Tre casi di Coronavirus sull’isola d’Ischia

Tre casi di Coronavirus sull’isola d’IschiaTre casi di Coronavirus sull'isola d'Ischia

Mentre scriviamo questo articolo si prende atto del terzo caso di persona infetta da Cortonavirus sull’isola d’Ischia
Infatti, dopo il primo infetto riscontrato il 3 marzo identificato genericamente come “un turista bresciano in vacanza nell’Hotel Punta del Sole del Comune di Forio d’Ischia”, in queste ore vengono segnalati come positivi, sempre in maniera anonima, un ragazzo residente a Barano d’Ischia, e  di un avvocato napoletano, con la sola residenza a Forio, che è in isolamento volontario presso il proprio domicilio. L’avvocato, attualmente in terraferma, è stato sottoposto tampone al suo rientro dalle vacanze.

Tre casi di Coronavirus sull’isola d’Ischia

Espressa, con tutta la sincerità possibile, la mia personale solidarietà per loro e per le altre migliaia di persone sofferenti di CODIV-19, si prospetta una domanda: “è giusto non divulgare i nomi degli ammalati?”

Credo che ci siano momenti in cui le VERE democrazie – ossia gli Stati che hanno una forte base di solidarietà nazionale e non temono di affrontare insieme conflitti sia pure non bellici, ma economici, finanziari o, come nel caso specifico, sanitari- debbano sapersi attivare affinché le libertà e i diritti collettivi siano privilegiati rispetto alle pur importanti e definitive conquiste sociali.

Ossia, la salvezza del “tutto” e dei “tutti” possa consentire un breve ma efficace sacrificio di parte di ciò che il “tutto” e i “tutti” hanno messo da parte dopo storie di lotte e di sacrifici.

Ora, ritengo che sia venuto il tempo in cui alcune forme di rispetto e difesa dei diritti individuali siano limitati per quelle specifiche riservatezze che, se accantonate, possono agevolare il contrasto al nemico comune identificato nel coronavirus.

Ad uno Stato democraticamente forte come è la nostra Italia, ritengo sia possibile proporre una valutazione sul seguente quesito.

<Rendere  noti i nominativi delle persone affette da COVID-19 onde consentire a TUTTI coloro che ne ricevano notizia di verificare se e quando esse stesse possano essere entrate in contatto con la persona infetta>

Si tratta certamente di accantonare per qualche periodo di tempo il sacrosanto rispetto per la saluta dei singoli cittadini, ma si tratta anche della creazione di una ulteriore barriera al divulgarsi del male.

In via subordinata, ove mai l’attuale Governo italiano non si reputasse adeguatamente delegato a prendere un simile provvedimento, noi cittadini potremmo chiedere di avviare una FORTE INCISIVA E CONTINUA campagna di sensibilizzazione, affinché siano proprio le sfortunate persone ammalate a farsi carico di comunicare la propria identità e il proprio stato di salute, a favore e a protezione di coloro con i quali siano venute in contatto.

Bruno Mancini

Alcune informazioni sull’andamento del contagio sull’isola d’Ischia

Sabato 14 marzo 2020

Il giovane di Barano trovato infetto da coronavirus lavorava in albergo. A inizio febbraio è partito per un viaggio di vacanza nelle Filippine dal quale è tornato a Ischia lunedì 9 marzo

Il foriano pare sia attualmente domiciliato in terraferma.

l’Unità di Crisi della Regione Campania ha comunicato che

  • all’ospedale Cotugno, nella giornata odierna, sono stati analizzati 167 tamponi, dei 40 sono positivi
  • all’ospedale San Giovanni e Ruggi di Salerno sono stati analizzati 49 tamponi dei quali 9 risultati positivi
  • all’ospedale Moscati di Avellino sono stati analizzati 14 tamponi dei quali uno positivo.
  • si è in attesa della conferma ufficiale da parte dell’Istituto Superiore di Sanità, sia per questi 50, sia per gli altri fino ad oggi esaminati

i Carabinieri, durante un controllo sul porto di Ischia, hanno fermato e poi denunciato un napoletano per false dichiarazioni a pubblico ufficiale in quanto sul modulo di autocertificazione ha dichiarato di essere uscito per far visita ad un amico il cui nome è risultato inventato di sana pianta.

sempre sull’isola d’Ischia, un tunisino è stato denunciato per ben due volte a distanza di poche ore, infatti i Carabinieri dapprima lo hanno fermato in compagnia di altre tre persone senza rispettare le distanze imposte dalla legge e poi lo hanno trovato con altre tre persone intento a bere birra,

 

Tre casi di Coronavirus sull'isola d'Ischia

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Immunità di gregge – Inghilterra

Immunità di gregge – Inghilterra

L’Inghilterra lancia la “Immunità di gregge”, e io sono ancora più orgoglioso di essere italiano. (Bruno Mancini).

Boris Johnson ha detto: “Abituatevi a perdere i vostri cari”.

Per il Primo ministro inglese il contrasto al virus deve consistere nel lasciare che esso circoli nella Nazione affinché la popolazione possa sviluppare gli anticorpi adatti a creare condizioni di immunità futura.

Il Professore Roberto Burioni, virologo dell’Università Vita-Salute San Raffaele, non ha usato giri di parole per bollare che fantascientifica la soluzione proposta dal Governo inglese.

Infatti, in una intervista rilasciata a Pietro Mecarossi ha, tra l’altro, dichiarato:-

” In generale l’immunità di gregge si verifica quando in una comunità le persone immuni a un’infezione sono talmente tante che l’infezione stessa non riesce a circolare. Faccio un esempio.

Immaginiamoci una foresta dove è in corso un incendio, il quale si propaga da un albero all’altro: se noi tagliamo gran parte delle piante e ne lasciamo due, distanti dieci metri l’una dall’altra, l’incendio non si propagherà più.

Il principio è questo, come nel caso del morbillo, per il quale gran parte della popolazione è immune in quanto vaccinata.

Quindi nel caso del coronavirus, in questo preciso momento, non ha senso parlarne.

Primo perché non abbiamo un vaccino e secondo perché non sappiamo se l’infezione conferisce immunità.

I virus umani, in generale, trovano un equilibrio.

Non infettano mai tutte le persone, rimane sempre qualcuno immune, finché l’infezione stessa non trova ulteriori soggetti, ovvero i nuovi nati, per alimentare il contagio.

Cosa faceva il morbillo quando non c’era il vaccino? Infettava il 90 per cento dei bambini durante le epidemie, che si avvicendavano una volta ogni due o tre anni, per poi tra un anno e l’altro trasmettere a basso livello endemico il contagio su quei nuovi nati che, una volta cresciuti, continuavano a loro volta ad alimentare il ciclo epidemico.

Per tale motivo, più che un boomerang, parlare oggi di immunità di gregge per il coronavirus è pura fantascienza.»

Immunità di gregge

Immunità di gregge - Inghilterra

 

In merito alla possibilità di poter contrarre il virus una seconda volta: in quale forma questo si potrebbe manifestare in una persona data per guarita?
Non ci sono prove certe ancora per poter delineare gli scenari possibili. Così come non abbiamo prove né dell’immunità e né del fatto che le persone possano venire infettate più di una volta. I dati preliminari sono ancora scarsi per trarre una conclusione.

La letteratura scientifica può aiutarci su questo punto?
Ci sono molte situazioni in cui una prima infezione conferisce la completa immunità, è il caso del morbillo, e altri virus che invece si fermano quella parziale, con un secondo “turno” che diventa meno grave, e poi ci casi in cui l’infezione virale non conferisce nessuna immunità, come l’esempio dell’Epatite C. Pertanto, al momento attuale, non possiamo fare nessun tipo di speculazione su quel che accadrà con il coronavirus.

Il bollettino di ieri ha registrato 2.116 contagi e 250 decessi in più di giovedì. Professore, a cosa andiamo incontro?
Ricordo ancora le parole che pronunciai a fine gennaio: «Le autorità europee hanno affermato che il rischio che il virus arrivi in Europa, e in particolare in Italia, è minimo. Io non sono per nie

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COVID-19 ha messo KO SMOG-NO2

COVID-19 ha messo KO SMOG-NO2 (fonte Sentinel-5 dell’ESA)

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COVID-19 ha messo KO SMOG-NO2

Il forte effetto sulle condizioni climatiche mondiali provocato dalla pandemia COVID-19 sta risultando  chiaramente anche dalle rilevazioni dei mutamenti del globo terrestre effettuate dai satelliti che monitorano le varie componenti dell’atmosfera,

Fa impressione notare l’enorme modifica dei parametri di NO2 presenti nell’atmosfera della pianura padana derivanti dal confronto di immagini scattate a solo un mese di distanza.

Fa impressione e, ovviamente, dovrebbe essere un buon motivo di riflessione da valutate nel prossimo futuro.

 

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Cretinavirus sette arresti e 43 denunciati a Roma

Sette arresti e 43 denunciati a Roma per chi è uscito di casa senza un valido motivo

Cretinavirus: sette arresti e 43 denunciati

Cretinavirus sette arresti e 43 denunciati a Roma

Roma 12 marzo 2020.

Le prime attività di repressione del mancato rispetto delle norme contenute nel decreto del presidente del consiglio, messe in atto dalle Forse dell’Ordine nella città di Roma (che si è risvegliata quasi deserta con strade vuote, negozi con le serrande abbassate e monumenti privi di visitatori) hanno comportato numerose denunce  e qualche arresto.

Infatti già nelle prime ore del pomeriggio si sono contati 7 arresti e 43 denunce per persone uscite di casa senza un valido motivo.

I primi arresti a causa del mancato rispetto dell’ordine di restare a casa sono scattati per sette persone, tutte di nazionalità estera, che i Carabinieri hanno visto intenti a giocare a carte sulle panchine antistanti la stazione Eur Fermi della linea B della metropolitana.

Il tentativo di fuga dei sette stranieri è stato sventato in pochi minuti e tutti sono stati ripresi.

Infine sono scattati gli arresti, in quanto le persone fermate hanno declinato false dichiarazioni alle forze dell’ordine perché, alle domande sui motivi della loro presenza in strada, hanno risposto trattarsi di motivi di lavoro.

Successivi accertamenti hanno dimostrato l’infondatezza di tale giustificazione e, nonostante avessero fornito l’apposita autocertificazione, sono stati denunciati per inosservanza del divieto di circolazione in mancanza di un valido motivo e sono arrestati per false dichiarazioni.

Sempre fino alle prime ore del pomeriggio i Carabinieri hanno denunciato altre 43 persone trovate fuori casa senza giustificato motivo.

Alcune erano a piedi ed altre erano nei pressi di Piazza San Pietro e di altre zone della città di Roma (Eur, Aurelio, Re di Roma)

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Questa notte è prevista la disinfestazione delle strade del Comune di Ischia.

Questa notte è prevista la disinfestazione delle strade del Comune di Ischia.

ATTENZIONE!

Disinfestazione strade del Comune di Ischia

nella notte tra il 12 e il 13 marzo 2020.

Si consiglia di prendere gli opportuni provvedimenti del tipo:

  • non lasciare indumenti all’aperto
  • non lasciare animali all’aperto
  • chiudere finestre e balconi ai piani bassi
  • non lasciare alimenti all’esterno
  • … altri suggerimenti indicati dai lettori nei commenti

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Pandemia

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Noi siamo le mosche e un “quid” ha creato il DDT (Bruno Mancini)

Vocabolario Treccani

pandemìa s. f. [rifacimento di epidemia secondo l’agg. gr. πανδήμιος «di tutto il popolo» (v. pandemio)]. – Epidemia con tendenza a diffondersi ovunque, cioè a invadere rapidamente vastissimi territorî e continenti: p. influenzale, p. vaiolosa.

Per l’Organizzazione Mondiale della Salute

la definizione di pandemia è: “Un nuovo virus che si diffonde in tutto il mondo e contro il quale la maggioranza degli uomini non ha difese immunitarie

L’Organizzazione mondiale della sanità, tramite il Direttore generale dell’Oms, Tedros Adhanom Ghebreyesus, ha dichiarato che  “Il Coronavirus è una pandemia

Video completo annuncio

Siamo profondamente preoccupati per la diffusione e la severità della malattia e per l’allarmante livello di inazione” di alcuni paesi… Per questo abbiamo deciso che Covid-19 può essere caratterizzato come una pandemia… Siamo impegnati in una lotta che può essere vinta se facciamo le cose giuste”.

La dichiarazione di pandemia consente all’Oms di avere una voce più decisa nei confronti di Stati inadempienti come lo sono tuttora gli USA – Stati Uniti d’America.

Nel momento in cui viene pubblicato questo articolo ci sono 114 nazioni colpite  su un totale di 193.

Per la maggior parte si trovano nell’emisfero nord.

Le informazioni più attendibili stimano in oltre 118 mila i contagi e in oltre 4.200 i morti.

Avendo dichiarato lo stato di pandemia, l’Oms avràha la facoltà di emanare direttive e inviare suoi funzionari nelle nazioni colpite.

Cosa che ha già fatto in Cina, Italia e Iran.

Potrà anche adottare nuove misure tese a fluidificare l’invio ai paesi più colpiti di presidi sanitari, tipo mascherine ecc.

Ghebreyesus ha concluso il suo messaggio dicendo: “Noi non siamo in balia del virus. Abbiamo il grande vantaggio che le nostre decisioni, a livello di governi, attori economici, comunità, famiglie e individui,  possono influenzare la traiettoria dell’epidemia. La regola del gioco è mai darsi per vinti”.

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Chiusi i negozi in tutta Italia

Chiusi i negozi in tutta Italia fino al 25 marzo

Domenico Arcuri nominato Commissario per le terapie intensive

Video integrale dell’intervento del Presidente del Consiglio Giuseppe Conte

Chiusi i negozi in tutta Italia

Chiusi i negozi in tutta Italia

Resteranno aperti:

  1. alimentari
  2. farmacie
  3. fabbriche con misure di sicurezza
  4. benzinai
  5. edicole
  6. tabacchi
  7. banche
  8. assicurazioni
  9. poste
  10. trasporti
  11. attività agricole

Saranno chiusi tutti i negozi tranne quelli per i beni di prima necessità, come farmacie e alimentari. Resta consentita la consegna a domicilio“.

Chiudono parrucchieri, centri estetici e servizi di mensa.

Idraulici e meccanici potranno lavorare

Sono chiusi i bar, pub, ristoranti per tutto il giorno.

Chiusi i reparti aziendali non indispensabili per la produzione.

Matteo Salvini “Da italiano sono soddisfatto, il governo ha ascoltato il grido di aiuto di medici, infermieri, lavoratori, imprenditori, sindaci e governatori”

Giorgia Meloni “Recepite le nostre proposte”

Antonio Tajani “soddisfatto”

Andrea Orlando “Come abbiamo sempre ripetuto in queste ore noi le sosterremo con determinazione”

Matteo Renzi “Bene la stretta, ora pensiamo alla liquidità per famiglie e imprese”.

Perplessità sono invece arrivate da Confindustria.

Chiusi i negozi in tutta Italia

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Positivo al coronavirus faceva la spesa in un supermercato

Positivo al coronavirus faceva la spesa in un supermercato

Positivo al coronavirus faceva la spesa in un supermercato

ANSA | SCIACCA (AGRIGENTO), 10 marzo 2020

Positivo al coronavirus

Nonostante fosse stato trovato infetto da coronavirus faceva tranquillamente la spesa in un supermercato invece di rimanere in autoisolamento.

Sarebbe un inserviente dell’ospedale di Sciacca la persona indagata dalla locale Procura che ha aperto una inchiesta per concorso colposo in epidemia e inosservanza delle normative disposte per far fronte all’emergenza Coronavirus.

L’inchiesta è nata dopo una denuncia e la magistratura ha avvisato del caso l’autorità sanitaria.

Il reato di epidemia colposa nella forma aggravata è punito fino a 12 anni.

Positivo al coronavirus faceva la spesa in un supermercato

Sospensione corse collegamenti marittimi per Ischia e Procida

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Sospensione corse collegamenti marittimi per Ischia e Procida

Sospensione corse collegamenti marittimi per Ischia e Procida

Sospensione corse collegamenti marittimi

Regione Campania:  in evidente accordo tra di loro, tutte le Compagnie di navigazione che effettuano i collegamenti marittimi mediante navi e traghetti, riducono il numero di corse tra le isole d’Ischia e Procida con la terraferma.

Aumentano le difficoltà dei collegamenti marittimi delle isola d’Ischia e di Procida con la terraferma.

Sospensione corse collegamenti marittimi per Ischia e Procida

Le nuove disposizioni determinate dalla Regione Campania, attraverso la nota n. 0156852 del giorno 11/03/2020, vanno incontro e recepiscono le rimodulazioni degli orari proposte dalle due compagnia di navigazione che gestiscono l’intero traffico navale dei collegamenti tra terraferma (porti di Pozzuoli e di Napoli) e le due popolose isole del Golfo di Napoli, Ischia e Procida,

Pertanto, le variazioni ai servizi marittimi a far data da domani 12 marzo 2020 saranno quelle indicate di seguito.

Società Medmar Navi Spa sospensione delle seguenti corse effettuate con motonave:

    1. Ischia – Pozzuoli ore 18,30:
    2. Pozzuoli – Ischia ore 20.30;
    3. Ischia – Napoli Calata Massa ore 6,25
    4. Ischia – Napoli Calata Massa ore 10,35
    5. Ischia – Napoli Calata Massa ore 16,35:
    6. Napoli Calata Massa – Ischia porto ore 8,35
    7. Napoli Calata Massa – Ischia porto ore14.10
    8. Napoli Calata Massa – Ischia porto ore 18.30
    9. Procida – Napoli Calata Massa ore 7,05
    10. Procida – Napoli Calata Massa 11 ,15.

Società Caremar Spa sospensione delle seguenti corse effettuate con motonave:

    1. Ischia Procida — Pozzuoli ore 7,20
    2. Procida — Pozzuoli ore 8,00
    3. Pozzuoli — Procida — Ischia ore 9,05
    4. Procida — Ischia ore 9,50.

Contestualmente si autorizza l’anticipo stagionale dei seguenti servizi da effettuare con motonave: Ischia — Procida — Napoli Calata Massa ore 7,00; Procida —Napoli Calata Massa ore 7,35; Napoli Calata Massa – Procida — Ischia ore 9,25; Procida — Ischia ore 10.30

Società Gestour srl si autorizza la sospensione momentanea delle seguenti corse effettuate con motonave:

  • Procida — Pozzuoli ore 14,05
  • Pozzuoli Procida ore 15,30;

Si autorizza, inoltre, la sospensione nelle giornate di domenica e festive delle seguenti corse:

  • Pozzuoli — Ischia ore 7,15
  • Ischia — Pozzuoli ore 9,10.

Contestualmente si autorizza l’anticipo stagionale dei seguenti servizi da effettuarsi con motonave: Procida — Pozzuoli ore 8,00; Pozzuoli — Procida ore 9,25

La presente rimodulazione è operativa già a far data da domani giovedì 12 marzo 2020 fino al termine dell’emergenza epidemiologica di cui in oggetto, o comunque fino a nuove disposizioni.

Sarà cura delle Società in indirizzo dare una preventiva e adeguata comunicazione all’utenza.

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Modulo spostamenti autocertificazione – coronavirus

Modulo spostamenti autocertificazione – coronavirus

Modulo spostamenti indicazioni-coronavirus pdf

 

Il    sottoscritto        _             _                                            _,    nato   il                    a

                      ,  residente  in          _                        ,  via                                            _, identificato a mezzo _                    nr.                                               utenza telefonica

                               ,   consapevole  delle   conseguenze     penali   previste   in                               caso                  di dichiarazioni mendaci a pubblico ufficiale (art 495 c.p.)

 

DICHIARA SOTTO LA PROPRIA RESPONSABILITÀ

 

Di essere a  conoscenza delle misure di contenimento del contagio di cui all’art. 1, comma 1, del Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 9 marzo 2020 concernenti  lo spostamento delle persone fisiche all’ intern o  di  t utto  il  te rritori o   nazionale, nonché delle sanzioni previste d all’art.  4,  co mma  1, del  Decreto del Presidente del   Consiglio   dei   Ministri   dell’   8   marzo   2020   in    caso   di inottemperanza (art. 650 C.P. salvo che il fatto non costituisca più grave reato);

Che lo spostamento è determinato da:

o comprovate esigenze lavorative;

o situazioni di necessità;

o motivi di salute;

o rientro presso il proprio domicilio, abitazione o residenza.

 

A    questo    riguardo,    dichiara    che       _                                                                       _ (LAVORO PRESSO…, STO RIENTRANDO AL MIO DOMICILIO SITO IN….., DEVO EFFETTUARE UNA VISITA MEDICA… ALTRI MOTIVI PARTICOLARI..ETC…)

Data, ora e luogo del controllo

 

Firma del dichiarante                                                                          L’Operatore di Polizia

Modulo spostamenti autocertificazione - coronavirus

Quali deroghe sono concesse?

Le domande più comuni:

Assistenza anziani soli?

Risponde il viceministro della Salute, Pierpaolo Sileri: «Se io abito in un’altra città e ho una mamma di 90 anni senza assistenza domiciliare che vive in una delle zone di sicurezza naturalmente posso invocare questo buon motivo per raggiungerla, anche se poi dovrò stare attento a rispettare le misure anti-contagio. Ma se i miei genitori, pur anziani, stanno bene, non potrò raggiungerli violando le zone di sicurezza perché preso dalla nostalgia di casa. Si rischia d’incorrere in una sanzione penale. Così pure se vivo a Roma e ho la fidanzata a Milano, non potrò andare da lei. L’amore, in questo periodo, deve lasciare il passo al rispetto delle regole. È bene che tutti lo capiscano».

Rientrare nel Comune di residenza?

Il decreto prevede esplicitamente la possibilità di raggiungere il proprio domicilio a chi abita in tutte le zone interessate dal provvedimento. Chi invece ha lasciato queste zone a rischio per raggiungere altre regioni italiane può muoversi liberamente? Sì, ma dipende dai luoghi in cui si è recato. Alcune regioni hanno già previsto l’obbligo di quarantena. Esistono limitazioni per chi invece si trova nelle zone limitate e deve rientrare al Centro e al Sud? In queste ore Lazio, Campania, Toscana, Abruzzo, Molise, Basilicata, Puglia, Calabria, Sicilia e Sardegna hanno emanato ordinanze che impongono a tutte le persone che arrivano da queste zone di dichiarare la propria provenienza alla Asl e a mettersi in quarantena per 14 giorni.

Il diritto ai rimborsi

Franco Gattinoni, vicepresidente della Federazione Turismo Organizzato: «Prima del nuovo decreto, la situazione dei viaggi all’estero era che nei Paesi ancora aperti agli italiani noi potevamo proporre degli itinerari alternativi. Ma ora che Lombardia e altre 14 province sono state chiuse, nessuno dei residenti può più uscire se non per motivi di salute o di lavoro».

Messe, funerali e matrimoni

Le messe con i fedeli sono sospese in tutta Italia fino al 3 aprile. E con esse anche i funerali e i matrimoni in chiesa. Nessun problema per la tumulazione e la benedizione della salma, si faranno le preghiere al cimitero, badando però sempre alle misure di distanziamento sociale: niente baci, abbracci e strette di mano. Anche i matrimoni sono sospesi: perciò non resta che disdire le prenotazioni, dalla chiesa ai fiori al ristorante fino al viaggio di nozze. È prevedibile che spesso gli sposi troveranno privatamente un accordo con il parroco, il fioraio, l’agenzia o il ristoratore per spostare semplicemente a un’altra data la cerimonia, confermando l’impegno finanziario già assunto. Ma nel caso decidessero di chiedere il rimborso delle spese sostenute, il governo ha in mente nelle prossime ore di affrontare anche questo capitolo, prevedendo la restituzione della somma versata.

 

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Il testo e il video del discorso del Presidente del Consiglio Giuseppe Conte

Il testo e il video del discorso del Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte

Tutta l’Italia in quarantena.

Il governo estende a tutto il territorio le misure già in vigore per la Lombardia e le altre 14 province.

Sospeso il campionato di Serie A

Il testo del discorso

Si istituisce l’Italia zona protetta.

Abbiamo adottato una nuova decisione, come Governo, su un presupposto: siamo ben consapevoli che sia difficile cambiare tutte le nostre abitudini.

Io lo stesso lo sto sperimentando.

Capisco le famiglie, i giovani.

Ci sono abitudini che, ragionevolmente con il tempo, potranno essere adattata alle nuove esigenze, ma purtroppo tempo non ce n’è.

I dati ci dicono che crescono i contagi, i ricoverati e ahimè! i deceduti.

Non ci sarà più una zona rossa, un’Italia uno e un’Italia due, ma ci sarà l’Italia.

Un’Italia zona protetta nella quale saranno da limitare gli spostamenti salvo che per lavoro, necessità o salute e il divieto di assembramento in locali aperti al pubblico“.

Le misure sono pubblicate in gazzetta ufficiale stasera, entrano in vigore domattina.

Conte ha confermato che anche le Regioni sono d’accordo con le misure.

Conte ha informato dell’iniziativa il Presidente della Repubblica.

Il video del discorso del Presidente Conte

Il testo Il testo e il video del discorso del Presidente del Consiglio Giuseppe Conte

Il testo e il video

Il testo e il video

Coronavirus temperatura

Se il coronavirus NON è attivo oltre i 26°, perché non si decide di alzare a 27° la temperatura di tutti gli edifici pubblici?

Coronavirus temperatura

Coronavirus temperatura

affaritaliani,it

Paolo Sottocorona, meteorologo ha rilasciato un’intervista nella quale ha affermato che:

“In questi giorni mi sono informato molto, ho letto e studiato.

Possiamo affermare che sicuramente il caldo aiuta a combattere il coronavirus, a differenza di quanto si potrebbe pensare e cioè che il freddo blocca e il caldo sviluppa il contagio.

Non è così.

La prima componente è climatica.

Indicativamente con una temperatura di 26, 27, 28 gradi centigradi il virus, anche se non muore, ha difficoltà a riprodursi.

Ad esempio su una superficie metallica potrebbe sopravvivere 2 ore e non 12 come oggi e sulle mani 15 minuti e non 2 ore.

Il caldo quindi rende più difficile il contagio, visto che la durata della vita del virus viene più che dimezzata”.

Il problema è che è difficile attendersi temperature di questo tipo adesso.

E’ vero che soprattutto al Centro-Sud abbiamo avuto un inverno relativamente caldo e nulla vieta che ci siano precoci ondate di caldo ad aprile o maggio che ci farebbero comodo.

Anche se penso che nel range marzo-aprile sarà difficile toccare i 26 gradi, se non localmente sulla Sicilia. Insomma, l’aiuto non arriverà nell’immediato.

L’altra componente stagionale che aiuta a combattere il coronavirus è che la tarda primavera e poi ovviamente l’estate portano le persone a stare maggiormente all’aria aperta e non a stare chiuse in una stanza o in un locale.

Quindi, quella distanza di un metro e mezzo diventa in molti casi di tre metri.

Al momento non è possibile prevedere se ci saranno ondate precoci di caldo, anche se statisticamente le ultime estati sono sempre state più calde.

Ma questo non significa che l’estate 2020 sarà caldissima.

Non c’è la certezza,”

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Coronavirus temperatura – Paolo Sottocorona.

Coronavirus temperatura

Se il coronavirus NON è attivo oltre i 26°, perché non si decide di alzare a 27° la temperatura di tutti gli edifici pubblici?

Coronavirus temperatura

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affaritaliani,it

Paolo Sottocorona, meteorologo ha rilasciato un’intervista nella quale ha affermato che:

“In questi giorni mi sono informato molto, ho letto e studiato.

Possiamo affermare che sicuramente il caldo aiuta a combattere il coronavirus, a differenza di quanto si potrebbe pensare e cioè che il freddo blocca e il caldo sviluppa il contagio.

Non è così.

La prima componente è climatica.

Indicativamente con una temperatura di 26, 27, 28 gradi centigradi il virus, anche se non muore, ha difficoltà a riprodursi.

Ad esempio su una superficie metallica potrebbe sopravvivere 2 ore e non 12 come oggi e sulle mani 15 minuti e non 2 ore.

Il caldo quindi rende più difficile il contagio, visto che la durata della vita del virus viene più che dimezzata”.

Il problema è che è difficile attendersi temperature di questo tipo adesso.

E’ vero che soprattutto al Centro-Sud abbiamo avuto un inverno relativamente caldo e nulla vieta che ci siano precoci ondate di caldo ad aprile o maggio che ci farebbero comodo.

Anche se penso che nel range marzo-aprile sarà difficile toccare i 26 gradi, se non localmente sulla Sicilia. Insomma, l’aiuto non arriverà nell’immediato.

L’altra componente stagionale che aiuta a combattere il coronavirus è che la tarda primavera e poi ovviamente l’estate portano le persone a stare maggiormente all’aria aperta e non a stare chiuse in una stanza o in un locale.

Quindi, quella distanza di un metro e mezzo diventa in molti casi di tre metri.

Al momento non è possibile prevedere se ci saranno ondate precoci di caldo, anche se statisticamente le ultime estati sono sempre state più calde.

Ma questo non significa che l’estate 2020 sarà caldissima.

Non c’è la certezza,”

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Perché sanificano transatlantici, strade ecc. se, come dicono, il virus MUORE in poche ore fuori dal corpo umano?

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Perché sanificano palazzi, strade ecc. se, come dicono, il contagio NON avviene tramite merci importate?

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Caos italiano coronavirus

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Caos

Leggete la sequenza degli avvenimenti relativi alle disposizione di accesso all’isola d’Ischia e poi ditemi se questo non è un CAOS INQUALIFICABILE!

RIEPILOGO:

CAOS italiano! Il 23 febbraio, 5 Sindaci dell’isola d’Ischia avevano deliberato un provvedimento recante disposizioni di divieto d’imbarco per turisti provenienti da alcune zone d’Italia (e non solo), il Commissario prefettizio del comune di Lacco Ameno e i Sindaci di Capri e Anacapri NON avevano aderito all’iniziativa

sola d’Ischia: disposizioni contro la diffusione del coronavirus COVID-19

poche ore dopo il Prefetto aveva annullata,qualificandola come illegittima la delibera dei 5 Sindaci

Coronavirus, Ischia: il prefetto di Napoli riapre le porte a turisti lombardi e veneti

ieri Governo ha emesso un decreto nel quale NON ci sono particolari disposizioni inerenti l’accesso alle isola del golfo di Napoli

Decreto Consiglio dei Ministri del 4 marzo 2020

ieri il Presidente della Repubblica ha invitato TUTTE le istituzioni ad adeguarsi e a rispettare le disposizioni emesse dal Governo (vedi link n.4);

Coronavirus, il messaggio del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella

oggi alcuni cittadini dell’isola d?Ischia ha scritto un appello

Da Ischia appello a Conte-De Luca per fermare l’ultimo sbarco

… ORA IL PRESIDENTE DELLA REGIONE CAMPANIA ha ordinato il divieto d’imbarco verso le isole del Golfo di Napoli per i cittadini italiani residenti in alcune regioni d’Italia

De Luca blocca le comitive e limita gli accessi alle isole. La decisione “salva isole”

… e probabilmente il Caos non finirà qui!

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Da Ischia appello a Conte-De Luca per fermare l’ultimo sbarco

Da Ischia appello a Conte-De Luca per fermare l’ultimo sbarco

Il Dispari

6 Marzo 2020 ore 13

Giuseppe Conte Vincenzo De Luca
Caro Presidente, fermiamo «l’ultimo sbarco»

«Presidente Conte, ti chiediamo un gesto di rispetto ed attenzione per il turismo di tutta Italia che vada oltre i pur utilissimi (e speriamo sufficienti) aiuti stanziati a favore di chi sta vivendo con enormi difficoltà le conseguenze del Coronavirus sul proprio bilancio, familiare o aziendale.

Per soli venti giorni,

Ti chiediamo di fermare qualsiasi forma di viaggio per diletto, qualsiasi forma di accoglienza di massa, in tutta Italia.

Te lo chiediamo, non perché abbiamo paura delle presenze (nostro pane quotidiano) o di un possibile contagio.

Te lo chiediamo, perché solo il buon senso e solo il nostro essere italiani responsabili, tutti, nessuno escluso, ci possono permettere di superare questo momento.

Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella ci ha esortato a vivere regolarmente la nostra vita, senza allarmismi e senza paura.

Ma dobbiamo essere consapevoli dei rischi che ognuno di noi può correre in questo momento, anche e principalmente se costretti ad eludere le pur condivisibili ma poco esaustive direttive del Tuo decreto.

Scoprire il Castello Aragonese come la Cappella Sistina, i giardini termali di Ischia come la Galleria degli Uffizi, così come godere di tutti i sapori e le meraviglie della nostra isola e di tutta l’Italia temendo di portare alla bocca una forchetta, stando a distanza di un metro uno dall’altro, senza potersi scambiare un bacio e senza abbracciarsi sullo sfondo di uno dei nostri meravigliosi panorami non è il massimo.

Solo Tu, ad oggi, puoi decidere di impedire a tutti di mettersi in viaggio se non per cause di forza maggiore; solo tu puoi decidere di impedire una vacanza nel momento peggiore della storia della nostra nazione.

Per soli venti giorni.

Siamo l’isola dell’accoglienza da sempre e continueremo ad esserlo anche con il Coronavirus, ma abbiamo bisogno anche del tuo aiuto per continuare ad essere tutti più sereni, senza per questo mettere in crisi ancor più grave quello che rappresenta uno dei comparti economici vitali del nostro Paese.

E tra venti giorni, saremo ancora più forti di prima. Tutti. Anche il Tuo Governo!”

Da Ischia appello a Conte-De Luca per fermare l’ultimo sbarco

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The New England Joural of Medicine

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Transmission of 2019-nCoV Infection from an Asymptomatic Contact in Germany

TO THE EDITOR:
The novel coronavirus (2019-nCoV) from Wuhan is currently causing concern in the medical community as the virus is spreading around the world.1 Since identification of the virus in late December 2019, the number of cases from China that have been imported into other countries is on the rise, and the epidemiologic picture is changing on a daily basis. We are reporting a case of 2019-nCoV infection acquired outside Asia in which transmission appears to have occurred during the incubation period in the index patient.

The New England Joural of Medicine

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A 33-year-old otherwise healthy German businessman (Patient 1) became ill with a sore throat, chills, and myalgias on January 24, 2020. The following day, a fever of 39.1°C (102.4°F) developed, along with a productive cough. By the evening of the next day, he started feeling better and went back to work on January 27.

Figure 1. Timeline of Exposure to Index Patient with Asymptomatic 2019-CoV Infection in Germany.Before the onset of symptoms, he had attended meetings with a Chinese business partner at his company near Munich on January 20 and 21. The business partner, a Shanghai resident, had visited Germany between January 19 and 22. During her stay, she had been well with no signs or symptoms of infection but had become ill on her flight back to China, where she tested positive for 2019-nCoV on January 26 (index patient in Figure 1) (see Supplementary Appendix, available at NEJM.org, for details on the timeline of symptom development leading to hospitalization).

On January 27, she informed the company about her illness. Contact tracing was started, and the above-mentioned colleague was sent to the Division of Infectious Diseases and Tropical Medicine in Munich for further assessment. At presentation, he was afebrile and well. He reported no previous or chronic illnesses and had no history of foreign travel within 14 days before the onset of symptoms. Two nasopharyngeal swabs and one sputum sample were obtained and were found to be positive for 2019-nCoV on quantitative reverse-transcriptase–polymerase-chain-reaction (qRT-PCR) assay.2 Follow-up qRT-PCR assay revealed a high viral load of 108 copies per milliliter in his sputum during the following days, with the last available result on January 29.

On January 28, three additional employees at the company tested positive for 2019-nCoV (Patients 2 through 4 in Figure 1). Of these patients, only Patient 2 had contact with the index patient; the other two patients had contact only with Patient 1. In accordance with the health authorities, all the patients with confirmed 2019-nCoV infection were admitted to a Munich infectious diseases unit for clinical monitoring and isolation. So far, none of the four confirmed patients show signs of severe clinical illness.

This case of 2019-nCoV infection was diagnosed in Germany and transmitted outside Asia. However, it is notable that the infection appears to have been transmitted during the incubation period of the index patient, in whom the illness was brief and nonspecific.3

The fact that asymptomatic persons are potential sources of 2019-nCoV infection may warrant a reassessment of transmission dynamics of the current outbreak. In this context, the detection of 2019-nCoV and a high sputum viral load in a convalescent patient (Patient 1) arouse concern about prolonged shedding of 2019-nCoV after recovery. Yet, the viability of 2019-nCoV detected on qRT-PCR in this patient remains to be proved by means of viral culture.

Despite these concerns, all four patients who were seen in Munich have had mild cases and were hospitalized primarily for public health purposes. Since hospital capacities are limited — in particular, given the concurrent peak of the influenza season in the northern hemisphere — research is needed to determine whether such patients can be treated with appropriate guidance and oversight outside the hospital.

The New England Joural of Medicine

Camilla Rothe, M.D.
Mirjam Schunk, M.D.
Peter Sothmann, M.D.
Gisela Bretzel, M.D.
Guenter Froeschl, M.D.
Claudia Wallrauch, M.D.
Thorbjörn Zimmer, M.D.
Verena Thiel, M.D.
Christian Janke, M.D.
University Hospital LMU Munich, Munich, Germany
[email protected]

Wolfgang Guggemos, M.D.
Michael Seilmaier, M.D.
Klinikum München-Schwabing, Munich, Germany

Christian Drosten, M.D.
Charité Universitätsmedizin Berlin, Berlin, Germany

Patrick Vollmar, M.D.
Katrin Zwirglmaier, Ph.D.
Sabine Zange, M.D.
Roman Wölfel, M.D.
Bundeswehr Institute of Microbiology, Munich, Germany

Michael Hoelscher, M.D., Ph.D.
University Hospital LMU Munich, Munich, Germany

Disclosure forms provided by the authors are available with the full text of this letter at NEJM.org.
This letter was published on January 30, 2020, and updated on February 6, 2020, at NEJM.org.

TRADUZIONE GOOGLE

The New England Joural of Medicine

Trasmissione dell’infezione 2019-nCoV da un contatto asintomatico in Germania

ALL’EDITORE:
Il romanzo coronavirus (2019-nCoV) di Wuhan sta attualmente causando preoccupazione nella comunità medica in quanto il virus si sta diffondendo in tutto il mondo.1 Dall’identificazione del virus a fine dicembre 2019, il numero di casi dalla Cina che sono stati importati in altri i paesi sono in aumento e il quadro epidemiologico sta cambiando su base giornaliera. Stiamo segnalando un caso di infezione 2019-nCoV acquisita al di fuori dell’Asia in cui sembra essersi verificata la trasmissione durante il periodo di incubazione nel paziente indice.

Un uomo d’affari tedesco di 33 anni in buona salute (Paziente 1) si ammalò di mal di gola, brividi e mialgie il 24 gennaio 2020. Il giorno seguente si sviluppò una febbre di 39,1 ° C (102,4 ° F), insieme a una tosse produttiva. La sera del giorno successivo, iniziò a sentirsi meglio e tornò al lavoro il 27 gennaio.

Figura 1. Cronologia dell’esposizione al paziente indicizzato con infezione asintomatica 2019-CoV in Germania Prima dell’inizio dei sintomi, aveva partecipato alle riunioni con un partner commerciale cinese nella sua azienda vicino a Monaco di Baviera il 20 e il 21 gennaio. Il partner commerciale, Shanghai residente, aveva visitato la Germania tra il 19 e il 22 gennaio. Durante il suo soggiorno, stava bene senza segni o sintomi di infezione, ma si era ammalata durante il suo volo di ritorno in Cina, dove era risultata positiva per 2019-nCoV il 26 gennaio (indice paziente in Figura 1) (vedere Appendice Supplementare, disponibile su NEJM.org, per dettagli sulla linea temporale dello sviluppo dei sintomi che porta al ricovero).

Il 27 gennaio ha informato la compagnia della sua malattia. È stata avviata la ricerca dei contatti e il suddetto collega è stato inviato alla Divisione delle malattie infettive e della medicina tropicale a Monaco per ulteriori accertamenti. Alla presentazione, era afebrile e bene. Non ha riportato malattie precedenti o croniche e non ha avuto anamnesi di viaggio all’estero entro 14 giorni prima dell’inizio dei sintomi. Sono stati ottenuti due tamponi rinofaringei e un campione di espettorato che sono risultati positivi per il 2019-nCoV sul dosaggio quantitativo di reazione a catena trascrittasi inversa-polimerasi (qRT-PCR ).2 Il test di follow-up qRT-PCR ha rivelato un elevato carico virale di 108 copie per millilitro nel suo espettorato nei giorni seguenti, con l’ultimo risultato disponibile il 29 gennaio.

Il 28 gennaio, altri tre dipendenti dell’azienda sono risultati positivi per 2019-nCoV (Pazienti da 2 a 4 nella Figura 1). Di questi pazienti, solo il paziente 2 ha avuto contatti con il paziente indice; gli altri due pazienti hanno avuto contatti solo con il paziente 1. In accordo con le autorità sanitarie, tutti i pazienti con infezione confermata 2019-nCoV sono stati ricoverati in un’unità di malattie infettive di Monaco per il monitoraggio clinico e l’isolamento. Finora, nessuno dei quattro pazienti confermati mostra segni di grave malattia clinica.

Questo caso di infezione 2019-nCoV è stato diagnosticato in Germania e trasmesso al di fuori dell’Asia. Tuttavia, è da notare che l’infezione sembra essere stata trasmessa durante il periodo di incubazione del paziente indice, in cui la malattia era breve e non specifica.3

Il fatto che le persone asintomatiche siano potenziali fonti di infezione 2019-nCoV può giustificare una rivalutazione della dinamica di trasmissione dell’epidemia attuale. In questo contesto, il rilevamento di 2019-nCoV e un’elevata carica virale di espettorato in un paziente convalescente (Paziente 1) destano preoccupazione per il rilascio prolungato di 2019-nCoV dopo il recupero. Tuttavia, la vitalità del 2019-nCoV rilevata su qRT-PCR in questo paziente rimane da dimostrare mediante coltura virale.

Nonostante queste preoccupazioni, tutti e quattro i pazienti che sono stati visitati a Monaco hanno avuto casi lievi e sono stati ricoverati principalmente per scopi di salute pubblica. Poiché le capacità ospedaliere sono limitate – in particolare, dato il picco concomitante della stagione influenzale nell’emisfero settentrionale – sono necessarie ricerche per determinare se tali pazienti possono essere trattati con una guida adeguata e un controllo esterno all’ospedale.

Camilla Rothe, M.D.
Mirjam Schunk, M.D.
Peter Sothmann, M.D.
Gisela Bretzel, M.D.
Guenter Froeschl, M.D.
Claudia Wallrauch, M.D.
Thorbjörn Zimmer, M.D.
Verena Thiel, M.D.
Christian Janke, M.D.
University Hospital LMU Munich, Monaco, Germania
[email protected]

Wolfgang Guggemos, M.D.
Michael Seilmaier, M.D.
Klinikum München-Schwabing, Monaco, Germania

Christian Drosten, M.D.
Charité Universitätsmedizin Berlin, Berlino, Germania

Patrick Vollmar, M.D.
Katrin Zwirglmaier, Ph.D.
Sabine Zange, M.D.
Roman Wölfel, M.D.
Bundeswehr Institute of Microbiology, Monaco, Germania

Michael Hoelscher, M.D., Ph.D.
University Hospital LMU Munich, Monaco, Germania

I moduli di divulgazione forniti dagli autori sono disponibili con il testo completo di questa lettera su NEJM.org.
Questa lettera è stata pubblicata il 30 gennaio 2020 e aggiornata il 6 febbraio 2020 su NEJM.org.

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Sospese tutte le attività ambulatoriali Regione Campania

Sospese tutte le attività ambulatoriali Regione Campania

Sospese tutte le attività ambulatoriali

Sospese tutte le attività ambulatoriali Regione Campania

5 Marzo 2020

Direzione Generale per la tutela della salute e il
coordinamento del sistema sanitario regionale
Il Direttore Generale Direttore
Dott. Ferdinando Primiano

Regione Campania
Prot. 2020  0144973 05/03/2020 11.38
Ai Direttori
Generali/Commissari
AA.OO
AA.OO.UU
IRCCS Pascale

Al fine di assicurare il contenimento della diffusione del virus covid.19,  si segnala la necessità di sospendere, a decorrere dalla data odierna e fino al 18 marzo p.v., tutte le attività ambulatoriali erogate dalle Aziende Ospedaliere di Rilievo Nazionali, dalle Aziende Ospedaliere Universitarie e dagli I.R.C.C.S. nonché dai Presidi Ospedalieri delle AA.SS.LL., ivi comprese quelle erogate dalle Case di Cura Privare Accreditate.

Vanno fatte salve le prestazioni ambulatoriali recanti motivazioni di urgenza nonché quelle di dialisi, di radioterapia e quelle oncologiche-chemioterapiche.

Ai Direttori Generali è fatto obbligo assicurare la stretta osservanza del presente provvedimento.

Avv. Antonio Postiglione

 

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Decreto Consiglio dei Ministri del 4 marzo 2020

Decreto Consiglio dei Ministri del 4 marzo 2020

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Norme di contrasto alla diffusione del coronavirus

Art.1.
Allo scopo di contrastare e contenere il diffondersi del virus COVID-19, sull’intero territorio nazionale si applicano le seguenti misure:

a) sono sospesi i congressi, le riunioni, i meeting e gli eventi sociali, in cui è coinvolto personale sanitario o personale incaricato dello svolgimento di servizi pubblici essenziali o di pubblica utilità; è altresì differita a data successiva al termine di efficacia del presente decreto ogni altra attività convegnistica o congressuale;

b) sono sospese le manifestazioni e gli eventi di qualsiasi natura, svolti in ogni luogo, sia pubblico sia privato, che comportano affollamento di persone tale da non consentire il rispetto della distanza di sicurezza interpersonale di almeno un metro di cui all’allegato 1, lettera d);

c) sono sospesi altresì gli eventi e le competizioni sportive di ogni ordine e disciplina, svolti in ogni luogo, sia pubblico sia privato; resta comunque consentito, nei comuni diversi da quelli di cui all’allegato 1 al decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 1° marzo 2020, e successive modificazioni, lo svolgimento dei predetti eventi e competizioni, nonché delle sedute di allenamento degli atleti agonisti, all’interno di impianti sportivi utilizzati a porte chiuse, ovvero all’aperto senza la presenza di pubblico; in tutti tali casi, le associazioni e le
società sportive, a mezzo del proprio personale medico, sono tenute ad effettuare i controlli idonei a contenere il rischio di diffusione del virus COVID-19 tra gli atleti, i tecnici, i dirigenti e tutti gli accompagnatori che vi partecipano. Lo sport di base e le attività motorie in genere, svolte all’aperto ovvero all’interno di palestre, piscine e centri sportivi di ogni tipo, sono ammessi esclusivamente a condizione che sia possibile consentire il rispetto della raccomandazione di cui all’allegato 1, lettera d);

d) limitatamente al periodo intercorrente dal giorno successivo a quello di efficacia del presente decreto e fino al 15 marzo 2020, sono sospesi i servizi educativi per l’infanzia di cui all’articolo 2 del decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 65, e le attività didattiche nelle scuole di ogni ordine e grado, nonché la frequenza delle attività scolastiche e di formazione superiore, comprese le Università e le Istituzioni di Alta Formazione Artistica Musicale e Coreutica, di corsi professionali, master e università per anziani, ferma in ogni caso la possibilità di svolgimento di attività formative a distanza; sono esclusi dalla sospensione i corsi post universitari connessi con l’esercizio di professioni sanitarie, ivi inclusi quelli per i medici in formazione specialistica, i corsi di formazione specifica in medicina generale, le attività dei tirocinanti delle professioni sanitarie, nonché le attività delle scuole di formazione attivate presso i ministeri dell’interno e della difesa;

e) sono sospesi i viaggi d’istruzione, le iniziative di scambio o gemellaggio, le visite guidate e le uscite didattiche comunque denominate, programmate dalle istituzioni scolastiche di ogni ordine e grado;

f) fermo restando quanto previsto dalla lettera d), la riammissione nei servizi educativi per l’infanzia di cui all’articolo 2 del decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 65, e nelle scuole di ogni ordine e grado per assenze dovute a malattia infettiva soggetta a notifica obbligatoria ai sensi del decreto del Ministro della sanità del 15 novembre 1990, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 6 dell’8 gennaio 1991, di durata superiore a cinque giorni, avviene dietro presentazione di certificato medico, anche in deroga alle disposizioni vigenti;

g) i dirigenti scolastici, sentito il collegio dei docenti, attivano, ove possibile e per tutta la durata della sospensione delle attività didattiche nelle scuole, modalità di didattica a distanza avuto anche riguardo alle specifiche esigenze degli studenti con disabilità;

h) nelle Università e nelle Istituzioni di alta formazione artistica musicale e coreutica, per tutta la durata della sospensione, le attività didattiche o curriculari possono essere svolte, ove possibile, con modalità a distanza, individuate dalle medesime Università e Istituzioni, avuto particolare riguardo alle specifiche esigenze degli studenti con disabilità; le Università e le Istituzioni, successivamente al ripristino dell’ordinaria funzionalità, assicurano, laddove ritenuto necessario ed in ogni caso individuandone le relative modalità, il recupero delle
attività formative nonché di quelle curriculari ovvero di ogni altra prova o verifica, anche intermedia, che risultino funzionali al completamento del percorso didattico;

i) a beneficio degli studenti ai quali non è consentita, per le esigenze connesse alla emergenza sanitaria di cui al presente decreto, la partecipazione alle attività didattiche o curriculari delle Università e delle Istituzioni di alta formazione artistica musicale e coreutica, tali attività possono essere svolte, ove possibile, con modalità a distanza, individuate dalle medesime Università e Istituzioni, avuto anche riguardo alle specifiche esigenze degli studenti con disabilità; le Università e le Istituzioni assicurano, laddove ritenuto necessario e in ogni caso individuandone le relative modalità, il recupero delle attività formative, nonché di quelle curriculari, ovvero di ogni altra prova o verifica, anche intermedia, che risultino funzionali al completamento del percorso didattico; le assenze maturate dagli studenti di cui alla presente lettera non sono computate ai fini della eventuale ammissione ad esami finali nonché ai fini delle relative valutazioni;

l) è fatto divieto agli accompagnatori dei pazienti di permanere nelle sale di attesa dei dipartimenti emergenze e accettazione e dei pronto soccorso (DEA/PS), salve specifiche diverse indicazioni del personale sanitario preposto;

m) l’accesso di parenti e visitatori a strutture di ospitalità e lungo degenza, residenze sanitarie assistite (RSA) e strutture residenziali per anziani, autosufficienti e non, è limitata ai soli casi indicati dalla direzione sanitaria della struttura, che è tenuta ad adottare le misure necessarie a prevenire possibili trasmissioni di infezione;

n) la modalità di lavoro agile disciplinata dagli articoli da 18 a 23 della legge 22 maggio 2017, n. 81, può essere applicata, per la durata dello stato di emergenza di cui alla deliberazione del Consiglio dei ministri 31 gennaio 2020, dai datori di lavoro a ogni rapporto di lavoro subordinato, nel rispetto dei principi dettati dalle menzionate disposizioni, anche in assenza degli accordi individuali ivi previsti; gli obblighi di informativa di cui all’articolo 22 della legge 22 maggio 2017, n. 81, sono assolti in via telematica anche ricorrendo alla documentazione resa disponibile sul sito dell’Istituto nazionale assicurazione infortuni sul lavoro;

o) con apposito provvedimento dirigenziale è disposta, in favore dei candidati che non hanno potuto sostenere le prove d’esame in ragione della sospensione di cui all’articolo 1, comma 1, lettera f) del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 25 febbraio 2020, la proroga dei termini previsti dagli articoli 121 e 122 del decreto legislativo 30 aprile 1992, n. 285;

p) tenuto conto delle indicazioni fornite dal Ministero della salute, d’intesa con il coordinatore degli interventi per il superamento dell’emergenza coronavirus, le articolazioni territoriali del Servizio sanitario nazionale assicurano al Ministero della giustizia idoneo supporto per il contenimento della diffusione del contagio del COVID-19, anche mediante adeguati presidi idonei a garantire, secondo i protocolli sanitari elaborati dalla Direzione generale della prevenzione sanitaria del Ministero della salute, i nuovi ingressi negli istituti penitenziari e negli istituti penali per minorenni, con particolare riguardo ai soggetti provenienti dai comuni di cui all’allegato 1 al decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 1° marzo 2020, e successive modificazioni, sino al termine dello stato di emergenza.

ART. 2
(Misure di informazione e prevenzione sull’intero territorio nazionale)

1. Sull’intero territorio nazionale si applicano altresì le seguenti misure:

a) il personale sanitario si attiene alle appropriate misure di prevenzione per la diffusione delle infezioni per via respiratoria previste dalla Organizzazione Mondiale della Sanità e applica le indicazioni per la sanificazione e la disinfezione degli ambienti previste dal Ministero della salute;

b) è fatta espressa raccomandazione a tutte le persone anziane o affette da patologie croniche o con multimorbilità ovvero con stati di immunodepressione congenita o acquisita, di evitare di uscire dalla propria abitazione o dimora fuori dai casi di stretta necessità e di evitare comunque luoghi affollati nei quali non sia possibile mantenere la distanza di sicurezza interpersonale di almeno un metro, di cui all’allegato 1, lettera d);

c) nei servizi educativi per l’infanzia di cui al decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 65, nelle scuole di ogni ordine e grado, nelle università, negli uffici delle restanti pubbliche amministrazioni, sono esposte presso gli ambienti aperti al pubblico, ovvero di maggiore affollamento e transito, le informazioni sulle misure di prevenzione igienico sanitarie di cui all’allegato 1;

d) i sindaci e le associazioni di categoria promuovono la diffusione delle informazioni sulle misure di prevenzione igienico sanitarie di cui all’allegato 1 anche presso gli esercizi commerciali;

e) è raccomandato ai comuni e agli altri enti territoriali, nonché alle associazioni culturali e sportive, di offrire attività ricreative individuali alternative a quelle collettive interdette dal presente decreto, che promuovano e favoriscano le attività svolte all’aperto, purché svolte senza creare assembramenti di persone ovvero svolte presso il domicilio degli interessati;

f) nelle pubbliche amministrazioni e, in particolare, nelle aree di accesso alle strutture del servizio sanitario, nonché in tutti i locali aperti al pubblico, in conformità alle disposizioni di cui alla direttiva del Ministro per la pubblica amministrazione 25 febbraio 2020, n. 1, sono messe a disposizione degli addetti, nonché degli utenti e visitatori, liquidi disinfettanti per l’igiene delle mani;

g) nello svolgimento delle procedure concorsuali pubbliche e private sono adottate opportune misure organizzative volte a ridurre i contatti ravvicinati tra i candidati e tali da garantire ai partecipanti la possibilità di rispettare la distanza di almeno un metro tra di loro, di cui all’allegato 1, lettera d);

h) le aziende di trasporto pubblico anche a lunga percorrenza adottano interventi straordinari di sanificazione dei mezzi;

i) chiunque, a partire dal quattordicesimo giorno antecedente la data di pubblicazione del presente decreto, abbia fatto ingresso in Italia dopo aver soggiornato in zone a rischio epidemiologico, come identificate dalla Organizzazione Mondiale della Sanità, o sia transitato o abbia sostato nei comuni di cui all’allegato 1 al decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 1° marzo 2020, e successive modificazioni, deve comunicare tale circostanza al dipartimento di prevenzione dell’azienda sanitaria competente per territorio nonché al proprio medico di medicina generale ovvero al pediatra di libera scelta. Le modalità di trasmissione dei dati ai servizi di sanità pubblica sono definite dalle regioni con apposito provvedimento, che indica i riferimenti dei nominativi e dei contatti dei medici di sanità pubblica; ove contattati tramite il numero unico dell’emergenza 112 o il numero verde appositamente istituito dalla regione, gli operatori delle centrali comunicano
generalità e recapiti per la trasmissione ai servizi di sanità pubblica territorialmente competenti.
2. L’operatore di sanità pubblica e i servizi di sanità pubblica territorialmente competenti provvedono,
sulla base delle comunicazioni di cui al comma 1, lettera i), alla prescrizione della permanenza domiciliare, secondo le modalità di seguito indicate:
a) contattano telefonicamente e assumono informazioni, il più possibile dettagliate e documentate, sulle zone di soggiorno e sul percorso del viaggio effettuato nei quattordici giorni precedenti, ai fini di una adeguata valutazione del rischio di esposizione; b) accertata la necessità di avviare la sorveglianza sanitaria e l’isolamento fiduciario, informano dettagliatamente l’interessato sulle misure da adottare, illustrandone le modalità e le finalità al fine di assicurare la massima adesione;
c) accertata la necessità di avviare la sorveglianza sanitaria e l’isolamento fiduciario, l’operatore di sanità pubblica informa inoltre il medico di medicina generale o il pediatra di libera scelta da cui il soggetto è assistito anche ai fini dell’eventuale certificazione ai fini INPS (circolare INPS HERMES 25 febbraio 2020 0000716 del 25 febbraio 2020); d) in caso di necessità di certificazione ai fini INPS per l’assenza dal lavoro, si procede a rilasciare una dichiarazione indirizzata all’INPS, al datore di lavoro e al medico di medicina
generale o al pediatra di libera scelta in cui si dichiara che per motivi di sanità pubblica è stato posto in quarantena, specificandone la data di inizio e fine.
3. L’operatore di sanità pubblica deve inoltre:
a) accertare l’assenza di febbre o altra sintomatologia del soggetto da porre in isolamento, nonché degli altri eventuali conviventi;
b) informare la persona circa i sintomi, le caratteristiche di contagiosità, le modalità di trasmissione della malattia, le misure da attuare per proteggere gli eventuali conviventi in caso di comparsa di sintomi;
c) informare la persona circa la necessità di misurare la temperatura corporea due volte al giorno (la mattina e la sera).
4. Allo scopo di massimizzare l’efficacia della procedura sanitaria è indispensabile informare sul significato, le modalità e le finalità dell’isolamento domiciliare al fine di assicurare la massima adesione e l’applicazione delle seguenti misure:
a) mantenimento dello stato di isolamento per quattordici giorni dalla ultima esposizione;
b) divieto di contatti sociali;
c) divieto di spostamenti e viaggi;
d) obbligo di rimanere raggiungibile per le attività di sorveglianza.
5. In caso di comparsa di sintomi la persona in sorveglianza deve:
a) avvertire immediatamente il medico di medicina generale o il pediatra di libera scelta e l’operatore di Sanità Pubblica;
b) indossare la mascherina chirurgica fornita all’avvio della procedura sanitaria e allontanarsi dagli altri conviventi;
c) rimanere nella propria stanza con la porta chiusa garantendo un’adeguata ventilazione naturale, in attesa del trasferimento in ospedale, ove necessario.
6. L’operatore di sanità pubblica provvede a contattare quotidianamente, per avere notizie sulle condizioni di salute, la persona in sorveglianza. In caso di comparsa di sintomatologia, dopo aver consultato il medico di medicina generale o il pediatra di libera scelta, il medico di sanità pubblica procede secondo quanto previsto dalla circolare n. 5443 del Ministero della salute del 22 febbraio 2020, e successive modificazioni e integrazioni.
7. Su tutto il territorio nazionale è raccomandata l’applicazione delle misure di prevenzione igienico sanitaria di cui all’allegato 1.

ART. 3
(Monitoraggio delle misure)

1. Il Prefetto territorialmente competente monitora l’attuazione delle misure previste dal presente decreto da parte delle amministrazioni competenti.

ART. 4
(Disposizioni finali)

1. Le disposizioni del presente decreto producono il loro effetto dalla data di pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana e sono efficaci, salve diverse previsioni contenute nelle singole misure, fino al 3 aprile 2020.
2. Dalla data di efficacia delle disposizioni del presente decreto cessano di produrre effetti gli articoli 3 e 4 del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 1° marzo 2020.
3. Restano ferme le misure previste dagli articoli 1 e 2 del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 1° marzo 2020, e successive modificazioni. Nei territori indicati negli allegati 1, 2 e 3 al decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 1° marzo 2020, e successive modificazioni, le misure di cui al presente decreto, ove più restrittive, si applicano comunque cumulativamente con ogni altra misura prevista dai predetti articoli 1 e 2.

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Cell. 3914830355 tutti i giorni dalle ore 14 alle ore 23

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Francesco Del Deo Sindaco di Forio: conferenza sul coronavirus

Francesco Del Deo Sindaco di Forio: conferenza sul coronavirus

Francesco Del Deo Sindaco di Forio: conferenza sul coronavirus

Video realizzato dal quotidiano IL DISPARI di Gaetano Di Meglio

Francesco Del Deo Sindaco di Forio: conferenza sul coronavirus

Uno stralcio delle dichiarazioni formulate dal Sindaco del Comune di Forio

Naturalmente, come tutti sapete c’è stato questo episodio di coronavirus qui sull’isola d’Ischia e in particolar modo a Forio che era uno di quegli ospiti che sono arrivati domenica 23 febbraio con quei pullman che noi avevamo cercato di bloccare all’epoca.

Sembra, anzi si è dimostrato di essere un caso isolato e noi comunque sia come Amministrazione ci siamo organizzati perché abbiamo creato un gruppo una task force da affiancare poi eventualmente all’ASL e alla protezione civile, che  formato dal dottor Domenico Loffredo per quanto riguarda la parte sanitaria quindi la prevenzione per affrontare il problema e il primo approccio , dall’avvocato Gianni Materese  per quanto riguarda la logistica e Capuano che è il responsabile CP di Forio e quindi responsabile della protezione civile.

Voglio aggiungere che è un episodio isolato, fortunatamente un episodio circoscritto perché dalle verifiche che sono state fatte stamattina seguendo i protocolli dobbiamo dire che ieri ci siamo attivati subito con l’ASL e la Protezione civile e questa mattina sono state fatte anche le interviste a tutti gli ospiti che si trovavano nella struttura alberghiera e nessuno di questi presentava sintomi che potessero destare qualche sospetto di qualche altra infezione.

Tanto è vero che questi stanno qui da quasi 10 giorni e se ci fosse stato qualche altro focolaio in atto sicuramente si sarebbe già rivelato per quello che dicono gli esperti.

Sono state prese tutte le precauzioni perché sono state fatte due ordinanze: la 34 e la 33 sempre di oggi.

Una è quella lì che imp0ne l’isolamento dell’albergo con tutti gli ospiti, e l’altra ordinanza per tenere le scuole chiuse secondo il decreto ministeriale del primo marzo di quest’anno che è valido fino al giorno 8 quindi noi ci siamo attenuti fino al giorno 8 con la chiusura delle scuole, dei mercati, di tutti i luoghi che possono essere luoghi di assembramenti.

Noi siamo abbastanza fiduciosi che questo episodio, per come si è presentato, sia un episodio isolato.

Io penso che sia le popolazioni isolane sia gli ospiti che si trovano ancora sull’isola d’Ischia possono stare tranquilli perché c’è una vigilaza.

L’isola è monitorata, nessuno di questi ha dato segni di poter essere eventuale soggetto a rischio.

Per di più questa sera ci sarà la partenza di queste persone ospiti,.

Naturalmente l’ospite che è risultato essere positivo andrà al Cotugno di Napoli mentre gli altri ospiti verranno prelevati con dei pullman della Croce Rossa questa sera e verranno accompagnati nei loro Comuni di residenza, passando questa sera per la Cecchignola per fare una sosta per evitare che vadano negli autogrill presenti sulle autostrade. Quindi andranno alla Cecchigniola per un controlletto un luogo già organizzato per ricevere questo tipo di persone.

Poi si stabilirà, poiché partiranno questa sera alle nove se pernottano alla Cecchignola e partiranno damani mattina oppure se se la sentiranno e vorranno proseguire il viaggio durante questa notte

Noi in Italia abbiamo sempre un po’  l’abitudine di fare danni a noi stessi

Negli altri paesi non avviene

Quindi il sistema Italia ha funzionato

Noi dobbiamo soltanto stare tranquilli anche perché a detta di alcuni virologi famosi importanti interpellati anche attraverso i mega dal dottor Longo questo tipo di pandemia probabilmente sta in giro da moltissimo tempo, tanto è vero che si facevano delle considerazione che l’anno scorso, nel mese di agosto, sono morte persone di polmonite qui a Ischia e sembra strano che nel mese di agosto si spossa morire di polmonite. Erano tutte persone che avevano già problemi respiratori o problemi cardiaci. Infatti sappiamo anche che i decessi che si stanno verificando in questi giorni sono persone a rischio soggetti che hanno superato una certa età.

Una mamma è preoccupata perché l’isola non è pronta, non può essere nemmeno attrezzata per poter avere un’eventuale pandemia, un eventuale problema come quello lì che si verifica in terraferma.

L’isola è circoscritta e quindi se si verifica un caso significa creare problemi a tutta la popolazione dell’isola d’Ischia,

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Nave speciale per il trasferimento da Ischia dei turisti: coronavirus

Nave speciale per il trasferimento da Ischia dei turisti

Nave speciale

Per traferire i turisti facenti parte del gruppo giunto a Ischia il 23 febbraio 2020 provenendo dalle province bresciana e varesina, tra i quali si è riscontrato un caso di positività al coronavirus, è stata allestita una nave speciale di linea aperta.

L’hotel Punta del Sole di Forio d’Ischia dove alloggiava la comitiva è presidiato dai carabinieri e gli ospiti ed il personale della struttura sono stati messi in quarantena.

Nave speciale per il trasferimento da Ischia dei turisti: coronavirus

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Turista bresciano risultato positivo

Trasferito dall’ospedale Anna Rizzoli di Ischia all’ospedale Cotugno di Napoli il turista bresciano risultato positivo al Coronavirus mentre era in vacanza sull’Isola d’Ischia

Turista bresciano risultato positivo

L’uomo, di 78 anni, alloggiava nell’Hotel Punta del Sole di di Forio d’Ischia insieme ad un gruppo di circa 100 suoi concittadini, tutti anziani.

La logistica del trasferimento è risultata quanto mai complessa poiché la barella non è risultata compatibile con l’idroambulanza.

Pertanto si è dovuto attendere attende da Napoli una particolare ambulanza atta ad ospitare sia la barella speciale per infettivi e sia il personale specializzato addetto all’accompagnamento del paziente.

Inoltre, per il trasferimento dell’ambulanza è stato utilizzare un traghetto scoperto e che ha viaggiato a motore acceso per tenere in funzione tutti i dispositivi di bordo.

Al dipartimento di prevenzione della Asl Napoli 2 Nord si sta valutando la opportunità/necessità di fare i tamponi a tutta la comitiva del gruppo di anziani di Brescia e ai dipendenti dell’Hotel Punta del Sole di Forio d’Ischia.

Mentre scriviamo, alle 15 del 4 marzo 2020, è in atto una riunione della task force regionale sul coronavirus alla quale sono presenti i direttori generali delle Asl campane allo scopo di fare il punto della situazione.

Nelle prossime ore dovrebbe essere resa nota la conferma definitiva da parte dell’Istituto Superiore della Sanità relativamente alla positività del turista bresciano risultato infetto da coronavirus mentre alloggiava nell’Hotel Punta del Sole di Forio d’Ischia.

L’albergo è presidiato dalle forze dell’ordine.

Attualmente In Campania sono 31 i casi accertati.

A Napoli, due docenti dell’Università Federico II sono risultati infetti.

Rinvio conferenza programmata alla biblioteca Antoniana di Ischia

Rinvio conferenza programmata alla biblioteca Antoniana di Ischia

Posta in arrivo
Circolo Sadoul tramite sendinblue.com
4 Marzo 2020 ore 10:13

Rinvio conferenza

Essendo stata disposta la chiusura della Biblioteca per motivi prudenziali collegati al corona virus, LA PREVISTA CONFERENZA DEL 7 MARZO (Ischia, capitale dei re d’Aragona) è rinviata a data da destinarsi.
—— Circolo Georges Sadoul Segreteria: Via Osservatorio 2 80077 Ischia (Na)

Rinvio conferenza programmata alla biblioteca Antoniana di Ischia

Biblioteca comunale Antoniana