E VAI COI NOSTRI

E VAI COI NOSTRI

E VAI COI NOSTRI

NESSUNO FACCIA UN PASSO AVANTI

LETTERA A MIO FIGLIO

DOMANI ALL’ALBA

E VAI COI NOSTRI

E vai coi nostri

Scoreggiavano puzzolentemente
sputazzate e rasche di sigari
toscani bronchiti croniche
a volo dai palchi alla platea.

I pellerossa in bianco e nero
muori fellone
e vai coi nostri.

Com’era bello il cinema una volta.

°———°———°———

Bestemmie lunghe come una
canzone. Inferno paradiso santi e
madonne mamme e sorelle
per un refrain di puttanate in libertà.

Colonne di cartone
lacrime di cipolla
Buffalo Bill e il suo cavallo bianco.

Com’era bello il cinema una volta.

°———°———°———

Scaccolamenti di nasi scatarranti.
Rutti etnici al gusto di carrube
polifemiche presenze
le panche appiccicose di schifezze.

I bucanieri dalla benda
all’occhio onore, patria, fedeltà
Totò.

Com’era bello il cinema una volta.

°———°———°———

Lei
mi stringeva
a tratti
forte
il braccio
di nascosto.
Io
le toccavo
un poco
scalzo
il piede
di nascosto.

Com’era bello andare a cinema una volta.

SOPIVO

MOVENDOTI COSÌ

COME IL FINALE DI UN LIBRO GIALLO STAMPATO IN COPERTINA

FORSE

PER UNA VITA GIÀ USATA

JUST

MI PRESENTO

LA CENA DELLA VIGILIA

ADESSO MUSICA!

Incarto caramelle di uva passita

POESIE

Bruno Mancini

L’ASPRA VICISSITUDINE

L’ASPRA VICISSITUDINE

Bruno Mancini

Poesie

Segni tutte le poesie

SEGNI

L’ASPRA VICISSITUDINE

L’aspra vicissitudine
è vinta
con uno e con tanti meriggi di giugno.
Forse volarono rondini
simili a gazze, e foglie di verde virile frescura
gettando un’ombra fuggita
ancora non lieta
tra duro cemento e tufo
chiesero i termini
a barche limpide
– navigli inutili –
Lo schianto vero
della sirena:
Ulisse mitico e fabbrica,
in terra di fuochi e di vulcani.
Non dico il tuo nome.
Così mentre ancora bugiarda è l’ora,
di poco bugiarda,
sorride infine
per sempre e una volta,
stanco di nubi e di ricordi
un mito fermo
a vincere l’attesa.

Jeanfilip

I TUOI OCCHI

IO ERO UNA BESTIA RARA

SOCCHIUDIAMO LE PORTE

LA ZINGARA PARLA

TRE QUASI POESIE PER IGNAZIO

TEATRO

DISSERTAZIONI

SONETTO NOTTURNO

UN’OMBRA

LA NOTTE È FINITA

SCOPRIRONO

EUTANASIA

TEMPO

EQUIVOCO

POVERO AMORE MIO

SPIGOLO

UNA STORIA DI TROPPO

L’INGANNO DI IGNAZIO

Chiara Pavoni presenta Maria Francesca Mosca – Bookcity – Striscia la notizia

Chiara Pavoni – Video singoli testi di Bruno Mancini

Chiara Pavoni

Chiara Pavoni legge il monologo “Dialogo di una schiava” scritto da Bruno Mancini

Dialogo di una schiava

Dialogo di una schiava  – Articolo pubblicato sul quotidiano IL DISPARI del giorno 11 Gennaio 2020

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Chiara Pavoni e il Cantautore Emiliano Negro – poesia di Liliana Manetti

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