Dima Book Festival: grande successo per la Fiera del libro più lunga d’Europa a Roma

Dima Book Festival. La manifestazione si svolge nella Capitale al centro commerciale Dima Shopping di via della Bufalotta 548

Il viaggio dell’uomo tra dubbi e speranze, nostalgie e attese entro storie ed esperienze ordinarie e straordinarie che investono diversi aspetti culturali sociali e ambientali restituiscono un nuovo ascolto di sé e di quanto intorno guardando ai cambiamenti di una società sempre più in corsa contro il tempo e  chiamata in questi ultimi decenni a rimettere in campo quei valori dove al centro è la persona da  accogliere e valorizzare con la sua specificità e unicità.

Ad accompagnare verso storie ed esperienze vicine e lontane, del presente e ancorate al passato, ma anche al sogno e proiettate verso un ipotetico futuro, in cui ritrovarsi o da cui trarre nutrimento per il proprio bagaglio emozionale, sono gli appuntamenti letterari e artistici proposti dal Dima Book Festival, la Fiera del libro  più lunga d’Europa in corso a Roma presso il centro commerciale Dima Shopping di via della Bufalotta 548.

Il festival iniziato lo scorso 1 ottobre e della durata di 50 giorni, sta sempre più coinvolgendo i cittadini romani e non solo in un percorso artistico letterario in cui riscoprire il piacere di leggere un libro, che si tratti di romanzo, saggio o raccolta poetica, ma anche di lasciarsi affascinare dalle forme e dai colori di un’opera d’arte. Il Dima Book Festival da quando ha aperto i battenti propone eventi librari e artistici, con la partecipazione di scrittrici e scrittori, mostre d’arte e numerosi ospiti, unitamente a momenti di solidarietà.

Nella hall centrale di questa location sempre più frequentata, sono esposti i libri degli autori aderenti, unitamente a mostre personali e collettive di numerosi artisti. Entro questi spazi espositivi aperti ogni giorno per l’intera durata del Festival   accanto a presentazioni di libri, si svolgono conferenze su argomenti di vario interesse quali: il giornalismo, la narrazione del mondo odierno e nel post-Covid, la struttura del romanzo, la didattica digitale, le ragioni sociali dello sport, la riqualificazione delle metropoli, il coaching e la leadership; oltre a corsi di scrittura creativa per grandi e piccoli.

Durante i weekend sono diverse le iniziative volte ad arricchire il cartellone: tra quelle passate accanto alla presentazione del libro del giornalista RAI Stefano ButtafuocoIl bambino 23. La storia e i sogni di Brando che ha visto come testimonial ila conduttrice tv e radio Manila Nazzaro, con l’Asta di beneficienza per l’Associazione UNICI fondata dallo stesso giornalista Buttafuoco a sostegno della cura contro le malattie genetiche rare, citiamo la conferenza dal titolo “Dopo il Covid-19 il futuro della letteratura moderna” con la presentazione del libro “La notte più buia. Cronache di una generazione” di Roberto Gramiccia e ospiti d’onore Ennio Calabria, Ida Mitrano e Rita Pedonesi.

In programma il 6 novembre alle ore 16.00 la Conferenza La riqualificazione delle metropoli italiane a cura del Dott. Donato Bonanni per l’Associazione Ripensiamo Roma, mentre il 9 novembre si aprirà alle ore 16.00 la mostra di pittura “REUNION” cui partecipano con un’opera a testa tutti gli artisti delle mostre precedenti. Da non perdere il 12 novembre la conferenza del Professor Meldolesi Presidente della Fondazione NEURONE che presenterà il libroPanico, ossessioni e fobie: psicologia dell’ansia il 19 novembre alle ore 17,00.

Questa interessante iniziativa il “Dima Book Festival” ideata dalla Galleria Arte Sempione, dall’Associazione Officine Culturali Romane, dalla Collana Orofino (edita da Pathos Edizioni) e dal gruppo Facebook Segnalazioni Letterarie, intende mettere al servizio del territorio e dei suoi abitanti una proficua occasione di confronto e di crescita, dando un’ulteriore dimostrazione di come la cultura possa trovare i propri spunti d’espressione in contesti periferici sempre più vivaci.

Silvana Lazzarino

“Dima Book Festival”

la Fiera del libro più lunga d’Europa

centro commerciale Dima Shopping

via della Bufalotta 548.Roma

1°ottobre – 20 novembre2022

 

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“Sex Positive Tarot” di Libera Ligorio e Diego Tigrotto: presentazione presso il Valore del Femminile a Roma il 3 novembre 2022

“Sex Positive Tarot, Così tanto da esplorare!“: un libro  per trovare nuova consapevolezza nel vivere la sessualità in armonia con il proprio sentire, senza giudizio, Ad intervistare gli autori del libro è Virginia Vandini Presidente dell’Associazione Il Valore del femminile e ideatrice e fondatrice  di Henosis Counseling e Formazione

La sessualità è nel corpo e nel pensiero, nei gesti e nelle emozioni. Essa rende unici nella profondità e intensità di uno sguardo, nell’armonia di un gesto o di un movimento, nel tono della voce, ma soprattutto nel proprio modo di viverla e sentirla.

Non sempre è facile confrontarsi con la propria sessualità per paure, insicurezze e dubbi, ma l’accettarsi permette di fare un passo verso il riconoscimento di essa quale parte di sé da rispettare e di cui prendersi cura.

Per riscoprire la propria sessualità e mostrare le proprie emozioni ad essa legate, sia di paura e timore, sia di entusiasmo e accoglienza, per provare a viverla in modo autentico e con responsabilità, vi invitiamo a prendere parte alla presentazione del libro Sex Positive Tarot, Così tanto da esplorare! scritto da Libera Ligorio e Diego Tigrotto, che si svolge il 3 novembre 2022 alle ore 21.00 nell’ambito dei giovedì di Cultura Evolutiva presso la sede dell’Associazione Il Valore del Femminile a Roma in Piazzale delle Provincie, 8.

L’Associazione Il Valore del Femminile, ideata e fondata da Virginia Vandini Sociologa, Supervisor trainer Counselor professionista, Costellatrice evolutiva e spirituale con i Nat, Custode del Mantra Madre,  attraverso seminari, incontri e workshop, accompagna quanti interessati, a riconoscere il proprio valore e autenticità, nel rispetto di sé, dell’altro anche a partire da un cambiamento tenendo sempre presenti valori quali: Amore, Ascolto, Accoglienza che dovrebbero rappresentare modi di essere per ogni individuo.

Virginia Vandiini

Ad intervistare gli autori dell’interessante libro è Virginia Vandini, Presidente dell’Associazione Il Valore del Femminile, fondatrice e ideatrice di Henosis, Centro di Counseling e Formazione.  

Libera Ligorio Tarologa specializzata, Operatrice certificata in pratiche Tantra e Counselor in formazione e Diego Tigrotto artivista sex positive, impegnato nell’organizzazione di incontri esperienziali sulla consapevolezza sessuale, hanno dato vita ad un progetto che anche attraverso la forza evocativa dell’arte espressa nei simboli dei Tarocchi, porta ad acquisire nuove consapevolezze in piena libertà e senza giudizio.

I Tarocchi rappresentano uno strumento antichissimo il cui fine è quello di mettere il consultante in contatto con la propria anima collegata alla fonte universale, attraverso cui giungere a quelle risposte che stava cercando. Da sempre i tarocchi sono per Libera Ligorio un mezzo privilegiato con cui si esprime e con il quale entra in contatto con gli altri in una relazione intima e profonda. Esperta di Tarocchi e consulente Tarologica per diversi progetti, Libera Ligorio ha accostato e trasferito il significato dei Tarocchi di Marsiglia nei concetti cardine della Sessualità positiva e ha così progettato e creato un mazzo di Tarocchi pionieristici” Sex Positive Tarot”: un progetto unico poiché per la prima volta la sessualità viene associata sul piano grafico agli Arcani, accostamento invece già attuato per l’erotismo essendo presenti sul mercato diversi mazzi di carte riferiti ai Tarocchi erotici.

Libera Ligorio

Nel lavoro con i Tarocchi ogni arcano racconta un ambito specifico che caratterizza il proprio vissuto, un comportamento, un sentimento, un pensiero,  con riferimenti anche a situazioni e  persone con cui si vive e si condividono aspetti della propria esistenza (la propria  famiglia, le amicizie, gli amori, il lavoro, la vita sociale e le relazioni) . Il racconto avviene a partire dalla visualizzazione dell’immagine in riferimento alla carta dei Tarocchi. Attraverso i simboli si percorre il proprio vissuto personale per giungere poi alla creazione di una nuova narrazione.

Ne libro “Sex Positive Tarot (Golena edizioni 2022) realizzato da Libera Ligorio e Diego Tigrotto viene proposta una rivisitazione degli Arcani dei Tarocchi di Marsiglia in concetti Sex Positive. Questi Tarocchi realizzati sul piano grafico appositamente da diversi artisti internazionali, in virtù dei contenuti affrontati, rappresentano uno strumento educativo e di confronto per vivere al meglio la sessualità quale parte integrante della propria vita nelle sue diverse sfumature e    sfaccettature.

Diego Tigrotto. Foto presa dal sito https://sexpositivetarot.com

 

 

 

All’interno del testo vengono spiegati i concetti e significati delle carte che portano con sé quella funzione ludica che permette di attraversare con lo spirito creativo proprio della libertà e autenticità del gioco, l’esplorazione e l’espressione di sé, la capacità nel mettersi alla prova anche per guardare e aprirsi al nuovo. Così le tematiche della Sessualità positiva possono essere esplorate grazie alle 80 carte (78+2) presenti nel mazzo curate sul piano grafico da 35 artisti provenienti da diverse parti del mondo.

Stando nel “qui ed ora”, durante la lettura delle carte, il richiedente può entrare in contatto con le proprie emozioni, giungendo a ricontattare quei lati nascosti come qualità e capacità personali che fino a quel momento non erano a lui manifeste. In questo riconoscimento il simbolo rappresentato dalla carta gioca un ruolo importante. Vi sono nel mazzo 22 Arcani Maggiori e gli Arcani Minori.

Gli Arcani Maggiori si riferiscono ad aspetti inerenti la parte conscia quale vita materiale e sociale, ma anche inconscia riferita alle forze interiori legate alla zona oscura della psiche. Gli Arcani minori sono suddivisi in quattro semi rispondenti ai valori vitali in riferimento ad una visione positiva della sessualità (Nessun Giudizio, Consenso, Consapevolezza e Piacere) ciascuno dei quali comprende 14 carte. Per maggiori informazioni sul progetto di Diego Tigrotto e Libera Ligorio consultare il sito: https://sexpositivetarot.com/it/home-ita/.  Per partecipare alla presentazione del libroSex positive Tarot” nell’ambito degli appuntamenti organizzati dall’Associazione Il Valore del Femminile scrivere a: [email protected]

 Silvana Lazzarino

 

Sex Positive Tarot. Così tanto da esplorare!

di Libera Ligorio e Diego Tigrotto

la presentazione è nell’ambito dei Giovedì di Cultura Evolutiva

presso l’Associazione Il Valore del Femminile

Piazzale delle Provincie, 8 –  Roma

giovedì 3 novembre 2022,  ore 21.00

per informazioni e prenotazioni scrivere a: [email protected]

 

 

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Tamburo Sciamanico: il suo battito che rilassa la mente lo si può ascoltare nel seminario “Costruisci e anima il tuo Tamburo sciamanico” Condotto da Virginia Vandini, Cristina Sai Jivan e Gabriele Albanese

Il seminario si svolge il 29 ottobre a Roma presso la Sede dell’Associazione Il Valore del Femminile e il 30 ottobre nella riserva naturale di Martignano

Ciascuno ha in sé un talento, un’attitudine particolare a svolgere un compito nella vita, di cui non sempre è consapevole. Per dare voce a questi talenti nascosti, per giungere ad una piena consapevolezza di sé, delle proprie emozioni al fine di gestirle con equilibrio, anche attraverso il cambiamento, arrivando a costruire relazioni di scambio e confronto con l’altro senza giudizio, sono necessarie l’ascolto e l’accoglienza, ma il primo ascolto è quello che avviene dentro se stessi.

Facendo propri i valori di ascolto, accoglienza, compreso l’amore l’Associazione il Valore del Femminile di cui è fondatrice e presidente Virginia Vandini, attraverso seminari, incontri e workshop accompagna quanti desiderano a riconoscere il proprio valore e autenticità, nel rispetto di sé, dell’altro anche a partire da un cambiamento tenendo sempre presenti parole quali Amore, Ascolto, Accoglienza.

Virginia Vandini Sociologa, Supervisor trainer counselor professionista,  Costellatrice evolutiva e spirituale con i Nat, Custode del Mantra Madre è fondatrice e ideatrice di Henosis, Centro di Counseling e Formazione.

Il prossimo fine settimana Virginia Vandini, propone un interessante appuntamento per accostarsi alla connessione con il proprio respiro in linea con il battito del cuore a partire dallo strumento del Tamburo sciamanico. Insieme a Cristina Sai Jivan Reiki master OshoNeoReiki, Mantra della Sacra India, Facilatrice cerchi shamanici, e Gabriele Albanese Artista sciamanico, Fotografo, Disegnatore, Counselor a mediazione artistica, conduce il Seminario Costruisci e anima il tuo Tamburo sciamanico”, che si svolge sabato 29 ottobre dalle ore 10.00 alle 18.30 presso la sede dell’Associazione in Piazzale delle Province, 8 a Roma e domenica 30 ottobre a partire dalle 10.30 e fino al tramonto presso la riserva Naturale di Martignano dove si partecipa ad un pranzo condiviso e dove si svolge una cerimonia sciamanica. Per quanti già avessero un tamburo è possibile prendere parte al seminario solo nella giornata di domenica 30 ottobre.

Attraverso questo percorso i partecipanti hanno la possibilità di riscoprire la poesia musicale del battito del tamburo sciamanico che ha una frequenza coincidente con la risonanza Schumann ossia la frequenza alla quale risuona la terra. Il suono del tamburo è in grado di entrare talmente in profondità nel corpo da aiutare il rilassamento della mente fino a portare il cervello nella fase delle onde theta, fase che si sperimenta durante la meditazione e nel sogno. Il 29 ottobre si ha l’occasione di realizzare il proprio strumento che verrà animato il giorno seguente il 30 ottobre attraverso una cerimonia sciamanica in cui i partecipanti si riuniscono nel cerchio della Madre per lasciare che il Grande Spirito si posi su di loro Per maggiori informazioni e prenotazioni telefonare a Gabriele Albanese al numero: 331/7497620 e per concordare la costruzione del tamburo telefonare a Cristina Sai Jivan al numero 347/ 347 6707787.

Silvana Lazzarino

Costruisci e anima il tuo Tamburo sciamanico”

 Condotto da Virginia Vandini, Cristina Sai Jivan e Gabriele Albanese

Sede Associazione Il Valore del Femminile: piazzale delle Province, 8- Roma

e Martignano presso riserva naturale.

Sabato 29 e domenica 30 ottobre 2022

Per informazioni e prenotazioni Gabriele Albanese cell: 331/7497620

Cristina Sai Jivan, al numero 347/ 347 6707787

 

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Bookcity 2022 Programma

Bookcity 2022 Programma

Bookcity 2022 Programma

Le operazioni di votazione delle quattro sezioni (Poesia, Arti grafiche, Recitazione, Giornalismo) della undicesima edizione del premio internazionale “Otto milioni – 2022” sono terminate!

La proclamazione dei vincitori sarà resa nota in occasione dell’evento DILA inserito nel palinsesto della rassegna internazionale BookCity (19 novembre ore 10.00 c/o Teatro PIME di Milano), mentre la cerimonia di premiazione verrà effettuata nel mese di dicembre, in sede da decidere (Ischia e/o Roma).

Anche quest’anno l’Associazione culturale “Da Ischia L’Arte – DILA” sarà presente alla rassegna internazionale del libro e della lettura con un suo evento.

 Visita www.bookcitymilano.it e scopri tutti gli appuntamenti dell’undicesima edizione.

La cartella stampa completa è su bookcitymilano.it/comunicati-stampa.

Milano, 24 ottobre 2022 Mercoledì 16 novembre avrà inizio l’undicesima edizione di BookCity Milano, la manifestazione dedicata al libro e alla lettura promossa dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Milano, dall’Associazione BOOKCITY MILANO, costituita da Fondazione Corriere della Sera, Fondazione Giangiacomo Feltrinelli, Fondazione Umberto e Elisabetta Mauri e Fondazione Arnoldo e Alberto Mondadori, e da AIE. BookCity Milano è sostenuto dal Centro per il libro e la lettura, Intesa Sanpaolo (main partner), da Esselunga (premium partner), con la collaborazione di Fondazione Cariplo e Camera di commercio di Milano Monza Brianza Lodi. Partecipano inoltre ENI, Recordati, Trenord, Amplifon, Campari Group, Enel, Pirelli, Fondazione Fiera Milano, Burgo Group, Federazione Carta e Grafica, Comieco, Messaggerie Libri SpA, Fondazione AEM. BookCity è realizzato con il contributo di Regione Lombardia. Sono media partner dell’edizione 2022 di BookCity Milano: Corriere della Sera, Gruppo Mondadori, RAI Radio3, laFeltrinelli, ibs.it, ilLibraio.it, Maremosso.

Come nelle precedenti edizioni a tema “Afriche” (2019), “Terra Nostra” (2020) e “Dopo” (2021), quest’anno BookCity Milano, che per natura sfugge alle etichette tradizionali e alle definizioni granitiche, intende dare voce e spazio a tutto ciò che è ibrido, senza l’inutile pretesa di definirlo, ma con la curiosità di esplorarlo: per questo motivo, il tema scelto per l’undicesima edizione è “La vita ibrida”, un argomento attuale, figlio della complessità contemporanea. Il mondo di oggi è ibrido. Ibrido il lavoro, ibrida la vita, sempre più scissa tra online e offline, ibride la comunicazione e la narrazione, ibridi sono l’identità e i generi, ibrida è l’esperienza delle nuove generazioni e, dall’alba dei tempi, ibride sono le culture. In un mondo alla ricerca di semplificazioni rassicuranti, la parola ibrido può spaventare; eppure, ibrido è da sempre il terreno più fertile per il germogliare della cultura e delle arti: ibrido è un invito alla contaminazione feconda delle discipline, all’attraversamento degli steccati della conoscenza, un et et che si sostituisce all’aut aut. “La vita ibrida” sarà anche protagonista del progetto BookCity Milano Papers 2022, un’iniziativa nata durante il lockdown del 2020 per coinvolgere le autrici e gli autori internazionali che non potevano raggiungere Milano; il format, digitale e internazionale, è divenuto parte integrante della manifestazione e prosegue con un nuovo ciclo di interviste a scrittrici e scrittori stranieri invitati a riflettere sul tema portante dell’undicesima edizione: gli incontri di BCM Papers esplorano “La vita ibrida” addentrandosi nel mondo delle relazioni, dell’identità, degli stili narrativi, delle discriminazioni, del linguaggio, della distopia e di molto altro ancora. Il panel di autori e autrici sarà composto da: il premio Pulitzer 2022 per la letteratura Joshua Cohen, intervistato da Sofia Mattioli, il National Book Award 2021 Jason Mott con Marco Bruna, il premio Strega Europeo 2021 Georgi Gospodinov in dialogo con Andrea Bajani, Camila Sosa Villada in dialogo con Jonathan Bazzi, Sheena Patel con Oliviero Ponte di Pino, Pamela Paul con Stefania Garassini, Lidia Yuknavitch con Matteo B. Bianchi, Lauren Groff intervistata da Viviana Mazza, Hernán Diaz con Matteo Persivale e una lectio di Jeremy Rifkin. Gli eventi di BookCity Milano Papers saranno disponibili sul sito www.bookcitymilano.it, sul canale YouTube e sulla pagina FB @bookcitymi nelle serate precedenti alla manifestazione, a partire dal 9 novembre.

Nella settimana precedente alla manifestazione, mercoledì 9 novembre, alle 10.00, nella Sala Conferenze di Palazzo Reale, verrà presentata l’indagine a cura di AIE Lettura e consumi culturali nella città di Milano: introdotta dal presidente dell’Associazione Italiana Editori, Ricardo Franco Levi, la relazione espone i risultati della ricerca dell’Osservatorio sulla lettura e i consumi culturali nel comune di Milano; intervengono anche l’Assessore alla Cultura del Comune di Milano Tommaso Sacchi, il Presidente dell’Associazione BookCity Milano Piergaetano Marchetti e il Presidente di Fondazione Cariplo Giovanni Fosti. Segue l’incontro La cultura a Milano: il punto di vista degli operatori, una panoramica sui consumi culturali milanesi offerta da personalità del mondo del cinema, dell’editoria e della cultura, che si conclude con l’intervento di Luca Formenton, Coordinatore dell’undicesima edizione di BookCity Milano.

Anche quest’anno BookCity Milano proporrà un palinsesto ricco e variegato: tradizionalmente inclusiva, la manifestazione dedicata al libro e alla lettura coinvolge davvero l’intera filiera del libro, dagli scrittori ai fumettisti, editori grandi e piccoli ma anche saggisti e illustratori, blogger e librai, influencer del libro, traduttori e bibliotecari, senza dimenticare studenti, insegnanti, lettori forti e occasionali.

Sono oltre 3000 gli autori e le autrici ospiti della manifestazione, con più di 1350 eventi e la partecipazione di 193 editori e 860 classi scolastiche; tante anche le sedi, con circa 290 luoghi, tra cui 47 librerie e 34 biblioteche su tutto il territorio cittadino.

BCM22 segna anche il decimo anniversario di BookCity per le Scuole, che per festeggiare inaugura un nuovo progetto; 12 le università e le accademie milanesi che partecipano a BookCity Università, con oltre 100 iniziative, senza dimenticare gli eventi e i progetti di BookCity per il Sociale, che raggiunge carceri, ospedali e biblioteche di condominio. Intitolato Indagare l’animo umano, l’evento di apertura di BookCity Milano 2022 si terrà il 16 novembre alle 20:00 al Teatro Dal Verme: la serata avrà come protagonista lo scrittore norvegese Karl Ove Knausgård, noto per il successo delle sue opere autobiografiche, che riceverà il Sigillo della città dal Sindaco Giuseppe Sala e verrà intervistato dallo scrittore e critico letterario Emanuele Trevi, vincitore del Premio Strega 2021.

Per l’occasione, la scrittrice Melania Mazzucco, Premio Strega 2003, è stata invitata a riflettere sul tema portante dell’undicesima edizione, quella vita ibrida che si è insinuata nella quotidianità collettiva. BCM22 sarà anche l’occasione per festeggiare i 10 anni di BookCity per le scuole, che celebra l’anniversario con un evento realizzato in collaborazione con il Sistema Bibliotecario Milanese e La Lettura Intorno: BCZeta.

Istruzioni per l’autogestione delle manifestazioni culturali, un laboratorio partecipato di progettazione culturale. L’incontro nasce dal nuovo progetto sperimentale di BCM per le Scuole, che ha permesso di coinvolgere un gruppo di giovani progettisti tra i 15 e i 17 anni nella realizzazione di parte del palinsesto di eventi della Biblioteca Chiesa Rossa: attraverso una serie di workshop, il gruppo curatoriale, formato da 12 studentesse e studenti provenienti dalle scuole del Municipio 5, ha delineato i temi d’interesse per i loro coetanei, individuando gli autori da invitare e dando corpo a una visione trasversale sulla politica, sui social network, sulla letteratura, sul carcere, sulle università e sulla scrittura.

La Biblioteca Chiesa Rossa è anche una delle sedi di La Lettura Intorno, il progetto promosso da Associazione BookCity Milano e ideato con Fondazione Cariplo con l’obiettivo di promuovere la diffusione del libro e della lettura, intesi come strumenti utili al fine di creare momenti di socialità e aggregazione nei quartieri fragili di Milano. L’iniziativa si inserisce nell’ampia cornice di BookCity e ne rappresenta un continuum durante l’arco dell’anno, un elemento stabile, attivo e partecipato di fruizione e accesso alla cultura che rende protagonisti i quartieri stessi, chiamati a proporre un loro palinsesto di iniziative legate alla lettura, promuovendo la creazione di una rete di scambio che coinvolge tutti gli attori implicati, a diverso titolo, nel mondo del libro. Non mancheranno all’appello gli eventi di BookCity Università nelle accademie milanesi, che partecipano numerose al palinsesto 2022: Università Luigi Bocconi, Università degli Studi di Milano, Il Politecnico di Milano, Università San Raffaele, Università Cattolica del Sacro Cuore, Università degli studi di Milano Bicocca, Università di lingue e comunicazione IULM, Collegio di Milano, Accademia delle Belle Arti di Brera, Conservatorio di Musica Giuseppe Verdi, NABA – Nuova Accademia di Belle Arti, SAE Scuola d’arte; gli incontri organizzati in collaborazione con le Università riflettono sul tema dell’anno secondo le specifiche competenze del singolo istituto, andando ad approfondire La vita ibrida dal punto di vista accademico.

Sono tantissime anche le realtà che partecipano a BookCity per il Sociale, che coinvolge il carcere di San Vittore, di Opera, Bollate, Minorile Beccaria e ICAM, l’ospedale di Niguarda e il San Carlo Borromeo, Casa Jannacci, Casa della Carità, Centro Ronda, Barrio’s e Fondazione Amici del Trivulzio, organizzando diversi incontri sul tema dell’anno, spettacoli teatrali e musicali, raggiungendo anche gli spazi dell’associazionismo sul territorio, come le Case delle Associazioni e Volontariato e le Biblioteche di Condominio.

All’indomani del suo decimo compleanno, BookCity Milano sperimenta una nuova formula di realizzazione del palinsesto, affidando ad alcuni rappresentanti del mondo culturale italiano la curatela di percorsi tematici.

Docente di Filosofia delle Scienze Biologiche presso l’Università di Padova, Telmo Pievani ha ideato e curato il percorso Il sogno di Greta finisce a Kiev?, una rassegna di incontri, dialoghi e talk previsti per giovedì 17 novembre alla Fondazione Corriere della Sera, tra le 15.00 e le 19.00, per soffermarsi sui punti di convergenza della crisi climatica e della guerra in Ucraina.

Giornalista, scrittrice e conduttrice radiofonica, Benedetta Tobagi ha ideato e curato il percorso intitolato Diventare pioggia, diventare tempesta. La Resistenza delle donne ieri e oggi, in guerra e oltre, che accende i riflettori su due temi caldi, attuali e urgenti: la questione femminile, legata anche alla rappresentazione e alle voci delle donne nella letteratura, e la guerra, tornata tristemente quotidiana anche in Europa; il percorso prevede tre incontri che trattano la storia, la memoria e la voce delle donne della resistenza, dalle 14.00 alle 17.00 di sabato 19 novembre, al Museo del Risorgimento. Benedetta Tobagi è anche l’autrice del libro

La resistenza delle donne, edito da Einaudi, che venerdì 18 novembre alle 20.00 verrà messo in scena al teatro Gerolamo, interpretato sul palco dalla stessa autrice, voce narrante dello spettacolo, insieme ad Anna Bonaiuto, con la regia die Lorenzo Pavolini. L’evento è co-prodotto da Intesa Sanpaolo e The Italian Literary Agncy.

A curare il terzo percorso tematico di BookCity Milano 2022 è la giornalista e saggista Eliana Liotta. Le parole della cura, che si terrà domenica 20 novembre dalle 16.00 al Museo della Scienza nella Sala del Cenacolo, racconta i valori e i progressi delle scienze della vita a partire da quattro concetti: fiducia, scienza, futuro e inclusione, macro contenitori di senso e titoli di altrettanti incontri, dialoghi con personalità del mondo scientifico e della letteratura. Il percorso è realizzato con il contributo non condizionante di Recordati.

Molti anche gli eventi dedicati ai lettori più giovani, come Una domenica mattina per leggere insieme, una lettura dal vivo organizzata in collaborazione con ilLibraio.it e pensata per i TikTokers appassionati alla lettura: l’ascesa di #BookTok ha imposto una nuova tendenza, che porta migliaia di lettrici e lettori a ritrovarsi online per dedicare del tempo alla lettura, un’abitudine che nel palinsesto BCM22 valica i confini del mondo virtuale per approdare in quello fisico, domenica 20 novembre all’Auditorium Enzo Baldoni, alle 10.00.

Le due giovani booktokers Megi Bulla, @labibliotecadidaphne, e Valentina Ghetti, @book.addicted, saranno protagoniste di un dialogo moderato da Jolanda Di Virgilio, redattrice de ilLibraio.it, autrice, insieme a Sara Canfailla, del libro Non è questo che sognavo da bambina (Garzanti); a seguire è previsto un tempo dedicato alla lettura, silenziosa e collettiva.

Come da tradizione, il ricco palinsesto di BookCity si articola in nuclei tematici e parole chiave che fungono da contenitori di significato, parole chiave che guidano i lettori nella fruizione del programma; diverse sono le sedi caratterizzate da focus tematici, come L’Acquario Civico, che ospiterà gli incontri sul tema dell’Ambiente e del Mare, Adi Design Museum sarà lo spazio dell’Urbanistica e del Design, mentre al Cinema Anteo si tengono gli eventi legati al Cinema e alla Televisione, l’Arci Bellezza si conferma la sede della letteratura Noir e dei Gialli, alla Casa della Memoria trovano spazio la Storia e gli incontri dedicati all’anniversario della Marcia su Roma, MEET ospita gli incontri dell’Arte e del Digitale mentre la Sala Appartamento del Teatro Franco Parenti sarà la sede della Poesia.

La Fondazione Feltrinelli accende i riflettori sui Diritti, in particolare domenica 20 novembre: alle 14.00 l’incontro Io, transgender e cattolico tratterà delle battaglie LGBTQ+ con l’ex sacerdote e attivista Francesco Lepore, Luciano Moia e Vladimir Luxuria; alle 15.30 Origini, derive, potenzialità e forme di vita Queer, con Victor Gaspar Mora; alle 16.00 Un altro “genere” di politica: dissenso, partecipazione, democrazia a venire, un dialogo tra Pinar Selek e Adriana Cavarero, in occasione della prima edizione del Premio Inge Feltrinelli; alle 17.00 Femminismo e fumetto.

Per una nuova narrazione sulla violenza di genere con Francesca Torre e La Tram del collettivo Moleste e Carolina Capria; alle 18.00 si conclude con Costanza Rizzacasa d’Orsogna e Scorrettissimi.

La cancel culture nella cultura americana.

Molti premi letterari da tutta Italia, oltre a quello dedicato a Inge Feltrinelli, intrecciano il loro percorso col palinsesto BCM22: tra loro, l’undicesima edizione del Premio di Arti varie “Otto milioni” ideato da Bruno Mancini ed organizzato dall’Associazione culturale “Da Ischia L’Arte – DILA” che sarà presentato al teatro PIME il 19 novembre ore 10 con la partecipazione di numerosi Artisti iscritti all’Associazione DILA tra i quali il pittore Jeanfilip, il musicista Domenico Umbro, la cantante lirica Angela Prota e l’attrice Chiara Pavoni; il Premio ScriviMi, lanciato dal Laboratorio Formentini per l’Editoria, il Premio di Arti Varie Otto Milioni e il Premio Città di Como, ma anche due riconoscimenti destinati ai giovani, Plus, il premio letterario che parla di adolescenza, e il Premio Giuria Giovani destinato ai giovani autori; e anche IoScrittore, il torneo letterario del Gruppo GeMS, la cui premiazione si terrà proprio a BookCity, alla libreria Libraccio di viale Vittorio Veneto 22, venerdì 18 novembre alle 18.00: all’incontro, intitolato IoScrittore: lo spazio ideale per le nuove voci del romanzo, partecipano la Direttrice artistica del festival Taobuk Antonella Ferrara, il Presidente del Gruppo editoriale Mauri Spagnol Stefano Mauri, l’Ad di Librerie Ubik Tiberio Sarti, il Presidente del Libraccio Edoardo Scioscia e l’AD di Ibs.it Eugenio Scioscia, con la partecipazione della scrittrice Alice Basso e lo scrittore Andrea Cerone, con la moderazione di Jolanda Di Virgilio, redattrice de ilLibraio.it e autrice, e Antonio Prudenzano, giornalista e responsabile editoriale di ilLibraio.it.

Gli eventi del polo tematico I Mestieri del libro sono sostenuti dal Centro per il libro e la lettura, Istituto autonomo del Ministero della Cultura che afferisce alla Direzione Generale Biblioteche e diritto d’autore e ha come obiettivi promuovere politiche di diffusione del libro, della cultura e degli autori italiani e realizzare iniziative e campagne informative per sensibilizzare e incentivare i giovani alla lettura. In particolare, si segnalano due eventi: La lettura nel contesto degli altri consumi culturali e dell’ambiente digitale, con Angelo Piero Cappello, Marco Gambaro e Lella Mazzoli; e Le nuove sfide per la lettura e la creatività con Marino Sinibaldi, Sabrina Perucca, Tito Faraci e Claudio Sciarrone, venerdì 18 novembre alle 16.30 al Centro Internazionale di Brera, in collaborazione con Romics.

Inoltre, venerdì 18 novembre alle 18.30 alla Fondazione Feltrinelli verrà presentato il Report 2022 dell’Osservatorio sul futuro dell’editoria della Fondazione Giangiacomo Feltrinelli, nel corso di un incontro intitolato Cosa leggeremo l’anno prossimo?, insieme a Alessandra Carra, AD Gruppo Feltrinelli, Paola Dubini, dell’Università Bocconi, Paolo Costa, dell’Università degli Studi di Pavia e Massimiliano Tarantino, Direttore della Fondazione Giangiacomo Feltrinelli. Giovedì 17 novembre, alle 11.00, alla Triennale in Saletta Lab, si terrà l’incontro Festival e consumi culturali live o online, una ripartenza?, per presentare i risultati di due indagini, promosse da Intesa Sanpaolo, su come siano cambiate le abitudini del pubblico delle manifestazioni culturali nel post-covid a partire da due studi, intitolati EffettoFestival 2022.

L’impatto dei festival sui consumi culturali e La fruizione di eventi culturali dal vivo e da remoto; all’incontro partecipano Piergaetano Marchetti, Presidente dell’Associazione BookCity Milano, Ricardo Franco Levi, Presidente di AIE, Fabrizio Paschina, Executive Director Comunicazione e Immagine Intesa Sanpaolo, Matteo Lancini, psicologo e Presidente della Fondazione Minotauro, e gli autori dell’indagine, Giulia Cogoli e Guido Guerzoni, con la moderazione di Luca Formenton, Coordinatore di BCM22. Domenica 20 novembre alle 14.00 da ADI Museo del Design Andrea Staid e Aime Marco inviteranno a riflettere su un’ecologia dove tutto il vivente – uomo compreso – interagisce senza frontiere di specie, e la natura è pensata e vissuta non come separata dall’uomo ma come un insieme di relazioni.

Un evento in collaborazione con Dialoghi di Pistoia. Sabato 19 novembre alle 18.30 Fondazione Corriere della Sera e Fondazione Pirelli presentano Una storia al futuro. Racconti d’impresa tra ricerca, innovazione e cultura: una conversazione tra Antonio Calabrò, Ernesto Ferrero e Piergaetano Marchetti a partire dal libro Una storia al futuro. Pirelli 150 anni di industria, innovazione, cultura, edito da Marsilio e curato da Fondazione Pirelli; sarà l’occasione per soffermarsi sulla cultura d’impresa, l’innovazione e guardare al futuro, leggendo alcuni brani tratti dal volume, alla Fondazione Corriere della Sera.

La storia dell’energia in Italia, attraverso la storia di un’impresa: a partire dal volume Eni, la storia di un’impresa, un dialogo per raccontare l’impegno italiano nel settore energetico e ripercorrere insieme quasi cento anni di storia attraverso documenti di archivio. La storia di un’azienda che si intreccia, attraverso diverse fasi, con la storia della nostra economia, dal dopoguerra fino agli anni più recenti. Introduzione di Luciano Segreto, Professore ordinario dell’Università di Firenze e saggi di importanti studiosi: Marisa Agostini, Bruna Bagnato, Lucio Caracciolo, Giovanni Favero, Aldo Grasso, Fabrizio Maronta, Stefano Musso, Daniele Pozzi.

Insieme al senatore Andrea Cangini e altri relatori vi sarà l’occasione di ragionare sulla lettura su carta e la scrittura a mano come patrimonio culturale immateriale dell’Umanità, durante l’incontro promosso da Federazione Carta e Grafica e Comieco, previsto per venerdì 18 novembre alle 11.00 alla Fondazione Corriere della Sera. Abbiamo avuto una politica estera? è il titolo dell’incontro di venerdì 18 novembre alle 17.00 alla Fondazione Corriere della Sera: una riflessione storica per indagare il ruolo di Craxi sullo scenario internazionale; storia ed economia si incontrano anche nel corso di Il Secolo che cresce.

La sfida della ricostruzione tra globalizzazione e sviluppo sostenibile, previsto venerdì 18 novembre alle 18.00 alla Biblioteca Ambrosiana, per soffermarsi sull’urgenza e la necessità, ma anche dell’ambizione, di progettare un futuro sostenibile. I due incontri sono promossi da Fondazione Fiera Milano. Domenica 20 novembre alle 16.00, in Triennale Milano si renderà omaggio al gesto dell’annotare, con le parole di Riccardo Falcinelli e i disegni immaginifici di Andrea Serio: i partecipanti riceveranno in dono un leporello in tiratura limitata con il testo e le illustrazioni inedite dei due autori. Un evento promosso da Burgo Group.

Nei giorni di BCM22 inaugura anche la mostra Cartoline da Maremosso. Quando il talento va a gonfie vele, presentata dal magazine digitale de laFeltrinelli.it, Maremosso, e dal Liceo Artistico Volta di Pavia: le più belle illustrazioni, realizzate dagli studenti del Liceo Artistico Volta di Pavia per arricchire alcune delle rubriche di Maremosso, diventano protagoniste di un’esposizione temporanea, visitabile dal 16 al 30 novembre nelle librerie laFeltrinelli di Piazza Duomo e laFeltrinelli di Piazza Piemonte. Da Saffo a Battiato, da Lady Diana a Pasolini, da Virginia Woolf a Walt Whitman.

Scrittori, poeti, protagonisti della società e del mondo della cultura, interpretati dal talento e dalla sensibilità degli studenti.

Tra gli altri appuntamenti del palinsesto BookCity non si può non ricordare un’occasione per riflettere sulla vita ibrida anche al di fuori degli eventi in programma: il viaggio è, per natura, un’esperienza culturale ibrida, capace di innescare l’incontro con altri luoghi, persone e storie; durante i giorni della manifestazione, grazie a un progetto curato da Trenord, saranno accessibili dall’app 15 podcast di brani letterari, interpretati da attori, che verranno letti a bordo delle corse da Milano verso Bergamo e Brescia, Capitali della Cultura 2023.

Non mancherà lo spazio per la poesia, che raggiunge gli esclusivi bar di Esselunga, partner del progetto, che porterà versi e rime all’interno dei Bar Atlantic: nel weekend della manifestazione, attori professionisti nei panni di eleganti camerieri reciteranno su richiesta le poesie scelte dal pubblico da un vero e proprio menù poetico, per portare la cultura anche in luoghi inaspettati, coinvolgendo un nuovo pubblico.

A BookCity Milano 2022 torna anche Ci Sentiamo Dopo-Listen Responsibly, il progetto curato da Amplifon che sensibilizza i più giovani sull’importanza della prevenzione uditiva e sull’impatto che l’inquinamento acustico può avere sulla salute, rendendo i ragazzi “pionieri” di una nuova ecologia del suono: il 17 novembre l’appuntamento sarà dedicato agli studenti dell’Istituto Musicale Cuoco Sassi, in compagnia del compositore, musicologo e direttore d’orchestra Carlo Boccadoro.

Infine, in occasione del centenario della nascita di Italo Calvino, che cade il prossimo anno, BookCity 2022 anticipa le celebrazioni proponendo tre appuntamenti dedicati alla lettura integrale di Marcovaldo ovvero Le stagioni in città, la raccolta di venti novelle salirà sul palco del Teatro Gerolamo: con il sostegno di Campari Group, venerdì 18, sabato 19 e domenica 20 novembre, dalle 10.30 alle 12.30, il cantante, attore, compositore e sceneggiatore Peppe Servillo darà voce all’opera di Calvino.

E molti altri sono gli anniversari che, cadendo quest’anno, trovano spazio all’interno del palinsesto BCM22: a trent’anni dalle stragi mafiose in Sicilia, nel Salone degli Affreschi della Società Umanitaria verranno raccolte le testimonianze di Ezio Abbate con Claudio Fava, Enzo Ciconte con Giuliano Turone e Mario Portanova, Marcelle Padovani con Piero Melati, Alessandra Ziniti e Francesco Viviano; non si vuole soltanto ricordare due eroi della storia d’Italia, ma anche rilanciarne il messaggio e, nelle parole dell’Obiettivo 16 dell’Agenda 2030, riflettere su “Pace, giustizia e istituzioni forti”.

Sullo stesso tema anche la presentazione, sabato 19 novembre alle 16.00 al Mudec – Museo delle Culture, del nuovo numero di Cose spiegate bene, dedicato alla giustizia, con Luca Sofri, Giuliano Pisapia e Lisa Noja.

Alla Casa della Memoria verranno ricordati anche i cento anni trascorsi dalla Marcia su Roma, con Giovanni Fasanella e Sergio Rizzo, sabato 19 novembre alle 11.30; a riflettere sulla storia del fascismo e sul suo rapporto con la società moderna, alla Fondazione Giangiacomo Feltrinelli, sabato 19 novembre alle 20.00, sarà il Premio Strega Antonio Scurati, giunto al terzo volume del suo monumentale M.; sullo stesso tema, tra venerdì e sabato alla Fondazione Corriere della Sera, interverranno anche Bruno Vespa e Aldo Cazzullo. Sulla scia di quanto già fatto nelle ultime edizioni, BCM22 si espande sul territorio cittadino raggiungendo anche i quartieri esterni al centro storico, con sedi tematiche come la Biblioteca di Bonola, l’Auditorium Cerri di Lambrate, che ospita una rassegna di Musica, e mosso, il PuntoCom di via Padova, che darà spazio al tema della Cucina e all’incontro Agire collettivo, pensiero plurale.

Progettare e vivere luoghi comuni: un dialogo tra Antonio Longo e Francesco Remotti, moderato da Silvia Botti, per riflettere sui modi di abitare insieme la città, a partire dalla pubblicazione del volume Luoghicomuni, appunti per la città del futuro; l’evento si terrà sabato 19 novembre alle 11.30.

Dopo Dublino, Barcellona e Heidelberg, prosegue anche il progetto di scambio internazionale fra le Città Creative Unesco per la letteratura: è Leopoli, L’viv, la città con cui Milano realizzerà il palinsesto dedicato a Milano Città Creativa Unesco per la Letteratura 2022; per l’occasione, BCM22 ospiterà una delegazione di Leopoli, per offrire un’occasione di conoscere la letteratura ucraina e condividere il valore del sistema culturale e letterario della città.

Si ricordano, in particolare, due appuntamenti al Castello Sforzesco: La letteratura ucraina contemporanea, con la scrittrice Haska Shyyan e la poetessa Kateryna Mikhalitsyna, moderate da Francesco Cataluccio, sabato 19 novembre alle 10.30; e Il valore e il ruolo delle biblioteche, con Stefano Parise e Vasyl Kmet, direttore della Biblioteca dell’Università Ivan Franko di Leopoli, venerdì 18 novembre alle ore 11.00. BookCity Milano 2022 si concluderà domenica 20 novembre, con una serata al Museo della Scienza e della Tecnologia: alle 20.00 avrà inizio La vita ibrida.

Il valore della scienza, un incontro con tre grandi scienziati, per rivolgere un vero e proprio inno alla scienza e al pensiero scientifico; protagonisti dell’evento saranno Amalia Ercoli Finzi, ingegnere aeronautico e consulente di enti quali la Nasa, l’Asi e l’Esa, Giorgio Metta, esperto di Intelligenza Artificiale, Direttore dell’Istituto Italiano di Tecnologia, e Alberto Mantovani, immunologo, accademico e Presidente della Fondazione Humanitas per la Ricerca, con la conduzione della giornalista scientifica Barbara Gallavotti.

La serata, con i saluti istituzionali del Presidente dell’Associazione BookCity Milano Piergaetano Marchetti e del direttore del Museo della Scienza Fiorenzo Galli, sarà dedicata al tema dell’anno, La vita ibrida, nella prospettiva scientifica, per esplorare lo spazio e il futuro, la tecnologia e la salute, l’ambiente e la ricerca medica.

L’evento è co-prodotto con il Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia Leonardo da Vinci. Le indicazioni per accedere agli appuntamenti on-line sono disponibili sul sito della manifestazione, all’indirizzo www.bookcitymilano.it. #BCM22 www.bookcitymilano.it Facebook: BookCity Milano | Twitter: @BOOKCITYMILANO | Instagram: @bookcitymilano | YouTube: BookCity Milano | TikTok: @bookcitymilano Segreteria organizzativa – [email protected] Ufficio Stampa – [email protected]

BookCity Milano aggiornamento svolgimento manifestazione 2020

DILA & Bookcity 2022

DILA & Bookcity 2021

DILA & Bookcity 2020

DILA & Bookcity 2019

DILA & Bookcity 2018

DILA & Bookcity 2017

DILA & Bookcity 2016

DILA & Bookcity 2015

DILA & Bookcity

EXPO Bookcity un blitz all’interno del Teatro Parenti con la colonna sonora “Nelle bugie dei sogni”

2016

Rassegna stampa Bookcity Milano

Succinta galleria fotografica

Succinta rassegna stampa

Al Bookcity vi invitano…

Al Bookcity vi invitano anche…

Comunicato stampa conclusivo BookCity Milano 2016

 

DILA Bookcity 2022

DILA Bookcity 2022

DILA Bookcity 2022

 

Anche quest’anno l’Associazione culturale “Da Ischia L’Arte – DILA” sarà presente alla rassegna internazionale del libro e della lettura con un suo evento.

 Visita www.bookcitymilano.it e scopri tutti gli appuntamenti dell’undicesima edizione.

La cartella stampa completa è su bookcitymilano.it/comunicati-stampa.

Talvolta penso che il paradiso sia leggere continuamente, senza fine. Virginia Woolf

Mercoledì 16 novembre avrà inizio l’undicesima edizione di BookCity Milano, la manifestazione dedicata al libro e alla lettura promossa dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Milano, dall’Associazione BOOKCITY MILANO, costituita da Fondazione Corriere della Sera, Fondazione Giangiacomo Feltrinelli, Fondazione Umberto e Elisabetta Mauri e Fondazione Arnoldo e Alberto Mondadori, e da AIE.

BookCity Milano è sostenuto dal Centro per il libro e la lettura, Intesa Sanpaolo (main partner), da Esselunga (premium partner), con la collaborazione di Fondazione Cariplo e Camera di commercio di Milano Monza Brianza Lodi. Partecipano inoltre ENI, Recordati, Trenord, Amplifon, Campari Group, Enel, Pirelli, Fondazione Fiera Milano, Burgo Group, Federazione Carta e Grafica, Comieco, Messaggerie Libri SpA, Fondazione AEM. BookCity è realizzato con il contributo di Regione Lombardia.

Sono media partner dell’edizione 2022 di BookCity Milano: Corriere della Sera, Gruppo Mondadori, RAI Radio3, laFeltrinelli, ibs.it, ilLibraio.it, Maremosso.

Anche quest’anno BookCity Milano proporrà un palinsesto ricco e variegato: tradizionalmente inclusiva, la manifestazione dedicata al libro e alla lettura coinvolge davvero l’intera filiera del libro, dagli scrittori ai fumettisti, editori grandi e piccoli ma anche saggisti e illustratori, blogger e librai, influencer del libro, traduttori e bibliotecari, senza dimenticare studenti, insegnanti, lettori forti e occasionali.

Sono oltre 3000 gli autori e le autrici ospiti della manifestazione, con più di 1350 eventi e la partecipazione di 193 editori e 860 classi scolastiche; tante anche le sedi, con circa 290 luoghi, tra cui 47 librerie e 34 biblioteche su tutto il territorio cittadino.

BCM22 segna anche il decimo anniversario di BookCity per le Scuole, che per festeggiare inaugura un nuovo progetto; 12 le università e le accademie milanesi che partecipano a BookCity Università, con oltre 100 iniziative, senza dimenticare gli eventi e i progetti di BookCity per il Sociale, che raggiunge carceri, ospedali e biblioteche di condominio.

Sono tantissime anche le realtà che partecipano a BookCity per il Sociale, che coinvolge il carcere di San Vittore, di Opera, Bollate, Minorile Beccaria e ICAM, l’ospedale di Niguarda e il San Carlo Borromeo, Casa Jannacci, Casa della Carità, Centro Ronda, Barrio’s e Fondazione Amici del Trivulzio, organizzando diversi incontri sul tema dell’anno, spettacoli teatrali e musicali, raggiungendo anche gli spazi dell’associazionismo sul territorio, come le Case delle Associazioni e Volontariato e le Biblioteche di Condominio.

Come da tradizione, il ricco palinsesto di BookCity si articola in nuclei tematici e parole chiave che fungono da contenitori di significato, parole chiave che guidano i lettori nella fruizione del programma; diverse sono le sedi caratterizzate da focus tematici, come L’Acquario Civico, che ospiterà gli incontri sul tema dell’Ambiente e del Mare, Adi Design Museum sarà lo spazio dell’Urbanistica e del Design, mentre al Cinema Anteo si tengono gli eventi legati al Cinema e alla Televisione, l’Arci Bellezza si conferma la sede della letteratura Noir e dei Gialli, alla Casa della Memoria trovano spazio la Storia e gli incontri dedicati all’anniversario della Marcia su Roma, MEET ospita gli incontri dell’Arte e del Digitale mentre la Sala Appartamento del Teatro Franco Parenti sarà la sede della Poesia.

Molti premi letterari da tutta Italia, oltre a quello dedicato a Inge Feltrinelli, intrecciano il loro percorso col palinsesto BCM22: tra loro, l’undicesima edizione del Premio di Arti varie “Otto milioni” ideato da Bruno Mancini ed organizzato dall’Associazione culturale “Da Ischia L’Arte – DILA” che sarà presentato al teatro PIME il 19 novembre ore 10 con la partecipazione di numerosi Artisti iscritti all’Associazione DILA tra i quali il pittore Jeanfilip, il musicista Domenico Umbro, la cantante lirica Angela Prota e l’attrice Chiara Pavoni; il Premio ScriviMi, lanciato dal Laboratorio Formentini per l’Editoria, il Premio di Arti Varie Otto Milioni e il Premio Città di Como, ma anche due riconoscimenti destinati ai giovani, Plus, il premio letterario che parla di adolescenza, e il Premio Giuria Giovani destinato ai giovani autori; e anche IoScrittore, il torneo letterario del Gruppo GeMS, la cui premiazione si terrà proprio a BookCity, alla libreria Libraccio di viale Vittorio Veneto 22, venerdì 18 novembre alle 18.00: all’incontro, intitolato IoScrittore: lo spazio ideale per le nuove voci del romanzo, partecipano la Direttrice artistica del festival Taobuk Antonella Ferrara, il Presidente del Gruppo editoriale Mauri Spagnol Stefano Mauri, l’Ad di Librerie Ubik Tiberio Sarti, il Presidente del Libraccio Edoardo Scioscia e l’AD di Ibs.it Eugenio Scioscia, con la partecipazione della scrittrice Alice Basso e lo scrittore Andrea Cerone, con la moderazione di Jolanda Di Virgilio, redattrice de ilLibraio.it e autrice, e Antonio Prudenzano, giornalista e responsabile editoriale di ilLibraio.it.

PROGRAMMA GENERALE

BookCity Milano aggiornamento svolgimento manifestazione 2020

DILA & Bookcity 2022

DILA & Bookcity 2021

DILA & Bookcity 2020

DILA & Bookcity 2019

DILA & Bookcity 2018

DILA & Bookcity 2017

DILA & Bookcity 2016

DILA & Bookcity 2015

DILA & Bookcity

EXPO Bookcity un blitz all’interno del Teatro Parenti con la colonna sonora “Nelle bugie dei sogni”

2016

Rassegna stampa Bookcity Milano

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Succinta rassegna stampa

Al Bookcity vi invitano…

Al Bookcity vi invitano anche…

Comunicato stampa conclusivo BookCity Milano 2016

 

Pontinia 1 luglio 2022

Pontinia 1 luglio 2022

EVENTO CULTURALE: UNA SERATA DI RICORDI INDIMENTICABILI.
1 LUGLIO 2022 ORE 18.30
PRESSO MAP PONTINIA PIAZZA KENNEDY

Organizzazione e conduzione
ANGELA MARIA TIBERI
Vicepresidente Associazione culturale “Da Ischia L’Arte – DILA”

L’Associazione Da Ischia L’Arte –DILA


Presidente Bruno Mancini in collaborazione con le Associazioni:

ADA Presidente Dalila Boukhalfa
Corazon Latino Presidente HyadeGuttierez
Ibedart Presidente Manal Serry
Magna Grecia Latina New York Presidente Milena Petrarca
Nuova Immagine Latina Presidente Franco Borretti
Nuovo Cenacolo della Poesia Presidente Vincenzo Caccamo
Orchidea Latina Presidente Cecilia Salaceis;

con il Patrocinio del Comune di Pontinia

con il supporto mediatico della testata giornalistica
IL DISPARI di Gaetano Di Meglio

Vi invita alla presentazione dell’antologia

MAMMA DONNA MERAVIGLIOSA
SCRITTA DA AUTORI VARI
IDEATA DA ANGELA MARIA TIBERI
CURATA DA LUCIA FUSCO

Relatori:
Alfonso Gurreri
Anna Maria Polidori
Antonio Scarsella
Carlo Bottoni
Claudio Galeazzi
Claudio Volpe
Flora Rucco
Franco Turco
Gianni Mida
Gianna Formato
Giulia Vignapiano
Lucia Fusco,
Luigi Zaccheo
Manal Serry
Milena Petrarca
Nancy Piccaro
Padre Giancarlo
Padre Nicola Muciaccia
Pietrantonio De Lucia
Rosaria Zizzo
Vincenzo Caccamo

Saranno esposte opere pittoriche di:
Angela Rucco
Flora Rucco
Gianna Formato
Milena Petrarca

Ospiti:
Alberto Corradini
Alessandra Corvi,
Alessandro Petrarca,
Andrea Del Buono
Angela Prota
Anna Maria Bovieri
Anna Rizzo
Antonio Buonomo,
Antonio De Asmundis,
Antonio Fusco
Beatrice Milan
Claudio D’Andrea
Enzo Rufino,
Eros Ciotti
Franca Cappelli
Gabriella Consoli Bravo
Gerardo Pinto
Giacinta Santilli
Giacomo Antognarelli
Giancarla Sissa
Gino Da Vinci,
Giovanni Pacella
Giuliano Moretto
Giuseppe Astarita
Isabella Baratta
Lina Savone Villa
Lopel Gisela
Luigi Costantini
Mafalda Cantarelli
Maria Luisa Neri
Maria Supino
Marina Cappelli
Mattiew Lamberti
Mauro Montacchiesi
Monica Astarita
Paola Cacciotti
Pasquale Esposito
Pietrantonio De Lucia
Rino Sortino
Rita Petrarca
Rita Sani,
Roberta Cappuccilli
Salvatore Volpe
Tony Piccaro
Vincenzo Middei
Walter Poli
Wanda Puglia

In memoria di
Angelo Maria Tiberi
Anna Esposito
Antonella Lavieri
Antonia Perna
Antonio De Curtis o Totò
Antonio Mencarini
Antonio Turco
Calogero Rinaldi
Domenico Di Stefano
Domenico Petrarca
Eusebio Consoli Bravo
Enzo Volpi
Fausto Villa
Franco Ruggeri
Gianna Tomasello
Giovanni Rotunno
Giuliano Tiberi
Giuseppe Ruotolo
Graziella Gurreri
Irma Buffoni Cappuccilli
Letizia Venditti
Lina Tiberi
Liliana Emiliozzi Galeazzi
Lorenza Tiberi
Lucia Venditti,
Maria Marcoccio
Maria Panetti Petrarca
Marilena Gallo De Asmundis
Mario Da Vinci
Mario Merola
Nino Tomasello
Padre Gaetano
Paola Occhi
Primo Pregnolato
Rinaldo Zuliani
Rita Gemma Petrarca
Roberto Murolo
Romeo Emiliozzi
Sergio Bruni
Tony Astarita
Vincenzo Capuani
Vincenzo Ruotolo
Vincenzo Savarese
Vincenzo Tiberi

e di tutti gli italiani che hanno dato onore alla cultura, alla difesa dei diritti umani e alla gloria italiana, amando la propria famiglia e il prossimo, rispettando la Natura.

Mario De Marchis canterà canzoni napoletane e romane

Ingresso libero

Pontinia 1 luglio 2022

Galleria foto premiazione XEdizione Ischia 4 dicembre 2021

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Galleria foto premiazione XEdizione Ischia 4 dicembre 2021

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Cerimonia premiazione OTTO MILIONI 2021

Galleria foto premiazione XEdizione Roma 4 dicembre 2021

Galleria foto premiazione XEdizione Ischia 4 dicembre 2021

 

 

 

Galleria foto premiazione XEdizione Roma 4 dicembre 2021

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Galleria foto premiazione XEdizione Roma 4 dicembre 2021

Cerimonia premiazione OTTO MILIONI 2021

Galleria foto premiazione XEdizione Roma 4 dicembre 2021

Galleria foto premiazione XEdizione Ischia 4 dicembre 2021

 

 

Festival della scienza e della curiosità

Festival della scienza e della curiosità

CICAP FEST 2022

Festival della scienza e della curiosità

torna a Padova dal 3 al 5 giugno 2022

LA SCIENZA DEL MONDO CHE VERRÀ

Dai sogni della fantascienza alle sfide globali: quale domani ci attende?

Dal 3 al 5 giugno 2022 torna a Padova il CICAP Fest, il Festival della scienza e della curiosità, giunto alla sua quinta edizione.

Quale sarà il ruolo che la scienza e la cultura scientifica in generale avranno nel determinare il futuro, tra aspirazioni utopiche e realtà già in corso?

Quali saranno le scoperte e le invenzioni che cambieranno la vita dell’uomo e del Pianeta – dalla salute all’alimentazione, dalla tecnologia all’esplorazione spaziale?

Cosa di ciò che un tempo sembrava solo fantascienza è diventato realtà e cosa, allo stesso modo, di ciò che oggi sembra fantascienza un giorno diventerà realtà?

Come ci sta aiutando la scienza e come potrà aiutarci ad affrontare i concreti pericoli che l’umanità e il pianeta si trovano davanti?

Queste e molte altre le domande a cui il CICAP Fest si proporrà di dare risposta nel corso dell’edizione 2022, discutendo gli aspetti sociali, politici e culturali della scienza, necessari a preparare la società agli sviluppi scientifici e a orientare la scienza in una direzione che sia compatibile con ciò che i cittadini desiderano per il proprio futuro.

Come ogni anno, il CICAP Fest si impegnerà a smontare bufale e falsità pseudoscientifiche che inquinano il dibattito pubblico, con l’obiettivo costante di condividere strumenti e buone pratiche per aiutare tutti a discernere tra verità e bugie, affrontando temi seri con approcci solo all’apparenza più leggeri.

Quest’anno, in particolare, prendendo spunto dall’idea del “viaggio nel tempo” ci si interrogherà sul futuro di ieri per capire il domani.

Nella prima metà del Novecento, un’epoca piena di tensioni e conflitti, quando si pensava al futuro lo si immaginava entusiasmante e pieno di stimolanti prospettive; tuttavia, non solo le promesse della fantascienza non si sono realizzate, ma sembriamo aver perso anche l’entusiasmo per un futuro straordinario: che cosa è successo strada facendo?

Promosso dal CICAP, in collaborazione con l’Università, il Comune, e la Provincia di Padova, il CICAP Fest proporrà come sempre incontri in presenza e in streaming con alcuni dei più bei nomi della scienza, della divulgazione e della cultura, italiana e internazionale, trattando i temi più disparati: dalla crisi ambientale ai cambiamenti climatici, dall’intelligenza artificiale alle esplorazioni spaziali, dalla ricerca sui farmaci e sui vaccini alle diseguaglianze in salute.

La consueta attenzione verrà riservata alle scuole e ai docenti con un palinsesto dedicato interamente a loro: il CICAP Fest EDU, che nella precedente edizione ha coinvolto oltre 6.000 ragazze e ragazzi, e che quest’anno anticipa il Festival vero e proprio: quattro giorni di incontri in streaming, dal 26 al 29 aprile, dedicati a studentesse e studenti delle scuole secondarie di secondo grado di tutta Italia.

Martedì 26 aprile, un viaggio attraverso la lente del microscopio alla scoperta del “mondo invisibile” con cui chi lavora nella ricerca medica ha a che fare ogni giorno, realizzato in collaborazione con la Fondazione AIRC;

mercoledì 27, con il chimico e divulgatore Silvano Fuso parleremo del concetto di “naturale” nell’agricoltura, nella chimica, nella cosmesi, mentre Agnese Collino, divulgatrice e supervisore scientifico della Fondazione Veronesi, analizzerà un’epidemia del passato, la poliomielite, per capire quali insegnamenti possiamo trarne nel presente;

giovedì 28, la meteorologa Elisa Palazzi affronterà il tema del cambiamento climatico, mentre l’astrofisico Luca Perri spiegherà i pericoli dell’infodemia e l’importanza di un approccio critico alla moltitudine di dati e informazioni di cui veniamo bersagliati ogni giorno;

venerdì 29, i divulgatori scientifici Alessandro Vitale e Davide Pallai presenteranno “Escape Smoke”, una nuovissima escape room sul tema del fumo a cura di Fondazione Umberto Veronesi in collaborazione con il Museo di Storia della Medicina di Padova, e si terrà un incontro con Fabiana Zollo, ricercatrice informatica, sul fenomeno della disinformazione informatica.

Ecco il calendario completo degli incontri di quest’anno, gratuiti e aperti a tutti,

26/04/2022 10:30 – 11:30 SOLO in streaming video

SOTTO LA LENTE. La ricerca biomedica vista attraverso il microscopio

A cura di Fondazione AIRC per la Ricerca sul Cancro

Per la classe terza della scuola secondaria di primo grado e tutte le classi della scuola secondaria di secondo grado

Vi siete mai domandati cosa succede all’interno dei laboratori di ricerca? Come vengono preparati gli esperimenti che possono portare a grandi scoperte e quali strumenti vengono usati quotidianamente da ricercatori e ricercatrici? In questa attività interattiva proveremo a rispondere a queste domande, utilizzando insieme uno degli strumenti fondamentali per la ricerca biomedica (e non solo!): il microscopio. Da quando – tra il XVI e il XVII secolo – sono stati introdotti i primi modelli di microscopio, gli scienziati e le scienziate hanno potuto cambiare prospettiva e osservare più da vicino il mondo che li circonda: ciò che prima sembrava invisibile, è diventato osservabile. Ma da quali componenti è formato? Come viene utilizzato in ricerca? E soprattutto: cosa possiamo osservare con questo strumento? Dalla scelta del campione alla preparazione del vetrino, dall’osservazione al microscopio al confronto tra tessuti: aguzzate la vista e preparatevi a vestire i panni del ricercatore per un giorno.

27/04/2022 09:00 – 10:00 SOLO in streaming video

NATURALE = BUONO?

A cura di Silvano Fuso, chimico e divulgatore scientifico

Per la scuola secondaria di secondo grado

L’aggettivo “naturale” è oramai sinonimo di bontà, salute, sicurezza, genuinità ed è spesso associato a diverse attività umane: agricoltura, alimentazione, medicina, cosmesi, sessualità ecc. Ma siamo sicuri che tutto ciò che è naturale sia davvero buono? E ciò che viene chiamato naturale è davvero tale? L’intervento analizza in modo critico tutti questi aspetti, al di là delle prese di posizione ideologiche e degli slogan commerciali.

27/04/2022 10:30 – 11:30 SOLO in streaming video

EPIDEMIE DEL PASSATO E LEZIONI PER IL PRESENTE: IL CASO DELLA POLIOMIELITE

A cura di Agnese Collino, divulgatrice e supervisore scientifico della Fondazione Umberto Veronesi
A cura di Agnese Collino, divulgatrice e supervisore scientifico della Fondazione Umberto Veronesi

Per la scuola secondaria di secondo grado

L’aggettivo “naturale” è oramai sinonimo di bontà, salute, sicurezza, genuinità ed è spesso associato a diverse attività umane: agricoltura, alimentazione, medicina, cosmesi, sessualità ecc. Ma siamo sicuri che tutto ciò che è naturale sia davvero buono? E ciò che viene chiamato naturale è davvero tale? L’intervento analizza in modo critico tutti questi aspetti, al di là delle prese di posizione ideologiche e degli slogan commerciali.

28/04/2022 09:00 – 10:00 SOLO in streaming video

I PUNTI CALDI DEL CLIMA CHE CAMBIA

A cura di Elisa Palazzi, meteorologa, ricercatrice presso il CNR di Torino e divulgatrice scientifica
A cura di Elisa Palazzi, meteorologa, ricercatrice presso il CNR di Torino e divulgatrice scientifica

Per la scuola secondaria di secondo grado

Le regioni di montagna sono punti caldi del cambiamento climatico, soggette a un riscaldamento più intenso e più rapido di quello delle aree circostanti. Ma come ce ne accorgiamo? Dalla fusione dei ghiacciai, dalla diminuzione dell’estensione della neve al suolo e della sua durata, dai cambiamenti negli animali e nelle piante che abitano la montagna, dagli incendi dei boschi e dalle alluvioni lampo che ingrossano i torrenti, ed altro ancora. E cosa questi cambiamenti comportano per tutti noi? Faremo un viaggio nelle montagne per capire qualcosa in più sul riscaldamento globale, i suoi effetti e le sue soluzioni.

28/04/2022 10:30 – 11:30 SOLO in streaming video

INFODEMIA E CITTADINANZA CONSAPEVOLE

A cura di Luca Perri, astrofisico e divulgatore scientifico

Per la scuola secondaria di secondo grado

La società ha sempre più la necessità non solo di poter accedere facilmente a dati e informazioni, ma soprattutto di conoscere gli strumenti per interpretarli correttamente. Senza queste competenze è altrimenti molto difficile sviluppare una cittadinanza consapevole che agisca in maniera responsabile per la collettività. Sempre più spesso alla società viene richiesto di prendere decisioni su questioni di rilevanza scientifica (la pandemia è solo l’ultimo degli esempi) ed è necessario che i cittadini riescano ad individuare le corrette domande e le migliori soluzioni. È quindi fondamentale comprendere quali siano gli strumenti per poter affrontare in maniera critica la moltitudine di dati e informazioni spesso non verificate che generano l’infodemia.

29/04/2022 09:00 – 10:00 SOLO in streaming video

ESCAPE SMOKE – Vinci contro il fumo!

A cura di Fondazione Umberto Veronesi in collaborazione con Musme (Museo di Storia della Medicina – Padova)

Con Alessandro Vitale e Davide Pallai

Per la scuola secondaria di secondo grado (classi I, II e III) | Possono partecipare solo classi intere e non singoli | max 2 classi

Escape Smoke è un progetto educativo, realizzato da Fondazione Umberto Veronesi in collaborazione con il MUSME di Padova, che nasce con lo scopo di creare conoscenza e consapevolezza sul fumo e i suoi danni, coinvolgendo gli studenti in una sfida innovativa, coinvolgente e appassionante. Si tratta di una escape room digitale dove i ragazzi e le ragazze potranno accedere a una realtà virtuale interattiva in cui approfondiranno diversi aspetti legati al consumo di tabacco e dei nuovi prodotti (e-cig, riscaldatori di tabacco…).

29/04/2022 10:30 – 11:30 SOLO in streaming video

PERCHÉ CI CREDIAMO? Tra informazione e disinformazione

A cura di Fabiana Zollo, ricercatrice informatica all’Università Ca’ Foscari di Venezia

Per la scuola secondaria di secondo grado

Viviamo in un mondo iperconnesso e negli ultimi anni il modo in cui ci informiamo ha subito notevoli cambiamenti, generando un vero e proprio cambio di paradigma rispetto al passato. Tale contesto ha sicuramente contribuito ad esacerbare il fenomeno della disinformazione digitale di massa, che dal 2013 viene ormai considerata dal World Economic Forum tra i più pericolosi rischi geopolitici del nostro tempo. In questo incontro sfrutteremo le tracce lasciate online da milioni di utenti per studiare quantitativamente le cosiddette echo chamber, gruppi polarizzati di individui accomunati da una visione simile del mondo. Analizzeremo il ruolo del pregiudizio di conferma nella diffusione delle informazioni e le dinamiche sociali ed “emozionali” che caratterizzano gli spazi informativi digitali. Ci soffermeremo, inoltre, sulle dinamiche di diffusione dell’informazione su scala globale e relativamente a tematiche di rilevanza socio-politica, evidenziando il ruolo chiave rivestito dalla polarizzazione nelle meccaniche informative, e cercando di capire e mappare il sempre più complesso spazio in cui ci muoviamo.

Il Comitato scientifico

Shaul Bassi (direttore dell’International Center for the Humanities and Social Change, Università Ca’ Foscari, Venezia), Elisabetta Bernardi (biologa nutrizionista, autrice storica di SuperQuark, docente di Antropometria, Università degli studi di Bari Aldo Moro), Enzo Crupi (docente di Logica e Filosofia della scienza all’Università di Torino, direttore Centro di Logica, Linguaggio e Cognizione), Sergio Della Sala (docente di Human Cognitive Neuroscience, Università di Edimburgo – Gran Bretagna – e Presidente del CICAP), Lorenzo Montali (docente di Psicologia Sociale, Università di Milano-Bicocca, Vice-Presidente del CICAP), Elisa Palazzi (ricercatrice Istituto di Scienze dell’atmosfera e del clima / ISAC presso il Cnr e Docente di Fisica del clima, Università di Torino), Antonella Viola (docente di Patologia Generale, Università di Padova, e Direttrice Scientifica dell’Istituto di Ricerca Pediatrica – IRP – Città della Speranza).

Che cosa è il CICAP

Il CICAP (Comitato italiano controllo affermazioni sulle pseudoscienze) è un’associazione educativa e pedagogica, fondata nel 1989 da Piero Angela e da altre personalità del mondo della scienza e della cultura tra cui Margherita Hack, Umberto Eco, Rita Levi Montalcini, Carlo Rubbia e Umberto Veronesi, per favorire la diffusione di una mentalità scientifica e contrastare pseudoscienze, irrazionalità e superstizione. Il lavoro formativo del CICAP è riconosciuto dal Ministero per l’Istruzione, l’Università e la Ricerca.

Donna e la cultura, poesia e arte 

Comunicato stampa Associazione culturale “Da Ischia L’Arte – DILA”

Il giorno 12 marzo 2022, ore 19, nello spazio magico “Interno 4”

di Chiara Pavoni

in via Della Lungara 44 a Roma, si terrà l’incontro

Donna e la cultura, poesia e arte.

L’incontro, focalizzato sulla dinamica moderna della partecipazione delle donne nei vai settori delle Arti,  vedrà la partecipazione di Angela Maria Tiberi

Lucia Fusco

Milena Petrarca

Rosaria Zizzo

Assunta Gneo

Luciana Capece

Neri Maria Luisa

Flora Rucco

tutte Artiste costantemente impegnate nelle attività dell’Associazione DILA.

Un caloroso ringraziamento va riservato, fin da ora, all’attrice Chiara Pavoni che, non solo metterà a disposizione il suo spazio magico “Interno 4”, con tutta la sua organizzazione, in una situazione piuttosto problematica, ma svolgerà anche funzioni di Madrina speciale della cerimonia in nome e per conto della nostra Associazione culturale “Da Ischia L’Arte – DILA”.

Ingresso gratuito su prenotazione.

INFO [email protected]

Il Dispari 20211206 – Redazione culturale DILA

Il Dispari 20211206 – Redazione culturale DILA

Il Dispari 20211206

Il Dispari 20211206 – Redazione culturale DILA

Il Dispari 20211206 – Redazione culturale DILA

OTTO MILIONI – DILA – IL DISPARI
Premiazione

Lo scorso 4 dicembre 2021 nella biblioteca Antoniana di Ischia, mirabilmente diretta dalla Dottoressa Lucia Annicelli, e nella magica location “Interno 4” di Roma resa gratuitamente disponibile dall’attrice Chiara Pavoni, si è svolta, in contemporanea, la cerimonia di premiazione dei vincitori delle due sezioni del Premio internazionale OTTO MILIONI (dedicato al compianto Agostino Lauro) giunto alla decima edizione.
Subito dopo la cerimonia di premiazione l’incontro è proseguito con la sobria consegna di alcuni attestati di merito che l’Associazione culturale “Da Ischia L’Arte – DILA” ha voluto assegnare ad un selezionato gruppo di persone per pluriennale collaborazione al Premio Otto Milioni.
L’evento si è infine concluso con Gaetano Di Meglio, Patron e Direttore di questa testata giornalistica, che ha ringraziato otto uomini e tre donne, in modo semplice ed emozionante, dicendo che: «Quest’anno, per la prima volta, abbiamo deciso di realizzare una piccola manifestazione, un piccolo evento per rimarcare due parole in particolare. Due parole che racchiudono due concetti ben precisi.
Il primo è “grazie”, il secondo è “riconoscenza”.
Sí, ci piace dire grazie ed essere riconoscenti a chi, nel tempo, ci ha dato fiducia e, soprattutto, ha dimostrato e capito l’importanza del giornalismo.
Sono tanti gli amici a cui dobbiamo dire grazie e a cui dobbiamo essere riconoscenti.
Ma quest’anno partiamo così.
Questa prima edizione di “Le Stelle” de Il Dispari è un momento per dimostrare la nostra riconoscenza e dire il nostro grazie ad 11 amici (il numero Dispari è cercato).»

Il Dispari 20211206 – Redazione culturale DILA

Il Dispari 20211206 – Redazione culturale DILA

Nelle prossime settimane avremo modo di rendervi partecipi delle fasi salienti dell’evento, compresa la pubblicazione delle opere finaliste che verranno presentate insieme ad un breve CV dei loro autori, ma oggi focalizziamo tutta l’attenzione su una succinta rassegna fotografica che mette in luce gli aspetti, volutamente sobri, di un incontro che ha scolpito profondi segni di amicizia tra protagonisti non solo ischitani.

Il Dispari 20211206 – Redazione culturale DILA

Il Dispari 20211206 – Redazione culturale DILA

Classifica finale sezione Poesia decima sezione premio internazionale OTTO MILIONI
Maria Francesca Mosca, voti 239 prima classificata
Angela Maria Tiberi, voti 187 seconda classificata
Natalina Stefi, voti 186 terza classificata ex aequo
Liga Sarah Lapinska, voti 186 terza classificata ex aequo
Lucio Rinaldini, voti 183 quarto classificato
Eduards Aivars, voti 170 quinto classificato ex aequo
Luciana Capece, voti 170 quinta classificata ex aequo

Classifica finale sezione Arti Grafiche decima sezione premio internazionale OTTO MILIONI
Milena Petrarca, voti 261 prima classificata
Guillermo Lopez Alonso De Linaje, voti 242 secondo classificato
Gianfranco Cilento, voti 140 terzo classificato
Liga Lapinska, voti 98 quarta classificata
Ajub Ibragimov, voti 94 quinto classificato

Collaboratori premiati dall’Associazione culturale “Da Ischia L’Arte – DILA”
Alberto Liguoro
Andrea Del Buono
Angela Barnaba (alla memoria)
Angela Maria Tiberi
Anna Fermo
Antonio Di Nauta
Antonio Mencarini (alla memoria)
Carmen Di Lustro
Caterina Guttadauro
Chiara Pavoni
Clementina Petroni
Dalila Boukhalfa
Domenico Di Meglio
Domenico Umbro
Eduardo Cocciardo
Emanuela Di Stefano
Enzo Salvia
Gaetano Di Meglio
Gennaro Savio
Giulio Menichelli
Giulio Tarro
Giuseppe Lorin
Guerino Cigliano
Guido Arbonelli
Hotel Parco Verde
Jeanfilip
Katia Massaro
Liga Sarah Lapinska
Lucia Annicelli
Lucia D’ambra
Luciano Somma
Maria Luisa Neri
Mariagrazia Casola
Mariapia Ciaghi
Marina De Caro
Marisa de’ Spagnolis
Marisa De’ Spagnolis
Massimo Colella
Michela Zanarella
Milena Petrarca
Natalia Benedetti
Nicola Pantalone
Nina Lavieri (alla memoria)
Nunzia Zambardi
Paola Occhi
Pasquale Di Costanzo
Pasquale Scotti
Raffaele Pagliaruli
Rita Cuccaro
Roberta Panizza
Roberto Prandin
Rosalba Grella
Sacha Savastano
Salvatore Lauro
Salvatore Mazzella
Santina Amici
Silvana Lazzarino
Stefano Degli Abbati
Tiziana Mignosa
Umberto Maselli (alla memoria)
Vincenzo Savarese (alla memoria)
Vito Nicola Paradiso
Ylenia Pilato

Collaboratori premiati dalla testata giornalistica IL DISPARI
RAFFAELE CALISE
TONINO CARCATERRA
PEPPINO DE SIANO
ADRIANO ESPOSITO
ROSA IACONO
ENRICO SCOTTI
PEPPE D’AMBRA
BRUNO MANCINI
PEPPE BRANDI
PATRICIA O’MAHONY
SANDRA MALATESTA

Il Dispari 20211206 – Redazione culturale DILA

Il Dispari 20211206 – Redazione culturale DILA

Flora Rucco Milena Petrarca Michela Zanarella Luciana Capece

Flora Rucco Milena Petrarca Michela Zanarella Luciana Capece

Lucia Annicelli Ylenia Pilato

Lucia Annicelli Ylenia Pilato

Lucia Annicelli Katia Massaro Gaetano Di Meglio

Lucia Annicelli Katia Massaro Gaetano Di Meglio

Milena Petrarca Giuseppe Lorin

Milena Petrarca Giuseppe Lorin

Chiara Pavoni - Michela Zanarella

Chiara Pavoni – Michela Zanarella

Sindaco Enzo Ferrandino Nicola Pantalone

Sindaco Enzo Ferrandino Nicola Pantalone

Bruno Mancini Gaetano Di Meglio

Bruno Mancini Gaetano Di Meglio

Il Dispari 20211130 – Redazione culturale DILA premio x Bruno

Il Dispari 20211130

Il Dispari 20211130 – Redazione culturale DILA premio x Bruno

Il Dispari 20211130 – Redazione culturale DILA premio x Bruno

E’ il tempo di dire grazie.

E’ il tempo di dare un piccolo segno di riconoscimento. E’ il tempo di marcare il tempo. Sono trascorsi oltre 10 anni di questa intensa attività giornalistica che ha visto vari momenti e varie fasi. Oggi, grazie a sacrifici immensi di un gruppo di folli, siamo diventati un punto di riferimento per molti lettori. Per altri, quelli che amano dileggiarci, lo stesso.

Quest’anno, per la prima volta, abbiamo deciso di realizzare una piccola manifestazione, un piccolo evento per rimarcare due parole in particolare. Due parole che racchiudono due concetti ben precisi. Il primo è “grazie”, il secondo è “riconoscenza”.

Sí, ci piace dire grazie ed essere riconoscenti a chi, nel tempo, ci ha dato fiducia e, soprattutto, ha dimostrato e capito l’importanza del giornalismo. Sono tanti gli amici a cui dobbiamo dire grazie e a cui dobbiamo essere riconoscenti. Ma quest’anno partiamo così.

Questa prima edizione di “Le Stelle” de Il Dispari è un momento per dimostrare la nostra riconoscenza e dire il nostro grazie ad 11 amici (il numero Dispari è cercato).

E lo faremo sabato 4 dicembre dalle ore 17.45 alla Biblioteca Antoniana di Ischia.
Quest’anno diremo grazie a 3 donne e 8 uomini.

RAFFAELE CALISE, 84 anni il 24 luglio

Raffaele Calise ha una penna innamorata. Scrive racconti e storie. E’ preciso, determinato e ci tiene al richiamo in prima pagina. Raffaele ha da sempre avuto la passione per la scrittura e, da sempre, crede nel giornalismo come leva per migliorare le condizioni delle comunità a cui si riferisce. Dopo una proficua collaborazione con Domenico Di Meglio e la sua storia, da novembre 2020, in piena pandemia, ha ripreso a scrivere a raccontare il suo mondo. GRAZIE

TONINO CARCATERRA 85 anni il 30 maggio

Il Maestro Carcaterra è una firma che impreziosisce le nostre pagine di sport. La rubrica mensile sul tennis, scritta a penna è una tradizione in redazione. Un esercizio romantico. Puntuale e attento il Maestro continua a raccontare di uno sport che continua a regalare grandi emozioni sul locale ma anche nei grandi tornei internazionali. RICONOSCENZA

PEPPINO DE SIANO, 76 anni il 9 luglio
Custode dei bei tempi. Peppino De Siano è, soprattutto, un Signore con la S maiuscola. La sua penna continua a regalarci spunti di passato e attimi di bellezza di un’Ischia che non esiste più. Una macchina del tempo preziosa. GRAZIE

ADRIANO ESPOSITO, 80 anni il 13 agosto

Ci legge, corregge e si incazza. Dà ordini, decide cosa va e cosa e non va: il comando è nel DNA degli Esposito. Adriano, un giovane 80enne, non ha problemi. Usa i social con intelligenza, scopre amori e racconta la sua Ischia. Di ieri e di oggi. Ed è un’ischia sicuramente migliore di quella che abbiamo e che vorremmo avere. GRAZIE

ROSA IACONO, l’età non si dice

Attiva, presente e combattiva. Non perde il suo smalto di mamma coraggio e rappresenta un presidio di orgoglio. Una voce che non riesce a tacere davanti a torti e storture. La sua battaglia per i disabili continua anche attraverso il nostro giornale. Da sempre. GRAZIE

ENRICO SCOTTI, 78 anni il 7 aprile

Con la trasformazione in quotidiano, ha rallentato la sua collaborazione. Il suo Ceci e Baccalà, però, è stato uno dei motivi vincenti della nostra edizione settimanale. Una bella esperienza di giornalismo libero, schietto, contro corrente e coraggioso. RICONOSCENZA

PEPPE D’AMBRA, 70 anni il 6 luglio

Soprattutto amico. Peppe D’Ambra continua a vedere il mondo con l’occhio del cronista. Attento ai problemi dei più deboli, Pannelliano mai domo, Peppe ci è stato sempre stato vicino. RICONOSCENZA

BRUNO MANCINI, 78 anni il 30 aprile

Bruno ha sposato la linea Dispari il 23 marzo 2009. Dalla morte di Domenico ad oggi è stato al nostro fianco. Sempre. Nel bene e nel male. La sua DILA non ha confini, ma per noi, la redazione senza Bruno non esiste. Vulcanico, poeta, contro corrente, dispari, imprendibile. GRAZIE

PEPPE BRANDI, 80 anni il 16 maggio

Peppe Brandi ha mostrato per questa realtà editoriale rispetto, stima e affetto. Ci ha regalato pagine uniche e ha reso le nostre domeniche migliori di quelle che già lo erano. Quando abbiamo avuto bisogno ha sempre risposto presente. Sempre. RICONOSCENZA

PATRICIA O’MAHONY, l’età non si dice

Autrice. La signora Patricia ci ha regalato un romanzo fantasy sulla storia dell’isola d’Ischia. Il nostro giornale le deve molto anche se non direttamente. E in questi lunghi 10 anni abbiamo sempre potuto contare sul suo aiuto. Sul suo sorriso e sul suo british. GRAZIE

SANDRA MALATESTA, l’età non si dice

La prof del direttore (Lui ci tiene a dirlo). Sandra Malatesta ha abbracciato la sfida Dispari senza timori. Ha una penna dolce, da mamma, sensibile e severa. Da vera professoressa. Un giornalismo a diverse profondità che impreziosisce la nostra edizione domenicale. GRAZIE

Il Dispari 20211130 – Redazione culturale DILA premio x Bruno

Il Dispari 20211130 – Redazione culturale DILA premio x Bruno

Il Dispari 20211130 – Redazione culturale DILA premio x Bruno

Il Dispari 20211130 – Redazione culturale DILA premio x Bruno

BRUNO MANCINI
78 anni il 30 aprile

Bruno ha sposato la linea
Dispari il 23 marzo 2009.
Dalla morte di Domenico
ad oggi è stato al nostro
fianco. Sempre. Nel bene e
nel male. La sua DILA non
ha confini, ma per  noi, la
redazione senza Bruno
non esiste. Vulcanico,
poeta, contro corrente,
dispari, imprendibile.
GRAZIE

 

Il Dispari 20211129 – Redazione culturale DILA

Il Dispari 20211129

Il Dispari 20211129 – Redazione culturale DILA

Il Dispari 20211129 – Redazione culturale DILA

Dal libro di Bruno Mancini “Per Aurora volume terzo”

La sesta firma. 4a puntata

Capitolo secondo
[…]

Poco alla volta, con gli zoccoli duri di un elefante, un’ambizione inqualificabile avanzò sui ciottoli delle mie abitudini per nulla tranquille.

Perché, poche ore prima, giunto sul molo della mia isola avevo seguito la viuzza acciottolata che attraversando la pineta passava davanti al bar di Gilda?
Così, distrattamente?
E perché senza aver intenzione di bere o di trascorrere qualche minuto in compagnia, mi ero avvicinato al banco mescita?
Senza motivo? Come un automa telecomandato?
Per una simile ragione avevo preso posto su uno degli sgabelli di plastica rossa con struttura in acciaio satinato?

La successiva breve conversazione era stata o non era stata responsabile, almeno in parte, della confusione mentale che stavo invano tentando di addestrare?
Nella logica adatta ai rapporti tra un domatore ed il suo leone, la mia ossessiva ambizione di libertà era o non era la forza che stava intendendo imporre, alla ribelle bestialità della mia natura, un insensato salto da eseguire passando attraverso la strozzatura del cerchio infuocato di un assurdo autocontrollo?
Quelle brevi frasi responsabili di tanto trambusto?

Mi aveva chiesto:
La solita?»
Sì grazie.»
Gianni, dai una birra ghiacciata al dottor Bruno.»
Non sono dottore. Quante volte devo dirtelo?»
Dotto’, per me voi siete tutto: dottore, farmacista, avvocato, medico, pure onorevole…»
Se mi chiami onorevole cambio bar.»
Ma che è stasera, nun se po’ pazzia nu poco?
È il quattro agosto e state nervoso per la gente che allucca a tutte le ore per la strada e non vi fa pensare? Non potete scrivere?
State arrabbiato?
Ecco la birra gelata.
Non ci pensate, i guai sono il contrario delle femmine.
È vero che tutti e due vanno e vengono, però le femmine se le pensate assai se ne fuggono, i guai invece più li credete importanti più aumentano.
Ve li scordate, e i guai passano; ve le dimenticate, le femmine tornano.
Fate come me, con tutto il rispetto dotto’, io non li penso e non le penso proprio, né di giorno né di notte.»
Stai parlando delle femmine o dei maschi?»
Tutti la stessa razza, uguali, i maschi e le femmine, fuggono uguali se li accarezzate.
Dotto’, accussì si sta troppo buono!»
Sei pazza!
Pazza sconclusionata.
Potresti avere eserciti di uomini, alti biondi bruni ricchi belli giovani…»
Sì Dotto’ questa canzone me l’hanno già cantata mille volte.
Voglio sta’ sola!
Nun voglio a nisciuno.
Un bastardo è bastato.
Prima mi faceva piangere e poi mi asciugava il naso, prima mi faceva ridere e poi mi sputava in faccia, “Ti amo.” diceva “Sei tutto per me.”, e si prendeva veramente tutto: amore e soldi.
E nemmeno questo è bastato!
Bastardo.
La pollanchella gli disse “vieni” e lui venne, la pollastrella gli disse “andiamo” e lui andò. Né più tornò.
Vigliacco bastardo.
Dotto’ un’altra volta… sapete, non mi chiamo Speranza né mi chiamo Vendetta, ma il mio nome è Certezza.»
Io so che ti chiamano Gilda e so pure che non c’è tana senza ingresso.
Posso avere una birra?»
Gianni, la birra più fredda per il dottor Galante.
Vi chiamate Galante? Porfirio Galante? Valentino Galante? Galante Rubirosa? Rodolfo Valentino? Porfirio Rubirosa? Rodolfo Galante Porfirio Rubirosa Valentino?»
Chiamami Bruno, sarò la tua vita.»
Ma questa è la reclame di una birra.
‘Mbroglione.
Ci avevo quasi creduto!
Ecco la birra, bionda fredda trasparente e senza bollicine.
Mi rassomiglia.
Dotto’ io sono una birra che non potete bere in un sorso solo.»

Segue lunedì prossimo

Il Dispari 20211129 – Redazione culturale DILA

Il Dispari 20211129 – Redazione culturale DILA

Il Dispari 20211129 – Redazione culturale DILA

Lucia Fusco ad Ischia con “Come acqua amara”

A fine estate ho avuto il piacere di incontrare Lucia Fusco, presente a Ischia per una vacanza che ripete ogni anno, e ne ho ricevuto in dono una copia del suo interessante lavoro letterario “Come acqua amara“: 280 pagine di storie di Sezzesi, Susaroli, Pipernesi e Cispadani.

Opera prima pubblicata da Sintagma (ISBN 978894465211), “Come acqua amara” è il racconto di una saga familiare italiana che si sviluppa in una corposa parte del secolo scorso ed è ambientato, come si legge in quarta di copertina “… in un mondo duro, spesso crudele che però attraverso il vissuto dei protagonisti, sa mostrare quale e quanta ricchezza c’è nella povertà, quanta unione può restare anche nella lontananza, quanta forza e tenacia possono nascere nella disperazione, quanta speranza può crescere da ogni piccola azione.” che poi continua con “Così le storie di Filomena, Silvia, Lucia, Lidia, Costanza e delle loro famiglie tornano a vivere, soffiando via la polvere del tempo passato”.

La prefazione di Fabrizio Agostini, Direttore di “Lepini Magazine” e la presentazione del Prof. Luigi Zaccheo, storico e ricercatore, contribuiscono alla focalizzazione degli aspetti tematici e lessicali del profondo lavoro letterario di Lucia Fusco.
Infatti, tra l’altro, scrive Agostini: «… il prezioso contributo di Lucia Fusco ci ha aiutato a fotografare una realtà che non tutti conoscevamo. Spaccati di vita quotidiana che in un modo o nell’altro ci accomunano tutti.» E poi ancora: «Tutto questo raccontano le storie di Lucia Fusco, nelle quali ognuno di noi può identificarsi o soltanto confrontarsi per trarre un insegnamento poiché la vita è un viaggio sulle montagne russe. Per ottenere un tale risultato è stato determinante la sensibilità dell’autrice, la quale ci ha donato tessere di se stessa per renderci partecipi dei suoi ricordi mostrandoci il mosaico nella sua totalità»..
E Zaccheo completa il quadro della presentazione scrivendo: «Lucia Fusco, fiera combattente per l’emancipazione della donna e per l’affermazione delle pari opportunità dei sessi nella società, ha realizzato un libro importante, istruttivo, piacevole a leggere, ricco di figure maschili e femminili, che, con tenacia e grande forza di volontà sono riuscite a creare un loro spazio specifico all’interno di una società chiusa, dominata dalle gerarchie e spesso da potenti, facilmente resisi prepotenti”.
Per entrare immediatamente nel vivo della vis narrativa di Lucia Fusco vi basterà leggere una frase del racconto intitolato “La prima Repubblica”, uno degli ultimi della serie di cui è composto il libro, che inizia così “Roma – anni settanta. Stretta nel cappottuccio cammello, foulard blu, la borsetta fuori moda, Adelina, una giovane susarola, passeggiava guardando con desiderio i vestiti nelle eleganti vetrine di Via del Corso».

Lucia Fusco è nata a Roma nel 1963, laureata in lettere, insegna a Pontinia.
In gioventù ha viaggiato per l’Italia, l’Europa e l’Africa con un gruppo di amici, con spirito di conoscenza e semplicità, con zaino e sacco a pelo.

Un lungo elenco di premi e di riconoscimenti vari rende merito alle sue attività didattiche, culturali e sociali.

Da alcuni anni è Ambasciatrice di Pace nonché Presidente della Sede operativa della Regione Lazio per conto dell’Associazione culturale “Da Ischia L’Arte – DILA”.

Bruno Mancini


Il Dispari 20211122 – Redazione culturale DILA

Il Dispari 20211122

Il Dispari 20211122 – Redazione culturale DILA

Il Dispari 20211122 – Redazione culturale DILA

Dal libro di Bruno Mancini “Per Aurora volume terzo”

La sesta firma. 3a puntata

Se vi piace leggere racconti a puntate, questa pagina fa al caso vostro, poiché da lunedì 1 novembre abbiamo iniziato a pubblicare (ogni lunedì) una parte del racconto “La sesta firma” inserito nel terzo volume della serie “Per Aurora”.

Capitolo secondo

[…] Non vale nascondere i paradossi della quotidianità utilizzando scampoli di pseudo epocali avventure.

Sarebbe un sistema in grado di funzionare per il brevissimo periodo, ma che in definitiva lascerebbe ancora più scoperto il nervo dolente.

Quella sera, come tutte le sere, Geltrude mi augurò “Buonanotte Dottore”, così scoccando, involontariamente, la scintilla che avrebbe fatto esplodere la contraddizione della mia vita.

Io mi sentii solo.

Radicalmente.

Ciò, nonostante il soffocante abbraccio della totalizzante invasione che l’elettromagnetismo d’origini ignote mi chiedeva di ricambiare.

Avrei potuto ascoltare le frequenze 120 130 140 150 160 1357…, austriache, giapponesi, eritree, sud tirolesi, saigonesi, etiopi, baranesi, del cinquantaduesimo anniversario della rivoluzione cubana, ventisei luglio 2005, oppure telefonare ai numeri di appello pubblico per frodi commerciali, richieste di informazioni dei nostri concittadini dispersi negli attentati egiziani, inglesi, afgani, iracheni, pachistani, serbi, israeliani, giordani, siriani, libici, algerini, tunisini, sud tirolesi, irlandesi, baschi, turchi, americani, genovesi, rodesiani, indonesiani, giapponesi, americani, americani, americani, finanche ai numeri di appello pubblico contro te, contro lui, la strada sconnessa, i predatori di tartarughe sperdute, lo sciopero selvaggio dei reduci dalla cassa integrazione, il tassista furbacchiotto, il controllore scostumato, il vigile urbano acquattato nella sala giochi del bar gelateria, le cacche sulla strada dei cani randagi, le caccone sui marciapiedi lasciate da cani liberi provvisti di medaglietta e collare, le caccacce agli ingressi di case e negozi defecate comodamente da cani al guinzaglio di signore profumate abbronzate sculettanti smorfiose sussiegose tamarre, tamarre,  tamarre, tamarrissime.

Ero, al contrario, sedotto dal volere cercare rifugio in una paradossale autosufficienza.

Lentamente, iniziai ad entrare in una sfera d’impermeabilità, ove si ergeva sovrana l’inibizione a montare sui salvagenti, infiocchettati da suadenti programmi pubblicitari e resi indispensabili nella globalizzazione dell’era elettromagnetica.

Ciambelle di salvataggio adatte ad appigliarvi fittizi bisogni. Cinture protettive utili per fungere da ripari ad esigenze artatamente indotte. Elementari manuali di sopravvivenza dei cittadini metropolitani proposti da sedicenti esperti.

Essa, l’inibizione, aveva radici in un’apparentemente semplice sensazione di libertà.

Ogni volta che si tenta di superare una linea di demarcazione, c’è un elemento dalle coordinate XYZTIO (ics ipsilon zeta tau io) che si trova a cavallo, in equilibrio, tra un lato ed un altro, tra due dimensioni differenti, tra un prima ed un poi, tra l’io e il non.

In bilico su un concetto, non riuscii a decidere se l’allontanarsi di Geltrude aveva insinuato in me la necessità di una compagnia, oppure se, al suo lasciare la stanza, non mi ero sentito avvampato per il sospetto che, vuoto, era tutto quanto mi contornava.

Specchio specchio delle mie brame chi è il più solo del reame?

Segue lunedì prossimo

Il Dispari 20211122 – Redazione culturale DILA

Il Dispari 20211122 – Redazione culturale DILA

Angela Maria Tiberi scrive al Sindaco di Pontinia

Illustrissimo Dottor Eligio Tombolillo, Sindaco del Comune di Pontinia,
mi complimento vivamente per il suo successo politico che le ha consentito di essere eletto Sindaco del Comune di Pontinia con ampia maggioranza e, come promesso, sono qui a proporre un’iniziativa culturale a beneficio della collettività dell’Agro Pontino.

Con i poteri che riconosciuti dalla mia funzione di Presidente della sede “Nazione Italia” dell’Associazione culturale “Da Ischia L’Arte – DILA“, desidero richiedere il patrocinio del Comune di Pontinia per la realizzazione e la pubblicazione di un’antologia di Arti Varie avente per oggetto la “Storia di Pontinia… conosciuta nel mondo“.

Tale opera letteraria sarà composta con pagine dedicate alla storia, non solo artistica e delle tradizioni artigianali ma anche civile e politica, di Pontinia con foto di arti grafiche, e con brani di poesia, letteratura, giornalismo ecc., e si avvarrà dell’adesione di numerosi artisti della Provincia di Latina oltre che degli artisti amici dell’associazione internazionale “Da Ischia L’Arte – DILA”.

Il progetto editoriale riceverà, tra l’altro, la costante collaborazione del quotidiano IL DISPARI di Gaetano Di Meglio distribuito insieme al Mattino di Napoli, e potrà contare sulla disponibilità del sito www.emmegiischia.com che riceve milioni di visite ogni anno.

Ne faranno parte, inoltre, artisti nazionali ed internazionali aderenti alle numerosissime associazioni ed accademie con cui mi pregio di collaborare personalmente.

Restando a completa disposizione per ogni ulteriore chiarimento e documentazione, in fiduciosa attesa di una Sua favorevole risposta Le invio distinti saluti.

Angela Maria Tiberi
Presidente sede Italia dell’Associazione DILA

Il Dispari 20211122 – Redazione culturale DILA

Il Dispari 20211122 – Redazione culturale DILA

Il Dispari 20211122 – Redazione culturale DILA

Il Dispari 20211122 – Redazione culturale DILA

Michela Zanarella al Tuscania Libri

il salone dell’editoria indipendente alla terza edizione

Dal 29 ottobre al al 1°novembre a Palazzo Fani, nella prestigiosa sede nel centro storico di Tuscania, si è svolta la terza edizione di TuscaniaLibri, salone del libro dedicato agli editori e agli autori indipendenti.

L’evento, promosso da ACTAS, associazione presieduta da Claudio Patrizi, in collaborazione con Edizioni Penne e Papiri, con il patrocinio del comune di Tuscania, provincia di Viterbo, Le Ragunanze, A.Gi.Mus sez. Roma Est, Hotel Tuscania, ha visto la partecipazione di autori ed editori provenienti da diverse regioni italiane.

L’inaugurazione ha visto la presenza del sindaco di Tuscania, Fabio Bartolacci, della presidente dell’associazione Le Ragunanze, Michela Zanarella, autrice e giornalista, e dell’attore, regista e scrittore Giuseppe Lorin, entrambi promotori culturali attivi sul territorio nazionale e internazionale, collaboratori dell’Associazione culturale “Da Ischia L’Arte – DILA“,

L’iniziativa ha consentito la presentazione di racconti brevi, romances, thriller, storie autobiografiche, fantascienza, saggi e poesie e favorito l’incontro tra intellettuali e turisti nella splendida cittadina della Tuscia.

Il Dispari 20211122 – Redazione culturale DILA

Il Dispari 20211122 – Redazione culturale DILA

Il Dispari 20211115 – Redazione culturale DILA

DILA

NUSIV

Il Dispari 20211115 – Redazione culturale DILA

Il Dispari 20211115 – Redazione culturale DILA

Il Dispari 20211115

Il Dispari 20211115 – Redazione culturale DILA

Il Dispari 20211115 – Redazione culturale DILA

Cerimonia premiazione OTTO MILIONI

Il 4 dicembre 2021, alle ore 17, nello spazio magico “Interno 4” di Chiara Pavoni in via Della Lungara 44 a Roma, a conclusione della decima edizione del Premio internazionale di arti varie “Otto Milioni” si terrà la cerimonia di premiazione con la comunicazione delle classifiche finali e la consegna dei relativi attestati di merito.

I primi cinque classificati delle due sezioni (poesia e Arti grafiche) saranno avvisati in privato.
Saranno inoltre premiati i seguenti personaggi che, durante i dieci anni del Premio, si sono maggiormente distinti nella sua divulgazione.

Il Dispari 20211115 – Redazione culturale DILA

Il Dispari 20211115 – Redazione culturale DILA

Alberto Liguoro, Andrea Del Buono, Angela Barnaba (alla memoria), Anna Fermo, Antonio Di Nauta, Antonio Mencarini (alla memoria), Carmen Di Lustro, Chiara Pavoni, Clementina Petroni, Dalila Boukhalfa, Emanuela Di Stefano, Enzo Salvia, Gaetano Di Meglio, Gennaro Savio, Giulio Menichelli, Giulio Tarro, Giuseppe Lorin, Guerino Cigliano, Guido Arbonell, Guillermo Lopez Alonso De Linaje, Hotel Parco Verde, Jeanfilip, Katia Massaro, Lucia Annicelli, Lucia D’ambra, Luciano Somma, Maria Luisa Neri Mariagrazia Casola, Mariapia Ciaghi, Marina De Caro, Massimo Colella, Michela Zanarella, Natalia Benedetti, Nicola Pantalone, Nunzia Zambardi, Paola Occhi, Pasquale Di Costanzo, Pasquale Scotti (alla memoria), Raffaele Pagliaruli, Rita Cuccaro, Roberta Panizza, Roberto Prandin, Rosalba Grella, Sacha Savastano, Salvatore Lauro, Santina Amici, Silvana Lazzarino, Stefano Degli Abbati, Tiziana Mignosa,Umberto Maselli (alla memoria), Vincenzo Savarese (alla memoria), Vito Nicola Paradiso, Ylenia Pilato.

In considerazione dei disagi particolarmente rilevanti ai quali andrebbero incontro i numerosi premiati residenti sulla nostra isola d’Ischia per recarsi a Roma (condizioni meteorologiche invernali, green pass per i trasporti ecc.), grazie alla disponibilità offerta dal Comune di Ischia, avremo l’opportunità di effettuare nella locale Biblioteca Comunale Antoniana un contemporaneo incontro, con relativa diretta streaming dalle ore 17,15 alle ore 17,45, riservato ai premiati ischitani e condotto dal Direttore della testata giornalistica Il Dispari, Gaetano Di Meglio.

In tale occasione saranno presentate le due antologie collegate al premio.
La prima, dal titolo“XEdizione”, contiene tutte le opere di arti grafiche e tutti i testi delle poesie finaliste delle due sezioni del Premio, oltre a contributi culturali proposti da Artisti di varie discipline;.
La seconda, dal titolo “Sinfonia con l’Africa due”, realizzata in sinergia con l’Associazione algerina “ADA” di Dalila Boukhalfa, presenta una raccolta di Artisti internazionali i cui testi sono stati tradotti in diverse lingue: arabo, francese, inglese, lettone e russo.

Come è facilmente comprensibile, perdurando l’incertezza sulle restrizioni imposte per il contenimento della pandemia COVID, e in considerazione dello spazio disponibile, la partecipazione all’incontro potrà avvenire solo previa prenotazione che dovrà essere richiesta a mezzo e-mail inviata a [email protected], oppure telefonando al 3914830355 (tutti i giorni dalle 14 alle 23) entro il 25 novembre.

Un caloroso ringraziamento va riservato, fin da ora, all’attrice Chiara Pavoni che, non solo metterà a disposizione il suo spazio magico “Interno 4”, con tutta la sua organizzazione, in una situazione piuttosto problematica, ma svolgerà anche funzioni di Madrina speciale della cerimonia in nome e per conto della nostra Associazione culturale “Da Ischia L’Arte – DILA”.
La decima edizione del Premio “Otto milioni” è stato, anche questa volta, organizzata dall’Associazione culturale “Da Ischia L’Arte – DILA” con la collaborazione della testata giornalistica IL DISPARI di Gaetano Di Meglio, dell’Associazione algerina ADA di Dalila Boukhalfa, del magazine EUDONNA e della casa editrice IL SEXTANTE di Mariapia Ciaghi,
Convinti che tutti i premiati saranno in prima linea per diffondere i progetti culturali Made in Ischia e che ne vorranno far parte ancora per il futuro, concludiamo questa decima edizione del Premio “Otto milioni” complimentandoci con tutti finalisti ai quali vanno sinceri auguri di meritati successi.

Il Dispari 20211115 – Redazione culturale DILA

Il Dispari 20211115 – Redazione culturale DILA

SEZIONE POESIA:

Angela Maria Tiberi, Anita Ķēķe, Anita Zvaigzne, Anna Rancāne, Broņislava Dzene, Eduards Aivars, Elīna Zālīte, Elita Viškere, Emanuela Eleonora Di Stefano, Eva Mārtuža,
Flora Rucco, Ināra Gaile, Ingrīda Zaķe, Invar El-Voron, Janis Jan Zarins, Liga Sarah Lapinska,
Ligija Kovaļevska, Luciana Capece, Lucio Rinaldini, Mairita Ķērpe-Dūze, Maria Francesca Mosca, Milena Petrarca, Modris Andžāns, Natalina Stefi, Orietta Bellomo, Rosaria Zizzo, Vera Roķe, Viesturs Āboliņš, Virginio Sannino.

SEZIONE ARTI GRAFICHE

Abu Pahaev, Adam Ilyasov, Ajub Ibragimov, Alessia Gaveglia, Art Linh, Astra Empele, Chijia He, Daniel Hooper, Dita Dīķe, Ēriks Bāris, Frank W. Tansey, German Vizulis, Gianfranco Cilento, Guillermo Lopez Alonso De Linaje, Guna Oškalna-Vējiņa, Heino Blum, Herminia Mesquita, Ingvar El Raven, Jeanfilip, Jelena Plotnikova, Kārlis Īle, Liene Liepiņa, Liga Lapinska, Makka Ilyasova, Miguel Pinero, Milena Petrarca, Miriana Milanovic, Nunzia Zambardi, Osama Salama, Safa Bn, Sebastiano Grasso, Sergey Kyrychenko, Sigal Bali, Simasilver Konya, Thamer M. Alhiti, Tomas Fernandez, Valerien Bressy, Vera Roķe, Vilis Vizulis, Yair Aharon, Yuri Serebryakov, Zara Ilyasova.

Bruno Mancini
Presidente DILA

Il Dispari 20211115 – Redazione culturale DILA

Il Dispari 20211115 – Redazione culturale DILA

Il Dispari 20211108 – Redazione culturale DILA

Il Dispari 20211108

Il Dispari 20211108 – Redazione culturale DILA

Il Dispari 20211108 – Redazione culturale DILA

Dal libro di Bruno Mancini “Per Aurora volume terzo”

La sesta firma. 2a puntata

Se vi piace leggere racconti a puntate, questa pagina fa al caso vostro, poiché dalla scorsa settimana abbiamo iniziato a pubblicare (ogni lunedì) una parte del racconto “La sesta firma” inserito nel terzo volume della serie “Per Aurora”.

Il Dispari 20211108 – Redazione culturale DILA

Il Dispari 20211108 – Redazione culturale DILA

… Capitolo secondo

Un caffè senza zucchero al mattino “Buongiorno Signore“, “Buongiorno Geltrude“, per letto un lenzuolo, un cuscino e d’inverno un piumone, tre minuti necessari ad asciugare le pozze d’acqua sul pavimento del bagno, a pranzo sempre le stesse pietanze, per mesi, fino alla nausea, “Domani si cambia Geltrude, domani formaggio“, e sempre formaggio, tre mesi, quattro anni, quindici settimane certamente.

Per le sue ore di libertà avevamo concordato tutti i pomeriggi liberi fino al crepuscolo; il giovedì e la domenica intera giornata.
Dopo l’imbrunire, solo i compiti di compattare un sacchetto di spazzatura, dare una lieve sistemata al disordine della mia giornata, scegliere e stendere una tovaglia pulita per la cena notturna, ed infine verificare la chiusura delle persiane.

Quella sera, al suo “Buonanotte Dottore”, improvvisamente, mi accorsi di essere rimasto solo.
Fino a quel momento assente nella mia attenzione, la sua presenza discreta divenne, in un bip, la sterile verginità che mi aveva impedito ogni sussulto verso la realizzazione d’incredibili obiettivi.

Lentamente, con frasi incomplete, iniziai a parlare da solo, a voce non alta, ma comunque incisa nel vecchio silenzio di quella particolare sera uguale a tante precedenti.
Rivolto ad un foglio, una penna, ed una bionda teoria di fredde bottiglie dal tappo a corona, non dissimili, per monotonia, dagli stessi oggetti arruffati in tanti altri crepuscoli.

La strada comunale poco distante inventava da destra e da sinistra striduli scricchiolii d’amori traditi, sirene prive di lusinghe, lacerate certezze di vita, un grano di pioggia sul selciato, gli assoli intermittenti di autoclavi e condizionatori.
Per me nessun senso di stupore, solo attenzione rivolta verso la scoperta di una solitudine mai altre volte considerata.

Avevo già accondisceso precedentemente, in più occasioni, alla tentazione onirica del giro del mio mondo in solitaria.
Non la prima, la seconda esperienza di assoluto inconsapevole isolamento l’avevo vissuta, tanto tempo fa, con la barca a remi “Ricciulì”, dal Castello Aragonese a Vivara e ritorno.
Quattordici anni non ancora compiuti, l’estate abbronzava la pelle sul corpo, il mare sembrava un lago.

Su un natante di quattro metri circa, con grezzi remi di legno incordati agli scalmi da rudimentali sfilacci di sagole.
Acquisivo ogni metro di mare, le singole porzioni di miglio marino che mi distanziavano dalla meta, silenziosamente, ascoltando l’affanno che la fatica e la fuga dall’ignoto mi espellevano dal petto.

A me ragazzo sprovvisto di precedenti simili esperienze, gli schizzi spruzzati dai remi nelle uscite dalle crespe ondose dondolanti sulla leggera corrente, quasi raffiche d’invisibili mostri nuotanti e volanti, acceleravano i battiti cardiaci nello sforzo per ulteriori faticose palate.
A me battelliere improvvisato e sprovveduto, i gorgoglii che erano provocati dai vortici lasciati nel lento, ma incessante procedere del Ricciulì, prodromi di altri disgraziati ticchettii, rubavano ogni pensiero diverso dalla frenesia della fuga.

Vidi.

La vidi.

La pinna azzurrognola fendeva il mare cento metri dietro la poppa, minacciosamente a ridosso del guscio di legno dall’antica vernice protettiva ormai solo un labile ricordo. Scricchiolava tutto il fasciame, reso fragile da continui affondi in battigie di sabbie pietrose, bruciato dal sole dal vento e dalla pioggia che si erano accaniti per anni come spietati saccheggiatori delle Molucche, e sgangherato per i ripetuti cozzi contro semi affioranti barriere di mitili.

La pinna, alta un palmo sullo scintillante fermento lasciato dalla scia della poppa del natante, rifletteva, quasi a voler attirare la mia attenzione, i raggi del sole ormai al tramonto.
Da regata avventurosa, la sfida Castello Aragonese – Vivara – Castello Aragonese, oltre la mia piacevole intenzione, era lì trasformata, per effetto di un’imprevista regia, nella fuga affannosa da una pinna sconosciuta.

Forse era un tonno.

Sapevo che a volte passavano piccoli gruppi di delfini in quel tratto marino, ma non avevo mai sentito parlare d’avvistamenti né di squali predatori od orche in miniatura, né di sperdute balene.
Forse era un tonno, eppure nessuno avrebbe potuto convincermi della sua innocuità.
Remavo, remavo ancora, remavo tanto ancora, remavo violentemente tanto ancora, remavo la sabbia freneticamente tanto ancora, remavo la sabbia della battigia forsennatamente tanto ancora, allontanandomi dalla pinna.

Il Dispari 20211108 – Redazione culturale DILA

Il Dispari 20211108 – Redazione culturale DILA

Il Ricciulillo, bagnino padrone della quasi omonima barca, corse verso il punto in cui stavo raggiungendo la riva, mi sollevò come un pupazzo di pezza (era forte, era scuro per la salsedine essiccata, era burbero, era animalesco), mi lanciò verso l’alto, le nuvole, il cielo, in una vertigine da girotondo spaziale (era la controfigura di un totem, di un capo indiano, i miei amici indiani, un ritratto maschile di Gauguin, un profilo di Modigliani, l’ottava battuta della prima sinfonia), fermò la mia ricaduta ad un mezzo palmo dalla rena sottile chiara bollente della spiaggia miraggio sabbioso deserto texano incastonato tra due blocchi di scogli tipo rio bravo alti tre metri (poteva farlo, era atletico, sfrontato, spaccone, era forte era agile era padrone dei suoi movimenti), e quasi urlando affinché tutti ascoltassero, disse: “Bravo picciri’, sai remma’ buono. T’aggia ’ mpara’ a fa’ o meglio vogatore“.

Rotolavo nella sabbia, infelice e felice, guardando verso il lato di arenile opposto al mare, alla pinna, alla scia riflessa dal sole, sapendo benissimo che il Ricciulillo, il semideo marino bagnino, non l’aveva, lui, né vista né considerata.

Non vale nascondere i paradossi della quotidianità utilizzando scampoli di pseudo epocali avventure.
Sarebbe un sistema in grado di funzionare per il brevissimo periodo, ma che in definitiva lascerebbe ancora più scoperto il nervo dolente.
Quella sera, come tutte le sere, Geltrude mi augurò “Buonanotte Dottore”, così scoccando, involontariamente, la scintilla che avrebbe fatto esplodere la contraddizione della mia vita.
Io mi sentii solo.
Radicalmente.

Ciò, nonostante il soffocante abbraccio della totalizzante invasione che l’elettromagnetismo d’origini ignote mi chiedeva di ricambiare.

Avrei potuto ascoltare le frequenze 120 130 140 150 160 1357…, austriache, giapponesi, eritree, sud tirolesi, saigonesi, etiopi, baranesi, del cinquantaduesimo anniversario della rivoluzione cubana, ventisei luglio 2005, oppure telefonare ai numeri di appello pubblico per frodi commerciali, richieste di informazioni dei nostri concittadini dispersi negli attentati egiziani, inglesi, afgani, iracheni, pachistani, serbi, israeliani, giordani, siriani, libici, algerini, tunisini, sud tirolesi, irlandesi, baschi, turchi, americani, genovesi, rodesiani, indonesiani, giapponesi, americani, a m e r i c a n i, a m e r i c a n i, finanche ai numeri di appello pubblico contro te, contro lui, la strada sconnessa, i predatori di tartarughe sperdute, lo sciopero selvaggio dei reduci dalla cassa integrazione, il tassista furbacchiotto, il controllore scostumato, il vigile urbano acquattato nella sala giochi del bar gelateria, le cacche sulla strada dei cani randagi, le caccone sui marciapiedi lasciate da cani liberi provvisti di medaglietta e collare, le caccacce agli ingressi di case e negozi defecate comodamente da cani al guinzaglio di signore profumate abbronzate sculettanti smorfiose sussiegose tamarre, t a m a r r e, t a m a r r e, tamarrissime.

Ero, al contrario, sedotto dal volere cercare rifugio in una paradossale autosufficienza.
Lentamente, iniziai ad entrare in una sfera d’impermeabilità, ove si ergeva sovrana l’inibizione a montare sui salvagenti, infiocchettati da suadenti programmi pubblicitari e resi indispensabili nella globalizzazione dell’era elettromagnetica.

Ciambelle di salvataggio adatte ad appigliarvi fittizi bisogni. Cinture protettive utili per fungere da ripari ad esigenze artatamente indotte. Elementari manuali di sopravvivenza dei cittadini metropolitani proposti da sedicenti esperti.
Essa, l’inibizione, aveva radici in un’apparentemente semplice sensazione di libertà.

Ogni volta che si tenta di superare una linea di demarcazione, c’è un elemento dalle coordinate XYZTIO (ics ipsilon zeta tau io) che si trova a cavallo, in equilibrio, tra un lato ed un altro, tra due dimensioni differenti, tra un prima ed un poi, tra l’io e il non.
In bilico su un concetto, non riuscii a decidere se l’allontanarsi di Geltrude aveva insinuato in me la necessità di una compagnia, oppure se, al suo lasciare la stanza, non mi ero sentito avvampato per il sospetto che, vuoto, era tutto quanto mi contornava.
Specchio specchio delle mie brame chi è il più solo del reame?

Segue lunedì prossimo

Il Dispari 20211108 – Redazione culturale DILA

Il Dispari 20211108 – Redazione culturale DILA

Il Dispari 20211101 – Redazione culturale DILA

Il Dispari 20211101

Il Dispari 20211101 – Redazione culturale DILA

Il Dispari 20211101 – Redazione culturale DILA

Dal libro di Bruno Mancini “Per Aurora volume terzo”
La sesta firma

Prima puntata

Capitolo primo

«Quand’ero piccolo andavo in bicicletta e non sapevo andarci.
I pedalini mi scivolavano e cascavo.
E qualcuno mi raccattava

Ora sono grande vado in bicicletta e so andarci.
Le ruote veloci slittano e casco.
E non voglio essere raccattato.

Capitolo secondo

Respiravo ancora gli odori senza nomi, fluttuanti, sottili e sgargianti, che disordinatamente si erano accavallati negli squarci di porte lasciate socchiuse dal barcollante Petrus durante le ore di grande intensità emotiva da poco terminate.
La splendida serie di riconoscimenti con i quali la sera prima, il tre agosto, “La Signora” (per me amica Aurora), aveva voluto premiare la mia scoperta del gravissimo errore gestionale (che se non fosse stato corretto in tempo sarebbe risultato oltremodo nocivo alla reputazione di cui lei era fiera, nonché pericoloso per le attività connesse alle delicate funzioni dirigenziali del suo ruolo), e mi riferisco al titolo di

“Grande Super Guida Delle Praterie Tra L’Essere E Il Nulla”,

alla nomina di

“Cittadino Onorario Con Le Chiavi Del Regno”,

all’assegnazione di

“Un Bonus, Cioè Un Supplemento Di Vitalità”,

al dono di

“Una Bacchetta Da Direttore D’Orchestra”,

aveva impresso un sigillo determinate, non solo sul mio presente, ma anche sulla mia vita futura.

Trucidi plebei (moscoviti, marocchini, del mio quartiere, o forse di terre sconosciute), avevano profuso, nel lontano palazzo dal quale ero tornato, accordi olfattivi disarmonici rispetto ai composti insiemi di ricercate essenze vaporizzate con isterica altezzosità da nobili decaduti lì presenti.

Dico trucido, e penso al bagnino ischitano diventato famoso per essere stato, negli anni cinquanta, la controfigura di un super eroe della cinematografia americana.
Dico nobile, e vedo tre ricchissime baronesse in un angolo appartato della pasticceria Italia, una bionda una bruna ed una di bassa statura, contendersi, per tirchieria, briciole di torta alla crema vaniglia e cioccolato.

Non solo l’olfatto impregnava la tollerante attenzione che aveva seguito guardinga i miei passi nel regno d’Aurora, ma anche tutti gli altri sensori della mia macchina corporale conservavano frammenti decisamente significativi di quelle atmosfere che potrei definire profetiche.
Donne dalla grande bocca, ed altre con capelli rosso fuoco, il servitore indecente, un principino del forellino, bambocci dai nasi moccolosi, la bella statuina, mani di fata, ectoplasmi frignanti “Lei non sa chi sono io”, bonazze umane siliconate, uomini in camici neri, figure femminili ricoperte da bianchi teli, tanti altri invocanti “Fratelli, pregate!”, il mostro in mostra, la mostra, e poi passerelle di star siliconate e parate silenziose di coppole siciliane… tutti presenti in una bagarre senza fine.

Chiamatemi l’uomo dell’eccesso, oppure, se volete, l’ultimo kamikaze della libidine mentale infinita.

Quando solleverò la bocca dal fiero pasto…
Il culo non entra nel pugno.
Il pugno non entra nel culo.

Non si sfugge alle regole di convivenza esistenti in qualsiasi aggregato formato da elementi viventi.
Formiche, uomini, o marziani, poco cambia, in quanto essi stabiliscono la liceità di particolari comportamenti, imponendoli ai membri aderenti ad ognuna delle loro formazioni associative. Senza distinzioni.

Nonostante siano rappresentate mediante varie configurazioni, tutte le scelte d’aggregazione proteggono e tutelano i delicati meccanismi di autodifesa strutturati, nel tempo, da innumerevoli generazioni.
Nei loro quartieri i turchi, negli alveari le api, i microbi i vermi i lunatici, i senza pettegolezzi, gli automobilisti, i medici, i sorci verdi, le marpione, i narratori, i narrati, i Renato pittore barbiere, i venditori di gelati patatine sandali magliette cinesi africane indonesiane, i ridicoli ipse dixit, le tigri del Bengala, i bengalesi, i costruttori di bengala, i cacciatori di tesori, i predicatori, le amebe i sarcodini i flagellati, le religiose le odalische le sacerdotesse le soldatesse le oratrici le professoresse le leonesse le mogli, le “Io sono”, le pulci del letto del cane del gatto dell’orto del lago del porto.

Cioè.

Qualsiasi stratificazione di un insieme composto da esseri viventi gestisce se stesso con un codice di comportamento collettivo.
Ad un simile calderone di forme sensoriali passivamente recepite, si aggiungeva, con poca opportunità, una malcelata insopportabile percezione di sentirmi condizionato dall’invasione del super elettromagnetismo.
Intorno ad ogni singolo palazzo che frequentiamo, i confini fisici delle pareti, pur variamente delineati, non regolano il traffico enorme di onde emesse da strutture diffuse su gran parte del pianeta che ci ospita.

Né, tanto meno, a flussi intercontinentali di elettroni, oppure a segnali provenienti da fonti collocate in differenti galassie, è mai in alcun modo impedito l’accesso agli ambienti della nostra quotidianità; quantunque essi siano, nella stragrande maggioranza, rilevabili con immediatezza da sistemi ed apparecchiature d’intercettazione quasi elementari.
Da quanti regolamenti era saturato, in quell’attimo – ora – giorno, il mini cosmo della stanza – botte – cisterna – serbatoio inesauribile per le mie bevute di birre popolari?

Da una parte ero conscio di potere assumere i connotati di un soggetto attivo, ed utilizzare la facoltà di spedire i miei sms al tropico di tutti i cancri e capricorni quando solo lo avessi voluto, ma poi subito dopo, senza concedermi una tregua, la certezza di essere lì a ricevere serie stratosferiche di bip invisibili (non udibili -intoccabili – esistenti, ma che un attimo dopo, nell’identico luogo, sarebbero risultati assenti, pur essendo ancora presenti sotto un’altra forma), mi confondeva in maniera ossessiva.
Sbalordito dalla certa consapevolezza che i medesimi bip erano, nello stesso tempo, anche in altri luoghi!

Già queste si configuravano come situazioni di palese impotenza.
Inoltre, in quelle prime ore di calma apparente, successiva al mio arrivo sull’isola, anche altri intrighi, ingorghi ed inquietanti paradossi, osarono inseguirmi, strisciando come bisce ondeggianti ed ondulanti tra ombre del vero e del falso, fino nel bunker silenzioso delle indescrivibili e mai descritte mattanze di fredde birre gialle super popolari.

Erano lì a sfidarmi.

Li avevo davanti alle palpebre semichiuse per il travaglio del viaggio, pronti alla lotta ed agevolati dalla stanchezza mentale che mi aveva oppresso per la precedente notte quasi insonne.
Il divertimento di schizzarne le ipotetiche simbologie, con la fresca lacca acetonica che stava accomodando sulle mie unghie la professionista bolognese giunta a ritemprarmi con massaggi e trattamenti vari, era una forte tentazione: è vero, mi tentava.
Come puntare sul trentasei rosso al tavolo di Venezia San Remo Montecarlo Montevico Montecitorio Montecristo Montevergine.

Non sempre è possibile adagiarsi negli eccessi, abbandonarsi alle lusinghe della semplicità, non sempre dovevo fare ciò che volevo, né mai avrei voluto fare ciò che dovevo.
Scodellavo il tempo tra il rosso e il nero, il dispari e il pari di una scelta assurda tra libertà e ragione, sbattute entrambe sul tavolo, come “fiero pasto”, da parte dei padroni mentali che mi squarciavano sbudellavano seviziavano sezionavano.

La ragazza bolognese, portò un ultimo ritocco al lavoro di ripristino delle rughe che invecchiavano i miei occhi, raccolse i pochi suoi attrezzi, ci augurò buon proseguimento con un sorriso a tutta bocca, ed uscì accostando la porta delicatamente.
Geltrude, con molta discrezione, provvide a controllare la chiusura degli infissi.

Tolse la biancheria dalla lavatrice. La stese, formando una meticolosa ragnatela multicolore, pluriforme, sgocciolante ed odorosa per i fiori e gli oli peruviani che componevano le scaglie di sapone grezzo usato nel lavaggio.
Geltrude, nata nella Sardegna isola mondo universo.
Geltrude: due gambe di venti soli centimetri, arcuate verso l’esterno delle caviglie oltre ogni soluzione proponibile dalla scienza che si occupa della deambulazione umana.

La sua odissea l’aveva voluta sbarcare un giorno senza data, sconfitta ed affranta, tra le quattro mansioni di cui necessitavano i lenti giri della mia ruota quotidiana.

Il Dispari 20211101 – Redazione culturale DILA

Il Dispari 20211101 – Redazione culturale DILA

“Per Aurora volume terzo”: Language‎ Italian, Paperback ‎ 166 pages, ISBN-10 =‎ 1409282015. ISBN-13 =‎ 978-1409282013,Item Weight 308 g, Dimensions‎ 15.24 x 1.07 x 22.86 cm. in una nuova edizione con tutte le copie numerate e firmate dall’autore, è prenotabile al prezzo di 16 euro, comprese spese di spedizione in Italia, scrivendo a [email protected]

Il Dispari 20211101 – Redazione culturale DILA

Il Dispari 20211101 – Redazione culturale DILA

https://dila.altervista.org/bruno-mancini/prose/per-aurora-vol-3/

Il Dispari 20211101 – Redazione culturale DILA

Il Dispari 20211101 – Redazione culturale DILA

DILA

NUSIV

BOOKCITY MILANO PAPERS

BOOKCITY MILANO PAPERS

Un ciclo di video interviste con autori internazionali

Online a partire dall’8 novembre

BOOKCITY MILANO PAPERS

Milano, 4 novembre 2021. A partire da lunedì 8 novembre, sul canale YouTube e sul profilo Facebook di BookCity Milano, saranno disponibili i BookCity Milano Papers, le videointerviste realizzate ad autori internazionali sul tema dell’anno, Dopo.

Nato nel pieno del lockdown del 2020, BookCity Milano Papers era stato pensato per coinvolgere, anche durante la pandemia, quegli autori internazionali che, a causa delle restrizioni imposte dalle condizioni sanitarie, non potevano raggiungere Milano e partecipare di persona alla manifestazione.

Il format, semplice e ormai familiare, è costituito da un ciclo di interviste a scrittrici e scrittori stranieri, incontri realizzati da remoto che vogliono dare corpo e trasversalità a un tema importante per il dibattito contemporaneo; l’esperimento, nato in un contesto emergenziale, ha dimostrato un grande potenziale, ed è stato trasformato in una nuova risorsa per la manifestazione.

Quest’anno, BookCity Milano ha coinvolto un panel di autori internazionali, saggisti e narratori, chiedendo loro di partecipare alla conversazione sul tema centrale di questa edizione: la parola Dopo, un concetto così presente eppure inafferrabile, un tema che sarà il fulcro degli interventi del progetto BookCity Milano Papers, nel tentativo di offrire quanti più punti di vista e chiavi di lettura possibili. Le videointerviste saranno disponibili online a partire da lunedì 8 novembre sul canale YouTube e sul profilo Facebook di BookCity Milano, con un calendario ricco e variegato fino all’inizio della manifestazione.

Lunedì 8 novembre 2021

Alle 19.00, ESHKOL NEVO dialoga con Federica Manzon del Desiderio: a chi ha raccolto i desideri dei lettori, trasformandoli in pagine di grande letteratura, abbiamo chiesto che ne è del desiderio e dell’immaginazione in questo continuo dopo.

Alle 19.45, IRVINE WELSH dialoga con Vins Gallico dell’Evoluzione: come evolve una storia? Come cambia il racconto dei suoi personaggi dopo un grande successo? Come è cambiato il mondo in cui i suoi personaggi prendono vita. Un viaggio da Trainspotting a oggi, con grande attenzione alle sfide sociali che la contemporaneità ci propone.

Martedì 9 novembre 2021

Alle 19.00, CARMEN MARIA MACHADO dialoga con Viviana Mazza del Corpo: una riflessione sul corpo e lo spirito, in un dialogo con una delle voci più accreditate della letteratura queer, che ha pubblicato racconti e saggi su The New Yorker, The New York Times, Granta, Harper’s Bazaar e altre riviste.

Alle 19.45, GUADALUPE NETTEL dialoga con Ilaria Gaspari dei Legami: storie d’amore e d’amicizia che intessono sulle differenti forme che la famiglia può assumere al giorno d’oggi.

Mercoledì 10 novembre 2021

Alle 19.00, BENJAMIN TAYLOR dialoga con Antonio Monda della Biografia: autore di un’acclamata biografia di Marcel Proust e uno dei più importanti esponenti del genere biografico e memoriale al mondo, Benjamin Taylor riflette su come si racconta il dopo di qualcun altro.

Alle 19.45, DAVID LEAVITT dialoga con Oliviero Ponte di Pino sul Tempo: lo scorrere del tempo di un racconto, visto dagli occhi del suo autore, maestro della narrazione breve e docente presso l’Università della Florida. Che relazione ha uno scrittore con un suo testo, ripubblicato dopo oltre 30 anni?

Giovedì 11 novembre 2021

Alle 19:00, BRIT BENNETT dialoga con Viviana Mazza del Destino: inserita da TIME tra le 100 under trenta più influenti al mondo, i cui racconti e interventi sono stati pubblicati sul New Yorker, il New York Times Magazine, la Paris Review e Jezebel, Brit Bennett ci porta dentro la sua opera, a cavallo tra destino e autodeterminazione.

Alle 19:45, RENI EDDO-LODGE dialoga con Djarah Kan dei Margini: una riflessione che abbraccia alcune delle più complesse dinamiche sociali contemporanee, a partire dal libro Perché non parlo più di razzismo con le persone bianche (pubblicato in Italia da e/o), che sta cambiando il modo in cui parliamo di razzismo.

Venerdì 12 novembre 2021

Alle 19:00, ELISABETH ÅSBRYNK dialoga con Paola Maugeri del Presente: qualche anno fa, la scrittrice e giornalista svedese Elisabeth Åsbrynk dedicò un libro al 1947, anno apparentemente insignificante, in cui un vecchio ordine cade e ne sorge uno nuovo. L’anno dove inizia il nostro presente.

Alle 19:45, OLIVIA LAING dialoga con Daria Bignardi delle Possibilità: come credere che un dopo sia possibile? La scrittrice e critica letteraria inglese approda al romanzo e ci regala una cruda riflessione sulla relazione tra speranza e disillusione.

Sabato 13 novembre 2021

Alle 18:30, JONATHAN LEE, dialoga con Mariarosa Mancuso dell’Errore: dalla morte del protagonista per andare a ritroso fino a scoprirne i misteri, l’omosessualità nascosta e la non convenzionalità. Il dopo come un giallo da risolvere, in cui ci ritroviamo allo specchio per osservare la nostra società.

Alle 19:00, BEN WILSON dialoga con Eleonora Barbieri della Città: il dopo delle nostre città, pensato e immaginato dal grande storico e ricercatore dell’Università di Cambridge, pubblicato da testate quali The Spectator, The Independent e The Guardian.

Alle 19:45, Luca Formenton introduce David Grossman, Núria Cabutí, Morgan Entrekin, James Daunt, e Helena Gustafsson per una riflessione sull’Editoria: come sarà fatto il dopo della filiera editoriale? Lo abbiamo chiesto a un grande autore, due dei più importanti editori internazionali, al CEO della più nota catena di librerie al mondo e chi sta trasformando i libri in audio. Gli interventi sono estratti dal Convegno “Arnoldo Mondadori e l’editoria del futuro”.

Domenica 14 novembre 2021

Alle 18.30, PACO ROCA dialoga con Emanuele Di Giorgi della Memoria: il più importante autore spagnolo di graphic novel e maestro del fumetto, nell’opera di Roca la memoria o la sua assenza sono centrali. È possibile un dopo senza memoria? Quando la memoria è un ostacolo per immaginare il dopo?

Alle 19.00, Oliviero Ponte di Pino introduce la riflessione di MARTÍN CAPARRÓS sul Fuoco: il pluripremiato giornalista e scrittore argentino, collaboratore di El País e del New York Times, ci racconta di un mondo senza il fuoco, ma che proprio per questo sta diventando sempre più caldo.

Alle 19.45, ALEJANDRO ZAMBRA dialoga con Leopoldo Carra di Generazioni: poeta, narratore, critico letterario cileno e docente all’Università Diego Portales, Alejandro Zambra riflette sulla tradizione e sul futuro della poesia, sulla mascolinità, l’intenso rapporto tra un padre e un figlio e gli scarti generazionali che investono ogni famiglia.

Lunedì 15 novembre 2021

Alle 18.30 TIMOTHY MORTON, docente presso il dipartimento di Letteratura inglese della Rice University di Huston, parla del Postumano: uno speech alla scoperta di una delle teorie filosofiche più influenti degli ultimi anni in un viaggio fra iper oggetti ed ecologia oscura per rischiarare lo strano e oscuro loop che stiamo attraversando.

Alle 19.00, Oliviero Ponte di Pino introduce la riflessione di ARJUN APPADURAI sul Futuro: professore di Media, Culture and Communication alla New York University, il grande antropologo di origine indiana ci conduce in un viaggio alla scoperta del futuro come atto culturale e dell’importanza della vita sociale delle cose.

Alle 19.45, Oliviero Ponte di Pino introduce la riflessione di COLIN CROUCH sulla Postdemocrazia: professore emerito presso l’Università di Warwick, dove ha insegnato Governance e Management pubblico presso la Business School, il teorico della Post Democrazia aiuta a comprendere meglio le dinamiche che sottendono il funzionamento e i pericoli della nostra società.

Martedì 16 novembre 2021

Alle 18.30, Oliviero Ponte di Pino introduce l’intervento di ABRAHAM YEHOSHUA sulla Contaminazione: docente di letteratura comparata presso l’Università di Haifa, il grande scrittore israeliano conduce un viaggio alla scoperta del suo ultimo libro, La figlia unica, il suo ‘romanzo italiano’. La storia di una ragazzina divisa tra due mondi, fra identità e contaminazione, tradizione e modernità.

Alle 19.00, il romanziere romeno più volte segnalato per il premio Nobel, MIRCEA CĂRTĂRESCU, riflette delle Visioni: le parole di un visionario, di un profeta che ci svela in tutta la sua evidenza la «cospirazione della normalità» e le gabbie che il nostro cervello ha costruito per noi.

Alle 19.45, Vittorio Lingiardi introduce l’intervento di ALLEN FRANCES sulla Psiche: Professore Emerito presso il Dipartimento di Psichiatria e Scienze comportamentali della Duke University School of Medicine di Durham, nella Carolina del Nord, Allen Frances è uno dei più autorevoli psicologi al mondo, che riflette su come comprendere e affrontare questa enorme incertezza che ci avvolge.

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Atene Sarno Ischia: una storia che non finisce

Atene, Sarno, Ischia una storia che non finisce

Scritto da Redazione ASI
Pubblicato: 02 Luglio 2021

Atene, Sarno, Ischia

Non è un caso che l’Italia detiene il 70% del patrimonio artistico mondiale.

Questa è la preziosa eredità che nel tempo ci ha lasciato la genialità italica.

Un tesoro  di conoscenza che nasce anche dal confronto creativo di civiltà diverse avvenuta nel nostro Paese.

Contaminazioni positive che hanno dato vita a solide collaborazioni, interscambi commerciali fra sponde diverse del Mediterraneo ed hanno arricchito gli usi, i  costumi e le tradizioni della nostra terra.

Infatti, sono tanti i reperti e le testimonianze che ci arrivano dall’antichità che possono essere risorsa per il territorio ed un volano economico, quale polo attrattivo per il turismo.

Atene, Sarno, Ischia legate da un rapporto antico.

Oggi il focus lo facciamo mettendo sotto osservazione la Campania.

Regione famosa non solo per numerose bellezze paesaggistiche, per Pompei e perché Procida è stata eletta quale capitale italiana della cultura nel 2022.

Esiste un altro affascinante asse Mediterraneo delle civiltà che vede protagoniste e lega Atene, Sarno ed Ischia.

Ma cosa assimila queste tre realtà?

Una leggenda che vede fondersi ed unire attraverso il Mediterraneo la civiltà della Magna Grecia con quella della Campania Felix.

Infatti, si narra che Penelope nell’attesa che ritornasse Ulisse tessesse la tela  con il lino e la canapa di Sarno.

Cenni storici

La Valle del Sarno trae il suo nome dal fiume decantato e ritenuto, nei tempi passati, una  divinità che con le sue acque apportava ricchezza a tutto il territorio.

Il fiume si origina dai piedi dei monti che fanno corona alla cittadina di Sarno, attraversa tutta la piana, toccando numerosissimi territori e trasferendo la sua influenza anche a quelle terre più distanti interessate dai suoi numerosi affluenti.

La foce si spazia in una zona nei pressi dello Scoglio di Rovigliano, con ampia visuale sul magnifico Golfo di Napoli.

Nel tempo passato la sacralità del fiume, dispensatore di benessere, era sottolineata dalla presenza di due luoghi di culto, alle sorgenti ed alla foce.

In località Foce- Sarno, cioè alle sorgenti, la presenza di materiale votivo ha permesso di documentare e datare tutte le altre ricchezze archeologiche che si ritrovano lungo il percorso del fiume.

Alla foce, in località Castellammare di Stabia, era allocato un luogo di culto dedicato a Nettuno, il dio del mare.

Il fiume permetteva i collegamenti tra la costa e l’interno: lungo le sue sponde si svolgeva una cita intensissima attraverso intensi traffici fluviali di carattere commerciale.

Inoltre  ad Ischia si trova la Coppa di Nestore  un reperto archeologico rinvenuto nella necropoli di San Montano a Lacco Ameno, sull’isola d’Ischia, dall’archeologo tedesco Giorgio Buchner.

L’iscrizione che si trova sul vaso, databile intorno all’ultimo venticinquennio dell’VIII secolo a.C. costituisce uno dei più antichi esempi di scrittura alfabetica.

Sulla coppa – una “kotyle”– è inciso un epigramma in 3 versi che all’oggi è l’unico esempio pervenuto di testo scritto contemporaneo all’Iliade.

C’è scritto (tra l’altro da destra verso sinistra):  Io sono la bella coppa di Nestore, chi berrà da questa coppa subito lo prenderà il desiderio di Afrodite dalla bella corona.

Da qui una serie di interpretazioni  secondo alcuni grecisti ritengono che il riferimento sia proprio al Nestore di Pilo che compare sia nell’Iliade che nell’Odissea.

Il cuore pulsante di tutta la valle era, dunque, il fiume che, attraverso le sue acque, consentiva quell’espansione culturale che ha caratterizzato una zona molto ampia.

La Coppa di Nestore si trova nel  Museo archeologico di Pithecusae allestito all’interno di Villa Arbusto a Lacco Ameno.

Il Progetto per la valorizzazione del territorio di Sarno ed Ischia

Esiste proprio un progetto che punta alla valorizzazione  di queste realtà.

È il progetto storico artistico, turistico ed industriale portato avanti con determinazione e tenacia dall’Associazione Culturale Starter del presidente Alfonso Buonaiuto, attualmente  sospeso anche a causa della poca sensibilità mostrata dalla politica. Invece questa importante  iniziativa  va riscoperta, valorizzata e rilanciata perché rappresenta una grande opportunità per tutto il territorio.

Un progetto più che mai attuale oggi  perché  mira alla rivitalizzazione della Valle del Sarno e che merita di essere sostenuta da imprenditori lungimiranti, capaci di comprendere  le favorevoli occasioni ed investire sul futuro.

Strutture di agriturismo, alberghiere e di ristorazione, unitamente all’industria tessile,  a varie attività che spaziano dall’arte orafa, a quelle commerciali ed artigianali, sono da ritenersi di estrema importanza per la realizzazione del progetto.

Il tutto finalizzato alla fruizione di un patrimonio storico di inestimabile valore, attraverso un flusso turistico che attualmente scorre solo nella vicina Pompei e nella più distante zona di Paestrum.

Il progetto della valle del Sarno costituirebbe un momento di unione tra i tesori di Pompei, ed i templi della valle del Sele, offrendo un carattere bene distinto da quello esclusivamente archeologico, idoneo ad inserirsi nei grandi circuiti turistici che contemplino un pacchetto più vantaggio.

Il progetto che vede la valorizzazione dell’asse Atene, Sarno, Ischia è una storia affascinante che non finisce mai e rappresenta una grande opportunità ed il futuro radioso per il territorio e per chi saprà cogliere questa favorevole occasione.

Redazione Agenzia Stampa Italia

ag6 opera finalista Arti Grafiche 2021 Astra Empele 1

Opere finaliste del Premio internazionale di Arti Grafiche “Otto milioni” 2021

Opere Finaliste Arti Grafiche 2021

Opere Finaliste Arti Grafiche 2021

ag6 opera finalista Arti Grafiche 2021 Astra Empele 1

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Premio internazionale Otto milioni

Premio “Otto milioni” 2012 Prima edizione

Premio “Otto milioni” 2013 Seconda edizione

Premio “Otto milioni” 2014 Terza edizione

Premio “Otto milioni” 2015 Quarta edizione

Premio “Otto milioni” 2016 Quinta edizione

Premi “Otto milioni” 2017 Sesta edizione

Premi “Otto milioni” 2018 Settima edizione

Premi “Otto milioni” 2019 Ottava edizione

Premi “Otto milioni” 2020 Nona edizione

Premi “Otto milioni” 2021 decima edizione

DILA

NUSIV

Quartetto Namaste online

Quartetto Namaste online –  = Guido Arbonelli (clarino basso),  Natalia Benedetti (clarinetto), Maria Chiara Fiorucci (arpa), Michele Fabrizi (pianoforte)

Quartetto Namaste online

Quartetto Namaste online

Quartetto Namaste

Quartetto Namaste online

Quartetto Namaste

Quartetto Namaste online

Quartetto Namaste

Il Groupmuse è una associazione americana che presenta concerti nei salotti.

Per le restrizioni dovute al covid, al momento i concerti vengono presentati online. Il quartetto Namaste (clar, clar basso, arpa e pianoforte) presenterà un concerto dedicato al tango.

Per chi fosse interessato, la prenotazione ha un costo di 10$.

Potrete ascoltarlo comodamente da casa, basta cliccare sul link.

Verrà inviato il link di ascolto per il giorno 23 Aprile 2021 ore 22 (orario europeo) ore 16 (orario americano).

Dopo la prenotazione, per qualsiasi problema, contattateci via whatsapp al numero 333 9785069 oppure via mail all’indirizzo [email protected]

Namaste quartet online

The Groupmuse is an American association that presents concerts in living rooms.

For the various covid problems, the group currently presents online concerts.

The namaste quartet (clar, bass clar, harp and piano) will present a concert dedicated to tango.

To book your seat at the cost of 10$ and listening from the comfort of your home, just click on the link.

The listening link will be sent for April 23, 2021 at 10pm for European time and at 4 p.m. for American time.

After booking, for any problems, contact us via whatsapp at 333 9785069 or via email at [email protected] http://grpm.us/oDqTsg

Cerimonia premiazione Otto Milioni 2020

Cerimonia premiazione Otto Milioni 2020

Premio internazionale Otto milioni

Cerimonia premiazione Otto Milioni 2020

A chiusura della nona edizione del Premio internazionale “Otto Milioni“, la cerimonia di consegna degli attestati decorati grazie alla pittrice Milena Petrarca, si terrà a

Roma sabato 10 aprile 2021 alle ore 11
nello spazio magico “Interno 4”
di Chiara Pavoni in via Della Lungara 4.

Ovviamente, perdurando l’incertezza sulle restrizioni agli spostamenti imposte per il contenimento della pandemia COVID, l’incontro sarà intenso ma informale con tutti coloro che vorranno/potranno parteciparvi, riservandoci di effettuarlo on-line e trasmetterlo in streaming nel caso fosse impossibile realizzarlo in presenza.

Successivamente provvederemo alla spedizione postale per gli attestati non ritirati.

Sempre per il rispetto delle norme COVID, e dovendo predisporre le opportune tutele sanitarie, sarà necessario comunicarci tutte le potenziali partecipazioni.

Ringrazio vivamente Chiara Pavoni che metterà a disposizione il suo spazio magico “Interno 4”  con tutta la sua organizzazione e che fungerà da speciale Madrina della cerimonia in nome e per conto della nostra Associazione culturale “Da Ischia L’Arte – DILA“.

Ischia 22 marzo 2021

Bruno Mancini
Presidente dell’Associazione culturale
Da Ischia L’Arte – DILA

Saranno premiati:

Angela Maria Tiberi

Anna Alessandrino

Chiara Pavoni

Dalila Boukhalfa

Daniel Hooper c/o Liga Sarah Lapinska

Daniele Bartocci

Domenico Umbro

Elena Puccinelli

Emanuela Di Stefano

Gaetano Di Meglio

Jeanfilip

Liga Sarah Lapinska

Liliana Manetti

Luciana Capece

Maria Francesca Mosca

Maria Luisa Neri

Mariapia Ciaghi

Michela Zanarella

Milena Petrarca

Nicola Pantalone

Roberta Panizza

Roberto Prandin

Sacha Savastano

Santina Amici

Sergey Kyrychenko

Silvana Lazzarino

Soledad Lamas Gonzalez

Stefano Degli Abbati

Valerien Bressy

Cerimonia premiazione Otto Milioni 2020

Attestati nona edizione premio OTTO MILIONI

REGOLAMENTI

Premio Poesia Otto milioni 2020 Bando completo OK

Premio Narrativa Otto milioni 2020 Bando completo OK

Premio Arti grafiche Otto milioni 2020 Bando completo OK

Premio Musica Otto milioni 2020 Bando completo OK

Premio Giornalismo Otto milioni 2020 Bando completo OK

Premio Recitazione Otto milioni 2020 Bando completo OK

Cerimonia premiazione Otto Milioni 2020

Otto milioni 2020

Premio Otto milioni - nona edizione 2020

Premio internazionale di Poesia “Otto milioni” – 2020

Nona edizione

Premio Otto milioni - nona edizione 2020

Premio internazionale di Arti grafiche “Otto milioni” – 2020

Quinta edizione

Premio Otto milioni - nona edizione 2020

Premio internazionale di Musica “Otto milioni” – 2020

Quinta edizione

Premio Otto milioni - nona edizione 2020

Premio internazionale di Giornalismo “Otto milioni” – 2020

Quarta edizione

Premio Otto milioni - nona edizione 2020

Premio internazionale di Narrativa “Otto milioni” – 2020

Terza edizione

Premio Otto milioni - nona edizione 2020

Premio internazionale di Recitazione “Otto milioni” – 2020

Seconda edizione

Premio Otto milioni - nona edizione 2020

Premio internazionale Otto milioni 2020

    • Dichiarazioni iscrizioni premi “Otto milioni” 2020
    • Regolamenti partecipazioni premi “Otto milioni” 2020
    • Bandi completi premi “Otto milioni” 2020

DILA

Premi Otto milioni

 

 

Il Dispari 20210201 – Redazione culturale DILA

Il Dispari 20210201 – Redazione culturale DILA

Il Dispari 20210201

Angela Maria Tiberi intervista Liga Sarah Lapinska

D: Buongiorno Liga Sarah Lapinska, a nome mio personale, ma anche a nome di Bruno Mancini e di Gaetano Di Meglio, ti ringrazio per averci concesso questa intervista che avvio chiedendoti come hai iniziato ad amare la poesia e la pittura.
R: Innanzitutto saluto i lettori del quotidiano IL DISPARI e mi scuso con loro per il mio italiano difettoso.
Poi ringrazio Gaetano Di Meglio, Direttore di questo giornale, Bruno Mancini Presidente dell’Associazione “Da Ischia L’Arte – DILA” e te che, tramite questa intervista, avete voluto dare visibilità alla collaborazione con cui gli Artisti della Lettonia partecipano ai progetti Made in Ischia.
Venendo alla domanda, posso dire che il mio amore per l’Arte è iniziato un giorno nel quale mi sono addormentata nella mia stanzetta blu e, nei sogni, ho sentito poesie, canzoni e cori di voci vellutati che parlavano con me in differenti lingue.
Svegliandomi ho avuto fretta di scrivere i versi e anche la musica.
Siccome non conosco abbastanza bene le note, ho scritto la musica a modo mio, usando puntini, righe ed altri simboli.
Comunque, non penso che potrei diventare una musicista di buon livello.
Talvolta però canto molto volentieri.
Con una delle mie poesie dal titolo “Io, l ultima donna ingenua”, ho vinto il primo premio al concorso internazionale “Otto Milioni” che ogni anno ha luogo in Italia e precisamente nella vostra meravigliosa isola d’Ischia.
Ecco, alcuni versi di quella poesia

“Forse ti farò male se ti spezzerò con le mie radici,
cresciute lentamente nel caos delle esperienze,
delle acque fertili e delle zolle fragili.
Solitudine trascendentale
supera i limiti di facce egoiste
e i tratti degli occhi sinceri.
Poiché tutte le verità sono troppo parziali,
tutte le solitudini sono sempre parziali.
Devi essere paziente.
Forse lontano dai mille monti e mille mari
fissati solo sulle mappe,
nel domani astratto, sarò un albero della riva,
un pino sulla riva, nel vento eterno,
più eterno del mondo.”

Colgo l’occasione per ringraziare la pittrice Nunzia Zambardi che ha preso spunto da questa mia poesia per realizzare un dipinto su una tela dorata che, con piacere, mi ha regalato nei giorni in cui ho soggiornato ad Ischia, la mia isola speciale.
Ho visto nei colori intensi visioni ed immagini, le facce degli eroi e dei martiri, mari, monti, pianeti e stelle.
Ho visto lei stessa come l’ebrea Maryam, vestita tutta in pizzo con il bambino privo di nazionalità che, purtroppo, in questa vita non mi nascerà, passando per strada piena di piume di uccelli, sia colombe, sia corvi, sia gabbiani.
Ho visto nei miei sogni il padre di suo figlio, di nome Igor Kulev.
Purtroppo, nella realtà l’ho perduto dalla mia vista.
Spesso nelle mie numerose opere grafiche e nei miei dipinti si riflette ciò che ho visto nei miei sogni, una notte dopo l’altra.
Ho iniziato a disegnare e dipingere appena ho potuto prendere in mano qualche penna.
Preferisco l’inchiostro nero, qualche penna di fibra e qualche pastello.

D: Quali sono i soggetti dei tuoi disegni?
R: Me stessa con il bambino mio non nato, madonne, eroi, martiri, danzatori, mari, monti, pianeti, stelle, cavalli, ornamenti filigranati in stile Turco e Semitico e, soprattutto, Tunisino.

D: Racconta il tuo impatto con la scuola e l’insegnante che ti fece amare l’arte.
R: Sono artista da piccolissima.
Non dimentico le mie insegnanti di musica, Gunta Paškovska e Biruta Tilgaile.
Loro mi hanno incoraggiata a cantare nel coro della scuola facendomi complimenti per il mio fortissimo timbro di voce.
Poi, dopo qualche tempo, al villaggio Svēte ho incontrato Inese Irbe, una insegnante di scrittura. Questa signora tollerante mi ha dato il consiglio di non smettere mai di scrivere e di studiare la lettura.

D: L’adolescenza è stata influente per la scelta dello stile della pittura e della poesia?
R: Non direi così.
Penso, che il mio stile sia cambiato poco dalla mia infanzia.
Adesso ho più esperienze, volute e non volute, che lasciano i loro stampi sulle mie pitture, poesie e fiabe.
Penso, che le mie grafiche più recenti e le mie fiabe più recenti sono più significative di quelle di me bambina.

D: Come hai conosciuto il Presidente Bruno Mancini?
R: Ho inviato a Bruno Mancini, che chiamo il Pescatore, una dalle mie poesie. “I tigli nella pioggia, i fuochi nella nebbia”.
Per caso.
Egli fu subito interessato, un uomo brioso ed onesto.
Gli ho chiesto se conosceva l’indirizzo di un calciatore di nome Fernando De Napoli che ha giocato per tanti anni a FC “Napoli”.
Forse Bruno mi fraintendeva pensando che io fossi innamorata di questo simpatico calciatore. Bruno non sapeva che scrivo con simpatia anche all’attore Silvester Stallone (un bravo pittore), a Raffi Kharajanyan (un brillante pianista armeno) e dedico le mie opere d’arte a Vitas (un giovane cantante di gran talento nato a Daugavpils in Lettonia).
Abbiamo cominciato la corrispondenza cordiale che continuerà fin quando saremo vivi.
Per la prima volta ho incontrato Bruno in persona durante la premiazione del nostro concorso “Otto Milioni- 2014”.
Ho capito, appena ho guardato nei suoi occhi castani chiari, che lui sia un amico per sempre.

D: Qual è l’artista italiano che ha influenzato la tua anima nell’amore dell’arte?
R: Pittori Raffaello e Sebastiano Grasso, scultore Michelangelo, cantanti Alice, Franco Battiato, Angelo Branduardi, Adriano Celentano, Andrea Parodi.

D: Qual è l’artista russo che ha influenzato la tua anima nell’amore dell’arte?
R: Pittori Nikolay Kramskoy e Ivan Shishkin, musicisti Pelageya e Vika Tziganova, Alexey Ribnikov, bandi musicali dei zingari. Scrittori Alexey Tolstoy e Aleksandr Kuprin.

Fine prima parte. La seconda parte sarà pubblicata lunedì prossimo

Bruno Mancini |L’incertezza della certezza

Per la serie Esopo news

In questi giorni sto rileggendo alcuni libri di uno scrittore che ho ammirato praticamente da sempre.
Nel testo di un vecchio volume, edito nel 1962 ed ormai senza copertine e con le pagine quasi distaccate dalla rilegatura, mi ha fatto piacere rilevare che alcune mie sottolineature, antiche di oltre 50 anni, continuano ad avere per me lo stesso rilievo positivo di allora.
Ad un tratto ho smesso di leggere e sono restato per molti minuti fermo a valutare prima, ed accarezzare poi, un pensiero tra il nostalgico e l’incredibile.

Ero da solo nel tramonto in riva al mare (il mare è uno dei personaggi importanti del libro), quando mi sono reso conto, infatti, di aver vissuta quasi tutta la vita nella logica, etica e pragmatica, sentimentale e sociale, derivante ed appartenente ad una frase sottolineata con un sottile tratto di matita.
E ciò che ancora ora mi seduce in questa scoperta non è tanto la certezza di avere agito e pensato nel modus vivendi, desiderato seppure a volte maledetto, stigmatizzato nella frase dello scrittore, ma la rivelazione di non essermene reso assolutamente conto pur nella lunga inseparabilità che ci ha uniti.

Senza lotta non si può stare soli; ma star soli vuol dire non voler più lottare.”

L’incertezza della certezza non smette mai di stupire!
Sempre lui, Cesare Pavese ma da un altro libro.

Ma ormai io non potevo più perdonarle di essere una donna, una che trasforma il sapore remoto del vento in sapore di carne.

Più lo rileggo e più sono convinto di aver fatto bene ad ammirarlo per oltre mezzo secolo.

La nostra antologia di Arti varie “ARTE ALTROVE”, la cui splendida copertina è stata realizzata con il quadro “Parnaso” del pittore Jeanfilip, sta facendo il giro del mondo promossa e pubblicizzata “anche” dalla moltitudine di Artisti che ne fanno parte.

Ringraziamo Ajub Ibragimov per questa sua indicativa testimonianza.

Il Dispari 20210125 – Redazione culturale DILA

 

Tina Bruno |Recensione: Non è facile far ridere una donna triste

Le poesie del poeta Bruno Mancini hanno sempre un richiamo sentimentale che le unisce e le accomuna con il grande sentimento dell’amore.
La poesia che mi accingo a commentare in queste pagine, “Non è facile far ridere una donna triste“, è tratta dal volume “ARTE ALTROVE”, antologia internazionale di arti varie edita dalla Casa Editrice IL SEXTANTE di Mariapia Ciaghi, presentata in anteprima durante l’ultima edizione di BookCity 2020.

Promossa dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Milano e dall’Associazione BOOKCITY MILANO (costituita da Fondazione Corriere della Sera, Fondazione Giangiacomo Feltrinelli, Fondazione Umberto e Elisabetta Mauri e Fondazione Arnoldo e Alberto Mondadori), la rassegna internazionale dell’editoria e della lettura BookCity #BCM20 è stata sostenuta da Intesa Sanpaolo (main partner), da Esselunga (premium partner), da Fondazione Cariplo con le partecipazioni di Borsa Italiana, Enel, Pirelli, Burgo Group, Federazione Carta e Grafica, Spazio Lenovo, Fondazione AEM, Intesa Sanpaolo Assicura, Messaggerie Libri SpA, Rotolito, Progetto M360, Action Aid (Charity partner), Bird&Bird, ed è stata realizzata sotto gli auspici del Centro per il Libro e la Lettura, in collaborazione con AIE (Associazione Italiana Editori), ALI (Associazione Librai Italiani), AIB (Associazione Italiana Biblioteche), e LIM (Librerie Indipendenti Milano) e con il patrocinio di Regione Lombardia, annoverando come  media partner il Corriere della Sera, il Gruppo Mondadori, la RAI Radio3, la Feltrinelli, ilLibraio.it.  e ibs.it.

La mia personale chiave di lettura mi spinge a ritenere “Non è facile far ridere una donna triste” una poesia molto bella che centra lo stato d’animo delle persone dopo una grande perdita, in questo caso la perdita del compagno.
Il poeta, con molta saggezza, descrive il cambiamento che la vita subisce dopo un grande dolore. La donna descritta dal poeta, anche se continua ad essere gentile nel portamento, nell’ordine, nelle movenze, nei rapporti con gli altri, non sente nessun trasporto per qualcuno e si lascia trascinare nel buio dalla solitudine.

Passano le feste, scorrono le giornate e, come una pellegrina per strada in silenzio con se stessa, lei si muove nella sua casa vuota.
Ha preso coscienza che la vita è triste dopo essere stata tanto amata.
A nulla valgono le gentilezze offerte dagli amici, la loro protezione, il loro amore, perché ciò che ama è chiudersi sempre di più alla vita.

 

Non è facile far ridere una donna triste

Poesia tratta dalla raccolta
di Bruno Mancini
“La mia vita mai vissuta”

Oscillava, l’amata,
in delicate armonie
di tristezze e tenerezze
invasa
oltre capienza del suo pensiero,
da lontananze tenebrose,
resa
sbilenca,sghemba, sbieca
nel quotidiano
frammentare randellare frantumare
filanti attese di ritorni…
e sempre Mario sapeva sprigionare i suoi sorrisi.

Che vale essere angeli cent’anni
se un tocco di follia
mi uccide il corpo
e lascia anime deserte?

Dalila Boukhalfa, Presidente DILA per la nazione Algeria, presenta

Mohamed Yossef Ismail Ali, nuovo collaboratore dei nostri progetti Made in Ischia.

Mohamed Yossef Ismail Ali, giornalista, poeta e scrittore è nato in Egitto nel 1967.

Laureato in chimica, facoltà di scienza presso l’Università egiziana di Ain Shams, ha insegnato a Roma presso una scuola superiore libica.

Corrispondente delle TV: Egiziana Nile News in Italia,  TV Arabia Saudita, TV Qatar sport,

TV Sudan,  TV Siriana, TV Palestina, TV Bahrein, e della Radio Arabia Saudita; nonché del quotidiano Al Masry Al Youm e della rivista Rosa AlYoussef.

Direttore di Arab News Agency (Egitto) in Italia, di Newtr News Agency (Turkia) in Italia, è il portavoce della Comunità Egiziana in Italia.

L’Associazione culturale “Da Ischia L’Arte – DILA”, il quotidiano IL DISPARI di Gaetano Di Meglio, la Casa Editrice IL SEXTANTE e il magazine EUDONNA di Mariapia Ciaghi, rivolgono un caloroso “benvenuto” a Mohamed Yossef Ismail Ali nella certezza di una proficua collaborazione nei campi artistici culturali e sociali.

Bruno Mancini

EV7386 – Spazio scenico – Puntata n. 411

EV7386 – Spazio scenico – Puntata n. 411

 

 

Il Dispari 20210118 – Redazione culturale DILA

Il Dispari 20210118

Il Dispari 20210118

Dialogo di una schiava

Pièce teatrale scritta da Bruno Mancini per l’attrice Chiara Pavoni

  •  Scena: una poltrona con cuscini, uno specchio, bottiglia di whisky e bicchiere, lampada, melodie napoletane in sottofondo tra le quali “indifferentemente”, maschera, cappello.
  •  Scena illuminata dalla lampada sulla poltrona dove è seduta l’attrice.

 Pelle bianca, sono bella e sono sexy, sono colta e sono ricca, sono femmina e sono giovane.

Certo!

Sono bella, bionda, alta, coscia lunga, lingua soffice e tagliente, mani curate e graffianti, occhi azzurri come il fuoco, capelli soffici nebulose, sono tutto ciò che vuoi se mai mi vorrai.

Come la Bambolina di un film a luci rosse, posso spigionare le tenerezze e le seducenti malinconie della mia femminilità contro la forza plastica delle altrui certezze; versare i misteri intriganti, che fungono per me da seconda pelle, sulla parte più suadente di tutti gli inni alla passione; dominare con il candore della mia esuberante vitalità ogni lussureggiante invadenza.

Ma non mi chiamo Bambolina. Io sono Chiara.

  • Si alza, effettua due tre piroette e si avvicina alla ribalta
  • La lampada viene spenta e si accendono luci dal basso verso l’alto

Alla età di quattro anni giocavo con la mia gattina, le accarezzavo la testa screziata di colori tra il giallo paglierino e le terre di Siena, sussurrandole nell’orecchio che non riusciva a tenere fermo un attimo, “Vedrai, da grande, la tua Lucilla ti porterà in giro per giardini pieni di fiori e di tante fate, e tu diventerai una fata e quando sarai una fata turchina farai diventare anche me una fata bellissima con un vestito rosa e la bacchetta magica e io farò nascere tante stelle nel giardino e tante bambole e tante lucertole per farti giocare… e un principe azzurrissimo per me, soltanto per me.

Ma non mi chiamo Lucilla. Io sono Chiara.

  • Pausa: sorride

Quando diventai un po’ più grande andavo in bicicletta… ero magra gli occhi grigio chiaro e i capelli biondi… non sapevo andarci… avevo le orecchie a sventola, il naso leggermente appuntito con un po’ di lentiggini… perché i pedalini mi scivolavano… la mia bocca era piuttosto grande… e cascavo e qualcuno mi rimetteva in piedi.

A dieci anni nei cortili polverosi e nelle pinete ischitane eravamo in tanti a correrci incontro e giocare in mille modi diversi, lontani dagli adulti, ma protetti dai loro lunghi sguardi vigili.

Nonne e zie vegliavano discretamente su tutte le nostre azioni, eppure qualche bacetto con i compagni, di nascosto, ci scappava sempre.

Per le amichette io ero “Farfallina”, i maschietti preferivano chiamarmi Serenella.

Ma non mi chiamo Farfallina e nemmeno Serenella.  Io sono Chiara.

  • Pausa: ride
  • Il palco viene illuminato di rosso

A tredici anni l’uomo dalla camicia rossa mi abbracciò…

Ricordo un giardino, rinchiuso in un muro di cinta sgangherato, di pietre pomici e laviche sgraziate, bitorzolute, coperte da muschi ed erbe selvatiche, grigiastre; alto oltre la mia testa, se anche fossi salita su uno dei massi sporgenti posti alla base.
Ricordo le gabbie dei conigli, sovrapposte, con mangiatoie formate da intrecci di fili di ferro arrugginiti; i conigli, maschi da una parte, le femmine da un’altra e i piccoli, selezionati per grandezza, collocati in gabbie differenti.
Tutti i pomeriggi fungevo da vivandiera, passando sotto l’albero di limone, intorno al pozzo con al centro il secchio pieno d’acqua, giù per i quattro scalini fino all’angolo del muro pietroso, posto di sghembo a seguire il confine con la boscaglia di castagni e di querce della collina immediatamente sovrastante.
Ricordo che giunta appena oltre la grande pietra sporgente sulla quale poggiava lo spigolo della parete, mi sembrava che il bosco coprisse ogni altra prospettiva, e divenisse, in pochi passi, ingombrante, avvolgente, incatenante…
… però i conigli erano lì, e quel giorno c’era pure lui.
Ma forse è stato un sogno.

Non sono la sua Piccina. Io sono Chiara.

Era così bello toccare le sue braccia muscolose, alzava un secchio d’acqua con un dito; così misteriose le sue parole, più soffio che altro sul mio collo, e quando andavo via mi dava sempre un bacio, e mi stringeva forte sul petto.
Quel giorno aveva una camicia rossa ed una birra in mano.
Io avevo un graffio sul ginocchio.
Ma forse è stato un sogno

Gli dissi che non ero la sua Piccolina. Io sono Chiara.

Lui coprì il graffio sul ginocchio con la grande mano, per un attimo.

Poi prese a coccolarlo con le dita che formavano sentieri di brividi sulla mia pelle, nel nuovo gioco di un morbido girotondo tra le crepe ed i cespugli, le grotte ed i ruscelli della mia intimità.

Fu quando disse che mi voleva bene, lo disse, ne sono sicura, quando quella voce e quelle parole giunsero alla mia mente, fu allora che io gli gettai le braccia al collo così forte da farlo rotolare fino alla piccola zolla di prato nascosta tra due alti cespugli di mirtillo.
Sopra di me.

Poi, mentre mi accarezzava la bocca, sentii dolore lì.

Giù.

Qui giù

E continuava a chiamarmi Bambina. Io sono Chiara.

Ma forse fu dopo il frugare con la mano scivolosa, tremante, tra i bordi allentati delle mie mutandine.
Io non sapevo niente di inganni e di violenze, io non sapevo niente, lo giuro, di Russi e di Ungheresi in lotta tra libertà ed oppressione, io non piangevo, quel giorno, per loro.

Piangevo dicendo “Non sono la tua Piccina. Io sono Chiara.

  • Lunga pausa: piange
  • Si spengono le luci rosse e si crea una luminosità soffusa.

 Avevo venti anni quando incontrai “l’Amore“.

Gino! Gino…

E lui mi chiamava Amore e mi chiamava Tesoro.

Amore… Tesoro…

Fu bello fino a quando non venne il momento della verità.

E lui non andò via, ma mi dedicò una poesia:

Eppure se tu fossi stata violata
– il vicino di casa maledetto -,
se nel fatato mondo d’innocenza
tu
come madre fanciulla del figlio di nessuno
tu fossi stata
come vergine immolata nel tempio d’Efeso,
tu fossi stata violata
come gazzella indifesa dal branco di lupi,
tu fossi stata violata nella grotta pollaio
come una preda soggiogata dall’amico di famiglia,

tu saresti rinata
tra le mie braccia
di pescatore d’emozioni,
incubata in un tenero affetto
oltre ogni possibile attesa,
alitata dal vento del sud che cancella le orme
– maledette –
dei tanti vigliacchi stupratori

… e non potresti perdermi.

Io sono vento

io sono forza

io sono crudo esempio di follia.

Spingimi nei tuoi dilemmi
di lupa insoddisfatta,
nessuno avrà il tuo scalpo.

Modifica il tuo stato
rimuovi l’occupato,
e vieni al sole.

Ma non credevo di essere Amore, non mi chiamavo Tesoro. Io sono Chiara.

Così, per restare nelle sue catene, fui tumulto e brividi, imprimendogli sul corpo e nella mente i segni squassanti di una passione da lungo attesa, artatamente impudica e violenta, tenera e implacabile, ponendo in un solo amplesso tutti i registri delle mie tentazioni, tutta la prorompente eccessiva sfacciata bellezza del mio corpo di donna non più bambina, i giochi estremi di mani vellutate di labbra avvampate di pelle di luna: tenerezze ossessioni, morbidezze stupori, in un’altalena di grida e di sussurri che per anni la mia mente aveva elaborato, posizionato, montato come in un film… con arte e per salvezza.

E poi il tormento di chiedermi cosa avrei fatto senza di lui, da lì ad un mese, o cosa avrei pensato in quello stesso giorno di un luglio futuro, oppure in un qualsiasi altro giovedì 11 Settembre, 18 Settembre, nel Dicembre del…

  • Si accovaccia su un cuscino della poltrona sistemato a terra.

Oggi, so troppo bene quello che penso e ciò che faccio e quel che so.
Che strano, oggi la primavera è forte, la terra si risveglia, nascono tutti i fiori che mi piacciono tanto e muore tutto ciò che mi piaceva senza una ragione precisa.

Accetto di riconoscermi.

Accetto di riconoscermi perché mi sento sola come non mai, peggio, sola come sempre.

Accetto di riconoscere anche la mia solitudine.

Amore, affetto, comprensione, intese, solitudine, solitudine, solitudine, solitudine.

Chi avrebbe potuto prevedere che tutte le mie incertezze si riproponessero ai miei quasi quaranta anni.

Quasi quaranta, uguale zero.

Mi sento come un eroe dimenticato, un vecchio quadro polveroso, la piccola violetta al centro del diario.

I traguardi raggiunti, le paure superate, tutto daccapo.

Essere, essere stata, aver voluto… non vale più.

Non c’è più niente in me, o meglio non ci sarà più niente, perché io non ho più niente da dargli, da chiedergli, nulla che assomigli a vorrei-se tu potessi-se ancora volessi-proviamo-ascoltami-ancora una volta…

Sono lucidissima, so che sto pensando, volutamente pensando, non è un mio sfogo né un momento di depressione né una nuvola passeggera, è il temporale, e il peggio è che non vedo più il sereno.

Decisamente grigio.

Mi sento più bambina di allora…

… il grande amore…

SESSO. SESSO.

L’ho accettato da lui solo perché pensavo fosse una cosa diversa.

La sua poesia!

Immensa e spirituale, il naturale epilogo di due persone che si amano.

E noi non ci amiamo più, non ci amiamo più.

Facciamo l’amore – molto meglio di allora -, ma tutto il resto è un niente immenso.

Mi sembra di aver vissuto fino ad ora in una dimensione diversa e sono piombata all’improvviso, o quasi, sulla terra.

Tutto il passato non importa più.

Sento il disagio che maturando nel silenzio mi opprime.

 Non sono Noia non sono Indifferenza. Io sono Chiara.

  • Pausa: pensierosa
  •  Continua a guardare in un punto, tacendo. Tacendo si alza dal cuscino di finta pelle su cui è accovacciata e riempie di whisky un piccolo bicchiere. Va in giro per la scena, un po’ lentamente e un po’ quasi correndo.
  •  Si posiziona davanti allo specchio, scopre un seno, e inizia a mimare una voglia che scoppia di solitudine.

è dolce toccare il corpo di una donna.

  • Intanto, come se compisse un sacrilegio, prende a carezzare la morbidezza del seno: più chiara delle gambe, la punta più rossa dei capelli.

A lungo fasciato da disattenzione, di una evidente semplicità, il piacere di questo contatto, divenuto scoperta inattesa, si riveste di una dimensione erotica, intrigante, carnale.

O forse devo intendere che anche “Chiara” sia riferito ad uno pseudonimo per occultare?

Occultare cosa? Metamorfosi? Identità? Simbiosi? Inganno? Apparenza?

Una proiezione fantastica nella femminilità!

Sarebbe come dire, sono pronta ad uscire dalla mia pelle, dalla mia vita, da me, senza moine da una porta qualsiasi?

Come dire, se finora la mia vita è stata un gioco, un esercizio di stile, può finire, sono ancora in tempo, il mio è un segreto tuttora inviolato, e se così scelgo, inviolabile.

E sento ancora il bacino muoversi con impercettibili segnali di invito, sempre più invadenti.

Il mio petto, gonfiarsi, altero?

  • Inizia la canzone indifferentemente

Vero: la luna, le stelle, la nuova melodia napoletana indifferentemente si tu m’accire nun te dico niente, la bella mattina trascorsa su un mare d’incanto, la cena ai frutti di mare, il gelato alla panchina e la ginestra -ginestra, fiore amato da sempre- che avevo posto tra i capelli.

Ma quante altre volte avevo reso avvincente un giorno!

Neppure sono certo che Chiara non sia stato, abbandonate remore pudiche, un desiderio necessario di rinascita.

Ma ora so che per me non c’è ritorno, una ipotesi, unica: farlo o dimenticarmi.

  • Sì gira, rallentando i movimenti in movenze di farfalla, e, come una schiava, lascia scivolare l’esile gonna giù, alle caviglie. Le mani stringono i glutei che aveva imparato ad ammirare in prospettive di specchi, e compie i gesti dei tocchi discreti di creme spalmate con cura.
  •  Di botto tutte le luci si spengono.
  •  Nella più fitta oscurità l’allarme di un negozio sostituisce le melodie ormai prive di senso.
  •  Come in una cantilena lei dice

Gli amori sono tutti uguali, come i cinesi, ma ciascuno riconosce il proprio per minimi dettagli, come i cinesi. La sessualità è uguale per tutti, come i cinesi, ciascuno però riconosce la propria per minimi dettagli, come i cinesi.

Smetto la lotta, definitivamente, nella certezza di essere la mia femminilità ed il mio maschio, che io sono Lucilla Farfallina Piccina Piccolina Bambina Amore Tesoro Serena… l’uomo dalla camicia rossa, Gino, sì Gino, anche Gino e anche l’uomo dalla camicia rossa… Non sono Noia e Indifferenza… io sono Chiara  una donna una volta uomo, un uomo una volta donna, perché per me non c’è definizione, io sono poliforme maschio e femmina a volte disgiunti, a volte intricati e avviluppati in un groviglio di impossibili intrecci stretti in un nodo di complicità inestricabili, in un nodo, un nodo indissolubile nonostante tutti gli sforzi di auto-gestione e tutte le arti di persuasione e tutti i limiti e i condizionamenti e tutto l’amore di un’altra donna o di un altro uomo.

Come dire nonostante il mondo.

  • Un faro illumina SOLO la testa e il busto dell’attrice che ora ha un cappello maschile tipo basco che le ingabbia metà parte dei capelli e una cravatta molto evidente.
  •  Mostra una maschera.

Dove tutto resta, lasciando impronte evidenti, io passo muovendomi nel vuoto.

Io sono l’Anima e il Cervello e so lo sbaglio di chi pensa di averne uno proprio, disponibile e muto, io non appartengo, io sono.

Non sono schiava delle convenzioni.

  • Si distende sul divano seguita da un raggio di luce

La scoperta del piacere di accarezzare il seno più liscio delle gambe, più rosso dei capelli, più tenero del mio tormento, diviene ansia di più profonde sensazioni, e già le labbra si aprono ardenti e le sento stimolate da carezze di piuma, e già tocco l’interno delle cosce, più su, più giù, più su dopo ogni stasi, più su in modo spregiudicato; e poi già l’ansia e la smania col respiro in affanno con il sangue in tempesta con la vita in un soffio, si mutano in galoppante allucinazione mentre accarezzo il mio sesso con voluttà sconosciuta, ossessiva puttana pazza, a gambe aperte – Star di un film a luci rosse- nella notte più stellata di prima e più di prima illuminata dalla luna.

Nel fresco frizzante dell’alba imminente il caldo della mano non mi conceda sospiri.

  • Si ode l’avvicinarsi, nel buio, di un’ambulanza. 
  • E lei lancia un urlo di sirena.

Sììììììììììììììììììììììììììììììììììì

  • Felice ad alta voce

Io sono Chiara, non sono Chiara, io sono me.

Io sono la libertà.

Io sono Chiara… NON sono Chiara.

  • Liberata 
  • A braccia alzate

Non sono più la schiava del perdono.

Il Dispari 20210118

 

 Bruno Mancini

 

DILA

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VIRUSISCHIA

Lucia Cassini – Video singole poesie di Bruno Mancini

Lucia Cassini – Video singole poesie di Bruno Mancini

Lucia Cassini – Video

Lucia Cassini

Lucia Cassini

Video poesie di Bruno Mancini

Mareblu Cassini Baldassarri VTS 01 1 mancineide 66 yt

Mareblu 2009 Lucia Cassini e Daniela Baldassari 1 mancineide 66 yt

066 Mancineide Panizza Mirna Mareblu Miramare Mencarini Cassini Baldassarri Bruno Mancini

025 Mancineide 11 Cuccaro Mignosa Auletta Cassini con sigla

Libri Bruno Gulliver Duetto Cassini Domì master

Lucia Cassini Gulliver master

Lucia Cassini Gulliver intervista Youtube editing

Lucia Cassini Gulliver

Mareblu 2009 Lucia Cassini e Daniela Baldassari 1

Progetto “La mia isola” Lucia Cassini legge una poesia di Roberta Panizza

Progetto “La mia isola” – Lucia Cassini legge una poesia della lettone Liga Lapinska

Progetto “La mia isola” Lucia Cassini presenta l’antologia “Ischia, un’isola d’amore

Progetto “La mia isola” Lucia Cassini legge una poesia di Umberto Maselli

Progetto “La mia isola” Lucia Cassini legge una poesia di Bruno Mancini

Lucia Cassini presenta I’Antologia “Ischia, un’isola d’amore” con una sua macchietta

Progetto “La mia isola” Lucia Cassini legge una poesia di Italo Zingoni

Progetto “La mia isola” Lucia Cassini fa cantare un ospite

Progetto “La mia isola”, Lucia Cassini canta

Progetto “La mia isola” con una canzone di Lucia Cassini

Progetto “La mia isola” con una macchietta di Lucia Cassini

Progetto “La mia isola” Lucia Cassini legge una poesia di Elena Mancini

Progetto “La mia isola” con la partecipazione di Lucia Cassini

Carmen Cuomo intervista Giovanni Monti, Daniela Baldassari, Lucia Cassini

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1/2 alla convalida, da parte degli Artisti, delle bozze di stampa

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2 22.00 € 3.00 € 3.00 € 44.00 €
10 22.00 € 6.00 € 106.00 € 120.00 €
20 22.00 € 12.00 € 232.00 € 220.00 €
50 22.00 € 18.00 € 618.00 € 500.00 €
100 22.00 € 36.00 € 1336.00 € 900.00 €

Su tutte le proposte in elenco ci sarà un ulteriore sconto di 20 € riservato ai Soci DILA in regola con i versamenti delle quote associative.

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bonifico bancario sull’IBAN  IT 52 V 0514239930 CC1331129692
intestato a “Da Ischia L’Arte – DILA”
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Condizioni di pagamento:

1/2 alla nostra accettazione del testo e/o immagine proposta
1/2 alla convalida, da parte degli Artisti, delle bozze di stampa

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14 Maggio sermonetano 12 Angela Maria Tiberi pacifismo

14 Maggio sermonetano 12 Angela Maria Tiberi pacifismo

Angela Maria Tiberi pacifismo

L’arte schierata contro qualsiasi aggressione alla Pace.

 

La mia personale “militanza” tra coloro che hanno difesa la ferma determinazione di dichiararsi “PACIFISTI”, quando ancora erano gli anni in cui la Polizia ci inseguiva qualificandoci sovversivi e caricava nei cellulari a randellate i manifestanti meno lesti nel fuggire -Bologna Settembre 1963 / Aprile 1964-,
ritengo possa rappresentare un esplicito e doveroso chiarimento atto a consentirmi di precisare, senza generare equivoci, che noi, uomini e donne dell’Associazione culturale “Da Ischia L’Arte – DILA” non intendiamo assumere mai il ruolo di storiografi, sociologi, o di specialisti in altre discipline tese a classificare eventi ed a chiarirne genesi, cause ed effetti; e che noi non intendiamo  neppure presentarci nella veste di un gruppo, più o meno politicizzato, per il quale esistano i “sempre nel giusto” ed i “sempre malvagi“; e che noi, infine, non ci proponiamo –questo può sembrare un paradosso– nemmeno come portatori di nostre personalità semplicemente umane, le quali, comunque, potrebbero indurci in errori invogliandoci –per debolezze– a giustificare, oppure –per vendette– a punire.

NO… NO… NO… noi siamo presenti sulla scena sociale come ARTISTI, per la maggior parte Scrittori e Poeti, ma anche Pittori, Fotografi, Musicisti, Giornalisti, Editori, Registi, ecc. e agiamo per invitare a creare ed a godere anche i nobili sentimenti e le intime emozioni indotti dalla parole PACE, la quale, sebbene celebrata in mille e mille modi diversi, non consentiremo mai che venga scritta con la penna di un solo colore.

Scegliere tra rosso e nero può andare bene in un gioco stupido come la roulette, ma l’ARTE ha altre ambizioni, l’Arte è rosso, nero, giallo, verde.

ARTE sono i grigi delle nebbie, le variazioni d’indaco dei mari, le terre di Siena, i viola…

L’Arte ha diritti e cittadinanza, forza e bellezza, sebbene espressa e scritta con qualsiasi colore dell’arcobaleno.

Ma ciò non basta a definire del tutto gli ideali che la nostra Associazione intende proporre con questo breve scritto, poiché noi crediamo –con uguale grande fermezza– che la parola PACE non sia soltanto in antitesi, in contrasto, l’opposto della parola GUERRA, ma possa esprimere una forza di resistenza ineguagliabile nei confronti di altre iatture e di tutte le reali nefandezze perpetrate da parti infime ed infide del genere umano:

RAZZISMO, MAFIA, SPECULAZIONI DI OGNI TIPO, ABUSI DI POTERE, sono tutte Guerre contro le quali gli “Artisti” innalzano lo stendardo della PACE.

Così come abbiamo affermato che gli inchiostri di tutti i colori sono adatti a scrivere la parola PACE, nello stesso modo e con identica determinazione garantiamo che combatteremo e contrasteremo con ogni mezzo non violento, come abbiamo sempre fatto, tutti coloro che hanno voluto, vogliono o vorranno intingere le penne d’oca utilizzate per la scrittura della parola PACE in calamai pieni delle lacrime dei popoli affamati, oppressi, schiavizzati, così come nel sangue innocente dei morti sul lavoro.

Bruno Mancini

 

Agli angoli degli occhi: Antonio Mencarini – Biblioteca Antoniana

Agli angoli degli occhi: Antonio Mencarini – Biblioteca Antoniana

Agli angoli degli occhi

Dalla raccolta di poesie
“Agli angoli degli occhi”
(1962 – 1964): 

Agli angoli degli occhi
 
Agli angoli degli occhi
sotto pigrizie amiche
prepara a morte
nostalgia.
Passa più parti
lampo di tempo indietro
indietro secoli
e sempre come sempre.
Cambia
se non adesso
a morte.
Alla viola nasce il pensiero
e posso ancora muovermi
venirti accanto
e senti la corteccia
vecchia e inutile.

Anna Alessandrino terzo Premio sezione giornalismo nona edizione OTTO MILIONI 2020

Anna Alessandrino terzo Premio sezione giornalismo nona edizione

Anna Alessandrino terzo Premio sezione giornalismo nona edizione OTTO MILIONI 2020

Anna Alessandrino

C’è differenza tra canzone e poesia?

Canzone e poesia sono come due vecchie cugine che hanno qualche parente in comune e a tratti percorrono la stessa strada.
Magari non si somigliano neanche fisicamente, magari una sarà più attraente dell’altra, ma l’una avrà qualcosa dell’altra.

Ed ecco che ci saranno poesie che alcuni diranno brutte (per me, non ci sono brutte poesie. Ognuna di esse nasce da un’emozione e se chi legge non la coglie è perché, in quel momento, egli non è sulla stessa lunghezza d’onda di quelle emozioni), così come ci saranno belle canzoni, che potrebbero essere paragonate a poesie: paragonate!

I testi di De Andrè, ad esempio, pur essendo poetici ( lo stesso Edoardo Sanguineti afferma che il testo di una canzone può essere poetico), non sono poesie, anche se spesso egli scriveva in metrica (Bocca di rosa).

Lo considerano poeta, ma egli stesso non si è considerato che cantautore, forse perché sapeva benissimo che per un cantautore musica e testo si completano.
I versi della poesia, infatti, non hanno bisogno della musica in quanto nascono con una propria musicalità.

Dunque, la differenza tra canzone e poesia nasce proprio… nella testa dell’autore?

Anche Francesco De Gregori tiene a precisare che “le canzoni non sono poesie”, ma letteratura, come il cinema e il teatro.

Consentono, quindi, di conservare la memoria del passato (Marcel Proust) o di portare i segni del presente (Giulio Ferroni).

Eppure nel 1992 e nel 1993 il premio di poesia Guggenheim-Montale è stato attribuito proprio a due cantautori come Paolo Conte e Francesco Guccini, così come i testi di alcuni cantautori appaiono ormai da anni nelle antologie scolastiche, agevolando il cammino dei giovani verso la “Poesia Alta” (o altra!).

E ancora: se ci sono cantautori laureati poeti, ci sono, anche, poeti improvvisati parolieri (Calvino, Fortini, Pasolini, tanto per citarne alcuni tra i più famosi!).
Tutto questo avviene perché (e nessuno potrà dissentire) tra canzone e poesia, c’è un “parente” in comune, un parente molto stretto che si chiama “ritmo”.

Comunicazione ufficiale vincitori sezione giornalismo della nona edizione del premio “Otto milioni” 2020

Comunicazione ufficiale vincitori

Premio “Otto milioni” 2012 Prima edizione

Premio “Otto milioni” 2013 Seconda edizione

Premio “Otto milioni” 2014 Terza edizione

Premio “Otto milioni” 2015 Quarta edizione

Premio “Otto milioni” 2016 Quinta edizione

Premi “Otto milioni” 2017 Sesta edizione

Premi “Otto milioni” 2018 Settima edizione

Premi “Otto milioni” 2019 Ottava edizione

Premi “Otto milioni” 2020 Nona edizione

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Frascati Scacchi

Frascati Scacchi

riceviamo e pubblichiamo

Da: Frascati Scacchi

caro amico scacchista
siamo sempre in attesa di riprendere le nostre attività normalmente, intanto ti proponiamo alcune cose che possiamo fare insieme dopo il

1° Gran Torneo Scacchi on line con 540 partecipanti
2° Gran Torneo Scacchi on line con 348 partecipanti
tanti TORNEi – CORSI e LEZIONI

ti chiediamo di continuare a giocare con noi

IN ALLEGATO PROBLEM SOLVING 28 – SE INVII LE TUE SOLUZIONI OTTIENI QUELLE UFFICIALI

usare il cervello è utile
saluti
Rosario Lucio Ragonese 339-7132260
Frascati Scacchi

SE VUOI CONTINUARE A PARTECIPARE ALLE NOSTRE ATTIVITA’ ISCRIVITI SU LICHESS AL GRUPPO CSI ROMA SCACCHI

PROSSIMI TORNEI, SOLO PER GLI APPARTENENTI AL GRUPPO
mercoledi 14 ottobre ore 18.00 torneo femminile 90 minuti
venerdi 16 ottobre ore 18.00 torneo 90 minuti
venerdi 23 ottobre ore 18.00 torneo svizzero 7 turni

Tutte le partite hanno durata 5′ + 0″

Giocare in un gruppo significa che il CAPO conosce tutti e si è “controllati”
Per aderire bisogna inviare per mail NOME – COGNOME e NICKNAME a [email protected]

ATTIVITA’ GRATUITA
corsi on line
LUNEDI DALLE 18.00 ALLE 19.30 CORSO DEL LUNEDI
MARTEDI DALLE 18.00 ALLE 19.30 CORSO DEL MARTEDI
10 LEZIONI SEMPRE ALLO STESSO GIORNO E ALLA STESSA ORA

COSTO COMPLESSIVO 30 EURO

PRIMA LEZIONE : IL FINALE QUESTO SCONOSCIUTO
SECONDA LEZIONE : SE VINCERE NON PUOI CERCA LA PATTA
TERZA LEZIONE : LA MOSSA SILENZIOSA
QUARTA LEZIONE : INCHIODATURA

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Tarocchi per conoscere se stessi con Germano Fazio

Tarocchi.  Counselor Practitioner e studioso di Tarot Germano Fazio conduce il corso sui tarocchi tutti i giovedì dalle 18.30 alle 20,00. Ad ottobre nei giorni 1, 8, 15, 22 e 29,

Spesso nel percorso esistenziale si è portati a scontrarsi con situazioni complesse, dove è richiesta la capacità di confrontarsi con un cambiamento rispetto ad abitudini, o inerente scelte importanti adattandosi a nuove situazioni anche scomode.  Se il cambiamento inizialmente può far emergere un sentimento di smarrimento e incertezza d fronte al nuovo che si manifesta, poi esso diventa stimolo per approfondire la conoscenza di sé attivando una trasformazione interiore a partire dallo stare in contatto con la dimensione emozionale e dando spazio alla parte più autentica di sé stessi. Di fronte al cambiamento si può essere passivi e quindi accettare gli eventi così come accadono, o attivi nel non perdere di vista il proprio obiettivo e creare nuovi punti di riferimento da cui ripartire. Nel cambiamento quale percorso per riscoprire sé stessi è inevitabile che si perda temporaneamente quel senso del sentirsi in equilibrio che verrà ritrovato in un piano più alto nel processo di un’evoluzione consapevole.

Per giungere ad una piena consapevolezza di sé, delle proprie emozioni al fine di gestirle con equilibrio, anche attraverso il cambiamento, per costruire relazioni di scambio e confronto con l’altro senza giudizio, sono necessarie l’ascolto e l’accoglienza, ma il primo ascolto deve avvenire dentro sé stessi. In questa società dove tutto corre troppo velocemente, dove regnano diffidenza e indifferenza si rischia di perdere di vista la bellezza delle relazioni, dell’incontro con l’altro a partire dall’amore per se’stessi e allo stesso tempo si dimenticano i veri obiettivi.

Questi aspetti, e molto altro sono al centro del lavoro di Virginia Vandini Sociologa Supervisor-Trainer Counselor e Costellatrice immaginale, Presidente dell’Associazione “Il Valore del Femminile”, fondatrice del modello educativo-pedagogico basato sulla riscoperta del principio femminile trattato nel libro “Amore. Ascolto. Accoglienza. Le risorse del femminile in ognuno di noi”, presentato l’8 Maggio 2015 presso L’Università “La Sapienza” di Roma in occasione dell’omonimo convegno.  Virginia Vandini direttore della “Scuola di Counseling Umanistico Centrata sulla Persona”, insieme al suo staff propone corsi, seminari, workshop per acquisire comprensione e consapevolezza di se’ stessi, verso una piena autorealizzazione.

Tra i corsi e seminari proposti dall’Associazione “Il Valore del Femminile” suggeriamo di seguire quello condotto con grande professionalità da Germano Fazio ounselor Practitioner e studioso di Tarot dedicato ai Tarocchi che si svolge ogni giovedì dalle 18.30 alle 20.00 (in questo mese di ottobre gli appuntamenti sono il 1, l’8, il 15, il 22 e il 29).

Nel corso “I Tarocchi: un viaggio esplorativo nell’anima”, Germano Fazio guida alla scoperta delle parti più silenti degli stati d’animo con i Tarocchi per un cammino verso l’evoluzione. Riguardo i Tarocchi essi sono stati ritenuti per secoli quale strumento per interpretare il futuro e prendere decisioni su come affrontare le situazioni che di volta in volta si presentano. Ma, in realtà, i Tarocchi sono simboli che richiamo agli Archetipi” come sostiene Germano Fazioche stanno a simboleggiare il nostro viaggio evolutivo in questa vita; attraverso essi è possibili capire qualcosa di più su noi stessi e comprendere quali risorse abbiamo; tutto questo porta ad una nuova consapevolezza di sé”.

Essi rappresentano dunque uno strumento per sostenere le persone a riconoscere le proprie capacità indirizzandole al meglio al fine di utilizzarle con consapevolezza nel gestire momenti difficili o stati di indecisione. Un percorso per un viaggio esplorativo verso una nuova consapevolezza di sé volta a sostenere la propria felicità. Un corso da non perdere poiché come afferma Germano Fazio: “impareremo a riscoprire queste figure ed abbinarle agli Archetipi che accompagnano anche il nostro viaggio, quello che viene definito ‘il viaggio dell’eroe’ “. Per questo corso sono utilizzati ii Tarocchi Marsigliesi di Jodorosky e verranno esaminati 22 Arcani Maggiori per imparare a comunicare con essi e entrare in contatto con il proprio io.

Ai partecipanti verranno rilasciate delle dispense e la registrazione audio degli incontri. Contributo: 80€ al mese (4 incontri).Per informazioni e iscrizioni: https://www.ilvaloredelfemminile.org/it/corsi-seminari-workshop/formazione-mnu/corso/corso-in-calendario/i-tarocchi-un-viaggio-esplorativo-nell-anima.html

Silvana Lazzarino

 

Il valore del femminile

I TAROCCHI: UN VIAGGIO ESPLORATIVO NELL’ANIMA

Con Germano Fazio

Counselor Practitioner e studioso di Tarot

Piazzale delle Provincie, 8 00162, Roma

Ogni giovedì dalle 18.30 alle 20.00

 ottobre 2020: 1, 8, 15, 22 e 29 

Per informazioni: cellulare+39 392 1074600 dalle 9:00 alle 20:00 – Lunedì/Venerdì

www.ilvaloredelfemminile.org

per iscriversi andare sul sito: https://www.ilvaloredelfemminile.org/it/corsi-seminari-workshop/formazione-mnu/corso/corso-in-calendario/i-tarocchi-un-viaggio-esplorativo-nell-anima.html

 

 

Venezia: in concomitanza con il Festival un evento per il cult movie ”Lo chiamavano Trinità”

Venezia: l’evento culturale   “Lo chiamavano Trinità” Racconti da una magia. (1970/2020)” si svolge l’ 11 Settembre 2020 presso il Ca’ Sagredo Hotel *****L, nella sala della Musica

   A Venezia, nello storico e prestigioso Ca’ Sagredo Hotel *****L, di cui è direttore Generale la Dott.ssa Lorenza Lain, da non perdere l’appuntamento che si svolge presso la dorata Sala della Musica  per celebrare  i 50 anni del cult movie “Lo chiamavano Trinità”  l’11 Settembre 2020 con inizio alle ore 19.00.

Venezia evento per celebrare i 50 anni del film Lo chiamavano Trinità

L’evento culturale “Lo chiamavano Trinità” – Racconti da una magia  (1970/2020”, sotto  l’egida morale della Città di Venezia, in collaborazione con l’Associazione Veneziana Albergatori e l’Associazione culturale Occhio dell’Arte APS.che si svolge in concomitanza con il festival di Venezia, permetterà a quanti si prenoteranno di incontrare e ascoltare dal vivo ospiti d’eccezione, legati indissolubilmente a quell’indimenticabile successo internazionale: lo sceneggiatore, regista e scrittore Marco Tullio Barboni ( figlio di quell’ Enzo Barboni/ E. B. Clucher, che Trinità lo scrisse e lo diresse, inaugurando  una pagina indimenticabile del nostro Cinema) e il produttore cinematografico, sceneggiatore e regista Giuseppe Pedersoli (figlio di quel Carlo Pedersoli/Bud Spencer amatissimo protagonista nello Sport prima e nel Cinema poi). I due figli d’arte tra ricordi, fotografie e qualche pillola video saranno intervistati dalla giornalista e Presidente dell’Occhio dell’Arte APS Lisa Bernardini, che coordinerà una narrazione-testimonianza della profonda amicizia dei rispettivi padri, continuata poi nella generazione dei figli.

Nel film, ricordiamo che Terence Hill è l’eponimo Trinità, scanzonato pistolero vagabondo, che, riunitosi al fratello fuorilegge interpretato da Bud Spencer, si trova inaspettatamente preso tra le mire dell’avido proprietario terriero Hartmann e la comunità di pacifici mormoni che ne ostacolano i piani. Invaghitosi delle belle figlie del capo della comunità, Trinità decide di prendere le parti dei religiosi; ne segue una serie di situazioni tipiche del genere, tra colossali mangiate e scazzottate, a creare un formato dal grande successo di pubblico, fino a oggi.

Marco Tullio Barboni svelerà aneddoti nascosti legati al set e vissuti in prima persona, perché esordì appena diciottenne in qualità di secondo aiuto regista. Racconterà dettagli, particolari, episodi di quel Film che sono sconosciuti al grande pubblico poiché relativi al back stage, e descriverà l’importanza magica di alcuni incroci del caso che hanno portato alla creazione di un amatissimo capolavoro di Cinema famoso ovunque sin dagli esordi.  Giuseppe Pedersoli, dal canto suo, svelerà aspetti pubblici e privati dell’amato padre, descrivendone il carisma ed il carattere sfaccettato da uomo imprevedibile e dal temperamento affascinante, dotato per natura di prestanza fisica e talento, celebrato con affetto in ogni parte del mondo.

“Lo chiamavano Trinità” ha rappresentato l’esordio del celebre duo Bud Spencer/Terence Hill, voluto dall’intuizione di Italo Zingarelli che produsse il copione rifiutato per mesi dagli altri produttori, prevedendo per primo il potenziale popolare della formula “western + cazzotti = risate”. In quel set tutto funzionò alla perfezione: dagli attori, ai costumi, dai trucchi alle controfigure, per non parlare della colonna sonora di un allora esordiente Franco Micalizzi.   Ad accogliere gli ospiti nella sontuosa cornice della dorata sala della Musica saranno l’Assessore della Città di Venezia Simone Venturini e il Console Onorario dell’Uruguay a Venezia Claudio Scarpa, nonché Delegato per il Veneto del Grupo Consular de America Latina che ha patrocinato l’importante iniziativa. Tra il pubblico, presenzieranno anche un’altra figlia di Bud, Diamante Pedersoli, nella vita apprezzato architetto ed interior design, e la produttrice Gaia Gorrini (che di Bud è nipote). Ingresso libero con prenotazione obbligatoria.

Ringraziamenti per il supporto morale, tecnico e mediatico all’ Annuario del Cinema Italiano & Audiovisivi, all’ Associazione Compositori Musica per Film, all’eccellenza imprenditoriale italiana Damiana Fiorentini Gioielli, a Colonne Sonore – in particolare  a Massimo Privitera e ad Andrea Rurali (Direttore di Cineavatar) – e a Gp Magazine.

Silvana Lazzarino

“Lo chiamavano Trinità”

 Racconti da una magia. (1970/2020)”

Ca’ Sagredo Hotel *****L, Campo Santa Sofia 4198/99 – Ca’ D’Oro. Venezia

Ingresso libero con reservation obbligatoria

evento in linea con le disposizioni anti-Covid

modalità di prenotazione: scrivere a  [email protected]  (oppure telefonare a +39 041 2413111

 

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