinascita che fa seguito ad un lungo letargo.
Sembra quasi che la sensibilità emotiva di Bruno si sia incontrata/scontrata per anni con la lussureggiante natura ischitana, un connubio di spinte uguali e contrarie che si respingono, si annullano a vicenda, a volte fanno l’amore.

Segni questi di un’autorialità che si fa sensuale e passionale senza mai scadere nella volgarità, emotività di un uomo che sa amare con distaccato cinismo ed al contempo con l’ingenuità di un ragazzino

Data di pubblicazione 29 giu 2011
Lingua italiano
ISBN 9781446710227
Categoria Poesia
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Pagine 624
Libro a copertina morbida
Colore del contenuto Bianco e nero
Dimensioni Commerciale USA (152 x 229 mm)
Parole chiave Poesie amore Ischia passioni

Agli angoli degli occhi Su una panchina

Su una panchina

Tutti i testi del libro “Agli angoli degli occhi” in gratuita lettura

Su una panchina

Aveva tutta una massa
di saliva gialla
sulle labbra.
Russava.
Con una mosca sul viso.
I piedi accartocciati
un essere libero
pensavo.

Liscio come di un volto di donna

Da tutte quelle acque

Scivolavano le parole

Dall’ultima ora

Non ho più coraggio

Sono passate

Sono nel punto dove più c’è fuga

Ho in faccia finestre

Fermati

Non viene più

Come una lisca di pesce

Sollevano pietre

Della più bella notte

Eravamo saliti

Correte venti a macinar

Jel m’ha dì

Calmati

Miscuglio 21 – 1

Invocazione n° 21 – 1

Discorso n° 21 – 1

Un giorno da 52 parole

Topi di fogna

Datemi una tinozza

Erano giorni incerti

Esco da un pagliaio

Ruotano mani

So d’averle messo

Tu hai parlato non miti

Prendi un badile e spala

In un carcere

Conosco due città bene

E quando mi sarò svegliato?

Scomposizione n°21+8

Sonia. Ascoltami

Antichi

Parlo di te

Scomposizione n° 21-6

Scomposizione n-21-7

Ho una donna

Su una panchina

Ti piacciono

Ammiri le mie mani

L’ombra di piedi in croce

Laggiù

Ta

Scomposizione n° 21+7 – 6

Che vedo tornando

Invocazione 21-2

Coro futuro

Canto a tre voci

Eppure la vela è stata

Epigrafe

Rottami

Anche è stata una scure

Uomo meditativo

È tua

Il volto facile

Già fatto

Vedi e vola una carta

Brulichio

Esorcismo

Concettuoso

Carme 3°

Le vacche magre

Eppure è strano

Parlerai con le amiche

Ancora

Ora una volta

La lucertola verde

Così pure si spezza

Agli angoli degli occhi

Tu non ignori

No, no

Riassunto. Epilogo

Bagna la pioggia

Come carni lentamente

Non devi parlarmi

Agli angoli degli occhi

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Agli angoli degli occhi

Bruno Mancini a buon ragione può essere definito “pioniere” della cultura letteraria ischitana in un processo di rinascita che fa seguito ad un lungo letargo.
Sembra quasi che la sensibilità emotiva di Bruno si sia incontrata/scontrata per anni con la lussureggiante natura ischitana, un connubio di spinte uguali e contrarie che si respingono, si annullano a vicenda, a volte fanno l’amore.

Segni questi di un’autorialità che si fa sensuale e passionale senza mai scadere nella volgarità, emotività di un uomo che sa amare con distaccato cinismo ed al contempo con l’ingenuità di un ragazzino

Data di pubblicazione 29 giu 2011
Lingua italiano
ISBN 9781446710227
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Agli angoli degli occhi Ho una donna

Ho una donna

Tutti i testi del libro “Agli angoli degli occhi” in gratuita lettura

Ho una donna

Ho una donna
in un paese lontano

Ho un sorriso
pronto a piangere.

Ho una mano
nei capelli un vento.

Liscio come di un volto di donna

Da tutte quelle acque

Scivolavano le parole

Dall’ultima ora

Non ho più coraggio

Sono passate

Sono nel punto dove più c’è fuga

Ho in faccia finestre

Fermati

Non viene più

Come una lisca di pesce

Sollevano pietre

Della più bella notte

Eravamo saliti

Correte venti a macinar

Jel m’ha dì

Calmati

Miscuglio 21 – 1

Invocazione n° 21 – 1

Discorso n° 21 – 1

Un giorno da 52 parole

Topi di fogna

Datemi una tinozza

Erano giorni incerti

Esco da un pagliaio

Ruotano mani

So d’averle messo

Tu hai parlato non miti

Prendi un badile e spala

In un carcere

Conosco due città bene

E quando mi sarò svegliato?

Scomposizione n°21+8

Sonia. Ascoltami

Antichi

Parlo di te

Scomposizione n° 21-6

Scomposizione n° 21-7

Ho una donna

Su una panchina

Ti piacciono

Ammiri le mie mani

L’ombra di piedi in croce

Laggiù

Ta

Scomposizione n° 21+7 – 6

Che vedo tornando

Invocazione 21-2

Coro futuro

Canto a tre voci

Eppure la vela è stata

Epigrafe

Rottami

Anche è stata una scure

Uomo meditativo

È tua

Il volto facile

Già fatto

Vedi e vola una carta

Brulichio

Esorcismo

Concettuoso

Carme 3°

Le vacche magre

Eppure è strano

Parlerai con le amiche

Ancora

Ora una volta

La lucertola verde

Così pure si spezza

Agli angoli degli occhi

Tu non ignori

No, no

Riassunto. Epilogo

Bagna la pioggia

Come carni lentamente

Non devi parlarmi

Agli angoli degli occhi

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Agli angoli degli occhi

Bruno Mancini a buon ragione può essere definito “pioniere” della cultura letteraria ischitana in un processo di rinascita che fa seguito ad un lungo letargo.
Sembra quasi che la sensibilità emotiva di Bruno si sia incontrata/scontrata per anni con la lussureggiante natura ischitana, un connubio di spinte uguali e contrarie che si respingono, si annullano a vicenda, a volte fanno l’amore.

Segni questi di un’autorialità che si fa sensuale e passionale senza mai scadere nella volgarità, emotività di un uomo che sa amare con distaccato cinismo ed al contempo con l’ingenuità di un ragazzino

Data di pubblicazione 29 giu 2011
Lingua italiano
ISBN 9781446710227
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Agli angoli degli occhi Scomposizione n° 21-7

Scomposizione n° 21-7

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Scomposizione n° 21-7

Testa
è bellissima
due ginocchi
due braccia
chi è?
Studia. Forse.
Mastica un cioccolatino
con un dito vezzeggia una tempia.

Liscio come di un volto di donna

Da tutte quelle acque

Scivolavano le parole

Dall’ultima ora

Non ho più coraggio

Sono passate

Sono nel punto dove più c’è fuga

Ho in faccia finestre

Fermati

Non viene più

Come una lisca di pesce

Sollevano pietre

Della più bella notte

Eravamo saliti

Correte venti a macinar

Jel m’ha dì

Calmati

Miscuglio 21 – 1

Invocazione n° 21 – 1

Discorso n° 21 – 1

Un giorno da 52 parole

Topi di fogna

Datemi una tinozza

Erano giorni incerti

Esco da un pagliaio

Ruotano mani

So d’averle messo

Tu hai parlato non miti

Prendi un badile e spala

In un carcere

Conosco due città bene

E quando mi sarò svegliato?

Scomposizione n°21+8

Sonia. Ascoltami

Antichi

Parlo di te

Scomposizione n° 21-6

Scomposizione n° 21-7

Ho una donna

Su una panchina

Ti piacciono

Ammiri le mie mani

L’ombra di piedi in croce

Laggiù

Ta

Scomposizione n° 21+7 – 6

Che vedo tornando

Invocazione 21-2

Coro futuro

Canto a tre voci

Eppure la vela è stata

Epigrafe

Rottami

Anche è stata una scure

Uomo meditativo

È tua

Il volto facile

Già fatto

Vedi e vola una carta

Brulichio

Esorcismo

Concettuoso

Carme 3°

Le vacche magre

Eppure è strano

Parlerai con le amiche

Ancora

Ora una volta

La lucertola verde

Così pure si spezza

Agli angoli degli occhi

Tu non ignori

No, no

Riassunto. Epilogo

Bagna la pioggia

Come carni lentamente

Non devi parlarmi

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Agli angoli degli occhi

Bruno Mancini a buon ragione può essere definito “pioniere” della cultura letteraria ischitana in un processo di rinascita che fa seguito ad un lungo letargo.
Sembra quasi che la sensibilità emotiva di Bruno si sia incontrata/scontrata per anni con la lussureggiante natura ischitana, un connubio di spinte uguali e contrarie che si respingono, si annullano a vicenda, a volte fanno l’amore.

Segni questi di un’autorialità che si fa sensuale e passionale senza mai scadere nella volgarità, emotività di un uomo che sa amare con distaccato cinismo ed al contempo con l’ingenuità di un ragazzino

Data di pubblicazione 29 giu 2011
Lingua italiano
ISBN 9781446710227
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Agli angoli degli occhi Scomposizione n° 21-6

Scomposizione n° 21-6

Tutti i testi del libro “Agli angoli degli occhi” in gratuita lettura

Scomposizione n° 21-6

Suscita fontane
fragole
liquori
falangi di dita
voglie
in cornici di stemmi
lei
mattinata di castelli
risata limpida
antica curva forma.

Liscio come di un volto di donna

Da tutte quelle acque

Scivolavano le parole

Dall’ultima ora

Non ho più coraggio

Sono passate

Sono nel punto dove più c’è fuga

Ho in faccia finestre

Fermati

Non viene più

Come una lisca di pesce

Sollevano pietre

Della più bella notte

Eravamo saliti

Correte venti a macinar

Jel m’ha dì

Calmati

Miscuglio 21 – 1

Invocazione n° 21 – 1

Discorso n° 21 – 1

Un giorno da 52 parole

Topi di fogna

Datemi una tinozza

Erano giorni incerti

Esco da un pagliaio

Ruotano mani

So d’averle messo

Tu hai parlato non miti

Prendi un badile e spala

In un carcere

Conosco due città bene

E quando mi sarò svegliato?

Scomposizione n°21+8

Sonia. Ascoltami

Antichi

Parlo di te

Scomposizione n° 21-6

Scomposizione n° 21-7

Ho una donna

Su una panchina

Ti piacciono

Ammiri le mie mani

L’ombra di piedi in croce

Laggiù

Ta

Scomposizione n° 21+7 – 6

Che vedo tornando

Invocazione 21-2

Coro futuro

Canto a tre voci

Eppure la vela è stata

Epigrafe

Rottami

Anche è stata una scure

Uomo meditativo

È tua

Il volto facile

Già fatto

Vedi e vola una carta

Brulichio

Esorcismo

Concettuoso

Carme 3°

Le vacche magre

Eppure è strano

Parlerai con le amiche

Ancora

Ora una volta

La lucertola verde

Così pure si spezza

Agli angoli degli occhi

Tu non ignori

No, no

Riassunto. Epilogo

Bagna la pioggia

Come carni lentamente

Non devi parlarmi

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Agli angoli degli occhi

Bruno Mancini a buon ragione può essere definito “pioniere” della cultura letteraria ischitana in un processo di rinascita che fa seguito ad un lungo letargo.
Sembra quasi che la sensibilità emotiva di Bruno si sia incontrata/scontrata per anni con la lussureggiante natura ischitana, un connubio di spinte uguali e contrarie che si respingono, si annullano a vicenda, a volte fanno l’amore.

Segni questi di un’autorialità che si fa sensuale e passionale senza mai scadere nella volgarità, emotività di un uomo che sa amare con distaccato cinismo ed al contempo con l’ingenuità di un ragazzino

Data di pubblicazione 29 giu 2011
Lingua italiano
ISBN 9781446710227
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Agli angoli degli occhi Parlo di te

Parlo di te

Tutti i testi del libro “Agli angoli degli occhi” in gratuita lettura

Parlo di te

Parlo di te
con me
nella semplicità di un riposo
sull’acqua
parlo di te
nella sincerità di una solitudine
con me
sull’acqua.

Parla di te
con me
un filo d’erba
sull’acqua
l’immagine di un’isola
sul mare
nella sincerità di un riposo
parla di te
a me
nella semplicità di una solitudine
sull’acqua
il volo di un volo di gabbiani

Liscio come di un volto di donna

Da tutte quelle acque

Scivolavano le parole

Dall’ultima ora

Non ho più coraggio

Sono passate

Sono nel punto dove più c’è fuga

Ho in faccia finestre

Fermati

Non viene più

Come una lisca di pesce

Sollevano pietre

Della più bella notte

Eravamo saliti

Correte venti a macinar

Jel m’ha dì

Calmati

Miscuglio 21 – 1

Invocazione n° 21 – 1

Discorso n° 21 – 1

Un giorno da 52 parole

Topi di fogna

Datemi una tinozza

Erano giorni incerti

Esco da un pagliaio

Ruotano mani

So d’averle messo

Tu hai parlato non miti

Prendi un badile e spala

In un carcere

Conosco due città bene

E quando mi sarò svegliato?

Scomposizione n°21+8

Sonia. Ascoltami

Antichi

Parlo di te

Scomposizione n° 21-6

Scomposizione n° 21-7

Ho una donna

Su una panchina

Ti piacciono

Ammiri le mie mani

L’ombra di piedi in croce

Laggiù

Ta

Scomposizione n° 21+7 – 6

Che vedo tornando

Invocazione 21-2

Coro futuro

Canto a tre voci

Eppure la vela è stata

Epigrafe

Rottami

Anche è stata una scure

Uomo meditativo

È tua

Il volto facile

Già fatto

Vedi e vola una carta

Brulichio

Esorcismo

Concettuoso

Carme 3°

Le vacche magre

Eppure è strano

Parlerai con le amiche

Ancora

Ora una volta

La lucertola verde

Così pure si spezza

Agli angoli degli occhi

Tu non ignori

No, no

Riassunto. Epilogo

Bagna la pioggia

Come carni lentamente

Non devi parlarmi

Agli angoli degli occhi

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Agli angoli degli occhi

Bruno Mancini a buon ragione può essere definito “pioniere” della cultura letteraria ischitana in un processo di rinascita che fa seguito ad un lungo letargo.
Sembra quasi che la sensibilità emotiva di Bruno si sia incontrata/scontrata per anni con la lussureggiante natura ischitana, un connubio di spinte uguali e contrarie che si respingono, si annullano a vicenda, a volte fanno l’amore.

Segni questi di un’autorialità che si fa sensuale e passionale senza mai scadere nella volgarità, emotività di un uomo che sa amare con distaccato cinismo ed al contempo con l’ingenuità di un ragazzino

Data di pubblicazione 29 giu 2011
Lingua italiano
ISBN 9781446710227
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Agli angoli degli occhi Antichi

Antichi

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Antichi

Così un clamore
d’esercito
tra corni di caccia
brune bellezze di montagne
accosta.
Mobile è tra i richiami del padre
la preghiera
nelle grotte degli avi.
Senza mucche
senza agnelli
senza luci e senza uscite.
Così le brune bellezze di montagne
pesta
così un clamore
tra corni di caccia
brune bellezze di montagne
accosta.

Liscio come di un volto di donna

Da tutte quelle acque

Scivolavano le parole

Dall’ultima ora

Non ho più coraggio

Sono passate

Sono nel punto dove più c’è fuga

Ho in faccia finestre

Fermati

Non viene più

Come una lisca di pesce

Sollevano pietre

Della più bella notte

Eravamo saliti

Correte venti a macinar

Jel m’ha dì

Calmati

Miscuglio 21 – 1

Invocazione n° 21 – 1

Discorso n° 21 – 1

Un giorno da 52 parole

Topi di fogna

Datemi una tinozza

Erano giorni incerti

Esco da un pagliaio

Ruotano mani

So d’averle messo

Tu hai parlato non miti

Prendi un badile e spala

In un carcere

Conosco due città bene

E quando mi sarò svegliato?

Scomposizione n°21+8

Sonia. Ascoltami

Antichi

Parlo di te

Scomposizione n° 21-6

Scomposizione n° 21-7

Ho una donna

Su una panchina

Ti piacciono

Ammiri le mie mani

L’ombra di piedi in croce

Laggiù

Ta

Scomposizione n° 21+7 – 6

Che vedo tornando

Invocazione 21-2

Coro futuro

Canto a tre voci

Eppure la vela è stata

Epigrafe

Rottami

Anche è stata una scure

Uomo meditativo

È tua

Il volto facile

Già fatto

Vedi e vola una carta

Brulichio

Esorcismo

Concettuoso

Carme 3°

Le vacche magre

Eppure è strano

Parlerai con le amiche

Ancora

Ora una volta

La lucertola verde

Così pure si spezza

Agli angoli degli occhi

Tu non ignori

No, no

Riassunto. Epilogo

Bagna la pioggia

Come carni lentamente

Non devi parlarmi

Agli angoli degli occhi

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Agli angoli degli occhi

Bruno Mancini a buon ragione può essere definito “pioniere” della cultura letteraria ischitana in un processo di rinascita che fa seguito ad un lungo letargo.
Sembra quasi che la sensibilità emotiva di Bruno si sia incontrata/scontrata per anni con la lussureggiante natura ischitana, un connubio di spinte uguali e contrarie che si respingono, si annullano a vicenda, a volte fanno l’amore.

Segni questi di un’autorialità che si fa sensuale e passionale senza mai scadere nella volgarità, emotività di un uomo che sa amare con distaccato cinismo ed al contempo con l’ingenuità di un ragazzino

Data di pubblicazione 29 giu 2011
Lingua italiano
ISBN 9781446710227
Categoria Poesia
Copyright Tutti i diritti riservati – Licenza di copyright standard

Pagine 624
Libro a copertina morbida
Colore del contenuto Bianco e nero
Dimensioni Commerciale USA (152 x 229 mm)
Parole chiave Poesie amore Ischia passioni

Agli angoli degli occhi Sonia. Ascoltami

Sonia. Ascoltami

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Sonia. Ascoltami

Sonia. Ascoltami. Ti sto parlando, mi senti?
Come tutti gli altri giorni. Mi parli? Sonia.
Ho visto l’alba di quel sole di ieri.
Rossa come quello. Mi senti? Sto parlando
piano. Il tramonto, l’ultima parte, è triste,
tagliarla. Sonia mi mette troppa malinconia.

Sonia. Mi senti? Ora non ti dico più niente,
ma continuo a parlarti;
mi senti? Piano
sempre più piano
pianissimo.

Liscio come di un volto di donna

Da tutte quelle acque

Scivolavano le parole

Dall’ultima ora

Non ho più coraggio

Sono passate

Sono nel punto dove più c’è fuga

Ho in faccia finestre

Fermati

Non viene più

Come una lisca di pesce

Sollevano pietre

Della più bella notte

Eravamo saliti

Correte venti a macinar

Jel m’ha dì

Calmati

Miscuglio 21 – 1

Invocazione n° 21 – 1

Discorso n° 21 – 1

Un giorno da 52 parole

Topi di fogna

Datemi una tinozza

Erano giorni incerti

Esco da un pagliaio

Ruotano mani

So d’averle messo

Tu hai parlato non miti

Prendi un badile e spala

In un carcere

Conosco due città bene

E quando mi sarò svegliato?

Scomposizione n°21+8

Sonia. Ascoltami

Antichi

Parlo di te

Scomposizione n° 21-6

Scomposizione n° 21-7

Ho una donna

Su una panchina

Ti piacciono

Ammiri le mie mani

L’ombra di piedi in croce

Laggiù

Ta

Scomposizione n° 21+7 – 6

Che vedo tornando

Invocazione 21-2

Coro futuro

Canto a tre voci

Eppure la vela è stata

Epigrafe

Rottami

Anche è stata una scure

Uomo meditativo

È tua

Il volto facile

Già fatto

Vedi e vola una carta

Brulichio

Esorcismo

Concettuoso

Carme 3°

Le vacche magre

Eppure è strano

Parlerai con le amiche

Ancora

Ora una volta

La lucertola verde

Così pure si spezza

Agli angoli degli occhi

Tu non ignori

No, no

Riassunto. Epilogo

Bagna la pioggia

Come carni lentamente

Non devi parlarmi

Agli angoli degli occhi

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Agli angoli degli occhi

Bruno Mancini a buon ragione può essere definito “pioniere” della cultura letteraria ischitana in un processo di rinascita che fa seguito ad un lungo letargo.
Sembra quasi che la sensibilità emotiva di Bruno si sia incontrata/scontrata per anni con la lussureggiante natura ischitana, un connubio di spinte uguali e contrarie che si respingono, si annullano a vicenda, a volte fanno l’amore.

Segni questi di un’autorialità che si fa sensuale e passionale senza mai scadere nella volgarità, emotività di un uomo che sa amare con distaccato cinismo ed al contempo con l’ingenuità di un ragazzino

Data di pubblicazione 29 giu 2011
Lingua italiano
ISBN 9781446710227
Categoria Poesia
Copyright Tutti i diritti riservati – Licenza di copyright standard

Pagine 624
Libro a copertina morbida
Colore del contenuto Bianco e nero
Dimensioni Commerciale USA (152 x 229 mm)
Parole chiave Poesie amore Ischia passioni

Agli angoli degli occhi Scomposizione n°21+8

Scomposizione n°21+8

Tutti i testi del libro “Agli angoli degli occhi” in gratuita lettura

Scomposizione n°21+8

Equilibrati su un filo
“Tanti auguri!”
Spalla obliqua
preme un volto
“L’anno vecchio saluta!”
per terra mozziconi
per terra cenere
invecchiate -per terra- bottiglie
freschi mattoni
senza tappeti.

“Aspettate?”

Liscio come di un volto di donna

Da tutte quelle acque

Scivolavano le parole

Dall’ultima ora

Non ho più coraggio

Sono passate

Sono nel punto dove più c’è fuga

Ho in faccia finestre

Fermati

Non viene più

Come una lisca di pesce

Sollevano pietre

Della più bella notte

Eravamo saliti

Correte venti a macinar

Jel m’ha dì

Calmati

Miscuglio 21 – 1

Invocazione n° 21 – 1

Discorso n° 21 – 1

Un giorno da 52 parole

Topi di fogna

Datemi una tinozza

Erano giorni incerti

Esco da un pagliaio

Ruotano mani

So d’averle messo

Tu hai parlato non miti

Prendi un badile e spala

In un carcere

Conosco due città bene

E quando mi sarò svegliato?

Scomposizione n°21+8

Sonia. Ascoltami

Antichi

Parlo di te

Scomposizione n° 21-6

Scomposizione n° 21-7

Ho una donna

Su una panchina

Ti piacciono

Ammiri le mie mani

L’ombra di piedi in croce

Laggiù

Ta

Scomposizione n° 21+7 – 6

Che vedo tornando

Invocazione 21-2

Coro futuro

Canto a tre voci

Eppure la vela è stata

Epigrafe

Rottami

Anche è stata una scure

Uomo meditativo

È tua

Il volto facile

Già fatto

Vedi e vola una carta

Brulichio

Esorcismo

Concettuoso

Carme 3°

Le vacche magre

Eppure è strano

Parlerai con le amiche

Ancora

Ora una volta

La lucertola verde

Così pure si spezza

Agli angoli degli occhi

Tu non ignori

No, no

Riassunto. Epilogo

Bagna la pioggia

Come carni lentamente

Non devi parlarmi

Agli angoli degli occhi

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Agli angoli degli occhi

Bruno Mancini a buon ragione può essere definito “pioniere” della cultura letteraria ischitana in un processo di rinascita che fa seguito ad un lungo letargo.
Sembra quasi che la sensibilità emotiva di Bruno si sia incontrata/scontrata per anni con la lussureggiante natura ischitana, un connubio di spinte uguali e contrarie che si respingono, si annullano a vicenda, a volte fanno l’amore.

Segni questi di un’autorialità che si fa sensuale e passionale senza mai scadere nella volgarità, emotività di un uomo che sa amare con distaccato cinismo ed al contempo con l’ingenuità di un ragazzino

Data di pubblicazione 29 giu 2011
Lingua italiano
ISBN 9781446710227
Categoria Poesia
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Colore del contenuto Bianco e nero
Dimensioni Commerciale USA (152 x 229 mm)
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Agli angoli degli occhi E quando mi sarò svegliato?

E quando mi sarò svegliato?

Tutti i testi del libro “Agli angoli degli occhi” in gratuita lettura

E quando mi sarò svegliato?

Una lucertola
un serpente
su una roccia
alla luce
tra le tante pietre
la faccia al sole
guarda l’azzurro
senza respiro.

Liscio come di un volto di donna

Da tutte quelle acque

Scivolavano le parole

Dall’ultima ora

Non ho più coraggio

Sono passate

Sono nel punto dove più c’è fuga

Ho in faccia finestre

Fermati

Non viene più

Come una lisca di pesce

Sollevano pietre

Della più bella notte

Eravamo saliti

Correte venti a macinar

Jel m’ha dì

Calmati

Miscuglio 21 – 1

Invocazione n° 21 – 1

Discorso n° 21 – 1

Un giorno da 52 parole

Topi di fogna

Datemi una tinozza

Erano giorni incerti

Esco da un pagliaio

Ruotano mani

So d’averle messo

Tu hai parlato non miti

Prendi un badile e spala

In un carcere

Conosco due città bene

E quando mi sarò svegliato?

Scomposizione n°21+8

Sonia. Ascoltami

Antichi

Parlo di te

Scomposizione n° 21-6

Scomposizione n° 21-7

Ho una donna

Su una panchina

Ti piacciono

Ammiri le mie mani

L’ombra di piedi in croce

Laggiù

Ta

Scomposizione n° 21+7 – 6

Che vedo tornando

Invocazione 21-2

Coro futuro

Canto a tre voci

Eppure la vela è stata

Epigrafe

Rottami

Anche è stata una scure

Uomo meditativo

È tua

Il volto facile

Già fatto

Vedi e vola una carta

Brulichio

Esorcismo

Concettuoso

Carme 3°

Le vacche magre

Eppure è strano

Parlerai con le amiche

Ancora

Ora una volta

La lucertola verde

Così pure si spezza

Agli angoli degli occhi

Tu non ignori

No, no

Riassunto. Epilogo

Bagna la pioggia

Come carni lentamente

Non devi parlarmi

Agli angoli degli occhi

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Agli angoli degli occhi

Bruno Mancini a buon ragione può essere definito “pioniere” della cultura letteraria ischitana in un processo di rinascita che fa seguito ad un lungo letargo.
Sembra quasi che la sensibilità emotiva di Bruno si sia incontrata/scontrata per anni con la lussureggiante natura ischitana, un connubio di spinte uguali e contrarie che si respingono, si annullano a vicenda, a volte fanno l’amore.

Segni questi di un’autorialità che si fa sensuale e passionale senza mai scadere nella volgarità, emotività di un uomo che sa amare con distaccato cinismo ed al contempo con l’ingenuità di un ragazzino

Data di pubblicazione 29 giu 2011
Lingua italiano
ISBN 9781446710227
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Agli angoli degli occhi Conosco due città bene

Conosco due città bene

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Conosco due città bene

Conosco due città bene
tre città un poco
due isole intere:
sette piselli.

Ho amato una donna molto
ho voluto bene a dieci persone
ho voluto bene una donna molto:
dodici uccelli.

Ho dormito migliaia di ore
ho letto tanto tanto tanto
ho scritto a tutti e di tutto
ho parlato di futuro di idee di bellezza
ho camminato, ho mangiato, ho guardato, ho bevuto, ho navigato,
ho ballato, ho nuotato, ho amato, ho visitato musei, ho
ascoltato
lezioni universitarie, conferenze, cinema, teatri, partite,
corse,
di cani, di biciclette, di uomini, bassi, grassi, bruni:

vita.

Ricordo molti voli d’uccelli,
il sugo di qualche pisello,
un po’ di vita.

Liscio come di un volto di donna

Da tutte quelle acque

Scivolavano le parole

Dall’ultima ora

Non ho più coraggio

Sono passate

Sono nel punto dove più c’è fuga

Ho in faccia finestre

Fermati

Non viene più

Come una lisca di pesce

Sollevano pietre

Della più bella notte

Eravamo saliti

Correte venti a macinar

Jel m’ha dì

Calmati

Miscuglio 21 – 1

Invocazione n° 21 – 1

Discorso n° 21 – 1

Un giorno da 52 parole

Topi di fogna

Datemi una tinozza

Erano giorni incerti

Esco da un pagliaio

Ruotano mani

So d’averle messo

Tu hai parlato non miti

Prendi un badile e spala

In un carcere

Conosco due città bene

E quando mi sarò svegliato?

Scomposizione n°21+8

Sonia. Ascoltami

Antichi

Parlo di te

Scomposizione n° 21-6

Scomposizione n° 21-7

Ho una donna

Su una panchina

Ti piacciono

Ammiri le mie mani

L’ombra di piedi in croce

Laggiù

Ta

Scomposizione n° 21+7 – 6

Che vedo tornando

Invocazione 21-2

Coro futuro

Canto a tre voci

Eppure la vela è stata

Epigrafe

Rottami

Anche è stata una scure

Uomo meditativo

È tua

Il volto facile

Già fatto

Vedi e vola una carta

Brulichio

Esorcismo

Concettuoso

Carme 3°

Le vacche magre

Eppure è strano

Parlerai con le amiche

Ancora

Ora una volta

La lucertola verde

Così pure si spezza

Agli angoli degli occhi

Tu non ignori

No, no

Riassunto. Epilogo

Bagna la pioggia

Come carni lentamente

Non devi parlarmi

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Sembra quasi che la sensibilità emotiva di Bruno si sia incontrata/scontrata per anni con la lussureggiante natura ischitana, un connubio di spinte uguali e contrarie che si respingono, si annullano a vicenda, a volte fanno l’amore.

Segni questi di un’autorialità che si fa sensuale e passionale senza mai scadere nella volgarità, emotività di un uomo che sa amare con distaccato cinismo ed al contempo con l’ingenuità di un ragazzino

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Agli angoli degli occhi In un carcere

In un carcere

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In un carcere

L’arco s’apre rotondo
lampade a coppe aeree
sbadigli:
avanza un uomo dal fondo.

Colonne reggono l’arco
passa guardiano
sbadigli:
prende il suo posto di un’ora.

Colonne reggono travi
s’alza e cammina.
Silenzio.

Conta le lampade
passando
pesta le colonne
con forza
misura l’arco
uscendo.

In un carcere ammazzano un uomo.

Liscio come di un volto di donna

Da tutte quelle acque

Scivolavano le parole

Dall’ultima ora

Non ho più coraggio

Sono passate

Sono nel punto dove più c’è fuga

Ho in faccia finestre

Fermati

Non viene più

Come una lisca di pesce

Sollevano pietre

Della più bella notte

Eravamo saliti

Correte venti a macinar

Jel m’ha dì

Calmati

Miscuglio 21 – 1

Invocazione n° 21 – 1

Discorso n° 21 – 1

Un giorno da 52 parole

Topi di fogna

Datemi una tinozza

Erano giorni incerti

Esco da un pagliaio

Ruotano mani

So d’averle messo

Tu hai parlato non miti

Prendi un badile e spala

In un carcere

Conosco due città bene

E quando mi sarò svegliato?

Scomposizione n°21+8

Sonia. Ascoltami

Antichi

Parlo di te

Scomposizione n° 21-6

Scomposizione n° 21-7

Ho una donna

Su una panchina

Ti piacciono

Ammiri le mie mani

L’ombra di piedi in croce

Laggiù

Ta

Scomposizione n° 21+7 – 6

Che vedo tornando

Invocazione 21-2

Coro futuro

Canto a tre voci

Eppure la vela è stata

Epigrafe

Rottami

Anche è stata una scure

Uomo meditativo

È tua

Il volto facile

Già fatto

Vedi e vola una carta

Brulichio

Esorcismo

Concettuoso

Carme 3°

Le vacche magre

Eppure è strano

Parlerai con le amiche

Ancora

Ora una volta

La lucertola verde

Così pure si spezza

Agli angoli degli occhi

Tu non ignori

No, no

Riassunto. Epilogo

Bagna la pioggia

Come carni lentamente

Non devi parlarmi

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Agli angoli degli occhi

Bruno Mancini a buon ragione può essere definito “pioniere” della cultura letteraria ischitana in un processo di rinascita che fa seguito ad un lungo letargo.
Sembra quasi che la sensibilità emotiva di Bruno si sia incontrata/scontrata per anni con la lussureggiante natura ischitana, un connubio di spinte uguali e contrarie che si respingono, si annullano a vicenda, a volte fanno l’amore.

Segni questi di un’autorialità che si fa sensuale e passionale senza mai scadere nella volgarità, emotività di un uomo che sa amare con distaccato cinismo ed al contempo con l’ingenuità di un ragazzino

Data di pubblicazione 29 giu 2011
Lingua italiano
ISBN 9781446710227
Categoria Poesia
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Libro a copertina morbida
Colore del contenuto Bianco e nero
Dimensioni Commerciale USA (152 x 229 mm)
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Agli angoli degli occhi Prendi un badile e spala

Prendi un badile e spala

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Prendi un badile e spala

Prendi un badile e spala
la neve
pagano soldi di oro
quelli.

Una nenia canterai
come il pianto dei pescatori.

Spaaala tooooreeee.

Neve nei tuoi capelli neri
neve sulle tue spalle.

Pagano soldi di oro
quelli
e comprerai la grotta per un presepe
l’elemosina per la messa
la voglia di un altro figlio.

Liscio come di un volto di donna

Da tutte quelle acque

Scivolavano le parole

Dall’ultima ora

Non ho più coraggio

Sono passate

Sono nel punto dove più c’è fuga

Ho in faccia finestre

Fermati

Non viene più

Come una lisca di pesce

Sollevano pietre

Della più bella notte

Eravamo saliti

Correte venti a macinar

Jel m’ha dì

Calmati

Miscuglio 21 – 1

Invocazione n° 21 – 1

Discorso n° 21 – 1

Un giorno da 52 parole

Topi di fogna

Datemi una tinozza

Erano giorni incerti

Esco da un pagliaio

Ruotano mani

So d’averle messo

Tu hai parlato non miti

Prendi un badile e spala

In un carcere

Conosco due città bene

E quando mi sarò svegliato?

Scomposizione n°21+8

Sonia. Ascoltami

Antichi

Parlo di te

Scomposizione n° 21-6

Scomposizione n° 21-7

Ho una donna

Su una panchina

Ti piacciono

Ammiri le mie mani

L’ombra di piedi in croce

Laggiù

Ta

Scomposizione n° 21+7 – 6

Che vedo tornando

Invocazione 21-2

Coro futuro

Canto a tre voci

Eppure la vela è stata

Epigrafe

Rottami

Anche è stata una scure

Uomo meditativo

È tua

Il volto facile

Già fatto

Vedi e vola una carta

Brulichio

Esorcismo

Concettuoso

Carme 3°

Le vacche magre

Eppure è strano

Parlerai con le amiche

Ancora

Ora una volta

La lucertola verde

Così pure si spezza

Agli angoli degli occhi

Tu non ignori

No, no

Riassunto. Epilogo

Bagna la pioggia

Come carni lentamente

Non devi parlarmi

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Agli angoli degli occhi

Bruno Mancini a buon ragione può essere definito “pioniere” della cultura letteraria ischitana in un processo di rinascita che fa seguito ad un lungo letargo.
Sembra quasi che la sensibilità emotiva di Bruno si sia incontrata/scontrata per anni con la lussureggiante natura ischitana, un connubio di spinte uguali e contrarie che si respingono, si annullano a vicenda, a volte fanno l’amore.

Segni questi di un’autorialità che si fa sensuale e passionale senza mai scadere nella volgarità, emotività di un uomo che sa amare con distaccato cinismo ed al contempo con l’ingenuità di un ragazzino

Data di pubblicazione 29 giu 2011
Lingua italiano
ISBN 9781446710227
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Pagine 624
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Agli angoli degli occhi Tu hai parlato non miti

Tu hai parlato non miti

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Tu hai parlato non miti

Tu hai parlato non miti.
Avevo teso la corda
fino allo strappo.
Volevo finalmente qualcosa potente
o rompere.
Valichi nubi
inconsapevole
cresci alberello
bello bello
qual qual
qual mantello.
Le macchie di gialle linfe
ninfomane
la venere da tasca
giornate
per tali tristezze
ferro e fuoco e botte

Liscio come di un volto di donna

Da tutte quelle acque

Scivolavano le parole

Dall’ultima ora

Non ho più coraggio

Sono passate

Sono nel punto dove più c’è fuga

Ho in faccia finestre

Fermati

Non viene più

Come una lisca di pesce

Sollevano pietre

Della più bella notte

Eravamo saliti

Correte venti a macinar

Jel m’ha dì

Calmati

Miscuglio 21 – 1

Invocazione n° 21 – 1

Discorso n° 21 – 1

Un giorno da 52 parole

Topi di fogna

Datemi una tinozza

Erano giorni incerti

Esco da un pagliaio

Ruotano mani

So d’averle messo

Tu hai parlato non miti

Prendi un badile e spala

In un carcere

Conosco due città bene

E quando mi sarò svegliato?

Scomposizione n°21+8

Sonia. Ascoltami

Antichi

Parlo di te

Scomposizione n° 21-6

Scomposizione n° 21-7

Ho una donna

Su una panchina

Ti piacciono

Ammiri le mie mani

L’ombra di piedi in croce

Laggiù

Ta

Scomposizione n° 21+7 – 6

Che vedo tornando

Invocazione 21-2

Coro futuro

Canto a tre voci

Eppure la vela è stata

Epigrafe

Rottami

Anche è stata una scure

Uomo meditativo

È tua

Il volto facile

Già fatto

Vedi e vola una carta

Brulichio

Esorcismo

Concettuoso

Carme 3°

Le vacche magre

Eppure è strano

Parlerai con le amiche

Ancora

Ora una volta

La lucertola verde

Così pure si spezza

Agli angoli degli occhi

Tu non ignori

No, no

Riassunto. Epilogo

Bagna la pioggia

Come carni lentamente

Non devi parlarmi

Agli angoli degli occhi

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Agli angoli degli occhi

Bruno Mancini a buon ragione può essere definito “pioniere” della cultura letteraria ischitana in un processo di rinascita che fa seguito ad un lungo letargo.
Sembra quasi che la sensibilità emotiva di Bruno si sia incontrata/scontrata per anni con la lussureggiante natura ischitana, un connubio di spinte uguali e contrarie che si respingono, si annullano a vicenda, a volte fanno l’amore.

Segni questi di un’autorialità che si fa sensuale e passionale senza mai scadere nella volgarità, emotività di un uomo che sa amare con distaccato cinismo ed al contempo con l’ingenuità di un ragazzino

Data di pubblicazione 29 giu 2011
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Parole chiave Poesie amore Ischia passioni

Agli angoli degli occhi So d’averle messo

So d’averle messo

Tutti i testi del libro “Agli angoli degli occhi” in gratuita lettura

So d’averle messo

So d’averle messo l’amore in qualche luogo,
ora che è tardi,
non m’importa niente
del suo sole,
dei sui cavalli bianchi.

Liscio come di un volto di donna

Da tutte quelle acque

Scivolavano le parole

Dall’ultima ora

Non ho più coraggio

Sono passate

Sono nel punto dove più c’è fuga

Ho in faccia finestre

Fermati

Non viene più

Come una lisca di pesce

Sollevano pietre

Della più bella notte

Eravamo saliti

Correte venti a macinar

Jel m’ha dì

Calmati

Miscuglio 21 – 1

Invocazione n° 21 – 1

Discorso n° 21 – 1

Un giorno da 52 parole

Topi di fogna

Datemi una tinozza

Erano giorni incerti

Esco da un pagliaio

Ruotano mani

So d’averle messo

Tu hai parlato non miti

Prendi un badile e spala

In un carcere

Conosco due città bene

E quando mi sarò svegliato?

Scomposizione n°21+8

Sonia. Ascoltami

Antichi

Parlo di te

Scomposizione n° 21-6

Scomposizione n° 21-7

Ho una donna

Su una panchina

Ti piacciono

Ammiri le mie mani

L’ombra di piedi in croce

Laggiù

Ta

Scomposizione n° 21+7 – 6

Che vedo tornando

Invocazione 21-2

Coro futuro

Canto a tre voci

Eppure la vela è stata

Epigrafe

Rottami

Anche è stata una scure

Uomo meditativo

È tua

Il volto facile

Già fatto

Vedi e vola una carta

Brulichio

Esorcismo

Concettuoso

Carme 3°

Le vacche magre

Eppure è strano

Parlerai con le amiche

Ancora

Ora una volta

La lucertola verde

Così pure si spezza

Agli angoli degli occhi

Tu non ignori

No, no

Riassunto. Epilogo

Bagna la pioggia

Come carni lentamente

Non devi parlarmi

Agli angoli degli occhi

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Agli angoli degli occhi

Bruno Mancini a buon ragione può essere definito “pioniere” della cultura letteraria ischitana in un processo di rinascita che fa seguito ad un lungo letargo.
Sembra quasi che la sensibilità emotiva di Bruno si sia incontrata/scontrata per anni con la lussureggiante natura ischitana, un connubio di spinte uguali e contrarie che si respingono, si annullano a vicenda, a volte fanno l’amore.

Segni questi di un’autorialità che si fa sensuale e passionale senza mai scadere nella volgarità, emotività di un uomo che sa amare con distaccato cinismo ed al contempo con l’ingenuità di un ragazzino

Data di pubblicazione 29 giu 2011
Lingua italiano
ISBN 9781446710227
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Agli angoli degli occhi Ruotano mani

Ruotano mani

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Ruotano mani

Ruotano mani:
ruotano idee.
Idee?
Le idee ruotano.
Ruotano idee.
Cioè.
Suono di flauto.
Specchi alla Venezia antica dei Dogi.
Tagliare sogni di taverne.
Aspetterò ancora mille soli.

Liscio come di un volto di donna

Da tutte quelle acque

Scivolavano le parole

Dall’ultima ora

Non ho più coraggio

Sono passate

Sono nel punto dove più c’è fuga

Ho in faccia finestre

Fermati

Non viene più

Come una lisca di pesce

Sollevano pietre

Della più bella notte

Eravamo saliti

Correte venti a macinar

Jel m’ha dì

Calmati

Miscuglio 21 – 1

Invocazione n° 21 – 1

Discorso n° 21 – 1

Un giorno da 52 parole

Topi di fogna

Datemi una tinozza

Erano giorni incerti

Esco da un pagliaio

Ruotano mani

So d’averle messo

Tu hai parlato non miti

Prendi un badile e spala

In un carcere

Conosco due città bene

E quando mi sarò svegliato?

Scomposizione n°21+8

Sonia. Ascoltami

Antichi

Parlo di te

Scomposizione n° 21-6

Scomposizione n° 21-7

Ho una donna

Su una panchina

Ti piacciono

Ammiri le mie mani

L’ombra di piedi in croce

Laggiù

Ta

Scomposizione n° 21+7 – 6

Che vedo tornando

Invocazione 21-2

Coro futuro

Canto a tre voci

Eppure la vela è stata

Epigrafe

Rottami

Anche è stata una scure

Uomo meditativo

È tua

Il volto facile

Già fatto

Vedi e vola una carta

Brulichio

Esorcismo

Concettuoso

Carme 3°

Le vacche magre

Eppure è strano

Parlerai con le amiche

Ancora

Ora una volta

La lucertola verde

Così pure si spezza

Agli angoli degli occhi

Tu non ignori

No, no

Riassunto. Epilogo

Bagna la pioggia

Come carni lentamente

Non devi parlarmi

Agli angoli degli occhi

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Agli angoli degli occhi

Bruno Mancini a buon ragione può essere definito “pioniere” della cultura letteraria ischitana in un processo di rinascita che fa seguito ad un lungo letargo.
Sembra quasi che la sensibilità emotiva di Bruno si sia incontrata/scontrata per anni con la lussureggiante natura ischitana, un connubio di spinte uguali e contrarie che si respingono, si annullano a vicenda, a volte fanno l’amore.

Segni questi di un’autorialità che si fa sensuale e passionale senza mai scadere nella volgarità, emotività di un uomo che sa amare con distaccato cinismo ed al contempo con l’ingenuità di un ragazzino

Data di pubblicazione 29 giu 2011
Lingua italiano
ISBN 9781446710227
Categoria Poesia
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Pagine 624
Libro a copertina morbida
Colore del contenuto Bianco e nero
Dimensioni Commerciale USA (152 x 229 mm)
Parole chiave Poesie amore Ischia passioni

Agli angoli degli occhi Esco da un pagliaio

Esco da un pagliaio

Tutti i testi del libro “Agli angoli degli occhi” in gratuita lettura

Esco da un pagliaio

Esco da un pagliaio addormentato.
Sotto la paglia esiste la polvere.
Respirando essa affoga i polmoni.
Sopra la paglia volute d’insetti.
Nel pagliaio addormentato
offendendo un gatto.

Tracotante bestemmia
apparile fragile schiuma
urlata scarica d’api
manifestaci pugni guappi.
Stalle asciugheremo
di onde
tirannidi d’oche accerchiando
cavallette in corsa
accumulando.

Liscio come di un volto di donna

Da tutte quelle acque

Scivolavano le parole

Dall’ultima ora

Non ho più coraggio

Sono passate

Sono nel punto dove più c’è fuga

Ho in faccia finestre

Fermati

Non viene più

Come una lisca di pesce

Sollevano pietre

Della più bella notte

Eravamo saliti

Correte venti a macinar

Jel m’ha dì

Calmati

Miscuglio 21 – 1

Invocazione n° 21 – 1

Discorso n° 21 – 1

Un giorno da 52 parole

Topi di fogna

Datemi una tinozza

Erano giorni incerti

Esco da un pagliaio

Ruotano mani

So d’averle messo

Tu hai parlato non miti

Prendi un badile e spala

In un carcere

Conosco due città bene

E quando mi sarò svegliato?

Scomposizione n°21+8

Sonia. Ascoltami

Antichi

Parlo di te

Scomposizione n° 21-6

Scomposizione n° 21-7

Ho una donna

Su una panchina

Ti piacciono

Ammiri le mie mani

L’ombra di piedi in croce

Laggiù

Ta

Scomposizione n° 21+7 – 6

Che vedo tornando

Invocazione 21-2

Coro futuro

Canto a tre voci

Eppure la vela è stata

Epigrafe

Rottami

Anche è stata una scure

Uomo meditativo

È tua

Il volto facile

Già fatto

Vedi e vola una carta

Brulichio

Esorcismo

Concettuoso

Carme 3°

Le vacche magre

Eppure è strano

Parlerai con le amiche

Ancora

Ora una volta

La lucertola verde

Così pure si spezza

Agli angoli degli occhi

Tu non ignori

No, no

Riassunto. Epilogo

Bagna la pioggia

Come carni lentamente

Non devi parlarmi

Agli angoli degli occhi

ACQUISTA COM www.lulu.com

Agli angoli degli occhi

Bruno Mancini a buon ragione può essere definito “pioniere” della cultura letteraria ischitana in un processo di rinascita che fa seguito ad un lungo letargo.
Sembra quasi che la sensibilità emotiva di Bruno si sia incontrata/scontrata per anni con la lussureggiante natura ischitana, un connubio di spinte uguali e contrarie che si respingono, si annullano a vicenda, a volte fanno l’amore.

Segni questi di un’autorialità che si fa sensuale e passionale senza mai scadere nella volgarità, emotività di un uomo che sa amare con distaccato cinismo ed al contempo con l’ingenuità di un ragazzino

Data di pubblicazione 29 giu 2011
Lingua italiano
ISBN 9781446710227
Categoria Poesia
Copyright Tutti i diritti riservati – Licenza di copyright standard

Pagine 624
Libro a copertina morbida
Colore del contenuto Bianco e nero
Dimensioni Commerciale USA (152 x 229 mm)
Parole chiave Poesie amore Ischia passioni

Agli angoli degli occhi Erano giorni incerti

Erano giorni incerti

Tutti i testi del libro “Agli angoli degli occhi” in gratuita lettura

Erano giorni incerti

Erano giorni incerti
tutti affaticati
come soldati
tese le teste dure al duce
tutti uguali
pronti, completi.

Liscio come di un volto di donna

Da tutte quelle acque

Scivolavano le parole

Dall’ultima ora

Non ho più coraggio

Sono passate

Sono nel punto dove più c’è fuga

Ho in faccia finestre

Fermati

Non viene più

Come una lisca di pesce

Sollevano pietre

Della più bella notte

Eravamo saliti

Correte venti a macinar

Jel m’ha dì

Calmati

Miscuglio 21 – 1

Invocazione n° 21 – 1

Discorso n° 21 – 1

Un giorno da 52 parole

Topi di fogna

Datemi una tinozza

Erano giorni incerti

Esco da un pagliaio

Ruotano mani

So d’averle messo

Tu hai parlato non miti

Prendi un badile e spala

In un carcere

Conosco due città bene

E quando mi sarò svegliato?

Scomposizione n°21+8

Sonia. Ascoltami

Antichi

Parlo di te

Scomposizione n° 21-6

Scomposizione n° 21-7

Ho una donna

Su una panchina

Ti piacciono

Ammiri le mie mani

L’ombra di piedi in croce

Laggiù

Ta

Scomposizione n° 21+7 – 6

Che vedo tornando

Invocazione 21-2

Coro futuro

Canto a tre voci

Eppure la vela è stata

Epigrafe

Rottami

Anche è stata una scure

Uomo meditativo

È tua

Il volto facile

Già fatto

Vedi e vola una carta

Brulichio

Esorcismo

Concettuoso

Carme 3°

Le vacche magre

Eppure è strano

Parlerai con le amiche

Ancora

Ora una volta

La lucertola verde

Così pure si spezza

Agli angoli degli occhi

Tu non ignori

No, no

Riassunto. Epilogo

Bagna la pioggia

Come carni lentamente

Non devi parlarmi

Agli angoli degli occhi

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Agli angoli degli occhi

Bruno Mancini a buon ragione può essere definito “pioniere” della cultura letteraria ischitana in un processo di rinascita che fa seguito ad un lungo letargo.
Sembra quasi che la sensibilità emotiva di Bruno si sia incontrata/scontrata per anni con la lussureggiante natura ischitana, un connubio di spinte uguali e contrarie che si respingono, si annullano a vicenda, a volte fanno l’amore.

Segni questi di un’autorialità che si fa sensuale e passionale senza mai scadere nella volgarità, emotività di un uomo che sa amare con distaccato cinismo ed al contempo con l’ingenuità di un ragazzino

Data di pubblicazione 29 giu 2011
Lingua italiano
ISBN 9781446710227
Categoria Poesia
Copyright Tutti i diritti riservati – Licenza di copyright standard

Pagine 624
Libro a copertina morbida
Colore del contenuto Bianco e nero
Dimensioni Commerciale USA (152 x 229 mm)
Parole chiave Poesie amore Ischia passioni

Agli angoli degli occhi Datemi una tinozza

Datemi una tinozza

Tutti i testi del libro “Agli angoli degli occhi” in gratuita lettura

Datemi una tinozza

Scorpioni celebrano riti
di prosperità ovariche
calate ruvide superfici,
adamitiche lapidi.
Mi stendo
riflessi
tendine.

Liscio come di un volto di donna

Da tutte quelle acque

Scivolavano le parole

Dall’ultima ora

Non ho più coraggio

Sono passate

Sono nel punto dove più c’è fuga

Ho in faccia finestre

Fermati

Non viene più

Come una lisca di pesce

Sollevano pietre

Della più bella notte

Eravamo saliti

Correte venti a macinar

Jel m’ha dì

Calmati

Miscuglio 21 – 1

Invocazione n° 21 – 1

Discorso n° 21 – 1

Un giorno da 52 parole

Topi di fogna

Datemi una tinozza

Erano giorni incerti

Esco da un pagliaio

Ruotano mani

So d’averle messo

Tu hai parlato non miti

Prendi un badile e spala

In un carcere

Conosco due città bene

E quando mi sarò svegliato?

Scomposizione n°21+8

Sonia. Ascoltami

Antichi

Parlo di te

Scomposizione n° 21-6

Scomposizione n° 21-7

Ho una donna

Su una panchina

Ti piacciono

Ammiri le mie mani

L’ombra di piedi in croce

Laggiù

Ta

Scomposizione n° 21+7 – 6

Che vedo tornando

Invocazione 21-2

Coro futuro

Canto a tre voci

Eppure la vela è stata

Epigrafe

Rottami

Anche è stata una scure

Uomo meditativo

È tua

Il volto facile

Già fatto

Vedi e vola una carta

Brulichio

Esorcismo

Concettuoso

Carme 3°

Le vacche magre

Eppure è strano

Parlerai con le amiche

Ancora

Ora una volta

La lucertola verde

Così pure si spezza

Agli angoli degli occhi

Tu non ignori

No, no

Riassunto. Epilogo

Bagna la pioggia

Come carni lentamente

Non devi parlarmi

Agli angoli degli occhi

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Agli angoli degli occhi

Bruno Mancini a buon ragione può essere definito “pioniere” della cultura letteraria ischitana in un processo di rinascita che fa seguito ad un lungo letargo.
Sembra quasi che la sensibilità emotiva di Bruno si sia incontrata/scontrata per anni con la lussureggiante natura ischitana, un connubio di spinte uguali e contrarie che si respingono, si annullano a vicenda, a volte fanno l’amore.

Segni questi di un’autorialità che si fa sensuale e passionale senza mai scadere nella volgarità, emotività di un uomo che sa amare con distaccato cinismo ed al contempo con l’ingenuità di un ragazzino

Data di pubblicazione 29 giu 2011
Lingua italiano
ISBN 9781446710227
Categoria Poesia
Copyright Tutti i diritti riservati – Licenza di copyright standard

Pagine 624
Libro a copertina morbida
Colore del contenuto Bianco e nero
Dimensioni Commerciale USA (152 x 229 mm)
Parole chiave Poesie amore Ischia passioni

Agli angoli degli occhi Topi di fogna

Topi di fogna

Tutti i testi del libro “Agli angoli degli occhi” in gratuita lettura

Topi di fogna

Topi di fogna
rubano
nel cortile
buio di luna.

L’uomo riposa.

Eroe
si farà
braccia
a vanga e a martello.

Liscio come di un volto di donna

Da tutte quelle acque

Scivolavano le parole

Dall’ultima ora

Non ho più coraggio

Sono passate

Sono nel punto dove più c’è fuga

Ho in faccia finestre

Fermati

Non viene più

Come una lisca di pesce

Sollevano pietre

Della più bella notte

Eravamo saliti

Correte venti a macinar

Jel m’ha dì

Calmati

Miscuglio 21 – 1

Invocazione n° 21 – 1

Discorso n° 21 – 1

Un giorno da 52 parole

Topi di fogna

Datemi una tinozza

Erano giorni incerti

Esco da un pagliaio

Ruotano mani

So d’averle messo

Tu hai parlato non miti

Prendi un badile e spala

In un carcere

Conosco due città bene

E quando mi sarò svegliato?

Scomposizione n°21+8

Sonia. Ascoltami

Antichi

Parlo di te

Scomposizione n° 21-6

Scomposizione n° 21-7

Ho una donna

Su una panchina

Ti piacciono

Ammiri le mie mani

L’ombra di piedi in croce

Laggiù

Ta

Scomposizione n° 21+7 – 6

Che vedo tornando

Invocazione 21-2

Coro futuro

Canto a tre voci

Eppure la vela è stata

Epigrafe

Rottami

Anche è stata una scure

Uomo meditativo

È tua

Il volto facile

Già fatto

Vedi e vola una carta

Brulichio

Esorcismo

Concettuoso

Carme 3°

Le vacche magre

Eppure è strano

Parlerai con le amiche

Ancora

Ora una volta

La lucertola verde

Così pure si spezza

Agli angoli degli occhi

Tu non ignori

No, no

Riassunto. Epilogo

Bagna la pioggia

Come carni lentamente

Non devi parlarmi

Agli angoli degli occhi

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Agli angoli degli occhi

Bruno Mancini a buon ragione può essere definito “pioniere” della cultura letteraria ischitana in un processo di rinascita che fa seguito ad un lungo letargo.
Sembra quasi che la sensibilità emotiva di Bruno si sia incontrata/scontrata per anni con la lussureggiante natura ischitana, un connubio di spinte uguali e contrarie che si respingono, si annullano a vicenda, a volte fanno l’amore.

Segni questi di un’autorialità che si fa sensuale e passionale senza mai scadere nella volgarità, emotività di un uomo che sa amare con distaccato cinismo ed al contempo con l’ingenuità di un ragazzino

Data di pubblicazione 29 giu 2011
Lingua italiano
ISBN 9781446710227
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Colore del contenuto Bianco e nero
Dimensioni Commerciale USA (152 x 229 mm)
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Agli angoli degli occhi Un giorno da 52 parole

Un giorno da 52 parole

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Un giorno da 52 parole

Un giorno come molti altri,
ma diverso.
Il fratello iroso e irato:
“Vattènne, vattènne, nun te voglio verè”,
il coltivatore diretto
difensore e fesso:
“Ma è la sorellaaaa aa… …!!!!!”
Piero: “Ma che fa, non vede
per bacco, che picchia una
donna?!!!!! Lei non sa chi sono IOOOOOOOO! IO
sono Pier Paolo MA Z ZE L LA”
Scomparve.

Liscio come di un volto di donna

Da tutte quelle acque

Scivolavano le parole

Dall’ultima ora

Non ho più coraggio

Sono passate

Sono nel punto dove più c’è fuga

Ho in faccia finestre

Fermati

Non viene più

Come una lisca di pesce

Sollevano pietre

Della più bella notte

Eravamo saliti

Correte venti a macinar

Jel m’ha dì

Calmati

Miscuglio 21 – 1

Invocazione n° 21 – 1

Discorso n° 21 – 1

Un giorno da 52 parole

Topi di fogna

Datemi una tinozza

Erano giorni incerti

Esco da un pagliaio

Ruotano mani

So d’averle messo

Tu hai parlato non miti

Prendi un badile e spala

In un carcere

Conosco due città bene

E quando mi sarò svegliato?

Scomposizione n°21+8

Sonia. Ascoltami

Antichi

Parlo di te

Scomposizione n° 21-6

Scomposizione n° 21-7

Ho una donna

Su una panchina

Ti piacciono

Ammiri le mie mani

L’ombra di piedi in croce

Laggiù

Ta

Scomposizione n° 21+7 – 6

Che vedo tornando

Invocazione 21-2

Coro futuro

Canto a tre voci

Eppure la vela è stata

Epigrafe

Rottami

Anche è stata una scure

Uomo meditativo

È tua

Il volto facile

Già fatto

Vedi e vola una carta

Brulichio

Esorcismo

Concettuoso

Carme 3°

Le vacche magre

Eppure è strano

Parlerai con le amiche

Ancora

Ora una volta

La lucertola verde

Così pure si spezza

Agli angoli degli occhi

Tu non ignori

No, no

Riassunto. Epilogo

Bagna la pioggia

Come carni lentamente

Non devi parlarmi

Agli angoli degli occhi

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Bruno Mancini a buon ragione può essere definito “pioniere” della cultura letteraria ischitana in un processo di rinascita che fa seguito ad un lungo letargo.
Sembra quasi che la sensibilità emotiva di Bruno si sia incontrata/scontrata per anni con la lussureggiante natura ischitana, un connubio di spinte uguali e contrarie che si respingono, si annullano a vicenda, a volte fanno l’amore.

Segni questi di un’autorialità che si fa sensuale e passionale senza mai scadere nella volgarità, emotività di un uomo che sa amare con distaccato cinismo ed al contempo con l’ingenuità di un ragazzino

Data di pubblicazione 29 giu 2011
Lingua italiano
ISBN 9781446710227
Categoria Poesia
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Dimensioni Commerciale USA (152 x 229 mm)
Parole chiave Poesie amore Ischia passioni