Professionisti DILA APS 20231019 – Il Dispari: Andrea Del Buono

Professionisti DILA APS 20231019 – Andrea Del Buono

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Professionisti DILA APS 20231019 - Andrea Del Buono

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Andrea Del Buono | Ritmi circadiani e Melatonina contro l’Invecchiamento
Importanza del Sonno

La conservazione di una robusta ritmicità circadiana (in particolare del ciclo sonno/veglia), insieme ad una corretta alimentazione e un adeguato esercizio fisico sono elementi chiave per un invecchiamento sano.
Vivere più a lungo, ma soprattutto rallentare l’invecchiamento e vivere bene, è un obiettivo su cui si concentrano gli sforzi di molti scienziati.
Gli aspetti molecolari legati alla senescenza (come l’accorciamento dei telomeri, le modificazioni epigenetiche e i vari cambiamenti genomici), sono strettamente collegati all’azione regolatoria e biologica della melatonina.

In pratica, l’invecchiamento sarebbe il frutto di un calendario biologico predeterminato, come se il corpo umano fosse progettato per nascere, crescere e invecchiare.
A tale scopo, si ipotizza che col trascorrere degli anni si inneschino dei cambiamenti nell’espressione genica che influenzano i sistemi responsabili delle risposte di crescita, riparazione e morte cellulare.
Inoltre, si ritiene che l’organismo sia geneticamente predeterminato a invecchiare perché una durata di vita limitata si traduce in benefici evolutivi per la specie.

La melatonina è il principale increto della ghiandola pineale (e non solo).
Ha una proprietà che chiameremo “sincronologia” e antiossidante, anti-invecchiamento, immuno-modulante, ed è liposolubile, anche se questa proprietà viene vantata solo quando coniugata con adenosina in rapporto 1 a 4 (MLT secondo prof. Di Bella), ma la sua liposolubilità è intrinseca alla molecola stessa, quindi non necessita di carrier, la sua azione deve essere (possibile quando non coniugata) personalizzata giorno per giorno in modo semplice per ottenere l’effetto di regolazione del sistema pnei.

La ricerca di base suggerisce prevalentemente come la melatonina agisca come antiossidante, neutralizzando i radicali liberi altamente reattivi e protegge il danno elettrofilo dei mitocondri, ma è molto di più.
La somministrazione di melatonina aumenta la protezione delle creste mitocondriali e si osserva produzione cellulare di enzimi antiossidanti, inverte l’infiammazione attraverso la prevenzione dell’insulino-resistenza, la soppressione o la riduzione delle citochine proinfiammatorie (tra cui IL-6, IL-8 e TNF-alfa), anche nella microglia ed infine partecipa alla regolazione della telomerasi.

Grazie a questa azione “sincronologica” modula la velocità d’invecchiare, infatti l’aggiunta di melatonina al cibo in animali da laboratorio ha prodotto aumento della longevità.
Nell’uomo, i livelli di melatonina diminuiscono con l’invecchiamento e i suoi livelli sono costantemente ridotti in tutte la malattie croniche, metaboliche e neurodegenerative (Vitam Horm, 2021. Melatonin and healthy aging Daniel P Cardinali).

La somministrazione di melatonina agli animali anziani contrasta un numero significativo di cambiamenti legati alla senescenza.
Negli umani, la melatonina è efficace sia come cronobiotico che come citoprotettivo per mantenere un sano invecchiamento.
Le pubblicazioni del Prof. Pierpaoli sul trapianto di pineale mostrano il suo ruolo della melatonina nell’invecchiamento di successo /Ann. N.Y Academy of Sciences. Pineal Cross-Transplantation (VLADIMIR A.L, W.Pierpaoli and Old to young and Vice versa) as evidence for an endogenous “Aging Clock” 1985-1994).

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ANDREA DEL BUONO | Arriva l’Influenza

Difendiamoci con l’aiuto della Nutraceutica

La febbre è la risposta del sistema immune con cui l’organismo si difende dalle aggressioni provenienti dall’esterno come virus e batteri.

Il primo compito del Medico è “non nuocere”, rispettare e aiutare l’organismo in questo delicato equilibrio al solo controllo dell’iperpiressia (febbre > 38,5°C) e non all’ottenimento dell’apiressia.

Il fine ultimo è non interferire con il meraviglioso sistema di difesa qual è l’immunità.

Nonostante le numerose campagne educazionali, ciò che si verifica, all’insorgere dei primi freddi, nonché al primo segno di febbre, è il via vai dalle farmacie alla ricerca di rimedi, come farmaci di auto prescrizione efficaci proprio sul controllo della febbre.

Le raccomandazioni sono rivolte alle fasce più deboli della popolazione, cioè i soggetti a rischio, anziani e bambini, ai quali viene consigliata la vaccinazione anti-influenzale e un’integrazione nutraceutica per il sostegno alle difese immunitarie.

I Nutraceutici sono integratori alimentari finalizzati al fisiologico sostegno delle nostre difese.

A tal riguardo devo ricordare che il nostro sistema di difesa è composto da due livelli, da un lato l’immunità innata e dall’altra quella acquisita, entrambi i sistemi debbono essere aiutati.

Il nutraceutico più studiato ed importante a sostenere l’immunità innata è un derivato del Glucano (non tutti i Glucani solo 1,3-1,6 Glucan) e per l’immunità acquisita il Trans resveratrolo, pertanto un integrazione bilanciata con questi ingredienti è una scelta formidabile per affrontare i primi freddi e soprattutto anche per difenderci dalle nuone Endemie-Pandemia da Covid.

Buon Autunno a tutti

Dott. Andrea Del Buono
Medico Chirurgo – Immunoallergologo
Specialista in Medicina Preventiva e del Lavoro
Presidente Fondazione “DD Clinic Research Institute”
Via Fratelli Bandiera, 35; 81100 Caserta. Tel 3336037125 – 0823/361625

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ANDREA DEL BUONO |  RUBRICA: BIOLOGIA POSITIVA & SALUTOGENESI – 2

Richard Miller, professore di patologia all’Università del Michigan, USA, studia la genetica dell’invecchiamento nei topi; David Sinclair dell’Università di Harvard, USA, ha scoperto che il composto vegetale resveratrolo, che si trova nella buccia dell’uva, può modulare il processo di invecchiamento; Avshalom Caspi e colleghi hanno scoperto che gli individui con una o due copie dell’allele corto del promotore del recettore della serotonina 5-HTT sperimentano più sintomi depressivi, depressione diagnosticabile e pensieri suicidi in risposta a eventi stressanti rispetto agli individui omozigoti per questo recettore e così via.

Oggi la Biologia Positiva o Saluto-Genesi non è più un modello Empirico: Essa costituisce una Scienza indipendente al pari delle altre discipline “Omiche”.

Esse utilizzano tecnologie di analisi che consentono la produzione di informazioni, (in numero molto elevato e nello stesso intervallo di tempo), utili per la descrizione e l’interpretazione del sistema biologico.

Risulta così possibile esploraree“fotografare” con precisione lo stato di salute metabolica delle nostre cellule (metaboloma) e, nella maggior parte dei casi, intervenire per riparare errori metabolici prima ancora che la malattia compaia.

Ad esempio potremmo liberare le cellule dai veleni che ne modificano la funzione metabolica ed integrare vitamine, aminoacidi e minerali in modo specifico e per il tempo necessario (Medicina Personalizzata).

Il trattamento è personalizzato e modulato in base alle carenze, alle disfunzioni e agli squilibri biochimici individuati, con l’obiettivo di ricostituire le carenze e ripristinare il normale equilibrio biochimico dell’organismo.

Le terapie farmacologiche possono essere continuate – se già in corso – o prescritte ex-novo quando si dimostrano necessarie o di maggior beneficio alla luce delle evidenze scientifiche più aggiornate.

Buona Vita a tutti

Dott.  Andrea Del Buono

Medico Chirurgo – Immunoallergologo
Specialista in Medicina Preventiva e del Lavoro
Presidente Fondazione “DD Clinic ResearchInstituteOnlus”
Via Catauli 10/L 81100 Caserta
3336037125 – 0823/361625

https://www.emmegiischia.com/wordpress/andrea-del-buono/

https://www.ddclinicfoundation.eu/

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ANDREA DEL BUONO |  RUBRICA: BIOLOGIA POSITIVA & SALUTOGENESI – 1

Salutogenesi è tutto ciò che crea salute, ovvero tutto ciò che permette alle persone, anche in situazioni di forte avversità (un trauma, una malattia cronica, la disabilità, precarie condizioni socioeconomiche, ecc), di compiere scelte consapevoli di salute, utilizzando tutte le risorse (interne ed esterne)di resilienza e capacità pro-attiva.

Il termine Salutogenesi è formato dalla parola latina salus, salutis = salute, e dalla parola greca genesi = origine, inizio, derivazione.

Secondo questo nuovo approccio la domanda fondamentale non è più: «Quali sono le cause della malattia, e come si possono prevenire?» Bensì: «Quali sono i meccanismi molecolari alla base della salute, e come possiamo mantenerla?».

Il padre indiscusso dell’approccio salutogenico è Aaron Antonovsky (1923-1994), tuttavia è solo nel 2012 che, con l’Editoriale di Colin Farrelly, nasce la Medicina della Salute e la Biologia Positiva.

L’Autoresi chiede se stanziare enormi quantità di danaro in ricerca di base e applicata, per la comprensione delle cause delle malattie  al fine di trovare nuove cure e terapie, sia il modo più efficace per mantenerci in salute.

Tutta la ricerca medica attuale potrebbe essere definita “Biologia Negativa” o della “malattia”.

Sarebbe altrettanto utile ed efficace concentrare invece gli sforzi sulla Biologia Positiva: studiare e ricercare i meccanismi molecolari che consentono ad alcuni longevi e centenari (fenotipi positivi) di vivere più di un secolo senza mai soffrire delle malattie croniche che affliggono la maggior parte degli esseri umani nella loro vita.

Se riuscissimo a copiarne le modalità, non sarebbe questa una rivoluzione in tema di Salute Pubblica?

Il paradigma della Biologia Positiva si basa dunque sulla consapevolezza che l’aspettativa di vita, resistenza alle malattie o altre capacità, sia conseguenza di meticolosi meccanismi biologici e che una volta individuati possono essere copiati per aiutare tutti a migliorare il proprio stato di salute.

In effetti, la biologia negativa ha fatto progressi significativi per prevenire e curare le malattie croniche, ma il concentrarsi solo sulla patologia ha fatto sì che altre potenziali strade per la ricerca siano state trascurate.

Dal 2012 finalmente molti ricercatori stanno investendo in questo campo.

Ad esempio si sta studiando un farmaco che imiti in modo sicuro gli effetti della restrizione calorica, che potrebbe ritardare la maggior parte delle malattie e dei disturbi legati all’invecchiamento.

Nel prossimo numero vi svelerò come fare un check-up salutogenetico.

Buona Vita a tutti

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Direttore Gaetano Di Meglio

Pagina a cura di Bruno Mancini

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ANDREA DEL BUONO | Arriva l’Influenza

Difendiamoci con l’aiuto della Nutraceutica

La febbre è la risposta del sistema immune con cui l’organismo si difende dalle aggressioni provenienti dall’esterno come virus e batteri.

Il primo compito del Medico è “non nuocere”, rispettare e aiutare l’organismo in questo delicato equilibrio al solo controllo dell’iperpiressia (febbre > 38,5°C) e non all’ottenimento dell’apiressia.

Il fine ultimo è non interferire con il meraviglioso sistema di difesa qual è l’immunità.

Nonostante le numerose campagne educazionali, ciò che si verifica, all’insorgere dei primi freddi, nonché al primo segno di febbre, è il via vai dalle farmacie alla ricerca di rimedi, come farmaci di auto prescrizione efficaci proprio sul controllo della febbre.

Le raccomandazioni sono rivolte alle fasce più deboli della popolazione, cioè i soggetti a rischio, anziani e bambini, ai quali viene consigliata la vaccinazione anti-influenzale e un’integrazione nutraceutica per il sostegno alle difese immunitarie.

I Nutraceutici sono integratori alimentari finalizzati al fisiologico sostegno delle nostre difese.

A tal riguardo devo ricordare che il nostro sistema di difesa è composto da due livelli, da un lato l’immunità innata e dall’altra quella acquisita, entrambi i sistemi debbono essere aiutati.

Il nutraceutico più studiato ed importante a sostenere l’immunità innata è un derivato del Glucano (non tutti i Glucani solo 1,3-1,6 Glucan) e per l’immunità acquisita il Trans resveratrolo, pertanto un integrazione bilanciata con questi ingredienti è una scelta formidabile per affrontare i primi freddi e soprattutto anche per difenderci dalle nuone Endemie-Pandemia da Covid.

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Richard Miller, professore di patologia all’Università del Michigan, USA, studia la genetica dell’invecchiamento nei topi; David Sinclair dell’Università di Harvard, USA, ha scoperto che il composto vegetale resveratrolo, che si trova nella buccia dell’uva, può modulare il processo di invecchiamento; Avshalom Caspi e colleghi hanno scoperto che gli individui con una o due copie dell’allele corto del promotore del recettore della serotonina 5-HTT sperimentano più sintomi depressivi, depressione diagnosticabile e pensieri suicidi in risposta a eventi stressanti rispetto agli individui omozigoti per questo recettore e così via.

Oggi la Biologia Positiva o Saluto-Genesi non è più un modello Empirico: Essa costituisce una Scienza indipendente al pari delle altre discipline “Omiche”.

Esse utilizzano tecnologie di analisi che consentono la produzione di informazioni, (in numero molto elevato e nello stesso intervallo di tempo), utili per la descrizione e l’interpretazione del sistema biologico.

Risulta così possibile esploraree“fotografare” con precisione lo stato di salute metabolica delle nostre cellule (metaboloma) e, nella maggior parte dei casi, intervenire per riparare errori metabolici prima ancora che la malattia compaia.

Ad esempio potremmo liberare le cellule dai veleni che ne modificano la funzione metabolica ed integrare vitamine, aminoacidi e minerali in modo specifico e per il tempo necessario (Medicina Personalizzata).

Il trattamento è personalizzato e modulato in base alle carenze, alle disfunzioni e agli squilibri biochimici individuati, con l’obiettivo di ricostituire le carenze e ripristinare il normale equilibrio biochimico dell’organismo.

Le terapie farmacologiche possono essere continuate – se già in corso – o prescritte ex-novo quando si dimostrano necessarie o di maggior beneficio alla luce delle evidenze scientifiche più aggiornate.

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Salutogenesi è tutto ciò che crea salute, ovvero tutto ciò che permette alle persone, anche in situazioni di forte avversità (un trauma, una malattia cronica, la disabilità, precarie condizioni socioeconomiche, ecc), di compiere scelte consapevoli di salute, utilizzando tutte le risorse (interne ed esterne)di resilienza e capacità pro-attiva.

Il termine Salutogenesi è formato dalla parola latina salus, salutis = salute, e dalla parola greca genesi = origine, inizio, derivazione.

Secondo questo nuovo approccio la domanda fondamentale non è più: «Quali sono le cause della malattia, e come si possono prevenire?» Bensì: «Quali sono i meccanismi molecolari alla base della salute, e come possiamo mantenerla?».

Il padre indiscusso dell’approccio salutogenico è Aaron Antonovsky (1923-1994), tuttavia è solo nel 2012 che, con l’Editoriale di Colin Farrelly, nasce la Medicina della Salute e la Biologia Positiva.

L’Autoresi chiede se stanziare enormi quantità di danaro in ricerca di base e applicata, per la comprensione delle cause delle malattie  al fine di trovare nuove cure e terapie, sia il modo più efficace per mantenerci in salute.

Tutta la ricerca medica attuale potrebbe essere definita “Biologia Negativa” o della “malattia”.

Sarebbe altrettanto utile ed efficace concentrare invece gli sforzi sulla Biologia Positiva: studiare e ricercare i meccanismi molecolari che consentono ad alcuni longevi e centenari (fenotipi positivi) di vivere più di un secolo senza mai soffrire delle malattie croniche che affliggono la maggior parte degli esseri umani nella loro vita.

Se riuscissimo a copiarne le modalità, non sarebbe questa una rivoluzione in tema di Salute Pubblica?

Il paradigma della Biologia Positiva si basa dunque sulla consapevolezza che l’aspettativa di vita, resistenza alle malattie o altre capacità, sia conseguenza di meticolosi meccanismi biologici e che una volta individuati possono essere copiati per aiutare tutti a migliorare il proprio stato di salute.

In effetti, la biologia negativa ha fatto progressi significativi per prevenire e curare le malattie croniche, ma il concentrarsi solo sulla patologia ha fatto sì che altre potenziali strade per la ricerca siano state trascurate.

Dal 2012 finalmente molti ricercatori stanno investendo in questo campo.

Ad esempio si sta studiando un farmaco che imiti in modo sicuro gli effetti della restrizione calorica, che potrebbe ritardare la maggior parte delle malattie e dei disturbi legati all’invecchiamento.

Nel prossimo numero vi svelerò come fare un check-up salutogenetico.

Buona Vita a tutti

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INNOVAZIONE SOSTENIBILE, TORNA “ISCHIA MODELLO DI SICUREZZA”

COMUNICATO STAMPA

INNOVAZIONE SOSTENIBILE, TORNA
“ISCHIA MODELLO DI SICUREZZA”

Si terrà mercoledì 8 marzo la seconda edizione di “Ischia Modello di Sicurezza”, una giornata interamente dedicata ad Ischia, terra di grande bellezza ma di altrettanta fragilità, che racchiude nel suo microcosmo i rischi connessi ad una serie di fenomeni naturali presenti in gran parte d’Italia. L’evento partecipato si pone l’obiettivo di tracciare la rotta per la mitigazione dei rischi di un’isola dalla natura vulcanica, massimizzando nel contempo le potenzialità di un territorio senza eguali al mondo.

L’evento si svolgerà mercoledì 8 marzo presso Auditorum Carriero dell’Albergo della Regina Isabella alle ore 11 (alle 10.50 la registrazione dei partecipanti).

Al focus ha aderito anche la struttura del commissario delegato all’emergenza frana del 26 novembre 2022, l’appuntamento è patrocinato da Regione Campania, Città Metropolitana di Napoli, ANCIM (Associazione Nazionale Comuni Isole Minori) Comuni di Lacco Ameno, di Casamicciola Terme, Forio, Ischia, Serrara Fontana, Barano d’Ischia, Ordine degli Architetti, Ordine degli Ingegneri e Ordine dei Geologi. Media partner dell’iniziativa SIGEA (Società Italiana di Geologia Ambientale) e Meridiana Italia.

Si ringraziano Albergo della Regina Isabella, Snav, Pietratorcia, Calise, I Fiori di Antonella, Mng.

UFFICIO STAMPA
Ida Trofa – voice & whatsapp 3281012941
[email protected]

Evacuazione Casamicciola – Frana 2022

Evacuazione Casamicciola – Frana 2022

Sito ufficiale Comune Casamicciola

https://www.comune.casamicciolaterme.na.it/2022/11/28/avviso-alla-cittadinanza-chiusura-al-traffico-strade-cittadine-in-seguito-allemergenza-frana/

 

AVVISO ALLA CITTADINANZA – Attivazione Numero Verde per assistenza e segnalazione legate all’emergenza alluvionale del 26 novembre 2022.

Venerdì 2/12/2022: “Piano speditivo di protezione civile”. firmato dal Commissario Prefettizio del Comune di Casamicciola, Simonetta Calcaterra.

Evacuazione Casamicciola – Frana 2022

Allarme gialla diramato dalla Protezione civile fino alle ore 16 di sabato 3/12/2022.

  1. Per le “Aree rosse” si dispone l’allontanamento preventivo della popolazione
  2.  Per le “Aree verdi” si dispone la possibilità di permanenza dei cittadini a condizione che si rispettino TUTTE le indicazioni impartite dalla Protezione Civile.
  3.  Per la restante parte del territorio comunale di Casamicciola si dispone il rispetto di TUTTE le indicazioni impartite dalla Protezione Civile.
  4. Per le “Aree rosse” è previsto a partire dalle ore 16 un servizio di navette per  il trasferimento dei cittadini c/o strutture ricettive rese disponibili.
  5. Il servizio di trasporto e di permanenza negli alberghi sarà a carico dello Stato.
  6. La permanenza presso le strutture ricettive durerà fino a revoca, che sarà disposta in coerenza con gli avvisi di criticità e di allerta meteo.
  7. Le forze dell’ordine garantiranno ordine pubblico, anti-sciacallaggio e  controllo dell’evacuazione.
  8. Sono stati attivati  presidi sanitari per ogni esigenza di assistenza alla popolazione.

Ecco la mappa e l’elenco delle strade delle aree rosse

SP123 – SP428 – STRADA PROVINCIALE CASAMICCIOLA CONTRADA CELARIO – STRADA PROVINCIALE CIRCUMVALLAZIONE DI CASAMICCIOLA – STRADA PROVINCIALE EDDOMADE – VIA ARENALE – VIA BORBONICA – VIA D’ALOISIO – VIA DI CAMPOMANNO -VIA DOTTOR MENNELLA  – VIA EDDOMADE – VIA EPOMPEO – VIA FASANIELLO – VIA MONTECITO – VIA NIZZOLA – VIA OMBRASCO – VIA PRINCIPESSA MARGHERITA – VIA SANTA BARBARA – VIA SASSOLO – VIA SPEZIERIA – CORSO GIUSEPPE GARIBALDI – CORSO VITTORIO EMANUELE – PIAZZA A. MANZI – PIAZZA BAGNI – PIAZZA MUNICIPIO – PIAZZA MUNICIPIO TRAVERSA 4 – PIAZZETTA NIZZOLA – SALITA PARADISIELLO – SP506 – STRADA PROVINCIALE CASAMICCIOLA PIAZZA BAGNI – TRAVERSA 1 GUGLIEMO SANFELICE – TRAVERSA 2 GUGLIELMO SANFELICE – VIA CAGLIARI –  VIA ELENA – VIA GUGLIELMO SANFELICE – VIA GUGLIELMO SANFELICE TRAVERSA 4 – VIA GUGLIEMO SANFELICE TRAVERSA 3 – VIA LAMPUGNANI – VIA MONTE DELLA MISERICORDIA – VIA NIZZOLA – VIA OMBRASCO – VIA PARODI – VIA SENIGAGLIA – VICO ORIENTALE – VICO SETTENTRIONALE – VICOLETTO DELLE SCUOLE – VICOLO 2 GUGLIEMO SANFELICE – VICOLO 3 GUGLIEMO SANFELICE – VICOLO GUGLIELMO SANFELICE


Cosa fare durante l’allerta meteo:

  1. tenersi informati sulle situazioni di pericolo previste sul territorio e sulle misure adottate dal Comune tramite consultazione del sito del Comune e di tutti gli altri mezzi di informazione messi a disposizione dei cittadini;
  2. non dormire nei piani seminterrati ed evitare di soggiornarvi;
  3. proteggere i locali che si trovano al piano strada e chiudere le porte di cantine, seminterrati o garage;
  4. se ci si deve spostare, valutare prima il percorso ed evitare le zone allagabili;
  5. valutare bene se mettere al sicuro l’automobile o altri beni: può essere pericoloso;
  6. condividere con i membri della famiglia quello che si conosce sull’allerta e sui comportamenti corretti;

Cosa fare in caso di alluvione se si è in un luogo chiuso

    1. non scendere in cantine, seminterrati o garage per mettere al sicuro i beni: si rischia la vita;
    2. non uscire assolutamente per mettere al sicuro l’automobile;
    3. se ci si trova in un locale seminterrato o al piano terra, salire subito ai piani superiori;
    4. evitare l’uso dell’ascensore: si può bloccare;
    5. aiutare gli anziani e le persone con disabilità che si trovano nell’edificio;
    6. chiudere il gas del serbatoio;
    7. tenersi informato su come evolve la situazione e seguire le indicazioni fornite dalle autorità.

Cosa fare in caso di alluvione se si è all’aperto

  1. allontanarsi dalla zona allagata: per la velocità con cui scorre l’acqua, anche pochi centimetri potrebbero far cadere;
  2. raggiungere rapidamente l’area vicina più elevata, o salire ai piani superiori di un edificio, evitando di dirigersi verso pendii o scarpate artificiali che potrebbero franare;
  3. far attenzione a dove si cammina: potrebbero esserci voragini, buche, tombini aperti;
  4. evitare di utilizzare l’automobile. Anche pochi centimetri d’acqua potrebbero far perdere il controllo del veicolo o causarne lo spegnimento: si rischia di rimanere intrappolati;
  5. evitare sottopassi, argini, ponti: sostare o transitare in questi luoghi può essere molto pericoloso;
  6. tenersi informato su come evolve la situazione e seguire le indicazioni fornite dalle autorità.

Cosa fare dopo l’alluvione

  1. seguire le indicazioni del Comune tramite la verifica del sito prima di intraprendere qualsiasi azione, come rientrare in casa, spalare fango, svuotare acqua dalle cantine ecc.;
  2. non transitare lungo strade allagate: potrebbero esserci voragini, buche, tombini aperti o cavi elettrici tranciati. Inoltre, l’acqua potrebbe essere inquinata da carburanti o altre sostanze;
  3. fare attenzione anche alle zone dove l’acqua si è ritirata: il fondo stradale potrebbe essere indebolito e cedere;
  4. verificare se si può riattivare il gas. Se necessario, chiede il parere di un tecnico.

Bollettino meteo di venerdì 02 dicembre 2022
Pubblicato il 2 dicembre 2022 da soru1
Avvertenze:

In considerazione del bollettino previsionale della giornata odierna e del previsto peggioramento a partire dalle prossime ore 16 sulle zone di allerta 1 e 3, si raccomanda:

Di verificare il regolare funzionamento del reticolo idrografico e dei sistemi di raccolta e allontanamento delle acque piovane;
Di monitorare le aree alluvionali ed i corsi d’acqua che attraversano il proprio territorio con particolare riguardo ai punti singolari (ponti, aree golenali, restringimenti dell’alveo e alveo-strada, ecc.);
Di prestare attenzione alle zone depresse, ai sottopassi stradali, ai luoghi della rete stradale prossimi ad impluvi, ai canali e ai corsi d’acqua soggetti ad esondazione;
Di controllare le aree a rischio frana, individuate nei p.s.a.i. dalle autorità di bacino, i pendii soggetti a fenomeni di erosione e le zone sottostanti i versanti per la possibilità di trasporto a valle di materiali solidi per effetto di ruscellamenti superficiali;
Di prestare attenzione a tutte le strutture soggette alle sollecitazioni dei venti (pali della pubblica illuminazione, strutture provvisorie, gazebo, ecc.) e alle aree alberate del verde pubblico;
Di segnalare con ogni utile dispositivo, sulle zone montuose e nelle precipitazioni più intense, la riduzione di visibilità sulla rete stradale di propria competenza.

Agli Enti con competenza in ambito marittimo e ai Sindaci dei comuni costieri e delle isole, di prestare particolare attenzione alle coste e alle marine esposte al moto ondoso nonché ai mezzi in navigazione.

Fino alle ore 16:00 di oggi venerdì 02 dicembre 2022

Rischio idraulico e idrogeologico per gli aspetti di protezione civile:

Livello di criticità:

Fenomeni poco significativi prevedibili su tutte le zone di allerta.

Livello di allerta:

Codice colore verde su tutte le zone di allerta.

Dalle ore 16:00 di oggi venerdì 02 dicembre 2022 e fino alle ore 16:00 di domani sabato 03 dicembre 2022

Rischio idraulico e idrogeologico per gli aspetti di protezione civile:

Livello di criticità:

Ordinaria per rischio idrogeologico localizzato sulle zone di allerta 1 e 3.

Nessuna criticità sulle zone di allerta 2, 4, 5, 6, 7 e 8.

Livello di allerta:

Codice colore giallo sulle zone di allerta 1 e 3.

Codice colore verde sulle zone di allerta 2, 4, 5, 6, 7 e 8.

Bollettino meteo di venerdì 02 dicembre 2022
Pubblicato in Bollettini Meteo
Bollettino meteo di giovedì 1 dicembre 2022
Pubblicato il 1 dicembre 2022 da soru1
Avvertenze:

In considerazione del bollettino previsionale della giornata odierna, si raccomanda:

Di verificare il regolare funzionamento del reticolo idrografico e dei sistemi di raccolta e allontanamento delle acque piovane;
Di prestare attenzione a tutte le strutture soggette alle sollecitazioni dei venti (pali della pubblica illuminazione, strutture provvisorie, gazebo, ecc.) e alle aree alberate del verde pubblico;
Di segnalare con ogni utile dispositivo, sulle zone montuose, la riduzione di visibilità sulla rete stradale di propria competenza, locali foschie potranno formarsi dalla sera sulle zone pianeggianti, nella vallate interne e lungo i litorali.
Agli Enti con competenza in ambito marittimo e ai Sindaci dei comuni costieri e delle isole, di prestare particolare attenzione alle coste e alle marine esposte al moto ondoso nonché ai mezzi in navigazione.

Rischio idraulico e idrogeologico per gli aspetti di protezione civile:

Livello di criticità:

Fenomeni poco significativi prevedibili su tutte le zone di allerta.

Livello di allerta:

Codice colore verde su tutte le zone di allerta.

BOLLETTINO METEO DEL 01.12.2022
Pubblicato in Bollettini Meteo
Bollettino meteo di mercoledì 30 novembre 2022
Pubblicato il 30 novembre 2022 da soru1
Avvertenze:

In considerazione del bollettino previsionale della giornata odierna, si raccomanda:

Di verificare il regolare funzionamento del reticolo idrografico e dei sistemi di raccolta e allontanamento delle acque piovane;
Di prestare attenzione a tutte le strutture soggette alle sollecitazioni dei venti (pali della pubblica illuminazione, strutture provvisorie, gazebo, ecc.) e alle aree alberate del verde pubblico;
Di segnalare con ogni utile dispositivo, sulle zone montuose, la riduzione di visibilità sulla rete stradale di propria competenza.
Agli Enti con competenza in ambito marittimo e ai Sindaci dei comuni costieri e delle isole, di prestare particolare attenzione alle coste e alle marine esposte al moto ondoso nonché ai mezzi in navigazione.

Rischio idraulico e idrogeologico per gli aspetti di protezione civile:

Livello di criticità:

Fenomeni poco significativi prevedibili su tutte le zone di allerta.

Livello di allerta:

Codice colore verde su tutte le zone di allerta.

Bollettino meteo di mercoledì 30 novembre 2022

Pubblicato in Bollettini Meteo
Bollettino meteo di martedì 29 novembre 2022
Pubblicato il 29 novembre 2022 da soru1
Avvertenze:

In considerazione del bollettino previsionale della giornata odierna, si raccomanda:

Di verificare il regolare funzionamento del reticolo idrografico e dei sistemi di raccolta e allontanamento delle acque piovane;
Di prestare attenzione a tutte le strutture soggette alle sollecitazioni dei venti (pali della pubblica illuminazione, strutture provvisorie, gazebo, ecc.) e alle aree alberate del verde pubblico;
Di segnalare con ogni utile dispositivo, sulle zone montuose, la riduzione di visibilità sulla rete stradale di propria competenza.
Agli Enti con competenza in ambito marittimo e ai Sindaci dei comuni costieri e delle isole, di prestare particolare attenzione alle coste e alle marine esposte al moto ondoso nonché ai mezzi in navigazione.

Rischio idraulico e idrogeologico per gli aspetti di protezione civile:

Livello di criticità:

Fenomeni poco significativi prevedibili su tutte le zone di allerta.

Livello di allerta:

Codice colore verde su tutte le zone di allerta.

Bollettino meteo di martedì 29 novembre 2022
Pubblicato in Bollettini Meteo
Bollettino meteo di lunedì 28 novembre 2022
Pubblicato il 28 novembre 2022 da soru1
Avvertenze:

In considerazione del bollettino previsionale della giornata odierna, si raccomanda:

Di verificare il regolare funzionamento del reticolo idrografico e dei sistemi di raccolta e allontanamento delle acque piovane;
Di prestare attenzione a tutte le strutture soggette alle sollecitazioni dei venti (pali della pubblica illuminazione, strutture provvisorie, gazebo, ecc.) e alle aree alberate del verde pubblico;
Di segnalare con ogni utile dispositivo, sulle zone montuose, la riduzione di visibilità sulla rete stradale di propria competenza.
Agli Enti con competenza in ambito marittimo e ai Sindaci dei comuni costieri e delle isole, di prestare particolare attenzione alle coste e alle marine esposte al moto ondoso nonché ai mezzi in navigazione.

Bollettino meteo di lunedì 28 novembre 2022
Pubblicato in Bollettini Meteo

Casamicciola dopo 112 anni…

Casamicciola dopo 112 anni…

Per la serie
Esopo news

Non sono bastati 112 anni per mettere in sicurezza Casamicciola terme dai fenomeni temporaleschi che aggiunge morti a morti dopo con una frequenza inquietante.

Ma forse sono i <capoccioni> che non vogliono risolvere il problema perché altrimenti dovrebbero privarsi di una bella gita vista mare!

Segnalazione di Salvatore Armando Santoro: 

21 Ottobre 1910 un altro disastro di tanti anni indietro ed il periodo è stato sempre quello autunnale (e mia madre aveva 4 anni).

 

Casamicciola dopo 112 anni…

Per la serie
Esopo news

A Casamicciola si muore sotto le frane e nell’abusivismo edilizio

Non è solo da oggi che dico e scrivo che a Ischia ci sono, e non esagero, centinaia di situazioni a rischio come questa che ha causato l’ultima frana in ordine di tempo con otto morti accertati fino al momento in cui scrivo questo articolo e, pare, quattro dispersi.

Ischia è il massimo esempio, credo mondiale, di abusivismo edilizio sorretto dalla corruzione politica degli amministratori… non solo locali.

Alla principale causa scatenante la tragedia (tre frane staccatasi in un lasso di tempo di circa due ore del costone verticale del monte Epomeo in una notte di consistenti piogge), l’analisi dei motivi corresponsabili della sciagura vanno identificati nel fatto che ciò è avvenuto nello stesso luogo della precedente frana del mese di novembre 2009, nella stessa zona del terremoto del mese di agosto 2017, con le stesse caratteristiche climatiche della precedente, coinvolgendo manufatti e opere pubbliche ugualmente edificati in spregio ad ogni indicazione urbanistica, senza che ancora, da allora, sia stato approntato un solo piano di evacuazione, con ingenti somme destinate alla protezione idrogeologica e sismica finite nei rivoli della “beneficenza” elettorale, con la protezione civile locale sufficiente a spegnere qualche incendio di sterpaglia, con i mezzi di trasporto fermi nei porti per mareggiate comunque di normale amministrazione invernale (perché gli armatori corruttori non permettono di attivare un porto in terraferma -Torregaveta – distante meno di dieci minuti che consentirebbe i collegamenti con ogni tipo di tempesta) ecc. ecc. e, se non non sono bastate queste ben note considerazioni per mandare in galera corrotti e corruttori, allora vuol dire che dovrebbe essere verificato se non sia probabile che corrotti ed inutili sono i PM i CC i giudici ecc.

Negli ultimi anni sull’isola d’Ischia ci sono stati crolli dovunque, molti sottaciuti perché non hanno causato vittime, alcuni, ma pochi, venuti a conoscenza della comunità locale, quasi nessuno giunto sulle pagine nazionali.

Però, ieri un ben noto politico isolano ha usato il tempo a sua disposizione della intervista tv per dire che, in fondo, l’isola è grande, Casamicciola è il comune minore, e che per Natale siamo tutti belli e pronti per accogliere i turisti… non si sa in quale sicurezza, mentre un amministratore, sempre ischitano, di primo piano ha bacchettato i politici e gli organi di stampa che stanno mettendo in luce le cause del disastro iniziando un suo scritto con “Non aggiungete al fango”.

Siamo al paradosso: i colpevoli accusano i grilli parlanti.

La Frana-E Noi

Sono le tre e tredici minuti
un’ora insignificante,
digiuna di attese
sterile di affanni
e
penso alla Madre in auto con la figlia
Quindicianni
meno di quaranta anni in due
trasportate in un fiume di fango
sputo dell’ingordigia umana
fino a che lei
Quindicianni
lei muore annegata…

… e scrivo in prosa

mentre ora soffro per quanto è sciocca la poesia
– inutile –
che genera emozioni
soltanto in chi ne ha già di proprie,
lasciando indifferenti

speculatori

politici collusi

giudici compiacenti

la malavita della bella vita

i giornalisti fuochi di paglia

assuefatti poliziotti-carabinieri
finanzieri-guardie forestali marine montane
pluviali divine (i bravi sacerdoti con le loro assoluzioni
a meno di trenta denari)

i settemila imputati
di “Luculliana reiterata perversione
tra Sodoma e Gomorra
d’abusivismi e scempi”
oppure
“Anime scure soggiogate al carro fetido
del mattatore vincente”
comprese mogli figli nipoti e consanguinei
di chi ha lo scettro del potere

i cinquanta e più milioni d’italiani pensanti
sempre
ma che agiamo
solo
quando ad essere pestato è il nostro callo

me

gli altri come me

me ed il mio io
che già fra un’ora mi stenderà sul divano
sigaro avana
whisky di vecchia conoscenza
il dito in cerca di canali
– notturni –
per uomini soli.

Quindicianni
è morta.
La Madre vaga nel mondo dei vivi.
Grazie a questa bella società!

Qualcuno ha detto che il Vesuvio scoppierà…
e Noi?
Noi, sì, Noi!
Noi siamo pronti a sopraffarci per un dollaro bucato
una parola di troppo
la conquista di un posto a capotavola
il sorriso di un’altra donna
la fede e la non fede
la Juve
un semaforo rosso
un sigillo negato
il ruolo di Caronte
nel turbinoso fango del nostro dramma umano.
Fine.
Fine?
Io voglio.
Mi voglio-Ti voglio-Lo voglio
mentre la frana sghignazza sulla collina
forzando l’alveo
per tracimarci fino a mare.

La Frana-E Noi.
La Frana siamo Noi.

Non è delirio avere pena di Quindicianni “MORTA”.
Non è delirio avere pena per la Madre “VIVA”.
Non è delirio lanciare oltraggi agli “ASSASSINI”.

Supplico
per capire se le stelle
Quindicianni
nuotano o volano
innocenti
nei loro nuovi cieli senza albe!

Bruno Mancini15/16 Novembre 2009

La Frana – E Noi.

Nunzia Zambardi – La frana e noi

Casamicciola frana

Ordinato lo sgombro di vaste zone abitative di Lacco Ameno

La Frana

Maurizio Olivieri, presso l’Associazione Il Valore del Femminile presenta per CineEmozioni il film “Caos Calmo”

Maurizio Olivieri presenta il film, diretto da Antonello Grimaldi, nell’ambito dei giovedì di Cultura Evolutiva presso la sede dell’Associazione a Roma in Piazzale delle Provincie 8, il 17 novembre alle ore 21.00. Un film per riflettere sul dolore in seguito ad una grande perdita

L’attesa, quale processo di preparazione in cui iniziare ad elaborare una perdita, può rappresentare un iter necessario dove lasciare che la confusione interiore e lo smarrimento dovuti alla mancanza, lascino il posto ad uno stadio di calma apparente. È in questa calma apparente che si trova il protagonista del film Caos Calmo diretto da Antonello Grimaldi, nell’iniziare ad elaborare il proprio dolore per la morte inaspettata e improvvisa della moglie avvenuta in sua assenza. Tratto dal romanzo omonimo di Sandro Veronesi, edito da Bompiani e vincitore del Premio Strega nel 2006, il film, che nel cast vede Nanni Moretti, Valeria Golino e Isabella Ferrari, scandaglia la vicenda di Pietro, manager affermato, il quale subito dopo la grave perdita della moglie, sceglie di trascorrere gran parte delle giornate in un luogo neutrale, distaccato dai ritmi quotidiani e precisamente su una panchina all’interno dello spazio alberato sito di fronte la scuola frequentata dalla figlia. Una scelta per lui necessaria per poi iniziare un processo di elaborazione del lutto.

Maurizio Olivieri

Il “come reagiamo di fronte ad un grande dolore per una perdita” è il tema che accompagna l’incontro sulle Cinemozioni condotto da Maurizio Olivieri Counselor professionista, scrittore e musicista, dedicato alla visione del film Caos Calmo presso la sede dell’Associazione Il Valore del Femminile di cui è Presidente Virginia Vandini, ideatrice e fondatrice di Henosis Counseling e Formazione. Docente presso Henosis, Virginia Vandini è Sociologa, Supervisor trainer Counselor professionista, Costellatrice evolutiva e spirituale con i Nat, Custode del Mantra Madre.

L’incontro con Maurizio Olivieri, in programma nell’ambito dei giovedì di Cultura Evolutiva promossi dall’Associazione il Valore del Femminile in programma il 17 novembre alle ore 21.00 presso la sede della stessa Associazione (in Piazzale delle Provincie 8 Roma) invita a riflettere sul tema della perdita, del lutto prendendone in parte le distanze e giungere ad una sua elaborazione tra dolore e spiragli di luce, alienazione e apertura.

Il titolo già suggerisce come il protagonista nel cercare una sorta di conforto assuma un comportamento passivo e leggero insieme, ma non del tutto statico. Egli entra in una sorta di calma paradossale che lo porta a trascorrere molte ore delle giornate su una panchina in attesa che la figlia esca da scuola. In questa nuova condizione non rifiuta il contatto con le persone, anzi ascolta le loro storie mantenendo un certo distacco, storie che lo portano a guardare alla realtà con altri occhi e contattare il proprio dolore per accoglierlo.

Silvana Lazzarino

 

Il Valore del femminile

presenta per i giovedì di Cultura evolutiva

la proiezione del film “Caos Calmo”

conduce Maurizio Olivieri

presso la sede dell’Associazione Il Valore del Femminile

Piazzale delle Provincie, 8- Roma

Giovedì 17 novembre 2022 ore 21.00

Ingresso libero

con offerta volontaria

Per info: [email protected]

 

Alcuni articoli di silvana Lazzarino usciti su Emmegiischia e Il Dispari

Emmegiischia: Silvana Lazzarino partecipa al convegno “Le donne raccontano”

Emmegiischia: Roberta Damiata-prima-donna

Emmegiischia: La solitudine nei film di Philip Groening

Emmegiischia: Gli scatti di Llisetta Carmi documentano il senso della vita

 

Marco Werba alla 44ma edizione del Cairo International Film Festival

Marco Werba, il noto compositore, autore della colonna sonora del film in concorso “L’Ile du Pardon“ diretto da Ridha Behi è ospite della kermesse il 17 novembre 2022

 

Alla 44ma edizione del Cairo International Film Festival (CIFF), tra i 15 festival riconosciuti come di categoria ”A”, che ha aperto i battenti lo scorso 13 novembre, il cinema europeo sta facendo parlare di sé grazie anche ad una nutrita presenza che vede il M° Marco Werba tra gli ospiti della kermesse il 17 novembre in quanto autore della colonna sonora del film in concorso “L’Ile du Pardon” (titolo italiano “L’Isola del Perdono”),

Diretto dal regista Ridha Behi, il film che vede tra gli interpreti Claudia Cardinale, Paola Lavini e Katia Greco, vanta per la parte musicale la firma del M° Werba, registrata a Londra, con le recording sessions che si sono svolte presso i prestigiosi Angel Studios situati in Upper Street, coordinati da Jojo Arvanitis (Orchestra contractor) e da Dom Domalos Kelly (Score coordinator).

Accreditato dalla federazione internazionale delle associazioni di produttori cinematografici il Cairo International Film Festival (CIFF) mira, quale scopo istituzionale a contribuire allo sviluppo dell’arte e della tecnica del cinema, e ad incoraggiare il dialogo interculturale. Nella competizione internazionale di quest’anno, ancora una volta, la presenza europea nella categoria principale è notevole: ben 9 films in concorso sono produzioni o coproduzioni europee, tra cui alcune world premières. Tra le novità in anteprima, figura proprio anche “L’Ile du Pardon”  di Ridha Behi (Tunisia/Libano/USA).

Il compositore Marco Werba finora ha già vinto, per le musiche di questo film, il premio Colosseo d’Oro. Altissima, infatti, la qualità di questa colonna sonora, con l’eccellente performance della “English Session Orchestra”. La canzone del film, infine, è stata eseguita dal soprano Ellen Williams, che ha anche scritto il testo in inglese.

Il leitmotiv del film conferma la grande vena melodica di Marco Werba, al secolo Marc Adam Werblowsky, che ricordiamo essere nato a Madrid, con alle spalle studi classici in Francia, in America e in Italia, esattamente a Roma, dove attualmente vive.

Trattasi di un musicista e direttore d’orchestra noto ed apprezzato nell’ambiente cinematografico, dal background completo e dalla raffinata e colta sensibilità artistica. Al suo attivo, titoli cinematografici di spessore quali Zoo, Anita, Giallo, Amore e libertà – Masaniello, Il delitto Mattarella, Seguimi e Pop Black Posta e La Grande Guerra del Salento.

Silvana Lazzarino

 

44ma edizione del Cairo International Film Festival (CIFF)

ospite il 17 novembre 2022 il Maestro Marco Werba

autore della colonna sonora del film in concorso

L’Ile du Pardon “diretto da Ridha Behi

13-  22 novembre 2022

 

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Emmegiischia: Silvana Lazzarino partecipa al convegno “Le donne raccontano”

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incontri formativi introduttivi alle Abilità di Counseling proposti da Henisis Counsling e Formazione

Incontri online gratuiti ogni martedì dal 15 novembre al 13 dicembre 2022. Il 1° incontro “Il coraggio dell’imperfezione” è con Virginia Vandini e Cristina Paciotti il 15 novembre 2022 ore 21.00 online

 

Non sempre è facile prendere decisioni liberi da condizionamenti esterni, ma anche interni legati a situazioni e vissuti da cui non ci si riesce a distaccare, e non sempre si costruiscono relazioni armoniche in cui vi sia un reciproco ascolto. Per guardare ad un’ottica di autorealizzazione è importante credere in se stessi sviluppando autostima a partire dal prendere contatto con il proprio vissuto emozionale.

Dall’ascolto autentico delle emozioni, nel riconoscerle e accoglierle, si giunge verso una nuova consapevolezza di sé in cui considerare desideri lasciati sopiti e prendersi la responsabilità della propria vita giungendo così a definire legami autentici con gli altri liberi da giudizio. Il senso di responsabilità che è amore per se stessi, la consapevolezza per compiere scelte sane, unitamente all’ascolto di sé e dell’altro, sono alcune delle tematiche che vengono proposte  non solo nei percorsi tra seminari, workshop promossi dall’Associazione Il Valore del Femminile, ma in particolare sono approfondite nel percorso di Abilità in Counseling di cui si possono seguire in forma gratuita una serie di incontri introduttivi in programma ogni martedì dal 15 Novembre al 13 Dicembre 2022 dalle ore 21:00 alle 22,00 in modalità online.

Durante questi incontri gratuiti di formazione i docenti del percorso in Abilità di Counseling, gli studenti e i professionisti Counselor portano una testimonianza di integrazione del Counseling nel loro lavoro.

Il primo di questi incontri in programma il 15 novembre 2022 alle ore 21.00 dal titolo Il coraggio dell’imperfezione” è condotto da Virginia Vandini, Sociologa, Supervisor-Trainer Counselor, Fondatrice e Docente del percorso per le Abilità di Counseling e Cristina Paciotti, Practitioner Counselor e Creatrice di progetti in ambito culturale-olistico. L’incontro è gratuito, aperto a tutti su prenotazione scrivendo a: [email protected] oppure telefonando (o inviando un WhatsApp) al numero 3791344390.

Virginia Vandini oltre ad essere Presidente dell’Associazione il Valore del Femminile è Costellatrice evolutiva e spirituale con i Nat, Custode del Mantra Madre e fondatrice e ideatrice di Henosis Centro di Counseling e Formazione.

Durante il percorso di Formazione per acquisire Abilità in Counseling, rivolto in particolare a chi svolge una professione con un evidente impatto relazionale (medici, infermieri, avvocati, fisioterapisti, insegnanti, educatori, managers, etc..), viene spiegato come sviluppare e aggiornare competenze trasversali, ossia un insieme di conoscenze, capacità e abilità atte a favorire la crescita personale e professionale, Competenze riferite al proprio modo di essere con se stessi e g gli altri, utili per dare visibilità alle proprie capacità in diversi ambiti dalla famiglia alle relazioni al lavoro. Così si apprendono tecniche per gestire le emozioni e lo stress, riconoscere e utilizzare al meglio le proprie risorse, e ancora orientare al meglio le relazioni e imparare a gestire i conflitti, oltre che a negoziare e acquisire competenze di problem-solving. Un percorso per valorizzare la persona e restituirle nuove consapevolezze migliorando qualità, ma anche per arricchire il proprio bagaglio di conoscenze. Il percorso di Abilità di Counseling può essere anche di grande utilità per quanti all’interno di aziende e organizzazioni desiderino migliorare le proprie capacità di ascolto e comunicazione.

Il secondo incontro che si svolgerà il 22 novembre sempre online alle ore 21:00Creatività e linguaggio parallelo” vedrà gli interventi di: Gabriele Albanese Counselor a mediazione artistica, Disegnatore, Fotografo, Co-fondatore e Docente del Percorso per le Abilità di Counseling e Alessandro Catanzaro Counselor professionista, Fisioterapista e Posturologo, Scrittore.

Silvana Lazzarino  

 

incontri formativi introduttivi 

alle Abilità di Counseling

tutti i martedì dal 15 novembre al 13 dicembre 2022

incontri gratuiti

Il coraggio dell’imperfezione”

condotto da Virginia Vandini e Cristina Paciotti

1° incontro martedì 15 novembre ore 21,00

dalle ore 21:00 alle 22,00

L’incontro è gratuito su prenotazione

scrivendo a: [email protected]

Alcuni articoli di silvana Lazzarino usciti su Emmegiischia e Il Dispari

Emmegiischia: Silvana Lazzarino partecipa al convegno “Le donne raccontano”

Emmegiischia: Roberta Damiata-prima-donna

Emmegiischia: La solitudine nei film di Philip Groening

Emmegiischia: Gli scatti di Llisetta Carmi documentano il senso della vita

 

“Sex Positive Tarot” di Libera Ligorio e Diego Tigrotto: presentazione presso il Valore del Femminile a Roma il 3 novembre 2022

“Sex Positive Tarot, Così tanto da esplorare!“: un libro  per trovare nuova consapevolezza nel vivere la sessualità in armonia con il proprio sentire, senza giudizio, Ad intervistare gli autori del libro è Virginia Vandini Presidente dell’Associazione Il Valore del femminile e ideatrice e fondatrice  di Henosis Counseling e Formazione

La sessualità è nel corpo e nel pensiero, nei gesti e nelle emozioni. Essa rende unici nella profondità e intensità di uno sguardo, nell’armonia di un gesto o di un movimento, nel tono della voce, ma soprattutto nel proprio modo di viverla e sentirla.

Non sempre è facile confrontarsi con la propria sessualità per paure, insicurezze e dubbi, ma l’accettarsi permette di fare un passo verso il riconoscimento di essa quale parte di sé da rispettare e di cui prendersi cura.

Per riscoprire la propria sessualità e mostrare le proprie emozioni ad essa legate, sia di paura e timore, sia di entusiasmo e accoglienza, per provare a viverla in modo autentico e con responsabilità, vi invitiamo a prendere parte alla presentazione del libro Sex Positive Tarot, Così tanto da esplorare! scritto da Libera Ligorio e Diego Tigrotto, che si svolge il 3 novembre 2022 alle ore 21.00 nell’ambito dei giovedì di Cultura Evolutiva presso la sede dell’Associazione Il Valore del Femminile a Roma in Piazzale delle Provincie, 8.

L’Associazione Il Valore del Femminile, ideata e fondata da Virginia Vandini Sociologa, Supervisor trainer Counselor professionista, Costellatrice evolutiva e spirituale con i Nat, Custode del Mantra Madre,  attraverso seminari, incontri e workshop, accompagna quanti interessati, a riconoscere il proprio valore e autenticità, nel rispetto di sé, dell’altro anche a partire da un cambiamento tenendo sempre presenti valori quali: Amore, Ascolto, Accoglienza che dovrebbero rappresentare modi di essere per ogni individuo.

Virginia Vandiini

Ad intervistare gli autori dell’interessante libro è Virginia Vandini, Presidente dell’Associazione Il Valore del Femminile, fondatrice e ideatrice di Henosis, Centro di Counseling e Formazione.  

Libera Ligorio Tarologa specializzata, Operatrice certificata in pratiche Tantra e Counselor in formazione e Diego Tigrotto artivista sex positive, impegnato nell’organizzazione di incontri esperienziali sulla consapevolezza sessuale, hanno dato vita ad un progetto che anche attraverso la forza evocativa dell’arte espressa nei simboli dei Tarocchi, porta ad acquisire nuove consapevolezze in piena libertà e senza giudizio.

I Tarocchi rappresentano uno strumento antichissimo il cui fine è quello di mettere il consultante in contatto con la propria anima collegata alla fonte universale, attraverso cui giungere a quelle risposte che stava cercando. Da sempre i tarocchi sono per Libera Ligorio un mezzo privilegiato con cui si esprime e con il quale entra in contatto con gli altri in una relazione intima e profonda. Esperta di Tarocchi e consulente Tarologica per diversi progetti, Libera Ligorio ha accostato e trasferito il significato dei Tarocchi di Marsiglia nei concetti cardine della Sessualità positiva e ha così progettato e creato un mazzo di Tarocchi pionieristici” Sex Positive Tarot”: un progetto unico poiché per la prima volta la sessualità viene associata sul piano grafico agli Arcani, accostamento invece già attuato per l’erotismo essendo presenti sul mercato diversi mazzi di carte riferiti ai Tarocchi erotici.

Libera Ligorio

Nel lavoro con i Tarocchi ogni arcano racconta un ambito specifico che caratterizza il proprio vissuto, un comportamento, un sentimento, un pensiero,  con riferimenti anche a situazioni e  persone con cui si vive e si condividono aspetti della propria esistenza (la propria  famiglia, le amicizie, gli amori, il lavoro, la vita sociale e le relazioni) . Il racconto avviene a partire dalla visualizzazione dell’immagine in riferimento alla carta dei Tarocchi. Attraverso i simboli si percorre il proprio vissuto personale per giungere poi alla creazione di una nuova narrazione.

Ne libro “Sex Positive Tarot (Golena edizioni 2022) realizzato da Libera Ligorio e Diego Tigrotto viene proposta una rivisitazione degli Arcani dei Tarocchi di Marsiglia in concetti Sex Positive. Questi Tarocchi realizzati sul piano grafico appositamente da diversi artisti internazionali, in virtù dei contenuti affrontati, rappresentano uno strumento educativo e di confronto per vivere al meglio la sessualità quale parte integrante della propria vita nelle sue diverse sfumature e    sfaccettature.

Diego Tigrotto. Foto presa dal sito https://sexpositivetarot.com

 

 

 

All’interno del testo vengono spiegati i concetti e significati delle carte che portano con sé quella funzione ludica che permette di attraversare con lo spirito creativo proprio della libertà e autenticità del gioco, l’esplorazione e l’espressione di sé, la capacità nel mettersi alla prova anche per guardare e aprirsi al nuovo. Così le tematiche della Sessualità positiva possono essere esplorate grazie alle 80 carte (78+2) presenti nel mazzo curate sul piano grafico da 35 artisti provenienti da diverse parti del mondo.

Stando nel “qui ed ora”, durante la lettura delle carte, il richiedente può entrare in contatto con le proprie emozioni, giungendo a ricontattare quei lati nascosti come qualità e capacità personali che fino a quel momento non erano a lui manifeste. In questo riconoscimento il simbolo rappresentato dalla carta gioca un ruolo importante. Vi sono nel mazzo 22 Arcani Maggiori e gli Arcani Minori.

Gli Arcani Maggiori si riferiscono ad aspetti inerenti la parte conscia quale vita materiale e sociale, ma anche inconscia riferita alle forze interiori legate alla zona oscura della psiche. Gli Arcani minori sono suddivisi in quattro semi rispondenti ai valori vitali in riferimento ad una visione positiva della sessualità (Nessun Giudizio, Consenso, Consapevolezza e Piacere) ciascuno dei quali comprende 14 carte. Per maggiori informazioni sul progetto di Diego Tigrotto e Libera Ligorio consultare il sito: https://sexpositivetarot.com/it/home-ita/.  Per partecipare alla presentazione del libroSex positive Tarot” nell’ambito degli appuntamenti organizzati dall’Associazione Il Valore del Femminile scrivere a: [email protected]

 Silvana Lazzarino

 

Sex Positive Tarot. Così tanto da esplorare!

di Libera Ligorio e Diego Tigrotto

la presentazione è nell’ambito dei Giovedì di Cultura Evolutiva

presso l’Associazione Il Valore del Femminile

Piazzale delle Provincie, 8 –  Roma

giovedì 3 novembre 2022,  ore 21.00

per informazioni e prenotazioni scrivere a: [email protected]

 

 

Alcuni articoli di silvana Lazzarino usciti su Emmegiischia e Il Dispari

Emmegiischia: Silvana Lazzarino partecipa al convegno “Le donne raccontano”

Emmegiischia: Roberta Damiata-prima-donna

Emmegiischia: La solitudine nei film di Philip Groening

Emmegiischia: Gli scatti di Llisetta Carmi documentano il senso della vita

 

Tamburo Sciamanico: il suo battito che rilassa la mente lo si può ascoltare nel seminario “Costruisci e anima il tuo Tamburo sciamanico” Condotto da Virginia Vandini, Cristina Sai Jivan e Gabriele Albanese

Il seminario si svolge il 29 ottobre a Roma presso la Sede dell’Associazione Il Valore del Femminile e il 30 ottobre nella riserva naturale di Martignano

Ciascuno ha in sé un talento, un’attitudine particolare a svolgere un compito nella vita, di cui non sempre è consapevole. Per dare voce a questi talenti nascosti, per giungere ad una piena consapevolezza di sé, delle proprie emozioni al fine di gestirle con equilibrio, anche attraverso il cambiamento, arrivando a costruire relazioni di scambio e confronto con l’altro senza giudizio, sono necessarie l’ascolto e l’accoglienza, ma il primo ascolto è quello che avviene dentro se stessi.

Facendo propri i valori di ascolto, accoglienza, compreso l’amore l’Associazione il Valore del Femminile di cui è fondatrice e presidente Virginia Vandini, attraverso seminari, incontri e workshop accompagna quanti desiderano a riconoscere il proprio valore e autenticità, nel rispetto di sé, dell’altro anche a partire da un cambiamento tenendo sempre presenti parole quali Amore, Ascolto, Accoglienza.

Virginia Vandini Sociologa, Supervisor trainer counselor professionista,  Costellatrice evolutiva e spirituale con i Nat, Custode del Mantra Madre è fondatrice e ideatrice di Henosis, Centro di Counseling e Formazione.

Il prossimo fine settimana Virginia Vandini, propone un interessante appuntamento per accostarsi alla connessione con il proprio respiro in linea con il battito del cuore a partire dallo strumento del Tamburo sciamanico. Insieme a Cristina Sai Jivan Reiki master OshoNeoReiki, Mantra della Sacra India, Facilatrice cerchi shamanici, e Gabriele Albanese Artista sciamanico, Fotografo, Disegnatore, Counselor a mediazione artistica, conduce il Seminario Costruisci e anima il tuo Tamburo sciamanico”, che si svolge sabato 29 ottobre dalle ore 10.00 alle 18.30 presso la sede dell’Associazione in Piazzale delle Province, 8 a Roma e domenica 30 ottobre a partire dalle 10.30 e fino al tramonto presso la riserva Naturale di Martignano dove si partecipa ad un pranzo condiviso e dove si svolge una cerimonia sciamanica. Per quanti già avessero un tamburo è possibile prendere parte al seminario solo nella giornata di domenica 30 ottobre.

Attraverso questo percorso i partecipanti hanno la possibilità di riscoprire la poesia musicale del battito del tamburo sciamanico che ha una frequenza coincidente con la risonanza Schumann ossia la frequenza alla quale risuona la terra. Il suono del tamburo è in grado di entrare talmente in profondità nel corpo da aiutare il rilassamento della mente fino a portare il cervello nella fase delle onde theta, fase che si sperimenta durante la meditazione e nel sogno. Il 29 ottobre si ha l’occasione di realizzare il proprio strumento che verrà animato il giorno seguente il 30 ottobre attraverso una cerimonia sciamanica in cui i partecipanti si riuniscono nel cerchio della Madre per lasciare che il Grande Spirito si posi su di loro Per maggiori informazioni e prenotazioni telefonare a Gabriele Albanese al numero: 331/7497620 e per concordare la costruzione del tamburo telefonare a Cristina Sai Jivan al numero 347/ 347 6707787.

Silvana Lazzarino

Costruisci e anima il tuo Tamburo sciamanico”

 Condotto da Virginia Vandini, Cristina Sai Jivan e Gabriele Albanese

Sede Associazione Il Valore del Femminile: piazzale delle Province, 8- Roma

e Martignano presso riserva naturale.

Sabato 29 e domenica 30 ottobre 2022

Per informazioni e prenotazioni Gabriele Albanese cell: 331/7497620

Cristina Sai Jivan, al numero 347/ 347 6707787

 

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In Principio- “Io ti vedo. Come l’uomo vedeva, quando era uno con Dio”

L’appuntamento nell’ambito degli incontri sul tema del Principio condotto da Elisabetta Nistri è online su Zoom il 21 ottobre dalle ore 20.30 alle 21.10

In senso di paura e sempre più solitudine potate dalla pandemia da Covid-19, il conflitto bellico che vive l’Europa, l’incertezza rispetto al futuro anche rapportato alla crisi economica che probabilmente tenderà sempre più a colpire la maggior parte della popolazione mondiale, rappresentano segnali di come l’umanità, almeno molta parte di essa, si sia sempre più allontanata da quei principi basati su collaborazione, sostegno e condivisione, per  mettere al primo posto il potere, il successo entro un’ideologia che si nutre di materialismo e apparenza. Come ritrovare un nuovo modo per essere in armonia con sé e gli altri, come lasciare che la visione egocentrica divenga solo un ricordo per ritrovare quell’oramai dimenticato e distante legame in cui si era in perfetta sintonia con quanto intorno e con l’universo? A questo ritorno con cui ricontattare l’appartenenza con la parte più autentica di sé in relazione con il divino guida l’incontro In Principio- “Io ti vedo” Come l’uomo vedeva, quando era uno con Dio organizzato da Elisabetta Nistri che si svolge in modalità online su Zoom il 21 ottobre 2022 dalle ore 20.30 alle 21.10.

Realizzato in collaborazione con la Federazione Famiglie per la Pace questo, del 21 ottobre è il 5 di una serie di appuntamenti online sul Principio Divino. Elisabetta Nistri Presidente della WFWP Italia in questo appuntamento parlerà della dimensione ultraterrena, cercando di rispondere ad alcune domande quali: Esiste veramente l’aldilà? Quanto influenza o condiziona la nostra vita? Esiste la vita dopo la morte? Come possiamo condurre una vita serena nonostante le sfide che incontriamo quotidianamente? Quello che di concreto si può osservare è che l’esistenza pur tra prove e difficoltà, tra dubbi e certezze, delusioni e gioie. va vista quale dono attraverso cui scoprire ogni giorno un aspetto in più del proprio microcosmo emozionale aprendosi agli altri. Inoltre l’esistenza, nel suo processo di ripetizione e ciclicità con tutte le possibili luci e ombre, si lega alla dualità di principio e fine come l’alba e il tramonto poiché ogni volta si nasce e si muore, per rinascere ancora.

Silvana Lazzarino

 

In Principio- “Io ti vedo. Come l’uomo vedeva, quando era uno con Dio”

5 incontro il 21 ottobre 2022 ore 20.30 – 21.10

link sulla piattaforma Zooom

   https://us02web.zoom.us/j/89742749428?pwd=STdRdU1pRWxDVVRUVUk1UVNVWkZEdz09

Zoom ID: 897 4274 9428

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Mostra dedicata alle antichissime culture megalitiche della Sardegna

Mostra dedicata alle antichissime culture megalitiche della Sardegna

Culture megalitiche della Sardegna

Berlino, San Pietroburgo, Salonicco e Napoli

sono le tappe di una straordinaria mostra dedicata alle antichissime culture megalitiche della Sardegna, compresa quella nuragica, per la prima volta al centro dell’attenzione internazionale.

Nel cuore del Mediterraneo, crocevia di incroci e relazioni, l’Isola ha sviluppato civiltà uniche e originali ancora oggi oggetto di interrogativi e ricerche scientifiche.

La Regione Autonoma della Sardegna prosegue il progetto pluriennale di Heritage Tourism dedicato all’archeologia, con un grande evento espositivo in viaggio per l’Europa.

Eccezionale prestito del Museo Nazionale di Cagliari di uno dei Guerrieri di Mont’e Prama

Le antichissime culture megalitiche della Sardegna e in particolare la cultura Nuragica, a partire da luglio saranno al centro, per la prima volta, di un incredibile evento internazionale, che toccherà quattro importanti città europee e i loro prestigiosi musei, rivelando al pubblico storie e testimonianze materiali, paesaggi e civiltà affascinanti e uniche, per molti versi ancora avvolte nelle nebbie della ricerca.

Berlino, San Pietroburgo, Salonicco e Napoli dal 30 giugno 2021 fino a settembre
del 2022 accenderanno i riflettori sulle sepolture delle “domus de janas” di
epoca neolitica ed eneolitica e sulle iconiche riproduzioni statuarie di “dee
madri”, talvolta veri e propri capolavori artistici; sulle incredibili architetture
dei nuraghi che hanno caratterizzato l’Età del Bronzo nell’Isola e sulle
cosiddette “tombe di giganti”; sui contatti tra civiltà lontane e sugli
eccezionali bronzetti nuragici raffiguranti donne, uomini, guerrieri e
animali; su spade votive, modellini di edifici e di navi e sugli incredibili,
monumentali Guerrieri di Mont’e Prama: autorappresentazione di un
passato mitico riferito all’apogeo dell’Età nuragica, ma in piena Età del
Ferro.

Eccezionalmente, grazie al Ministero della Cultura italiano e alla
direzione del Museo Archeologico Nazionale di Cagliari, una di queste
affascinanti grandi sculture, mai prestate prima d’ora, sarà ospite
d’onore dell’esposizone.

“Sardegna Isola Megalitica. Dai menhir ai nuraghi: storie di pietra nel
cuore del Mediterraneo” è la mostra-evento promossa dalla Regione
Sardegna-Assessorato del Turismo, Artigianato e Commercio con il Museo
Archeologico Nazionale di Cagliari e la Direzione Regionale Musei della
Sardegna, con il Patrocinio del MAECI e del MIC, la collaborazione della
Fondazione di Sardegna e il coordinamento generale di Villaggio Globale International.

La mostra ha ricevuto la Medaglia del Presidente della Repubblica.

E’ questa l’ultima tappa di un articolato progetto di Heritage Tourism finanziato dall’Unione Europea, sull’archeologia sarda nel contesto del Mediterraneo, preparata nel 2017 da un ampio convegno internazionale sul tema e nel 2019 dall’esposizione a Cagliari “Le Civiltà e il Mediterraneo”, presenti i musei che ora ospiteranno la nuova importante mostra: il Museo Nazionale per la Preistoria e Protostoria di Berlino (dal 30/06/21 al 30/09/21) il Museo Statale Ermitage di San Pietroburgo (dal 19/10/21 al 16/01/22) il Museo Archeologico Nazionale di Salonicco (dall’11/02/22 al 15/05/22) e il MANN Museo Archeologico Nazionale di Napoli (dal 10/06/22 all’11/09/22).

a Sardegna è un’isola nel cuore del Mediterraneo, cui oggi sempre più viene riconosciuto dagli studiosi internazionali un ruolo di primo piano in età preistorica e protostorica nei contatti e negli incroci di civiltà, sia nell’ambito del Mare Nostrum, sia nei rapporti con il Centro e Nord Europa e con il Levante. Un’isola che ha visto svilupparsi, millenni or sono, culture e civiltà originali, capaci di dar vita a testimonianze ed evidenze monumentali Il mito e la leggenda hanno spesso incrociato la storia nell’interpretazione della antiche civiltà sarde, società senza stato e senza scrittura ancora al centro di studi, scavi e ricerche.

Ma oggi sono molti i punti fermi di questa plurimillenaria avventura.

Di essi la mostra darà conto, attraverso importanti reperti provenienti dai musei archeologici di Cagliari, Nuoro e Sassari e grazie a un accurato apparato didattico e multimediale, a modellini e ricostruzioni, che consentiranno di contestualizzare e
approfondire, dal punto di vista storico e geografico, il racconto espositivo. In ogni sede inoltre, attraverso le collezioni dei Musei, sarà favorito il confronto e il dialogo con le civiltà coeve sviluppatisi in Europa e nel Mediterraneo, a mostrare connessioni, contatti, differenze.

Stessa cosa nel catalogo che accompagnerà la mostra, una coedizione Skira / Il Cigno GG Edizioni, pubblicato in 5 diverse lingue: italiano, inglese, tedesco, russo e greco.
È il megalitismo il filo rosso scelto per ripercorrere le vicende della Sardegna dalla direzione scientifica della mostra, composta da Federica Doria, Stefano Giuliani,
Elisabetta Grassi, Manuela Puddu e Maria Letizia Pulcini, con il coordinamento di Bruno Billeci e Francesco Muscolino, cui si aggiungono in comitato scientifico Manfred Nawroth, Yuri Piotrovsky, Angeliki Koukouvou e Paolo Giulierini: l’attitudine alla realizzazione di edifici con elementi litici di grandi dimensioni. Questa tendenza contraddistinse l’Isola per un lungo lasso di tempo, dall’età Neolitica attraverso tutta l’età del Bronzo fino a quella del Ferro, e segna tuttora il paesaggio sardo attraverso i lasciti della civiltà nuragica, tra cui circa 7000 edifici detti
appunto “nuraghi”.

IL PERCORSO

Si parte dunque dal periodo recente e finale del Neolitico, quando si diffondono le
”domus de janas” scavate nella roccia, ovvero in lingua sarda le “case delle fate o
delle streghe” – in diversi casi successivamente monumentalizzate in facciata – o
quando si diffondono i dolmen; e poi, in Età del Rame, quando si costruisce un altare
monumentale unico nel panorama del Mediterraneo – ma con parallelismi nelle
ziqqurath del Vicino Oriente – come il santuario di Monte d’Accoddi e si realizza la
muraglia monumentale di Monte Baranta.

Quindi la mostra conduce nel cuore della civiltà nuragica, vero simbolo dell’unicità
della Sardegna.

Gli impressionanti nuraghi, costruiti in numero elevatissimo a
partire dal 1600/1800 a.C. circa con blocchi di basalto, trachite e granito, di grande
varietà tipologica e funzionale ma tutti accomunati dalle torri a tholos (sistema di
copertura), sono stati al centro di importanti dibattiti e interpretazioni che hanno
messo a fuoco le loro molteplici funzioni, rievocate in mostra dai manufatti esposti:
l’alimentazione, l’agricoltura e allevamento, il controllo del territorio, le produzioni
artigianali.

Attorno ad essi, in molti siti, si sono sviluppati villaggi più o meno estesi, talvolta
racchiusi da antemurali altrettanto imponenti, anche questi intervallati da torri.
Nello stesso contesto, ispirati al megalitismo, sono anche gli edifici legati al campo
funerario e i luoghi di culto, pur con tutti i mutamenti della religiosità che si possono
supporre nell’ampia fase nuragica.

Le “tombe di giganti”, così chiamate a livello popolare a causa delle imponenti
dimensioni, che nell’immaginario venivano collegate al gigantismo dei defunti,
erano in realtà sepolture comunitarie ospitanti anche centinaia di individui e
connesse forse al culto degli antenati, davanti alle quali venivano praticati rituali e
offerte, spesso al cospetto della rappresentazione di divinità (betili).

Allo stesso modo anche i luoghi di culto e i santuari si articolano in numerose
tipologie edilizie tutte improntate al megalitismo: tempi a pozzo, fonti sacre e templi
a megaron sono diffusi in tutta la Sardegna a partire dal Bronzo Recente e spesso le
Su Nuraxi, il Villaggio nuragico di Barumini

La religiosità delle genti nuragiche è qui rappresentata al suo massimo grado
dall’enorme numero di ex voto figurati in bronzo – i cosiddetti “bronzetti” di cui la
mostra darà conto con alcuni reperti di grandissimo interesse – che riproducono
figure umane, maschili e femminili nei diversi ruoli della società, ma anche animali,
oggetti e persino edifici.

Proprio la produzione della bronzistica figurata offre uno spaccato vivace della società nuragica, del vestiario, della gestualità, delle armi, dei sistemi alimentari; mentre la presenza di collane e vaghi in ambra, rinvenuti negli scavi degli ultimi trent’anni in tanti santuari della Sardegna, testimonia stretti collegamenti dell’Isola non solo con il mondo mediterraneo, ma anche con le reti commerciali e culturali della Penisola e dell’Europa centrale.

Anche nell’Età del Ferro (I millennio a.C.), in una società in cui si sono profondamente
modificate le dinamiche sociali, economiche e costruttive, i nuraghi, pur non edificati
da vari secoli, continuano a essere centrali nell’immaginario collettivo quale simbolo
di un passato mitico in cui tutta la popolazione dell’Isola si riconosce.

Finito il tempo degli ingegnosi e arditi costruttori di torri nuragiche, si diffondono
dunque le miniature di tali edifici, in pietra, ceramica, bronzo e anche in materiali
deperibili, utilizzate probabilmente come altari in rituali collettivi e rinvenuti infatti al
centro di edifici megalitici intesi come “capanne delle riunioni”.

È questo il momento in cui alcuni gruppi emergono sugli altri e si formano le prime
aristocrazie. A Mont’e Prama una di queste si autorappresenta e si autocelebra
con un complesso scultoreo unico nel suo genere, composto da quasi 40 imponenti
statue in pietra di Guerrieri, Arcieri e Pugilatori, oltre a modelli di nuraghe e betili.

Per la nuova società, il tempo lontano degli eroi era oggetto di venerazione e di
richiamo identitario.

Evento irripetibile è il prestito di una delle celebri sculture di Mont’e Prama da
parte del Museo Archeologico Nazionale di Cagliari per questa storica esposizione
internazionale: un “Pugilatore” alto con piedestallo 190 cm e pesante circa 300 kg.
Rinvenute in frammenti a partire dagli scavi del 1975-1979 e ricomposte grazie a
interventi di restauro di eccezionale delicatezza e dai risultati sorprendenti (i primi
nel 2007-2011), queste imponenti statue, nelle loro raffigurazioni schematiche
realizzate secondo uno stile convenzionale d’impronta geometrica, non trovano
paragoni nel variegato patrimonio artistico e monumentale della Sardegna e ancora
sono aperte a diverse interpretazioni.

Un dato tuttavia è certo: la civiltà nuragica era ormai al tramonto.
Nonostante questo, il suo retaggio continuerà ad essere leggibile attraverso i
secoli, malgrado il mutare dell’orizzonte semantico: dapprima con l’arrivo dei Fenici
attestati lungo le coste sarde a partire dal IX secolo a.C, quindi con la presa dell’Isola
da parte di Cartagine, alla fine del VI secolo, e poi con l’arrivo dei Romani.

Anche dopo la la conquista romana (238 a.C.) l’eredità nuragica appare leggibile,
come testimoniano i resti della cultura materiale in mostra e in alcuni casi le fonti
epigrafiche che ci restituiscono una onomastica prelatina.

Persino in età medievale i nuraghi e addirittura le “domus de janas” sono ancora
oggetto di riutilizzo e molti villaggi medievali si addensano intorno alle torri nuragiche.

Un mondo in evoluzione che non dimentica le sue origini.

Mostra dedicata alle antichissime culture megalitiche della Sardegna

Mostra dedicata alle antichissime culture megalitiche della Sardegna

Culture megalitiche della Sardegna

Berlino, San Pietroburgo, Salonicco e Napoli

sono le tappe di una straordinaria mostra dedicata alle antichissime culture megalitiche della Sardegna, compresa quella nuragica, per la prima volta al centro dell’attenzione internazionale.

Nel cuore del Mediterraneo, crocevia di incroci e relazioni, l’Isola ha sviluppato civiltà uniche e originali ancora oggi oggetto di interrogativi e ricerche scientifiche.

La Regione Autonoma della Sardegna prosegue il progetto pluriennale di Heritage Tourism dedicato all’archeologia, con un grande evento espositivo in viaggio per l’Europa.

Eccezionale prestito del Museo Nazionale di Cagliari di uno dei Guerrieri di Mont’e Prama

Le antichissime culture megalitiche della Sardegna e in particolare la cultura Nuragica, a partire da luglio saranno al centro, per la prima volta, di un incredibile evento internazionale, che toccherà quattro importanti città europee e i loro prestigiosi musei, rivelando al pubblico storie e testimonianze materiali, paesaggi e civiltà affascinanti e uniche, per molti versi ancora avvolte nelle nebbie della ricerca.

Berlino, San Pietroburgo, Salonicco e Napoli dal 30 giugno 2021 fino a settembre
del 2022 accenderanno i riflettori sulle sepolture delle “domus de janas” di
epoca neolitica ed eneolitica e sulle iconiche riproduzioni statuarie di “dee
madri”, talvolta veri e propri capolavori artistici; sulle incredibili architetture
dei nuraghi che hanno caratterizzato l’Età del Bronzo nell’Isola e sulle
cosiddette “tombe di giganti”; sui contatti tra civiltà lontane e sugli
eccezionali bronzetti nuragici raffiguranti donne, uomini, guerrieri e
animali; su spade votive, modellini di edifici e di navi e sugli incredibili,
monumentali Guerrieri di Mont’e Prama: autorappresentazione di un
passato mitico riferito all’apogeo dell’Età nuragica, ma in piena Età del
Ferro.

Eccezionalmente, grazie al Ministero della Cultura italiano e alla
direzione del Museo Archeologico Nazionale di Cagliari, una di queste
affascinanti grandi sculture, mai prestate prima d’ora, sarà ospite
d’onore dell’esposizone.

“Sardegna Isola Megalitica. Dai menhir ai nuraghi: storie di pietra nel
cuore del Mediterraneo” è la mostra-evento promossa dalla Regione
Sardegna-Assessorato del Turismo, Artigianato e Commercio con il Museo
Archeologico Nazionale di Cagliari e la Direzione Regionale Musei della
Sardegna, con il Patrocinio del MAECI e del MIC, la collaborazione della
Fondazione di Sardegna e il coordinamento generale di Villaggio Globale International.

La mostra ha ricevuto la Medaglia del Presidente della Repubblica.

E’ questa l’ultima tappa di un articolato progetto di Heritage Tourism finanziato dall’Unione Europea, sull’archeologia sarda nel contesto del Mediterraneo, preparata nel 2017 da un ampio convegno internazionale sul tema e nel 2019 dall’esposizione a Cagliari “Le Civiltà e il Mediterraneo”, presenti i musei che ora ospiteranno la nuova importante mostra: il Museo Nazionale per la Preistoria e Protostoria di Berlino (dal 30/06/21 al 30/09/21) il Museo Statale Ermitage di San Pietroburgo (dal 19/10/21 al 16/01/22) il Museo Archeologico Nazionale di Salonicco (dall’11/02/22 al 15/05/22) e il MANN Museo Archeologico Nazionale di Napoli (dal 10/06/22 all’11/09/22).

a Sardegna è un’isola nel cuore del Mediterraneo, cui oggi sempre più viene riconosciuto dagli studiosi internazionali un ruolo di primo piano in età preistorica e protostorica nei contatti e negli incroci di civiltà, sia nell’ambito del Mare Nostrum, sia nei rapporti con il Centro e Nord Europa e con il Levante. Un’isola che ha visto svilupparsi, millenni or sono, culture e civiltà originali, capaci di dar vita a testimonianze ed evidenze monumentali Il mito e la leggenda hanno spesso incrociato la storia nell’interpretazione della antiche civiltà sarde, società senza stato e senza scrittura ancora al centro di studi, scavi e ricerche.

Ma oggi sono molti i punti fermi di questa plurimillenaria avventura.

Di essi la mostra darà conto, attraverso importanti reperti provenienti dai musei archeologici di Cagliari, Nuoro e Sassari e grazie a un accurato apparato didattico e multimediale, a modellini e ricostruzioni, che consentiranno di contestualizzare e
approfondire, dal punto di vista storico e geografico, il racconto espositivo. In ogni sede inoltre, attraverso le collezioni dei Musei, sarà favorito il confronto e il dialogo con le civiltà coeve sviluppatisi in Europa e nel Mediterraneo, a mostrare connessioni, contatti, differenze.

Stessa cosa nel catalogo che accompagnerà la mostra, una coedizione Skira / Il Cigno GG Edizioni, pubblicato in 5 diverse lingue: italiano, inglese, tedesco, russo e greco.
È il megalitismo il filo rosso scelto per ripercorrere le vicende della Sardegna dalla direzione scientifica della mostra, composta da Federica Doria, Stefano Giuliani,
Elisabetta Grassi, Manuela Puddu e Maria Letizia Pulcini, con il coordinamento di Bruno Billeci e Francesco Muscolino, cui si aggiungono in comitato scientifico Manfred Nawroth, Yuri Piotrovsky, Angeliki Koukouvou e Paolo Giulierini: l’attitudine alla realizzazione di edifici con elementi litici di grandi dimensioni. Questa tendenza contraddistinse l’Isola per un lungo lasso di tempo, dall’età Neolitica attraverso tutta l’età del Bronzo fino a quella del Ferro, e segna tuttora il paesaggio sardo attraverso i lasciti della civiltà nuragica, tra cui circa 7000 edifici detti
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della Sardegna.

Gli impressionanti nuraghi, costruiti in numero elevatissimo a
partire dal 1600/1800 a.C. circa con blocchi di basalto, trachite e granito, di grande
varietà tipologica e funzionale ma tutti accomunati dalle torri a tholos (sistema di
copertura), sono stati al centro di importanti dibattiti e interpretazioni che hanno
messo a fuoco le loro molteplici funzioni, rievocate in mostra dai manufatti esposti:
l’alimentazione, l’agricoltura e allevamento, il controllo del territorio, le produzioni
artigianali.

Attorno ad essi, in molti siti, si sono sviluppati villaggi più o meno estesi, talvolta
racchiusi da antemurali altrettanto imponenti, anche questi intervallati da torri.
Nello stesso contesto, ispirati al megalitismo, sono anche gli edifici legati al campo
funerario e i luoghi di culto, pur con tutti i mutamenti della religiosità che si possono
supporre nell’ampia fase nuragica.

Le “tombe di giganti”, così chiamate a livello popolare a causa delle imponenti
dimensioni, che nell’immaginario venivano collegate al gigantismo dei defunti,
erano in realtà sepolture comunitarie ospitanti anche centinaia di individui e
connesse forse al culto degli antenati, davanti alle quali venivano praticati rituali e
offerte, spesso al cospetto della rappresentazione di divinità (betili).

Allo stesso modo anche i luoghi di culto e i santuari si articolano in numerose
tipologie edilizie tutte improntate al megalitismo: tempi a pozzo, fonti sacre e templi
a megaron sono diffusi in tutta la Sardegna a partire dal Bronzo Recente e spesso le
Su Nuraxi, il Villaggio nuragico di Barumini

La religiosità delle genti nuragiche è qui rappresentata al suo massimo grado
dall’enorme numero di ex voto figurati in bronzo – i cosiddetti “bronzetti” di cui la
mostra darà conto con alcuni reperti di grandissimo interesse – che riproducono
figure umane, maschili e femminili nei diversi ruoli della società, ma anche animali,
oggetti e persino edifici.

Proprio la produzione della bronzistica figurata offre uno spaccato vivace della società nuragica, del vestiario, della gestualità, delle armi, dei sistemi alimentari; mentre la presenza di collane e vaghi in ambra, rinvenuti negli scavi degli ultimi trent’anni in tanti santuari della Sardegna, testimonia stretti collegamenti dell’Isola non solo con il mondo mediterraneo, ma anche con le reti commerciali e culturali della Penisola e dell’Europa centrale.

Anche nell’Età del Ferro (I millennio a.C.), in una società in cui si sono profondamente
modificate le dinamiche sociali, economiche e costruttive, i nuraghi, pur non edificati
da vari secoli, continuano a essere centrali nell’immaginario collettivo quale simbolo
di un passato mitico in cui tutta la popolazione dell’Isola si riconosce.

Finito il tempo degli ingegnosi e arditi costruttori di torri nuragiche, si diffondono
dunque le miniature di tali edifici, in pietra, ceramica, bronzo e anche in materiali
deperibili, utilizzate probabilmente come altari in rituali collettivi e rinvenuti infatti al
centro di edifici megalitici intesi come “capanne delle riunioni”.

È questo il momento in cui alcuni gruppi emergono sugli altri e si formano le prime
aristocrazie. A Mont’e Prama una di queste si autorappresenta e si autocelebra
con un complesso scultoreo unico nel suo genere, composto da quasi 40 imponenti
statue in pietra di Guerrieri, Arcieri e Pugilatori, oltre a modelli di nuraghe e betili.

Per la nuova società, il tempo lontano degli eroi era oggetto di venerazione e di
richiamo identitario.

Evento irripetibile è il prestito di una delle celebri sculture di Mont’e Prama da
parte del Museo Archeologico Nazionale di Cagliari per questa storica esposizione
internazionale: un “Pugilatore” alto con piedestallo 190 cm e pesante circa 300 kg.
Rinvenute in frammenti a partire dagli scavi del 1975-1979 e ricomposte grazie a
interventi di restauro di eccezionale delicatezza e dai risultati sorprendenti (i primi
nel 2007-2011), queste imponenti statue, nelle loro raffigurazioni schematiche
realizzate secondo uno stile convenzionale d’impronta geometrica, non trovano
paragoni nel variegato patrimonio artistico e monumentale della Sardegna e ancora
sono aperte a diverse interpretazioni.

Un dato tuttavia è certo: la civiltà nuragica era ormai al tramonto.
Nonostante questo, il suo retaggio continuerà ad essere leggibile attraverso i
secoli, malgrado il mutare dell’orizzonte semantico: dapprima con l’arrivo dei Fenici
attestati lungo le coste sarde a partire dal IX secolo a.C, quindi con la presa dell’Isola
da parte di Cartagine, alla fine del VI secolo, e poi con l’arrivo dei Romani.

Anche dopo la la conquista romana (238 a.C.) l’eredità nuragica appare leggibile,
come testimoniano i resti della cultura materiale in mostra e in alcuni casi le fonti
epigrafiche che ci restituiscono una onomastica prelatina.

Persino in età medievale i nuraghi e addirittura le “domus de janas” sono ancora
oggetto di riutilizzo e molti villaggi medievali si addensano intorno alle torri nuragiche.

Un mondo in evoluzione che non dimentica le sue origini.

Tarocchi per conoscere se stessi con Germano Fazio

Tarocchi.  Counselor Practitioner e studioso di Tarot Germano Fazio conduce il corso sui tarocchi tutti i giovedì dalle 18.30 alle 20,00. Ad ottobre nei giorni 1, 8, 15, 22 e 29,

Spesso nel percorso esistenziale si è portati a scontrarsi con situazioni complesse, dove è richiesta la capacità di confrontarsi con un cambiamento rispetto ad abitudini, o inerente scelte importanti adattandosi a nuove situazioni anche scomode.  Se il cambiamento inizialmente può far emergere un sentimento di smarrimento e incertezza d fronte al nuovo che si manifesta, poi esso diventa stimolo per approfondire la conoscenza di sé attivando una trasformazione interiore a partire dallo stare in contatto con la dimensione emozionale e dando spazio alla parte più autentica di sé stessi. Di fronte al cambiamento si può essere passivi e quindi accettare gli eventi così come accadono, o attivi nel non perdere di vista il proprio obiettivo e creare nuovi punti di riferimento da cui ripartire. Nel cambiamento quale percorso per riscoprire sé stessi è inevitabile che si perda temporaneamente quel senso del sentirsi in equilibrio che verrà ritrovato in un piano più alto nel processo di un’evoluzione consapevole.

Per giungere ad una piena consapevolezza di sé, delle proprie emozioni al fine di gestirle con equilibrio, anche attraverso il cambiamento, per costruire relazioni di scambio e confronto con l’altro senza giudizio, sono necessarie l’ascolto e l’accoglienza, ma il primo ascolto deve avvenire dentro sé stessi. In questa società dove tutto corre troppo velocemente, dove regnano diffidenza e indifferenza si rischia di perdere di vista la bellezza delle relazioni, dell’incontro con l’altro a partire dall’amore per se’stessi e allo stesso tempo si dimenticano i veri obiettivi.

Questi aspetti, e molto altro sono al centro del lavoro di Virginia Vandini Sociologa Supervisor-Trainer Counselor e Costellatrice immaginale, Presidente dell’Associazione “Il Valore del Femminile”, fondatrice del modello educativo-pedagogico basato sulla riscoperta del principio femminile trattato nel libro “Amore. Ascolto. Accoglienza. Le risorse del femminile in ognuno di noi”, presentato l’8 Maggio 2015 presso L’Università “La Sapienza” di Roma in occasione dell’omonimo convegno.  Virginia Vandini direttore della “Scuola di Counseling Umanistico Centrata sulla Persona”, insieme al suo staff propone corsi, seminari, workshop per acquisire comprensione e consapevolezza di se’ stessi, verso una piena autorealizzazione.

Tra i corsi e seminari proposti dall’Associazione “Il Valore del Femminile” suggeriamo di seguire quello condotto con grande professionalità da Germano Fazio ounselor Practitioner e studioso di Tarot dedicato ai Tarocchi che si svolge ogni giovedì dalle 18.30 alle 20.00 (in questo mese di ottobre gli appuntamenti sono il 1, l’8, il 15, il 22 e il 29).

Nel corso “I Tarocchi: un viaggio esplorativo nell’anima”, Germano Fazio guida alla scoperta delle parti più silenti degli stati d’animo con i Tarocchi per un cammino verso l’evoluzione. Riguardo i Tarocchi essi sono stati ritenuti per secoli quale strumento per interpretare il futuro e prendere decisioni su come affrontare le situazioni che di volta in volta si presentano. Ma, in realtà, i Tarocchi sono simboli che richiamo agli Archetipi” come sostiene Germano Fazioche stanno a simboleggiare il nostro viaggio evolutivo in questa vita; attraverso essi è possibili capire qualcosa di più su noi stessi e comprendere quali risorse abbiamo; tutto questo porta ad una nuova consapevolezza di sé”.

Essi rappresentano dunque uno strumento per sostenere le persone a riconoscere le proprie capacità indirizzandole al meglio al fine di utilizzarle con consapevolezza nel gestire momenti difficili o stati di indecisione. Un percorso per un viaggio esplorativo verso una nuova consapevolezza di sé volta a sostenere la propria felicità. Un corso da non perdere poiché come afferma Germano Fazio: “impareremo a riscoprire queste figure ed abbinarle agli Archetipi che accompagnano anche il nostro viaggio, quello che viene definito ‘il viaggio dell’eroe’ “. Per questo corso sono utilizzati ii Tarocchi Marsigliesi di Jodorosky e verranno esaminati 22 Arcani Maggiori per imparare a comunicare con essi e entrare in contatto con il proprio io.

Ai partecipanti verranno rilasciate delle dispense e la registrazione audio degli incontri. Contributo: 80€ al mese (4 incontri).Per informazioni e iscrizioni: https://www.ilvaloredelfemminile.org/it/corsi-seminari-workshop/formazione-mnu/corso/corso-in-calendario/i-tarocchi-un-viaggio-esplorativo-nell-anima.html

Silvana Lazzarino

 

Il valore del femminile

I TAROCCHI: UN VIAGGIO ESPLORATIVO NELL’ANIMA

Con Germano Fazio

Counselor Practitioner e studioso di Tarot

Piazzale delle Provincie, 8 00162, Roma

Ogni giovedì dalle 18.30 alle 20.00

 ottobre 2020: 1, 8, 15, 22 e 29 

Per informazioni: cellulare+39 392 1074600 dalle 9:00 alle 20:00 – Lunedì/Venerdì

www.ilvaloredelfemminile.org

per iscriversi andare sul sito: https://www.ilvaloredelfemminile.org/it/corsi-seminari-workshop/formazione-mnu/corso/corso-in-calendario/i-tarocchi-un-viaggio-esplorativo-nell-anima.html

 

 

Premio letterario Internazionale Montefiore 10a edizione

 Premio letterario Internazionale Montefiore patrocinato dalla Regione Emilia Romagna e dal Comune di Montefiore Conca. Il premio è alla sua 10a edizione.

Organizzato dall’Associazione Culturale Pegasus di Cattolica, è uno dei maggiori premi popolari italiani. La Kermesse si occupa di rilanciare la cultura letteraria stimolando la creatività dei giovani e dei meno giovani, nonchè di scoprire nuovi talenti, occupandosi al contempo di celebrare coloro che negli anni si sono particolarmente distinti in campo culturale.  La cerimonia di premiazione si terrà Domenica 26 settembre alle ore 15.00 presso il Teatro Malatesta di Montefiore Conca. Oltre a giovani autori e a case editrici emergenti, partecipano alla competizione grandi marchi editoriali.

Premio letterario internazionale Montefiore, Michele Cucuzza

Il premio è stato più volte menzionato su giornali a tiratura nazionale e su giornali esteri, tra i quali il celebre “Voice of America” a cura di Lino Manocchia, rinomato giornalista americano di origine italiana.

La cerimonia, alla quale parteciperanno autori provenienti da vari paesi del mondo, vedrà la presenza di autorità e sarà ricca di ospiti.

Special guest di questa edizione il giornalista e conduttore tv  Michele Cucuzza, che nell’occasione ritirerà materialmente il prezioso riconoscimento assegnatogli in occasione della 12^ edizione del Premio letterario Internazionale Città di Cattolica – Pegasus Literary Awards, ancora non ritirato per motivi legati al lockdown che ha bloccato per mesi gli eventi pubblici : ricordiamo che tra i premi speciali fuori concorso, a  Michele Cucuzza è andato nell’occasione quello di The Book of the year  con “Fuori dalle Bolle” (Armando Curcio editore).

Vincitrice della kermesse Premio Montefiore ed. 2020 è Claudia Provenzano con l’opera Figli mancati (Armando Curcio editore), mentre il Premio della critica va al regista e scrittore Filippo De Masi con l’opera Che fantastica storia è la vita, ai fratelli Damiano e Margherita Tercon rispettivamente cantante lirico e autrice televisiva (Italia’s Got Talent) con l’opera Mia sorella mi rompe le balle (Mondadori). E allo scrittore spagnolo Manuel Gonzalo Sanchez Gomez con l’opera in lingua Operacìon Hispanic, edito da Europa ediciones.

Tra i premiati della giuria l’eurodeputato Marta Vincenzi con il saggio La promessa della sicurezza, mentre nei premi speciali spicca quello per meriti letterari al Prof. Lodovico Balducci (tra i padri della Geriatria oncologica negli Usa, residente a Tampa in Florida). Questo e molto altro, per una manifestazione letteraria tra le più apprezzate in Italia, che vuole inaugurare con questo happening pubblico una ripartenza post covid attenendosi a tutte le condizioni di sicurezza previste dalla legge.

Info a www.premiomontefiore.it

  Ufficio Stampa

Associazione Pegasus

Teatro Grande di Brescia diventa plastic free

Teatro Grande di Brescia diventa plastic free

Teatro Grande

A Brescia uno dei simboli della città, il Teatro Grande, realizzerà il progetto Teatro Grande Think Big per diventare un teatro plastic free, aumentare l’offerta culturale grazie alle nuove tecnologie e ad una produzione artistica digitale e interattiva che attirerà un pubblico giovane, in particolare bambini e adolescenti.

Notizie

Contatti:

Bruno Mancini
[email protected]
Cell. 3914830355 tutti i giorni dalle ore 14 alle ore 23

DILA

EMMEGIISCHIA

NUSIV

Premio “la Voce del fiume” 1 edizione per valorizzare la cultura in Basilicata

Premio alle eccellenze lucane tra cui il Dr.Domenico Tripaldi, e la Dott.ssa Patrizia Minardi, e alle eccellenze di altre regioni d’Italia tra cui Lisa Bernardini Presidente dell’Associazione Occhio dell’Arte APS di Anzio; Umberto Garibaldi, Anthony Peth e  Imma Battista

Premio “la Voce del fiume” presentato dalla giornalista Annamaria Sodano

La Dimora di charme “La Voce del fiume” e l’imprenditrice Rocchina Addobbato, particolarmente attenta a valorizzare le eccellenze del territorio ma non solo, hanno aperto qualche giorno fa le porte alla cultura, all’informazione, alla musica e alle amministrazioni “illuminate”, organizzando la prima edizione del Premio “La Voce del fiume”.

Premio La voce del fiume. Da six  Anthony Peth – Imma Battista – Mariella Anziano – Rocchina Adobbato – Annamaria Sodano – Lisa Bernardini – Patrizia Minardi – Domenico Tripaldi – Franco Rina

Nella splendida cornice storica del palazzo ottocentesco dove Rocchina abita e che ospita uno dei B&B più particolari della Basilicata, incastonato nel cuore del borgo medievale di Brienza, hanno ricevuto assegnato il premio omonimo, presentato dalla giornalista Annamaria Sodano, una rosa di professionisti scelti per l’occasione. Tra le eccellenze lucane, figuravano tra gli assegnatari dell’award il Dr. Domenico Tripaldi, Direttore Generale del Dipartimento Programmazione e Finanze della Regione Basilicata, e la Dott.ssa Patrizia Minardi, Dirigente dell’Ufficio Sistemi Culturali e Turistici, Cooperazione Internazionale della Regione Basilicata. Premiato anche Franco Rina, Direttore e Fondatore del Festival Cinematografico Internazionale “CinemadaMare”.

Per le eccellenze provenienti da fuori regione, gli assegnatari della prima edizione de “La Voce del Fiume” sono stati la giornalista Lisa Bernardini, Presidente dell’Associazione Occhio dell’Arte APS di Anzio; Umberto Garibaldi, Direttore “Red Carpet” (assente giustificato); Mariella Anziano nelle vesti di Capo Servizio Tgr Lazio; il conduttore radio televisivo Mediaset Anthony Peth; infine, Imma Battista, stimato Direttore del Conservatorio di Musica “Giuseppe Martucci” di Salerno

“L’ happening è stato organizzato in collaborazione con la Banca Monte Pruno, ed è stata l’occasione per promuovere il territorio e le sue peculiarità. Sono emozionata e felice di aver sostenuto e creduto in questa manifestazione” – ha dichiarato soddisfatta a fine evento la Dott.ssa Rocchina Adobbato. Tra gli ospiti della serata, in veste a turno anche di premianti, il Direttore generale BCC Monte Pruno Michele Albanese, il Vicedirettore Generale Cono Federico e Valentino Di Brizi,  Presidente dell’ Associazione imprenditori del Vallo di Diano. Presenti e coinvolti attivamente perfino tre sindaci del territorio lucano : Antonio Giancristiano sindaco di Brienza; Marco Zipparri, primo cittadino di Marsicovetere; Michele Laurino, primo cittadino di Sant’Angelo Le Fratte.

Lo Chef stellato Antonio Lopardo   ha intrattenuto gli ospiti per una degna conclusione di serata  all’insegna di una tipica cena lucana.

 Silvana Lazzarino

 

Fabrizio Meo presenta la silloge “Amen in limine” a Roma

Fabrizio Meo presenta la sua prima silloge “Amen in limine” a Roma il 15 febbraio 2020 presso la Libreria Hora Felix alle ore 18.00.

La ricerca della completezza tra essenza di pensiero ed emozioni dove si armonizzano materia e spirito, finito e infinito diventa punto di partenza per esplorare il mistero stesso della vita dal suo inizio alla sua declinazione verso altre forme in cui la fine diventa rinascita e ridefinizione del sé, Da qui si potrebbe partire per accostarsi alle profonde riflessioni legate all’uomo e al suo essere in questo tempo, proposte dalle liriche di Fabrizio Meo, giovane autore agnonese appassionato di musica, spiritualità cristiana e orientale, poesia e ancora esperto di Taoismo e Sufismo, nonché di mistica apofatica, che già con la sua prima opera poetica  “AMEN IN LIMINE” restituisce l’energia in divenire del suo proiettarsi verso un rinnovato ascolto del sé in relazione a quanto intorno e al creato. A Roma nell’ambito della Rassegna Iplac presso la libreria Hora Felix in Via Reggio Emilia, 89 alle ore 18.00, sabato 15 febbraio 2020 viene presentata questa interessante silloge che vede come moderatrice Fiorella Cappelli, raffinata  poetessa, giornalista e critica letteraria, nonché organizzatrice di eventi culturali di ampio respiro, e in qualità di relatore il poeta e scrittore Fabio Tirone, la cui poesia esplora il tessuto esistenziale dando spazio all’uomo al suo senso di libertà quale conquista da tenere sempre salda.

Fabrizio Meo e la sua silloge “Amen in limine”,  la presentazione alla libreria Hora Felix sabato 15 febbraio 2020

Emerge da queste pagine dell’opera di Fabrizio Meo, una poesia colta con rimandi alla cultura classica greca e latina che invita con versi densi di armonia ad un rinnovato rapportarsi all’esistenza a partire da rimandi ad un passato pronto a riaffiorare con ombre e luci, ma anche espressioni di saggezza. In questo accostarsi all’esistenza con rinnovato sguardo e partecipazione a quanto vicino e lontano riscoprendo quanto l’armonia dei contrari rappresenti l’equilibrio dell’universo, necessario alla vita, il silenzio interiore diventa  occasione per recuperare quelle autentiche espressioni del pensiero nel rileggere la propria identità spesso offuscate dal caotico presente dal cui labirinto si può uscire recuperando il bello, e l’autentico respiro di luce che muove il pensiero e entra nella materia.  Da qui il rispetto della persona principio necessario per non rinunciare a sé stessi e agli altri ciascuno nella propria unicità, consapevoli che ogni aspetto della vita è in costante cambiamento, così come le sensazioni che si vivono.

La passione per letteratura classica, compresa quella greca e latina e la laurea in materie letterarie presso l’Università del Molise e la specialistica in “Scienze del testo” conseguita all’Università La Sapienza di Roma e ancora l’interesse per la musica anche quella metal, si combinano in questa poesia di luce e respiro infinito con il cosmo accogliendo riflessioni legate a filosofie e credo cristiani e orientali. a suggerire nuove possibili vie per giungere a quella verità sull’uomo  e sul  senso del suo esistere e sul suo nascere e morire, per poi rinascere oltre.

Le liriche di Fabrizio Meo sono specchio di quella parte silente che vibra nell’essenza di luce ad attraversare la materia per recuperare autenticità di emozioni e procedere oltre le banali apparenze e superficialità che appartengono alla massa. I suoi versi  invitano a cogliere oltre la forma quel di più che restituisce l’armonia tra il principio e la fine, il giorno e la notte, ad accarezzare l’idea di approssimarsi a quel confine con il divino, la divinità dove tutto è eterno presente e si rinnova oltre il tempo.

..

Silvana Lazzarino

 

 Per la Rassegna Iplac

Presentazione della silloge “Amen in limine”

dii Fabrizio Meo

modera Fiorella Cappelli,

relatore Fabio Tirone

Libreria Hora Felix

Via Reggio Emilia, 89 Roma

Sabato 15 febbraio 2020 ore 18.00

 

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Maratea: le nuove prospettive del cineturismo

Maratea le nuove prospettive nazionali e internazionali del cineturismo presentate lo scorso 9 febbraio 2020 al Convegno “Maratea: patrimonio di storia e cultura, un set di cinema ed eventi” nell’ambito del BIT Borsa internazionale del Turismo

 Grande interesse da parte del pubblico con partecipazioni culturali davvero di spessore, lo scorso 9 febbraio 2020 nell’ambito del Bit – Borsa Internazionale del Turismo, per l’ interessante convegno “Maratea: patrimonio di storia e cultura, un set di cinema ed eventi”. organizzato dal Comune di Maratea insieme all’associazione Cinema Mediterraneo con il Consorzio degli albergatori e la Pro Loco.

Durante l’incontro – moderato dalla bella conduttrice Carolina Rey e che ha visto i saluti di apertura di Vito Bardi, Presidente della Regione Basilicata – diversi sono stati gli interventi in scaletta che si sono soffermati sulle prospettive nazionali e internazionali del cineturismo e sul rapporto virtuoso tra Maratea, la Basilicata, il cinema e gli eventi.

Maratea: il convegno con Michela Scolari e  Vittoria Bianchini

A turno hanno parlato, in vari momenti ed in ordine sparso: Daniele Stoppelli, sindaco di Maratea;  Biagio Salerno, presidente del Consorzio Turistico Maratea; Pierfranco De Marco, presidente della pro loco di Maratea La Perla; Antonella Caramia, presidente associazioniste Cinema Mediterranea; Antonio Nicoletti, direttore Apt Basilicata; il Presidente UMPLI Nazionale Antonino La Spina.

Dal mondo del cinema da sottolineare gli interventi della produttrice Michela Scolari; di Alberto Barbera direttore del Festival del Cinema di Venezia; dell’attrice Vittoria Bianchini che sarà una delle protagoniste del prossimo film di Terry George che si girerà anche in Basilicata.

Tra le presenze che si sono intraviste nello stand pure quella di  Valentina Trotta, assessore al Turismo e Spettacolo del Comune di Maratea. Molto apprezzati poi da parte del pubblico presente gli interventi degli attori Paolo Ruffini e Sandra Milo, con funzione di testimonial per l’occasione. Sandra Milo ha esaltato la funzione del Cinema in Italia. Impossibile per lei non far riferimento, al di là della domanda specifica postale dalla conduttrice Carolina Rey,  alla sua vicenda professionale ed umana con l’indimenticabile Federico Fellini, da lei definito “il più grande regista del mondo, che ha dato tanto amore al nostro Paese“. Un uomo per il quale la Milo ha vissuto un incontro fatale, di quelli indimenticabili e difficile perfino da esprimere per quanto intenso. Ha infine sottolineato, la nostra Sandra icona nazionale: “L’Arte senza amore non è

Maratea: convegno, Antonella Caramia

completa“.

Paolo Ruffini, al solito autoironico e divertente, dopo aver scherzato a più riprese con il manager lucano Nicola Timpone, ha concordato sul fatto che l’Arte senza amore non sia niente, ed ha speso bellissime parole per Maratea ed il territorio lucano, definendolo un luogo familiare, dove ci si sente a casa. Dietro ad una promozione cinematografica c’è proprio arte, ha poi aggiunto  Ruffini, concludendo che “il Cinema è una grande occasione sociale, dove si condividono emozioni con sconosciuti uscendone arricchiti; e dove c’è socialità c’è cultura“.

Sono state annunciate importanti novità relative alla prossima edizione del “Le  giornate del cinema lucano a Maratea – Premio Internazionale Basilicata 2020” e alla sua offerta turistica. La prima anteprima annunciata  ha riguardato il cambio di nome: “Marateale – Premio internazionale Basilicata” sarà la nuova dominazione.

Il sindaco Daniele Stoppelli ha dichiarato nel suo intervento, fra i numerosi contenuti enunciati. “Siamo orgogliosi della nostra importante rassegna cinematografica internazionale, che si terrà dal 21 al 26 luglio 2020  e che ha visto nella scorsa edizione, tra i tanti illustri ospiti, la partecipazione di Richard Gere. Anche per quest’anno e per gli anni a venire, in sinergia con la Regione Basilicata, l’Apt, gli operatori turistici e le associazioni presenti sul territorio, stiamo lavorando alla programmazione turistica di Maratea, al fine di realizzare un’offerta sempre più rispondente alle esigenze del mercato “.Gli interventi parlati in programma sono stati tutti di valore celebrativo per la regione Basilicata: hanno ripercorso la qualità dell’offerta lucana per quanto riguarda vacanze e beni culturali e paesaggistici.

Silvana Lazzarino

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Maria Francesca Mosca conquista Roma con il suo libro “Fili di rugiada” edito da Ibiskos Ulivieri

Maria Francesca Mosca prosegue con le presentazioni del suo libro di successo.

Scritto per la 10° edizione del Giro d’Italia Handbike ideata da Andrea Leoni, il libro è stato presentato lo scorso sabato 8 febbraio a Roma alla libreria Hora Felix con relatrici Laila Scorcelletti, Silvana Lazzarino e letture di Federica Sciandivasci. Tra il pubblico anche il poeta e critico letterario Franco Campegiani, l’artista Lino Tardia, la scrittrice e saggista Giovanna Cospito, la poetessa Luciana Capece e il poeta Fabio Tirone.

Maria Francesca Mosca, medico per la medicina generale dell’Asl di Biella, è stata accolta a Roma con il suo libro, dedicato ai protagonisti campioni dell’handbike che sta conquistando sempre più critica e pubblico. Stiamo parlando di “FILI DI RUGIADAedito da Ibiskos Ulivieri di Alessandra Ulivieri (2019) che dopo Biella, Torino, Modena, Bologna, New York, Francoforte, lo scorso 8 febbraio è stato presentato nella capitale nell’ambito della Rassegna Iplac (Insieme per la Cultura) presso la libreria Hora Felix in Via Reggio Emilia, 89.

Maria Francesca Mosca presentazione “Fili di Rugiada” alla libreria Hora Felix a Roma. In foto da six Laila Scorcelletti, M Francesca Mosca, Silvana Lazzarino e Federica Sciandivasci

Scritto in occasione della 10° edizione del Giro d’Italia Handbike, manifestazione ideata da Andrea Leoni, di cui è Presidente Fabio Pennella, vinta per il scocendo anno consecutivo da Christian Giagnoni, il libro sottolinea come alla base di ogni sfida vi sia l’amore e l’entusiasmo per la vita. L’autrice, Maria Francesca Mosca, affermata scrittrice di racconti e poetessa, vincitrice di numerosi premi, membro della Camerata dei Poeti di Firenze, in queste pagine restituisce con sensibilità e attenzione le emozioni di otto tra questi “campioni di vita” incontrati e conosciuti durante le competizioni, mettendone in risalto smarrimento e forza, paura e determinazione nel ricominciare a vivere. Lo sport dell’handbike, cui giungono in seguito a percorsi diversi, che vedono in molti infrangersi sogni e progetti di vita, diventa occasione di condivisione, confronto, sfida e crescita personale, supportato dall’amore e dall’entusiasmo per la vita.

A moderare la serata è stata la Vice Presidente Iplc Laila Scorcelletti, insegnante, scrittrice, cantante, ballerina e attrice che ha presentato un commento/ relazione in cui è stato evidenziato come anche oltre il corpo si possa far emergere quella luce, o scintilla di vita necessaria per risollevarsi e proiettarsi nella quotidianità con le proprie caratteristiche e capacità che rendono ogni persona unica. Questo per sottolineare la forza degli handbikers nel proiettarsi oltre il limite fisico a partire dalla sua accettazione. A riguardo Maria Francesca Mosca ha sottolineato come in loro “in qualche modo, nella loro vita scatta una scintilla, spesso un riflesso d’amore che ridona la speranza e fa comprendere quanto importante e prezioso possa essere ogni attimo di vita.”

Maria Francesca Mosca. Presentazione libro “Fili di rugiada” presso la libreria Hora Felix a Roma

Alla presentazione del libro da parte di Silvana Lazzarino impiegata, giornalista/pubblicista e poetessa, è seguita la sua intervista all’autrice, in cui ha dato risalto ai punti più significativi trattati nel libro dove si parla di coraggio e capacità di rinascere seppur dopo grandi sofferenze da parte di questi atleti handibikers, a partire dall’accettazione del proprio limite fisico diventato nel tempo punto di forza, unitamente all’amore per la vita. È stato evidenziato come la scoperta dell’handbike sia stata determinante per loro nel rafforzare le conquiste fino a quel momento raggiunte attraverso la sfida, la condivisione e il confronto. A sottolineare i punti più intensi del libro dove si parla di fragilità, forza, speranza e sostegno affettivo per questi “campioni di vita”, sono state le letture di Federica Sciandivasci poetessa e scrittrice la cui avvolgente voce ha donato ancora più luce alle emozioni espresse in queste storie. Storie intense che arrivano all’anima, dove la presenza e vicinanza di fidanzati, mariti/mogli, e amici, diventa importante nel sostenerli e incoraggiarli senza essere invadenti.

Denso di emozioni tra dubbio e speranza, momenti di incertezza e fiducia ritrovata, il libro del Giro d’Italia Handhike dà voce a questi campioni di vita e alla loro capacità di rinascere ogni volta. Pagine in cui attraverso la loro esperienza vibrano: “…fragilità e forza, speranza per chi non ha orizzonti, confronto per chi crede di averne, invisibili ma tenaci legami con la vita…”. Un libro per credere in sé stessi, per ritrovare consapevolezza e fiducia anche quando il buio avanza e tutto sembra perduto. Come afferma l’autrice: “   sull’esempio di questi Atleti non solo possiamo, ma dobbiamo far volare i nostri sogni….”Emerge uno sguardo di speranza con cui ritrovare ogni giorno anche in quello più difficile, una scintilla di luce che è l’amore per la vita e dunque per sé stessi.

Non sono mancati gli interventi del pubblico entusiasta di questo libro di Maria Francesca Mosca che invita a pensare a questa vita con altro sguardo, apprezzandone ogni giorno anche gli aspetti più semplici, apparentemente banali, eppure in grado di restituire felicità. Tra il pubblico erano presenti anche: Giovanna Cospito, filosofa, scrittrice e saggista in rappresentanza della Ibiskos Ulivieri, Franco Campegiani, affermato poeta, saggista, filosofo e critico letterario e d’arte con la moglie Paola, Luciana Capece poetessa e scrittrice raffinata, e il poeta e insegnante Fabio Tirone. E poi l’artista Lino Tardia pittore di fama internazionale giunto a Roma nel 1960, con una carriera luminosa che lo ha visto protagonista di numerose esposizioni nelle principali città italiane e estere tra cui New York, Chicago, Londra, Parigi, Houston.

Maria Francesca Mosca: “Fili di rugiada” /Ibiskos Ulivieri 2019)

Numerose poesie di Maria Francesca Mosca sono presenti in diverse antologie tra cui “L’Alfabeto della Poesia” e Autori per l’Europa” editi da Ibiskos-Ulivieri. Ha preso parte alla “Maratona Poetica” di Sanremo nel 2016 e l’anno seguente con le sillogi poetiche “Riflessi di emozioni” e “Profumo d’immenso”. Maria Francesca Mosca è vincitrice tra gli altri della 3° edizione –anno 2012- del Concorso di poesie, racconti, pittura e fotografia “Nati per Vincere?” a Carpi (MO) con il racconto “I colori dell’anima e della IX edizione -anno 2007- del Premio Letterario Nazionale Città di Arona “Gian Vincenzo Omodei Zorini” per la Sezione Medici Scrittori nel Mondo- racconto inedito- con il racconto “Parole senza tempo”.

Il prossimo mese di marzo il libro sarà presentato a Londra e dopo maggio l’autrice sta pensando di portarlo ad Ischia dove l’Associazione DILA (Da Ischia L’Arte) di cui è presidente Bruno Mancini scrittore e poeta, è pronta ad accoglierla con grande emozione.

 

Di seguito parte dell’intervista di Silvana Lazzarino all’autrice durante la presentazione del libro svoltasi alla libreria Hora Felix di Roma sabato 8 febbraio 2020

D.  Ogni storia inizia con il soffermarsi sugli sguardi di ciascun atleta handbike. I loro occhi sembrano parlare e restituire i loro stati d’animo. Come mai questa scelta?

 Per me è fondamentale cogliere l’espressione degli occhi delle persone perché gli occhi raccontano molto più delle parole: si illuminano quando riflettono la felicità e diventano un lago immenso, infinito, buio quando invece esprimono disperazione, ed entrare in quel lago e ridefinirne i confini a volte è molto difficile. Ho conosciuto la realtà dell’HAND BIKE grazie a mio figlio Luca, da alcuni anni componente del comitato organizzatore e che negli ultimi due anni ha coinvolto anche mio marito Pier Giuseppe come medico volontario nelle varie tappe. La prima volta in cui mi sono trovata di fronte questi atleti, schierati sulla linea di partenza, li ho osservati con animo stupito e immediate sono nate in me le emozioni che hanno ispirato la stesura di questo testo, insieme alla curiosità di conoscere meglio i loro percorsi di vita.

 D.  Paura e coraggio. Due emozioni contrastanti, ma che esistono quali parti della stessa medaglia. Prima la paura di questi giovani nel vedere infrangersi i propri sogni per via di un incidente o di una complicazione fisica che li paralizza fisicamente, poi la capacità di risollevarsi e credere ancora in sé stessi e nelle proprie possibilità per amore della vita da cui ripartire. Tutto prende forma dalla paura e dalla disperazione per arrivare poi al coraggio. Chi è coraggioso non è senza paura. È d’accordo?

R   Direi che questi atleti hanno avuto ed hanno il coraggio di aver paura e, soprattutto, il grande coraggio di esporre e di ammettere la loro fragilità. Condizione umana inevitabile la paura di fronte ad un nuovo percorso di vita, molto più difficile, non scelto e condizionante all’improvviso la propria esistenza. Senza più le certezze acquisite è facile cadere nell’insicurezza e, da qui, nel baratro della depressione sino all’innaturale desiderio di pensare che forse sarebbe stato meglio morire. Ma poi, in qualche modo, nella loro vita scatta una scintilla, spesso un riflesso d’amore che ridona la speranza e fa comprendere quanto importante e prezioso possa essere ogni attimo di vita.

Maria Francesca Mosca e Silvana Lazzarino

  D  Tra la paura e il coraggio vi è la presa di coscienza, quella consapevolezza di come il proprio destino possa in un attimo cambiare. Consapevolezza di come l’immobilità impedisca di portare avanti quanto iniziato o progettato, ma consapevolezza di come innanzi ad un limite si possa costruire ugualmente un progetto di vita, un futuro, a partire dal credere in sé stessi spinti dall’amore per la vita come poco prima accennato. Quanto è importante l’accettazione di un proprio limite dovuto ad un problema fisico, per iniziare a guardare con altri occhi la propria esistenza? All’accettazione del limite fisco segue la consapevolezza del cambiamento. Cosa può dirmi a riguardo?

R La consapevolezza dei propri limiti fisici è importante per prendere coscienza della nuova realtà ed affrontarla nel modo più adeguato. Se per tutti può essere un adeguamento graduale, anche solo causato dalle limitazioni inevitabili con il trascorrere degli anni che fanno rallentare i ritmi e a cui bisogna adeguarsi, per la maggior parte di questi ragazzi si è trattato di un momento di una violenza inaudita che, come un tornado, li ha posti di fronte a limiti fisici pesanti, sino alla totale dipendenza per quanto riguarda le funzioni vitali del proprio corpo.

 D.  Il cambiamento spiazza perché costringe a uscire da un terreno sicuro in cui muoversi. I protagonisti hanno in modi diversi trovato la forza di credere in sé stessi sostenuti dal loro grande amore per la vita, ma anche da persone a loro care come genitori o fidanzati. In questo caso mi riferisco ad esempio alla storia di S. la trapezista a quella di F il giovane rispettivamente sostenuti dal fidanzato poi marito e dal padre a non arrendersi in seguito all’incidente. Da soli non è facile risalire la china. Quanto è importante in questi casi avere accanto persone di spiccata sensibilità attente, ma non invadenti?

Certamente avere accanto persone sensibili che sostengono ed aiutano con il loro amore è fondamentale. Durante i Pasta Party, momenti conviviali che seguono alla gara e precedono il momento delle premiazioni, ho avuto modo di osservare l’atteggiamento dei familiari e li ho ammirati, se possibile, in modo ancor più incondizionato rispetto agli Atleti. Ho infatti capito che, se una persona rinuncia alle sue potenzialità di condurre una vita come l’aveva impostata e sognata, per stare vicino ad un familiare, spesso moglie o marito o fidanzato/a, dà a tutti una grande ed inequivocabile testimonianza d’Amore e diventa sostegno e forza.

D. Lo sport è punto di condivisione, confronto, sfida e crescita personale. Nel caso dell’handbike gli atleti oltre a fortificare il proprio carattere testimoniano come l’entusiasmo e l’amore per la vita siano le armi migliori per sfidare qualsiasi competizione. Cosa può dirmi a riguardo

Lo sport rappresenta per questi atleti una rinascita e non solo per lo spirito di competizione che giustamente deve esserci, ma proprio per il loro entusiasmo e la capacità di rimettersi in gioco. Prendiamo ad esempio “G”. Questo atleta è la storica maglia nera del GHB, arriva cioè quasi sempre ultimo e, se solo mi ha sfiorato il pensiero di commiserarlo, quando ho conosciuto la sua storia ho dovuto ricredermi. Per lui la Maglia Nera è una personale MAGLIA ROSA, è una conquista.  ”Tutte le volte che parto per una gara è come avessi già vinto” mi ha detto ed in effetti ogni volta vince la sua personale sfida contro il destino.

 DCiascuno degli atleti da lei intervistati ha sfidato la sorte con il sorriso tagliando comunque ad ogni gara il traguardo.  Quasi tutti nelle gare si sono mostrati competitivi mirando a dare il meglio di sé ad ogni sfida. Ma al di là del giungere primi, quale è la loro vera vittoria?

R  La loro vittoria personale è il superamento dei propri limiti. Una volta, ad una pasta Party ho sento un atleta che confidava ad un amico di essere contento, pur non essendo in classifica, perché era riuscito a portare a termine un percorso per lui molto arduo e quindi si era misurato ed aveva superato i propri limiti. Un altro atleta, ogni volta che taglia il traguardo, non importa la posizione, alza le braccia al cielo ed esclama “VIVA LA VITA” condensando in questa frase tutta l’essenza dello spirito con cui affrontano ogni gara. E poi è importante anche lo spirito di squadra, di aiuto, condivisione, l’esserci con gli altri e per gli altri. Non trascurabile anche l’aspetto turistico legato alla partecipazione del GHB che porta atleti ed accompagnatori a visitare molte tra le più belle città d’Italia. Alcuni di loro poi gareggiano anche a livello Olimpico e mondiale potendo così fare esperienze di viaggio molto interessanti.

Chiara Pavoni presenta Maria Francesca Mosca – Bookcity & Striscia la notizia

 (Silvana Lazzarino)

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“Fili di rugiada” di Maria Francesca Mosca: Roma libreria Hora Felix

“Fili di Rugiada” di Maria Francesca Mosca viene presentato  sabato 8 febbraio 2020 a Roma  alla Libreria Hora Felix. Modera l’incontro Maria Rizzi, presentazione di Laila Scorcelletti, intervista di Silvana Lazzarino e letture a cura di Federica Sciandivasci

Fili di rugiada, libro  intenso e avvolgente scritto da Maria Francesca Mosca, medico per la medicina generale della Asl di Biella,  autrice di racconti e poesie di successo, edito da Ibiskos Ulivieri (2019) verrà presentato a Roma il prossimo 8 febbraio 2020 presso la Libreria Caffè letterario Hora Felix in Via Reggio Emilia, 89.  In esso l’autrice descrive con delicatezza  e incisività le emozioni degli handbikers campioni di vita incontrati e conosciuti in occasione di diverse competizioni sportive.

Chiara Pavoni presenta Maria Francesca Mosca – Bookcity & Striscia la notizia

“Fili di rugiada” di Maria Francesca Mosca, Prossima  presentazione a Roma libreria Hora Felix sabato 8 febbraio 2020

La presentazione con inizo alle ore 18.00 sarà moderata da Maria Rizzi, Presidente Iplac e nota scrittirce di gialli, realtrice sarà Laila Scorcelletti,  Vice-Presidente Iplac insegnante, scrittrice, attrice, cantante , ballerina, le letture saranno a cura di Federica Sciandivasci poetessa e scrrittrice, mentre l’intervista all’autrice sarà a cura di Silvana Lazzarino giornalista/pubblicista, poetessa e impiegata. Scritto per la celebrazione del 10° edizione del Giro d’Italia HandBike  il libro vuole dare risalto al coraggio di questi atleti, che,hanno mostrato determinazione, forza di volontà a partire dall’accettazione del proprio limite fisico, dando esempio di come niente sia impossibile, o quasi, quando alla base di ogni scelta e azione  è il grande amore per la vita.

“Fili di rugiada” di Maria Francesca Mosca, , foto ad Assisi per ultima tappa GIHB settembre 2019

Lo sport dell’handbike, cui giungono in seguito a percorsi diversi, che vedono in molti casi infrangersi sogni e progetti di vita, diventa un‘occasione non solo per ricominciare, ma percorso di condivisione, confronto, sfida e crescita personale, supportato da questo amore e speranza sottintese fin dal titolo del libro. Nel titolo infatti i “fili di rugiada” stanno a rappresentare i sottili fili che legano questi protagonisti alla vita, fili invisibili con la vita da cui non separarsi. Ciascuna delle otto storie in queste pagine diventa testimonianza di forza di volontà, amicizia, solidarietà reciproca, ma anche spirito di competizione e speranza. Nel loro percorso di rinascita, questi sportivi hanno trovato sostegno anche negli affetti delle persone loro accanto, pronte ad incoraggiarli senza invadenza come genitori, fidanzati, mogli o mariti.

In chiusura di ogni ritratto è una poesia con cui Maria Francesca Mosca ha voluto dare risalto all’unicità di ciascun atleta con il proprio modo di essere e sentire lo scorrere della vita verso il cambiamento.: così ad esempio la lirica “Farfalla” chiude la prima storia dedicata a S., mentre “Spazio di luce” conclude quella di F. Parlando si sé, del proprio passato della paura di non farcela, della consapevolezza della disabilità da cui trarre nuove occasioni per scoprire altri aspetti di sé rimasti nell’ombra, questi atleti disabili motori, sono grati alla vita  in cui hanno costruito speranze.

Nella postfazione al libro Lucia Trevisan componente della Commissione Nazionale Paraolimpica italiana sottolinea la possibilità di rinascere anche di fronte a situazioni complesse e difficili come hanno dimostrato questi campioni di vita  a cui va il  suo ringraziamento. Questi atleti hanno saputo trasformare un problema concreto in nuova possibilità per “rinascere” più forti e consapevoli del dono di esistere.  Dalla prefazione:: “…fragilità e forza, speranza per chi non ha orizzonti, confronto per chi crede di averne, invisibili ma tenaci legami con la vita…”.

“Fili di rugiada” di Maria Francesca Mosca, presentazione Milano

Fili di rugiada di Maria Francesca Mosca, oltre a Biella, città dove vive e lavora e a Bologna, è stato presentato al Book festival di Modena, al Salone del Libro di Torino, a New York presso il BEA (Book Expo America) e durante le tappe della 10° edizione del Giro d’Italia Handbike conclusesi ad  Assisi lo scorso settembre 2019.

Queste le parole del Presidente del GIHB Fabio Pennella: “Abbiamo da subito creduto nel progetto propostoci dalla Dott.ssa Maria Francesca Mosca e siamo grati a Lei per averci permesso di poter avere un libro che parlasse dei nostri Campioni e del nostro Giro, in occasione della decima edizione della manifestazione”. Dopo Roma seguiranno altre presentazioni in altre città. Anche Ischia con la DILA Associazione da Ischia l’Arte dello scrittore e poeta Bruno Mancini, è pronta ad accogliere Maria Francesca Mosca per promuovere il suo libro che invita a pensare a questa vita con altro sguardo, apprezzandone ogni giorno anche gli aspetti più semplici, eppure in grado di restituire felicità.

S. L.

FILI DI RUGIADA

di Maria Francesca Mosca

Edito da Ibiskos Ulivieri (2019)

Presentazione  nell’ambito della Rassegna Iplac (Insieme per la Cultura)

Modera Maria Rizzi, presentazione di Laila Scorcelletti, intervista di Silvana Lazzarino

 letture a cura di Federica Sciandivasci

Roma, Libreria Caffè Letterario Hora Felix  (Via Reggio Emilia, 89 Roma)

Sabato 8 febbraio 2020 ore 18.00

 

 

 

Ginevra Barboni: un talento di famiglia

Ginevra Barboni tra le 50 registe più promettenti al mondo conferma un talento di famiglia nel mondo del cinema

Ginevra Barboni

Figlia e nipote d’arte Ginevra Barboni conferma il talento di famiglia nel mondo del cinema in qualità di regista e sceneggiatrice.  Ad avvalorarlo la notizia giunta da poco con cui la Black Lab Film Co ha inserito Ginevra Barboni tra le 50 registe più promettenti al mondo. Dopo i successi riscossi all’estero, e non solo in Italia, del suo primo cortometraggio La vita che ti aspetta”, Ginevra è concentrata per realizzare un nuovo lavoro che ha scritto insieme al padre. Si tratta del corto “La chiusura del cerchio”, dalla delicata sceneggiatura che tocca la tematica dell’eutanasia.

“Nasco a Roma il 4 giugno 1989. Dopo aver conseguito due stage in “filmaking” e “digital filmaking” presso la “New York Film Academy” di New York, nel dicembre 2013 ho conseguito la laurea triennale in Studi Italiani presso l’Università La Sapienza di Roma con una tesi in critica letteraria dal titolo “Perelà, un uomo di fumo a cavallo fra due secoli” – racconta di sé Ginevra. Suo nonno è stato E. B. Clucher: da “Lo chiamavano Trinità” in poi, tanto per citare un titolo tra i tanti film che ha diretto, ha fatto un pezzo di storia indimenticabile del nostro cinema. Suo padre, Marco Tullio, è  noto sceneggiatore di cinema e tv, e negli ultimi anni anche scrittore di successo..

Ginevra Barboni e Tommaso Maggi, con i rispettivi padri Marco Tullio Barboni noto sceneggiatore e regista e Angelo Maggi doppiatore

E’ del 2016 la Laurea Magistrale in Televisione, Cinema e New Media di Ginevra, conseguita  presso l’Università IULM di Milano con una tesi, seguita dal prof. Giovanni Chiaramonte, intitolata “Lo Specchio di Andrej Tarkovskij: un film tra memoria e ricordo. “In quello stesso anno frequento il corso di formazione “Scrivere con la luce” di Ercole Visconti presso la Scuola Civica di Cinema Luchino Visconti di Milano, e l’anno seguente partecipo alla Masterclass “Showrunner: creare e produrre serie tv” di Neil Landau dell’ UCLA, School of Theatre, Film and Television” – ricorda Ginevra con tanta nostalgia.

Nell’inverno del 2016 ricopre anche il ruolo di assistente alla regia nel programma “Master of Photography” prodotto da Sky Arte e nel 2017 come operatrice di macchina in studio e per i confessionali nella seconda edizione dello stesso programma.

Ginevra Barboni e Tommaso Maggi e i rispettivi genitori

Non contenta di aver già ottime basi professionali, Ginevra si specializza ulteriormente lo scorso anno con un master in “Direttore della fotografia, operatore di ripresa e montaggio” presso l’Accademia Nazionale del cinema di Bologna tenuto dai docenti Mauro Marchetti, Rocco Marra e Paolo Vanghetti.

Ginevra continua a raccontarsi con il suo sorriso luminoso,  che non la abbandona mai: “Ho imparato nel set a lavorare a fianco di mio padre già dal 2008, come assistente alla regia e aiuto operatore per suoi cortometraggi, tra i quali  “Il grande forse” con Philippe Leroy e Roberto Andreucci. La fotografia era di Maurizio Calvesi e le Musiche di Franco Micalizzi. Ho poi continuato con “Chimeres Absentes” di Fanny Ardant, “Pensiero Giallo” ed “Idea Malvagia” di Pierfrancesco Campanella, e ho fatto anche il direttore della fotografia nel film “Tundra” di Federico Mattioni. E di mio nonno ho sempre ammirato tutta la sua produzione, ovviamente“. Quest’anno Ginevra Barboni ha realizzato come autrice, produttrice e regista, la sua opera prima, il cortometraggio “La vita che ti aspetta”, insieme al collega ed amico Tommaso Maggi, figlio d’arte anch’egli: suo padre Angelo Maggi è quel magnifico  doppiatore che tutto il mondo conosce, ad esempio, come voce italiana di mostri sacri come Tom Hanks o Bruce Willis.

Ginevra Barboni

Sono così felice che la mia prima creatura cinematografica abbia già riscosso finora ben quindici riconoscimenti: da poco tempo l’abbiamo presentato ai festival internazionali, ed è stato un esordio straordinario”.

Ricordiamo infatti che la pellicola ha vinto come miglior sceneggiatura originale al Los Angeles Film Award, miglior cortometraggio a tema LGTBQ al Detroit Shetown Film Festival e miglior cortometraggio a tema LGTBQ al Lady Filmmakers Festival.

A ciò si sono aggiunti altri prestigiosi traguardi: miglior cortometraggio italiano alla competizione mensile e Grand Jury Award alla competizione annuale all’Oniros Film Festival; premio “La città del cortometraggio” al Social Word Film Festival; miglior regista del festival al Barcelona Planet Film Festival.

Per concludere, miglior cortometraggio e miglior Cinematographer all’European Cinematography Award; Award of distinction al Canada Short Film Festival; e ben 4 nominations: all’Indie Short Fest del Los Angeles International Film Festival come miglior cortometraggio a tema LGTBQ e miglior regista; come miglior cortometraggio straniero al Gold Movie Award; per la miglior attrice protagonista al Barcelona Planet Film Festival. Ulteriori info a  www.ginevrabarboni.com

Silvana Lazzarino

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IO e LEI: la Serie TV sulle Donne diretta da Massimo Ferrari su Sky Arte

Io e Lei: la nuova serie tra fiction e documentario in sei episodi dove sei attrici interpretano sei grandi artiste del secolo scorso, con la colonna sonora di Francesco Ruggiero. I primi due episodi in onda dal 29 novembre 2019. Prodotta da MaGa Production

Sei attrici, attraverso un percorso creativo, interpreteranno altrettante grandi artiste del secolo scorso. Nelle prime due puntate Lorenza Indovina e Matilde Gioli vestiranno i panni di Alda Merini e Franca Rame  Lasciare che le attrici si possano specchiare in un’artista per cercare di conoscere l’umanità, la fragilità, anche oltre l’apparenza della vita pubblica e del successo.

Io e Lei in onda su Sky Arte

È questa la chiave di racconto di Io e Lei“, la nuova serie in sei episodi in onda su Sky Arte (canale 120 e 400 di Sky) dal 29 novembre. La serie, prodotta da MaGa Production, seguirà sei attrici nel loro percorso creativo, tra documentario e fiction, per interpretare sei grandi artiste del secolo scorso: Alda Merini, Franca Rame, Janis Joplin, Tamara de Lempicka, Marlene Dietrich e Maria Callas. I primi due episodi andranno in onda il 29 novembre dalle 21.15 e saranno disponibili anche On Demand. Nel primo Lorenza Indovina vestirà i panni di Alda Merini, mentre nel secondo Matilde Gioli andrà sulle tracce di Franca Rame.

Io e Lei in onda su Sky Arte

Le altre attrici che si misureranno con questa sfida saranno Greta Scarano (Janis Joplin), Gabriella Pession (Tamara de Lempicka), Elena Radonicich (Marlene Dietrich) e Valentina Lodovini (Maria Callas). Nello specifico “Io e Lei”, a metà tra il documentario e la fiction, seguirà le interpreti, tra camerino e palco, trucchi, costumi, appunti e interviste, nel percorso artistico e umano che compiranno per entrare nei panni, ma soprattutto nel cuore, di alcune tra le più grandi artiste del Novecento.

La nuova serie in onda su Sky Arte aspira ad essere un viaggio nell’intimità di donne che hanno fatto dell’arte la loro vita e che, proprio grazie all’arte della recitazione, sarà possibile far rivivere. La serie è diretta dal regista Massimo Ferrari, la fotografia è invece affidata a Blasco Giurato (Nuovo Cinema Paradiso) mentre la colonna sonora originale è stata composta da Francesco Ruggiero.

Silvana Lazzarino

 

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Andrea Casta ha già conquistato i social con “Birth”

Andrea Casta famoso violinista elettrico e il videoclip “Birth” realizzato nella recentissima struttura ipertecnologica del Planetario di Cosenza

Violinista, cantante ed entertainer internazionale ANDREA CASTA negli ultimi anni, con il suo violino elettrico, grazie a una collaborazione con i più importanti dj del mondo e la sua anima di globe trotter, è stato uno dei protagonisti indiscussi dei più prestigiosi locali e club in Italia e all’estero.

Andrea Casta violinista elettrico e il brano “Birth”

Portavoce dello stile italiano, si è esibito nelle notti di mezzo continente, dal 2010 compie circa un tour all’anno in Medio Oriente, dove ha suonato a Dubai, ad Abu Dhabi, in Bahrein, in Israele, in Libano e in Qatar. Altre mete largamente esplorate appartengono alle Repubbliche ex – sovietiche: Russia, Ucraina, Kazakistan, Turkmenistan. Nel 2015 ha compiuto un tour estivo che lo ha portato in Turchia, Grecia ed Azerbaijan, insieme ad occasioni che lo hanno portato a Mauritius, Seychelles, Egitto e Spagna. Anche i club dislocati nel nucleo centrale dell’Europa lo hanno ospitato: da Berlino ad Amsterdam, da Nizza a Londra, dalla Svizzera alla Croazia per arrivare fino a Repubblica Ceca e Romania.

Lo scorso 31 ottobre 2019 è uscito il suo nuovo videoclip BIRTH il cui video è stato realizzato, con le riprese dei giovani registi Loren e Ervin Bedeli, nel Planetario G.B. Amico di Cosenza, nuovissima struttura inaugurata la scorsa primavera, scelta per le sue caratteristiche architettoniche e tecnologiche che confermano la vocazione alla scienza e all’arte della città calabrese.

Andrea Casta violinista elettrico e il suo brano “Birth”

Il nuovo singolo dell’artista è il quinto episodio del racconto fantascientifico” The Space Violin Project”, iniziato nel luglio del 2018 con un percorso musicale che va  dall’electro di “Double Sun” alla tech house di “Warp 6”, passando per scelte sonore progressive in “Black Hole Tale”, fino a “The River”, tutti successi che hanno fatto ballare migliaia di fan del globetrotter Casta in giro per il mondo.

“Birth”, invece, si avvicina alla future bass: nel brano il violino elettrico rallenta insieme ad una voce femminile su un groove di ispirazione dubstep, la melodia poi esplode in un drop cinematico ispirato dall’energia della nascita evocando tutte le speranze ed emozioni che precedono le avventure nello spazio del protagonista.

Nel video, nel quale il musicista riprende il suo viaggio nel futuro nei panni del Commander AJ, s’immagina che all’interno della struttura si svolga il suo addestramento in vista della prossima missione nello spazio: a istruirlo un’intelligenza artificiale impersonata dall’affascinante proiettore del planetario che, attraverso i suoi “occhi”, dà vita ad un omaggio ad HAL 9000, il supercomputer protagonista di 2001 Odissea nello Spazio.

Andrea Casta violinista elettrico

Andrea Casta ha maturato una visione musicale e un’esperienza artistica unica grazie ad un utilizzo del violino elettrico molto personale e contemporaneo. Negli ultimi anni ha intensificato le sue collaborazioni con i dj, diventando uno dei performer più richiesti in tutto il mondo e che più ha appassionato il mondo social avvicinando le nuove generazioni e il pubblico internazionale allo strumento violino

Oggi Andrea Casta ha più di 700mila ascolti su Spotify, quasi 200mila followers sui diversi social network, e negli ultimi anni si esibisce tra le 170 e 200 date all’anno in tour che lo hanno portato in 28 nazioni del mondo.

Silvana Lazzarino

 

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Dario Ballantini in “Da Balla a Dalla”

Dario Ballantini rende omaggio a Dalla con lo spettacolo “Da Balla a Dalla. Storia di un’imitazione vissuta” Licinio Productions, a Milano il 28 ottobre 2019 al Teatro Manzoni.

 Dario Ballantini rende omaggio all’amico e grande cantautore, reinterpretando una parte scelta della sua straordinaria produzione artistica con lo spettacolo “Da Balla a Dalla. Storia di un’imitazione vissuta   Licinio Productions che va in scena il 28 ottobre alle 20.45 al Teatro Manzoni a Milano,

Dario Ballantini, spettacolo al Teatro Manzoni Milano

A firmare la regia e il progetto di questo imperdibile spettacolo musicale è Massimo Licinio, mentre Dario Ballantini è la voce e l’autore del testo. Lo spettacolo intende ricordare Dalla visto attraverso il racconto di vita vera di Dario che, da fan imitatore giovanissimo e pittore in erba, aveva scelto il cantautore emiliano come soggetto di mille ritratti e altrettante rappresentazioni da imitatore trasformista fino all’incontro vent’anni dopo in cui i ruoli si sono, come in un sogno, ribaltati facendo sì che Lucio diventasse un sostenitore del successo di Dario, come pittore e trasformista.

Dario Ballantini insieme ai musicisti Richard Arduini alla batteria, Matteo Balani al basso, Francesco Benotti alla chitarra, Alessandro Carlà alle tastiere e Walter Calafiore al sax, racconta minuziosamente i passaggi della carriera di Dalla, cantando con la voce sorprendentemente fedele all’originale e trasformandosi “dal vivo” in lui. Tra un brano e l’altro, scorrono sul proiettore le decine di foto tratte dai disegni di Ballantini sui diari scolastici che rivelano la maniacale passione per Dalla, che ha avuto modo di rendersi conto di questa nascosta passione durante la mostra alla Triennale Bovisa di Milano dove Lucio cantò per un’ora, mentre Dario dipingeva. La direzione musicale è di Francesco Benotti, i costumi di Cinzia Ferraguti, scenografia di Sergio Ballantini.

Silvana Lazzarino

 

DARIO BALLANTINI in DA BALLA A DALLA

Storia di un’imitazione vissuta

progetto e regia di MASSIMO LICINIO

scritto e cantato da DARIO BALLANTINI

Teatro Manzoni

Via Manzoni, 42  – 20121  MILANO

Lunedì 28 ottobre 2019 – ore 20,45

biglietti; Prestige € 22,00

 – Poltronissima € 20,00 – Poltrona € 18,00

– Under 26 anni € 15,00

Per informazioni: [email protected]

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Premio America edizione 2019

Premio America. La Cerimonia del Premio promosso dalla Fondazione Italia USA, si è svolta a Roma lo scorso 10 ottobre presso la Camera dei Deputati: premiate personalità di prestigio in diversi ambiti.

Pomoso dalla Fondazione Italia USA, Il PREMIO AMERICA rappresenta sempre un evento di grande successo e interesse ogni anno in ottobre. A Roma lo scorso 10 ottobre 2019 presso la Camera dei Deputati, Aula dei Gruppi Parlamentari si è svolta la Cerimonia di questo prestigioso riconoscimento assegnato a nomi di personaggi che si sono particolarmente distinti nel loro ruolo e attività dall’imprenditoria al giornalismo, dallo spettacolo alla cinematografia.

La Fondazione Italia USA nasce per testimoniare l’amicizia tra gli italiani e il popolo americano, e svolge di fatto un ruolo pubblico con carattere apartitico.

Autorevoli i premiati in ogni edizione. Anche quest’anno, dove a condurre la cerimonia è stata giornalista Didi Leoni con grande professionalità, il riconoscimento firmato da Gerardo Sacco, è andato a nomi di richiamo internazionale. Sono stati infatti premiati: Manuel Agnelli, musicista, produttore discografico; Laura Cioli, amministratore delegato Gedi; lo chef Carlo Cracco; lo stilista e imprenditore Brunello Cucinelli; Marcello Foa, presidente Rai; la giornalista Maria Latella; l’attore Danny Quinn; Emanuele Filiberto di Savoia, presidente Prince of Venice Foundation; Curtis M. Scaparrotti, già comandante generale della Nato.

Un premio speciale Alla Memoria è stato infine assegnato allo scrittore Giorgio Faletti, ritirato dalla vedova. Davvero commovente la clip video che ha ricordato al pubblico presente l’indimenticabile attore, divenuto negli ultimi anni scrittore di successo tradotto in tutto il mondo.

Premio America 2019 Marco Ventura Nicola Timpone Marcello Foa

La Fondazione Italia USA ha attribuito nella cerimonia anche tre medaglie della Camera dei Deputati ad altrettanti studenti di università americane: Djuna L. Carlton, Adriana M. DeNoble, Micah K. Hinnergardt, ricordando l’importanza degli studi e della preparazione accademica in un percorso professionale di successo.

La Fondazione, va sottolineato, opera per merito esclusivamente del sostegno dei soci in quanto, per scelta e a tutela della propria totale indipendenza, non riceve alcuna forma di aiuto economico esterno di nessun genere.

Non sono mancati gli applausi a più riprese durante la cerimonia, che ha visto assistere un selezionato parterre, con i rispettivi nominativi accreditati nella rigorosa lista di ingresso (necessaria per arginare le richieste di presenza ogni anno sempre più numerose rispetto ai posti disponibili). Non resta che attendere il prossimo anno per un altro appuntamento con il prestigioso Premio.

Silvana Lazzarino

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Galleria d’Arte Moderna di Roma: “Artiste tra video e digitale”

Galleria d’Arte Moderna di Via Francesco Crispi a Roma: “Artiste tra video e digitale “il 3 ottobre 2019 all’interno del ciclo di incontri “Percorsi e azioni d’arte, pensiero e vita di donne” nell’ambito della mostra “Donne Corpo e Immagine”

Nell’ambito della mostra “DONNE CORPO E IMMAGINE TRA SIMBOLO E RIVOLUZIONE” a Roma alla Galleria d’Arte Moderna di Via Crispi che si sofferma sul cambiamento dell’identità e dell’immagine femminile restituito dall’arte tra fine Ottocento e contemporaneità, da non perdere nell’ambito degli appuntamenti con PERCORSI E AZIONI D’ARTE, PENSIERO E VITA DI DONNE l’incontro di giovedì 3 ottobre 2019 “ARTISTE TRA VIDEO E DIGITALE” a cura di Silvia Bordini (“Sapienza” Università degli Studi di Roma) che si svolge presso la sala espositiva al 1 piano dalle ore 17.00 alle 18.00.

Galleria d’Arte Moderna di Roma. Incontro “Asrtiste tra video e digitale”

L’immagine della donna filo conduttore della mostra a cura di Arianna Angelelli, Federica Pirani, Gloria Raimondi, Daniela Vasta, prorogata fino al 10 novembre 2019,durante la sua programmazione è stata arricchita da un ampio programma di eventi culturali e nuove opere di cinque tra le più importanti artiste di richiamo internazionale quali: Marina Abramović, Carla Accardi, Mirella Bentivoglio, Maria Lai e Titina Maselli, alle quali è stato dato spazio attraverso il ciclo “Omaggi alle Artiste”.  L’esposizione delle loro opere ha permesso di soffermarsi sulle loro scelte  linguistiche e poetiche e sulle differenti modalità di intendere il proprio impegno nell’ambito artistico e pubblico.

Attualmente si possono visitare le opere di Mirella Bentivoglio (Klagenfurt 1922 – Roma 2017) con “Lapide a Hravat” (1995-1998) che sottolinea l’ambiguità di significato e lo slittamento di senso, Questo lavoro, che chiude il ciclo ”5 omaggi per 5 protagoniste dell’arte” già nel titolo fa riferimento all’etimologia della parola croata hravat – strozzare – e all’uso che i soldati croati facevano di un fazzoletto portato al collo come strumento di morte. La cravatta rimanda inoltre al linguaggio mafioso – “mettere la cravatta” / “fare la cravatta” – come riferimento all’usura e, parallelamente, alla cravatta come simbolo maschile di rispettabilità ed eleganza occidentale.

Promossa da Roma Capitale Assessorato alla Crescita Culturale,-Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali,  l’esposizione “Donne copro e immagine tra simbolo e rivoluzione” presenta cento opere tra dipinti, sculture, grafica, fotografia e video, di cui alcune mai esposte in precedenza o non esposte da lungo tempo, provenienti dalle collezioni di arte contemporanea capitoline. Un percorso che sottolinea come  l’universo femminile sia stato sempre oggetto prediletto dell’attenzione artistica: da oggetto da ammirare, in veste di angelo o di tentatrice, a soggetto misterioso che s’interroga sulla propria identità, fino alla nuova immagine nata dalla contestazione degli anni Sessanta.

Nella serie dei ritratti esposti al secondo piano spicca, tra gli altri, il volto di Elisa, la moglie di Giacomo Balla, ritratta mentre si volta per guardare qualcosa o qualcuno dietro di sé, in questo sguardo è tutta la forza espressiva del suo trasformare lo stupore in seduzione e curiosità. Alle dinamiche e le relazioni tra gli sviluppi dell’arte contemporanea, l’emancipazione femminile e le lotte femministe è dedicata l’ultima sezione con materiale documentario da ARCHIVIA–Archivi Biblioteche Centri Documentazione delle Donne – e testimonianze di performance e film d’artista di alcune protagoniste di quella stagione.

 

Silvana Lazzarino

 

ARTISTE TRA VIDEO E DIGITALE” a cura di Silvia Bordini

nell’ambito della mostra “DONNE CORPO E IMMAGINE TRA SIMBOLO E RIVOLUZIONE

Galleria d’Arte Moderna – via Francesco Crispi, 24 Roma

presso la sala espositiva 1° piano

giovedì 3 ottobre 2019 ore 17.00- 18.00

Orario della mostra: mar – dom 10.00 | 18.30

Ultimo ingresso alle 18.00

Informazioni: 060608 ((tutti i giorni 9.00 – 19.00), www.galleriaartemodernaroma.it

 

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