COVID-19 più coglioni ambulanti che malati

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TUTTA L’ITALIA, dalle Alpi alla Sicilia è piena coglioni ambulanti

COVID-19 più coglioni ambulanti che malati

21 marzo 2020

Ecco alcuni casi, regolarmente denunciati all’autorità giudiziaria, e le statistiche relative al mancato rispetto dell’UNICO rimedio alla diffusione del coronavirus attualmente disponibile, ossia la permanenza nelle proprie abitazioni.

In provincia di Siracusa (Sicilia), nel Comune di Belvedere, i Carabinieri hanno fermato un gruppo di giovani che si preparavano a giocare una partita di calcetto.

A Milano (Lombardia)

i Carabinieri hanno denunciato un uomo di 37 anni che intento a pescare nella Darsena il quale ha giustificato la sua attività dicendo: “A casa mi annoiavo”,

A Napoli (Campania)

la Polizia ha denunciato marito e moglie che si stava scattando foto alcune in compagnia di altri due amici.

A Genova (Liguria)

la Polizia ha dapprima fermato, e poi denunciato per il reato di violazione del decreto, un tizio che aveva presentata l’autocertificazione in cui aveva motivato la sua uscita con la necessità di andare a “comprare stupefacente”. Ovviamente è stato anche segnato alla alla Prefettura come assuntore di droghe.

A Mezzolombardo (Trentino)

sono state denunciate sette persone che, prive di autocertificazioni, stavano facendo un picnic in un parco.

A Trento (Trentino)

è toccato a una donna l’essere denunciata in quanto trovata a passeggiare in una località distante circa 10 chilometri dal proprio domicilio.

A Cappelle sul Tavo (Abruzzo)

i Carabinieri hanno denunciato undici persone perché erano insieme, in un giardino attiguo alla loro proprietà, intente a festeggiare la nascita di un bambino.

Il sindaco di Arezzo (Toscana)

Alessandro Ghinelli ha dato notizia che dieci persone sono state trovate mentre erano in giro senza una precisa giustificazione specifica aggiungendo che “La cosa più grave è che due persone che dovevano essere in quarantena sono state trovate fuori di casa.

Isola d’Ischia (Campania) I Carabinieri di Casamicciola Terme hanno denunciato un 71enne di Ischia, trovato sulla spiaggia dei Maronti mentre prendeva il sole. Sul modulo di autocertificazione aveva dichiarato esigenze lavorative in quanto impiegato in una ditta di fornitura di alimenti e di bevande per i distributori automatici.
Alla domanda della ragione per la quale stese in spiaggia lui si è giustificato dicendo di aver trovato chiuso il locale dove erano posizionati i distributori  e di aver pensato valesse la pena di approfittare della splendida giornata primaverile per godersi la spiaggia completamente deserta.

Riepilogo coglioni ambulanti denunciati

Nella giornata del 20 marzo 2020 le Forze dell’Ordine hanno controllato 223.633 persone, delle quali 9.888 sono state denunciate.

Gli esercizi commerciali controllati sono stati 91.129, denunciati 104 esercenti e sospesa l’attività di 19 esercizi commerciali.

I diecimila denunciati in un giorno sono un record dall’avvio dei controlli iniziati l’11 marzo.

Il totale dei controlli arriva a 1.650.644.

COVID-19 più coglioni ambulanti che malati

L’isola d’Ischia precipita nell’incubo COVID-19

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COVID-19 nuovo modello autocertificazione

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COVID-19 nuovo modello autocertificazione

COVID-10 nuovo modello autocerrtificazione

Dal Ministero Interno è stato diramato un nuovo modello di autocertificazione necessario per la circolazione su tutto il territorio della Repubblica italiana.

La circolare allegata fa riferimento all’articolo 14 comma 1 del decreto legge n. 14 del 9 marzo 2020 con cui di intende operare«per garantire la salute pubblica nella situazione di emergenza in atto » anche attraverso «il trattamento e la comunicazione di dati di natura sanitaria anche da parte dei soggetti deputati a garantire il monitoraggio e l’esecuzione delle misure».

Il Prefetto Franco Gabrielli, Direttore del Dipartimento di Pubblica sicurezza, ha diramata una circolare a tutti i Questori, ai Prefetti, ai Comandi generali dell’Arma dei Carabinieri e della Guardia di Finanza, nella quale da precise disposizioni a tutte le Forze dell’Ordine impegnate nel controllo su strada del rispetto delle disposizioni speciali impartite dal Governo italiano per il contrasto al coronavirus.

Nella nuova modulistica è stata inserita la dichiarazione di«non essere sottoposto alla misura della quarantena» e di «non essere risultato positivo al virus COVID-19».

Il Prefetto Franco Gabrielli ha sottolineato che l’obiettivo di tale ulteriore adempimento è volto a «rendere ancora più espliciti gli obblighi e le limitazioni cui sono soggetti gli spostamenti dei cittadini».

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Cretinavirus sette arresti e 43 denunciati a Roma

Sette arresti e 43 denunciati a Roma per chi è uscito di casa senza un valido motivo

Cretinavirus: sette arresti e 43 denunciati

Cretinavirus sette arresti e 43 denunciati a Roma

Roma 12 marzo 2020.

Le prime attività di repressione del mancato rispetto delle norme contenute nel decreto del presidente del consiglio, messe in atto dalle Forse dell’Ordine nella città di Roma (che si è risvegliata quasi deserta con strade vuote, negozi con le serrande abbassate e monumenti privi di visitatori) hanno comportato numerose denunce  e qualche arresto.

Infatti già nelle prime ore del pomeriggio si sono contati 7 arresti e 43 denunce per persone uscite di casa senza un valido motivo.

I primi arresti a causa del mancato rispetto dell’ordine di restare a casa sono scattati per sette persone, tutte di nazionalità estera, che i Carabinieri hanno visto intenti a giocare a carte sulle panchine antistanti la stazione Eur Fermi della linea B della metropolitana.

Il tentativo di fuga dei sette stranieri è stato sventato in pochi minuti e tutti sono stati ripresi.

Infine sono scattati gli arresti, in quanto le persone fermate hanno declinato false dichiarazioni alle forze dell’ordine perché, alle domande sui motivi della loro presenza in strada, hanno risposto trattarsi di motivi di lavoro.

Successivi accertamenti hanno dimostrato l’infondatezza di tale giustificazione e, nonostante avessero fornito l’apposita autocertificazione, sono stati denunciati per inosservanza del divieto di circolazione in mancanza di un valido motivo e sono arrestati per false dichiarazioni.

Sempre fino alle prime ore del pomeriggio i Carabinieri hanno denunciato altre 43 persone trovate fuori casa senza giustificato motivo.

Alcune erano a piedi ed altre erano nei pressi di Piazza San Pietro e di altre zone della città di Roma (Eur, Aurelio, Re di Roma)

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Modulo spostamenti autocertificazione – coronavirus

Modulo spostamenti autocertificazione – coronavirus

Modulo spostamenti indicazioni-coronavirus pdf

 

Il    sottoscritto        _             _                                            _,    nato   il                    a

                      ,  residente  in          _                        ,  via                                            _, identificato a mezzo _                    nr.                                               utenza telefonica

                               ,   consapevole  delle   conseguenze     penali   previste   in                               caso                  di dichiarazioni mendaci a pubblico ufficiale (art 495 c.p.)

 

DICHIARA SOTTO LA PROPRIA RESPONSABILITÀ

 

Di essere a  conoscenza delle misure di contenimento del contagio di cui all’art. 1, comma 1, del Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 9 marzo 2020 concernenti  lo spostamento delle persone fisiche all’ intern o  di  t utto  il  te rritori o   nazionale, nonché delle sanzioni previste d all’art.  4,  co mma  1, del  Decreto del Presidente del   Consiglio   dei   Ministri   dell’   8   marzo   2020   in    caso   di inottemperanza (art. 650 C.P. salvo che il fatto non costituisca più grave reato);

Che lo spostamento è determinato da:

o comprovate esigenze lavorative;

o situazioni di necessità;

o motivi di salute;

o rientro presso il proprio domicilio, abitazione o residenza.

 

A    questo    riguardo,    dichiara    che       _                                                                       _ (LAVORO PRESSO…, STO RIENTRANDO AL MIO DOMICILIO SITO IN….., DEVO EFFETTUARE UNA VISITA MEDICA… ALTRI MOTIVI PARTICOLARI..ETC…)

Data, ora e luogo del controllo

 

Firma del dichiarante                                                                          L’Operatore di Polizia

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Quali deroghe sono concesse?

Le domande più comuni:

Assistenza anziani soli?

Risponde il viceministro della Salute, Pierpaolo Sileri: «Se io abito in un’altra città e ho una mamma di 90 anni senza assistenza domiciliare che vive in una delle zone di sicurezza naturalmente posso invocare questo buon motivo per raggiungerla, anche se poi dovrò stare attento a rispettare le misure anti-contagio. Ma se i miei genitori, pur anziani, stanno bene, non potrò raggiungerli violando le zone di sicurezza perché preso dalla nostalgia di casa. Si rischia d’incorrere in una sanzione penale. Così pure se vivo a Roma e ho la fidanzata a Milano, non potrò andare da lei. L’amore, in questo periodo, deve lasciare il passo al rispetto delle regole. È bene che tutti lo capiscano».

Rientrare nel Comune di residenza?

Il decreto prevede esplicitamente la possibilità di raggiungere il proprio domicilio a chi abita in tutte le zone interessate dal provvedimento. Chi invece ha lasciato queste zone a rischio per raggiungere altre regioni italiane può muoversi liberamente? Sì, ma dipende dai luoghi in cui si è recato. Alcune regioni hanno già previsto l’obbligo di quarantena. Esistono limitazioni per chi invece si trova nelle zone limitate e deve rientrare al Centro e al Sud? In queste ore Lazio, Campania, Toscana, Abruzzo, Molise, Basilicata, Puglia, Calabria, Sicilia e Sardegna hanno emanato ordinanze che impongono a tutte le persone che arrivano da queste zone di dichiarare la propria provenienza alla Asl e a mettersi in quarantena per 14 giorni.

Il diritto ai rimborsi

Franco Gattinoni, vicepresidente della Federazione Turismo Organizzato: «Prima del nuovo decreto, la situazione dei viaggi all’estero era che nei Paesi ancora aperti agli italiani noi potevamo proporre degli itinerari alternativi. Ma ora che Lombardia e altre 14 province sono state chiuse, nessuno dei residenti può più uscire se non per motivi di salute o di lavoro».

Messe, funerali e matrimoni

Le messe con i fedeli sono sospese in tutta Italia fino al 3 aprile. E con esse anche i funerali e i matrimoni in chiesa. Nessun problema per la tumulazione e la benedizione della salma, si faranno le preghiere al cimitero, badando però sempre alle misure di distanziamento sociale: niente baci, abbracci e strette di mano. Anche i matrimoni sono sospesi: perciò non resta che disdire le prenotazioni, dalla chiesa ai fiori al ristorante fino al viaggio di nozze. È prevedibile che spesso gli sposi troveranno privatamente un accordo con il parroco, il fioraio, l’agenzia o il ristoratore per spostare semplicemente a un’altra data la cerimonia, confermando l’impegno finanziario già assunto. Ma nel caso decidessero di chiedere il rimborso delle spese sostenute, il governo ha in mente nelle prossime ore di affrontare anche questo capitolo, prevedendo la restituzione della somma versata.

 

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