Maurizio Olivieri, presso l’Associazione Il Valore del Femminile presenta per CineEmozioni il film “Caos Calmo”

Maurizio Olivieri presenta il film, diretto da Antonello Grimaldi, nell’ambito dei giovedì di Cultura Evolutiva presso la sede dell’Associazione a Roma in Piazzale delle Provincie 8, il 17 novembre alle ore 21.00. Un film per riflettere sul dolore in seguito ad una grande perdita

L’attesa, quale processo di preparazione in cui iniziare ad elaborare una perdita, può rappresentare un iter necessario dove lasciare che la confusione interiore e lo smarrimento dovuti alla mancanza, lascino il posto ad uno stadio di calma apparente. È in questa calma apparente che si trova il protagonista del film Caos Calmo diretto da Antonello Grimaldi, nell’iniziare ad elaborare il proprio dolore per la morte inaspettata e improvvisa della moglie avvenuta in sua assenza. Tratto dal romanzo omonimo di Sandro Veronesi, edito da Bompiani e vincitore del Premio Strega nel 2006, il film, che nel cast vede Nanni Moretti, Valeria Golino e Isabella Ferrari, scandaglia la vicenda di Pietro, manager affermato, il quale subito dopo la grave perdita della moglie, sceglie di trascorrere gran parte delle giornate in un luogo neutrale, distaccato dai ritmi quotidiani e precisamente su una panchina all’interno dello spazio alberato sito di fronte la scuola frequentata dalla figlia. Una scelta per lui necessaria per poi iniziare un processo di elaborazione del lutto.

Maurizio Olivieri

Il “come reagiamo di fronte ad un grande dolore per una perdita” è il tema che accompagna l’incontro sulle Cinemozioni condotto da Maurizio Olivieri Counselor professionista, scrittore e musicista, dedicato alla visione del film Caos Calmo presso la sede dell’Associazione Il Valore del Femminile di cui è Presidente Virginia Vandini, ideatrice e fondatrice di Henosis Counseling e Formazione. Docente presso Henosis, Virginia Vandini è Sociologa, Supervisor trainer Counselor professionista, Costellatrice evolutiva e spirituale con i Nat, Custode del Mantra Madre.

L’incontro con Maurizio Olivieri, in programma nell’ambito dei giovedì di Cultura Evolutiva promossi dall’Associazione il Valore del Femminile in programma il 17 novembre alle ore 21.00 presso la sede della stessa Associazione (in Piazzale delle Provincie 8 Roma) invita a riflettere sul tema della perdita, del lutto prendendone in parte le distanze e giungere ad una sua elaborazione tra dolore e spiragli di luce, alienazione e apertura.

Il titolo già suggerisce come il protagonista nel cercare una sorta di conforto assuma un comportamento passivo e leggero insieme, ma non del tutto statico. Egli entra in una sorta di calma paradossale che lo porta a trascorrere molte ore delle giornate su una panchina in attesa che la figlia esca da scuola. In questa nuova condizione non rifiuta il contatto con le persone, anzi ascolta le loro storie mantenendo un certo distacco, storie che lo portano a guardare alla realtà con altri occhi e contattare il proprio dolore per accoglierlo.

Silvana Lazzarino

 

Il Valore del femminile

presenta per i giovedì di Cultura evolutiva

la proiezione del film “Caos Calmo”

conduce Maurizio Olivieri

presso la sede dell’Associazione Il Valore del Femminile

Piazzale delle Provincie, 8- Roma

Giovedì 17 novembre 2022 ore 21.00

Ingresso libero

con offerta volontaria

Per info: [email protected]

 

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Marco Werba alla 44ma edizione del Cairo International Film Festival

Marco Werba, il noto compositore, autore della colonna sonora del film in concorso “L’Ile du Pardon“ diretto da Ridha Behi è ospite della kermesse il 17 novembre 2022

 

Alla 44ma edizione del Cairo International Film Festival (CIFF), tra i 15 festival riconosciuti come di categoria ”A”, che ha aperto i battenti lo scorso 13 novembre, il cinema europeo sta facendo parlare di sé grazie anche ad una nutrita presenza che vede il M° Marco Werba tra gli ospiti della kermesse il 17 novembre in quanto autore della colonna sonora del film in concorso “L’Ile du Pardon” (titolo italiano “L’Isola del Perdono”),

Diretto dal regista Ridha Behi, il film che vede tra gli interpreti Claudia Cardinale, Paola Lavini e Katia Greco, vanta per la parte musicale la firma del M° Werba, registrata a Londra, con le recording sessions che si sono svolte presso i prestigiosi Angel Studios situati in Upper Street, coordinati da Jojo Arvanitis (Orchestra contractor) e da Dom Domalos Kelly (Score coordinator).

Accreditato dalla federazione internazionale delle associazioni di produttori cinematografici il Cairo International Film Festival (CIFF) mira, quale scopo istituzionale a contribuire allo sviluppo dell’arte e della tecnica del cinema, e ad incoraggiare il dialogo interculturale. Nella competizione internazionale di quest’anno, ancora una volta, la presenza europea nella categoria principale è notevole: ben 9 films in concorso sono produzioni o coproduzioni europee, tra cui alcune world premières. Tra le novità in anteprima, figura proprio anche “L’Ile du Pardon”  di Ridha Behi (Tunisia/Libano/USA).

Il compositore Marco Werba finora ha già vinto, per le musiche di questo film, il premio Colosseo d’Oro. Altissima, infatti, la qualità di questa colonna sonora, con l’eccellente performance della “English Session Orchestra”. La canzone del film, infine, è stata eseguita dal soprano Ellen Williams, che ha anche scritto il testo in inglese.

Il leitmotiv del film conferma la grande vena melodica di Marco Werba, al secolo Marc Adam Werblowsky, che ricordiamo essere nato a Madrid, con alle spalle studi classici in Francia, in America e in Italia, esattamente a Roma, dove attualmente vive.

Trattasi di un musicista e direttore d’orchestra noto ed apprezzato nell’ambiente cinematografico, dal background completo e dalla raffinata e colta sensibilità artistica. Al suo attivo, titoli cinematografici di spessore quali Zoo, Anita, Giallo, Amore e libertà – Masaniello, Il delitto Mattarella, Seguimi e Pop Black Posta e La Grande Guerra del Salento.

Silvana Lazzarino

 

44ma edizione del Cairo International Film Festival (CIFF)

ospite il 17 novembre 2022 il Maestro Marco Werba

autore della colonna sonora del film in concorso

L’Ile du Pardon “diretto da Ridha Behi

13-  22 novembre 2022

 

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incontri formativi introduttivi alle Abilità di Counseling proposti da Henisis Counsling e Formazione

Incontri online gratuiti ogni martedì dal 15 novembre al 13 dicembre 2022. Il 1° incontro “Il coraggio dell’imperfezione” è con Virginia Vandini e Cristina Paciotti il 15 novembre 2022 ore 21.00 online

 

Non sempre è facile prendere decisioni liberi da condizionamenti esterni, ma anche interni legati a situazioni e vissuti da cui non ci si riesce a distaccare, e non sempre si costruiscono relazioni armoniche in cui vi sia un reciproco ascolto. Per guardare ad un’ottica di autorealizzazione è importante credere in se stessi sviluppando autostima a partire dal prendere contatto con il proprio vissuto emozionale.

Dall’ascolto autentico delle emozioni, nel riconoscerle e accoglierle, si giunge verso una nuova consapevolezza di sé in cui considerare desideri lasciati sopiti e prendersi la responsabilità della propria vita giungendo così a definire legami autentici con gli altri liberi da giudizio. Il senso di responsabilità che è amore per se stessi, la consapevolezza per compiere scelte sane, unitamente all’ascolto di sé e dell’altro, sono alcune delle tematiche che vengono proposte  non solo nei percorsi tra seminari, workshop promossi dall’Associazione Il Valore del Femminile, ma in particolare sono approfondite nel percorso di Abilità in Counseling di cui si possono seguire in forma gratuita una serie di incontri introduttivi in programma ogni martedì dal 15 Novembre al 13 Dicembre 2022 dalle ore 21:00 alle 22,00 in modalità online.

Durante questi incontri gratuiti di formazione i docenti del percorso in Abilità di Counseling, gli studenti e i professionisti Counselor portano una testimonianza di integrazione del Counseling nel loro lavoro.

Il primo di questi incontri in programma il 15 novembre 2022 alle ore 21.00 dal titolo Il coraggio dell’imperfezione” è condotto da Virginia Vandini, Sociologa, Supervisor-Trainer Counselor, Fondatrice e Docente del percorso per le Abilità di Counseling e Cristina Paciotti, Practitioner Counselor e Creatrice di progetti in ambito culturale-olistico. L’incontro è gratuito, aperto a tutti su prenotazione scrivendo a: [email protected] oppure telefonando (o inviando un WhatsApp) al numero 3791344390.

Virginia Vandini oltre ad essere Presidente dell’Associazione il Valore del Femminile è Costellatrice evolutiva e spirituale con i Nat, Custode del Mantra Madre e fondatrice e ideatrice di Henosis Centro di Counseling e Formazione.

Durante il percorso di Formazione per acquisire Abilità in Counseling, rivolto in particolare a chi svolge una professione con un evidente impatto relazionale (medici, infermieri, avvocati, fisioterapisti, insegnanti, educatori, managers, etc..), viene spiegato come sviluppare e aggiornare competenze trasversali, ossia un insieme di conoscenze, capacità e abilità atte a favorire la crescita personale e professionale, Competenze riferite al proprio modo di essere con se stessi e g gli altri, utili per dare visibilità alle proprie capacità in diversi ambiti dalla famiglia alle relazioni al lavoro. Così si apprendono tecniche per gestire le emozioni e lo stress, riconoscere e utilizzare al meglio le proprie risorse, e ancora orientare al meglio le relazioni e imparare a gestire i conflitti, oltre che a negoziare e acquisire competenze di problem-solving. Un percorso per valorizzare la persona e restituirle nuove consapevolezze migliorando qualità, ma anche per arricchire il proprio bagaglio di conoscenze. Il percorso di Abilità di Counseling può essere anche di grande utilità per quanti all’interno di aziende e organizzazioni desiderino migliorare le proprie capacità di ascolto e comunicazione.

Il secondo incontro che si svolgerà il 22 novembre sempre online alle ore 21:00Creatività e linguaggio parallelo” vedrà gli interventi di: Gabriele Albanese Counselor a mediazione artistica, Disegnatore, Fotografo, Co-fondatore e Docente del Percorso per le Abilità di Counseling e Alessandro Catanzaro Counselor professionista, Fisioterapista e Posturologo, Scrittore.

Silvana Lazzarino  

 

incontri formativi introduttivi 

alle Abilità di Counseling

tutti i martedì dal 15 novembre al 13 dicembre 2022

incontri gratuiti

Il coraggio dell’imperfezione”

condotto da Virginia Vandini e Cristina Paciotti

1° incontro martedì 15 novembre ore 21,00

dalle ore 21:00 alle 22,00

L’incontro è gratuito su prenotazione

scrivendo a: [email protected]

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Da domani 6 novembre torna in mostra a Palazzo Bonaparte a Roma “Il Seminatore” di Van Gogh

COMUNICATO STAMPA

Come era stato preannunciato, l’opera Il Seminatore di Van Gogh, colpita ieri da una zuppa di verdura lanciata da manifestanti ambientalisti, non ha subito alcun danno e da domani, domenica 6 novembre, tornerà a essere esposta nella mostra in corso a Palazzo Bonaparte.

La società Arthemisia, produttrice e organizzatrice della mostra, precisa i fatti.
Nella giornata di ieri, venerdì 4 novembre, alle ore 12.00 quattro ragazze di giovane età sono entrate in mostra separatamente, acquistando regolare biglietto d’ingresso.  Non avevano né borse né zaini, perchè il protocollo di sicurezza adottato prevede il deposito obbligatorio di tutti i contenitori voluminosi.  Le ragazze si sono “mimetizzate” in un gruppo che stava effettuando la visita guidata alla mostra e, una volta di fronte al quadro, hanno estratto repentinamente da sotto i vestiti due piccoli barattoli contenenti la zuppa di verdure e l’hanno lanciata verso il quadro.
Non vi sono stati danni sia perchè a quantità di liquido – grazie alle misure di sicurezza adottate – è stata minima, sia perchè il quadro era  protetto da un vetro.

Il dipinto non ha quindi subito alcun danno anche grazie alla tempestiva attuazione del protocollo di sicurezza e il conseguente intervento delle Forze dell’Ordine che hanno così consentito una rapida rimozione dell’opera dalla sua sede per i dovuti accertamenti e rilevamenti dello stato di conservazione in un luogo deputato.

Come già dichiarato dalla Presidente di Arthemisia Iole Siena, visti i molteplici e recenti attentati al patrimonio artistico internazionale da parte di alcune associazioni ambientaliste, Arthemisia in accordo con il Kröller-Müller Museum e le Forze dell’Ordine, aveva già stabilito un protocollo di sicurezza e potenziato la stessa all’interno dello spazio espositivo aumentando i controlli in ingresso.

Come da ultima dichiarazione ufficiale del Kröller-Müller Museum di Otterlo: “Il seminatore di Vincent van Gogh è risultato integro dopo che ieri, a Roma, è stata lanciata della zuppa da parte di attivisti per il cambiamento climatico. La cornice ha subito lievi danni. Dopo un’attenta indagine in loco da parte di un conservatore del museo, Il seminatore esposto a Palazzo Bonaparte in prestito dal Kröller-Müller Museum potrà essere nuovamente esposto al pubblico da domani.

 

Dima Book Festival: grande successo per la Fiera del libro più lunga d’Europa a Roma

Dima Book Festival. La manifestazione si svolge nella Capitale al centro commerciale Dima Shopping di via della Bufalotta 548

Il viaggio dell’uomo tra dubbi e speranze, nostalgie e attese entro storie ed esperienze ordinarie e straordinarie che investono diversi aspetti culturali sociali e ambientali restituiscono un nuovo ascolto di sé e di quanto intorno guardando ai cambiamenti di una società sempre più in corsa contro il tempo e  chiamata in questi ultimi decenni a rimettere in campo quei valori dove al centro è la persona da  accogliere e valorizzare con la sua specificità e unicità.

Ad accompagnare verso storie ed esperienze vicine e lontane, del presente e ancorate al passato, ma anche al sogno e proiettate verso un ipotetico futuro, in cui ritrovarsi o da cui trarre nutrimento per il proprio bagaglio emozionale, sono gli appuntamenti letterari e artistici proposti dal Dima Book Festival, la Fiera del libro  più lunga d’Europa in corso a Roma presso il centro commerciale Dima Shopping di via della Bufalotta 548.

Il festival iniziato lo scorso 1 ottobre e della durata di 50 giorni, sta sempre più coinvolgendo i cittadini romani e non solo in un percorso artistico letterario in cui riscoprire il piacere di leggere un libro, che si tratti di romanzo, saggio o raccolta poetica, ma anche di lasciarsi affascinare dalle forme e dai colori di un’opera d’arte. Il Dima Book Festival da quando ha aperto i battenti propone eventi librari e artistici, con la partecipazione di scrittrici e scrittori, mostre d’arte e numerosi ospiti, unitamente a momenti di solidarietà.

Nella hall centrale di questa location sempre più frequentata, sono esposti i libri degli autori aderenti, unitamente a mostre personali e collettive di numerosi artisti. Entro questi spazi espositivi aperti ogni giorno per l’intera durata del Festival   accanto a presentazioni di libri, si svolgono conferenze su argomenti di vario interesse quali: il giornalismo, la narrazione del mondo odierno e nel post-Covid, la struttura del romanzo, la didattica digitale, le ragioni sociali dello sport, la riqualificazione delle metropoli, il coaching e la leadership; oltre a corsi di scrittura creativa per grandi e piccoli.

Durante i weekend sono diverse le iniziative volte ad arricchire il cartellone: tra quelle passate accanto alla presentazione del libro del giornalista RAI Stefano ButtafuocoIl bambino 23. La storia e i sogni di Brando che ha visto come testimonial ila conduttrice tv e radio Manila Nazzaro, con l’Asta di beneficienza per l’Associazione UNICI fondata dallo stesso giornalista Buttafuoco a sostegno della cura contro le malattie genetiche rare, citiamo la conferenza dal titolo “Dopo il Covid-19 il futuro della letteratura moderna” con la presentazione del libro “La notte più buia. Cronache di una generazione” di Roberto Gramiccia e ospiti d’onore Ennio Calabria, Ida Mitrano e Rita Pedonesi.

In programma il 6 novembre alle ore 16.00 la Conferenza La riqualificazione delle metropoli italiane a cura del Dott. Donato Bonanni per l’Associazione Ripensiamo Roma, mentre il 9 novembre si aprirà alle ore 16.00 la mostra di pittura “REUNION” cui partecipano con un’opera a testa tutti gli artisti delle mostre precedenti. Da non perdere il 12 novembre la conferenza del Professor Meldolesi Presidente della Fondazione NEURONE che presenterà il libroPanico, ossessioni e fobie: psicologia dell’ansia il 19 novembre alle ore 17,00.

Questa interessante iniziativa il “Dima Book Festival” ideata dalla Galleria Arte Sempione, dall’Associazione Officine Culturali Romane, dalla Collana Orofino (edita da Pathos Edizioni) e dal gruppo Facebook Segnalazioni Letterarie, intende mettere al servizio del territorio e dei suoi abitanti una proficua occasione di confronto e di crescita, dando un’ulteriore dimostrazione di come la cultura possa trovare i propri spunti d’espressione in contesti periferici sempre più vivaci.

Silvana Lazzarino

“Dima Book Festival”

la Fiera del libro più lunga d’Europa

centro commerciale Dima Shopping

via della Bufalotta 548.Roma

1°ottobre – 20 novembre2022

 

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“Sex Positive Tarot” di Libera Ligorio e Diego Tigrotto: presentazione presso il Valore del Femminile a Roma il 3 novembre 2022

“Sex Positive Tarot, Così tanto da esplorare!“: un libro  per trovare nuova consapevolezza nel vivere la sessualità in armonia con il proprio sentire, senza giudizio, Ad intervistare gli autori del libro è Virginia Vandini Presidente dell’Associazione Il Valore del femminile e ideatrice e fondatrice  di Henosis Counseling e Formazione

La sessualità è nel corpo e nel pensiero, nei gesti e nelle emozioni. Essa rende unici nella profondità e intensità di uno sguardo, nell’armonia di un gesto o di un movimento, nel tono della voce, ma soprattutto nel proprio modo di viverla e sentirla.

Non sempre è facile confrontarsi con la propria sessualità per paure, insicurezze e dubbi, ma l’accettarsi permette di fare un passo verso il riconoscimento di essa quale parte di sé da rispettare e di cui prendersi cura.

Per riscoprire la propria sessualità e mostrare le proprie emozioni ad essa legate, sia di paura e timore, sia di entusiasmo e accoglienza, per provare a viverla in modo autentico e con responsabilità, vi invitiamo a prendere parte alla presentazione del libro Sex Positive Tarot, Così tanto da esplorare! scritto da Libera Ligorio e Diego Tigrotto, che si svolge il 3 novembre 2022 alle ore 21.00 nell’ambito dei giovedì di Cultura Evolutiva presso la sede dell’Associazione Il Valore del Femminile a Roma in Piazzale delle Provincie, 8.

L’Associazione Il Valore del Femminile, ideata e fondata da Virginia Vandini Sociologa, Supervisor trainer Counselor professionista, Costellatrice evolutiva e spirituale con i Nat, Custode del Mantra Madre,  attraverso seminari, incontri e workshop, accompagna quanti interessati, a riconoscere il proprio valore e autenticità, nel rispetto di sé, dell’altro anche a partire da un cambiamento tenendo sempre presenti valori quali: Amore, Ascolto, Accoglienza che dovrebbero rappresentare modi di essere per ogni individuo.

Virginia Vandiini

Ad intervistare gli autori dell’interessante libro è Virginia Vandini, Presidente dell’Associazione Il Valore del Femminile, fondatrice e ideatrice di Henosis, Centro di Counseling e Formazione.  

Libera Ligorio Tarologa specializzata, Operatrice certificata in pratiche Tantra e Counselor in formazione e Diego Tigrotto artivista sex positive, impegnato nell’organizzazione di incontri esperienziali sulla consapevolezza sessuale, hanno dato vita ad un progetto che anche attraverso la forza evocativa dell’arte espressa nei simboli dei Tarocchi, porta ad acquisire nuove consapevolezze in piena libertà e senza giudizio.

I Tarocchi rappresentano uno strumento antichissimo il cui fine è quello di mettere il consultante in contatto con la propria anima collegata alla fonte universale, attraverso cui giungere a quelle risposte che stava cercando. Da sempre i tarocchi sono per Libera Ligorio un mezzo privilegiato con cui si esprime e con il quale entra in contatto con gli altri in una relazione intima e profonda. Esperta di Tarocchi e consulente Tarologica per diversi progetti, Libera Ligorio ha accostato e trasferito il significato dei Tarocchi di Marsiglia nei concetti cardine della Sessualità positiva e ha così progettato e creato un mazzo di Tarocchi pionieristici” Sex Positive Tarot”: un progetto unico poiché per la prima volta la sessualità viene associata sul piano grafico agli Arcani, accostamento invece già attuato per l’erotismo essendo presenti sul mercato diversi mazzi di carte riferiti ai Tarocchi erotici.

Libera Ligorio

Nel lavoro con i Tarocchi ogni arcano racconta un ambito specifico che caratterizza il proprio vissuto, un comportamento, un sentimento, un pensiero,  con riferimenti anche a situazioni e  persone con cui si vive e si condividono aspetti della propria esistenza (la propria  famiglia, le amicizie, gli amori, il lavoro, la vita sociale e le relazioni) . Il racconto avviene a partire dalla visualizzazione dell’immagine in riferimento alla carta dei Tarocchi. Attraverso i simboli si percorre il proprio vissuto personale per giungere poi alla creazione di una nuova narrazione.

Ne libro “Sex Positive Tarot (Golena edizioni 2022) realizzato da Libera Ligorio e Diego Tigrotto viene proposta una rivisitazione degli Arcani dei Tarocchi di Marsiglia in concetti Sex Positive. Questi Tarocchi realizzati sul piano grafico appositamente da diversi artisti internazionali, in virtù dei contenuti affrontati, rappresentano uno strumento educativo e di confronto per vivere al meglio la sessualità quale parte integrante della propria vita nelle sue diverse sfumature e    sfaccettature.

Diego Tigrotto. Foto presa dal sito https://sexpositivetarot.com

 

 

 

All’interno del testo vengono spiegati i concetti e significati delle carte che portano con sé quella funzione ludica che permette di attraversare con lo spirito creativo proprio della libertà e autenticità del gioco, l’esplorazione e l’espressione di sé, la capacità nel mettersi alla prova anche per guardare e aprirsi al nuovo. Così le tematiche della Sessualità positiva possono essere esplorate grazie alle 80 carte (78+2) presenti nel mazzo curate sul piano grafico da 35 artisti provenienti da diverse parti del mondo.

Stando nel “qui ed ora”, durante la lettura delle carte, il richiedente può entrare in contatto con le proprie emozioni, giungendo a ricontattare quei lati nascosti come qualità e capacità personali che fino a quel momento non erano a lui manifeste. In questo riconoscimento il simbolo rappresentato dalla carta gioca un ruolo importante. Vi sono nel mazzo 22 Arcani Maggiori e gli Arcani Minori.

Gli Arcani Maggiori si riferiscono ad aspetti inerenti la parte conscia quale vita materiale e sociale, ma anche inconscia riferita alle forze interiori legate alla zona oscura della psiche. Gli Arcani minori sono suddivisi in quattro semi rispondenti ai valori vitali in riferimento ad una visione positiva della sessualità (Nessun Giudizio, Consenso, Consapevolezza e Piacere) ciascuno dei quali comprende 14 carte. Per maggiori informazioni sul progetto di Diego Tigrotto e Libera Ligorio consultare il sito: https://sexpositivetarot.com/it/home-ita/.  Per partecipare alla presentazione del libroSex positive Tarot” nell’ambito degli appuntamenti organizzati dall’Associazione Il Valore del Femminile scrivere a: [email protected]

 Silvana Lazzarino

 

Sex Positive Tarot. Così tanto da esplorare!

di Libera Ligorio e Diego Tigrotto

la presentazione è nell’ambito dei Giovedì di Cultura Evolutiva

presso l’Associazione Il Valore del Femminile

Piazzale delle Provincie, 8 –  Roma

giovedì 3 novembre 2022,  ore 21.00

per informazioni e prenotazioni scrivere a: [email protected]

 

 

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“Dicono di lei…” l’atteso spettacolo ideato e condotto da Silvia Cozzi e Paolo Buzzacconi presso la Galleria Arte Sempione a Roma

L’evento  tra recitazione, musica e parole, che si svolge sabato 30 aprile 2022 alle ore 18.30  è dedicato alla figura della donna

Nell’ambito degli appuntamenti Iplac (Circolo Iplac- Associazione culturale Insieme per la Cultura) di cui è Presidente Maria Rizzi nota scrittrice di gialli, da non perdere quello riferito allo spettacolo Dicono di lei… Storie di donne” realizzato in collaborazione con la Galleria Arte Sempione, con l’accompagnamento musicale del Maestro Maurizio Albano, che va in scena a Roma presso la Galleria Arte Sempione (in Corso Sempione,8) il 30 aprile 2022 alle ore 18.30.

Ideato e condotto dalla poetessa Silvia Cozzi segreteria e Consigliera Iplac e Paolo Buzzacconi, anch’egli poeta, nonché Consigliere Iplac, lo spettacolo, che si sviluppa tra poesia, musica e recitazione, restituisce nuovo spessore ai sentimenti delicati e forti, che investono  l’esistenza della figura femminile, tra ricordi e momenti presenti, desiderio di rinnovamento e libertà,

Attraverso la fascinazione dello sguardo, la dinamica della gestualità e della parola, sono messi in luce i diversi volti di donna: ora incerta e ritrosa, ora decisa e coraggiosa nella sua quotidianità tra realtà e sogno dove non manca quella capacità di ironizzare e mettersi in gioco. Ad emergere è l’immagine di una femminilità senza tempo e misteriosa. La donna ha trovato sempre e continuerà a trovare nuovi modi per essere se stessa e gestire al meglio ogni situazione anche giocando con ironia sui suoi punti deboli e valorizzando quelli vincenti, per lasciare che a parlare sia quel  fascino nascosto che traspare anche da un semplice geto o sguardo da cui si viene catturati come per magia, senza conoscerne il motivo.

All’evento possono partecipare tutti i presenti con aforismi e poesie dedicate alla donna. I proventi della serata saranno devoluti alla Casa delle Case di Monterotondo organizzazione di Volontariato.

Silvia Cozzi, non solo ha scritto e scrive componimenti in metrica, ma anche liberi da strutture precostituite, attraverso cui svela il suo percorso emozionale descritto con profonda autenticità e spontaneità. L’evento si svolge nel rispetto delle vigenti normative anticontagio. Per quanti desiderino partecipare è gradita la prenotazione all’indirizzo mail: [email protected], o contattando il numero di cellulare: 3208787559. Uno spettacolo da non perdere.

Silvia Cozzi, attraverso i suoi testi di poesia ha saputo restituire nuova voce alle emozioni della vita tra passato e presente dove si intrecciano nostalgie e gioie, delusioni e speranze, Autrice di testi poetici di grande spessore tra cui citiamo “Padrona di giochi di luce” (2018), “Pentagrammi di-versi“ (Controluna 2019) Silvia Cozzi ha sempre voluto dare forma a nuove alchimie emozionali dove porre attenzione ad ogni aspetto dell’individuo visto nella sua interezza di  corpo, mente e spirito, per raccontare ogni sfumatura di un vissuto dove abitano ricordi e attese, nostalgie e speranze.

Nella foto Silvia Cozzi,

Silvana Lazzarino

Pr la Rassegna Iplac,

in collaborazione con la Galleria Arte Sempione

lo spettacolo “Dicono di lei”… Storie di donne

ideato da Silvia Cozzi e Paolo Buzzacconi

sabato 30 aprile 2022alle ore 18,30

presso la Galleria Arte Sempione,

Corso Sempione 8 – Roma

per le prenotazioni scrivere a [email protected],

o contattare il seguente numero di cellulare: 3208787559

 

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Storie di Donne: grande attesa il 4 dicembre la 7° edizione a Roma. Evento ideato da Lisa Bernardini

Organizzata dall’Associazione Occhio dell’Arte APS e dall’Associazione ASTRI la kermesse premia donne che si sono affermate in diversi ambiti dalla cultura alla scienza e tecnologia, dalla medicina all’imprenditoria

Nel tempo le donne hanno saputo conquistarsi con coraggio e determinazione gli stessi diritti degli uomini, diritti civili e sociali, tra questi il diritto al lavoro che ha loro permesso di mostrare le proprie risorse e capacità, affermandosi tanto nella politica, quanto in ambito imprenditoriale, ricoprendo ruoli che prima erano impensabili. In questi ultimi tempi le donne si sono affermate nel campo della medicina e della scienza, ma anche in politica ricoprendo ruoli di rilievo. Ma in tutto questo la donna non deve mai dimenticare la propria femminilità cui non deve rinunciare.

Dedicato alle donne è l’appuntamento Storie di Donne organizzata dall’Associazione l’Occhio dell’Arte APS di cui è Presidente la giornalista e fotografa Lisa Bernardini in collaborazione con l’Associazione ASTRI-Scienziati e Tecnologi per l’interesse nazionale capeggiati dal fisico nucleare Sergio Bartalucci che si svolge a Roma in Via Appia Antica 288 presso Villa Rosantica il prossimo 4 dicembre 2021 alle ore 18,00.

Lisa Bernardini

La manifestazione alla sua 7° edizione, con il patrocinio morale dell’Annuario del Cinema Italiano & Audiovisivi porta all’attenzione del pubblico e della comunicazione quelle donne, note o meno, che si sono distinte nel campo delle professioni e, con abilità e dedizione, hanno saputo portare un contributo rilevante alla società contemporanea. Donne del mondo dello spettacolo, dell’imprenditoria, della scienza e medicina, del giornalismo e editoria, della cultura e dello spettacolo, saranno premiate con un riconoscimento prestigioso, conferito dall’ Occhio dell’Arte per onorarne la carriera professionale. A presentare la manifestazione è Anthony Peth, mentre la Direzione artistica è a cura di Sylvia Irrazábal.

A ricevere i premi sono  Anadela Serra Visconti specializzata in Medicina estética e Consulente RAI per la Categoria  Medicina e benessere,   Romana Fabrizi giornalista Rai per la Categoria Informazione TV, Paola Pisanelli Nero Architetta, designer e curatrice NEROarchitecture per la Categoria Cultura, Lorenza Lain General Manager Hotel Ca’Sagredo Venezia per la Categoria Imprenditoria e Management, Enrica Bonaccorti   attrice, conduttrice e opinionista tv per la Categoria Spettacolo, Silvia Santori Direttrice del periodico nazionale MIO per la Categoria Editoria/Press. E poi la Prof. Emilia Costa neuropsichiatra, la Dr.Maria Elisa Lucchetta Quercia  avv. e imprenditrice, la Dr.Maria Massullo tecnologa  e la Dr. Helga Scharm-Zehner economista saranno premiate per la Categoria Scienza e Tecnologia (Associazione di Scienziati e Tecnologi per la Ricerca Italiana)  ASTRI.  Per finire con la Categoria Sport con un’eccellenza mondiale targata Made in Italy il cui nome si saprà al momento della premiazione.

Anthony Peth

Se nelle discipline umanistiche sono state le donne a predominare negli anni passati, oggi negli indirizzi scientifici si registra un incremento notevole del numero di iscritte, future scienziate che insieme alle future umaniste contribuiranno a promuovere una reale parità del genere femminile in tutto il pianeta, sia sul piano dei diritti sia su quello dei doveri.

Ad accompagnare le premiazioni di donne di successo e affermate in diversi ambiti come ila medicina e benessere, l’informazione tv, la cultura, l’imprenditoria e management, lo spettacolo, la scienza e tecnologia l‘editoria/press, e lo sport, sono gli intermezzi musicali a cura del chitarrista Paolo Rainaldi, ed intermezzi poetici a cura di Giovanni Brusatori, doppiatore e regista. Simona Marchini. Donna di carriera e dal grande e multiforme successo è la Madrina di questo appuntamento di grande prestigio.

Sylvia Irrazábal.

Gli ospiti sono accolti da un coreografico buffet di frutta firmato dallo Chef della Frutta Andrea Lopopolo nella splendida location Villa RosaAntica gestita da Ambrosini Catering. Per l’occasione in loco è presente un banco di degustazione di Casale del Giglio.

Attesi prestigiosi invitati dal mondo dell’imprenditoria, del giornalismo, dello spettacolo e della diplomazia; un piccolo spazio sarà destinato alla Mtm Events di Massimo Meschino, che prevede a fine evento la rivelazione del nome della ragazza vincitrice, tra quelle visionate da una commissione interna ed in concorso, della fascia Storie di Donne 2021 nell’omonimo contest di bellezza aperto nei giorni scorsi. Non mancherà un piacevole momento beauty a cura dell’agente di concorsi di bellezza Massimo Meschino.

Ad alcuni ospiti verranno consegnate stampe d’Autore dell’Artista marchigiana Francesca Guidi (Arte dei Led), in edizione limitata in onore di Storie di Donne ed. 2021.

Trai i Partners: Hotel L’ Approdo di Anzio – N&M Management – Nero Architecture – Lino Patruno Foundation – Building Solution –  La Grotta del sale.Bio di Antonella Pellizzari – Mtm Events di Massimo Meschino  Media Partners Eurocomunicazione, L’invitato speciale di Gianni Gadaleto, +Magazine, Gp Magazine, Metropoli on line, Well tv – Fatti e storie da raccontare di Francesca Ghezzani.

Fotografo ufficiale (Occhio dell’Arte): Marco Bonanni. Per l’ingresso e lo svolgimento dell’evento sarà applicata rigorosamente la normativa anti-Covid vigente. L’evento è su invito.

 

Silvana Lazzarino

 

Storie di Donna 7 edizione

Organizzato dall’Associazione l’Occhio dell’Arte APS

e dall’Associazione ASTRI

Via Appia Antica, 288 .- Roma

Sabato 4 dicembre 2021 ore 18.00

Per l’ingresso e lo svolgimento dell’evento

sarà applicata rigorosamente la normativa anti-Covid vigente

 

Alcuni articoli pubblicati su Emmegiischia da Silvana Lazzarino

https://www.emmegiischia.com/wordpress/il-dispari-20180423/

 

https://www.emmegiischia.com/wordpress/mario-fratti/

http://www.ildispari24.it/it/il-meraviglioso-mondo-di-wal-a-villa-torlonia/

http://www.ildispari24.it/it/antufiev-e-la-mostra-eternal-garden-a-roma/

 

 

Storie di Donne: grande attesa il 4 dicembre la 7° edizione a Roma. Evento ideato da Lisa Bernardini

Organizzata dall’Associazione Occhio dell’Arte APS e dall’Associazione ASTRI la kermesse premia donne che si sono affermate in diversi ambiti dalla cultura alla scienza e tecnologia, dalla medicina all’imprenditoria

Nel tempo le donne hanno saputo conquistarsi con coraggio e determinazione gli stessi diritti degli uomini, diritti civili e sociali, tra questi il diritto al lavoro che ha loro permesso di mostrare le proprie risorse e capacità, affermandosi tanto nella politica, quanto in ambito imprenditoriale, ricoprendo ruoli che prima erano impensabili. In questi ultimi tempi le donne si sono affermate nel campo della medicina e della scienza, ma anche in politica ricoprendo ruoli di rilievo. Ma in tutto questo la donna non deve mai dimenticare la propria femminilità cui non deve rinunciare.

Dedicato alle donne è l’appuntamento Storie di Donne organizzata dall’Associazione l’Occhio dell’Arte APS di cui è Presidente la giornalista e fotografa Lisa Bernardini in collaborazione con l’Associazione ASTRI-Scienziati e Tecnologi per l’interesse nazionale capeggiati dal fisico nucleare Sergio Bartalucci che si svolge a Roma in Via Appia Antica 288 presso Villa Rosantica il prossimo 4 dicembre 2021 alle ore 18,00.

Lisa Bernardini

La manifestazione alla sua 7° edizione, con il patrocinio morale dell’Annuario del Cinema Italiano & Audiovisivi porta all’attenzione del pubblico e della comunicazione quelle donne, note o meno, che si sono distinte nel campo delle professioni e, con abilità e dedizione, hanno saputo portare un contributo rilevante alla società contemporanea. Donne del mondo dello spettacolo, dell’imprenditoria, della scienza e medicina, del giornalismo e editoria, della cultura e dello spettacolo, saranno premiate con un riconoscimento prestigioso, conferito dall’ Occhio dell’Arte per onorarne la carriera professionale. A presentare la manifestazione è Anthony Peth, mentre la Direzione artistica è a cura di Sylvia Irrazábal.

A ricevere i premi sono  Anadela Serra Visconti specializzata in Medicina estética e Consulente RAI per la Categoria  Medicina e benessere,   Romana Fabrizi giornalista Rai per la Categoria Informazione TV, Paola Pisanelli Nero Architetta, designer e curatrice NEROarchitecture per la Categoria Cultura, Lorenza Lain General Manager Hotel Ca’Sagredo Venezia per la Categoria Imprenditoria e Management, Enrica Bonaccorti   attrice, conduttrice e opinionista tv per la Categoria Spettacolo, Silvia Santori Direttrice del periodico nazionale MIO per la Categoria Editoria/Press. E poi la Prof. Emilia Costa neuropsichiatra, la Dr.Maria Elisa Lucchetta Quercia  avv. e imprenditrice, la Dr.Maria Massullo tecnologa  e la Dr. Helga Scharm-Zehner economista saranno premiate per la Categoria Scienza e Tecnologia (Associazione di Scienziati e Tecnologi per la Ricerca Italiana)  ASTRI.  Per finire con la Categoria Sport con un’eccellenza mondiale targata Made in Italy il cui nome si saprà al momento della premiazione.

Anthony Peth

Se nelle discipline umanistiche sono state le donne a predominare negli anni passati, oggi negli indirizzi scientifici si registra un incremento notevole del numero di iscritte, future scienziate che insieme alle future umaniste contribuiranno a promuovere una reale parità del genere femminile in tutto il pianeta, sia sul piano dei diritti sia su quello dei doveri.

Ad accompagnare le premiazioni di donne di successo e affermate in diversi ambiti come ila medicina e benessere, l’informazione tv, la cultura, l’imprenditoria e management, lo spettacolo, la scienza e tecnologia l‘editoria/press, e lo sport, sono gli intermezzi musicali a cura del chitarrista Paolo Rainaldi, ed intermezzi poetici a cura di Giovanni Brusatori, doppiatore e regista. Simona Marchini. Donna di carriera e dal grande e multiforme successo è la Madrina di questo appuntamento di grande prestigio.

Sylvia Irrazábal.

Gli ospiti sono accolti da un coreografico buffet di frutta firmato dallo Chef della Frutta Andrea Lopopolo nella splendida location Villa RosaAntica gestita da Ambrosini Catering. Per l’occasione in loco è presente un banco di degustazione di Casale del Giglio.

Attesi prestigiosi invitati dal mondo dell’imprenditoria, del giornalismo, dello spettacolo e della diplomazia; un piccolo spazio sarà destinato alla Mtm Events di Massimo Meschino, che prevede a fine evento la rivelazione del nome della ragazza vincitrice, tra quelle visionate da una commissione interna ed in concorso, della fascia Storie di Donne 2021 nell’omonimo contest di bellezza aperto nei giorni scorsi. Non mancherà un piacevole momento beauty a cura dell’agente di concorsi di bellezza Massimo Meschino.

Ad alcuni ospiti verranno consegnate stampe d’Autore dell’Artista marchigiana Francesca Guidi (Arte dei Led), in edizione limitata in onore di Storie di Donne ed. 2021.

Trai i Partners: Hotel L’ Approdo di Anzio – N&M Management – Nero Architecture – Lino Patruno Foundation – Building Solution –  La Grotta del sale.Bio di Antonella Pellizzari – Mtm Events di Massimo Meschino  Media Partners Eurocomunicazione, L’invitato speciale di Gianni Gadaleto, +Magazine, Gp Magazine, Metropoli on line, Well tv – Fatti e storie da raccontare di Francesca Ghezzani.

Fotografo ufficiale (Occhio dell’Arte): Marco Bonanni. Per l’ingresso e lo svolgimento dell’evento sarà applicata rigorosamente la normativa anti-Covid vigente. L’evento è su invito.

 

Silvana Lazzarino

 

Storie di Donna 7 edizione

Organizzato dall’Associazione l’Occhio dell’Arte APS

e dall’Associazione ASTRI

Via Appia Antica, 288 .- Roma

Sabato 4 dicembre 2021 ore 18.00

Per l’ingresso e lo svolgimento dell’evento

sarà applicata rigorosamente la normativa anti-Covid vigente

 

Alcuni articoli pubblicati su Emmegiischia da Silvana Lazzarino

https://www.emmegiischia.com/wordpress/il-dispari-20180423/

 

https://www.emmegiischia.com/wordpress/mario-fratti/

http://www.ildispari24.it/it/il-meraviglioso-mondo-di-wal-a-villa-torlonia/

http://www.ildispari24.it/it/antufiev-e-la-mostra-eternal-garden-a-roma/

 

 

Superare il CONTRO vivere l’INCONTRO. Celebriamo la riunificazione del Femminile con il Maschile

L’Associazione Il Valore del Femminile in occasione della Giornata internazionale contro la violenza sulle donne, istituita nel 1999 dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite per sensibilizzare l’opinione pubblica su questa realtà drammatica ancora diffusa, organizza per il 25 novembre 2021 un incontro online per riscoprire come il Femminile e il Maschile possano camminare insieme, uniti dallo stesso spirito di sostegno e cooperazione reciproca in diversi contesti e ambiti anche professionali.

Virginia Vandini

Per essere in armonia con sé e gli altri, per costruire relazioni basate sul rispetto dove trovare interazione e accoglienza reciproca, è importante cercare un equilibrio dentro sé stessi a partire dal recupero di quell’autenticità con cui si nasce. È questa autenticità, che poi per via di condizionamenti si rischia di smarrire lungo il percorso esistenziale, ad alimentare quel bisogno dell’individuo di ripensare a quella dimenticata armonia dei contrari presente in lui come energia maschile e femminile. Energia degli opposti che è necessario riequilibrare quando si avvertono delle tensioni a livello psicocorporeo ed emozionale.

Di maschile e femminile, dell’importanza di ritrovare un giusto equilibrio tra i due aspetti che caratterizzano l’individuo in ogni suo modo di essere,  pensare e agire, si parla nel corso dell’appuntamento gratuito Superare il CONTRO vivere l’INCONTRO, Celebriamo la riunificazione del Femminile con il Maschile, che si svolge come prima accennato, online il 25 novembre 2021 alle ore 21.00, organizzato nell’ambito degli eventi e incontri  dall’Associazione il Valore del Femminile di cui è Presidente Virginia Vandini, Sociologa, Supervisor-Trainer Counselor e Costellatrice immaginale.

Partendo dal presupposto che le donne fin dagli anni Cinquanta del secolo scorso abbiano portato avanti le proprie battaglie per conquistare quei diritti troppo a lungo negati dimostrando coraggio e determinazione, tanto da giungere a ricoprire anche ruoli fino a prima solo di competenza maschile, questo appuntamento sottolinea l’importanza di unire uomini e donne, per superare il CONTRO e vivere l’INCONTRO. L’incontro tra uomini e donne viene incoraggiato attraverso la recitazione del suono del Mantra del Matrimonio Mistico che porta l’informazione ed esprime l’intento profondo di riunificare Madre e Padre per essere liberi nell’Amore.

A proposito delle figure di Madre e Padre, è con loro che ci si relaziona fin da quando si nasce e per questo non si può non tener conto di pensieri, atteggiamenti se non a partire dalla relazione che si stabilisce con queste due figure. È dalla madre e dal padre che il bambino trova le prime risposte ai propri dubbi, interiorizza i valori spirituali del proprio gruppo di appartenenza e fa esperienza della realtà esterna partendo dal processo di identificazione. E’ al rapporto con le figure di madre e padre che poi si possono riferire le relazioni con gli altri. Nella visione immaginale le figure di madre e padre sono immagini fondamento: le loro immagini vengono proiettate nelle relazioni. Così se il rapporto con la madre influenza l’ambito lavorativo e la capacità di farsi strada e affermarsi, quello con il padre influisce sulle relazioni sociali e sulle amicizie.

Tornando al bisogno di ricostruire questa armonia dei contrari a partire dall’incontro del Femminile con il Maschile, così il  poeta, saggista e filosofo oltre che critico d’arte e letterario Franco Campegiani ha risposto nel corso di una mia intervista riguardo il suo saggio filosofico “Ribaltamenti: “Una complementarità, un’armonia di contrari, una relazionalità che sembra estranea alla cultura contemporanea malata di razionalismo e di pensiero univoco, dimentica di quel dialogo interiore, ben noto al pensiero prelogico del bambino e dello sciamano, dove tutto diviene conciliabile nella più feroce inconciliabilità: notte e giorno, primavera e inverno, morte e vita, bene e male, maschile e femminile, etc.”

Questa armonia dei contrari si lega al mito, o meglio ai miti arcaici bifronti come l’Araba fenice, e infatti sempre Campegiani afferma “….del mito c’è estremo bisogno per superare l’impasse di una cultura omologata e stantia, naufragata nel Nulla e priva di entusiasmi, non più vogliosa di nuove avventure. Non sto parlando di mitologia ripetitiva e stanca, ma di mitopoiesi, di mito allo stato sorgivo. C’è bisogno di forti scosse per abbandonare la rotta del razionalismo imperante, che tutto divide, e tornare a navigare nelle acque arcigne e vivide dell’armonia dei contrari. Occorre dar corpo a una reinvenzione possente del senso della vita”.

Per l’incontro non è necessario prenotarsi, basta andare al seguente link

https://login.microsoftonline.com/common/oauth2/authorize?response_type=id_token&client_id=5e3ce6c0-2b1f-4285-8d4b-75ee78787346&redirect_uri=https%3A%2F%2Fteams.microsoft.com%2FmeetingOptions%2F&state=9b3a0679-d8cf-42e7-9905-5d0b3d0a5198&client-request-id=3bab9f7e-062e-47dc-8e27-bcf5ce5a32f6&x-client-SKU=Js&x-client-Ver=1.0.18&nonce=1d5909ff-f8d0-47be-9565-dcda6dcd7e32&sso_reload=true

 

Silvana Lazzarino

 

“Superare il CONTRO vivere l’INCONTRO

Celebriamo la riunificazione del Femminile con il Maschile”

 il 25 novembre 2021 online dalle ore 21.00

incontro gratuito

organizzato dall’Associazione Il Valore del Femminile

info: [email protected]

 

 

Papa Francesco e il ritratto di Maradona dell’artista Alex Caminiti

Il ritratto di Maradona dell’artista internazionale Alex Caminiti molto apprezzato da Papa Francesco in occasione dell’udienza arricchita dalla performance artistica: “Pace e Fratellanza tra Italia e Argentina”

Sua santità Papa Francesco ha posto una firma -segno indelebile- nell’opera  iconica di Alex CaminitiDiego Armando Maradona”. in occasione dell’Udienza Papale cui ha partecipato nei giorni scorsi l’artista di fama internazionale,   

Diego Armando Maradona di Alex Caminiti

Alex Camiti (nato a Messina nel 1977)  tra i più significativi esponenti dell’arte contemporanea a livello internazionale, attraverso dipinti, sculture, performance e video, guarda al bisogno dell’uomo di ritrovare sé stesso nella sua unicità e complessità, accogliendo non solo gioie e entusiasmi, ma anche dolori e preoccupazioni, abbracciando ogni aspetto di sé per arrivare a sentire a pieno la propria autenticità nel respiro infinito di quell’armonia dei contrari che appartiene ad ogni aspetto dell’universo.

La forza del segno che caratterizza la sua arte in particolare per la pittura e la scultura, partendo da un’idea diventa espressione visiva con cui definire il proprio sentire rispetto a quanto accade intorno entro una realtà umana e sociale imprigionata in regole e principi troppo rigidi lontane da quell’originario legame dove l’uomo era in armonia con sé e la natura.

I suoi segni e le stesure di colore, ma anche i tagli e gli squarci sulla materia restituiscono una visione dinamica e ironica dell’esistenza dove l’uomo cerca di recuperare un nuovo modo di osservare sé stesso e quanto intorno, compreso l’ambiente e la natura portando una ventata di fiducia in questo tempo di cambiamenti e possibilità.

Nell’incontro tra l’artista e il Papa si è creata una “performance inaspettata “, mentre l’artista mostrava al Papa il suo ritratto di Maradona il Pontefice ha firmato la tela per onorare il grande mito della Storia del Calcio.

Così l’artista Alex Caminiti vuole che l’opera “Diego Armando Maradona” firmata dal Pontefice diventi il Simbolo di Pace, Amore e Fratellanza tra il Popolo Argentino e il Popolo Italiano da sempre uniti e vicini, nello sport e nella vita.

Un’unione tra i due Paesi che si è intensificata e rinnovata attraverso l’elezione di Papa Francesco che è nato il 17 dicembre 1936 a Flores in Argentina con il nome di Jorge Mario Bergoglio figlio di emigranti piemontesi e che ha vissuto a Buenos Aires dove era Arcivescovo fino alla sua incoronazione Papale (avvenuta il 13 marzo 2013).

L’arte di Caminiti attraverso il costruirsi e decostruirsi delle forme, attraverso le pennellate veloci o i tagli inferti alla materia, sembra oltrepassare i limiti imposti da una realtà interiore e parallela dando voce a quel contesto onirico con cui far emergere una rappresentazione intensa e concreta della realtà di oggi. La sua arte vuole essere un po’ un grido di protesta e sfida al perbenismo e al narcisismo dilagante che si tramuta, spesso, in un eccesso quasi maniacale di iper-controllo,

Come non pensare ai quattro elementi che si riscontrano nella sua ricerca artistica quali energie di cui l’uomo dispone e che è chiamato ad accogliere e utilizzare a beneficio di tutta l’umanità?  Come non considerare questi elementi allo stesso modo di oggetti, frasi, materiali, lettere e metafore? Le parole dei versi, le frasi dei testi scritti da lui utilizzati, cosi come le performance e la gestualità del corpo sono un modo per essere ancor più dentro la realtà, la vita. Ma il suo sguardo è orientato a rintracciare le sue origini, dentro al suo essere e al ricordo della madre, rapporto e forma ideale e indissolubile.

opera di Alex Caminiti

Alex Caminiti ha esposto in numerose collettive e personali in Italia e all’estero, riscuotendo sempre riconoscimenti dalla critica.

Tra le varie partecipazioni ricordiamo quella alla Biennale del Fin del Mundo (Valparaiso – Cile 2015); Biennale di Curitiba (Brasile 2019) Percorsi dell’arte-arte contemporanea italiana verso il nuovo millennio ( Hanoi – Vietnam 2019). Selezionato dal Ministero degli Esteri per eventi espositivi negli Istituti Italiani di Cultura a Lima, Bogotà, Pechino, Tokyo, Copenaghen, Budapest, Losanna, Estoril, San Pietroburgo, Parigi e Toronto.

Nel 2015 crea la ‘Porta del Mare’ al Castello di Lipari ingresso del Museo Arte Contemporanea, con i maggiori artisti internazionali contemporanei Alberto Burri, Igor Mitoraj, Fabrizio Plessi, Mimmo Paladino, Renato Guttuso per citarne alcuni.

Il Maschio Angioino di Napoli ed il Castel dell’Ovo hanno fatto da cornice alle sue performance italiane. Nel 2019 è nominato Esperto per l’Arte Contemporanea del Comune di Messina. Alcune aziende come Ducati, Mercedes Smart creano alcune auto e moto attraverso dei lavori di Caminiti. Sue opere sono presenti in importanti collezioni pubbliche e private in Italia, Dubai, Estoril, Parigi, Oslo, Ginevra, New York, Miami, Shenzhen, Curitiba.

.Silvana Lazzarino

Alex Caminiti in udienza da Papa Francesco

e la performance artistica: “Pace e Fratellanza tra Italia e Argentina”

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Papa Francesco e il ritratto di Maradona dell’artista Alex Caminiti

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Sua santità Papa Francesco ha posto una firma -segno indelebile- nell’opera  iconica di Alex CaminitiDiego Armando Maradona”. in occasione dell’Udienza Papale cui ha partecipato nei giorni scorsi l’artista di fama internazionale,   

Diego Armando Maradona di Alex Caminiti

Alex Camiti (nato a Messina nel 1977)  tra i più significativi esponenti dell’arte contemporanea a livello internazionale, attraverso dipinti, sculture, performance e video, guarda al bisogno dell’uomo di ritrovare sé stesso nella sua unicità e complessità, accogliendo non solo gioie e entusiasmi, ma anche dolori e preoccupazioni, abbracciando ogni aspetto di sé per arrivare a sentire a pieno la propria autenticità nel respiro infinito di quell’armonia dei contrari che appartiene ad ogni aspetto dell’universo.

La forza del segno che caratterizza la sua arte in particolare per la pittura e la scultura, partendo da un’idea diventa espressione visiva con cui definire il proprio sentire rispetto a quanto accade intorno entro una realtà umana e sociale imprigionata in regole e principi troppo rigidi lontane da quell’originario legame dove l’uomo era in armonia con sé e la natura.

I suoi segni e le stesure di colore, ma anche i tagli e gli squarci sulla materia restituiscono una visione dinamica e ironica dell’esistenza dove l’uomo cerca di recuperare un nuovo modo di osservare sé stesso e quanto intorno, compreso l’ambiente e la natura portando una ventata di fiducia in questo tempo di cambiamenti e possibilità.

Nell’incontro tra l’artista e il Papa si è creata una “performance inaspettata “, mentre l’artista mostrava al Papa il suo ritratto di Maradona il Pontefice ha firmato la tela per onorare il grande mito della Storia del Calcio.

Così l’artista Alex Caminiti vuole che l’opera “Diego Armando Maradona” firmata dal Pontefice diventi il Simbolo di Pace, Amore e Fratellanza tra il Popolo Argentino e il Popolo Italiano da sempre uniti e vicini, nello sport e nella vita.

Un’unione tra i due Paesi che si è intensificata e rinnovata attraverso l’elezione di Papa Francesco che è nato il 17 dicembre 1936 a Flores in Argentina con il nome di Jorge Mario Bergoglio figlio di emigranti piemontesi e che ha vissuto a Buenos Aires dove era Arcivescovo fino alla sua incoronazione Papale (avvenuta il 13 marzo 2013).

L’arte di Caminiti attraverso il costruirsi e decostruirsi delle forme, attraverso le pennellate veloci o i tagli inferti alla materia, sembra oltrepassare i limiti imposti da una realtà interiore e parallela dando voce a quel contesto onirico con cui far emergere una rappresentazione intensa e concreta della realtà di oggi. La sua arte vuole essere un po’ un grido di protesta e sfida al perbenismo e al narcisismo dilagante che si tramuta, spesso, in un eccesso quasi maniacale di iper-controllo,

Come non pensare ai quattro elementi che si riscontrano nella sua ricerca artistica quali energie di cui l’uomo dispone e che è chiamato ad accogliere e utilizzare a beneficio di tutta l’umanità?  Come non considerare questi elementi allo stesso modo di oggetti, frasi, materiali, lettere e metafore? Le parole dei versi, le frasi dei testi scritti da lui utilizzati, cosi come le performance e la gestualità del corpo sono un modo per essere ancor più dentro la realtà, la vita. Ma il suo sguardo è orientato a rintracciare le sue origini, dentro al suo essere e al ricordo della madre, rapporto e forma ideale e indissolubile.

opera di Alex Caminiti

Alex Caminiti ha esposto in numerose collettive e personali in Italia e all’estero, riscuotendo sempre riconoscimenti dalla critica.

Tra le varie partecipazioni ricordiamo quella alla Biennale del Fin del Mundo (Valparaiso – Cile 2015); Biennale di Curitiba (Brasile 2019) Percorsi dell’arte-arte contemporanea italiana verso il nuovo millennio ( Hanoi – Vietnam 2019). Selezionato dal Ministero degli Esteri per eventi espositivi negli Istituti Italiani di Cultura a Lima, Bogotà, Pechino, Tokyo, Copenaghen, Budapest, Losanna, Estoril, San Pietroburgo, Parigi e Toronto.

Nel 2015 crea la ‘Porta del Mare’ al Castello di Lipari ingresso del Museo Arte Contemporanea, con i maggiori artisti internazionali contemporanei Alberto Burri, Igor Mitoraj, Fabrizio Plessi, Mimmo Paladino, Renato Guttuso per citarne alcuni.

Il Maschio Angioino di Napoli ed il Castel dell’Ovo hanno fatto da cornice alle sue performance italiane. Nel 2019 è nominato Esperto per l’Arte Contemporanea del Comune di Messina. Alcune aziende come Ducati, Mercedes Smart creano alcune auto e moto attraverso dei lavori di Caminiti. Sue opere sono presenti in importanti collezioni pubbliche e private in Italia, Dubai, Estoril, Parigi, Oslo, Ginevra, New York, Miami, Shenzhen, Curitiba.

.Silvana Lazzarino

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Merlino, il magico bovaro. “A spasso con il Mago. Merlino e io” Paguro Edizioni

Merlino al centro dei romanzo di successo di Marco Tullio Barboni 

Sulle orme della sua famiglia che ha segnato tratti importanti del cinema italiano d’Autore, Marco Tullio Barboni, con passione e impegno, si è dedicato a questa straordinaria arte come sceneggiatore e regista. Lo zio Leonida magistrale direttore della fotografia, amatissimo da Anna Magnani, ed il padre Enzo cineoperatore, direttore della fotografia e regista con lo pseudonimo di E.B. Clucher autore di film western, lo hanno stimolato fin da bambino a frequentare i set ricoprendo ruoli di comparsa come nelle lavorazioni della “Baia di Napoli”, in “Beh Hur”, “Barabba”, “Un treno per Durango” e “Django”.

Merlino al centro del libro di Marco Tullio Barboni

Dopo l’esordio in qualità di aiuto regista in “Lo chiamavano Trinità”, Marco Tullio Barboni, si dedica alla sceneggiatura scoprendo una straordinaria capacità nel cogliere e analizzare contesti e tessuto umano e sociale sottolineando le sfumature delle emozioni. La sua fama è legata a film di grande risalto internazionale interpretati da Bud Spencer e Terence Hill e all’indimenticabile filone degli spaghetti western. La sua professione lo ha portato a viaggiare per mezzo mondo acquisendo esperienze formative indimenticabili che lo hanno portato a soffermarsi su diversi aspetti dell’esistenza riflettendo su sentimenti e passioni che lo hanno poi portato alla scrittura letteraria.

Grande successo hanno riscosso i suoi due romanzi: “…. E lo chiamerai destino” (Edizioni Kappa) dove di riflesso si parla dell’uomo sospeso tra conscio e inconscio e dell’eterno conflitto tra consapevolezza e inconsapevolezza e “A spasso con il Mago. Merlino e io” dove rivive sotto forma di sogno il suo legame con il suo adorato cane Merlino che è venuto a mancare. Riguardo questo secondo romanzo che ha ottenuto numerosi premi e riconoscimenti letterari come nel 2019 il Premio Speciale della Giuria al Pegasus Literary Awards Città di Cattolica, da non perdere la nuova pubblicazione per la Paguro Edizioni che presenta un sentiment ancora più positivo per un legame indissolubile uomo/animale che sfugge alle ragioni di tempo e spazio. La nuova pubblicazione presenta una grafica totalmente nuova ed una cornice decisamente accattivante, per la gioia di lettori giovani e meno giovani, dove ripercorrere la vicenda di Merlino, il magico bovaro, e del suo amato padrone, lo scrittore protagonista.

Attraverso una passeggiata onirica che ricalca la passeggiata che Marco Tullio e Merlino hanno fatto ogni sera per tutto il tempo in cui hanno vissuto insieme, prende forma la vicenda incantata che commuove e fa riflettere, aiutando a ritrovare nel sogno lucido della narrazione un legame che a tutti gli effetti appartiene al mondo puro dell’Amore. Così i due protagonisti dialogano lasciando emergere verità non dette e stati d’animo rimasti silenti nel tempo. Il libro sottolinea come le emozioni vissute con vera partecipazione e affetto tra i due continuino ad essere vissute e percepite grazie ad un legame profondo che permette loro di essere vicini nell’anima anche se uno dei due non è più presente. Grazie all’atmosfera del sogno viene ripercorso un dialogo tra padrone e cane in cui emergono situazioni impensabili attraverso le quali viene data voce a quelle zone più segrete del pensiero che nella realtà non sempre prendono forma. Marco Tullio Barboni ha così immortalato il tenero ricordo del suo fidato amico, compagno di vita quotidiana per 8 anni, che rappresenta in verità tutti gli indissolubili legami similari che chiunque abbia avuto un animale può facilmente comprendere.

Il volume, con prefazione a cura del poeta e critico letterario Plinio Perilli, si riaggancia ad un celebre corto “Il Grande Forse” diretto da Marco Tullio Barboni qualche anno fa, con Philippe Leroy e Roberto Andreucci tra i protagonisti “umani”, mentre protagonista a quattro zampe della pellicola era il medesimo protagonista del libro “A spasso con il mago” Merlino.

Tra i vari premi e riconoscimenti ricevuti da Marco Tullio Barboni che sempre più si sta affermando nel campo letterario quale eccellente scrittore, citiamo il prestigioso Premio Apoxiomeno 2017 a Firenze nella categoria Tv e Cinema e il primo posto ex aequo con il giornalista e saggista italiano Andrea Scanzi al Premio letterario Internazionale Montefiore organizzato dall’Associazione Culturale “Pegasus Cattolica”, il Diploma D’Onore con Menzione D’ Encomio al Premio Letterario Internazionale Michelangelo Buonarroti e con “,,,,e lo chiamerai destino” la Menzione di Merito al Premio Internazionale Giglio Blu di Firenze.

Silvana Lazzarino

 

A spasso con il Mago. Merlino e io”

dii Marco Tullio Barboni

Edizioni Paguro

Il volume, pluripremiato, è ordinabile in tutte le librerie

 e acquistabile sull’e-commerce delle Edizioni Paguro  www.edizionipaguro.it

  o presso i migliori bookstore online   

Ulteriori info su Autore e Volume: www.marcotulliobarboni.com

 aspassoconilmago

LA CASA EDITRICE Edizioni Paguro

Edizioni Paguro è una giovane ed attiva Associazione Culturale e Casa Editrice salernitana che nasce con lo scopo di praticare e propagandare tutte le attività di natura culturale ed intellettuale legate al tessuto sociaIe, culturale, artistico ed economico (locale, nazionale ed internazionale). Fa della libertà di espressione e di divulgazione delle idee i propri baluardi, e sostiene tutti coloro che vogliono dare “inchiostro” al proprio pensiero, purché lo facciano con rispetto, responsabilità e passione. L’incontro con Marco Tullio Barboni è avvenuto esattamente sulla base di una medesima filosofia e di una convergente mission.”

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Antologia poetica “La ginestra sul precipizio” I poeti nei giorni della pandemia

Antologia poetica “La ginestra sul precipizio” proposta da Anna Manna per dare voce alle emozioni dei poeti al tempo del Coronavirus. Il Progetto nasce nell’ambito delle attività culturali del Premio “ItaliaMia” di cui è presidente di giuria Neria De Giovanni.

La situazione difficile che attualmente stiamo vivendo legata alla diffusione sempre più ad ampio raggio del Coronavirus che ha obbligato i governi delle varie nazioni ad adottare misure restrittive chiudendo ogni genere di attività ed esercizi commerciali salvo quelli di prima necessità, obbligando le persone a stare a casa, ha richiesto un grande sforzo da parte di tutti. Principalmente perché da un giorno all’altro ci si è trovati a cambiare completamente le proprie abitudini sentendosi limatati sul piano personale e pratico, senza avere certezze del futuro.  Un cambiamento che ha visto adottare a parte il lavoro da casa già sperimentato in diverse aziende, nuove norme quali il non poter uscire dalla propria abitazione salvo che per fare la spesa alimentare e recarsi in farmacia, e il non potersi incontrare con alcuna persona.

Antologia La ginestra sul precipizio- in foto Anna Manna poetessa e scrittrice

Tutto questo crea smarrimento e mancanza di certezze. La propria abitazione diventa allora l’unico luogo dove ritrovare un proprio spazio, ma non è affatto semplice poiché si è creato uno strappo da quelle che erano le abitudini quotidiane, dalla cosiddetta ruotine giornaliera cui si era legati. Ritrovare quella serenità di prima diventa complesso proprio per via di questo cambiamento improvviso dovuto  alla pandemia che genera insicurezza e paura. E’ stando lontani dalla propria zona di confort, in una situazione di paura e incertezza innanzi al cambiamento e al pericolo di vita, che diventa importante ascoltare le proprie emozioni entrando a contatto proprio con quel vuoto che si respira per questa nuova situazione dove tutto è cambiato e nulla è come prima, E’ proprio il cambiamento che si sta vivendo a trasformarsi in occasione per guardare dentro se stessi e affrontare i propri alibi, le proprie paure prendendo sempre più contatto con la propria autenticità come fosse un risveglio. Questa situazione incontrollabile, ma gestibile restando entro le regole imposte dai governi attraverso restrizioni per limitare il contagio del coronavirus, invita a fermarsi e ascoltare se stessi riprendendo n mano la propria vita. Ma prima di questo ascolto interiore, come accennato è la paura, lo smarrimento di fronte a questa tempesta portata dalla pandemia.

Antologia La ginsestra sul precipizio- in foto Iole Chessa Olivares poetessa e critico letterario

Anna Manna, poetessa e scrittrice di successo a livello internazionale, partendo da questa situazione difficile che l’umanità sta vivendo, ha progettato l’idea di dare vita ad un’antologia in cui i poeti di tutta Italia, in questi giorni della pandemia, mettessero in versi le proprie emozioni legate proprio a questo momento drammatico. Come lei stessa ha affermato si tratta di un’antologia che deve racchiudere le emozioni a caldo di questi giorni…… tra. la paura, l’angoscia, la tristezza, lo sbandamento e ancora una testimonianza poetica fatta a caldo con i brividi ancora sulla pelle, senza belletti, con l’estetica in bilico la bravura in bilico, la capacità critica ferita come mai!. E’ un momento estremo mai vissuto, un’emozione globale! I Poeti sono la Voce del Mondo con la Tempesta dentro, con le energie psichiche messe a dura prova, ma anche con sollecitazioni eccezionali”.

Per questa antologia dal titolo significativo La ginestra sul precipizio”  progetto nato nell’ambito delle attività culturali del “Premio ItaliaMia”, Anna Manna ha così invitato i suoi amici poeti a descrivere la loro storia emotiva di queste settimane difficili che riguardano tutta l’umanità. A firmare l’introduzione dell’antologia in qualità di Presidente di Giuria del Premio “ItaliaMia”, fondato da Anna Manna, è Neria De Giovanni, Presidente dell’Associazione internazionale dei Critici letterari. Il titolo dell’antologia che per certi aspetti fa pensare alla poesia “la Ginestra” di Giacomo Leopardi, è stato scelto da Anna Manna in riferimento ad un suo racconto da lei scritto agli inizi degli anni Novanta “La Ginestra sul precipizio” dove vi è un invito a riflettere sul tema della fragilità della vita, sul problema della morte e di come si possa rinascere  proprio a partire da situazioni difficili.

Antologia – La Ginestra sul precipizio- in foto Corrado Calabrò poeta, scrittore, critico letterario

Famosi e meno famosi, affermati ed emergenti, i poeti che al momento hanno aderito sono stati indotti a scrivere sulla spinta di questo forte impatto emozionale dettato dal dramma che stiamo vivendo Di seguito i loro nomi: Anna Avelli, Fabia Baldi, Liliana Biondi, Luisa Bussi, Corrado Calabrò, Claudio Carbone, Jole Chessa Olivares, Sandro Costanzi, Debora D’Agostino, Clara Di Stefano, Daniela Fabrizi, Stefano Gentili, Anna Maria Giancarli, Arajan Kalco, Silvana Leonardi, Dante Maffia, Serena Maffia, Maria Rita Magnante, Liliana Manenti, Ruggero Marino, Renato Minore, Mario Narducci, Giuseppe Nasca, Elio Pecora, Maria Morganti Privitera, Angelo Sagnelli, Eugenia Serafini, Gabriella Sica, Giulia Maria Sidoti, Lorenzo Spurio, Marcia Teophilo, Vittoria Tommasoni, Michela Zanarella. A loro se ne aggiungeranno molti altri poiché l’elenco è in fase di aggiornamento dato che molti altri stanno confermando la propria adesione.

Antologia La ginestra sul precipizio- in foto Dante Maffia, poeta, scrittore, critico letterario

Anna Manna esorta quanti lo desiderino a scrivere i propri versi: “A voi la parola amici. Le parole, le emozioni da scrivere, subito, adesso, prima che la ragione renda tutto un evento fronteggiato. Scrivete!” La vostra casa diventi come l’antro della sibilla!”. Un invito a scrivere dentro le pareti della propria casa che da prigione deve diventare la propriacasa interiore” in cui ritrovare la propria autenticità di sentimenti e stati d’animo. I poeti scriveranno poesia “sul precipizio della propria anima” proprio nel momento estremo vissuto dalla società nella sua globalità. Ma se questa pandemia rappresenta una tempesta che trascina via tutto, è forse indicativa per giungere ad un risveglio globale passando attraverso il dolore, la paura, lo sconforto per rinascere e guardare al futuro con altri occhi.

Ad aprire l’antologia sarà la lettera che il poeta e scrittore Lorenzo Spurio ha inviato ad Anna Manna per rispondere a questo invito poiché in questa lettera  è sintetizzato lo stato d’animo e la sensibilità del poeta investito dall’evento drammatico che ha coinvolto il mondo intero. A chiudere la raccolta poetica è il testo del giornalista Goffredo Palmerini con un commento che probabilmente resterà nella storia del giornalismo e della poesia per la situazione particolare e la risposta così immediata dei poeti.La pubblicazione dell’antologia è prevista per il mese di febbraio 2021

Il volume sarà presentato in anteprima di stampa nell’anniversario dell’avvio della Pandemia nel Marzo 2021 presso l’Università di Roma “La Sapienza” al Centro di documentazione europea A. Spinelli. All’incontro sarà presente la stampa.Successivamente un’atra presentazione sarà organizzata presso una sede istituzionale prestigiosa.

Silvana Lazzarino

 

LA GINESTRA SUL PRECIPIZIO

I poeti nei giorni della pandemia

Antologia a cura  di Anna Manna

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Pegasus Literary Awards Premio letterario Internazionale Città di Cattolica

E’ giunto alla 12° edizione il Premio letterario Internazionale Città di Cattolica – Pegasus Literary Awards, definito dalla stampa l’oscar della letteratura italiana

Pubblicato il verbale della 12^ edizione del Premio letterario Internazionale Città di Cattolica – Pegasus Literary Awards, definito dalla stampa l’oscar della letteratura italiana. Il concorso patrocinato dalla Regione Emilia Romagna e dal Comune di Cattolica è una delle maggiori manifestazioni conosciute a livello internazionale per la qualità dei contenuti. Organizzato dall’Associazione Culturale Pegasus di Cattolica è oggi il più grande premio popolare italiano ed uno dei maggiori d’Europa. La Kermesse si occupa di rilanciare la cultura letteraria stimolando la creatività dei giovani e dei meno giovani, nonchè di scoprire nuovi talenti, occupandosi nel contempo di celebrare coloro che negli anni si sono particolarmente distinti in campo culturale. Oltre a giovani autori e a case editrici emergenti, hanno partecipato alla competizione i grandi marchi editoriali, tra i quali. Mondadori, La nave di Teseo, Harper Collins, Curcio ecc.

Molti gli autori provenienti dall’estero Spagna, Venezuela Brasile, Stati uniti, Inghilterra. Il primo Premio per la narrativa edita, è stato assegnato a Franco Forte e Scilla Bonfiglioli con il Best sellers “La bambina e il nazista” (Mondadori). Il Trofeo Pegasus va a Roberto Pazzi con l’opera “Un giorno senza sera” (La nave di Teseo). Tra i premi della Critica spiccano i nomi di Antonio Pascotto giornalista Caporedattore di newmediaset con l’opera  “Il mondo senza internet” (Male edizioni).

Tra i premi speciali fuori concorso segnaliamo Michele Cucuzza con “Fuori dalle Bolle” (Curcio editore) Book of the year, la star internazionale Joe Jackson con “Gravità Zero – un viaggio nella musica” (Volo libero) il giornalista Andrea Scanzi premio speciale per la comunicazione, L’autore Televisivo Aldo Dalla Vecchia con il Premio alla carriera, il giornalista Santo Pirrotta con il premio speciale giornalista dell’anno. Lo scienziato Sergio Bartalucci con il premio speciale per la fisica. A causa dell’emergenza Covid-19 la cerimonia di premiazione prevista per il 18 aprile è stata rinviata a data da destinarsi.

Ufficio stampa Pegasus

 

Wegil Roma: “L’invisibilità non è un superpotere”. Foto e lastre per dire no alla violenza sulle donne

Wegil Roma. L’invisibilità non è un superpotere. La mostra a cura di Marzia Bianchi con Fondazione Pangea – REAMA, è in corso fino al 6 febbraio 2020

Di portata nazionale e non solo, quello della violenza sulle donne è un tema doloroso che riguarda tutta la società. Risuona come un grido di dolore, disperazione, solitudine, come un grido di aiuto,, trattato dalle pagine della cronaca nera e dai talk show televisivi del dolore con parole e immagini che commuovono e fanno riflettere, ma che poi al di fuori di questi canali resta nell’ombra. Vittime di violenze, la maggior parte delle donne si trovano nell’impossibilità di reagire e trovare la forza per dar voce ad un dolore non solo fisico, ma anche morale con cui sono costrette a convivere. Un dolore che ferisce fuori e dentro, nel corpo e nell’animo, fino a diventare un peso insopportabile se alla lunga si resta da soli.

Wegil Roma. L’invisibilità non è un superpotere mostra di foto e radiografie

A restituire entro un contesto artistico di forte impatto visivo ed emotivo, visibilità a questa realtà drammatica che ancora si nasconde silenziosa negli ambienti dove manca il rispetto e la libertà di essere se stessi, è la mostra “L’INVISIBILITÀ NON È UN SUPER POTERE, Fotografie e lastre per dire no alla violenza sulle donne” che è stata inaugurata a Roma WeGil in Largo Ascianghi 5, il 16 gennaio 2020 alle ore 18.30,  cui hanno collaborato Pangea – Reama, l’Azienda ospedaliera San Camillo Forlanini di Roma e l’ASST Santi Paolo e Carlo di Milano. All’anteprima per la stampa svoltasi il 16 gennaio alle ore 11.00 sono intervenuti Giovanna Pugliese, Assessora al Turismo e Pari opportunità della Regione Lazio,; Alessio D’Amato, assessore alla Sanità e Integrazione Socio-Sanitaria della Regione Lazio; Simona Lanzoni, Vice Presidente Fondazione Pangea Onlus e coordinatrice di Reama; Marzia Bianchi, fotografa, curatrice e collaboratrice Pangea – Reama; Maria Grazia Vantadori – Chirurga, referente Casd – Centro Ascolto Soccorso Donna dell’Ospedale San Carlo e componente Reama; Fabrizio d’Alba, Direttore Generale Azienda Ospedaliera San Camillo – Forlanini e l’attrice Francesca Reggiani.

Wegil Roma. L’invisibilità…mattonelle di Marzia Bianchi

Promossa dalla Regione Lazio e organizzata da LAZIOcrea in collaborazione con la Fondazione Pangea Onlus, promotrice di Reama, la rete per l’Empowerment e l’auto mutuo aiuto per le donne vittime di violenza, l’esposizione, “L’INVISIBILITÀ NON È UN SUPERPOTERE” curata da Marzia Bianchi con Fondazione Pangea – REAMA, presenta 10 fotografie e 10 radiografie che raccontano il mondo di dolore e silenzio in cui vivono le donne vittime di violenza. Autrice delle fotografie è Marzia Bianchi, fotografa e collaboratrice di Pangea – Reama, che ispirandosi alle parole delle donne accolte dallo sportello antiviolenza on line di Reama (www.reamanetwork.org), ha trasformato la narrazione in immagini. Alle fotografie sono affiancate, in totale anonimato delle radiografie gentilmente concesse dall’Ospedale San Camillo Forlanini di Roma e dall’ ASST Santi Paolo e Carlo di Milano, effettuate alle donne arrivate nei Pronto Soccorso e che hanno dichiarato di aver subito violenze.

Wegil Roma. L’invisibilità…pescerossoweb_credits -®Marzia Bianchi

Così afferma la fotografa Marzia Bianchi:” L’invisibilità non è un superpotere… vuole dunque rompere il muro di silenzio che coinvolge le donne che hanno subito violenza: nella mostra sono i loro corpi, le loro lesioni a parlare, intrecciando singole storie in un unico racconto. Le vite delle donne sono diverse eppure lo schema della violenza si ripete, prevalentemente a opera di un compagno, familiare o conoscente”.

Simona Lanzoni, vice presidente di Fondazione Pangea e coordinatrice della rete Reama. sottolinea come la mostra sia l’occasione per noi di svelare quello che molto spesso le donne non riescono a dire o nominare una volta giunte al pronto soccorso. Però i corpi, le lesioni parlano per loro e raccontano di vertigini di orrore quotidiano. Chi accoglie deve saper decodificare i silenzi e attribuire la giusta dimensione alle lesioni incompatibili con quanto narrato”.

L’invisibilità…non è un superpotere…

Mariagrazia Vantadori, chirurga dell’ospedale San Carlo Borromeo, nonché referente del Casd, Centro Ascolto Soccorso Donna del San Carlo ha evidenziato come i tanti anni di attività lavorativa e di esperienza sul campo, l’abbiano portata a decodificarele loro lesioni, ad andare oltre il non detto e ad aiutare le donne a orientarsi per uscire dalla violenza con il sostegno della rete territoriale e dei centri antiviolenza. Far capire loro che quanto accaduto non deve ripetersi mai più e che non sono sole è essenziale e in tal senso i presidi sanitari sono uno snodo importantissimo della rete”.

 L’esposizione nasce dall’esperienza ventennale di Fondazione Pangea che ha incontrato migliaia di donne in tutto il mondo e dall’incontro tra la Dr.ssa Maria Grazia Vantadori, chirurga nonché referente CASD – Centro Ascolto Soccorso Donna dell’Ospedale San Carlo e componente della rete Reama, e la fotografa Marzia Bianchi, collaboratrice di Pangea – Reama. Dopo la tappa romana la mostra sarà ospitata in altri luoghi del Lazio a partire dalla Provincia di Frosinone dal 6 al 27 marzo 2020.

Silvana Lazzarino

 

 L’INVISIBILITÀ NON È UN SUPER POTERE

Fotografie e lastre per dire no alla violenza sulle donne

a cura di Marzia Bianchi con Fondazione Pangea – REAMA.

WeGil – Largo Ascianghi 5, Roma

orario: tutti i giorni 10.00-19.00

Inaugurazione  16 gennaio 2020  ore 18.30

16 gennaio – 6 febbraio 2020

ingresso libero

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Giocattoli antichi della Collezione Capitolina al Museo delle Mura di Roma

Giocattoli antichi esposti dal 14 dicembre 2019 nella mostra “RA-TA-TA-TA, BANG-BANG, SI GIOCA” con una selezione di 137 pezzi appartenenti alla Collezione Capitolina

Da sempre il gioco ha accompagnato il percorso dell’individuo nelle sue diverse età dall’infanzia all’adolescenza, dalla giovinezza alla maturità, inclusa la vecchiaia, così da fargli sperimentare l’entusiasmo di questa attività da considerarsi non solo strumento di svago, ma anche strumento per migliorare le proprie prestazioni

Giocattoli antichi: esposizione a Roma Museo delle Mura

Diversi sono stati i giochi intesi come passatempo che hanno caratterizzato epoche e culture fin dall’antichità: dai greci a romani, e poi in età medioevale e con il Rinascimento l’arte del gioco ha permesso di realizzare nuove strategie ludiche e diversi modi e occasioni per divertirsi unendo anche a volte il lato ginnico e sportivo.

Con il passare dei secoli in sintonia con le trasformazioni socio culturali che hanno visto in particolare con il XXI secolo l’avanzare del progresso scientifico e tecnologico, anche il modo e gli spazi deputati al gioco sono cambiati. L’avvento del digitale e di internet hanno dato vita a contesti nuovi in cui creare la dinamica del gioco spesso simulando la vita reale

Resta però sempre vivo l’interesse per un particolare categoria di giocattoli legati al passato: i giocattoli antichi di cui sarà possibile ammirare una preziosa selezione esposta a partire dal 14 dicembre 2019 a Roma presso il Museo delle Mura. Si tratta di una selezione di esemplari della Collezione capitolina di giocattoli antichi ospitata nell’esposizione “RA-TA-TA-TA, BANG-BANG, SI GIOCA” aperta fino alk 1marzo 2020 ad ingresso libero.

Promossa da Roma Capitale, Assessorato alla Crescita culturale – Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali, la mostra a cura di Emanuela Lancianese ed Ersilia Maria Loreti con una selezione di 137 giocattoli antichi appartenenti alla Collezione capitolina, anticipa la grande esposizione che si potrà ammirare al Museo di Roma a Palazzo Braschi da aprile a settembre 2020 dove per la prima volta verrà esposta al pubblico la più grande selezione della collezione mai messa in mostra.

Giocattoli antichi; esposizione a Roma Museo delle Mura

Per lo più riferibili alla cosiddetta “età d’oro” del giocattolo compresa tra il 1860 e il 1930I i 137 pezzi della Collezione di giocattoli antichi, sono esposti nelle torri dell’antica Porta di S. Sebastiano entro un percorso articolato intorno ad un nucleo di giochi di guerra in cui sono presenti diverse tipologie di aerei e navi, armi, carri armati, fortini e soldatini. La scelta di questa tipologia di giochi risponde all’esigenza di coniugare la conoscenza di una serie di opere della Collezione con la valorizzazione di Porta S. Sebastiano, che era parte dell’antica struttura difensiva della città all’interno della quale armi e militari sono realmente stati presenti per secoli.

Senza disposizione cronologica e tipologica i giochi di guerra si presentano corredati da altri pezzi “fuori contesto” come bambole, pupazzi, macchinine, una bicicletta, un monopattino. Questo al fine di restituire un contesto ludico, libero e senza regole”, e offrire al visitatore la sensazione di affacciarsi in una stanza di bambini per osservare il loro spazio di gioco. Ad esempio ci si può soffermare a curiosare tra soldatini di epoche diverse che si sfidano sugli spalti di castelli in miniatura.

Dislocata su due piani del Museo la mostra “RA-TA-TA-TA, BANG-BANG, SI GIOCA” al primo piano propone per i visitatori un video di animazione (di circa 3 minuti) di presentazione realizzato dal videomaker Francesco Arcuri in cui viene presentato un mondo in miniatura dove prendono vita gli antichi oggetti, colti in dettagli anche minimi, sullo sfondo della città nelle sue attività quotidiane. Il video si si avvale di due differenti tecniche di animazione: la stop motion con cui i giocattoli prendono vita su green screen e l’animazione digitale 2D con cui viene animato lo scenario anch’esso realizzato con elementi appartenenti alla collezione e dove sono inseriti giocattoli.

I giochi di guerra (armi, fortini, soldatini, navi, aerei e carri armati) sono esposti al secondo piano distribuiti in “angoli gioco” accanto a bambole, maschere e macchinine, nella ricostruzione volutamente disordinata e incongrua di una stanza di bambini. Da una parte uno spazio agguato e un angolo dedicato alla lettura, uno spazio domestico per le bambole con un piccolo guardaroba per giocare a travestirsi, e poi diverse imbarcazioni in navigazione sovrastate da velivoli di ogni genere. È presente anche una sala dedicata al gioco libero, con macchine da corsa e personaggi dei cartoni animati, e sono previsti laboratori didattici per scuole, bambini e famiglie di cui verrà data comunicazione.

 

Silvana Lazzarino

 

“RA-TA-TA-TA, BANG-BANG, SI GIOCA”

a cura di Emanuela Lancianese ed Ersilia Maria Loreti.

Museo delle Mura, Roma

dal 14 dicembre 2019 al 1 marzo 2020

ingresso libero

 

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Il Maestro Stefano Mainetti docente al Conservatorio di Santa Cecilia

Il Maestro e compositore ricoprirà l’incarico di docente di Composizione per la Musica Applicata alle Immagini presso il Conservatorio di Santa Cecilia di Roma. Pressol’Università di Tor Vergata -Facoltà di Lettere, il 12 dicembre 2019 terrà la Masterclass “Rendering Revolution” suo progetto presentato pubblicamente nel 2017al MAXXI di Roma

Tra i più accreditati compositori italiani Stefano Mainetti, dalla poliedrica esperienza internazionale, ha assunto, per titoli e meriti, l’incarico di docente di Composizione per la Musica Applicata alle Immagini presso il Conservatorio di Santa Cecilia di Roma, Istituto di Alta Formazione Musicale attualmente diretto da Roberto Giuliani ed afferente al Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca dello Stato Italiano.

Il Maestro Stefano Mainetti

“E’ un incarico che ho accettato con grande piacere e che mi onora” – ha dichiarato a caldo Mainetti – “sia per il prestigio che il Conservatorio di Santa Cecilia si è guadagnato in Italia e nel mondo, sia per gli illustri Maestri che mi hanno preceduto, nel rispetto dei quali proseguirò l’insegnamento di quest’arte che è sempre stata una mia grande passione”. E’ pertanto accompagnato da questo ennesimo riconoscimento ricevuto in carriera, che si aggiunge alla consueta attività di affermato compositore di musica per cinema, televisione e teatro, che Mainetti  si accinge a tenere prossimamente a Roma  una Masterclass su Rendering Revolution; suo progetto presentato pubblicamente nel 2017 al MAXXI – Museo  nazionale delle arti del XXI secolo –  e che sta ricevendo  molti consensi anche all’estero. “Rendering Revolution è una esperienza di musica aumentata” – ci tiene a sottolineare il Maestro.

Aumentata perché aggiunge una dimensione alla musica; oltre al tempo, infatti, aggiunge lo spazio, all’interno del quale si svolge Rendering Revolution, che di fatto e’ un meccanismo che permette di sfruttare questo spazio dentro il quale gli spettatori si muovono; passando da un ambiente all’altro, la partitura cambia in maniera continua e coerente grazie ad una disposizione particolare degli elementi musicali che ne permettono la fruizione“. Mainetti conclude, promettendo di spiegare tutto dettagliatamente nel  workshop romano: “In Rendering Revolution la tecnologia non è vista come una diminutio, bensì come parte integrante del progetto e paritetica alle altre arti qui rappresentate, anche se l’elemento da cui tutto si dipana rimane la musica.

Il Maestro Stefano Mainetti

Oltre due anni di preparazione per ultimare concettualmente Rendering Revolution  sono valsi al musicista romano una Menzione d’Onore dal Conservatorio di Santa Cecilia di Roma per la valenza scientifica e artistica; quello stesso Conservatorio dove Mainetti concluse il corso di Composizione con il massimo dei voti e che da pochi giorni gli ha riconosciuto la Cattedra come Docente.

Su invito dell’Ing. Giovanni Costantini, Direttore del Master in “Sonic Arts” e del Corso di formazione in Music Production, istituiti presso l’Aula del Master Universita’ di Roma Tor Vergata dal 2011, Stefano Mainetti terrà la Masterclass il prossimo 12 dicembre, presso l’Aula del Master (P10) della Facoltà di Lettere (I° Piano – Via Columbia 1)

Il workshop sarà gratuito ma a numero chiuso. Per partecipare bisognerà prenotarsi a [email protected]

Silvana Lazzarino

 

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Ginevra Barboni: un talento di famiglia

Ginevra Barboni tra le 50 registe più promettenti al mondo conferma un talento di famiglia nel mondo del cinema

Ginevra Barboni

Figlia e nipote d’arte Ginevra Barboni conferma il talento di famiglia nel mondo del cinema in qualità di regista e sceneggiatrice.  Ad avvalorarlo la notizia giunta da poco con cui la Black Lab Film Co ha inserito Ginevra Barboni tra le 50 registe più promettenti al mondo. Dopo i successi riscossi all’estero, e non solo in Italia, del suo primo cortometraggio La vita che ti aspetta”, Ginevra è concentrata per realizzare un nuovo lavoro che ha scritto insieme al padre. Si tratta del corto “La chiusura del cerchio”, dalla delicata sceneggiatura che tocca la tematica dell’eutanasia.

“Nasco a Roma il 4 giugno 1989. Dopo aver conseguito due stage in “filmaking” e “digital filmaking” presso la “New York Film Academy” di New York, nel dicembre 2013 ho conseguito la laurea triennale in Studi Italiani presso l’Università La Sapienza di Roma con una tesi in critica letteraria dal titolo “Perelà, un uomo di fumo a cavallo fra due secoli” – racconta di sé Ginevra. Suo nonno è stato E. B. Clucher: da “Lo chiamavano Trinità” in poi, tanto per citare un titolo tra i tanti film che ha diretto, ha fatto un pezzo di storia indimenticabile del nostro cinema. Suo padre, Marco Tullio, è  noto sceneggiatore di cinema e tv, e negli ultimi anni anche scrittore di successo..

Ginevra Barboni e Tommaso Maggi, con i rispettivi padri Marco Tullio Barboni noto sceneggiatore e regista e Angelo Maggi doppiatore

E’ del 2016 la Laurea Magistrale in Televisione, Cinema e New Media di Ginevra, conseguita  presso l’Università IULM di Milano con una tesi, seguita dal prof. Giovanni Chiaramonte, intitolata “Lo Specchio di Andrej Tarkovskij: un film tra memoria e ricordo. “In quello stesso anno frequento il corso di formazione “Scrivere con la luce” di Ercole Visconti presso la Scuola Civica di Cinema Luchino Visconti di Milano, e l’anno seguente partecipo alla Masterclass “Showrunner: creare e produrre serie tv” di Neil Landau dell’ UCLA, School of Theatre, Film and Television” – ricorda Ginevra con tanta nostalgia.

Nell’inverno del 2016 ricopre anche il ruolo di assistente alla regia nel programma “Master of Photography” prodotto da Sky Arte e nel 2017 come operatrice di macchina in studio e per i confessionali nella seconda edizione dello stesso programma.

Ginevra Barboni e Tommaso Maggi e i rispettivi genitori

Non contenta di aver già ottime basi professionali, Ginevra si specializza ulteriormente lo scorso anno con un master in “Direttore della fotografia, operatore di ripresa e montaggio” presso l’Accademia Nazionale del cinema di Bologna tenuto dai docenti Mauro Marchetti, Rocco Marra e Paolo Vanghetti.

Ginevra continua a raccontarsi con il suo sorriso luminoso,  che non la abbandona mai: “Ho imparato nel set a lavorare a fianco di mio padre già dal 2008, come assistente alla regia e aiuto operatore per suoi cortometraggi, tra i quali  “Il grande forse” con Philippe Leroy e Roberto Andreucci. La fotografia era di Maurizio Calvesi e le Musiche di Franco Micalizzi. Ho poi continuato con “Chimeres Absentes” di Fanny Ardant, “Pensiero Giallo” ed “Idea Malvagia” di Pierfrancesco Campanella, e ho fatto anche il direttore della fotografia nel film “Tundra” di Federico Mattioni. E di mio nonno ho sempre ammirato tutta la sua produzione, ovviamente“. Quest’anno Ginevra Barboni ha realizzato come autrice, produttrice e regista, la sua opera prima, il cortometraggio “La vita che ti aspetta”, insieme al collega ed amico Tommaso Maggi, figlio d’arte anch’egli: suo padre Angelo Maggi è quel magnifico  doppiatore che tutto il mondo conosce, ad esempio, come voce italiana di mostri sacri come Tom Hanks o Bruce Willis.

Ginevra Barboni

Sono così felice che la mia prima creatura cinematografica abbia già riscosso finora ben quindici riconoscimenti: da poco tempo l’abbiamo presentato ai festival internazionali, ed è stato un esordio straordinario”.

Ricordiamo infatti che la pellicola ha vinto come miglior sceneggiatura originale al Los Angeles Film Award, miglior cortometraggio a tema LGTBQ al Detroit Shetown Film Festival e miglior cortometraggio a tema LGTBQ al Lady Filmmakers Festival.

A ciò si sono aggiunti altri prestigiosi traguardi: miglior cortometraggio italiano alla competizione mensile e Grand Jury Award alla competizione annuale all’Oniros Film Festival; premio “La città del cortometraggio” al Social Word Film Festival; miglior regista del festival al Barcelona Planet Film Festival.

Per concludere, miglior cortometraggio e miglior Cinematographer all’European Cinematography Award; Award of distinction al Canada Short Film Festival; e ben 4 nominations: all’Indie Short Fest del Los Angeles International Film Festival come miglior cortometraggio a tema LGTBQ e miglior regista; come miglior cortometraggio straniero al Gold Movie Award; per la miglior attrice protagonista al Barcelona Planet Film Festival. Ulteriori info a  www.ginevrabarboni.com

Silvana Lazzarino

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IO e LEI: la Serie TV sulle Donne diretta da Massimo Ferrari su Sky Arte

Io e Lei: la nuova serie tra fiction e documentario in sei episodi dove sei attrici interpretano sei grandi artiste del secolo scorso, con la colonna sonora di Francesco Ruggiero. I primi due episodi in onda dal 29 novembre 2019. Prodotta da MaGa Production

Sei attrici, attraverso un percorso creativo, interpreteranno altrettante grandi artiste del secolo scorso. Nelle prime due puntate Lorenza Indovina e Matilde Gioli vestiranno i panni di Alda Merini e Franca Rame  Lasciare che le attrici si possano specchiare in un’artista per cercare di conoscere l’umanità, la fragilità, anche oltre l’apparenza della vita pubblica e del successo.

Io e Lei in onda su Sky Arte

È questa la chiave di racconto di Io e Lei“, la nuova serie in sei episodi in onda su Sky Arte (canale 120 e 400 di Sky) dal 29 novembre. La serie, prodotta da MaGa Production, seguirà sei attrici nel loro percorso creativo, tra documentario e fiction, per interpretare sei grandi artiste del secolo scorso: Alda Merini, Franca Rame, Janis Joplin, Tamara de Lempicka, Marlene Dietrich e Maria Callas. I primi due episodi andranno in onda il 29 novembre dalle 21.15 e saranno disponibili anche On Demand. Nel primo Lorenza Indovina vestirà i panni di Alda Merini, mentre nel secondo Matilde Gioli andrà sulle tracce di Franca Rame.

Io e Lei in onda su Sky Arte

Le altre attrici che si misureranno con questa sfida saranno Greta Scarano (Janis Joplin), Gabriella Pession (Tamara de Lempicka), Elena Radonicich (Marlene Dietrich) e Valentina Lodovini (Maria Callas). Nello specifico “Io e Lei”, a metà tra il documentario e la fiction, seguirà le interpreti, tra camerino e palco, trucchi, costumi, appunti e interviste, nel percorso artistico e umano che compiranno per entrare nei panni, ma soprattutto nel cuore, di alcune tra le più grandi artiste del Novecento.

La nuova serie in onda su Sky Arte aspira ad essere un viaggio nell’intimità di donne che hanno fatto dell’arte la loro vita e che, proprio grazie all’arte della recitazione, sarà possibile far rivivere. La serie è diretta dal regista Massimo Ferrari, la fotografia è invece affidata a Blasco Giurato (Nuovo Cinema Paradiso) mentre la colonna sonora originale è stata composta da Francesco Ruggiero.

Silvana Lazzarino

 

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Galleria di Arte Moderna Roma: “I modi delle mode” e FuoriSerie

Galleria dì Arte Moderna di Via F. Crispi a Roma: nell’ambito della mostra “Donne, corpo e immagine tra simbolo e rivoluzione l’incontro I modi delle mode. Il vestire quotidiano delle donne italiane ovvero l’epifania del tempo (1860-1960)” il 29 ottobre 2019  e  fino al 10 novembre 2019 “FuoriSerie” con le opere di Elisa Montessori

Nell’ambito della mostra “DONNE CORPO E IMMAGINE TRA SIMBOLO E RIVOLUZIONE” a Roma alla Galleria d’Arte Moderna di Via Crispi che si sofferma sul cambiamento dell’identità e dell’immagine femminile restituito dall’arte tra fine Ottocento e contemporaneità, da non perdere  tra gli appuntamenti quello con  l’incontro “I modi delle mode. Il vestire quotidiano delle donne italiane ovvero l’epifania del tempo (1860-1960)”  e  con “Fuori Serie” dedicato alle nuove opere di Elisa Montessori visibili fino al 10 novembre 2019

Galleria dì Arte Moderna Roma: "I modi delle mode" e FuoriSerie

Galleria d’Arte Moderna di Roma di Via F. Crispi: incontro e opere di E Montessori

All’incontro “I modi delle mode. Il vestire quotidiano delle donne italiane ovvero l’epifania del tempo (1860-1960” a cura di di Alberto Manodori Sagredo in programma il 29 ottobre 2019 alle ore 16.30, intervengono: Carlo Birrozzi, Direttore dell’Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione; Simone Bessi, Annamode storica sartoria per il Cinema e Teatro; Rossana Buono, storica dell’arte, Università di Roma “Tor Vergata”; Simonetta Baroni, storica dell’arte. L’incontro si avvale della collaborazione delle cattedre di Arti visive del XXI secolo e di Storia della fotografia e del Dipartimento di Storia, Patrimonio culturale, Formazione e Società dell’Università di Roma “Tor Vergata”.

Dal 15 ottobre è stata inserita la sezione “FUORISERIE”, dedicata all’opera di Elisa Montessori (Genova 1931) artista che opera fin dagli anni Cinquanta e ancora in piena attività creativa. Fin dagli inizi, con  il grande scultore e pittore Mirko Basaldella negli anni Cinquanta, emerge il suo indagare una ricerca di nuove forme  e linguaggi sperimentali attraverso diverse tecniche quali la tempera, l’olio, il mosaico e il lavoro su carta, sempre in contatto con i vari gruppi che andavano delineandosi, ma dando vita ad un percorso personale libero dalle tendenze più seguite nel panorama contemporaneo. Sono presenti per questa occasione cinque dipinti selezionati fra i suoi lavori più interessanti degli anni Ottanta e Novanta del Novecento. Dipinti che rientrano in una proposta di donazione di opere a Roma Capitale, Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali.

Galleria dì Arte Moderna Roma: "I modi delle mode" e FuoriSerie

Galleria d’Arte Moderna di Via Crispi Roma, incontro e opere di E Montessori

Da sottolineare l’interesse dell’artista per le relazioni possibili tra segno, immagine e poesia che viene testimoniato dalla presenza di un grande quaderno “di segni”, appositamente realizzato per la Galleria d’Arte Moderna di Roma e inserito nella donazione avviata.

L’immagine della donna, filo conduttore della mostra “DONNE CORPO E IMMAGINE TRA SIMBOLO E RIVOLUZIONE” a cura di Arianna Angelelli, Federica Pirani, Gloria Raimondi, Daniela Vasta, aperta fino al 10 novembre 2019, prevede nella sua programmazione un ampio programma di eventi culturali e nuove opere di cinque tra le più importanti artiste di richiamo internazionale quali: Marina Abramović, Carla Accardi, Mirella Bentivoglio, Maria Lai e Titina Maselli), alle quali è stata dato spazio attraverso ciclo “Omaggi alle Artiste”.  L’esposizione delle loro opere ha permesso di soffermarsi sulle loro scelte linguistiche e poetiche e sulle differenti modalità di intendere il proprio impegno nell’ambito artistico e pubblico.

Galleria d’Arte Moderna di Via Crispi Roma, incontro e opere di E Montessori

Promossa da Roma Capitale Assessorato alla Crescita Culturale,-Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali,  l’esposizione “Donne copro e immagine tra simbolo e rivoluzione” presenta cento opere tra dipinti, sculture, grafica, fotografia e video, di cui alcune mai esposte in precedenza o non esposte da lungo tempo, provenienti dalle collezioni di arte contemporanea capitoline. Un percorso che sottolinea come  l’universo femminile sia stato sempre oggetto prediletto dell’attenzione artistica: da oggetto da ammirare, in veste di angelo o di tentatrice, a soggetto misterioso che s’interroga sulla propria identità, fino alla nuova immagine nata dalla contestazione degli anni Sessanta.

Nella serie dei ritratti esposti al secondo piano spicca, tra gli altri, il volto di Elisa, la moglie di Giacomo Balla, ritratta mentre si volta per guardare qualcosa o qualcuno dietro di sé, in questo sguardo è tutta la forza espressiva del suo trasformare lo stupore in seduzione e curiosità. Alle dinamiche e le relazioni tra gli sviluppi dell’arte contemporanea, l’emancipazione femminile e le lotte femministe è dedicata l’ultima sezione con materiale documentario da ARCHIVIA–Archivi Biblioteche Centri Documentazione delle Donne – e testimonianze di performance e film d’artista di alcune protagoniste di quella stagione.

Silvana Lazzarino

FUORISERIE

dedicata all’opera di ELISA MONTESSORI

Galleria d’Arte Moderna, Via Francesco Crispi, Roma

fino al 10 novembre 2019

incontro: “I modi delle mode. Il vestire quotidiano delle donne italiane

ovvero l’epifania del tempo (1860-1960)”

Galleria d’Arte Moderna di Roma

Via Francesco Crispi, 24

29 ottobre 2019 ORE 16.30

Informazioni e prenotazioni Tel. 060608 (tutti i giorni 9.00-19.00)

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Dario Ballantini in “Da Balla a Dalla”

Dario Ballantini rende omaggio a Dalla con lo spettacolo “Da Balla a Dalla. Storia di un’imitazione vissuta” Licinio Productions, a Milano il 28 ottobre 2019 al Teatro Manzoni.

 Dario Ballantini rende omaggio all’amico e grande cantautore, reinterpretando una parte scelta della sua straordinaria produzione artistica con lo spettacolo “Da Balla a Dalla. Storia di un’imitazione vissuta   Licinio Productions che va in scena il 28 ottobre alle 20.45 al Teatro Manzoni a Milano,

Dario Ballantini, spettacolo al Teatro Manzoni Milano

A firmare la regia e il progetto di questo imperdibile spettacolo musicale è Massimo Licinio, mentre Dario Ballantini è la voce e l’autore del testo. Lo spettacolo intende ricordare Dalla visto attraverso il racconto di vita vera di Dario che, da fan imitatore giovanissimo e pittore in erba, aveva scelto il cantautore emiliano come soggetto di mille ritratti e altrettante rappresentazioni da imitatore trasformista fino all’incontro vent’anni dopo in cui i ruoli si sono, come in un sogno, ribaltati facendo sì che Lucio diventasse un sostenitore del successo di Dario, come pittore e trasformista.

Dario Ballantini insieme ai musicisti Richard Arduini alla batteria, Matteo Balani al basso, Francesco Benotti alla chitarra, Alessandro Carlà alle tastiere e Walter Calafiore al sax, racconta minuziosamente i passaggi della carriera di Dalla, cantando con la voce sorprendentemente fedele all’originale e trasformandosi “dal vivo” in lui. Tra un brano e l’altro, scorrono sul proiettore le decine di foto tratte dai disegni di Ballantini sui diari scolastici che rivelano la maniacale passione per Dalla, che ha avuto modo di rendersi conto di questa nascosta passione durante la mostra alla Triennale Bovisa di Milano dove Lucio cantò per un’ora, mentre Dario dipingeva. La direzione musicale è di Francesco Benotti, i costumi di Cinzia Ferraguti, scenografia di Sergio Ballantini.

Silvana Lazzarino

 

DARIO BALLANTINI in DA BALLA A DALLA

Storia di un’imitazione vissuta

progetto e regia di MASSIMO LICINIO

scritto e cantato da DARIO BALLANTINI

Teatro Manzoni

Via Manzoni, 42  – 20121  MILANO

Lunedì 28 ottobre 2019 – ore 20,45

biglietti; Prestige € 22,00

 – Poltronissima € 20,00 – Poltrona € 18,00

– Under 26 anni € 15,00

Per informazioni: [email protected]

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Carlo Levi: la sua vita in scena al Teatro Elettra a Roma

Carlo Levi ricordato nello spettacolo “SIPARIO A CANCELLI, Le mille patrie di Carlo Levi” al Teatro Elettra di Roma dal 17 al 20 ottobre con la regia di Vittorio Pavoncello 

Raffinata e comunicativa nel suo restituire i battiti delle emozioni che accompagnano ogni gesto, azione e scelta, la poetessa, scrittrice e giornalista Michela Zanarella dalla rara sensibilità ha dato vita a raccolte poetiche di successo in cui si leva l’ascolto più alto delle emozioni tra ricordi, desideri, speranze legate a contesti intimi e sociali, dove è dato spazio alla speranza e a quell’amore autentico fatto anche di silenzi in cui ritrovarsi.

Carlo Levi., lo spettacolo in scena a Roma Teatro Elettra dal 17 al 20 ottobre 2019

Michela Zanarella ha curato la raccolta poetica Senza Pietre edita da Progetto Cultura in cui sono riunite liriche che un gruppo di poeti ha voluto dedicare a Carlo Levi, figura di grande spessore umano, sociale protagonista al Teatro Elettra per tre giorni dove viene messa in scena la sua vita con la regia e testo di Vittorio Pavoncello.

Da non perdere  questo importante appuntamento con la messa in scena della Vita di Carlo Levi al Teatro Elettra a Roma (Via Capo d’Africa, 32- 500 m Metro Colosseo) nei giorni 17-18-19 ottobre ore 21,00 e domenica 20 ottobre alle ore ore 18,00.

Lo spettacolo UN SIPARIO A CANCELLI, Le mille patrie di Carlo Levi dopo la prima all’Auditorium Sant’Anna di Matera 2019 Capitale della Cultura Europea, arriva al Teatro Elettra dal 17 al 20 ottobre:  restituendo per la prima volta in scena, la vita di Carlo Levi, non solo quella del suo noto esilio lucano narrato in “Cristo si è fermato ad Eboli”, ma la storia di un uomo che ha attraversato settanta anni di vita italiana.

Si ripercorre la sua attività artistica di pittore, scrittore, Senatore della Repubblica e di poeta, compresi gli ultimi anni della vita nei quali, sebbene semi cieco, continuò con tenacia a dipingere e scrivere. Viene restituito un ritratto in movimento grazie all’autore e regista Vittorio Pavoncello che ha ambientato la storia e la memoria in diverse stazioni italiane.  Oreste Valente  interpreta n Carlo Levi alla ricerca di una sua memoria e identità che è anche quella dell’essere attore. Le musiche sono di Lucio Gregoretti composte per sola fisarmonica eseguite dal vivo da Gianni Mirizzi, mentre Roberta Budicin firma i costumi ed i prodigiosi occhiali sono di Federica Imbarrato.

Venerdì 18 ottobre alle ore 18.30 prima dello spettacolo vi sarà la presentazione della raccolta di poesie “Senza Pietre” (edizioni Progetto Cultura) dedicate a Carlo Levi da parte di un gruppo di poeti e curata da Michela Zanarella. Interverranno i poeti Simone Carunchio, Davide Cortese, Flaminia Cruciani, Letizia Leone, Serena Maffia, Marina Marchesiello, Roberto Piperno, Luciana Raggi, Anna Santoliquido, Fabio Strinati, Michela Zanarella. Presenta la scrittrice Angela Donatelli.

Silvana Lazzarino

“SIPARIO A CANCELLI, Le mille patrie di Carlo Levi”.

TEATRO ELETTRA

via Capo d’Africa, 32- 500 m Metro Colosseo Roma

17-18-19 ottobre ore 21 – domenica 20 ore 18

INFO e PRENOTAZIONI [email protected]: 340 198 1250 -3755658934

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Napoleone e lo scultore José Álvarez Cubero

Napoleone, il Quirinale, i Musei Vaticani. I fregi di José Álvarez Cubero per la Camera da Letto dell’Imperatore il recente libro di Ilaria Sgarbozza (Edizioni Musei Vaticani, Città del Vaticano 2019)  sarà presentato a Roma nell’ambito della Rassegna Libri Barberini/Corsini il 2 ottobre 2019 a Palazzo Barberini

Entro la stagione del neoclassicismo accanto a nomi di spicco quali Auguste Dominique Ingres e Jacques-Louis David, che seppero, ciascuno con una propria specificità, restituire con i loro ritratti i fasti ed i trionfi del grande Napoleone durante gli anni del suo impero, sottolineandone forza e potere e quell’aura divina di cui amava circondarsi, da sottolineare la figura di José Álvarez Cubero scultore spagnolo molto attivo tra Parigi e Roma, ricordato in particolare per la realizzazione dei fregi per la Camera da Letto dell’Imperatore al Quirinale, dove ogni decorazione doveva avere fini celebrativi.

A restituire la storia e le vicende politiche che portarono al progetto e alla realizzazione del fregi fino al loro smontaggio e alla messa in deposito in seguito alla sconfitta di Napoleone e al ritorno del Pontefice al palazzo del Quirinale, è il volume scritto da Ilaria Sgarbozza funzionario storico dell’arte del Ministero per i Beni e le Attività Culturali con un’intensa attività di anni di ricerca centrata in particolare sul rapporto tra arte e politica e sulla storia dei Musei e delle Istituzioni culturali.

Il libro Napoleone, il Quirinale, i Musei Vaticani. I fregi di José Álvarez Cubero per la Camera da Letto dell’Imperatore” edito da Musei Vaticani (Città del Vaticano 2019) sarà presentato a Roma il prossimo 2 ottobre 2019 nell’ambito della rassegna LIBRI BARBERINI / CORSINI negli spazi di Palazzo Barbnerini presso la Sala Conferenze alle ore 17.00. Ad introdurre l’incontro sarà Flaminia Gennari Santori, Direttrice delle Gallerie Nazionali Barberini Corsini, mentre a parlare di questa interessante opera saranno Barbara Jatta Direttore dei Musei Vaticani, Matteo Lafranconi, Direttore del Complesso “Scuderie del Qurinale” e Matteo Nucci scrittore.

Entro il contesto romano della vivace età napoleonica, vengono analizzati i fregi neoclassici (24 monumentali rilievi) scolpiti da José  Álvarez Cubero per decorare la sontuosa Camera da Letto dell’Imperatore al Quirinale, dove tutto l’arredamento aveva un intento celebrativo. Raffiguranti scene mitologiche e storie dell’antica Roma e dell’antica Grecia, essi, conservati fino ad oggi entro il deposito della Pinacoteca Vaticana, per la prima volta grazie a questo volume riacquistano la propria identità storico-artistica in attesa do essere svelati al pubblico.

I volume è arricchito da un  focus sulla vita e sulla carriera dell’artista spagnolo, con puntuali rimandi alle sue opere conservate in alcuni dei più importanti musei d’Europa. Sono anche riportati i risultati delle indagini scientifiche e dell’intervento di spolveratura, fino alla descrizione strutturale dei rilievi con cenni sulla loro storia conservativa, con alcune considerazioni sull’auspicato restauro e sulla futura esposizione al pubblico. L’ingresso all’evento è gratuito fino ad esaurimento posti.

Ilaria Sgarbozza: vive a Roma ed è funzionario storico dell’arte del Ministero per i Beni e le Attività Culturali. Svolge da lunghi anni attività di ricerca, interessandosi principalmente del rapporto tra arte e politica, dunque della storia dei musei e delle istituzioni culturali. Nel 2013 ha pubblicato per le Edizioni dei Musei Vaticani il volume Le Spalle al Settecento. Forma, modelli e organizzazione dei musei nella Roma napoleonica. Ha dedicato studi e saggi alla produzione figurativa e al collezionismo pubblico e privato dei secoli XVIII e XIX. Ha collaborato a mostre di riferimento su artisti e fenomeni artistici di età moderna.

Silvana Lazzarino

RASSEGNA LIBRI BARBERINI/CORSINI

Napoleone, il Quirinale, i Musei Vaticani.

I fregi di José Álvarez Cubero per la Camera da Letto dell’Imperatore” 

di Ilaria Sgarbozza

(Edizioni Musei Vaticani, Città del Vaticano 2019)

Palazzo Barberini (Sala Conferenze, II piano)

Via delle Quattro Fontane 13, Roma

Mercoledì 2 ottobre 2019, 17,00

Ingresso libero  fino ad esaurimento posti

Per informazioni: tel. 06-4824184, e-mail: [email protected]

 

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Premio Internazionale “Voci- Città di Roma”: grande attesa per la cerimonia di premiazione

Premio Letterario Internazionale “Voci -Città di Roma”: la cerimonia si svolgerà a Roma il 5 ottobre 2019 alle ore 16.00 presso l’Aula Magna della Fondazione Centro Sperimentale di Cinematografia

Poche arti come la scrittura tra romanzo, racconto, poesia permettono di recuperare e fissare nel tempo stralci di storie passate e presenti, accadute o rubate all’immaginazione restituendo il divenire e il trasformarsi delle emozioni tra gioie e dispiaceri, entusiasmi e nostalgie che scandiscono spesso le scelte della vita, talora inconsapevolmente.

Maria Rizzi Presidente Iplac

Nell’ambito del Circolo IPLACInsieme per la Cultura, fondato nel 2007 da Maria Rizzi scrittrice di successo, specie di gialli, insieme al padre Nicola Rizzi, ed a 13 soci, è stato dato vita al Premio “VOCI CITTA’ DI ROMA” che quest’anni è giunto alla XIV edizione con grandi adesioni di partecipanti e ottimo giudizio da parte della critica. Si tratta di un Premio che abbraccia diverse sezioni e sottosezioni compresa quella della Poesia in metrica dedicata a Nicola Rizzi di cui porta il nome, a sottolineare il gran talento di questo autore per il sonetto attraverso cui ha descritto l’intensità della vita nelle sue diverse sfumature tra desiderio, malinconia, rinascita e attesa.

Dietro la realizzazione di questo prestigioso e importante Premio vi è tutto l’impegno svolto ogni anno da Maria Rizzi con professionalità e passione insieme ai suoi collaboratori, molti dei quali giurati con cui vengono valutate le opere in concorso e pianificate e organizzate le diverse fasi della premiazione. In questo splendido percorso, infatti, a fianco di Maria Rizzi fin dalla prima edizione, sono stati e continuano ad essere, nomi illustri del panorama letterario nazionale tra scrittori, poeti, critici letterari.

Premio letterario Voci cittò di Roma. Laila Scorcelletti

Tra questi: Roberto Mestrone presidente della giuria del Premio, poeta e critico letterario, Sandro Angelucci poeta, saggista e critico letterario, Laila Scorcelletti scrittrice, cantante e attrice, Loredana D’Alfonso scrittrice, giornalista- pubblicista e critico letterario, Federica Sciandivasci, poetessa, scrittrice, Nunzia Gionfriddo, scrittrice, saggista critico letterari, Roberto De Luca scrittore e poeta, Paolo Buzzacconi poeta scrittore e critico letterario, Alberto Canfora poeta, scrittore, autore di testi per canzoni,  pittore e scultore, Aurora De Luca scrittrice, poeta e critica letteraria ed altri.

Molti di loro hanno fatto parte della giuria di quest’anno. Una squadra molto affiatata pronta ad onorare la Cerimonia di premiazione di questa XIV edizione del Premio Letterario Internazionale “Voci -Città di Roma” che si svolgerà a Roma il 5 ottobre 2019 alle ore 16.00 presso l’Aula Magna della Fondazione Centro Sperimentale di Cinematografia in Via Tuscolana 150. A presentare saranno Maria Rizzi e Laila Scorcelletti, le letture a cura di Rodolfo Vettor e Paolo Di Santo, con intermezzi musicali a cura di Stefano Mhanna.

Diverse sono le sezioni e sottosezioni che spaziano dalla poesia (tema libero, a tema, in dialetto, in metrica) al racconto breve, dalla narrativa alla saggistica, compresa la sezione dedicata ai giovani con la Borsa di studio “Gaetano Piccolella”.

Oltre 1180 opere sono state attentamente analizzate e valutate da una giuria di esperti presieduta da Roberto Mestrone poeta e critico letterari, con Presidente onorario il Prof Nazario Pardini poeta, scrittore, saggista e critico letterario. La giuria vanta nomi di eccellenza nel panorama della poesia, narrativa e critica letteraria: accanto a Sandro Angelucci, Paolo Buzzacconi, Alberto Canfora, Loredana D’Alfonso, Franco De Luca, sono Massimo Chiacchiararellli, Flavio Ermini, Michele Cortellazzo, Nunzia Gionfriddo, Lidia Guerrieri, Hafez Haidar e Daniela Quieti, e ancora Patrizia Stefanelli, Toni Toniato e Vittorio Verducci.

Nella giuria erano anche i Gruppi di lettura delle Biblioteche: B. Comunale di Rocca di Papa (RM), B. della Cartiera Latina “Fabrizio Giucca” (Roma), B. “Luigi Chiarini” della Fondazione Centro Sperimentale di Cinematografia (Roma).

Anche grazie a questo importante Premio la cultura sta ritrovando spazio nella quotidianità dei ragazzi che si mostrano sempre più interessati alla scrittura quale forma di comunicazione personale attraverso cui raccontare e raccontarsi.

Silvana Lazzarino

 

SEZIONI DEL PREMIO LETTERARIO INTERNAZIONALE “VOCI CITTÀ’ DI ROMA”

A 1 Poesia in italiano a tema libero; A2 – Poesia a tema “VERSO DEL VINO”; A3 –  Poesia  in  dialetto;  A4  –  Poesia  in  metrica  “Nicola  Rizzi”;  B – Libro  Edito di Poesia; C – Racconto breve; D – Narrativa Edita; E – Saggistica Edita. Unitamente alla sezione “Giovani – Borsa di studio “Gaetano Piccolella”.

 

Emozioni senza tempo: successo alla libreria Mangiaparole a Roma

Emozioni senza tempo il recente libro di poesie dell’autrice romana è stato presentato lo scorso 21 settembre 2019 alla libreria Mangiparole. Ad accompagnare la presentazione il video dedicato alle opere dell’artista Patrizia Canola.

Erano presenti all’evento Sabrina Consolini giornalista, critica d’arte, organizzatrice di eventi e Stefania Savino della SaMa edizioni, insegnante, scrittrice e poetessa.

Grande successo per il libro Emozioni senza tempo di Silvana Lazzarino, presentato Roma  lo scorso 21 settembre 2019 presso la libreria Mangiaparole in Via Manlio Capitolino 7/9. Il pubblico entrando in sala non solo è rimasto colpito dalla location dallo stile moderno, ma si è lasciato conquistare dalle immagini dei dipinti dell’artista Patrizia Canola che scorrevano sul monitor ad introdurre nell’atmosfera della serata. E’ di Patrizia Canola l’immagine di copertina del libro di Silvana Lazzarino dove si possono ammirare le “Ortensie” blu scelte dall’autrice perché in esse è racchiuso il vero senso che accompagna l’intera raccolta, legata alla continuità della vita in linea con l’equilibrio di materia e spirito, finito e infinito, propri della Natura e del creato.  Ad introdurre l’evento letterario è stata Lisa Lombardi, che dopo un’ incisiva presentazione inerente l’autrice Silvana Lazzarino e l’artista Patrizia Canola con riferimento all’immagine di copertina delle Ortensie, ha passato la parola a Sandro Angelucci, famoso critico letterario, saggista e raffinato  poeta, che ha tenuto alta l’attenzione del pubblico in sala con la sua presentazione restituendo i contenuti più profondi insiti nelle liriche della poetessa. In esse si parla di emozioni legate al contesto personale nelle proiezioni che derivano dal constatare i molteplici aspetti della Natura che ora rivela, ora nasconde i suoi luoghi fisici e metafisici, finiti e infiniti, e ancora che sviluppa possibili sinergie di pensiero atte a ritrovare quell’armonia dei contrari in cui recuperare l’essenza di ogni essere, perché il senso di ogni evento vicino o lontano è all’origine di tuto nella ciclicità di un tempo sospeso in cui tutto torna al punto di inizio.

Emozioni senza Tempo la presentazione alla libreria Mangiaparole.  Silvana Lazzarino e Sandro Angelucci

Dopo la splendida presentazione di Sandro Angelucci, Lisa Lombardi ha ripreso la parola per intervistare Silvana Lazzarino giornalista pubblicista, che ha risposto con semplicità e disinvoltura alle domande raccontando i suoi interessi tra poesia e arte,  compreso l’intervistare personaggi di successo tra cui la stessa Patrizia Canola. Non solo, ma tra le interviste la poetessa ha accennato anche a quelle da lei rivolte ad autori cinematografici come lo sceneggiatore e regista Marco Tullio Barboni, da qualche anno anche scrittore di successo, e al compositore e Direttore d’orchestra Franco Micalizzi noto per le colonne sonore dei film western, ma soprattutto polizieschi specie degli anni Settanta e Ottanta, da citare le colonne sonora da lui composte per “ Lo chiamavano Trinità” (1970) film western diretto dal padre di Marco Tullio Barboni E.B. Clucher (pseudonimo di Enzo Barboni) e anche per “L’ultima neve di Primavera” (1973) diretto da Raimondo Del Balzo.

Una domanda in particolare ha permesso alla poeta di parlare di come fosse nata la sua idea di dare vita a questo connubio tra poesia e arte a partire da opere di artiste di fama internazionale cui si è ispirata per i suoi versi, con un profondo sguardo alla loro arte basato anche sui suoi studi universitari. Non a caso il suo precedente libro di poesie “La seduzione dell’immagine. Dall’arte ai versi poetici: Alba Gonzales e Patrizia Canola mie muse ispiratrici (ECTL 2017 ) è stato molto apprezzato e di recente lo scorso giugno ha ricevuto il premio assoluto al Concorso Rosse Pergamene del nuovo umanesimo ideato da Anna Manna nota poetessa  e organizzatrice di eventi di ampio respiro.

da six Stefania Savino Silvana Lazzarino  Sabrina Consolini

Silvana Lazzarino si è poi soffermata sulle attività svolte dall’Associazione il Valore del Femminile di cui è Presidente Virginia Vandini sociologa, supervisor trainer counselor ad approccio immaginale, e direttrice della Scuola di Counseling ad orientamento psico-corporeo-Con professionalità e passione, Virginia Vandini insieme al suo staff organizza e svolge corsi, seminari volti a formare figure professionali nel settore del counseling e a dare guide e percorsi per migliorare la propria vita, guardando al benessere interiore.

Si è anche parlato della Lega del Filo d’Oro di cui la poetessa Silvan Lazzarino è sostenitrice da 13 anni: lei stessa ha voluto parlare dei questa notissima Associazione nata nel 1964, impegnata per l’assistenza, la riabilitazione ed il reinserimento nella famiglia e nella società delle persone sordocieche e pluriminorate psicosensoriali.

Inoltre si è parlato di alcune collaborazioni giornalistiche che l’autrice ha avuto nel passato tra cui Radio Vaticana  (Programma Pagine Fogli) e la rivista bimestrale del Centro Studi CSC “Il Ragazzo Selvaggio” che si occupa del mondo del cinema e della televisione, dei festival con un occhio attendo ai ragazzi sviluppando percorsi educativi e formativi attraverso il cinema.

Ogni lirica da “Macrocosmo” aNotturno”, da “Aspettando l’aurora” a “Paura d’amare”  è racchiuso il pensiero dialogante di un animo che ama esplorare gli orizzonti del creato nella sua interezza, in riferimento al contesto umano, e a quanto svelato e rivelato negli orizzonti di una natura dove tutto è sospeso tra materia e spirito nel suo divenire. Tutto torna e non finisce.

da six Lisa Lombardi Silvana Lazzarino Sandro Angelucci

Silvana Lazzarino con questa raccolta edita di poesie Emozioni senza Tempo’ si è aggiudicata il terzo posto alla 19/a Edizione del Concorso Internazionale Poetico Musicale organizzato dalla Delegazione Provinciale di Lecce del Cenacolo Accademico Europeo Poeti nella Società e inoltre è rientrata nella cinquina dei finalisti per la sezione poesia edita al Premio letterario Internazionale “Voci città di Roma”. organizzato dall’IPLAC Associazione Insieme per la cultura di cui è Presidente Maria Rizzi scrittrice di successo specie per i gialli. La cerimonia di premiazione del Premio “Voci città di Roma” dove saranno svelati i risultati per tutte le sezioni, si svolgerà il 5 ottobre 2019 alle ore 16.00 presso l’Aula Magna della Fondazione Centro Sperimentale di Cinematografia a Roma (in Via Tuscolana 150).

Grandi applausi alla fine per la poetessa Silvana Lazzarino, la presentatrice e organizzatrice della serata Lisa Lombardi, impeccabile per professionalità e stile e per il critico letterario Sandro Angelucci fine poeta e saggista che ha egregiamente sottolineato i punti salienti dell’opera poetica.

Tra il pubblico si sono distinte Sabrina Consolini giornalista, critica d’arte ed organizzatrice di eventi e ufficio stampa, Stefania Savino, Casa editrice SaMa edizioni, insegante, scrittrice di racconti per bambini e adulti, ma anche poetessa raffinata e sensibile. LE FOTO pubblicate sono di Lorenzo De Poli

 

COMMENTO AL LIBRO DI SILVANA LAZZARINO “EMOZIONI SENZA TEMPO”

a cura di LORENZO DE POLI

Emozioni senza tempo” è il titolo dell’ultima raccolta di poesie della mia amica Silvana Lazzarino. Ancora una volta nei suoi versi si manifesta tutta la dimensione dell’esistenza umana: le armonie, le separazioni, le sintonie e le divisioni. Tutti i volti dell’essere umano si rivelano nel linguaggio universale del Creato, in una relazione armonica tra Uomo e Natura capace di sprigionare una primavera di emozioni.

Cifra costante di questa indagine è l’atemporalità: è lì, nella sospensione del tempo che traspare dalla contemplazione del manto blu di un cielo che va ricercata “una possibile bellezza eterea”. Nel ciclico ripetersi della Natura e nell’unità dei suoi contrari, lo sguardo si fa carico del presente e tutto sembra assumere il giusto peso, la giusta dimensione. Se la nostra anima riesce ad accordarsi al ritmo naturale delle cose, ogni istante è vissuto con pienezza. Ed allora, come cantato da Fossati, “è il tempo che è finalmente”. E così anche il ricordo di un abbraccio caldo e avvolgente, riprendendo le parole della Poetessa, si “dissolve nelle sfumature indefinite/ di un tramonto che non cancella/ l’indelebile ricordo di noi due”.

 

PATRIZIA CANOLA breve nota biografica

Patrizi Canolaa | Vive e opera a Cernusco Lombardone. Incline per sua natura all’espressione artistica, frequenta la Scuola di Arte Pura Applicata a Merate e qui si applica negli studi dell’anatomia, delle proporzioni, del rapporto tra figura e spazio. Apprende le tecniche del disegno e della pittura ad olio. L’approccio iniziale è figurativo e, oltre ad essere dedita alla conoscenza dei vari modi di rappresentazione della figura umana, presta attenzione anche ai temi paesaggistici se questi possono essere pittoricamente interpretati alla maniera degli Impressionisti. Ama dipingere all’aperto a stretto contatto con la natura, prediligendo luoghi a lei vicini e cari come i parchi e le valli della Brianza.

Va pensiero opera di Patrizia Canola presente nel video a lei dedicato durante la presentazione del libro.

Dei fermenti culturali della Brianza ha fatto parte attiva e saranno proprio questi a spingere in avanti la sua ricerca, motivandola a spostarsi da un’intesa con l’immagine di tipo rappresentativo a un’intesa di tipo introspettivo. La figurazione inizia a sbiadirsi e ad allontanarsi dai suoi orizzonti speculativi. Appare, e sensibilmente aumenta giorno dopo giorno, la produzione non figurativa, rivolta a catturare pensieri che hanno una forma oltre la forma sostenuti da colori molto chiari e traslucidi, espressione dello spirito puro.

La sua opera pittorica diventa un campo di battaglia, trasportato su un piano metafisico, dove si disputano prevalentemente due essenziali destini umani: a) la libertà, limitata dalle scelte sofferte ma necessarie; b) il futuro, incerto ma da poter plasmare. Questi sono i leit motiv che in questo momento della sua storia artistica prevalgono nella compagine ispirativa, inducendola a creare luoghi pittorici fortemente interiori e misteriosi. L’attività espositiva conosce così spazi più ampi proiettandosi anche all’estero con grande consenso di pubblico.

 

 

 

 

Giormate Europee del Patrimonio il 21 e 22 settembre 2019

Giormate Europee del Patrimonio il 21 e 22 settembre 2019

Giornate Europee del Patrimonio 2019

Partecipa anche il Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia con un ricco calendario di eventi

Scrigno di cultura, civiltà e bellezza, il nostro Paese può vantare un patrimonio artistico unico al mondo in cui il passato incontra il presente, spesso arricchendolo. L’arte italiana ha lasciato un segno indelebile nello scenario storico culturale internazionale, grazie ai capolavori di grandi maestri che hanno reso uniche città quali Roma, Firenze, Venezia, Milano, Napoli, Torino, Bologna e ancora Ferrara, Mantova, Pisa, Arezzo, Verona e Palermo.

A ricordare l’importanza delle bellezze architettoniche e artistiche del nostro Paese, tra monumenti, palazzi e chiese al cui interno si possono ammirare affreschi, dipinti, sculture di artisti intramontabili, e ancora il fascino di siti archeologici dove sono custodite storie di civiltà del passato, sono le Giornate Europee del Patrimonio fissate per i giorni 21 e 22 settembre prossimo.

Giornate Europee del Patrimonio 21 e 22 settembre, Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia Roma

La manifestazione promossa dal Consiglio d’Europa e dalla Commissione europea, organizzata dal Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo cui aderisce Roma Capitale Assessorato alla Crescita Culturale, rappresenta una vera e propria festa della cultura che dal 1991 coinvolge tutti i Paesi europei, al fine di valorizzare il patrimonio culturale degli Stati membri dell’Unione invitando alla riflessione sul valore della comune matrice identitaria.

Nono solo, questa manifestazione diventa anche occasione per far conoscere ai cittadini europei il loro patrimonio culturale come elemento di unione e di differenza, strumento di scoperta e comprensione reciproca, al fine di incoraggiare alla partecipazione attiva per la salvaguardia e la trasmissione alle nuove generazioni.

Lo scorso anno la tematica che ha fatto da filo conduttore alla manifestazione riguardava “l’arte di condividere”, per quest’anno il tema scelto propone “Un due tre… Arte! – Cultura e intrattenimento” per coinvolgere ì musei ed i luoghi della cultura di tutta Italia statali e non statali offrendo un ricco programma di appuntamenti per cittadini e visitatori tra incontri, visite, letture, laboratori.

Alle giornate del 21 e 22 settembre 2019 ha aderito anche il Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia a Roma con un interessante programma di iniziative dedicate ai visitatori di tutte le età. Rievocazioni storiche e dimostrazioni, conferenze e incontri sul tema del vino, mostre fotografiche e laboratori didattici e di archeologia sperimentale; e ancora visite guidate e viste tattili, concerti, degustazioni e stand gastronomici, saranno occasione di incontro condivisione dando voce alle infinite sfumature della cultura. Da sottolineare l’apertura straordinaria della Sala dello Zodiaco e di Villa Poniatowski dalle 10 alle 18.

Si inizia il 21 settembre alle ore 10.00 presso la Sala 21 del Museo con il laboratorio didattico “Siete pronti a farvi ispirare dai nostri capolavori?” dove viene creato uno spazio didattico con carta e colori a disposizione dei visitatori di tutte le età a cura dei Servizi Educativi del Museo. Sempre al laboratorio è dedicato l’appuntamento presso il Giardino Centrale e Emiciclo dalle 10 alle 18 con Postazioni didattiche e rievocazioni storiche a cura delle Associazioni: SPQR – Romanitas – Antichi popoli Ass. per la Storia – White Company – Irasenna. Sempre all’Emiciclo si svolgono a partire dalle ore 15.00 le attività didattiche con  “ ArcheoLab” a cura di AION Cultura, mentre all’inclusione è rivolta la visita tattile in programma alle ore 11 presso le Sale espositive del Museo alla mostra “Il ciclo della vita” (per prenotazioni: [email protected]).

Da non perdere la visita guidata alle collezioni a Villa Poniatowski a partire dalle ore 11.00 a cura di A. Simonelli e quella alla Sala dello Zodiaco dalle ore 12.00 a cura di M.P. Guidobaldi. Nel pomeriggio sempre a Villa Poniatowski alle 17.00 la visita guidata alla Villa a cura di M. Forgia. La Conversazione su Il vino nel mondo degli Etruschi trova spazio nella Sala della –Fortuna dalle ore 17. 00, mentre l’inaugurazione della mostra “Ich bin ein Etrusker” di Stefano Favaretto si svolge dalle ore 18.30. Chiude la prima giornata del Patrimonio europeo alle ore 21,00  presso l’Emiciclo il concerto del Coro Giovanile With Us “Villa Giulia inCanta” diretto dal M° Camilla di Lorenzo, con un repertorio che, seguendo le caratteristiche del coro, spazierà in diversi settori della musica.

Silvana Lazzarino

GIORNATE EUROPEE del PATRIMONIO 2019

 Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia, Roma

21 e 22 settembre 2019

Per maggiori informazioni www.museoetru.it

PROGRAMMA NEL DETTAGLIO DELLE DUE GIORNATE 21 E 22 SETTEMBRE 2019

al Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia

Sabato 21 settembre 2019

dalle 10 alle 18 – Sala 21 del Museo

Siete pronti a farvi ispirare dai nostri capolavori? Spazio didattico con carta e colori a disposizione dei visitatori di tutte le età a cura dei Servizi Educativi del Museo

dalle 10 alle 18 – Giardino centrale ed Emiciclo

Postazioni didattiche e rievocazioni storiche a cura delle Associazioni: SPQR – Romanitas – Antichi popoli Ass. per la Storia – White Company – Irasenna

ore 11 – Sale espositive del Museo

Visita tattile alla mostra Il ciclo della vita. Per prenotazioni: [email protected]

ore 11 – Villa Poniatowski

Visita guidata alle collezioni a cura di A. Simonelli

ore 12 – Sala dello Zodiaco

Visita guidata a cura di M.P. Guidobaldi

dalle ore 15 – Emiciclo

ArcheoLab: attività didattiche a cura di AION Cultura

ore 17 – Villa Poniatowski

Visita guidata alla Villa a cura di M. Forgia

ore 17 – Sala della Fortuna

Pillole etrusche: Conversazione su Il vino nel mondo degli Etruschi

ore 18:30 – Sala della Fortuna ed Emiciclo

Inaugurazione della mostra Ich bin ein Etrusker di Stefano Favaretto

APERTURA SERALE A 1 EURO DALLE 20 ALLE 23 (ultimo ingresso alle 22) al costo eccezionale di 1 euro.

ore 21 – Emiciclo

Concerto del Coro Giovanile With Us

 

Domenica 22 settembre 2019

dalle 10 alle 18 – Sala 21 del Museo

Siete pronti a farvi ispirare dai nostri capolavori? Spazio didattico con carta e colori a disposizione dei visitatori di tutte le età a cura dei Servizi Educativi del Museo

dalle 10 alle 18 – Giardino centrale ed Emiciclo

Postazioni didattiche e rievocazioni storiche a cura delle Associazioni: SPQR – Romanitas – Antichi popoli Ass. per la Storia – White Company – Irasenna

ore 11.00/11.30/15.30 – Emiciclo

Pillole etrusche: L’equinozio d’autunno e gli Etruschi, suggestioni dalla mostra di Stefano Favaretto

ore 12 – Sala Ori Castellani

Visita guidata a cura di M.P. Guidobaldi

ore 12 – Emiciclo

Degustazione guidata: Rasenna in Tuscany. L’emozione di fare vino alla maniera degli Etruschi, a cura della Az. Agricola Bio Tarazona

dalle ore 15 – Emiciclo

ArcheoLab: attività didattiche a cura di AION Cultura

ore 16.30 – Sala della Fortuna

Pillole Etrusche: Conversazione su Arte, Cultura e intrattenimento: nuove sfide turistiche

ore 17 – Giardino centrale

Concerto della Banda Giovanile Regionale dell’ANBIMA Lazio con coreografie del balletto della Lydia Turchi Accademy Musica & Ballet

ore 18.30 – Sale museali

Visita guidata sulla Musica al tempo degli Etruschi a cura di L. D’Erme

E inoltre stand gastronomici e degustazioni a cura di Confesercenti Roma-Lazio, Asso Turismo e Ass. Italiana Gelatieri

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Passeggiata poetica leonardesca presso la Reggia di Monza

Passeggiata poetica leonardesca presso la Reggia di Monza

Passeggiata poetica

Per i festeggiamenti di Leonardo da Vinci a 500 anni dalla morte più di 50 poeti da tutta Italia arriveranno a Monza domenica 22 settembre per omaggiare il Genio del Rinascimento con letture di poesie negli scenari dei Giardini Reali della Reggia di Monza

Uomo dal talento universale e figura tra le più interessanti dell’arte rinascimentale. Leonardo Da Vinci, è genio per eccellenza. Grazie al su talento, unito ad uno straordinario intuito e imprevedibilità è stato non soltanto pittore eccelso e ingegnere militare dalle grandi vedute, ma anche scultore, architetto, scenografo, anatomista e matematico. Nato a Anchiano il 15 aprile del 1452 e morto ad Amboise il 2 maggio del 1519, ha lasciato capolavori senza tempo, immortali: dall’“Annunciazione” all’”Adorazione dei Magi”, dalla “Dama con l’ermellino” alla “Vergine delle rocce”, dalla “Gioconda” all’ ”Ultima cena”.

Passeggiata poetica leonardesca nei Giardini Reali della Reggia di Monza

Sono solo alcuni dei titoli più noti dei dipinti del grande artista vinciano che non solo ha introdotto lo sfumato con cui accostava i colori senza creare linee di demarcazione sì da dare morbidezza alle figure perfettamente integrate nel paesaggio di fondo, ma è stato anche il primo ad occuparsi dello studio anatomico del corpo umano, lasciando interessanti documenti e disegni. La sua intuizione scientifica ed estro artistico  lo hanno spinto a realizzare non soltanto dipinti straordinari e immortali, ma anche documenti e disegni preparatori per gli studi sul volo, per i lavori edili e progetti per macchine idrauliche e belliche.

Nell’ambito dei festeggiamenti per i 500 anni dalla morte del grande genio toscano simbolo del Rinascimento, da non perdere l’appuntamento con un suggestivo evento che si svolge il 22 settembre 2019 negli scenari dei Giardini Reali della Reggia di Monza alle ore 15,30. Si tratta della “Passeggiata poetica leonardesca  che, patrocinata dal Comune di Monza, dal Parco Letterario Regina Margherita e Parco Valle Lambro, dai Parchi Letterari Italiani e dalla Reggia di Monza, si inserisce nel Festival del Parco di Monza proponendo un itinerario poetico originale dove  i versi sembreranno vibrare all’unisono con i ritmi della natura.

I poeti che hanno partecipato a questa interessante iniziativa giungendo da tutta Italia (oltre 50) leggeranno poesie sul tema dell’acqua in omaggio al Genio vinciano: Donatella Bisutti, Silvia Messa, Paolo Pezzaglia, Fina Quattrocchi, Anna Maria Gallo, Umberto Barbera, Margherita Bonfilio, Patrizia Varnier, Michela Zanarella, Angela Previti Caprino, Claudia Cangemi, Ada Crippa, Federica Volpe, Rosaria Munafò, Carla Abenante, Elena Ribet, Andrea Tavernati, Giovanna Cimino, Fulvio Bella, Riccardo Giuseppe Mereu, Marilena Guarnieri, Giovanna Barnoffi, Carletto Bianchi, Laura Barone, Marina Masotti, Giusy Busceti, Maria Clara Bagnobiachi, Michele Fierro , Anna Vercesi, Monica Ferrera, Loredana Boglium, Maria Pia Quintavalla, Monia Minnucci, Gianpiera Sironi, Carlo Luigi Folcia, Giuseppina Tundo, Alessandra Paganardi, Adriana Gloria Marigo, Miriam Bruni, Fiorella Cappelli, Annamaria Citino, Paola Confalonieri, Claudia Gaetani, Antonio Gerardo D’Errico, Maria Teresa Tedde, Jakob Panzeri, Iride Enza Funari, Antonetta Carrabs, Giusy Trisolini, Giusy Guarino, Enrico Sala.

I poeti insieme al pubblico presente saranno accompagnati dall’attore Ivan Ottaviani, nelle vesti di Leonardo lungo un percorso di cinque: tappe: che procedono dalla grande fontana dell’Avancorte a conchiglia, disegnata dal Piermarini, nel primo cortile della Villa, alla Roggia del Principe, un corso d’acqua artificiale creato dal Principe Ferdinando d’Austria per alimentare il laghetto e i giochi d’acqua dei Giardini Reali, unica del sistema idrico del Parco non destinata all’irrigazione dei campi; La terza tappa  prevede il  Laghetto e il tempietto classico del Piermarini, uno dei luoghi più amati e ritratti fin dall’inizio dell’Ottocento; mentre la quarta tappa sarà in prossimità della grotta con le sculture del dio fluviale Lambro, e dei due cavalli, parzialmente immerse nell’acqua lacustre. Il soggetto del gruppo scultoreo è palesemente ispirato all’iconografia di Nettuno; Il percorso si chiude alla Cascina san Fedele. Ispirato alla moda del Gothic Revival, l’edificio fu progettato dall’architetto Luigi Canonica e rappresenta uno dei soggetti più diffusi nelle raccolte litografiche dedicate ai monumenti cittadini, o negli almanacchi ottocenteschi.

Ai poeti e ai partecipanti verranno donate delle magliette realizzate da alcuni studenti del Politecnico di Milano con il contributo di Termoacqua. A conclusione della serata sarà offerto a tutti un aperitivo presso la Cascina Frutteto del Parco, grazie al supporto di Brianzacque. Sarà possibile attingere alle poesie appese agli alberi, lungo l’itinerario poetico.

Silvana Lazzarino

PASSEGGIATA POETICA LEONARDESCA

Presso La Casa della Poesia di Monza,

Viale Cavriga, 7 – Parco Reale di Monza 20900 Monza

Domenica 22 settembre 2019 dalle ore 15.30

Per info: [email protected]

 

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Eugenia Serafini: “Fossili di Petrolio nel Giardino INCANTATO e Domino- Dominio”

Eugenia Serafini a Roma, presso gli spazi del Macro Asilo in Via Nizza dal 20 al 22 settembre con Installazione, letture, Performance per parlare dei rischi cui sta andando incontro il nostro Pianeta

Come poche artiste nel panorama contmeporaneo, Eugenia Serafini con sensibilità e originalità, ha raccontato e racconta di come l’uomo possa tornare ad essere più felice e in armonia con la natura nel recupero di un ascolto autentico di sé, in linea con quel pensiero prelogico che appartiene al bambino e permette di agire con naturalezza, senza sovrastrutture.  Il senso di questa vita, spesso non vissuta in modo autentico dove difficile è la conciliazione tra finito e infinito, micro e macrocosmo, in parte forse va ricercato nel recupero di quella originaria armonia tra l’uomo e la natura.

Eugenia Serafini, “Segni di cielo e Terra” in mostra al Macro Asilo Roma

Nata a Tolfa (RM) piccolo e interessante borgo etrusco, e attiva tra Roma e la Toscana, per anni docente presso l’Università della Calabria, all’Accademia di Belle Arti di Carrara e all’Accademia dell’Illustrazione e della Comunicazione Visiva di Roma, Eugenia Serafini non è soltanto una pittrice dalla rara sensibilità capace di costruire ponti di speranza dove uomo e natura siano in armonia, ma è anche poeta, performer e installazionista di gran talento e spessore emotivo.

Con estro poetico, originalità racconta desideri e speranze di un ‘umanità che nei colori del cielo e della terra, degli alberi e dei fiori, delle farfalle e degli uccelli ritroverà l’emozione di affetti lontani, verità rivelate e la purezza di tornare anche per un attimo ad essere fanciulli nella spensieratezza che tutto prende vita da un sogno.

Di rispetto per la vita e l’ambiente, di recupero di quell’inautenticità nel rapporto tra uomo e natura, e di denuncia di quegli atti/azioni volte a distruggere il patrimonio naturale, Eugenia Serafini tratta nella mostra e performance da lei pensata che si svolgerà a Roma al MACRO nei giorni 20, 21 e 22 settembre 2019. Si tratta di un’installazione vivente e performance che l’artista realizzerà con un gruppo di Poeti-Performer, dal Titolo. “Fossili di Petrolio nel Giardino InCANTATO e Domino- Dominio”, presso gli spazi del MACRO ASILO di Roma in Via Nizza 138, diretto da Giorgio De Finis, nei tre giorni che segnano il passaggio dall’Esatte all’Autunno.

Eugenia Serafini

L’evento che fa parte di un grande Progetto ideato e curato dall’architetto Antonietta Campilongo, dal titolo: “Nuvola creativa”. Festival delle Arti alla 4 edizione, attraverso installazione, opere, letture e performance, fa riferimento ad un tema quanto mai attuale che sempre più vede l’uomo dominare la natura sfruttando ogni sua risorsa fino all’stremo con il rischio che la stessa possa essere totalmente distrutta.

Come viene sottolineato in questo percorso tra mostra, letture e performance, ci si interroga se l’ecologia possa salvare l’umanità. A testimonianza di questa nostra epoca resteranno in futuro presumibilmente solo i FOSSILI DI PETROLIO: oggetti di plastica quali bottiglie, bambole, animali, insetti, giocattoli. Tra qualche millennio gli unici reperti archeologici saranno i residui della plastica, a testimoniare un mondo che si è autodistrutto per l’incapacità di gestire attraverso l’Ecologia la salvezza della natura e quindi del Pianeta. Come la stessa Eugenia Serafini afferma: “Giardino InCANTATO” è il pianeta Terra con i 4 elementi in tutta la sua bellezza, i “Fossili di Petrolio” sono gli oggetti di plastica, l’unica testimonianza di questi secoli che i futuri archeologi troveranno negli scavi del futuro.”

Eugenia Serafini e i poeti

Eugenia Serafini creando rispondenze tra l’installazione, dipinti e performance, con questo evento artistico dall’evidente valore etico “FOSSILI DI PETROLIO NEL GIARDINO INCANTATO” guarda con speranza alla salvezza del Pianeta sottolineato proprio attraverso colori, suoni, gesti, movimenti e interazione per un recupero dell’equilibrio originario da sempre necessario per non spegnere tante vite e tanta bellezza presente sul nostro Pianeta. Parallelamente in “Domino- Dominio” si evince una denuncia nei confronti di quanti mettono a serio rischio l’equilibrio dell’ecosistema come si avverte dai cambiamenti climatici o dalla presenza di isole di plastica (cumuli di rifiuti) che si formano ciclicamente anche nel Mediterraneo.

Tutti questi cambiamenti e disastri ambientali sono il grido della Terra: un avvertimento per l’uomo affinché rispetti quanto intorno e soprattutto l’ambiente, entro un’ottica di sensibilizzazione e collaborazione da parte di chi oggi è responsabile del proprio presente e del futuro che è di tutti.

     Durante le tre giornate dal 20 al 22 settembre negli spazi del Macro Asilo tra il cortile, la sala di lettura e la stanza delle parole, Eugenia Serafini, i poeti performer, daranno vita ad una installazione vivente e performanceFossili di petrolio nel giardino incantatocaratterizzata da: grandi teleri dipinti con acrilici raffiguranti il “GIARDINO INCANTATO”. Tra le protagoniste dell’installazione vivente accanto alla stessa Eugenia Serafini sono Anna Manna famosa poetessa e scrittrice, Fabia Baldi, Anna Avelli, Jole Chessa Olivares, Alessandra Carnovale, Candida Camarca, Antonella Pagano e Fausta Genziana Le Piane.

Eugenia Serafini, “Domino- Dominio” in mostra al Macro Asilo

La parte dedicata alle letture oltre a brani tratti dalle opere letterarie di Eugenia Serafini come la Fiaba “Les oiseaux” che esaltano la natura e allo stesso tempo sottolineano l’inquinamento progressivo causato dall’uomo, prevede quella degli haiku da parte dei poeti che interpretano l’ ’’Onda dell’Haiku” realizzata da Eugenia Serafini insieme ai poeti invitati.(Partecipano: Fabia Baldi, Anna Avelli, Jole Chessa Olivares, Alessandra Carnovale, Candida Camarca, Antonella Pagano e Fausta Genziana Le Piane).Tra le letture anche quelle tratte dal libro “Il Preside che camminava sui rami di pino e i Racconti della Luna” (edito da Artecom-onlus, Roma 2019) con relatori la Dott.ssa Anna Manna Università La Saviezza e il Prof. Marcello Carlino docente presso “la Sapienza” di Roma,

Da sottolineare nella terza giornata del 22 settembre le ARGOMETAZIONI di Eugenia Serafini del RAPORTO DOMINO –DOMINIO SUL PIANETA TERRA sul tema dell’inquinamento con gli interventi della Prof.ssa Fabia Baldi, scrittrice e saggista, e del Prof. Nicolò Giuseppe Brancato, storico dell’Arte e archeologo. Altra PERFORMANCE “I COLORI DELL’HAIKU” realizzata dai poeti invitati che leggono e quindi scrivono sulla grande LAVAGNA con gessetti colorati gli HAIKU ispirati alla Fiaba, PAROLE, SEGNI, PUNTI ESCLAMATIVI E INTERROGATIVI ecc. Partecipazione di Fabia Baldi, Anna Avelli, Jole Chessa Olivares, Alessandra Carnovale, Antonella Pagano e Fausta Genziana Le Piane. Sarà poi la volta del pubblico presente invitato ad intervenire per una Kermesse generale.

L’ambiente è al centro del discorso umano e artistico, nonché poetico di Eugenia Serafini, restituito attraverso rappresentazioni tese a raccontare volti di una natura densa di poesia e solarità che spesso viene dimenticata in questo continuo avanzare di un progresso industriale pronto a spegnere ogni colore costruendo giungle di cemento. Il richiamo ai “Fossili di petrolio” sta a indicare come l’equilibrio dell’ecosistema sia sempre più a rischio per via della sopraffazione dell’uomo e dell’industria sullo stesso ambiente che rischia di essere annientato.

Osservando i dipinti e ammirando le installazioni di Eugenia Serafini, si possono respirare profumi, ascoltare suoni e cogliere i colori di spazi aperti dove la vita prende nuova forma riuscendo a lasciare indietro paure e malinconie. Ma per mantenere in vita queste armonie e accesi questi colori, è necessario il rispetto per spazi verdi e l’ambiente tra terra e cielo, visibile invisibile perché la Natura è fonte di vita e come tale va salvaguardata e protetta apprezzando ogni suo dono.

Con questo percorso articolato nei tre giorni, Eugenia Serafini, attraverso questa sinergia di parole, azioni, colore e musica, porterà uno nuovo e sperato respiro per il Pianeta, sottolineando i rischi che si corrono per il futuro se non si interviene al più presto.

Questa straordinaria artista, performer, installazionista, giornalista e docente universitaria, ha saputo dare libera voce alle luci e alle ombre dei luoghi più vicini e distanti della realtà naturale tra spazi verdi, alberi, e alle armonie del cosmo, senza dimenticare il riferimento all’uomo causa dei disastri ambientali. A lui spetta il dovere di fare un passo indietro e recuperare quel rapporto autentico e originario con la natura a partire dal rispetto per la stessa.

Silvana Lazzarino

 

“FOSSILI DI PETROLIO NEL GIARDINO INCANTATO” e “Domino-Dominio”

DI EUGENIA SERAFINI

MACRO ASILO

20, 21, 22 SETTEMBRE 2019

Macro Asilo/Museo D’arte Contemporsanea Di Roma

Via Nizza 138, ROMA

Direttore Giorgio de Finis

Nell’ambito di Nuvola Creativa-Festival Delle Arti IV Edizione2019

Progetto Associazione Neworld

direzione Artistica e Curatela: Antonietta Campilongo

www.museomacro.org

 

EUGENIA SERAFINI

Eugenia Serafini ha realizzato numerose mostre in Italia e all’estero e le sue opere si trovano in collezioni, musei e archivi di diversi paesi quali: Francia, Germania, Egitto, Lituania, Norvegia, Romania, Ucraina, Uruguay, Argentina. Numerosi e prestigiosi i premi e i riconoscimenti ricevuti durante la sua luminosa e prestigiosa carriera tra cui vanno citati: “Le Rosse Pergamene, Poesia d’amore 2018, Sezione speciale Poesia e pittura “Dall’emozione all’immagine” con una raccolta di poesie d’amore dedicate a Roma,, il .“Premio Artista dell’anno” al  Premium International Florence Seven Stars Firenze 2016, la “Targa alla Carriera” dal Comune di Tolfa nel 2014 e il “Leone d’Argento” per la Creatività 2013 alla Biennale di Venezia. Senza dimenticare il Premio alla Carriera “Premium International Florence Seven Stars” Grand Prix Absolute 2017 consegnatole dal Prof Carlo Franza.

 

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Silvana Lazzarino presenta “Emozioni senza Tempo”

COMUNICATO STAMPA

PRESENTAZIONE DELLA RACCOLTA POETICA

“EMOZIONI SENZA TEMPO”

(Edizioni Progetto Cultura (2019)

di SILVANA LAZZARINO

sabato 21 settembre 2019 ore 17.00

presso la Libreria Mangiaparole, Roma, Via Manlio Capitolino7/9

presentazione a cura di Sandro Angelucci, intervista all’autrice a cura di Lisa Lombardi

sarà presente l’artista Patrizia Canola

 

A Roma il prossimo 21 settembre 2019 sarà presentata la raccolta poetica EMOZIONI SENZA TEMPO (Edizioni Progetto Cultura 2019) di Silvana Lazzarino, giornalista pubblicista, poetessa e impiegata presso la Pubblica Amministrazione.  La presentazione avrà luogo presso la Libreria Mangiaparole, sede della Casa editrice Edizioni Progetto Cultura alle ore 17.00 in Via Manlio Capitolino7/9. Ad introdurre la serata sarà LISA LOMBARDI organizzatrice di eventi e presentatrice, cui segue la presentazione a cura di SANDRO ANGELUCCI, poeta, saggista e critico letterario di grande spessore e sensibilità tra i più affermati nel panorama italiano che si soffermerà sul contenuto della raccolta della poetessa romana.

Silvana Lazzarino, raccolta poetica “Emozioni senza Tempo”

Durante la presentazione dove Silvana Lazzarino sarà intervistata da Lisa Lombardi, verranno proiettate le immagini dei dipinti della famosa pittrice a livello internazionale PATRIZIA CANOLA riferiti alla natura compresa l’opera “Ortensie”, scelta dall’autrice quale copertina per il suo libro dato il contenuto profondo che si evince legato alla continuità dell’esistenza, in linea con la tematica trattata nella raccolta poetica. Alla presentazione partecipa anche l’artista Patrizia Canola.

Le liriche della poetessa rivelano un dialogo interiore a partire da quanto accade fuori, sia in riferimento al contesto umano, sia a quanto svelato e rivelato negli orizzonti di una Natura in divenire dove tutto è sospeso tra materia e spirito, finito e infinito, e dove il particolare si rivela nell’universale, nella ciclicità di un tempo senza tempo. Tutto torna e non finisce.

In copertina si può ammirare l’immagine del dipinto “Ortensiedell’artista Patrizia Canola, pittrice di fama internazionale attiva in Brianza. Il colore blu e la sfericità di questi fiori restituiscono l’idea di un tempo senza tempo, ciclico e perfetto, dove si può ritrovare altro senso a questo viaggio, volgendo lo sguardo verso l’attesa di un nuovo giorno “dove l’orizzonte schiarisce/ e tutto è come sospeso/per rinascere”.

Silvana Lazzarino con questa raccolta edita di poesie “Emozioni senza Tempo si è aggiudicata il terzo posto alla 19 Edizione del Concorso Internazionale Poetico Musicale organizzato dalla Delegazione Provinciale di Lecce del Cenacolo Accademico Europeo “Poeti nella Società”, in collaborazione con l’Accademia Neapolis di Napoli, l’Accademia “Arte e Cultura” di Salerno, la M.C.I. di Basilea, l’Associazione Koiné di Castrignano dei Greci, di altri Centri culturali e con il Patrocinio del Comune di Martano (LE).

 Silvana Lazzarino devolverà il ricavato della vendita del suo libro di poesie alla Lega del Filo d’Oro di cui è sostenitrice.

 

INFORMAZIONI SULL’AUTRICE SILVANA LAZZARINO

Silvana Lazzarino, nata a Roma il 14 febbraio 1971 sotto il segno dell’acquario, è giornalista pubblicista esperta in recensioni di mostre d’arte e libri, e lavora come impiegata nella Pubblica Amministrazione. Ha pubblicato 4 libri di poesie ed ha collaborato per diverse testate nazionali tra cui “Il Giornale” sulle pagine culturali nazionali e  “Radio Vaticana”, per il bimestrale “il Ragazzo selvaggio” che si occupa di cinema e linguaggi multimediali.

Silvana Lazzarino autrice del libro “Emozioni senza Tempo”

Attualmente prosegue le collaborazioni giornalistiche recensendo mostre d’arte ed eventi per testate on line tra cui: Romacapitalemgazine.it,Rainews.it (Blog di Luigia Sorrentino RAI), “Emmegiischia” dell’Associazione Dila, “Occhio dell’arte” blog associazione Occhio dell’arte, e  “Alla volta di Leucade blog del Prof. Nazario Pardini, LavocedelNisseno.it diretto dal giornalista Michele Bruccheri e “AboutART-online” diretta da Pietro Di Loreto.

Ha scritto la prefazione al libro “Sexappeal” dal fotografo delle “Dive” Bruno Oliviero 2015 scomparso quest’anno.

Ha pubblicato su cataloghi d’arte per alcune mostre tra cui quella di A.T. Anghelopoulos e Andrea Pinchi Complesso del Vittoriano Roma 2015; quella riferita alla personale di Patrizia Canola “De Rerum Natura” di Alba Gonzales introduzione antologica XV edizione Premio Pianeta Azzurro agosto 2016 a Fregene RM e l’introduzione al catalogo “Soul in the Art” mostra alla Ipso Art Gallery Perugia dicembre 2017 dedicata ad artisti

Silvana Lazzarino con dietro le ortensie….

contemporanei.

Collabora con i suoi articoli anche per l’Associazione IL VALORE DEL FEMMINILE di cui è Presidente Virginia Vandini sociologa, supervisor trainer counselor ad approccio immaginale, e direttrice della Scuola di Counseling ad orientamento psico-corporeo, che insieme al suo staff organizza e svolge corsi, seminari volti a formare figure professionali nel settore del counseling e a dare guide e percorsi per migliorare la propria vita, guardando al benessere interiore.

In campo poetico ha partecipato a diversi concorsi nazionali e internazionali raggiungendo ottimi risultati con premi e riconoscimenti tra cui citiamo: il 3 posto al Premio AlberoAndronico (7 edizione) 2013 con la Silloge inedita “Emozioni: il mosaico della vita”, ° il 4 posto al Premio Internazionale A.U.P.I. 2015 di Milano per la sezione opere edite con il libro “Oltre le Immagini” edizioni Pagine anno 2014, ed il Premio Speciale della Giuria al  Premio Letterario Nazionale “Scriviamo Insieme” 2016 per la poesia “Inaspettatamente l’amore”. Di recente lo scorso 11 giugno 2019 è stata designata vincitrice assoluta al Premio “Le Rosse Pergamene del nuovo umanesimo” per il libro “La seduzione dell’Immagine. Dall’arte ai versi poetici: Alba Gonzales e Patrizia Canola mie muse ispiratrici” edito e CTL.

Silvana Lazzarino è’ stata la prima in modo completo sul piano legato alla riflessione artistica e alla poesia, a pubblicare un libro di poesie ispirate ad opere d’arte legate a nomi di fama internazionale contenente le immagini riferite alle liriche, come dimostra la raccolta “La seduzione dell’immagine. Dall’arte ai versi poetici; Alba Gonzales e Patrizia Canola mie Muse ispiratrici che lo scorso 11 giugno 2019 è stata premiata quale opera vincitrice assoluta al Premio “Le Rosse Pergamene del Nuovo umanesimo” ideato dalla famosa scrittrice e poeta Anna Manna.