Da Ischia L'Arte DILA APS

Associazione di Promozione Sociale

Da Ischia L'Arte DILA APS

Modulo spostamenti autocertificazione – coronavirus

Modulo spostamenti autocertificazione – coronavirus

Modulo spostamenti indicazioni-coronavirus pdf

 

Il    sottoscritto        _             _                                            _,    nato   il                    a

                      ,  residente  in          _                        ,  via                                            _, identificato a mezzo _                    nr.                                               utenza telefonica

                               ,   consapevole  delle   conseguenze     penali   previste   in                               caso                  di dichiarazioni mendaci a pubblico ufficiale (art 495 c.p.)

 

DICHIARA SOTTO LA PROPRIA RESPONSABILITÀ

 

Di essere a  conoscenza delle misure di contenimento del contagio di cui all’art. 1, comma 1, del Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 9 marzo 2020 concernenti  lo spostamento delle persone fisiche all’ intern o  di  t utto  il  te rritori o   nazionale, nonché delle sanzioni previste d all’art.  4,  co mma  1, del  Decreto del Presidente del   Consiglio   dei   Ministri   dell’   8   marzo   2020   in    caso   di inottemperanza (art. 650 C.P. salvo che il fatto non costituisca più grave reato);

Che lo spostamento è determinato da:

o comprovate esigenze lavorative;

o situazioni di necessità;

o motivi di salute;

o rientro presso il proprio domicilio, abitazione o residenza.

 

A    questo    riguardo,    dichiara    che       _                                                                       _ (LAVORO PRESSO…, STO RIENTRANDO AL MIO DOMICILIO SITO IN….., DEVO EFFETTUARE UNA VISITA MEDICA… ALTRI MOTIVI PARTICOLARI..ETC…)

Data, ora e luogo del controllo

 

Firma del dichiarante                                                                          L’Operatore di Polizia

Modulo spostamenti autocertificazione - coronavirus

Quali deroghe sono concesse?

Le domande più comuni:

Assistenza anziani soli?

Risponde il viceministro della Salute, Pierpaolo Sileri: «Se io abito in un’altra città e ho una mamma di 90 anni senza assistenza domiciliare che vive in una delle zone di sicurezza naturalmente posso invocare questo buon motivo per raggiungerla, anche se poi dovrò stare attento a rispettare le misure anti-contagio. Ma se i miei genitori, pur anziani, stanno bene, non potrò raggiungerli violando le zone di sicurezza perché preso dalla nostalgia di casa. Si rischia d’incorrere in una sanzione penale. Così pure se vivo a Roma e ho la fidanzata a Milano, non potrò andare da lei. L’amore, in questo periodo, deve lasciare il passo al rispetto delle regole. È bene che tutti lo capiscano».

Rientrare nel Comune di residenza?

Il decreto prevede esplicitamente la possibilità di raggiungere il proprio domicilio a chi abita in tutte le zone interessate dal provvedimento. Chi invece ha lasciato queste zone a rischio per raggiungere altre regioni italiane può muoversi liberamente? Sì, ma dipende dai luoghi in cui si è recato. Alcune regioni hanno già previsto l’obbligo di quarantena. Esistono limitazioni per chi invece si trova nelle zone limitate e deve rientrare al Centro e al Sud? In queste ore Lazio, Campania, Toscana, Abruzzo, Molise, Basilicata, Puglia, Calabria, Sicilia e Sardegna hanno emanato ordinanze che impongono a tutte le persone che arrivano da queste zone di dichiarare la propria provenienza alla Asl e a mettersi in quarantena per 14 giorni.

Il diritto ai rimborsi

Franco Gattinoni, vicepresidente della Federazione Turismo Organizzato: «Prima del nuovo decreto, la situazione dei viaggi all’estero era che nei Paesi ancora aperti agli italiani noi potevamo proporre degli itinerari alternativi. Ma ora che Lombardia e altre 14 province sono state chiuse, nessuno dei residenti può più uscire se non per motivi di salute o di lavoro».

Messe, funerali e matrimoni

Le messe con i fedeli sono sospese in tutta Italia fino al 3 aprile. E con esse anche i funerali e i matrimoni in chiesa. Nessun problema per la tumulazione e la benedizione della salma, si faranno le preghiere al cimitero, badando però sempre alle misure di distanziamento sociale: niente baci, abbracci e strette di mano. Anche i matrimoni sono sospesi: perciò non resta che disdire le prenotazioni, dalla chiesa ai fiori al ristorante fino al viaggio di nozze. È prevedibile che spesso gli sposi troveranno privatamente un accordo con il parroco, il fioraio, l’agenzia o il ristoratore per spostare semplicemente a un’altra data la cerimonia, confermando l’impegno finanziario già assunto. Ma nel caso decidessero di chiedere il rimborso delle spese sostenute, il governo ha in mente nelle prossime ore di affrontare anche questo capitolo, prevedendo la restituzione della somma versata.

 

Contatti:

Bruno Mancini
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Cell. 3914830355 tutti i giorni dalle ore 14 alle ore 23

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Il testo e il video del discorso del Presidente del Consiglio Giuseppe Conte

Il testo e il video del discorso del Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte

Tutta l’Italia in quarantena.

Il governo estende a tutto il territorio le misure già in vigore per la Lombardia e le altre 14 province.

Sospeso il campionato di Serie A

Il testo del discorso

Si istituisce l’Italia zona protetta.

Abbiamo adottato una nuova decisione, come Governo, su un presupposto: siamo ben consapevoli che sia difficile cambiare tutte le nostre abitudini.

Io lo stesso lo sto sperimentando.

Capisco le famiglie, i giovani.

Ci sono abitudini che, ragionevolmente con il tempo, potranno essere adattata alle nuove esigenze, ma purtroppo tempo non ce n’è.

I dati ci dicono che crescono i contagi, i ricoverati e ahimè! i deceduti.

Non ci sarà più una zona rossa, un’Italia uno e un’Italia due, ma ci sarà l’Italia.

Un’Italia zona protetta nella quale saranno da limitare gli spostamenti salvo che per lavoro, necessità o salute e il divieto di assembramento in locali aperti al pubblico“.

Le misure sono pubblicate in gazzetta ufficiale stasera, entrano in vigore domattina.

Conte ha confermato che anche le Regioni sono d’accordo con le misure.

Conte ha informato dell’iniziativa il Presidente della Repubblica.

Il video del discorso del Presidente Conte

Il testo Il testo e il video del discorso del Presidente del Consiglio Giuseppe Conte

Il testo e il video

Il testo e il video

Coronavirus temperatura

Se il coronavirus NON è attivo oltre i 26°, perché non si decide di alzare a 27° la temperatura di tutti gli edifici pubblici?

Coronavirus temperatura

Coronavirus temperatura

affaritaliani,it

Paolo Sottocorona, meteorologo ha rilasciato un’intervista nella quale ha affermato che:

“In questi giorni mi sono informato molto, ho letto e studiato.

Possiamo affermare che sicuramente il caldo aiuta a combattere il coronavirus, a differenza di quanto si potrebbe pensare e cioè che il freddo blocca e il caldo sviluppa il contagio.

Non è così.

La prima componente è climatica.

Indicativamente con una temperatura di 26, 27, 28 gradi centigradi il virus, anche se non muore, ha difficoltà a riprodursi.

Ad esempio su una superficie metallica potrebbe sopravvivere 2 ore e non 12 come oggi e sulle mani 15 minuti e non 2 ore.

Il caldo quindi rende più difficile il contagio, visto che la durata della vita del virus viene più che dimezzata”.

Il problema è che è difficile attendersi temperature di questo tipo adesso.

E’ vero che soprattutto al Centro-Sud abbiamo avuto un inverno relativamente caldo e nulla vieta che ci siano precoci ondate di caldo ad aprile o maggio che ci farebbero comodo.

Anche se penso che nel range marzo-aprile sarà difficile toccare i 26 gradi, se non localmente sulla Sicilia. Insomma, l’aiuto non arriverà nell’immediato.

L’altra componente stagionale che aiuta a combattere il coronavirus è che la tarda primavera e poi ovviamente l’estate portano le persone a stare maggiormente all’aria aperta e non a stare chiuse in una stanza o in un locale.

Quindi, quella distanza di un metro e mezzo diventa in molti casi di tre metri.

Al momento non è possibile prevedere se ci saranno ondate precoci di caldo, anche se statisticamente le ultime estati sono sempre state più calde.

Ma questo non significa che l’estate 2020 sarà caldissima.

Non c’è la certezza,”

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Coronavirus temperatura – Paolo Sottocorona.

Coronavirus temperatura

Se il coronavirus NON è attivo oltre i 26°, perché non si decide di alzare a 27° la temperatura di tutti gli edifici pubblici?

Coronavirus temperatura

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affaritaliani,it

Paolo Sottocorona, meteorologo ha rilasciato un’intervista nella quale ha affermato che:

“In questi giorni mi sono informato molto, ho letto e studiato.

Possiamo affermare che sicuramente il caldo aiuta a combattere il coronavirus, a differenza di quanto si potrebbe pensare e cioè che il freddo blocca e il caldo sviluppa il contagio.

Non è così.

La prima componente è climatica.

Indicativamente con una temperatura di 26, 27, 28 gradi centigradi il virus, anche se non muore, ha difficoltà a riprodursi.

Ad esempio su una superficie metallica potrebbe sopravvivere 2 ore e non 12 come oggi e sulle mani 15 minuti e non 2 ore.

Il caldo quindi rende più difficile il contagio, visto che la durata della vita del virus viene più che dimezzata”.

Il problema è che è difficile attendersi temperature di questo tipo adesso.

E’ vero che soprattutto al Centro-Sud abbiamo avuto un inverno relativamente caldo e nulla vieta che ci siano precoci ondate di caldo ad aprile o maggio che ci farebbero comodo.

Anche se penso che nel range marzo-aprile sarà difficile toccare i 26 gradi, se non localmente sulla Sicilia. Insomma, l’aiuto non arriverà nell’immediato.

L’altra componente stagionale che aiuta a combattere il coronavirus è che la tarda primavera e poi ovviamente l’estate portano le persone a stare maggiormente all’aria aperta e non a stare chiuse in una stanza o in un locale.

Quindi, quella distanza di un metro e mezzo diventa in molti casi di tre metri.

Al momento non è possibile prevedere se ci saranno ondate precoci di caldo, anche se statisticamente le ultime estati sono sempre state più calde.

Ma questo non significa che l’estate 2020 sarà caldissima.

Non c’è la certezza,”

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Task force regione Campania emette norme operative per i Comuni

Task force regione Campania emette norme operative per i Comuni

Task force regione Campania

Task force regione Campania emette norme operative per i Comuni

Istituita il 27 febbraio scorso con il Decreto del Presidente Vincenzo De Luca, la Task Force Coronavirus in Campania è anche formalmente in campo.

Sul Bollettino è stato pubblicato il Decreto del Presidente della Giunta n. 37 del 27/02/2020 con cui è stata istituita e nominata.

Il suo compito è coordinare le azioni di prevenzione e gestione dell’emergenza epidemiologica da COVID-2019, in accordo con la «delibera del Consiglio dei Ministri del 31 gennaio 2020».

Dovrà «garantire la tempestività e l’appropriatezza delle informazioni e delle risposte dei diversi soggetti competenti del territorio regionale»

La task force è coordinata dal Direttore generale della Protezione civile della Regione Campania, Italo Giulivo e composta da:
Antonio Postiglione – DG Tutela Salute e Coordinamento del Sistema Sanitario Regionale;
Enrico Coscioni – Consigliere per la Sanità del Presidente della Regione Campania
Claudia Campobasso – Dirigente di Staff Protezione Civile;
Perrella Alessandro – Dirigente Medico Infettivologo Regione Campania;
D’Argenzio Angelo – Dirigente Prevenzione Regione Campania;
Trama Ugo – Dirigente Farmaceutica Regione Campania;
Maria Rosaria Romano-Dirigente Assistenza Ospedaliera Regione Campania;
Giuseppina Tommasielli– Rappresentante Medici di Medicina Generale;
Giuseppe Galano –Referente Sanità per le Maxi emergenze e responsabile 118 Regione Campania;
Direttori Generali delle ASL della Campania o loro delegati;
Carlo Marino -Presidente ANCI Campania o suo delegato;
Paolo Russo – Capo Ufficio Stampa del Presidente della Giunta Regione Campania;
Roberta Santaniello – Ufficio di Gabinetto Giunta Regionale della Campania per la Protezione Civile.

La task force opererà in collegamento con il Dipartimento di Protezione Civile Nazionale, gli Uffici Territoriali di
Governo, l’Ufficio Scolastico Regionale, l’Istituto Superiore di Sanità e le altre istituzioni competenti.
Da oggi stesso la task force è operativa e si è già riunita questo pomeriggio.

Italo Giulivo, coordinatore della task force della Regione Campania

Task force regione Campania emette norme operative per i Comuni

ha divulgato il seguente documento recante regionale norme operative per il controllo dei flussi dal nord est sulla regione Campania che devono essere attuate da tutti i Comuni della Regione.

Si tratta di una dettagliatissima serie di indicazioni intese a contrastare la diffusione del coronavirus che dovranno essere poste in atto non solo dai Comuni ma anche dagli Enti, dagli operatori di qualsiasi tipo di trasporto pubblico e privato: trasporto stradale, ferroviario, aereo e marittimo,.crociere.

Ordinanza del Presidente della Giunta Regionale n. 8 del 8/3/2020

1)

“Con DPCM 08/03/2020, allo scopo di contrastare e contenere il diffondersi del virus COVID-19 nella regione Lombardia e nelle province di Modena, Parma, Piacenza, Reggio Emilia, Rimini, Pesaro e Urbino, Alessandria, Asti, Novara, Verbano Cusio Ossola, Vercelli, Padova, Treviso e Venezia, sono state adottate nuove misure tra le quali, si segnala, quella di evitare ogni spostamento delle persone fisiche in entrata e in uscita dai predetti territori, salvo che per spostamenti motivati da:

  • – comprovate esigenze lavorative;
  • – situazioni di necessità;
  • – spostamenti per motivi di salute.

è, comunque, consentito il rientro presso il proprio domicilio, abitazione o residenza.

Il divieto assoluto di mobilità dalla propria abitazione o dimora è disposto per i soggetti sottoposti alla misura della quarantena ovvero risultati positivi al virus.

Ai fine di assumere immediate misure di contrasto e di contenimento del diffondersi del virus COVID-19 sui territorio della regione Campania, il Presidente della Giunta regionale ha adottato in pari data l’Ordinanza n. 8, trasmessa in via d’urgenza a tutti i Comuni ed Enti interessati, a mezzo p.e.c. per il tramite della S.O.R.U. della Protezione Civile e, comunque, pubblicata sul sito istituzionale e sul BURC.

In tale provvedimento si dispone che tutti gli individui che abbiano fatto ingresso, o faranno ingresso, in regione Campania dai territori di cui all’art. 1 del DPCM 8/3/2020, a partire dal 07/03/2020 e fino al 03/04/2020 hanno l’obbligo di:

a. comunicare tale circostanza al Comune e al medico di medicina generale o al pediatra di libera scelta o all’operatore di sanità pubblica territorialmente competente

b. osservare la permanenza domiciliare con isolamento fiduciario per 14 giorni dall’arrivo, con divieto di contatti sociali;

c. osservare il divieto di spostamento e viaggi;

d. rimanere raggiungibile per l’eventuale attività di sorveglianza;

e. in caso di comparsa dei sintomi, avvisare immediatamente il medico di medicina generale il pediatra di libera scelta o l’operatore di sanità pubblica territorialmente competente.

Nell’ordinanza presidenziale è fatto, altresì, obbligo ai concessionari di servizi di trasporto aereo, ferroviario e autostradale di acquisire e fornire alle Forze dell’ordine, alla scrivente Unità di Crisi regionale, ai Comuni e alle AA.SS.LL. i nominativi dei viaggiatori provenienti dalle aree di cui al DPCM 8/3/2020.

Orbene, al fine di garantire è rispetto dell’Ordinanza del Presidente G.R. n. 8/2020, si dettano le seguenti disposizioni tese ad uniformare e coordinare sul territorio regionale le attività di monitoraggio e contrasto al diffondersi del virus COVID-19 in regione Campania di competenza degli Enti e soggetti in indirizzo.

Richiamando le “Misure operative di proiezione civile per la gestione dell’emergenza epidemiologica da COVID-19”, approvate dal Dipartimento della Protezione Civile cui alla nota prot. n. COVID/0010656 del 03/03/2020, si invitano i Sindaci, in qualità di autorità sanitarie ai sensi dell’art. 50 del T.U.E.L. nonché autorità territoriali di protezione civile ai sensi dell’art. 3 del D. Lgs.n. 1/2018 Codice della protezione civile, a garantire:

1)

l’attivazione dei COC – Centri Operativi Comunali con le seguenti funzioni di massima:

– Unità di coordinamento;

– Sanità;

– Volontariato;

– Assistenza alla Popolazione;

– Comunicazione;

– Servizi essenziali e mobilità.

notiziandone l’unità di crisi regionale alla p.e.c. [email protected] e la Prefettura territorialmente competente.

ll COC, oltre alla gestione di eventuali altre situazioni di criticità connesse all’emergenza epidemiologica da COVID-19, dovrà mettere in campo tutte le necessarie azioni preventive per garantire il rispetto dell’Ordinanza in oggetto.

2)

il potenziamento delle attività di comunicazione ed informazione alla cittadinanza sui contenuti del DPCM del 08/03/2020 e dell’O.P.G.R.C. n. 8/2020, mediante i canali istituzionali ordinariamente utilizzati (sito web, eventuale app, manifesti murali, ecc.) oltre ad un numero dedicato a fornire ai cittadini tutte le informazioni del caso;

3)

la divulgazione del questionario allegato, tramite il sito web del Comune e, comunque, con tutti i mezzi disponibili, informando i cittadini che hanno già fatto, o che faranno, ingresso nel comune a far data del 07/03/2020, provenienti dai territorio individuati dal DPCM 08/03/2020, circa l’obbligo di compilare e far pervenire al Comune il questionario compilato e sottoscritto;

4)

la somministrazione del questionario, anche con l’ausilio della Polizia Municipale o delle Forze dell’ordine, a tutti coloro che rientrano nella previsione del DPCM e per i quali, comunque, si abbia avuto notizia del rientro nel territorio comunale di rispettiva competenza;

5)

il monitoraggio delle permanenze domiciliari con isolamento fiduciario per 14 giorni dall’arrivo, obbligatorie per tutti coloro che rientrano nella casistica descritta.

Tali attività potranno essere garantite anche con l’ausilio del volontariato di protezione civile.

Si rammenta che il questionario allegato è rivolto a:

– tutti coloro che hanno già fatto, o che faranno, ingresso nei comuni del territorio della regione Campania a far data dal 07/03/2020 e fino al 03/04/2020, provenienti dai territorio individuati dal OPCM 08/03/2020;

– tutti coloro che risultano negli elenchi dei viaggiatori provenienti dalle aree in argomento, trasmessi dai concessionari di servizi di trasporto aereo, ferroviario e autostradale ai sensi dell’O.P.G.R.C. n. 8/2020.

I concessionari di servizi di trasporto aereo, ferroviario e autostradale sono tenuti a garantire l’osservanza di quanto previsto dall’ordinanza del P.G.R. n. 8/2020, provvedendo alla rilevazione flussi in transito mediante la compilazione dell’allegata scheda da parte degli utenti dei servizi di trasporto, alla presenza dell’incaricato aziendale.

Tutti i concessionari rendono disponibile sul proprio sito la scheda di rilevazione allegata, anche in formato editabile, per facilitare all’utenza le operazioni di pre-compilazione.

Il concessionario autostradale, in particolare, garantisce ampia diffusione della scheda anche presso autogrill, aree di ristoro e stazioni di servizio, nonché alle aziende di trasporto che eserciscono linee interregionali.

Le schede raccolte dai concessionari dovranno essere trasmesse quotidianamente ai Comuni interessati e all’indirizzo mail tf.covid19@regione campania.it dell’Unità di Crisi regionale, onde consentire ai Sindaci l’espletamento delle attività di competenza.

In caso fossero segnalati direttamente all’Unità di crisi, ovvero alla SORU Sala Operativa Regionale Unificata di Protezione Civile, casi di cittadini ricadenti nella previsione di cui al DPCM 08/03/2020, rientrati in regione Campania, si provvederà a comunicarlo, per le necessarie verifiche,ai Sindaci competenti per territorio.

I Sindaci sono invitati a far presente ai cittadini le conseguenze, anche penali, in caso di mancato rispetto degli obblighi di cui alla Ordinanza del Presidente della Giunta regionale n. 8 dell’08/03/2020”.

 

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Perché sanificano transatlantici, strade ecc. se, come dicono, il virus MUORE in poche ore fuori dal corpo umano?

Perché sanificano transatlantici, strade ecc. se, come dicono, il virus MUORE in poche ore fuori dal corpo umano?

Perché sanificano transatlantici

Perché sanificano transatlantici

Perché sanificano transatlantici

Perché sanificano transatlantici, strade ecc.

Decalogo Coronavirus

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Perché sanificano palazzi, strade ecc. se, come dicono, il contagio NON avviene tramite merci importate?

Perché sanificano palazzi, strade ecc. se, come dicono, il contagio NON avviene tramite merci importate?

Perché sanificano palazzi

Perché sanificano palazzi, strade ecc.

Perché sanificano palazzi, strade ecc.

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Decalogo Coronavirus

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Caos italiano coronavirus

Caos italiano coronavirus

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Caos

Leggete la sequenza degli avvenimenti relativi alle disposizione di accesso all’isola d’Ischia e poi ditemi se questo non è un CAOS INQUALIFICABILE!

RIEPILOGO:

CAOS italiano! Il 23 febbraio, 5 Sindaci dell’isola d’Ischia avevano deliberato un provvedimento recante disposizioni di divieto d’imbarco per turisti provenienti da alcune zone d’Italia (e non solo), il Commissario prefettizio del comune di Lacco Ameno e i Sindaci di Capri e Anacapri NON avevano aderito all’iniziativa

sola d’Ischia: disposizioni contro la diffusione del coronavirus COVID-19

poche ore dopo il Prefetto aveva annullata,qualificandola come illegittima la delibera dei 5 Sindaci

Coronavirus, Ischia: il prefetto di Napoli riapre le porte a turisti lombardi e veneti

ieri Governo ha emesso un decreto nel quale NON ci sono particolari disposizioni inerenti l’accesso alle isola del golfo di Napoli

Decreto Consiglio dei Ministri del 4 marzo 2020

ieri il Presidente della Repubblica ha invitato TUTTE le istituzioni ad adeguarsi e a rispettare le disposizioni emesse dal Governo (vedi link n.4);

Coronavirus, il messaggio del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella

oggi alcuni cittadini dell’isola d?Ischia ha scritto un appello

Da Ischia appello a Conte-De Luca per fermare l’ultimo sbarco

… ORA IL PRESIDENTE DELLA REGIONE CAMPANIA ha ordinato il divieto d’imbarco verso le isole del Golfo di Napoli per i cittadini italiani residenti in alcune regioni d’Italia

De Luca blocca le comitive e limita gli accessi alle isole. La decisione “salva isole”

… e probabilmente il Caos non finirà qui!

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Da Ischia appello a Conte-De Luca per fermare l’ultimo sbarco

Da Ischia appello a Conte-De Luca per fermare l’ultimo sbarco

Il Dispari

6 Marzo 2020 ore 13

Giuseppe Conte Vincenzo De Luca
Caro Presidente, fermiamo «l’ultimo sbarco»

«Presidente Conte, ti chiediamo un gesto di rispetto ed attenzione per il turismo di tutta Italia che vada oltre i pur utilissimi (e speriamo sufficienti) aiuti stanziati a favore di chi sta vivendo con enormi difficoltà le conseguenze del Coronavirus sul proprio bilancio, familiare o aziendale.

Per soli venti giorni,

Ti chiediamo di fermare qualsiasi forma di viaggio per diletto, qualsiasi forma di accoglienza di massa, in tutta Italia.

Te lo chiediamo, non perché abbiamo paura delle presenze (nostro pane quotidiano) o di un possibile contagio.

Te lo chiediamo, perché solo il buon senso e solo il nostro essere italiani responsabili, tutti, nessuno escluso, ci possono permettere di superare questo momento.

Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella ci ha esortato a vivere regolarmente la nostra vita, senza allarmismi e senza paura.

Ma dobbiamo essere consapevoli dei rischi che ognuno di noi può correre in questo momento, anche e principalmente se costretti ad eludere le pur condivisibili ma poco esaustive direttive del Tuo decreto.

Scoprire il Castello Aragonese come la Cappella Sistina, i giardini termali di Ischia come la Galleria degli Uffizi, così come godere di tutti i sapori e le meraviglie della nostra isola e di tutta l’Italia temendo di portare alla bocca una forchetta, stando a distanza di un metro uno dall’altro, senza potersi scambiare un bacio e senza abbracciarsi sullo sfondo di uno dei nostri meravigliosi panorami non è il massimo.

Solo Tu, ad oggi, puoi decidere di impedire a tutti di mettersi in viaggio se non per cause di forza maggiore; solo tu puoi decidere di impedire una vacanza nel momento peggiore della storia della nostra nazione.

Per soli venti giorni.

Siamo l’isola dell’accoglienza da sempre e continueremo ad esserlo anche con il Coronavirus, ma abbiamo bisogno anche del tuo aiuto per continuare ad essere tutti più sereni, senza per questo mettere in crisi ancor più grave quello che rappresenta uno dei comparti economici vitali del nostro Paese.

E tra venti giorni, saremo ancora più forti di prima. Tutti. Anche il Tuo Governo!”

Da Ischia appello a Conte-De Luca per fermare l’ultimo sbarco

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The New England Joural of Medicine

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Transmission of 2019-nCoV Infection from an Asymptomatic Contact in Germany

TO THE EDITOR:
The novel coronavirus (2019-nCoV) from Wuhan is currently causing concern in the medical community as the virus is spreading around the world.1 Since identification of the virus in late December 2019, the number of cases from China that have been imported into other countries is on the rise, and the epidemiologic picture is changing on a daily basis. We are reporting a case of 2019-nCoV infection acquired outside Asia in which transmission appears to have occurred during the incubation period in the index patient.

The New England Joural of Medicine

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A 33-year-old otherwise healthy German businessman (Patient 1) became ill with a sore throat, chills, and myalgias on January 24, 2020. The following day, a fever of 39.1°C (102.4°F) developed, along with a productive cough. By the evening of the next day, he started feeling better and went back to work on January 27.

Figure 1. Timeline of Exposure to Index Patient with Asymptomatic 2019-CoV Infection in Germany.Before the onset of symptoms, he had attended meetings with a Chinese business partner at his company near Munich on January 20 and 21. The business partner, a Shanghai resident, had visited Germany between January 19 and 22. During her stay, she had been well with no signs or symptoms of infection but had become ill on her flight back to China, where she tested positive for 2019-nCoV on January 26 (index patient in Figure 1) (see Supplementary Appendix, available at NEJM.org, for details on the timeline of symptom development leading to hospitalization).

On January 27, she informed the company about her illness. Contact tracing was started, and the above-mentioned colleague was sent to the Division of Infectious Diseases and Tropical Medicine in Munich for further assessment. At presentation, he was afebrile and well. He reported no previous or chronic illnesses and had no history of foreign travel within 14 days before the onset of symptoms. Two nasopharyngeal swabs and one sputum sample were obtained and were found to be positive for 2019-nCoV on quantitative reverse-transcriptase–polymerase-chain-reaction (qRT-PCR) assay.2 Follow-up qRT-PCR assay revealed a high viral load of 108 copies per milliliter in his sputum during the following days, with the last available result on January 29.

On January 28, three additional employees at the company tested positive for 2019-nCoV (Patients 2 through 4 in Figure 1). Of these patients, only Patient 2 had contact with the index patient; the other two patients had contact only with Patient 1. In accordance with the health authorities, all the patients with confirmed 2019-nCoV infection were admitted to a Munich infectious diseases unit for clinical monitoring and isolation. So far, none of the four confirmed patients show signs of severe clinical illness.

This case of 2019-nCoV infection was diagnosed in Germany and transmitted outside Asia. However, it is notable that the infection appears to have been transmitted during the incubation period of the index patient, in whom the illness was brief and nonspecific.3

The fact that asymptomatic persons are potential sources of 2019-nCoV infection may warrant a reassessment of transmission dynamics of the current outbreak. In this context, the detection of 2019-nCoV and a high sputum viral load in a convalescent patient (Patient 1) arouse concern about prolonged shedding of 2019-nCoV after recovery. Yet, the viability of 2019-nCoV detected on qRT-PCR in this patient remains to be proved by means of viral culture.

Despite these concerns, all four patients who were seen in Munich have had mild cases and were hospitalized primarily for public health purposes. Since hospital capacities are limited — in particular, given the concurrent peak of the influenza season in the northern hemisphere — research is needed to determine whether such patients can be treated with appropriate guidance and oversight outside the hospital.

The New England Joural of Medicine

Camilla Rothe, M.D.
Mirjam Schunk, M.D.
Peter Sothmann, M.D.
Gisela Bretzel, M.D.
Guenter Froeschl, M.D.
Claudia Wallrauch, M.D.
Thorbjörn Zimmer, M.D.
Verena Thiel, M.D.
Christian Janke, M.D.
University Hospital LMU Munich, Munich, Germany
[email protected]

Wolfgang Guggemos, M.D.
Michael Seilmaier, M.D.
Klinikum München-Schwabing, Munich, Germany

Christian Drosten, M.D.
Charité Universitätsmedizin Berlin, Berlin, Germany

Patrick Vollmar, M.D.
Katrin Zwirglmaier, Ph.D.
Sabine Zange, M.D.
Roman Wölfel, M.D.
Bundeswehr Institute of Microbiology, Munich, Germany

Michael Hoelscher, M.D., Ph.D.
University Hospital LMU Munich, Munich, Germany

Disclosure forms provided by the authors are available with the full text of this letter at NEJM.org.
This letter was published on January 30, 2020, and updated on February 6, 2020, at NEJM.org.

TRADUZIONE GOOGLE

The New England Joural of Medicine

Trasmissione dell’infezione 2019-nCoV da un contatto asintomatico in Germania

ALL’EDITORE:
Il romanzo coronavirus (2019-nCoV) di Wuhan sta attualmente causando preoccupazione nella comunità medica in quanto il virus si sta diffondendo in tutto il mondo.1 Dall’identificazione del virus a fine dicembre 2019, il numero di casi dalla Cina che sono stati importati in altri i paesi sono in aumento e il quadro epidemiologico sta cambiando su base giornaliera. Stiamo segnalando un caso di infezione 2019-nCoV acquisita al di fuori dell’Asia in cui sembra essersi verificata la trasmissione durante il periodo di incubazione nel paziente indice.

Un uomo d’affari tedesco di 33 anni in buona salute (Paziente 1) si ammalò di mal di gola, brividi e mialgie il 24 gennaio 2020. Il giorno seguente si sviluppò una febbre di 39,1 ° C (102,4 ° F), insieme a una tosse produttiva. La sera del giorno successivo, iniziò a sentirsi meglio e tornò al lavoro il 27 gennaio.

Figura 1. Cronologia dell’esposizione al paziente indicizzato con infezione asintomatica 2019-CoV in Germania Prima dell’inizio dei sintomi, aveva partecipato alle riunioni con un partner commerciale cinese nella sua azienda vicino a Monaco di Baviera il 20 e il 21 gennaio. Il partner commerciale, Shanghai residente, aveva visitato la Germania tra il 19 e il 22 gennaio. Durante il suo soggiorno, stava bene senza segni o sintomi di infezione, ma si era ammalata durante il suo volo di ritorno in Cina, dove era risultata positiva per 2019-nCoV il 26 gennaio (indice paziente in Figura 1) (vedere Appendice Supplementare, disponibile su NEJM.org, per dettagli sulla linea temporale dello sviluppo dei sintomi che porta al ricovero).

Il 27 gennaio ha informato la compagnia della sua malattia. È stata avviata la ricerca dei contatti e il suddetto collega è stato inviato alla Divisione delle malattie infettive e della medicina tropicale a Monaco per ulteriori accertamenti. Alla presentazione, era afebrile e bene. Non ha riportato malattie precedenti o croniche e non ha avuto anamnesi di viaggio all’estero entro 14 giorni prima dell’inizio dei sintomi. Sono stati ottenuti due tamponi rinofaringei e un campione di espettorato che sono risultati positivi per il 2019-nCoV sul dosaggio quantitativo di reazione a catena trascrittasi inversa-polimerasi (qRT-PCR ).2 Il test di follow-up qRT-PCR ha rivelato un elevato carico virale di 108 copie per millilitro nel suo espettorato nei giorni seguenti, con l’ultimo risultato disponibile il 29 gennaio.

Il 28 gennaio, altri tre dipendenti dell’azienda sono risultati positivi per 2019-nCoV (Pazienti da 2 a 4 nella Figura 1). Di questi pazienti, solo il paziente 2 ha avuto contatti con il paziente indice; gli altri due pazienti hanno avuto contatti solo con il paziente 1. In accordo con le autorità sanitarie, tutti i pazienti con infezione confermata 2019-nCoV sono stati ricoverati in un’unità di malattie infettive di Monaco per il monitoraggio clinico e l’isolamento. Finora, nessuno dei quattro pazienti confermati mostra segni di grave malattia clinica.

Questo caso di infezione 2019-nCoV è stato diagnosticato in Germania e trasmesso al di fuori dell’Asia. Tuttavia, è da notare che l’infezione sembra essere stata trasmessa durante il periodo di incubazione del paziente indice, in cui la malattia era breve e non specifica.3

Il fatto che le persone asintomatiche siano potenziali fonti di infezione 2019-nCoV può giustificare una rivalutazione della dinamica di trasmissione dell’epidemia attuale. In questo contesto, il rilevamento di 2019-nCoV e un’elevata carica virale di espettorato in un paziente convalescente (Paziente 1) destano preoccupazione per il rilascio prolungato di 2019-nCoV dopo il recupero. Tuttavia, la vitalità del 2019-nCoV rilevata su qRT-PCR in questo paziente rimane da dimostrare mediante coltura virale.

Nonostante queste preoccupazioni, tutti e quattro i pazienti che sono stati visitati a Monaco hanno avuto casi lievi e sono stati ricoverati principalmente per scopi di salute pubblica. Poiché le capacità ospedaliere sono limitate – in particolare, dato il picco concomitante della stagione influenzale nell’emisfero settentrionale – sono necessarie ricerche per determinare se tali pazienti possono essere trattati con una guida adeguata e un controllo esterno all’ospedale.

Camilla Rothe, M.D.
Mirjam Schunk, M.D.
Peter Sothmann, M.D.
Gisela Bretzel, M.D.
Guenter Froeschl, M.D.
Claudia Wallrauch, M.D.
Thorbjörn Zimmer, M.D.
Verena Thiel, M.D.
Christian Janke, M.D.
University Hospital LMU Munich, Monaco, Germania
[email protected]

Wolfgang Guggemos, M.D.
Michael Seilmaier, M.D.
Klinikum München-Schwabing, Monaco, Germania

Christian Drosten, M.D.
Charité Universitätsmedizin Berlin, Berlino, Germania

Patrick Vollmar, M.D.
Katrin Zwirglmaier, Ph.D.
Sabine Zange, M.D.
Roman Wölfel, M.D.
Bundeswehr Institute of Microbiology, Monaco, Germania

Michael Hoelscher, M.D., Ph.D.
University Hospital LMU Munich, Monaco, Germania

I moduli di divulgazione forniti dagli autori sono disponibili con il testo completo di questa lettera su NEJM.org.
Questa lettera è stata pubblicata il 30 gennaio 2020 e aggiornata il 6 febbraio 2020 su NEJM.org.

Contatti:

Bruno Mancini
[email protected]
Cell. 3914830355 tutti i giorni dalle ore 14 alle ore 23

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Milano 5 marzo 2020 foto Alberto Ghirardini

Milano 5 marzo 2020 foto Alberto Ghirardini & Bruno Mancini

Gli effetti del Coronavirus sullo svolgimento della vita quotidiana risultano ben evidenti dalla comparazione di queste foto scattate a Milano in momenti diversi da Alberto Ghirardini, inviato speciale dell’Associazione culturale “Da Ischia L’Arte – DILA” e da Bruno Mancini che  è il Presidente della Associazione.

Milano 5 marzo 2020 ore 12.30

MIlano 5 marzo 2020 - foto Alberto Ghirardini Corso Vittorio Emanuele ore 12.30 2

Milano 5 marzo 2020 ore 12.30 – Corso Vittorio Emanuele ore 12.30 – Foto Alberto Ghirardini

Milano 5 marzo 2020 foto Alberto Ghirardini

Milano 5 marzo 2020 ore 12.30 – Corso Vittorio Emanuele ore 12.30 – Foto Alberto Ghirardini

Milano 5 marzo 2020 foto Alberto Ghirardini

Milano 5 marzo 2020 ore 12.30 – Galleria ore 12.30 – Foto Alberto Ghirardini

Milano 5 marzo 2020 ore 12.30 – Galleria ore 12.30 – Foto Alberto Ghirardini

Milano 5 marzo 2020 ore 12.30 - Portici ore 12.30 - Foto Alberto Ghirardini

Milano 5 marzo 2020 ore 12.30 – Piazza Duomo ore 12.30 – Foto Alberto Ghirardini

Milano 5 marzo 2020 ore 12.30 – Piazza Scala ore 12.30 – Foto Alberto Ghirardini

Milano 5 marzo 2020 ore 12.30 – Piazzetta Liberty ore 12.30 – Foto Alberto Ghirardini

Milano 20 Novembre 2016 Castello Sforzesco Foto Bruno Mancini

Milano 20 Novembre 2016 Castello Sforzesco Foto Bruno Mancini

Milano 20 Novembre 2016 Castello Sforzesco Foto Bruno Mancini

Milano 20 Novembre 2016 Castello Sforzesco Foto Bruno Mancini

Milano 5 marzo 2020 ore 12.30 – Madonnina ore 12.30 – Foto Alberto Ghirardini

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Sospese tutte le attività ambulatoriali Regione Campania

Sospese tutte le attività ambulatoriali Regione Campania

Sospese tutte le attività ambulatoriali

Sospese tutte le attività ambulatoriali Regione Campania

5 Marzo 2020

Direzione Generale per la tutela della salute e il
coordinamento del sistema sanitario regionale
Il Direttore Generale Direttore
Dott. Ferdinando Primiano

Regione Campania
Prot. 2020  0144973 05/03/2020 11.38
Ai Direttori
Generali/Commissari
AA.OO
AA.OO.UU
IRCCS Pascale

Al fine di assicurare il contenimento della diffusione del virus covid.19,  si segnala la necessità di sospendere, a decorrere dalla data odierna e fino al 18 marzo p.v., tutte le attività ambulatoriali erogate dalle Aziende Ospedaliere di Rilievo Nazionali, dalle Aziende Ospedaliere Universitarie e dagli I.R.C.C.S. nonché dai Presidi Ospedalieri delle AA.SS.LL., ivi comprese quelle erogate dalle Case di Cura Privare Accreditate.

Vanno fatte salve le prestazioni ambulatoriali recanti motivazioni di urgenza nonché quelle di dialisi, di radioterapia e quelle oncologiche-chemioterapiche.

Ai Direttori Generali è fatto obbligo assicurare la stretta osservanza del presente provvedimento.

Avv. Antonio Postiglione

 

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Associazione Culturale Maksim Gor’ki

Associazione Culturale Maksim Gor’ki

Associazione Culturale Maksim Gor'ki

Associazione Culturale Maksim Gor’ki

Comunicato stampa
Posta in arrivo
Associazione Culturale Maksim Gor’kij tramite gmail.mcsv.net
5 marzo 2020 ore 17:22

In ottemperanza alle disposizioni governative relative alle misure di contrasto alla diffusione del Coronavirus, si comunica che gli eventi previsti per il 5 ed il 6 marzo 2020 sono rinviati ad altra data.

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Associazione Culturale Maksim Gor’kij (già Italia-URSS) · via Nardones, 17 · Napoli, NA 80132 · Italy

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Decreto Consiglio dei Ministri del 4 marzo 2020

Decreto Consiglio dei Ministri del 4 marzo 2020

Decreto Consiglio dei Ministri del 4 marzo 2020

Decreto Consiglio dei Ministri del 4 marzo 2020

Norme di contrasto alla diffusione del coronavirus

Art.1.
Allo scopo di contrastare e contenere il diffondersi del virus COVID-19, sull’intero territorio nazionale si applicano le seguenti misure:

a) sono sospesi i congressi, le riunioni, i meeting e gli eventi sociali, in cui è coinvolto personale sanitario o personale incaricato dello svolgimento di servizi pubblici essenziali o di pubblica utilità; è altresì differita a data successiva al termine di efficacia del presente decreto ogni altra attività convegnistica o congressuale;

b) sono sospese le manifestazioni e gli eventi di qualsiasi natura, svolti in ogni luogo, sia pubblico sia privato, che comportano affollamento di persone tale da non consentire il rispetto della distanza di sicurezza interpersonale di almeno un metro di cui all’allegato 1, lettera d);

c) sono sospesi altresì gli eventi e le competizioni sportive di ogni ordine e disciplina, svolti in ogni luogo, sia pubblico sia privato; resta comunque consentito, nei comuni diversi da quelli di cui all’allegato 1 al decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 1° marzo 2020, e successive modificazioni, lo svolgimento dei predetti eventi e competizioni, nonché delle sedute di allenamento degli atleti agonisti, all’interno di impianti sportivi utilizzati a porte chiuse, ovvero all’aperto senza la presenza di pubblico; in tutti tali casi, le associazioni e le
società sportive, a mezzo del proprio personale medico, sono tenute ad effettuare i controlli idonei a contenere il rischio di diffusione del virus COVID-19 tra gli atleti, i tecnici, i dirigenti e tutti gli accompagnatori che vi partecipano. Lo sport di base e le attività motorie in genere, svolte all’aperto ovvero all’interno di palestre, piscine e centri sportivi di ogni tipo, sono ammessi esclusivamente a condizione che sia possibile consentire il rispetto della raccomandazione di cui all’allegato 1, lettera d);

d) limitatamente al periodo intercorrente dal giorno successivo a quello di efficacia del presente decreto e fino al 15 marzo 2020, sono sospesi i servizi educativi per l’infanzia di cui all’articolo 2 del decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 65, e le attività didattiche nelle scuole di ogni ordine e grado, nonché la frequenza delle attività scolastiche e di formazione superiore, comprese le Università e le Istituzioni di Alta Formazione Artistica Musicale e Coreutica, di corsi professionali, master e università per anziani, ferma in ogni caso la possibilità di svolgimento di attività formative a distanza; sono esclusi dalla sospensione i corsi post universitari connessi con l’esercizio di professioni sanitarie, ivi inclusi quelli per i medici in formazione specialistica, i corsi di formazione specifica in medicina generale, le attività dei tirocinanti delle professioni sanitarie, nonché le attività delle scuole di formazione attivate presso i ministeri dell’interno e della difesa;

e) sono sospesi i viaggi d’istruzione, le iniziative di scambio o gemellaggio, le visite guidate e le uscite didattiche comunque denominate, programmate dalle istituzioni scolastiche di ogni ordine e grado;

f) fermo restando quanto previsto dalla lettera d), la riammissione nei servizi educativi per l’infanzia di cui all’articolo 2 del decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 65, e nelle scuole di ogni ordine e grado per assenze dovute a malattia infettiva soggetta a notifica obbligatoria ai sensi del decreto del Ministro della sanità del 15 novembre 1990, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 6 dell’8 gennaio 1991, di durata superiore a cinque giorni, avviene dietro presentazione di certificato medico, anche in deroga alle disposizioni vigenti;

g) i dirigenti scolastici, sentito il collegio dei docenti, attivano, ove possibile e per tutta la durata della sospensione delle attività didattiche nelle scuole, modalità di didattica a distanza avuto anche riguardo alle specifiche esigenze degli studenti con disabilità;

h) nelle Università e nelle Istituzioni di alta formazione artistica musicale e coreutica, per tutta la durata della sospensione, le attività didattiche o curriculari possono essere svolte, ove possibile, con modalità a distanza, individuate dalle medesime Università e Istituzioni, avuto particolare riguardo alle specifiche esigenze degli studenti con disabilità; le Università e le Istituzioni, successivamente al ripristino dell’ordinaria funzionalità, assicurano, laddove ritenuto necessario ed in ogni caso individuandone le relative modalità, il recupero delle
attività formative nonché di quelle curriculari ovvero di ogni altra prova o verifica, anche intermedia, che risultino funzionali al completamento del percorso didattico;

i) a beneficio degli studenti ai quali non è consentita, per le esigenze connesse alla emergenza sanitaria di cui al presente decreto, la partecipazione alle attività didattiche o curriculari delle Università e delle Istituzioni di alta formazione artistica musicale e coreutica, tali attività possono essere svolte, ove possibile, con modalità a distanza, individuate dalle medesime Università e Istituzioni, avuto anche riguardo alle specifiche esigenze degli studenti con disabilità; le Università e le Istituzioni assicurano, laddove ritenuto necessario e in ogni caso individuandone le relative modalità, il recupero delle attività formative, nonché di quelle curriculari, ovvero di ogni altra prova o verifica, anche intermedia, che risultino funzionali al completamento del percorso didattico; le assenze maturate dagli studenti di cui alla presente lettera non sono computate ai fini della eventuale ammissione ad esami finali nonché ai fini delle relative valutazioni;

l) è fatto divieto agli accompagnatori dei pazienti di permanere nelle sale di attesa dei dipartimenti emergenze e accettazione e dei pronto soccorso (DEA/PS), salve specifiche diverse indicazioni del personale sanitario preposto;

m) l’accesso di parenti e visitatori a strutture di ospitalità e lungo degenza, residenze sanitarie assistite (RSA) e strutture residenziali per anziani, autosufficienti e non, è limitata ai soli casi indicati dalla direzione sanitaria della struttura, che è tenuta ad adottare le misure necessarie a prevenire possibili trasmissioni di infezione;

n) la modalità di lavoro agile disciplinata dagli articoli da 18 a 23 della legge 22 maggio 2017, n. 81, può essere applicata, per la durata dello stato di emergenza di cui alla deliberazione del Consiglio dei ministri 31 gennaio 2020, dai datori di lavoro a ogni rapporto di lavoro subordinato, nel rispetto dei principi dettati dalle menzionate disposizioni, anche in assenza degli accordi individuali ivi previsti; gli obblighi di informativa di cui all’articolo 22 della legge 22 maggio 2017, n. 81, sono assolti in via telematica anche ricorrendo alla documentazione resa disponibile sul sito dell’Istituto nazionale assicurazione infortuni sul lavoro;

o) con apposito provvedimento dirigenziale è disposta, in favore dei candidati che non hanno potuto sostenere le prove d’esame in ragione della sospensione di cui all’articolo 1, comma 1, lettera f) del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 25 febbraio 2020, la proroga dei termini previsti dagli articoli 121 e 122 del decreto legislativo 30 aprile 1992, n. 285;

p) tenuto conto delle indicazioni fornite dal Ministero della salute, d’intesa con il coordinatore degli interventi per il superamento dell’emergenza coronavirus, le articolazioni territoriali del Servizio sanitario nazionale assicurano al Ministero della giustizia idoneo supporto per il contenimento della diffusione del contagio del COVID-19, anche mediante adeguati presidi idonei a garantire, secondo i protocolli sanitari elaborati dalla Direzione generale della prevenzione sanitaria del Ministero della salute, i nuovi ingressi negli istituti penitenziari e negli istituti penali per minorenni, con particolare riguardo ai soggetti provenienti dai comuni di cui all’allegato 1 al decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 1° marzo 2020, e successive modificazioni, sino al termine dello stato di emergenza.

ART. 2
(Misure di informazione e prevenzione sull’intero territorio nazionale)

1. Sull’intero territorio nazionale si applicano altresì le seguenti misure:

a) il personale sanitario si attiene alle appropriate misure di prevenzione per la diffusione delle infezioni per via respiratoria previste dalla Organizzazione Mondiale della Sanità e applica le indicazioni per la sanificazione e la disinfezione degli ambienti previste dal Ministero della salute;

b) è fatta espressa raccomandazione a tutte le persone anziane o affette da patologie croniche o con multimorbilità ovvero con stati di immunodepressione congenita o acquisita, di evitare di uscire dalla propria abitazione o dimora fuori dai casi di stretta necessità e di evitare comunque luoghi affollati nei quali non sia possibile mantenere la distanza di sicurezza interpersonale di almeno un metro, di cui all’allegato 1, lettera d);

c) nei servizi educativi per l’infanzia di cui al decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 65, nelle scuole di ogni ordine e grado, nelle università, negli uffici delle restanti pubbliche amministrazioni, sono esposte presso gli ambienti aperti al pubblico, ovvero di maggiore affollamento e transito, le informazioni sulle misure di prevenzione igienico sanitarie di cui all’allegato 1;

d) i sindaci e le associazioni di categoria promuovono la diffusione delle informazioni sulle misure di prevenzione igienico sanitarie di cui all’allegato 1 anche presso gli esercizi commerciali;

e) è raccomandato ai comuni e agli altri enti territoriali, nonché alle associazioni culturali e sportive, di offrire attività ricreative individuali alternative a quelle collettive interdette dal presente decreto, che promuovano e favoriscano le attività svolte all’aperto, purché svolte senza creare assembramenti di persone ovvero svolte presso il domicilio degli interessati;

f) nelle pubbliche amministrazioni e, in particolare, nelle aree di accesso alle strutture del servizio sanitario, nonché in tutti i locali aperti al pubblico, in conformità alle disposizioni di cui alla direttiva del Ministro per la pubblica amministrazione 25 febbraio 2020, n. 1, sono messe a disposizione degli addetti, nonché degli utenti e visitatori, liquidi disinfettanti per l’igiene delle mani;

g) nello svolgimento delle procedure concorsuali pubbliche e private sono adottate opportune misure organizzative volte a ridurre i contatti ravvicinati tra i candidati e tali da garantire ai partecipanti la possibilità di rispettare la distanza di almeno un metro tra di loro, di cui all’allegato 1, lettera d);

h) le aziende di trasporto pubblico anche a lunga percorrenza adottano interventi straordinari di sanificazione dei mezzi;

i) chiunque, a partire dal quattordicesimo giorno antecedente la data di pubblicazione del presente decreto, abbia fatto ingresso in Italia dopo aver soggiornato in zone a rischio epidemiologico, come identificate dalla Organizzazione Mondiale della Sanità, o sia transitato o abbia sostato nei comuni di cui all’allegato 1 al decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 1° marzo 2020, e successive modificazioni, deve comunicare tale circostanza al dipartimento di prevenzione dell’azienda sanitaria competente per territorio nonché al proprio medico di medicina generale ovvero al pediatra di libera scelta. Le modalità di trasmissione dei dati ai servizi di sanità pubblica sono definite dalle regioni con apposito provvedimento, che indica i riferimenti dei nominativi e dei contatti dei medici di sanità pubblica; ove contattati tramite il numero unico dell’emergenza 112 o il numero verde appositamente istituito dalla regione, gli operatori delle centrali comunicano
generalità e recapiti per la trasmissione ai servizi di sanità pubblica territorialmente competenti.
2. L’operatore di sanità pubblica e i servizi di sanità pubblica territorialmente competenti provvedono,
sulla base delle comunicazioni di cui al comma 1, lettera i), alla prescrizione della permanenza domiciliare, secondo le modalità di seguito indicate:
a) contattano telefonicamente e assumono informazioni, il più possibile dettagliate e documentate, sulle zone di soggiorno e sul percorso del viaggio effettuato nei quattordici giorni precedenti, ai fini di una adeguata valutazione del rischio di esposizione; b) accertata la necessità di avviare la sorveglianza sanitaria e l’isolamento fiduciario, informano dettagliatamente l’interessato sulle misure da adottare, illustrandone le modalità e le finalità al fine di assicurare la massima adesione;
c) accertata la necessità di avviare la sorveglianza sanitaria e l’isolamento fiduciario, l’operatore di sanità pubblica informa inoltre il medico di medicina generale o il pediatra di libera scelta da cui il soggetto è assistito anche ai fini dell’eventuale certificazione ai fini INPS (circolare INPS HERMES 25 febbraio 2020 0000716 del 25 febbraio 2020); d) in caso di necessità di certificazione ai fini INPS per l’assenza dal lavoro, si procede a rilasciare una dichiarazione indirizzata all’INPS, al datore di lavoro e al medico di medicina
generale o al pediatra di libera scelta in cui si dichiara che per motivi di sanità pubblica è stato posto in quarantena, specificandone la data di inizio e fine.
3. L’operatore di sanità pubblica deve inoltre:
a) accertare l’assenza di febbre o altra sintomatologia del soggetto da porre in isolamento, nonché degli altri eventuali conviventi;
b) informare la persona circa i sintomi, le caratteristiche di contagiosità, le modalità di trasmissione della malattia, le misure da attuare per proteggere gli eventuali conviventi in caso di comparsa di sintomi;
c) informare la persona circa la necessità di misurare la temperatura corporea due volte al giorno (la mattina e la sera).
4. Allo scopo di massimizzare l’efficacia della procedura sanitaria è indispensabile informare sul significato, le modalità e le finalità dell’isolamento domiciliare al fine di assicurare la massima adesione e l’applicazione delle seguenti misure:
a) mantenimento dello stato di isolamento per quattordici giorni dalla ultima esposizione;
b) divieto di contatti sociali;
c) divieto di spostamenti e viaggi;
d) obbligo di rimanere raggiungibile per le attività di sorveglianza.
5. In caso di comparsa di sintomi la persona in sorveglianza deve:
a) avvertire immediatamente il medico di medicina generale o il pediatra di libera scelta e l’operatore di Sanità Pubblica;
b) indossare la mascherina chirurgica fornita all’avvio della procedura sanitaria e allontanarsi dagli altri conviventi;
c) rimanere nella propria stanza con la porta chiusa garantendo un’adeguata ventilazione naturale, in attesa del trasferimento in ospedale, ove necessario.
6. L’operatore di sanità pubblica provvede a contattare quotidianamente, per avere notizie sulle condizioni di salute, la persona in sorveglianza. In caso di comparsa di sintomatologia, dopo aver consultato il medico di medicina generale o il pediatra di libera scelta, il medico di sanità pubblica procede secondo quanto previsto dalla circolare n. 5443 del Ministero della salute del 22 febbraio 2020, e successive modificazioni e integrazioni.
7. Su tutto il territorio nazionale è raccomandata l’applicazione delle misure di prevenzione igienico sanitaria di cui all’allegato 1.

ART. 3
(Monitoraggio delle misure)

1. Il Prefetto territorialmente competente monitora l’attuazione delle misure previste dal presente decreto da parte delle amministrazioni competenti.

ART. 4
(Disposizioni finali)

1. Le disposizioni del presente decreto producono il loro effetto dalla data di pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana e sono efficaci, salve diverse previsioni contenute nelle singole misure, fino al 3 aprile 2020.
2. Dalla data di efficacia delle disposizioni del presente decreto cessano di produrre effetti gli articoli 3 e 4 del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 1° marzo 2020.
3. Restano ferme le misure previste dagli articoli 1 e 2 del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 1° marzo 2020, e successive modificazioni. Nei territori indicati negli allegati 1, 2 e 3 al decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 1° marzo 2020, e successive modificazioni, le misure di cui al presente decreto, ove più restrittive, si applicano comunque cumulativamente con ogni altra misura prevista dai predetti articoli 1 e 2.

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Francesco Del Deo Sindaco di Forio: conferenza sul coronavirus

Francesco Del Deo Sindaco di Forio: conferenza sul coronavirus

Francesco Del Deo Sindaco di Forio: conferenza sul coronavirus

Video realizzato dal quotidiano IL DISPARI di Gaetano Di Meglio

Francesco Del Deo Sindaco di Forio: conferenza sul coronavirus

Uno stralcio delle dichiarazioni formulate dal Sindaco del Comune di Forio

Naturalmente, come tutti sapete c’è stato questo episodio di coronavirus qui sull’isola d’Ischia e in particolar modo a Forio che era uno di quegli ospiti che sono arrivati domenica 23 febbraio con quei pullman che noi avevamo cercato di bloccare all’epoca.

Sembra, anzi si è dimostrato di essere un caso isolato e noi comunque sia come Amministrazione ci siamo organizzati perché abbiamo creato un gruppo una task force da affiancare poi eventualmente all’ASL e alla protezione civile, che  formato dal dottor Domenico Loffredo per quanto riguarda la parte sanitaria quindi la prevenzione per affrontare il problema e il primo approccio , dall’avvocato Gianni Materese  per quanto riguarda la logistica e Capuano che è il responsabile CP di Forio e quindi responsabile della protezione civile.

Voglio aggiungere che è un episodio isolato, fortunatamente un episodio circoscritto perché dalle verifiche che sono state fatte stamattina seguendo i protocolli dobbiamo dire che ieri ci siamo attivati subito con l’ASL e la Protezione civile e questa mattina sono state fatte anche le interviste a tutti gli ospiti che si trovavano nella struttura alberghiera e nessuno di questi presentava sintomi che potessero destare qualche sospetto di qualche altra infezione.

Tanto è vero che questi stanno qui da quasi 10 giorni e se ci fosse stato qualche altro focolaio in atto sicuramente si sarebbe già rivelato per quello che dicono gli esperti.

Sono state prese tutte le precauzioni perché sono state fatte due ordinanze: la 34 e la 33 sempre di oggi.

Una è quella lì che imp0ne l’isolamento dell’albergo con tutti gli ospiti, e l’altra ordinanza per tenere le scuole chiuse secondo il decreto ministeriale del primo marzo di quest’anno che è valido fino al giorno 8 quindi noi ci siamo attenuti fino al giorno 8 con la chiusura delle scuole, dei mercati, di tutti i luoghi che possono essere luoghi di assembramenti.

Noi siamo abbastanza fiduciosi che questo episodio, per come si è presentato, sia un episodio isolato.

Io penso che sia le popolazioni isolane sia gli ospiti che si trovano ancora sull’isola d’Ischia possono stare tranquilli perché c’è una vigilaza.

L’isola è monitorata, nessuno di questi ha dato segni di poter essere eventuale soggetto a rischio.

Per di più questa sera ci sarà la partenza di queste persone ospiti,.

Naturalmente l’ospite che è risultato essere positivo andrà al Cotugno di Napoli mentre gli altri ospiti verranno prelevati con dei pullman della Croce Rossa questa sera e verranno accompagnati nei loro Comuni di residenza, passando questa sera per la Cecchignola per fare una sosta per evitare che vadano negli autogrill presenti sulle autostrade. Quindi andranno alla Cecchigniola per un controlletto un luogo già organizzato per ricevere questo tipo di persone.

Poi si stabilirà, poiché partiranno questa sera alle nove se pernottano alla Cecchignola e partiranno damani mattina oppure se se la sentiranno e vorranno proseguire il viaggio durante questa notte

Noi in Italia abbiamo sempre un po’  l’abitudine di fare danni a noi stessi

Negli altri paesi non avviene

Quindi il sistema Italia ha funzionato

Noi dobbiamo soltanto stare tranquilli anche perché a detta di alcuni virologi famosi importanti interpellati anche attraverso i mega dal dottor Longo questo tipo di pandemia probabilmente sta in giro da moltissimo tempo, tanto è vero che si facevano delle considerazione che l’anno scorso, nel mese di agosto, sono morte persone di polmonite qui a Ischia e sembra strano che nel mese di agosto si spossa morire di polmonite. Erano tutte persone che avevano già problemi respiratori o problemi cardiaci. Infatti sappiamo anche che i decessi che si stanno verificando in questi giorni sono persone a rischio soggetti che hanno superato una certa età.

Una mamma è preoccupata perché l’isola non è pronta, non può essere nemmeno attrezzata per poter avere un’eventuale pandemia, un eventuale problema come quello lì che si verifica in terraferma.

L’isola è circoscritta e quindi se si verifica un caso significa creare problemi a tutta la popolazione dell’isola d’Ischia,

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Nave speciale per il trasferimento da Ischia dei turisti

Nave speciale

Per traferire i turisti facenti parte del gruppo giunto a Ischia il 23 febbraio 2020 provenendo dalle province bresciana e varesina, tra i quali si è riscontrato un caso di positività al coronavirus, è stata allestita una nave speciale di linea aperta.

L’hotel Punta del Sole di Forio d’Ischia dove alloggiava la comitiva è presidiato dai carabinieri e gli ospiti ed il personale della struttura sono stati messi in quarantena.

Nave speciale per il trasferimento da Ischia dei turisti: coronavirus

Contatti:

Bruno Mancini
[email protected]
Cell. 3914830355 tutti i giorni dalle ore 14 alle ore 23

DILA

EMMEGIISCHIA

NUSIV

Caos disposizioni sindacali isola d’Ischia coronavirus

Caos disposizioni sindacali isola d’Ischia coronavirus

Caos disposizioni sindacali isola d’Ischia per il contrasto all’epidemia di coronavirus

Il 3/marzo 2020, il Sindaco di Serrara Fontana ha disposto:  “Domani scuole chiuse”

precisando di agire in nome anche degli altri Sindaci dell’Isola d’Ischia e che la chiusura, in via precauzionale, attiene a tutte le scuole di ogni ordine e grado presenti sul territorio

Ha inoltre precisato che “Stiamo in contatto con ASL e Prefettura, domani saremo in grado di comunicare per quanto tempo resteranno chiuse le scuole

Invece Simonetta Calcaterra,

Commissario prefettizio di Lacco Ameno, ha reso noto non provvederà alla deliberazione ’dell’ordinanza di chiusura delle scuole in rispetto all’articolo 35 del DCPM del 2 marzo che vieta questa particolare tipologia di ordinanza sindacale.

Infine il Sindaco del Comune di Forio, Francesco Del Deo, ha emessa l’ordinanza n.31 del 03/03/2020 mediante cui vengono ordinate la chiusura degli istituti scolastici di ogni ordine e grado presenti sul territorio comunale, degli impianti sportivi pubblici, del mercato comunale, degli uffici comunali salvo i servizi essenziali,per la sola giornata del 4 marzo 2020.

Contatti:

Bruno Mancini
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Cell. 3914830355 tutti i giorni dalle ore 14 alle ore 23

DILA

EMMEGIISCHIA

NUSIV

Turista bresciano risultato positivo

Trasferito dall’ospedale Anna Rizzoli di Ischia all’ospedale Cotugno di Napoli il turista bresciano risultato positivo al Coronavirus mentre era in vacanza sull’Isola d’Ischia

Turista bresciano risultato positivo

L’uomo, di 78 anni, alloggiava nell’Hotel Punta del Sole di di Forio d’Ischia insieme ad un gruppo di circa 100 suoi concittadini, tutti anziani.

La logistica del trasferimento è risultata quanto mai complessa poiché la barella non è risultata compatibile con l’idroambulanza.

Pertanto si è dovuto attendere attende da Napoli una particolare ambulanza atta ad ospitare sia la barella speciale per infettivi e sia il personale specializzato addetto all’accompagnamento del paziente.

Inoltre, per il trasferimento dell’ambulanza è stato utilizzare un traghetto scoperto e che ha viaggiato a motore acceso per tenere in funzione tutti i dispositivi di bordo.

Al dipartimento di prevenzione della Asl Napoli 2 Nord si sta valutando la opportunità/necessità di fare i tamponi a tutta la comitiva del gruppo di anziani di Brescia e ai dipendenti dell’Hotel Punta del Sole di Forio d’Ischia.

Mentre scriviamo, alle 15 del 4 marzo 2020, è in atto una riunione della task force regionale sul coronavirus alla quale sono presenti i direttori generali delle Asl campane allo scopo di fare il punto della situazione.

Nelle prossime ore dovrebbe essere resa nota la conferma definitiva da parte dell’Istituto Superiore della Sanità relativamente alla positività del turista bresciano risultato infetto da coronavirus mentre alloggiava nell’Hotel Punta del Sole di Forio d’Ischia.

L’albergo è presidiato dalle forze dell’ordine.

Attualmente In Campania sono 31 i casi accertati.

A Napoli, due docenti dell’Università Federico II sono risultati infetti.

Coronavirus, Ischia: il prefetto di Napoli riapre le porte a turisti lombardi e veneti

Coronavirus, Ischia: il prefetto di Napoli riapre le porte a turisti lombardi e veneti

Il prefetto di Napoli riapre le porte

La Prefettura di Napoli ha annullato – per mancanza di competenze in materia – la validità dell’ordinanza con la quale i sindaci dell’isola d’Ischia avevano disposto il divieto di sbarco – fino al 9 marzo – sull’isola di Ischia per i residenti in Lombardia e in Veneto, per i cittadini cinesi provenienti dalle aree dell’epidemia da coronavirus e per chi vi abbia soggiornato negli ultimi 14 giorni.

la bocciatura del Prefetto perché “Non in linea con le misure sinora adottate dal Governo” e perché “adottata sul presupposto di un asserito D.L. del 22 febbraio 2020, allo stato, non pubblicato e quindi giuridicamente inesistente”.

Il prefetto di Napoli riapre le porte

Isola d’Ischia: disposizioni contro la diffusione del coronavirus COVID-19

Isola d’Ischia: disposizioni sindacali contro la diffusione del coronavirus COVID-19

Comunicato ufficiale

Misure contro la diffusione della malattia infettiva COVID-19 sull’Isola d’Ischia

L’anno 2020, il giorno 22 del mese di Febbraio alle ore 17.00, presso la sala consiliare provvisoria del Comune di Casamicciola Terme in Piazza Marina (Locali ex Capricho), a seguito dell’emissione da parte del MINISTERO DELLA SALUTE di apposita ORDINANZA 21 febbraio 2020, si è riunito il Comitato Operativo Intercomunale per discutere delle Misure contro la diffusione della malattia infettiva COVID-19.

Sono presenti:
ing. Giovan Battista Castagna – Sindaco del Comune di Casamicciola T.
dott. Vincenzo Ferrandino – Sindaco del Comune di Ischia
dott. Dionigi Gaudioso – Sindaco del Comune di Barano d’Ischia
dott. Francesco Del Deo – Sindaco del Comune di Forio
dott.ssa Coppola Teresa – Epidemiologia e Prevenzione ASL NA 2 Nord
dott.ssa Aiardo Esposito Carmela – Epidemiologia e Prevenzione ASL NA 2 Nord
Maresciallo Elia – Responsabile dell’Elisoccorso di Casamicciola Terme
avv. Annunziata Piro – Presidente del Consiglio di Casamicciola T.
arch. Angela di Iorio – consigliere Comune di Casamicciola T.
dott. Ciro Frallicciardi – consigliere Comune di Casamicciola T.
Ten. Giovanni Mattera – Polizia Municipale di Casamicciola T.
ing. Michele Maria Baldino – Responsabile Area III Tecnica del Comune di Casamicciola T.
dott. Luca D’Ambra – Presidente Federalberghi Ischia
dott. Saverio Presutti – Presidente Consorzio Poti

L’ordinanza del Ministero prevede tra l’altro:
“Considerata la segnalazione da parte della regione Lombardia di trasmissione sporadica e diffusione locale di infezione da SARS-CoV-2; Considerato che è in corso la completa definizione della catena epidemiologica nel contesto lombardo e che la situazione pidemiologica è in evoluzione; Viste le dimensioni del fenomeno epidemico e il potenziale interessamento di più ambiti sul territorio nazionale, in assenza di immediate misure di contenimento; Preso atto del carattere diffusivo dell’epidemia e del notevole incremento dei casi e dei decessi notificati all’Organizzazione mondiale della sanità;”

La dott.ssa Aiardo precisa che “Tutti i medici di continuità assistenziale, nonché di base e pediatri, sono stati informati su come individuare il caso e su come applicare le procedure aziendali”.
Quando il medico individua il caso, il paziente deve essere visitato a domicilio da personale attrezzato. Il malato viene visitato al 118 solo se il Responsabile ASL lo individua come caso sospetto.
Es.: una persona telefona al medico, e per prima cosa deve riferire se proviene o è venuto a contatto con persone delle zone a rischio (Criterio epidemiologico). Il medico esegue un consulto telefonico e successivamente fornirà tutte le indicazioni utili al caso. Se la persona è asintomatica deve rimanere in casa sotto la sorveglianza dell’ASL. Se ci sono anche sintomi clinici deve seguire le istruzioni del responsabile ASL. Per quanto concerne l’Elisoccorso e per il n. 6 addetti occorre prevedere dispositivi di protezione individuale.

I Sindaci dell’Isola di Ischia sono in contatto telefonico con la Regione Campania, con il Ministero e la Protezione Civile Nazionale per gli eventuali i provvedimenti da adottare.

Si decide:

distribuire alla cittadinanza le indicazioni del Ministero della Salute e divulgare il numero verde regionale 800909699 raggiungibile tutti i giorni dalle ore 8:00 alle 20:00 altresì la pagina FB della Regione Campania con video ed istruzioni;
Se la persona presenta febbre, tosse e raffreddore deve:

Durante il giorno contattare il proprio medico curante;

Durante la notte telefonare alla guardia medica: Comuni di Casamicciola Terme, Ischia, Barano di Ischia numero 081.993292 – Comuni di Forio, Lacco Ameno e Serrara Fontana 081.998655;

Se proviene da una zona a rischio sul territorio nazionale o all’estero (Lombardia, Veneto, Cina e tutte le zone di cui si ha notizia di casi) deve chiamare il numero verde 800909699 e/o il medico curante (orario diurno) guardia medica (orario notturno);

vietare le gite scolastiche al di fuori del territorio isolano.

Alle autorità Ecclesiastiche si raccomanda di prendere misure precauzionali per i propri fedeli evitando lo scambio del segno della Pace e la distribuzione della Santa Comunione.

Si ha notizia che l’ospedale Rizzoli si sta organizzando per effettuare i tamponi ed attrezzare il personale. Il Direttore Sanitario ASL Napoli2 Nord, D’Amore diramerà un ulteriore aggiornamento nelle prossime ore.
Casamicciola Terme, 22/02/2020

Decalogo Coronavirus

Isola d’Ischia: disposizioni sindacali

Coronavirus, Ischia: il prefetto di Napoli annulla l’ordinanza che chiudeva le porte a turisti lombardi e veneti

Federalberghi: “Dispositivo illegale”. I sindaci dei Comuni dell’isola avevano firmato un ordine valido fino al 9 marzo anche “per i cittadini cinesi provenienti dall’aree dell’epidemia e per chi vi abbia soggiornato negli ultimi 14 giorni”

di PASQUALE RAICALDO

La Prefettura di Napoli ha annullato – per mancanza di competenze in materia – la validità dell’ordinanza con la quale i sindaci dell’isola d’Ischia avevano disposto il divieto di sbarco – fino al 9 marzo – sull’isola di Ischia per i residenti in Lombardia e in Veneto, per i cittadini cinesi provenienti dall’aree dell’epidemia da coronavirus e per chi vi abbia soggiornato negli ultimi 14 giorni. Al momento, sui porti dell’isola è stato disposto un filtraggio ad operar delle forze dell’ordine, coadiuvate da personale sanitario, volto esclusivamente alla schedatura dei turisti provenienti dalle due regioni.

La Federalberghi Ischia parla di “ordinanza anti-sbarco illegale” e ringrazia “il prefetto per averla annullata”.

Nell’ordinanza i sindaci di Ischia, Forio, Casamicciola, Serrara Fontana e Barano d’Ischia avevano sottolineato il consistente volume di arrivi turisti sull’isola diretti in “numerose strutture alberghiere, ricettive e termali in piena attività anche durante il periodo invernale”. “Ischia – avevano spiegato – è meta di turisti sia stranieri che provenienti dalle regioni italiane ed in particolare dalle regioni del Nord e soprattutto dalla Lombardia e dal Veneto in cui sono stati registrati e censiti dalle autorità sanitarie numerosi casi di contagio da malattia infettiva COVID-19 con conseguente applicazione di particolari misure di salvaguardia della salute pubblica”.

Nel testo del dispositivo si leggeva inoltre di “gravi preoccupazioni al fine della prevenzione di una eventuale diffusione della malattia in considerazione dei collegamenti con il continente, della insularità, della presenza di un’unica struttura ospedaliera che serve l’intera isola e che non potrebbe essere in alcun caso sostituita da altro presidio nemmeno temporaneo in caso di necessità”.

Il divieto, avevano spiegato i sindaci, “si rende necessario atteso il grave pericolo che minaccia la salute e l’incolumità dei cittadini nelle more che le competenti autorità sanitarie locali provvedano a realizzare presidi sanitari prima degli imbarchi per l’isola al fine di scongiurare gravi pericoli di diffusione del contagio per tutti coloro che abbiano soggiornato negli ultimi 14 giorni nelle aree in oggetto, nonché per i residenti delle Regioni Lombardia e Veneto interessate da casi contagio da COVID-19”.

Di qui dunque la decisione del divieto, già meditata nella giornata di ieri quando i sindaci erano stati in riunione acquisendo anche il parere del governatore Vincenzo De Luca. “Un divieto finalizzato in via precauzionale a prevenire la diffusione della malattia infettiva COVID-19”, e per il quale ci si riserva “ogni ulteriore provvedimento anche eventualmente di sospensione o revoca del predetto divieto o il suo prolungamento in caso di mutate esigenze di tutela della salute de della incolumità dei cittadini”.

Il divieto di accesso temporaneo, secondo quanto scrivevano i sindaci, sarebbe stato fatto rispettare da “polizia municipale e forza pubblica”, mentre “le competenti autorità sanitarie locali” dovrebbero realizzare “presidi sanitari prima degli imbarchi per l’isola”. Ancor prima del disco rosso della Prefettura il commissario Angelo Borrelli aveva sottolineato come “l’ordinanza emanata dai comuni dell’Ischia non fosse una buona idea”.

“Lodiamo il pronto intervento del prefetto di Napoli per aver ristabilito la legalità annullando un’ordinanza chiaramente illegale, con iniziative che andavano oltre le competenze comunali”, scrivono invece in una nota  il presidente Federalberghi Ischia Luca D’Ambra, il presidente Federalberghi Terme Ischia Peppino Di Costanzo e il presidente Federalberghi Isole Minori Ermando Mennella.

Il Dispari

Nessuno 

Sono d accordo con questa iniziativa…riguardo a chi è stato in giro invito per la propria salute e dei propri cari di sottoporsi ad esami scrupolosi!
Questa situazione spaventa un po tutti cari signori…
Non commettiamo errori e non facciamo gli eroi.

VINCENZO 

I Sindaci, congiuntamente dovrebbero chiedere anche che tutti i nostri concittadini che stanno rientrando dalla Thailandia e paesi ritenuti a rischio, vengano sottoposti a tutti gli accertamenti necessari per scongiurare inutili allarmismi.

Sinceramente non comprendo la critica ai sindaci.
Bene hanno fatto a vietare l’accesso all’isola a chi viene dai luoghi limitrofi ai focolai.
Spero mettano in quarantena tutti quelli che giungono dalle zone limitrofe ai focolai.
Anche i nostri amici , figli o genitori.
Oggi siamo La Nazione al quarto posto a livello mondiale come infettati dal nuovo virus.
Forse qualcosa non ha funzionato per il meglio.
O forse siamo i più sfortunati.
Ma tra tutte queste ipotesi meglio misure più restrittive che blande.
Un plauso ai sindaci che hanno avuto il coraggio di decidere.
E coraggio serve per mettere in campo altre iniziative di pari tenore.

Polaris 

Il problema non è l’ordinanza fatta, che è legittima, dai sindaci. I turisti che sono arrivati non vengono dalla “zona rossa” lombarda e siamo d’accordo. Ma visto l’aumento dei casi, sia sospetti che acclarati, in queste ultime ore che viene aggiornato continuamente dai media, mettiamo che solo una persona sia infetta, non sapendolo perché asintomatica, risponde a tutte le risposte fatte nell’articolo. Siamo in grado qui ad Ischia di fronteggiare un eventuale emergenza? Prevenire è meglio che curare. La notte del terremoto scapparono tutti…. non siamo falliti allora, non falliremo adesso.

E comunque….. che Dio c’è la mandi buona.
P.S. Pur di parlare male dei Sindaci, si oscura la vista!

E’ in arrivo una nuova ordinanza dei sindaci. Dopo la bocciatura del Prefetto perché “Non in linea con le misure sinora adottate dal Governo” e perché “adottata sul presupposto di un asserito D.L. del 22 febbraio 2020, allo stato, non pubblicato e quindi giuridicamente inesistente”.

Coronavirus: sesta vittima in Italia, morta a Brescia

C’è un sesto morto in Italia per il coronavirus.

Stamani la notizia della morte di un 84enne, ricoverato al Giovanni XXIII di Bergamo.

La quinta vittima è un adulto di 88 anni di Caselle Landi, sempre in Lombardia.

E’ morta, poi, agli Spedali civili di Brescia una donna di Crema che era stata trasferita ieri e risultata positiva al Coronavirus.

Il Commissario per l’emergenza Angelo Borrelli nella conferenza stampa di metà mattinata aveva parlato di 219 casi complessivi accertati di coronavirus in Italia, comprendendo le 5 vittime e il ricercatore rientrato da Wuhan che è guarito e che è stato dimesso dallo Spallanzani nei giorni scorsi. Mancava però la sesta vittima.

Mauritius, bloccati passeggeri volo Italia

Bloccato a Lione, nel sud della Francia, un bus proveniente dall’Italia settentrionale

24/02/2020 ore 15.17

Coronavirus ultime notizie, salgono a i 6 morti in Italia.

Positivo un militare di Cremona.

L’ultima vittima è di Crema.

Fermi i treni tra Piacenza e Lodi per controlli sanitari.

Cinque vittime in Lombardia, dove i casi sono 167. In Veneto 32, in Emilia-Romagna 17, uno a Modena.

Borrelli: “Non ho conferme di connessione tra i focolai di Codogno e Vò”.

Verso le partite di calcio a porte chiuse.

La Borsa di Milano affonda


Al Dott. Vincenzo De Luca
Presidente Regione Campania

Dott. Giuseppe Conte
Presidente del Consiglio dei Ministri

Dott. Marco Valentini
Prefetto di Napoli

Dott. Angelo Borrelli
Capodipartimento Protezione Civile

OGGETTO: adozione misure urgenti e straordinarie funzionali a prevenire la diffusione della malattia infettiva COVID-19 (D.L. n. 6 del 23.02.2020 pubblicato in G.U. n. 45 del 23.02.2020, Edizione Straordinaria, Parte I e Ordinanza n.21 Ministero della salute G.U. Serie generale n.44 del 22.02.2020) nel territorio dell’Isola d’Ischia

I SINDACI DEI COMUNI DELL’ISOLA DI ISCHIA
Premesso che:

Con provvedimento n. 25 del 23.02.2020, adottato ai sensi dell’art. 54 comma 4 del T.U.E.L., i Sindaci dell’Isola d’Ischia, richiamata l’emerga sanitaria verificatasi sul territorio nazionale – ed in particolare nelle Regioni colpite dal virus –, ordinavano “- il divieto di accesso ai Comuni dell’isola d’Ischia fino al 9 marzo e comunque fino a quando non saranno disposti d’intesa con la competente autorità sanitaria, idonei presidi sanitari prima degli imbarchi per l’isola: a) per i cittadini di nazionalità cinese provenienti dalle aree interessate dall’epidemia come identificate dall’Organizzazione Mondiale della sanità; b) per chiunque abbia soggiornato nelle aree di cui al punto a) negli ultimi quattordici giorni, c) per i residenti delle Regioni Lombardia e Veneto interessate da casi contagio da COVID-19 – il divieto è adottato in via precauzionale ed è finalizzato a prevenire la diffusione della malattia infettiva COVID-19 con riserva di ogni ulteriore o eventuale provvedimento anche di sospensione o revoca del predetto divieto o il suo prolungamento in caso di mutate esigenze di tutela della salute e della incolumità dei cittadini”; contestualmente disponevano “ – a salvaguardia dei residenti e dei turisti ospiti dell’isola di stabilire che le competenti autorità sanitarie locali provvedano a realizzare presidi sanitari prima degli imbarchi per l’isola al fine di scongiurare gravi pericoli di diffusione del contagio per tutti coloro che abbiano soggiornato negli ultimi 14 giorni nelle aree di cui alle lett.a) b) c). – Fatto salvo quanto previsto dal Codice Penale le violazioni alla presente Ordinanza sono punite con la sanzione amministrativa pecuniaria prevista dal Regolamento per la determinazione e l’applicazione delle sanzioni amministrative per violazione di Regolamenti comunali e di Ordinanze del Sindaco e dei Responsabili dei servizi salvo che il fatto non costituisca reato ai sensi degli art.650 e 659 C.P. – La Polizia Municipale e la Forza pubblica sono tenute, per quanto di rispettiva competenza, all’esecuzione e alla vigilanza in ordine all’attuazione della presente ordinanza […] – La presente ordinanza viene contestualmente inviata al Prefetto di Napoli, al Comandi di Polizia locale dei Comuni e alle forze dell’ordine presenti sul territorio CC, POLIZIA, FINANZA, Ufficio Circondariale Marittimo di Ischia, Capitaneria di Porto di Napoli AZIENDE SANITARIE LOCALI competenti per territorio, COMPAGNIE DI NAVIGAZIONE per i porti di Pozzuoli e Napoli”;
Con provvedimento prefettizio n. 57073 del 23.02.2020, il Prefetto di Napoli, Dott. Marco Valentini, annullava in autotutela la predetta ordinanza alla luce dei seguenti presupposti: a) in primo luogo, il D.L. del 22.02.2020 – eletto a fondamento dell’esercizio del potere extra ordinem – alla data di adozione dell’ordinanza n. 25/2020 non avrebbe acquisito efficacia in quanto non ancora “pubblicato e quindi giuridicamente inesistente” (cfr. primo Considerato dell’atto prefettizio); b) inoltre il provvedimento ex art. 54 comma 4 TUEL si riferirebbe “genericamente ai cittadini residenti nelle Regioni Lombardia e Veneto senza specificare la provenienza degli stessi dai Comuni nei quali sussiste il cluster di infezione di virus COVID – 19, come già specificamente individuati dall’Autorità sanitaria”; c) la predetta ordinanza non sarebbe stata, in violazione della normativa di settore, preventivamente comunicata al Prefetto; d) il provvedimento contingibile sarebbe “sproporzionato, ultroneo ed ingiustificatamente restrittivo nei confronti di una vasta fascia della popolazione nazionale”;
Considerato che:
In data 23.02.2020, è stato pubblicato in G.U. n. 45/2020, Edizione Straordinaria – Parte I, il D.L. n. 6 del 23.02.2020 avente ad oggetto “Misure Urgenti in materia di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica da COVID – 19” il quale, richiamata la straordinaria necessità ed urgenza di emanare disposizioni per contrastare l’emergenze epidemiologico da COVID – 19, all’art. 1 ha stabilito quanto segue: “Allo scopo di evitare il diffondersi del COVID-19, nei comuni o nelle aree nei quali risulta positiva almeno una persona per la quale non si conosce la fonte di trasmissione o comunque nei quali vi è un caso non riconducibile ad una persona proveniente da un’area già interessata dal contagio del menzionato virus, le autorità competenti sono tenute ad adottare ogni misura di contenimento e gestione adeguata e proporzionata all’evolversi della situazione epidemiologica. 2. Tra le misure di cui al comma 1, possono essere adottate anche le seguenti: a) divieto di allontanamento dal comune o dall’area interessata da parte di tutti gli individui comunque presenti nel comune o nell’area; b) divieto di accesso al comune o all’area interessata; c) sospensione di manifestazioni o iniziative di qualsiasi natura, di eventi e di ogni forma di riunione in luogo pubblico o privato, anche di carattere culturale, ludico, sportivo e religioso, anche se svolti in luoghi chiusi aperti al pubblico; d) sospensione dei servizi educativi dell’infanzia e delle scuole di ogni ordine e grado, nonché della frequenza delle attività scolastiche e di formazione superiore, compresa quella universitaria, salvo le attività formative svolte a distanza; e) sospensione dei servizi di apertura al pubblico dei musei e degli altri istituti e luoghi della cultura di cui all’articolo 101 del codice dei beni culturali e del paesaggio, di cui al decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 42, nonché dell’efficacia delle disposizioni regolamentari sull’accesso libero o gratuito a tali istituti e luoghi; f) sospensione dei viaggi d’istruzione organizzati dalle istituzioni scolastiche del sistema nazionale d’istruzione, sia sul territorio nazionale sia all’estero, trovando applicazione la disposizione di cui all’articolo 41, comma 4, del decreto legislativo 23 maggio 2011, n. 79; g) sospensione delle procedure concorsuali per l’assunzione di personale; h) applicazione della misura della quarantena con sorveglianza attiva agli individui che hanno avuto contatti stretti con casi confermati di malattia infettiva diffusiva; i) previsione dell’obbligo da parte degli individui che hanno fatto ingresso in Italia da zone a rischio epidemiologico, come identificate dall’Organizzazione mondiale della sanità, di comunicare tale circostanza al Dipartimento di prevenzione dell’azienda sanitaria competente per territorio, che provvede a comunicarlo all’autorità sanitaria competente per l’adozione della misura di permanenza domiciliare fiduciaria con sorveglianza attiva; j) chiusura di tutte le attività commerciali, esclusi gli esercizi commerciali per l’acquisto dei beni di prima necessità; k) chiusura o limitazione dell’attività degli uffici pubblici, degli esercenti attività di pubblica utilità e servizi pubblici essenziali di cui agli articoli 1 e 2 della legge 12 giugno 1990, n. 146, specificamente individuati; l) previsione che l’accesso ai servizi pubblici essenziali e agli esercizi commerciali per l’acquisto di beni di prima necessità sia condizionato all’utilizzo di dispositivi di protezione individuale o all’adozione di particolari misure di cautela individuate dall’autorità competente; m) limitazione all’accesso o sospensione dei servizi del trasporto di merci e di persone terrestre, aereo, ferroviario, marittimo e nelle acque interne, su rete nazionale, nonché di trasporto pubblico locale, anche non di linea, salvo specifiche deroghe previste dai provvedimenti di cui all’articolo 3; n) sospensione delle attività lavorative per le imprese, a esclusione di quelle che erogano servizi essenziali e di pubblica utilità e di quelle che possono essere svolte in modalità domiciliare; o) sospensione o limitazione dello svolgimento delle attività lavorative nel comune o nell’area interessata nonché delle attività lavorative degli abitanti di detti comuni o aree svolte al di fuori del comune o dall’area indicata, salvo specifiche deroghe, anche in ordine ai presupposti, ai limiti e alle modalità di svolgimento del lavoro agile, previste dai provvedimenti di cui all’articolo 3”;
Ai sensi dell’art. 3 comma 1 del D.L. cit. le predette misure straordinarie sono adottate attraverso decretazione dal “Presidente del Consiglio dei ministri, su proposta del Ministro della salute, sentito il Ministro dell’interno, il Ministro della difesa, il Ministro dell’economia e delle finanze e gli altri Ministri competenti per materia, nonché i Presidenti delle regioni competenti, nel caso in cui riguardino esclusivamente una sola regione o alcune specifiche regioni”;
Il successivo comma 2 della medesima disposizione normativa stabilisce quanto segue: “nelle more dell’adozione dei decreti del Presidente del Consiglio dei ministri di cui al comma 1, nei casi di estrema necessità ed urgenza le misure di cui agli articoli 1 e 2 possono essere adottate ai sensi dell’articolo 32 della legge 23 dicembre 1978, n. 833, dell’articolo 117 del decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 112, e dell’articolo 50 del testo unico delle leggi sull’ordinamento degli enti locali, approvato con decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267”;
Rilevato che:
L’aumento esponenziale dei casi di contagio nell’ambito territoriale delle Regioni Lombardia, Veneto, Emilia Romagna, Piemonte in uno alla mancata attivazione dei poteri e delle misure straordinarie di cui agli artt. 1 e 2 del D.L. n. 6/2020 da parte delle Istituzioni e degli Organi Centrali e Territoriali immediatamente sovraordinati individuati all’art. 3 comma 1 e comma 2, I cpv, del D.L. cit., impongono – prima del verificarsi del primo caso di contagio nel territorio regionale – in via temporanea l’adozione di misure idonee, sotto il profilo igienico sanitario, ad evitare la continua ed incontrollata diffusione del COVID – 19 anche in territori, ad oggi, dallo stesso non attinti ma fortemente esposti in ragione dei consistenti flussi turistici;
l’isola di Ischia, infatti, in virtù della presenza – anche al di fuori della tradizionale stagione turistica che coincide annualmente con la settimana precedente la Pasqua e che termina convenzionalmente il 1 Novembre Ognissanti – di numerose strutture alberghiere, ricettive e termali in piena attività anche durante il periodo invernale, è meta di turisti sia stranieri che provenienti dalle regioni italiane ed in particolare dalle Regioni del Nord e soprattutto dalla Lombardia, dal Veneto, dall’Emilia Romagna e dal Piemonte in cui sono stati registrati e censiti dalle autorità sanitarie numerosi casi di contagio da malattia infettiva COVID-19 (in numero crescente di ora in ora) con conseguente applicazione di particolari misure di salvaguardia della salute pubblica;
la particolare natura della località turistica che comprende i Comuni di Barano d’Ischia, Forio, Lacco Ameno, Serrara Fontana, Ischia, Casamicciola Terme, desta gravi preoccupazioni al fine della prevenzione di una eventuale diffusione della malattia in considerazione dei collegamenti con il continente, della continuità territoriale assicurata quotidianamente, della insularità, della presenza di un’unica struttura ospedaliera (non organizzata a recepire e gestire tali emergenze) che serve l’intera isola e che non potrebbe essere in alcun caso sostituita da altro presidio nemmeno temporaneo in caso di necessità;
in ragione delle predette motivazioni, dunque, i Sindaci dell’Isola d’Ischia, quali Autorità Locali deputate a tutelare le crisi e le emergenze igienico sanitarie che minacciano la salute e l’incolumità dei cittadini e di quanti vi dimorano (anche temporaneamente) hanno interesse acchè le competenti autorità individuate all’art. 3 comma 1 e comma 2, del D.L. cit. (così come quelle sanitarie locali) provvedano a realizzare ogni misura idonea al contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica da CODIV-19 (ivi inclusi presidi sanitari prima degli imbarchi per l’isola di Ischia) al fine di scongiurare gravi pericoli di diffusione del contagio in territori caratterizzati dall’insularità e sprovvisti di mezzi ed infrastrutture idonee a gestire una eventuale emergenza sanitaria;
VISTO il D. Lgs. 18.8.2000 n. 267 “Testo unico delle leggi sull’ordinamento degli enti locali”.
VISTI gli artt. 1, 3 commi 1 e 2 del D.L. n. 6/2020 pubblicato in G.U. n. 45/2020, edizione straordinaria Parte I;
Con la presente i Sindaci
RICHIEDONO
Alle Autorità in indirizzo di disporre, a salvaguardia dei residenti e dei turisti ospiti dell’isola e per le motivazioni sopra espresse, tutte le misure cautelari atte a prevenire la diffusione del virus in territori ad oggi non colpiti dall’epidemiologia, a titolo esemplificativo e non esaustivo, attraverso:
a) l’installazione all’imbarco traghetti/aliscafi di idonei check point e/o presidi sanitari al fine di censire i turisti provenienti da territori nei quali già risulta accertata la positività al virus e di eseguire i dovuti controlli attraverso strumentazione idonea ad intercettare eventuali persone contagiati (termo scanner, tamponi etc);
b) l’organizzazione di un presidio alternativo di emergenza funzionale ad evitare una eventuale promiscuità tra le persone contagiate e i degenti dell’unica struttura sanitaria presente sull’Isola d’Ischia (Ospedale A. Rizzoli), già di per sé insufficiente a gestire i ricoveri ordinari;
c) potenziamento dei mezzi di trasporto di emergenza (eliambulanza/idroambulanza) dedicati a gestire il trasferimento di persone contagiate;
d) somministrazione di questionario onde tracciare i flussi delle persone in ingresso sull’Isola d’Ischia al fine di conoscere l’eventuale soggiorno nelle Regioni già colpite dalla diffusione del virus.
Certi di un celere e positivo riscontro dettato dall’evolversi della situazione emergenziale, si porgono i più cordiali saluti
Il sindaco di Barano d’Ischia (dott. Dionigi Gaudioso)
Il sindaco di Casamicciola Terme (ing. GiovanBattista Castagna)
Il sindaco di Forio (dott. Francesco Del Deo)
Il sindaco di Ischia (dott. Vincenzo Ferrandino)
Il sindaco di Serrara Fontana (ing. Rosario Caruso)