COVID-19 | Turista morto dopo vacanza c/o Hotel San Lorenzo – Isola d’Ischia

COVID-19 | Turista morto dopo vacanza c/o Hotel San Lorenzo – Isola d’Ischia

Turista morto dopo vacanza sull’isola d’Ischia

Dalle prime notizie si era appreso che l’agenzia di viaggi bergamasca “Unet Viaggi“.organizzatrice di una vacanza sull’Isola d’Ischia presso l’Hotel San Lorenzo di Forio d’Ischia, terminata lo scorso 7 marzo 2020, avesse comunicato alle Autorità competenti, nel rispetto delle disposizioni relative al contrasto della diffusione del Coronavirus COVID-19, il decesso di uno dei 14 turisti facenti parte del gruppo che aveva soggiornato per alcuni giorni presso la suddetta struttura alberghiera.

Successivamente, Camillo Iacono, direttore dell’Hotel San Lorenzo, ha rilasciata la seguente dichiarazione: “Siamo stati noi ad informare preventivamente l’Asl del decesso di un nostro affezionato ospite che aveva soggiornato presso la nostra struttura: non si conosce ancora l’esito del tampone, che essendo stato eseguito post mortem non è prioritario e dunque celere, ma tengo a precisare che abbiamo immediatamente, e con senso di grande responsabilità, deciso di porci in quarantena senza che nessuno ce lo imponesse. Ovviamente abbiamo fornito alla Autorità sanitaria i nominativi di tutti coloro che hanno avuto contatti con lo sfortunato turista”.

Fino a questo momento non sono state ancora definitivamente accertate le cause della morte del turista bergamasco ma, comunque, con provvedimento cautelare l’ASL Napoli 2 Nord ha attivata la quarantena per i dipendenti dell’Hotel San Lorenzo che hanno avuto contatti con il turista defunto.

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Turista morto dopo vacanza sull'isola d'Ischia

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Tre casi di Coronavirus sull’isola d’Ischia

Tre casi di Coronavirus sull’isola d’IschiaTre casi di Coronavirus sull'isola d'Ischia

Mentre scriviamo questo articolo si prende atto del terzo caso di persona infetta da Cortonavirus sull’isola d’Ischia
Infatti, dopo il primo infetto riscontrato il 3 marzo identificato genericamente come “un turista bresciano in vacanza nell’Hotel Punta del Sole del Comune di Forio d’Ischia”, in queste ore vengono segnalati come positivi, sempre in maniera anonima, un ragazzo residente a Barano d’Ischia, e  di un avvocato napoletano, con la sola residenza a Forio, che è in isolamento volontario presso il proprio domicilio. L’avvocato, attualmente in terraferma, è stato sottoposto tampone al suo rientro dalle vacanze.

Tre casi di Coronavirus sull’isola d’Ischia

Espressa, con tutta la sincerità possibile, la mia personale solidarietà per loro e per le altre migliaia di persone sofferenti di CODIV-19, si prospetta una domanda: “è giusto non divulgare i nomi degli ammalati?”

Credo che ci siano momenti in cui le VERE democrazie – ossia gli Stati che hanno una forte base di solidarietà nazionale e non temono di affrontare insieme conflitti sia pure non bellici, ma economici, finanziari o, come nel caso specifico, sanitari- debbano sapersi attivare affinché le libertà e i diritti collettivi siano privilegiati rispetto alle pur importanti e definitive conquiste sociali.

Ossia, la salvezza del “tutto” e dei “tutti” possa consentire un breve ma efficace sacrificio di parte di ciò che il “tutto” e i “tutti” hanno messo da parte dopo storie di lotte e di sacrifici.

Ora, ritengo che sia venuto il tempo in cui alcune forme di rispetto e difesa dei diritti individuali siano limitati per quelle specifiche riservatezze che, se accantonate, possono agevolare il contrasto al nemico comune identificato nel coronavirus.

Ad uno Stato democraticamente forte come è la nostra Italia, ritengo sia possibile proporre una valutazione sul seguente quesito.

<Rendere  noti i nominativi delle persone affette da COVID-19 onde consentire a TUTTI coloro che ne ricevano notizia di verificare se e quando esse stesse possano essere entrate in contatto con la persona infetta>

Si tratta certamente di accantonare per qualche periodo di tempo il sacrosanto rispetto per la saluta dei singoli cittadini, ma si tratta anche della creazione di una ulteriore barriera al divulgarsi del male.

In via subordinata, ove mai l’attuale Governo italiano non si reputasse adeguatamente delegato a prendere un simile provvedimento, noi cittadini potremmo chiedere di avviare una FORTE INCISIVA E CONTINUA campagna di sensibilizzazione, affinché siano proprio le sfortunate persone ammalate a farsi carico di comunicare la propria identità e il proprio stato di salute, a favore e a protezione di coloro con i quali siano venute in contatto.

Bruno Mancini

Alcune informazioni sull’andamento del contagio sull’isola d’Ischia

Sabato 14 marzo 2020

Il giovane di Barano trovato infetto da coronavirus lavorava in albergo. A inizio febbraio è partito per un viaggio di vacanza nelle Filippine dal quale è tornato a Ischia lunedì 9 marzo

Il foriano pare sia attualmente domiciliato in terraferma.

l’Unità di Crisi della Regione Campania ha comunicato che

  • all’ospedale Cotugno, nella giornata odierna, sono stati analizzati 167 tamponi, dei 40 sono positivi
  • all’ospedale San Giovanni e Ruggi di Salerno sono stati analizzati 49 tamponi dei quali 9 risultati positivi
  • all’ospedale Moscati di Avellino sono stati analizzati 14 tamponi dei quali uno positivo.
  • si è in attesa della conferma ufficiale da parte dell’Istituto Superiore di Sanità, sia per questi 50, sia per gli altri fino ad oggi esaminati

i Carabinieri, durante un controllo sul porto di Ischia, hanno fermato e poi denunciato un napoletano per false dichiarazioni a pubblico ufficiale in quanto sul modulo di autocertificazione ha dichiarato di essere uscito per far visita ad un amico il cui nome è risultato inventato di sana pianta.

sempre sull’isola d’Ischia, un tunisino è stato denunciato per ben due volte a distanza di poche ore, infatti i Carabinieri dapprima lo hanno fermato in compagnia di altre tre persone senza rispettare le distanze imposte dalla legge e poi lo hanno trovato con altre tre persone intento a bere birra,

 

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Nave speciale per il trasferimento da Ischia dei turisti: coronavirus

Nave speciale per il trasferimento da Ischia dei turisti

Nave speciale

Per traferire i turisti facenti parte del gruppo giunto a Ischia il 23 febbraio 2020 provenendo dalle province bresciana e varesina, tra i quali si è riscontrato un caso di positività al coronavirus, è stata allestita una nave speciale di linea aperta.

L’hotel Punta del Sole di Forio d’Ischia dove alloggiava la comitiva è presidiato dai carabinieri e gli ospiti ed il personale della struttura sono stati messi in quarantena.

Nave speciale per il trasferimento da Ischia dei turisti: coronavirus

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