Premio “la Voce del fiume” 1 edizione per valorizzare la cultura in Basilicata

Premio alle eccellenze lucane tra cui il Dr.Domenico Tripaldi, e la Dott.ssa Patrizia Minardi, e alle eccellenze di altre regioni d’Italia tra cui Lisa Bernardini Presidente dell’Associazione Occhio dell’Arte APS di Anzio; Umberto Garibaldi, Anthony Peth e  Imma Battista

Premio “la Voce del fiume” presentato dalla giornalista Annamaria Sodano

La Dimora di charme “La Voce del fiume” e l’imprenditrice Rocchina Addobbato, particolarmente attenta a valorizzare le eccellenze del territorio ma non solo, hanno aperto qualche giorno fa le porte alla cultura, all’informazione, alla musica e alle amministrazioni “illuminate”, organizzando la prima edizione del Premio “La Voce del fiume”.

Premio La voce del fiume. Da six  Anthony Peth – Imma Battista – Mariella Anziano – Rocchina Adobbato – Annamaria Sodano – Lisa Bernardini – Patrizia Minardi – Domenico Tripaldi – Franco Rina

Nella splendida cornice storica del palazzo ottocentesco dove Rocchina abita e che ospita uno dei B&B più particolari della Basilicata, incastonato nel cuore del borgo medievale di Brienza, hanno ricevuto assegnato il premio omonimo, presentato dalla giornalista Annamaria Sodano, una rosa di professionisti scelti per l’occasione. Tra le eccellenze lucane, figuravano tra gli assegnatari dell’award il Dr. Domenico Tripaldi, Direttore Generale del Dipartimento Programmazione e Finanze della Regione Basilicata, e la Dott.ssa Patrizia Minardi, Dirigente dell’Ufficio Sistemi Culturali e Turistici, Cooperazione Internazionale della Regione Basilicata. Premiato anche Franco Rina, Direttore e Fondatore del Festival Cinematografico Internazionale “CinemadaMare”.

Per le eccellenze provenienti da fuori regione, gli assegnatari della prima edizione de “La Voce del Fiume” sono stati la giornalista Lisa Bernardini, Presidente dell’Associazione Occhio dell’Arte APS di Anzio; Umberto Garibaldi, Direttore “Red Carpet” (assente giustificato); Mariella Anziano nelle vesti di Capo Servizio Tgr Lazio; il conduttore radio televisivo Mediaset Anthony Peth; infine, Imma Battista, stimato Direttore del Conservatorio di Musica “Giuseppe Martucci” di Salerno

“L’ happening è stato organizzato in collaborazione con la Banca Monte Pruno, ed è stata l’occasione per promuovere il territorio e le sue peculiarità. Sono emozionata e felice di aver sostenuto e creduto in questa manifestazione” – ha dichiarato soddisfatta a fine evento la Dott.ssa Rocchina Adobbato. Tra gli ospiti della serata, in veste a turno anche di premianti, il Direttore generale BCC Monte Pruno Michele Albanese, il Vicedirettore Generale Cono Federico e Valentino Di Brizi,  Presidente dell’ Associazione imprenditori del Vallo di Diano. Presenti e coinvolti attivamente perfino tre sindaci del territorio lucano : Antonio Giancristiano sindaco di Brienza; Marco Zipparri, primo cittadino di Marsicovetere; Michele Laurino, primo cittadino di Sant’Angelo Le Fratte.

Lo Chef stellato Antonio Lopardo   ha intrattenuto gli ospiti per una degna conclusione di serata  all’insegna di una tipica cena lucana.

 Silvana Lazzarino

 

Anna Manna e l’edizione Speciale del Premio “Le Rosse Pergamene” 2020

Anna Manna, scrittrice e poetessa di successo, presenta a Roma il prossimo 2 marzo 2020 all’Università “La Sapienza”  un’edizione Speciale del Premio “Le Rosse Pergamene” da lei fondato, dove saranno premiati diversi autori tra cui: Sabino Caronia e Diana Cavorso, Goffredo Palmerini, Pierfranco Bruni, Fabia Baldi, Silvana Lazzarino, Elena Galifi, Diego De Nadai.

Silvana Lazzarino verrà premiata per il libro edito di poesia “Emozioni senza tempo” (Edizioni Progetto Cultura 2019). A presentarla sarà Eugenia Serafini artista di fama internazionale, poetessa e giornalista.

Organizzatrice di eventi culturali e donna di grande spessore umano e professionale, Anna Manna, scrittrice e poetessa di successo è la fondatrice del prestigioso Premio Le ROSSE PERGAMENE DEL NUOVO UMANENSIMO attraverso cui con un nuovo linguaggio si vuole guardare ad una lettura di una realtà profonda e autentica. Un Premio di poesia d’amore consolidato da 18 anni che ha visto svilupparsi diverse sezioni nel corso degli anni e la presenza di prestigiosi presidenti di giuria tra nomi noti della cultura italiana.

Anna Manna e il, Premio le Rosse Pergamene edizione Speciale. Foto di gruppo

A dare il via alla storia di questo premio è “Le rosse pergamene – poesie d’amore” primo libro di poesie d’amore di Anna Manna, dedita soprattutto alla poesia civile che ricevette molti apprezzamenti dalla critica e dal pubblico tali da far pensare ad un premio proprio a partire da quest’opera vincitrice del concorso per inediti con la casa editrice Pagine e la cui prefazione porta la firma del grande poeta scomparso Elio Fiore. il Premio “le Rosse Pergamene del Nuovo Umanesimo” si è svolto con grande successo in diverse sedi prestigiose: dal Caffè Greco al Grand Hotel Ritz, dal Campidoglio, a Palazzo Sora,  a Spoleto presso la Galleria Polid’Arte.

Il prossimo 2 marzo 2020 vi sarà un’edizione speciale del Premio che si svolge alla Sapienza Università degli Studi di Roma, presso il Centro di documentazione europea Altiero Spinelli, Facoltà Economia e commercio (via del Castro Laurenziano n.9) con inizio alle ore 16.30.

Organizzato da Anna Manna, l’incontro si apre con il saluto di Corrado Calabrò nome famoso a livello mondiale e Presidente della Giuria per la sezione “Europa e cultura –Eccellenze italiane”, cui segue il saluto e l’intervento di Neria De Giovanni, presidente dell’Associazione Internazionale dei Critici Letterari, e presidente di giuria della Sezione “Italia Mia” che si caratterizza con iniziative e progetti di grande rilevanza sul territorio. Per la sezione “Poesia e Pittura” che si svolge a Spoleto la presidentessa di Giuria è Eugenia Serafini.

Anna Manna e il Premio Le Rosse Pergamene

Questa 18 edizione de “Le Rosse Pergamene rappresenta un’Edizione Speciale dove non è stato previsto un vero e proprio concorso, ma sono stati assegnati Premi Speciali a poeti e autori di rilievo già premiati negli anni precedenti e personalità legate al premio. “Da venti anni siamo un’avanguardia” –afferma Anna Manna. – “Quando nel lontano 2002 nacque il Premio ‘Le rosse pergamene’ molti pensarono si trattasse di un Revival di tempi antichi, quasi uno sguardo nostalgico verso il ‘900. Ed invece oggi ci rendiamo conto che si trattava di un’Avanguardia. A poco a poco fu chiaro che in molti ambienti artistici si provava lo stesso disagio per una letteratura che aveva stravolto il Realismo in una adesione totale alle espressioni sguaiate di una società che ha prodotto troppi esempi di sconcezza letteraria e non.”.

Questa edizione Speciale del 2020 toccherà l’aspetto legato ai colori e in particolare al colore rosso presente nel titolo del Premio che caratterizza la relazione di apertura di Daniela Fabrizi poetessa raffinata e di grande successo la cui analisi critica desterà grande interesse. In essa viene sottolineato come il colore sia il protagonista della relazione e come il colore sia spesso il protagonista della poesia di Anna Manna fondatrice del premio. Un’analisi letteraria che lancerà un progetto per un Convegno che potrebbe diventare la vera novità del prossimo autunno culturale. Una novità che caratterizza la Sezione “ItaliaMia” riguarda il Progetto poetico “Venezia non affonda!”.

Anna Manna e Il premio le Rosse Pergamene edizione speciali, nella foto Eugenia Serafini

Saranno premiati Sabino Caronia e la moglie Diana Cavorso per il Libro edito  di Poesia d’amore  “Con altra voce -Se provo a parlare” che hanno scritto insieme, un libro in omaggio all’amore, Goffredo Palmerini Premio Europa e Cultura per il giornalismo, Pierfranco Bruni Premio ItaliaMia per Omaggio alla Carriera, Fabia Baldi Premio Rosse Pergamene Poesia d’amore per il libro “Come un’ala di rondine” (Il Convivio editore) dedicato alla poesia d’amore, Elena Galifi Premio per le Poesie nel Web, Silvana Lazzarino Premio per Libro edito di poesia con la raccoltaEmozioni senza tempo” (Edizioni Progetto Cultura) e Diego De Nadai Premio Speciale “La voce del Premio Le rosse pergamene “  .

Il libro di Sabino Caronia e Diana Cavorso comprende due raccolte unite insieme “Con altra voce” di Sabino Caronia e “Se provo a parlare” di Diana Cavorso, per cui il lettore si trova ad avere in mano due libri contemporaneamente con due copertine diverse. Questo conferisce una lettura che procede appunto come con la clessidra: infatti una volta ultimata la prima raccolta, si volta il volume e si incomincia a leggere la seconda. Il libro dunque è in forma poetica, una sorta di dialogo fra i coniugi in poesia in cui si evidenzia il punto di vista e la focalizzazione al femminile di Diana Cavorso e lo sguardo ironico e critico al maschile di Sabino Caronia. A presentare i due autori sarà Neria De Giovanni.

Anna Manna, Premio le Rosse Pergamene edizione Speciale. nella foto Silvana Lazzairno

Silvana Lazzarino impiegata, giornalista/pubblicista e poetessa, viene premiata per il suo Libro edito di Poesia Emozioni senza tempo” (Edizioni Progetto Cultura 2019) e a presentarla sarà Eugenia Serafini artista di fama internazionale, poetessa e giornalista. La silloge poetica con prefazione a cura di Sandro Angelucci affermato poeta, critico letterario e saggista riunisce liriche che rivelano un dialogo interiore a partire da quanto accade fuori, sia in riferimento al contesto umano, sia a quanto svelato e rivelato negli orizzonti di una Natura in divenire dove tutto è sospeso tra materia e spirito, finito e infinito, e dove il particolare si rivela nell’universale, nella ciclicità di un tempo senza tempo. Tutto torna e non finisce. In copertina si può ammirare l’immagine del dipinto “Ortensie” dell’artista Patrizia Canola, pittrice di fama internazionale attiva in Brianza. Il colore blu e la sfericità di questi fiori restituiscono l’idea di un tempo senza tempo, ciclico e perfetto, dove si può ritrovare altro senso a questo viaggio, volgendo lo sguardo verso l’attesa di un nuovo giorno “dove l’orizzonte schiarisce/ e tutto è come sospeso/per rinascere”. Con questa raccolta edita di poesie Silvana Lazzarino si è aggiudicata il terzo posto alla 19 Edizione del Concorso Internazionale Poetico Musicale organizzato dalla Delegazione Provinciale di Lecce del Cenacolo Accademico Europeo “Poeti nella Società”, in collaborazione con l’Accademia Neapolis di Napoli, l’Accademia “Arte e Cultura” di Salerno, la M.C.I. di Basilea, l’Associazione Koiné di Castrignano dei Greci, di altri Centri culturali e con il Patrocinio del Comune di Martano (LE) e sempre il terzo posto al Premio letterario nazionale “Voci” città di Roma edizione 2019.

Di seguito tutti i premiati di questa edizione speciale Premio le Rosse Pergamene del nuovo umanesimo

  • Premio per libro edito di poesia d’amore scritto in coppia

Con altra voce-Se provo a parlare”

di Sabino Caronia, Diana Cavorso

  • Premio EUROPA E CULTURA per il GIORNALISMO

GOFFREDO PALMERINI presentato da Anna Manna

  • Premio ITALIAMIA Omaggio alla carriera

PIERFRANCO BRUNI presentato da Neria De Giovanni ed Anna Manna

  • Premio Le rosse pergamene Poesia d’amore

 “Come un’ala di rondine” Il convivio editore

FABIA BALDI presentata da Anna Manna

  • Premio libro edito Poesia

SILVANA LAZZARINO “Emozioni senza tempo” Edizioni Progetto Cultura 2019

presentata da Eugenia Serafini

  • Premio per le poesie nel web

ELENA GALIFI

  • Premio Speciale “La voce del Premio Le rosse pergamene “

DIEGO DE NADAI presentato da Jole Chessa Olivares

IL PREMIO LE ROSSE PERGAMENE DEL NUOVO UMANESIMO

Edizione speciale 2020

Presso La Sapienza Università degli Studi di Roma, 

Centro di documentazione europea Altiero Spinelli, Facoltà Economia e Commercio

Via del Castro Laurenziano, 9 Roma

Lunedì 2 marzo 2020 ore 16.30

Art51 Opera finalista Premio Arti grafiche “Otto milioni” 2020

Art51 Opera finalista Premio Arti grafiche “Otto milioni” 2020

Art51 Opera finalista Soledad Llamas Gonsalez Quadro

Art51 Opera finalista

Soledad Llamas Gonsalez

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Art51 Opera finalista Soledad Llamas Gonsalez Quadro

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Premio Arti grafiche “Otto milioni” 2020 - Opere Arti grafiche finaliste

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Premio internazionale di Arti grafiche "Otto milioni" - 2020

Premio internazionale di Poesia 2020

Premio internazionale di Arti grafiche

Edizione 2020

Premio internazionale di Musica 2020

Premio internazionale di Giornalismo 2020

Premio internazionale di Narrativa 2020

Premio internazionale di Recitazione 2020

Premio internazionale Otto milioni 2020

Premio “Otto milioni” 2012 Prima edizione

Premio “Otto milioni” 2013 Seconda edizione

Premio “Otto milioni” 2014 Terza edizione

Premio “Otto milioni” 2015 Quarta edizione

Premio “Otto milioni” 2016 Quinta edizione

Premio “Otto milioni” 2017 Sesta edizione

Premio “Otto milioni” 2018 Settima edizione

Premio “Otto milioni” 2019 Ottava edizione

Premio “Otto milioni” 2020 Nona edizione

DILA

Premi Otto milioni

NUSIV

Fabrizio Meo presenta la silloge “Amen in limine” a Roma

Fabrizio Meo presenta la sua prima silloge “Amen in limine” a Roma il 15 febbraio 2020 presso la Libreria Hora Felix alle ore 18.00.

La ricerca della completezza tra essenza di pensiero ed emozioni dove si armonizzano materia e spirito, finito e infinito diventa punto di partenza per esplorare il mistero stesso della vita dal suo inizio alla sua declinazione verso altre forme in cui la fine diventa rinascita e ridefinizione del sé, Da qui si potrebbe partire per accostarsi alle profonde riflessioni legate all’uomo e al suo essere in questo tempo, proposte dalle liriche di Fabrizio Meo, giovane autore agnonese appassionato di musica, spiritualità cristiana e orientale, poesia e ancora esperto di Taoismo e Sufismo, nonché di mistica apofatica, che già con la sua prima opera poetica  “AMEN IN LIMINE” restituisce l’energia in divenire del suo proiettarsi verso un rinnovato ascolto del sé in relazione a quanto intorno e al creato. A Roma nell’ambito della Rassegna Iplac presso la libreria Hora Felix in Via Reggio Emilia, 89 alle ore 18.00, sabato 15 febbraio 2020 viene presentata questa interessante silloge che vede come moderatrice Fiorella Cappelli, raffinata  poetessa, giornalista e critica letteraria, nonché organizzatrice di eventi culturali di ampio respiro, e in qualità di relatore il poeta e scrittore Fabio Tirone, la cui poesia esplora il tessuto esistenziale dando spazio all’uomo al suo senso di libertà quale conquista da tenere sempre salda.

Fabrizio Meo e la sua silloge “Amen in limine”,  la presentazione alla libreria Hora Felix sabato 15 febbraio 2020

Emerge da queste pagine dell’opera di Fabrizio Meo, una poesia colta con rimandi alla cultura classica greca e latina che invita con versi densi di armonia ad un rinnovato rapportarsi all’esistenza a partire da rimandi ad un passato pronto a riaffiorare con ombre e luci, ma anche espressioni di saggezza. In questo accostarsi all’esistenza con rinnovato sguardo e partecipazione a quanto vicino e lontano riscoprendo quanto l’armonia dei contrari rappresenti l’equilibrio dell’universo, necessario alla vita, il silenzio interiore diventa  occasione per recuperare quelle autentiche espressioni del pensiero nel rileggere la propria identità spesso offuscate dal caotico presente dal cui labirinto si può uscire recuperando il bello, e l’autentico respiro di luce che muove il pensiero e entra nella materia.  Da qui il rispetto della persona principio necessario per non rinunciare a sé stessi e agli altri ciascuno nella propria unicità, consapevoli che ogni aspetto della vita è in costante cambiamento, così come le sensazioni che si vivono.

La passione per letteratura classica, compresa quella greca e latina e la laurea in materie letterarie presso l’Università del Molise e la specialistica in “Scienze del testo” conseguita all’Università La Sapienza di Roma e ancora l’interesse per la musica anche quella metal, si combinano in questa poesia di luce e respiro infinito con il cosmo accogliendo riflessioni legate a filosofie e credo cristiani e orientali. a suggerire nuove possibili vie per giungere a quella verità sull’uomo  e sul  senso del suo esistere e sul suo nascere e morire, per poi rinascere oltre.

Le liriche di Fabrizio Meo sono specchio di quella parte silente che vibra nell’essenza di luce ad attraversare la materia per recuperare autenticità di emozioni e procedere oltre le banali apparenze e superficialità che appartengono alla massa. I suoi versi  invitano a cogliere oltre la forma quel di più che restituisce l’armonia tra il principio e la fine, il giorno e la notte, ad accarezzare l’idea di approssimarsi a quel confine con il divino, la divinità dove tutto è eterno presente e si rinnova oltre il tempo.

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Silvana Lazzarino

 

 Per la Rassegna Iplac

Presentazione della silloge “Amen in limine”

dii Fabrizio Meo

modera Fiorella Cappelli,

relatore Fabio Tirone

Libreria Hora Felix

Via Reggio Emilia, 89 Roma

Sabato 15 febbraio 2020 ore 18.00

 

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Maratea: le nuove prospettive del cineturismo

Maratea le nuove prospettive nazionali e internazionali del cineturismo presentate lo scorso 9 febbraio 2020 al Convegno “Maratea: patrimonio di storia e cultura, un set di cinema ed eventi” nell’ambito del BIT Borsa internazionale del Turismo

 Grande interesse da parte del pubblico con partecipazioni culturali davvero di spessore, lo scorso 9 febbraio 2020 nell’ambito del Bit – Borsa Internazionale del Turismo, per l’ interessante convegno “Maratea: patrimonio di storia e cultura, un set di cinema ed eventi”. organizzato dal Comune di Maratea insieme all’associazione Cinema Mediterraneo con il Consorzio degli albergatori e la Pro Loco.

Durante l’incontro – moderato dalla bella conduttrice Carolina Rey e che ha visto i saluti di apertura di Vito Bardi, Presidente della Regione Basilicata – diversi sono stati gli interventi in scaletta che si sono soffermati sulle prospettive nazionali e internazionali del cineturismo e sul rapporto virtuoso tra Maratea, la Basilicata, il cinema e gli eventi.

Maratea: il convegno con Michela Scolari e  Vittoria Bianchini

A turno hanno parlato, in vari momenti ed in ordine sparso: Daniele Stoppelli, sindaco di Maratea;  Biagio Salerno, presidente del Consorzio Turistico Maratea; Pierfranco De Marco, presidente della pro loco di Maratea La Perla; Antonella Caramia, presidente associazioniste Cinema Mediterranea; Antonio Nicoletti, direttore Apt Basilicata; il Presidente UMPLI Nazionale Antonino La Spina.

Dal mondo del cinema da sottolineare gli interventi della produttrice Michela Scolari; di Alberto Barbera direttore del Festival del Cinema di Venezia; dell’attrice Vittoria Bianchini che sarà una delle protagoniste del prossimo film di Terry George che si girerà anche in Basilicata.

Tra le presenze che si sono intraviste nello stand pure quella di  Valentina Trotta, assessore al Turismo e Spettacolo del Comune di Maratea. Molto apprezzati poi da parte del pubblico presente gli interventi degli attori Paolo Ruffini e Sandra Milo, con funzione di testimonial per l’occasione. Sandra Milo ha esaltato la funzione del Cinema in Italia. Impossibile per lei non far riferimento, al di là della domanda specifica postale dalla conduttrice Carolina Rey,  alla sua vicenda professionale ed umana con l’indimenticabile Federico Fellini, da lei definito “il più grande regista del mondo, che ha dato tanto amore al nostro Paese“. Un uomo per il quale la Milo ha vissuto un incontro fatale, di quelli indimenticabili e difficile perfino da esprimere per quanto intenso. Ha infine sottolineato, la nostra Sandra icona nazionale: “L’Arte senza amore non è

Maratea: convegno, Antonella Caramia

completa“.

Paolo Ruffini, al solito autoironico e divertente, dopo aver scherzato a più riprese con il manager lucano Nicola Timpone, ha concordato sul fatto che l’Arte senza amore non sia niente, ed ha speso bellissime parole per Maratea ed il territorio lucano, definendolo un luogo familiare, dove ci si sente a casa. Dietro ad una promozione cinematografica c’è proprio arte, ha poi aggiunto  Ruffini, concludendo che “il Cinema è una grande occasione sociale, dove si condividono emozioni con sconosciuti uscendone arricchiti; e dove c’è socialità c’è cultura“.

Sono state annunciate importanti novità relative alla prossima edizione del “Le  giornate del cinema lucano a Maratea – Premio Internazionale Basilicata 2020” e alla sua offerta turistica. La prima anteprima annunciata  ha riguardato il cambio di nome: “Marateale – Premio internazionale Basilicata” sarà la nuova dominazione.

Il sindaco Daniele Stoppelli ha dichiarato nel suo intervento, fra i numerosi contenuti enunciati. “Siamo orgogliosi della nostra importante rassegna cinematografica internazionale, che si terrà dal 21 al 26 luglio 2020  e che ha visto nella scorsa edizione, tra i tanti illustri ospiti, la partecipazione di Richard Gere. Anche per quest’anno e per gli anni a venire, in sinergia con la Regione Basilicata, l’Apt, gli operatori turistici e le associazioni presenti sul territorio, stiamo lavorando alla programmazione turistica di Maratea, al fine di realizzare un’offerta sempre più rispondente alle esigenze del mercato “.Gli interventi parlati in programma sono stati tutti di valore celebrativo per la regione Basilicata: hanno ripercorso la qualità dell’offerta lucana per quanto riguarda vacanze e beni culturali e paesaggistici.

Silvana Lazzarino

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Maria Francesca Mosca conquista Roma con il suo libro “Fili di rugiada” edito da Ibiskos Ulivieri

Maria Francesca Mosca prosegue con le presentazioni del suo libro di successo.

Scritto per la 10° edizione del Giro d’Italia Handbike ideata da Andrea Leoni, il libro è stato presentato lo scorso sabato 8 febbraio a Roma alla libreria Hora Felix con relatrici Laila Scorcelletti, Silvana Lazzarino e letture di Federica Sciandivasci. Tra il pubblico anche il poeta e critico letterario Franco Campegiani, l’artista Lino Tardia, la scrittrice e saggista Giovanna Cospito, la poetessa Luciana Capece e il poeta Fabio Tirone.

Maria Francesca Mosca, medico per la medicina generale dell’Asl di Biella, è stata accolta a Roma con il suo libro, dedicato ai protagonisti campioni dell’handbike che sta conquistando sempre più critica e pubblico. Stiamo parlando di “FILI DI RUGIADAedito da Ibiskos Ulivieri di Alessandra Ulivieri (2019) che dopo Biella, Torino, Modena, Bologna, New York, Francoforte, lo scorso 8 febbraio è stato presentato nella capitale nell’ambito della Rassegna Iplac (Insieme per la Cultura) presso la libreria Hora Felix in Via Reggio Emilia, 89.

Maria Francesca Mosca presentazione “Fili di Rugiada” alla libreria Hora Felix a Roma. In foto da six Laila Scorcelletti, M Francesca Mosca, Silvana Lazzarino e Federica Sciandivasci

Scritto in occasione della 10° edizione del Giro d’Italia Handbike, manifestazione ideata da Andrea Leoni, di cui è Presidente Fabio Pennella, vinta per il scocendo anno consecutivo da Christian Giagnoni, il libro sottolinea come alla base di ogni sfida vi sia l’amore e l’entusiasmo per la vita. L’autrice, Maria Francesca Mosca, affermata scrittrice di racconti e poetessa, vincitrice di numerosi premi, membro della Camerata dei Poeti di Firenze, in queste pagine restituisce con sensibilità e attenzione le emozioni di otto tra questi “campioni di vita” incontrati e conosciuti durante le competizioni, mettendone in risalto smarrimento e forza, paura e determinazione nel ricominciare a vivere. Lo sport dell’handbike, cui giungono in seguito a percorsi diversi, che vedono in molti infrangersi sogni e progetti di vita, diventa occasione di condivisione, confronto, sfida e crescita personale, supportato dall’amore e dall’entusiasmo per la vita.

A moderare la serata è stata la Vice Presidente Iplc Laila Scorcelletti, insegnante, scrittrice, cantante, ballerina e attrice che ha presentato un commento/ relazione in cui è stato evidenziato come anche oltre il corpo si possa far emergere quella luce, o scintilla di vita necessaria per risollevarsi e proiettarsi nella quotidianità con le proprie caratteristiche e capacità che rendono ogni persona unica. Questo per sottolineare la forza degli handbikers nel proiettarsi oltre il limite fisico a partire dalla sua accettazione. A riguardo Maria Francesca Mosca ha sottolineato come in loro “in qualche modo, nella loro vita scatta una scintilla, spesso un riflesso d’amore che ridona la speranza e fa comprendere quanto importante e prezioso possa essere ogni attimo di vita.”

Maria Francesca Mosca. Presentazione libro “Fili di rugiada” presso la libreria Hora Felix a Roma

Alla presentazione del libro da parte di Silvana Lazzarino impiegata, giornalista/pubblicista e poetessa, è seguita la sua intervista all’autrice, in cui ha dato risalto ai punti più significativi trattati nel libro dove si parla di coraggio e capacità di rinascere seppur dopo grandi sofferenze da parte di questi atleti handibikers, a partire dall’accettazione del proprio limite fisico diventato nel tempo punto di forza, unitamente all’amore per la vita. È stato evidenziato come la scoperta dell’handbike sia stata determinante per loro nel rafforzare le conquiste fino a quel momento raggiunte attraverso la sfida, la condivisione e il confronto. A sottolineare i punti più intensi del libro dove si parla di fragilità, forza, speranza e sostegno affettivo per questi “campioni di vita”, sono state le letture di Federica Sciandivasci poetessa e scrittrice la cui avvolgente voce ha donato ancora più luce alle emozioni espresse in queste storie. Storie intense che arrivano all’anima, dove la presenza e vicinanza di fidanzati, mariti/mogli, e amici, diventa importante nel sostenerli e incoraggiarli senza essere invadenti.

Denso di emozioni tra dubbio e speranza, momenti di incertezza e fiducia ritrovata, il libro del Giro d’Italia Handhike dà voce a questi campioni di vita e alla loro capacità di rinascere ogni volta. Pagine in cui attraverso la loro esperienza vibrano: “…fragilità e forza, speranza per chi non ha orizzonti, confronto per chi crede di averne, invisibili ma tenaci legami con la vita…”. Un libro per credere in sé stessi, per ritrovare consapevolezza e fiducia anche quando il buio avanza e tutto sembra perduto. Come afferma l’autrice: “   sull’esempio di questi Atleti non solo possiamo, ma dobbiamo far volare i nostri sogni….”Emerge uno sguardo di speranza con cui ritrovare ogni giorno anche in quello più difficile, una scintilla di luce che è l’amore per la vita e dunque per sé stessi.

Non sono mancati gli interventi del pubblico entusiasta di questo libro di Maria Francesca Mosca che invita a pensare a questa vita con altro sguardo, apprezzandone ogni giorno anche gli aspetti più semplici, apparentemente banali, eppure in grado di restituire felicità. Tra il pubblico erano presenti anche: Giovanna Cospito, filosofa, scrittrice e saggista in rappresentanza della Ibiskos Ulivieri, Franco Campegiani, affermato poeta, saggista, filosofo e critico letterario e d’arte con la moglie Paola, Luciana Capece poetessa e scrittrice raffinata, e il poeta e insegnante Fabio Tirone. E poi l’artista Lino Tardia pittore di fama internazionale giunto a Roma nel 1960, con una carriera luminosa che lo ha visto protagonista di numerose esposizioni nelle principali città italiane e estere tra cui New York, Chicago, Londra, Parigi, Houston.

Maria Francesca Mosca: “Fili di rugiada” /Ibiskos Ulivieri 2019)

Numerose poesie di Maria Francesca Mosca sono presenti in diverse antologie tra cui “L’Alfabeto della Poesia” e Autori per l’Europa” editi da Ibiskos-Ulivieri. Ha preso parte alla “Maratona Poetica” di Sanremo nel 2016 e l’anno seguente con le sillogi poetiche “Riflessi di emozioni” e “Profumo d’immenso”. Maria Francesca Mosca è vincitrice tra gli altri della 3° edizione –anno 2012- del Concorso di poesie, racconti, pittura e fotografia “Nati per Vincere?” a Carpi (MO) con il racconto “I colori dell’anima e della IX edizione -anno 2007- del Premio Letterario Nazionale Città di Arona “Gian Vincenzo Omodei Zorini” per la Sezione Medici Scrittori nel Mondo- racconto inedito- con il racconto “Parole senza tempo”.

Il prossimo mese di marzo il libro sarà presentato a Londra e dopo maggio l’autrice sta pensando di portarlo ad Ischia dove l’Associazione DILA (Da Ischia L’Arte) di cui è presidente Bruno Mancini scrittore e poeta, è pronta ad accoglierla con grande emozione.

 

Di seguito parte dell’intervista di Silvana Lazzarino all’autrice durante la presentazione del libro svoltasi alla libreria Hora Felix di Roma sabato 8 febbraio 2020

D.  Ogni storia inizia con il soffermarsi sugli sguardi di ciascun atleta handbike. I loro occhi sembrano parlare e restituire i loro stati d’animo. Come mai questa scelta?

 Per me è fondamentale cogliere l’espressione degli occhi delle persone perché gli occhi raccontano molto più delle parole: si illuminano quando riflettono la felicità e diventano un lago immenso, infinito, buio quando invece esprimono disperazione, ed entrare in quel lago e ridefinirne i confini a volte è molto difficile. Ho conosciuto la realtà dell’HAND BIKE grazie a mio figlio Luca, da alcuni anni componente del comitato organizzatore e che negli ultimi due anni ha coinvolto anche mio marito Pier Giuseppe come medico volontario nelle varie tappe. La prima volta in cui mi sono trovata di fronte questi atleti, schierati sulla linea di partenza, li ho osservati con animo stupito e immediate sono nate in me le emozioni che hanno ispirato la stesura di questo testo, insieme alla curiosità di conoscere meglio i loro percorsi di vita.

 D.  Paura e coraggio. Due emozioni contrastanti, ma che esistono quali parti della stessa medaglia. Prima la paura di questi giovani nel vedere infrangersi i propri sogni per via di un incidente o di una complicazione fisica che li paralizza fisicamente, poi la capacità di risollevarsi e credere ancora in sé stessi e nelle proprie possibilità per amore della vita da cui ripartire. Tutto prende forma dalla paura e dalla disperazione per arrivare poi al coraggio. Chi è coraggioso non è senza paura. È d’accordo?

R   Direi che questi atleti hanno avuto ed hanno il coraggio di aver paura e, soprattutto, il grande coraggio di esporre e di ammettere la loro fragilità. Condizione umana inevitabile la paura di fronte ad un nuovo percorso di vita, molto più difficile, non scelto e condizionante all’improvviso la propria esistenza. Senza più le certezze acquisite è facile cadere nell’insicurezza e, da qui, nel baratro della depressione sino all’innaturale desiderio di pensare che forse sarebbe stato meglio morire. Ma poi, in qualche modo, nella loro vita scatta una scintilla, spesso un riflesso d’amore che ridona la speranza e fa comprendere quanto importante e prezioso possa essere ogni attimo di vita.

Maria Francesca Mosca e Silvana Lazzarino

  D  Tra la paura e il coraggio vi è la presa di coscienza, quella consapevolezza di come il proprio destino possa in un attimo cambiare. Consapevolezza di come l’immobilità impedisca di portare avanti quanto iniziato o progettato, ma consapevolezza di come innanzi ad un limite si possa costruire ugualmente un progetto di vita, un futuro, a partire dal credere in sé stessi spinti dall’amore per la vita come poco prima accennato. Quanto è importante l’accettazione di un proprio limite dovuto ad un problema fisico, per iniziare a guardare con altri occhi la propria esistenza? All’accettazione del limite fisco segue la consapevolezza del cambiamento. Cosa può dirmi a riguardo?

R La consapevolezza dei propri limiti fisici è importante per prendere coscienza della nuova realtà ed affrontarla nel modo più adeguato. Se per tutti può essere un adeguamento graduale, anche solo causato dalle limitazioni inevitabili con il trascorrere degli anni che fanno rallentare i ritmi e a cui bisogna adeguarsi, per la maggior parte di questi ragazzi si è trattato di un momento di una violenza inaudita che, come un tornado, li ha posti di fronte a limiti fisici pesanti, sino alla totale dipendenza per quanto riguarda le funzioni vitali del proprio corpo.

 D.  Il cambiamento spiazza perché costringe a uscire da un terreno sicuro in cui muoversi. I protagonisti hanno in modi diversi trovato la forza di credere in sé stessi sostenuti dal loro grande amore per la vita, ma anche da persone a loro care come genitori o fidanzati. In questo caso mi riferisco ad esempio alla storia di S. la trapezista a quella di F il giovane rispettivamente sostenuti dal fidanzato poi marito e dal padre a non arrendersi in seguito all’incidente. Da soli non è facile risalire la china. Quanto è importante in questi casi avere accanto persone di spiccata sensibilità attente, ma non invadenti?

Certamente avere accanto persone sensibili che sostengono ed aiutano con il loro amore è fondamentale. Durante i Pasta Party, momenti conviviali che seguono alla gara e precedono il momento delle premiazioni, ho avuto modo di osservare l’atteggiamento dei familiari e li ho ammirati, se possibile, in modo ancor più incondizionato rispetto agli Atleti. Ho infatti capito che, se una persona rinuncia alle sue potenzialità di condurre una vita come l’aveva impostata e sognata, per stare vicino ad un familiare, spesso moglie o marito o fidanzato/a, dà a tutti una grande ed inequivocabile testimonianza d’Amore e diventa sostegno e forza.

D. Lo sport è punto di condivisione, confronto, sfida e crescita personale. Nel caso dell’handbike gli atleti oltre a fortificare il proprio carattere testimoniano come l’entusiasmo e l’amore per la vita siano le armi migliori per sfidare qualsiasi competizione. Cosa può dirmi a riguardo

Lo sport rappresenta per questi atleti una rinascita e non solo per lo spirito di competizione che giustamente deve esserci, ma proprio per il loro entusiasmo e la capacità di rimettersi in gioco. Prendiamo ad esempio “G”. Questo atleta è la storica maglia nera del GHB, arriva cioè quasi sempre ultimo e, se solo mi ha sfiorato il pensiero di commiserarlo, quando ho conosciuto la sua storia ho dovuto ricredermi. Per lui la Maglia Nera è una personale MAGLIA ROSA, è una conquista.  ”Tutte le volte che parto per una gara è come avessi già vinto” mi ha detto ed in effetti ogni volta vince la sua personale sfida contro il destino.

 DCiascuno degli atleti da lei intervistati ha sfidato la sorte con il sorriso tagliando comunque ad ogni gara il traguardo.  Quasi tutti nelle gare si sono mostrati competitivi mirando a dare il meglio di sé ad ogni sfida. Ma al di là del giungere primi, quale è la loro vera vittoria?

R  La loro vittoria personale è il superamento dei propri limiti. Una volta, ad una pasta Party ho sento un atleta che confidava ad un amico di essere contento, pur non essendo in classifica, perché era riuscito a portare a termine un percorso per lui molto arduo e quindi si era misurato ed aveva superato i propri limiti. Un altro atleta, ogni volta che taglia il traguardo, non importa la posizione, alza le braccia al cielo ed esclama “VIVA LA VITA” condensando in questa frase tutta l’essenza dello spirito con cui affrontano ogni gara. E poi è importante anche lo spirito di squadra, di aiuto, condivisione, l’esserci con gli altri e per gli altri. Non trascurabile anche l’aspetto turistico legato alla partecipazione del GHB che porta atleti ed accompagnatori a visitare molte tra le più belle città d’Italia. Alcuni di loro poi gareggiano anche a livello Olimpico e mondiale potendo così fare esperienze di viaggio molto interessanti.

Chiara Pavoni presenta Maria Francesca Mosca – Bookcity & Striscia la notizia

 (Silvana Lazzarino)

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Il Dispari 20200203 – Redazione culturale DILA

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Il Dispari 20200203

Il Dispari 20200203 – Redazione culturale DILA

Editoriale | Il racconto “IL FURTO DELLA FOTO DI MARADONA” al Bookcity 2019

Lo scorso 16 novembre, nell’Aula magna della SIAM (Società d’Incoraggiamento Arti e Mestieri) di Milano, l’Associazione culturale “Da Ischia L’Arte – DILA” ha presentato l’evento “Otto milioni” il cui focus è stato l’antologia di Arti varie “Magari un’emozione!” contenente, tra l’altro, alcuni brani tratti da miei racconti.
Con cadenza settimanale li stiamo pubblicando tutti in questa pagina, augurandovi una buona lettura.

DAL LIBRO
Per Aurora volume quarto
https://ilmiolibro.kataweb.it/libro/narrativa/465471/il-furto-della-foto-di-maradona-2/
IL RACCONTO

Il furto della foto di Maradona

PARTE TERZA – I SOGNI – Capitolo 4°

[…] … se un uomo sconosciuto continuasse a suonare in un angolo appartato, con il trombone di Vic Dickenson il brano Cryn’ out my heart for you (di Hopkins) tu credi che qualcuno vorrebbe sapere chi sia o chi non sia il solitario sconosciuto e tenterebbe di abbracciarlo?
È più comune -consueto- attendere il miracolo, che non riconoscerlo nell’istante di un suo avvento non programmato.
L’amore del popolo napoletano verso Diego Armando Maradona è stato lo sguardo al cielo stellato, ed allo stesso tempo, il personale esclusivo abbraccio al solitario sconosciuto suonatore di tromba.
Diego Armando Maradona, in piena autonomia, aveva eletto il Suo Popolo Napoletano alla dimensione di un Mito.
Il Suo Mito.
Un mito d’amore.
Nella storia dei grandi avvenimenti pubblici e sociali, quasi mai ci si è trovati di fronte ad un reciproco amore tra l’autorevole emblema e la spontanea sudditanza.
O l’una o l’altra.
È anche vero che la mia promessa di indulgenza attiene ai protagonisti di “Le belle storie d’amore” ma questa volta mi hai sorpresa ed imbarazzata.
Non posso negare di…

Bruno Mancini

Il Dispari 20200203

Il furto della foto di Maradona

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Editoriale | Il racconto “IL FURTO DELLA FOTO DI MARADONA” al Bookcity 2019
Il furto della foto di Maradona

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Editoriale | Il racconto “IL FURTO DELLA FOTO DI MARADONA” al Bookcity 2019

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Editoriale | Il racconto “IL FURTO DELLA FOTO DI MARADONA” al Bookcity 2019

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Editoriale | Il racconto “IL FURTO DELLA FOTO DI MARADONA” al Bookcity 2019

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Editoriale | Il racconto “IL FURTO DELLA FOTO DI MARADONA” al Bookcity 2019

Il furto della foto di Maradona

Il Dispari 20200203– Redazione culturale DILA

Il Dispari 20200203– Redazione culturale DILA

“FILI DI RUGIADA” DI MARIA FRANCESCA MOSCA

Presentazione di Laila Scorcelletti, intervista di Silvana Lazzarino
e letture a cura di Federica Sciandivasci.

La vita è un dono da scoprire ogni giorno anche se non mancano le difficoltà.
Lo sanno bene i campioni dell’handbike messi di fronte ad una limitazione fisica- quella motoria- che ha tolto loro la completa autonomia, ma non quella luce negli occhi e nel cuore dettata dall’amore per la vita.

Al loro coraggio e capacità di reagire partendo dall’accettazione del proprio limite, al loro desiderio di vivere facendo proprio di quel limite fisico, un punto di forza per rinascere, è dedicato il libro FILI DI RUGIADA edito da Ibiskos Ulivieri (2019) scritto da Maria Francesca Mosca per la celebrazione del 10° anno del Giro d’Italia HandBike.

L’autrice, medico di medicina generale presso l’ASL di Biella, affermata autrice di racconti e poetessa, nelle pagine del libro restituisce con sensibilità e attenzione le emozioni di otto tra questi “campioni di vita” incontrati e conosciuti durante le competizioni, mettendone in risalto smarrimento e forza, paura e determinazione nel ricominciare.

La partecipazione allo sport dell’handbike (al quale gli atleti giungono in seguito a percorsi molto diversi tra loro e che, in molti casi, sono punti di arrivi di chi ha visto andare in frantumi sogni e progetti di vita), diventa non solo un‘occasione per ricominciare, ma percorso di condivisione, confronto, sfida e crescita personale,supportato dall’amore e dall’entusiasmo per la vita: amore e speranza sottintesi fin dal titolo del libro in cui i “Fili di rugiada”stanno a rappresentare i sottili fili che legano questi protagonisti alla vita.

Fili invisibili con la vita da cui non separarsi.

Ciascuna delle otto storie in queste pagine diventa testimonianza di forza di volontà, amicizia, solidarietà reciproca, ma anche spirito di competizione e scoperta che niente è impossibile quando si è spinti da una forza indescrivibile quale l’amore per la vita e quindi per se stessi.

Nel loro percorso di rinascita, questi sportivi hanno trovato sostegno anche negli affetti delle persone loro accanto, pronte ad incoraggiarli senza invadenza come genitori, fidanzati, mogli o mariti.

A chiusura di ogni ritratto vi è una poesia con cui Maria Francesca Mosca ha voluto dare risalto all’unicità di ciascun atleta con il proprio modo di essere e sentire lo scorrere della vita verso il cambiamento.

Così, ad esempio, la lirica“Farfalla” chiude la prima storia dedicata a S… mentre “Spazio di luce” conclude quella di F…

Parlano si sé, del proprio passato della paura di non farcela, della consapevolezza della disabilità da cui trarre nuove occasioni per scoprire altri aspetti di sé rimasti nell’ombra e sono grati alla vita in cui hanno costruito speranze.

Il libro di Maria Francesca Mosca oltre a Biella, città dove vive e lavora, e a Bologna, è stato presentato al Book festival di Modena, al Salone del Libro di Torino, a New York presso il BEA (Book Expo America) e durante le tappe della 10° edizione del Giro d’Italia Handbike conclusesi ad Assisi lo scorso settembre 2019.

Queste le parole del Presidente del GIHB Fabio Pennella:

Abbiamo da subito creduto nel progetto propostoci dalla Dott.ssa Maria Francesca Mosca e siamo grati a Lei per averci permesso di poter avere un libro che parlasse dei nostri Campioni e del nostro Giro, in occasione della decima edizione della manifestazione”.

Anche l’Associazione culturale “Da Ischia L’Arte – DILA” sarà lieta di rendere omaggio a Maria Francesca Mosca durante la prossima presentazione del libro, che avverrà a Roma il prossimo 8 febbraio presso la Libreria Hora Felix in Via Reggio Emilia 89.

E lo farà tramite Silvana Lazzarino, storica collaboratrice dell’Associazione DILA, pluripremiata poetessa, vincitrice della quarta edizione del Premio di Poesia Made in Ischia “Otto milioni”, nonché valente opinionista della pagina culturale del quotidiano IL DISPARI.

Infatti, l’8 febbraio, l’autrice Maria Francesca Mosca sarà intervistata da Silvana Lazzarino
che provvederà poi a rendere l’intervista disponibile per la pubblicazione in questa pagina in una delle prossime settimane.

A moderare la serata sarà Maria Rizzi, Presidente dell’Associazione IPLAC e autrice di gialli di successo; relatrice sarà Laila Scorcelletti Vice-Presidente IPLAC, insegnante, scrittrice, cantante, ballerina e attrice; giornalista/pubblicista e poetessa; le letture saranno a cura della scrittrice, e poetessa Federica Sciandivascila, la cui voce avvolgente donerà ancora più luce alle emozioni espresse nei brani.

Il Dispari 20200203– Redazione culturale DILA “FILI DI RUGIADA” DI MARIA FRANCESCA MOSCA

Il Dispari 20200203 – Redazione culturale DILA

“FILI DI RUGIADA” DI MARIA FRANCESCA MOSCA

Il Dispari 20200203– Redazione culturale DILA “FILI DI RUGIADA” DI MARIA FRANCESCA MOSCA

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“FILI DI RUGIADA” DI MARIA FRANCESCA MOSCA

Il Dispari 20200203– Redazione culturale DILA “FILI DI RUGIADA” DI MARIA FRANCESCA MOSCA

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“FILI DI RUGIADA” DI MARIA FRANCESCA MOSCA

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Il Dispari 20200203– Redazione culturale DILA

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Twitterone

1) Il 27 Gennaio è uscito il CD “CI STO TROPPO MALE” con 15 canzoni tutte con testi di Luciano Somma e musica di Fabio Martoglio.
Una neonata collaborazione tra due autori di grandissima esperienza: Fabio Martoglio ha scritto canzoni per grandi interpreti e colonne sonore per diversi film; Luciano Somma, storico opinionista di questa pagina, è un poeta e paroliere conosciutissimo ad Ischia, dove è stato presente per oltre 20 anni operando per di più in ambito radiofonico, e collabora da numerosi anni ai vari progetti artistici e culturali di Bruno Mancini.
Presente in tutti i network con la distribuzione mondiale della Italian Way Music di Milano, sono 10 brani di grande intensità emotiva e coinvolgente che sicuramente faranno felici tutti coloro che amano la dolce melodia.

2) Per conto di DILA, Liga Sarah Lapinska ha regalato tre dalle sue opere d’arte (“Kaddish” ,The Portrait by Raffi Kharajanyan” e “The Pray for Love“) al meraviglioso pianista armeno Raffi Kharajanyan (del quale, ultimamente, abbiamo pubblicato un’intervista esclusiva rilasciata a Liga Sarah Lapinska per questa pagina) dichiarando che: “Disegnando, ho pensato non solo a lui, ma anche alla sua signora Nora Novik, adesso già morta. Per tanti anni loro hanno suonato insieme. Il loro Riga Piano Duo è stato ben famoso in tutto il mondo. E poi, pensando ai talismani differenti e significativi nel nostro destino.”

3) Per conto di DILA, Liga Sarah Lapinska ha regalato la sua opera “Gauja’s Melody” alla professoressa Baiba Rivža, aperta e positiva per i progetti culturali Made in Ischia dell’Associazione “Da Ischia L’Arte – DILA” e capace di trovare sempre una parola dolce per noi.

Il Dispari 20200203– Redazione culturale DILA

Il Dispari 20200127– Redazione culturale DILA

 Editoriale | Il racconto ” LA SESTA FIRMA ” al Bookcity 2019

Lo scorso 16 novembre, nell’Aula magna della SIAM (Società d’Incoraggiamento Arti e Mestieri) di Milano, l’Associazione culturale “Da Ischia L’Arte – DILA” ha presentato l’evento “Otto milioni” il cui focus è stato l’antologia di Arti varie “Magari un’emozione!” contenente, tra l’altro, alcuni brani tratti da miei racconti.
Con cadenza settimanale li stiamo pubblicando tutti in questa pagina, augurandovi una buona lettura.

DAL LIBRO
Per Aurora volume terzo
http://www.lulu.com/shop/bruno-mancini/per-aurora-volume-terzo/paperback/product-470688.html
IL RACCONTO
La sesta firma – Capitolo 3°

[…] Troncai di botto elucubrazioni e sotto insiemi di pensieri, ansiti interiori per timorosi accumuli d’indecenti indecisioni e contrapposte mature certezze mai esaminate con compiutezza, virtuose virtù precipitate in una quotidianità brutalmente anonima e… uscii.

Uscii.

Non mi mossi in cerca di avventure.
Non avevo deciso di costruire la notte più bella della mia esistenza.
Ai miei passi mancava l’intenzione di reiterare assalti a Ciccioline con poche pretese ed illimitate dedizioni. Né tanto meno, la cadenza monotona dell’andatura mi spingeva verso l’alcova di qualche indimenticabile gheiscia trasferita nella mia isola dalle fantasticherie, finanche eccessive e perverse ma giammai sguaiate, disseminate tra le balere notturne nell’arrendevole Budapest degli anni ottanta.

Le notti senza stelle delle mie peregrinazioni epicuree!

Neppure volevo mortificare i teneri boccioli, o forse solo appendici irrilevanti, che piccoli corpi anonimi offrivano entro bettole, di facili identificazioni per le insegne con gli ideogrammi del lontano oriente, affogate nei fumi e nella coca…

Bruno Mancini

 

 

Premio internazionale OTTO MILIONI – Nona edizione – 2020

La nona edizione del Premio internazionale OTTO MILIONI ideato da Bruno Mancini è strutturata in sei sezioni: Poesia, Arti grafiche, Musica, Narrativa, Giornalismo, Recitazione.

Ne segnaliamo, in breve, le caratteristiche basilari e quelle che lo rendono un Premio di primo piano nello scenario culturale italiano.

Nel box qui di seguito indichiamo i link che ne illustrano le norme di adesione e tutte le informazioni utili alla partecipazione degli Artisti.

L’ISCRIZIONE AL PREMIO È COMPLETAMENTE GRATUITA PER TUTTI.
IL TEMA È LIBERO

Una commissione nominata da Bruno Mancini provvederà a selezionare in maniera insindacabile gli elaborati artistici che parteciperanno alla fase finale delle sei sezioni del Premio.

I Soci dell’Associazione culturale “Da Ischia L’Arte – DILA” e gli Artisti che abbiano già partecipato ad una qualsiasi delle Antologie pubblicate da Bruno Mancini avranno diritto ad iscrivere un loro elaborato artistico direttamente nel gruppo dei finalisti.

Gli elaborati artistici, per vedere confermata la loro iscrizione al Premio dovranno rispettare le caratteristiche indicate nei bandi specifici di ciascuna sezione che troverete ai link indicati nel box presente in questa pagina..

Gli Artisti, per partecipare al Premio, dovranno compilare in tutte le sue parti la dichiarazione annessa al regolamento di ciascuna sezione e dovranno inviarla a [email protected] debitamente firmata, insieme al file dell’elaborato artistico proposto..

La votazione conclusiva che designerà la poesia vincitrice, avverrà sommando i punti ricevuti mediante: a) link ai siti web che aderiranno all’iniziativa (1 voto = 1 punto); b) coupon inseriti nelle testate giornalistiche che aderiranno all’iniziativa (1 voto = 10 punti); c) schede allegate all’antologia “ARTE ALTROVE” (1 voto = 30 punti), d) voti espressi da giurie nominate da DILA e dagli sponsor del premio -i punti totali assegnati a ciascuna Giuria saranno pari al totale dei punti espressi al capo a).

Gli elaborati artistici per partecipare al Premio dovranno pervenire a [email protected] nella loro stesura finale entro e non oltre il 10 MARZO 2020.

Alle opere finaliste verranno assegnati codici progressivi seguendo l’ordine cronologico dei loro invii.

Il mancato rispetto di una qualsiasi delle norme del regolamento sarà causa di esclusione degli elaborati artistici dal premio.

I nomi dei finalisti saranno annunciati entro il 30 marzo 2020.

La classifica finale sarà resa nota in una data compresa tra il 10 ottobre e il 31 dicembre 2020.

La cerimonia di premiazione dei vincitori avverrà in una data compresa tra il 20 ottobre e il 31 dicembre 2020. La data e la località della premiazione saranno rese note ai finalisti con un preavviso di almeno 10 giorni.

Trattandosi di un premio ad iscrizione COMPLETAMENTE GRATUITA, Bruno Mancini si riserva il diritto di effettuare qualsiasi variazione al regolamento, e gli Autori, inviando i propri testi, ne dovranno prendere atto in maniera definitive

INFO: +39 3914830355 (tutti i giorni dalle 14 alle 23) – [email protected]

Albo d’oro premio premio internazionale di poesia
OTTO MILIONI

2012
1° “M’immergerò nel blu” di Angelica Lubrano
2° “Ischia bella” di Santa Vetturi
3° “La goccia” di Liga Sarah Lapinska

2013
1° “Conchiglia” di Mario De Rosa
2° “Canta Nea-polis” di Antonio Santacroce
3° “Luce” di Angelica Lubrano

2014
1° “Io, l’ultima donna ingenua” di Liga Sarah Lapinska
2° “Viaggiatore” di Antonio Scarfone
3° “Il mare il pescatore ed io” di Emanuela Di Stefano

2015
1° “Inaspettatamente l’amore” di Silvana Lazzarino
2° “Artista” di Angela Maria Tiberi
3° “Una speranza di pace” di Franco Maccioni

2016
1° “Un nota sola” di Ester Margherita Barbato
2° “Il bacio” di Silvana Lazzarino
3° “Continuo in te” di Liga Sarah Lapinska

2017
1° “Nello spiraglio di luce” di Franco Maccioni
2°“Quando sarò la pietra” di Liga Sarah Lapinska
3°“Dove mi aspetta” di Liga Sarah Lapinska

2018
1° “Frutto” di Miriam Bruni
2° “Musiche assordanti” di Franco Maccioni
3° “Il mio Pescatore” di Liga Sarah Lapinska

2019
1° “La mia mente” di Adriana Iftimie Ceroli
2° “Il pegno” di Aldo Gallina
3° “Dove sussurra il vento” di Silvana Lazzarino

Premio internazionale di Poesia “Otto milioni” – 2020 – Nona edizione
https://www.emmegiischia.com/wordpress/premio-internazionale-di-poesia-2020/

Premio internazionale di Arti grafiche “Otto milioni” – 2020 – Quinta edizione
https://www.emmegiischia.com/wordpress/premio-internazionale-di-arti-grafiche-2020/

Premio internazionale di Musica “Otto milioni” – 2020 – Quinta edizione
https://www.emmegiischia.com/wordpress/premio-internazionale-di-musica-2020/

Premio internazionale di Giornalismo “Otto milioni” – 2020 – Quarta edizione
https://www.emmegiischia.com/wordpress/premio-internazionale-di-giornalismo-2020/

Premio internazionale di Narrativa “Otto milioni” – 2020 – Terza edizione
https://www.emmegiischia.com/wordpress/premio-internazionale-di-narrativa-2020/

Premio internazionale di Recitazione “Otto milioni” – 2020 – Seconda edizione
https://www.emmegiischia.com/wordpress/premio-internazionale-di-recitazione-2020/

 

Il Dispari 20200120

Il Dispari 20200120– Redazione culturale DILA

Editoriale | Il racconto “COSÌ O COME” al Bookcity 2019

Lo scorso 16 novembre, nell’Aula magna della SIAM (Società d’Incoraggiamento Arti e Mestieri) di Milano, l’Associazione culturale “Da Ischia L’Arte – DILA” ha presentato l’evento “Otto milioni” il cui focus è stato l’antologia di Arti varie “Magari un’emozione!” contenente, tra l’altro, alcuni brani tratti da miei racconti.
Con cadenza settimanale li stiamo pubblicando tutti in questa pagina, augurandovi una buona lettura.

DAL LIBRO
Per Aurora volume terzo
http://www.lulu.com/shop/bruno-mancini/per-aurora-volume-terzo/paperback/product-470688.html
IL RACCONTO
Così o come – Parte terza

FERMATE IL TEMPO Capitolo 1°

[…] Seguendo Petrus mi preparavo alla spiacevole eventualità di aprire la porta su una scena differente da quella del mio ricordo.
Con cautela, con la discrezione di chi non intendeva disturbare, mossi, lentamente, la maniglia, e spinsi.
Nulla era diverso.
Nulla.
Quasi si fosse trattato di un’antica scultura.
Il pianoforte, le luci, il lampadario, le piccole anse ricavate sul lato del banco bar, le rustiche grotte dei desideri con al centro la chitarra rossa di Elvis, i trecento quasi invisibili ciondoli tra i rami di una ginestra (ginestra, fiore amato dalla mia donna) che io, anni prima, avevo interpretato come ricordi di melodie assimilate in altri luoghi ed in altri tempi.
La fantasia della fantasia.
Le più belle scelte, messe in ordine dalla più eccentrica stravaganza.
Al centro del soffitto l’antico lampadario a cinquanta bracci, di una mescola ottenuta con sabbia e petrolio, ancora troneggiava, aprendo la porta, riflesso nello stesso specchio, irregolare, ambrato.
Gigantesco padrone assoluto dell’intera parete frontale, continuava a sbalordirmi come la prima volta.

I due amici che mi stavano aspettando, due cari compagni, non si erano accorti del mio ingresso e più innamorati di mai, nella naturalezza del tenero sentimento che li univa, seguitavano a creare atmosfere musicali difficili da dimenticare.
Lui, con l’immancabile ginestra (ginestra, fiore amato dalla mia donna) al bavero, e lei con l’identico ventaglio giapponese che aveva nel giorno del loro ricongiungimento.
Per me, erano stati la mia Anima e il mio Cervello.
Ebbi forte la tentazione di effettuare un balzo ed abbracciarli con un simpatico effetto sorpresa.
Tutto ciò durò solo qualche attimo, poiché all’improvviso, guardando la mia figura nell’immenso specchio, ebbi un sussulto…

Bruno Mancini

Il Dispari 20200120– Redazione culturale DILA

Il Dispari 20200120– Redazione culturale DILA

Lucio Trojano: “Un sorriso allunga la vita”.

Intervista/Reportage a Lucio Trojano illustratore satirico di fama internazionale.

Una giornata particolare è stata quella mia di qualche settimana fa: sono stata invitata a casa per un tea pomeridiano da Lucio Trojano, illustratore di satira di costume al livello internazionale.
Ho potuto parlare con un uomo speciale, dal talento e dalla lunga carriera davvero unici e felici. Tra un sorso di tea ed un altro, mi ha raccontato la sua carriera sempre con il sorriso sulle labbra e la battuta pronta.

Un pomeriggio piacevole parlando anche dei suoi ricordi più cari, come quello del massimo raggiungimento dei riconoscimenti con la Palma D’oro per la letteratura illustrata con i 6 libri di guida touring satirica sull’Abruzzo ottenuto in collaborazione con sua moglie Marcella che scrisse principalmente i testi delle illustrazioni e degli aneddoti sulla sua amicizia con il grande fumettista italiano Benito Jacovitti.

Trojano, un uomo che ha avuto una grande e innata passione per il suo lavoro e che, con una convinzione testarda di potercela fare, ha raggiunto sempre i suoi obiettivi più belli.

Ho anche potuto ammirare una casa d’altri tempi, con riproduzioni a grande scala delle sue opere più belle, e sono potuta entrare in quella che Lucio Trojano chiama “la stanza delle emozioni”, dove tiene gelosamente esposti sulle pareti tutti i riconoscimenti collezionati in questi lunghi anni di duro lavoro.
A margine di questa piacevolissima visita. e dopo il tour in quella che sembra quasi una “casa museo” ho avuto l’opportunità di potergli porre delle domande per questa intervista esclusiva riservata alla pagina culturale del quotidiano IL DISPARI di Gaetano Di Meglio curata da Bruno Mancini.
Vedremo, tramite l’Associazione culturale “Da Ischia L’Arte – DILA” esposti a Ischia i suoi disegni?
Forse… magari… perché no!

D:- Grazie dell’invito qui a casa tua oggi. Ho potuto ammirare le tue splendide illustrazioni, e i tuoi tantissimi premi e riconoscimenti nazionali ed internazionali esposti in questa magica stanza. Lucio quando ti sei laureato? E perché questa laurea così diversa da quello che poi effettivamente hai perseguito nella vita?
R:- Mi sono laureato in giurisprudenza nel 1958.
Beh, intanto è sicuro che le lettere umanistiche sono utili per la satira e per l’umorismo.
La passione diciamo però che è innata: secondo me non si nasce umoristi ma con il senso dell’umorismo.

D:- C’è stata qualche amicizia che ha influenzato la tua scelta su cosa fare da grande?
R:- Sì, la mia epoca è quella del grande Benito Jacovitti -grande fumettista italiano autore di tanti personaggi dei fumetti come Cocco Bill- che io seguivo sui giornali e sulle riviste e che poi ho avuto anche la fortuna di conoscere di persona e di diventare anche suo amico.
Io sono abruzzese, lui era molisano e quindi la telefonata mattutina era: “Ciao Molise!”, e lui mi rispondeva “Ciao Abruzzo!!!”.

D:- Sei presente come illustratore satirico da tantissimo tempo nel cartoonig e anche come giurato nelle rassegne nazionali e internazionali, giusto?

R:- Iniziando da Bordighera che era il Salone Internazionale dell’umorismo in campo mondiale, dove tra l’altro ho vinto la Palma d’Oro, sia per il disegno e poi anche con mia moglie per la letteratura illustrata.
Poi anche in altre giurie in Italia, in Turchia, Spagna, Germania etc.

D:- Tra l’altro è bellissima la Palma d’Oro che hai ricevuto e che è appesa alla parete, insieme a tutti gli altri tuoi premi e trofei.

R:- Sì, è davvero bellissima, grazie. Io questa stanza la chiamo la stanza delle emozioni, ed è molto importante per me.

D:- Qual è stato il lavoro che hai svolto insieme a tua moglie Marcella nel campo della letteratura illustrata?

R:- Sono dei libri sull’Abruzzo: sono sei volumi, sono la bellezza di 1200 – 1400 disegni su tutti i popoli che abitavano in antichità quella regione geografica, quindi i Marsi, i Peligni, i Frentani. Sono delle guide Touring allegre dirette sia agli abruzzesi sia agli appassionati di umorismo. Quello trattato non è un umorismo satirico.
Questi sei volumi poi sono stati ristampati dalla Presidenza del Consiglio Regionale.
Un giornalista ha scritto: “L’Abruzzo è l’unica regione che oltre alle guide ufficiali ha anche questa guida particolare e allegra”.
I testi sono stati scritti da me e anche da mia moglie principalmente, e con questi libri abbiamo vinto la Palma D’Oro per la letteratura illustrata che è arrivata dopo venticinque anni.

D:- Ora le tue opere sono anche esposte in alcuni musei importanti?

R:- Sì: a Instambul, Gabrovo, Smirne, Basilea.
E ho ancora tanto da produrre, e sono sicuro che grazie al dono che ho di sorridere e far sorridere riuscirò a farlo.
Io sono per la battuta che non è la classica “Una mela a giorno toglie il medico di torno”, ma “Un sorriso al giorno allunga la vita!!!”.

Liliana Manetti.

Il Dispari 20200120– Redazione culturale DILA

Il Dispari 20200120– Redazione culturale DILA

Il Dispari 20200120– Redazione culturale DILA

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Il Dispari 20200120– Redazione culturale DILA

Il Dispari 20200120– Redazione culturale DILA

Il Dispari 20200120– Redazione culturale DILA

Il Dispari 20200120– Redazione culturale DILA

Il Dispari 20200120– Redazione culturale DILA

Il Dispari 20200120– Redazione culturale DILA

Il Dispari 20200120– Redazione culturale DILA

Il Dispari 20200120– Redazione culturale DILA

TWITTERONE

Dalla Lettonia ci scrive Liga Sarah Lapinska:

1) Ho regalato per conto di DILA la mia opera d’arte “Kaddish. See you soon! “, nella quale ho disegnato anche i tratti del mio caro papa, alla mia amica Ņina Izopa.
Lei avrebbe bisogno di essere più protetta perché è una donna fragile che ha problemi di salute. Buon compleanno e tanta forza a te, sorellina mia!.

2) Ho regalato alla “Giardiniera” (come il mio amico Pescatore e Mago, Bruno Mancini, chiama Vera Roķe), il mio disegno “Every Face is Unique”.
Vera è una dalle pioniere dei nostri progetti culturali ed è molto sincera.
Grazie alla “Giardiniera” per la sua cordialità, e in cambio dei suoi regali tra quali ci sono, talvolta, anche suoi libri e l’antologia “Zemgales Vācelīte” in lettone e in russo.
A questo progetto partecipano diversi autori, tanti dei quali aderiscono ai concorsi Made in Ischia dell’Associazione “Da Ischia L’Arte – DILA”.

3) Per conto di DILA ho regalato la mia opera d’arte “I See You Soon” ad una signora di gran cuore Anastasia Lide, che conosco da tanto tempo.
Dopo la Seconda guerra mondiale lei, giovanissima, era tra gli entusiasti che hanno ricostruito la città di Jelgava ( Lettonia).
Dopo le giornate passate nel lavoro intenso, per Anastasia ed altri suoi compagni suonava un’orchestra.
Quelli che non si sentivano troppo stanchi, ballavano, anche d’inverno, nelle piazze di sera.
Poiché Anastasia ha buon gusto, ed è anche un’artigiana talentuosa, lei, in cambio, mi ha regalato un bel tessuto ricamato con le sue mani.
Tuttavia, adesso non può essere attiva come prima perche ha problemi di salute.
Auguriamo a lei un cuore non solo dolce come ce l’ha, ma anche più forte.

Il Dispari 20200120– Redazione culturale DILA

Sinfonia con l’Africa

Il Dispari

“Fili di rugiada” di Maria Francesca Mosca: Roma libreria Hora Felix

“Fili di Rugiada” di Maria Francesca Mosca viene presentato  sabato 8 febbraio 2020 a Roma  alla Libreria Hora Felix. Modera l’incontro Maria Rizzi, presentazione di Laila Scorcelletti, intervista di Silvana Lazzarino e letture a cura di Federica Sciandivasci

Fili di rugiada, libro  intenso e avvolgente scritto da Maria Francesca Mosca, medico per la medicina generale della Asl di Biella,  autrice di racconti e poesie di successo, edito da Ibiskos Ulivieri (2019) verrà presentato a Roma il prossimo 8 febbraio 2020 presso la Libreria Caffè letterario Hora Felix in Via Reggio Emilia, 89.  In esso l’autrice descrive con delicatezza  e incisività le emozioni degli handbikers campioni di vita incontrati e conosciuti in occasione di diverse competizioni sportive.

Chiara Pavoni presenta Maria Francesca Mosca – Bookcity & Striscia la notizia

“Fili di rugiada” di Maria Francesca Mosca, Prossima  presentazione a Roma libreria Hora Felix sabato 8 febbraio 2020

La presentazione con inizo alle ore 18.00 sarà moderata da Maria Rizzi, Presidente Iplac e nota scrittirce di gialli, realtrice sarà Laila Scorcelletti,  Vice-Presidente Iplac insegnante, scrittrice, attrice, cantante , ballerina, le letture saranno a cura di Federica Sciandivasci poetessa e scrrittrice, mentre l’intervista all’autrice sarà a cura di Silvana Lazzarino giornalista/pubblicista, poetessa e impiegata. Scritto per la celebrazione del 10° edizione del Giro d’Italia HandBike  il libro vuole dare risalto al coraggio di questi atleti, che,hanno mostrato determinazione, forza di volontà a partire dall’accettazione del proprio limite fisico, dando esempio di come niente sia impossibile, o quasi, quando alla base di ogni scelta e azione  è il grande amore per la vita.

“Fili di rugiada” di Maria Francesca Mosca, , foto ad Assisi per ultima tappa GIHB settembre 2019

Lo sport dell’handbike, cui giungono in seguito a percorsi diversi, che vedono in molti casi infrangersi sogni e progetti di vita, diventa un‘occasione non solo per ricominciare, ma percorso di condivisione, confronto, sfida e crescita personale, supportato da questo amore e speranza sottintese fin dal titolo del libro. Nel titolo infatti i “fili di rugiada” stanno a rappresentare i sottili fili che legano questi protagonisti alla vita, fili invisibili con la vita da cui non separarsi. Ciascuna delle otto storie in queste pagine diventa testimonianza di forza di volontà, amicizia, solidarietà reciproca, ma anche spirito di competizione e speranza. Nel loro percorso di rinascita, questi sportivi hanno trovato sostegno anche negli affetti delle persone loro accanto, pronte ad incoraggiarli senza invadenza come genitori, fidanzati, mogli o mariti.

In chiusura di ogni ritratto è una poesia con cui Maria Francesca Mosca ha voluto dare risalto all’unicità di ciascun atleta con il proprio modo di essere e sentire lo scorrere della vita verso il cambiamento.: così ad esempio la lirica “Farfalla” chiude la prima storia dedicata a S., mentre “Spazio di luce” conclude quella di F. Parlando si sé, del proprio passato della paura di non farcela, della consapevolezza della disabilità da cui trarre nuove occasioni per scoprire altri aspetti di sé rimasti nell’ombra, questi atleti disabili motori, sono grati alla vita  in cui hanno costruito speranze.

Nella postfazione al libro Lucia Trevisan componente della Commissione Nazionale Paraolimpica italiana sottolinea la possibilità di rinascere anche di fronte a situazioni complesse e difficili come hanno dimostrato questi campioni di vita  a cui va il  suo ringraziamento. Questi atleti hanno saputo trasformare un problema concreto in nuova possibilità per “rinascere” più forti e consapevoli del dono di esistere.  Dalla prefazione:: “…fragilità e forza, speranza per chi non ha orizzonti, confronto per chi crede di averne, invisibili ma tenaci legami con la vita…”.

“Fili di rugiada” di Maria Francesca Mosca, presentazione Milano

Fili di rugiada di Maria Francesca Mosca, oltre a Biella, città dove vive e lavora e a Bologna, è stato presentato al Book festival di Modena, al Salone del Libro di Torino, a New York presso il BEA (Book Expo America) e durante le tappe della 10° edizione del Giro d’Italia Handbike conclusesi ad  Assisi lo scorso settembre 2019.

Queste le parole del Presidente del GIHB Fabio Pennella: “Abbiamo da subito creduto nel progetto propostoci dalla Dott.ssa Maria Francesca Mosca e siamo grati a Lei per averci permesso di poter avere un libro che parlasse dei nostri Campioni e del nostro Giro, in occasione della decima edizione della manifestazione”. Dopo Roma seguiranno altre presentazioni in altre città. Anche Ischia con la DILA Associazione da Ischia l’Arte dello scrittore e poeta Bruno Mancini, è pronta ad accogliere Maria Francesca Mosca per promuovere il suo libro che invita a pensare a questa vita con altro sguardo, apprezzandone ogni giorno anche gli aspetti più semplici, eppure in grado di restituire felicità.

S. L.

FILI DI RUGIADA

di Maria Francesca Mosca

Edito da Ibiskos Ulivieri (2019)

Presentazione  nell’ambito della Rassegna Iplac (Insieme per la Cultura)

Modera Maria Rizzi, presentazione di Laila Scorcelletti, intervista di Silvana Lazzarino

 letture a cura di Federica Sciandivasci

Roma, Libreria Caffè Letterario Hora Felix  (Via Reggio Emilia, 89 Roma)

Sabato 8 febbraio 2020 ore 18.00

 

 

 

Poe03 Poesia finalista Premio Poesia “Otto milioni” 2020

Poe03 Poesia finalista Premio Poesia “Otto milioni” 2020

Poe03 Poesia finalista Silvana Lazzarino Il Segno oltre il tempo Poesia ispirata all’opera del Maestro Paolo Gubinelli

Poe03 Poesia finalista

Silvana Lazzarino

Il Segno oltre il tempo

Poesia ispirata all’opera del Maestro Paolo Gubinelli

Dove il pensiero
vola libero a ritrovare altre stagioni
che parlano di attesa e rinascita
abbandono e contemplazione,
oltre il tempo,
guida quel segno
accennato, appena inciso
di geometriche emozioni
a catturare a piccoli passi
attimi di una vita dimenticata.
Spiragli di vita
che ritornano sotto altra forma,
a restituire l’armonia dell’essere
nella propria unicità
di respiro infinito,
scintilla delle molteplici
armonie del cosmo.

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Premio internazionale di Poesia “Otto milioni” – 2020

Premio Poesia Otto milioni 2020 Bando completo pdf

Premio Poesia “Otto milioni” 2020 – Poesie finaliste

Premio internazionale di Arti grafiche “Otto milioni” – 2020

Premio internazionale di Arti grafiche “Otto milioni” – 2020

Premio Arti grafiche Otto milioni 2020 Bando completo OK

Premio Arti grafiche “Otto milioni” 2020 – Opere Arti grafiche finaliste

Premio internazionale di Musica “Otto milioni” – 2020 Premio Musica

Premio internazionale di Musica “Otto milioni” – 2020

Premio Musica Otto milioni 2020 Bando completo pdf

Premio Musica “Otto milioni” 2020 – Brani finalisti

Premio internazionale di Giornalismo “Otto milioni” – 2020

Premio internazionale di Giornalismo “Otto milioni” – 2020

Premio Giornalismo Otto milioni 2020 Bando completo pdf

Premio Giornalismo “Otto milioni” 2020 – Articoli finalisti

Premio internazionale di Narrativa “Otto milioni” – 2020

Premio internazionale di Narrativa “Otto milioni” – 2020

Premio Narrativa Otto milioni 2020 Bando completo pdf

Premio Narrativa “Otto milioni” 2020 – Brani finalisti

Premio internazionale di Recitazione “Otto milioni” – 2020

Premio internazionale di Recitazione “Otto milioni” – 2020

Premio Recitazione Otto milioni 2020 Bando completo pdf

Premio Recitazione “Otto milioni” 2020 – Brani finalisti

Poe01 Poesia finalista Premio Poesia “Otto milioni” 2020

Premio “Otto milioni” 2012 Prima edizione

Premio “Otto milioni” 2013 Seconda edizione

Premio “Otto milioni” 2014 Terza edizione

Premio “Otto milioni” 2015 Quarta edizione

Premio “Otto milioni” 2016 Quinta edizione

Premio “Otto milioni” 2017 Sesta edizione

Premio “Otto milioni” 2018 Settima edizione

Premio “Otto milioni” 2019 Ottava edizione

Premio “Otto milioni” 2020 Nona edizione

DILA

Premi Otto milioni

Bruno Mancini

Wegil Roma: “L’invisibilità non è un superpotere”. Foto e lastre per dire no alla violenza sulle donne

Wegil Roma. L’invisibilità non è un superpotere. La mostra a cura di Marzia Bianchi con Fondazione Pangea – REAMA, è in corso fino al 6 febbraio 2020

Di portata nazionale e non solo, quello della violenza sulle donne è un tema doloroso che riguarda tutta la società. Risuona come un grido di dolore, disperazione, solitudine, come un grido di aiuto,, trattato dalle pagine della cronaca nera e dai talk show televisivi del dolore con parole e immagini che commuovono e fanno riflettere, ma che poi al di fuori di questi canali resta nell’ombra. Vittime di violenze, la maggior parte delle donne si trovano nell’impossibilità di reagire e trovare la forza per dar voce ad un dolore non solo fisico, ma anche morale con cui sono costrette a convivere. Un dolore che ferisce fuori e dentro, nel corpo e nell’animo, fino a diventare un peso insopportabile se alla lunga si resta da soli.

Wegil Roma. L’invisibilità non è un superpotere mostra di foto e radiografie

A restituire entro un contesto artistico di forte impatto visivo ed emotivo, visibilità a questa realtà drammatica che ancora si nasconde silenziosa negli ambienti dove manca il rispetto e la libertà di essere se stessi, è la mostra “L’INVISIBILITÀ NON È UN SUPER POTERE, Fotografie e lastre per dire no alla violenza sulle donne” che è stata inaugurata a Roma WeGil in Largo Ascianghi 5, il 16 gennaio 2020 alle ore 18.30,  cui hanno collaborato Pangea – Reama, l’Azienda ospedaliera San Camillo Forlanini di Roma e l’ASST Santi Paolo e Carlo di Milano. All’anteprima per la stampa svoltasi il 16 gennaio alle ore 11.00 sono intervenuti Giovanna Pugliese, Assessora al Turismo e Pari opportunità della Regione Lazio,; Alessio D’Amato, assessore alla Sanità e Integrazione Socio-Sanitaria della Regione Lazio; Simona Lanzoni, Vice Presidente Fondazione Pangea Onlus e coordinatrice di Reama; Marzia Bianchi, fotografa, curatrice e collaboratrice Pangea – Reama; Maria Grazia Vantadori – Chirurga, referente Casd – Centro Ascolto Soccorso Donna dell’Ospedale San Carlo e componente Reama; Fabrizio d’Alba, Direttore Generale Azienda Ospedaliera San Camillo – Forlanini e l’attrice Francesca Reggiani.

Wegil Roma. L’invisibilità…mattonelle di Marzia Bianchi

Promossa dalla Regione Lazio e organizzata da LAZIOcrea in collaborazione con la Fondazione Pangea Onlus, promotrice di Reama, la rete per l’Empowerment e l’auto mutuo aiuto per le donne vittime di violenza, l’esposizione, “L’INVISIBILITÀ NON È UN SUPERPOTERE” curata da Marzia Bianchi con Fondazione Pangea – REAMA, presenta 10 fotografie e 10 radiografie che raccontano il mondo di dolore e silenzio in cui vivono le donne vittime di violenza. Autrice delle fotografie è Marzia Bianchi, fotografa e collaboratrice di Pangea – Reama, che ispirandosi alle parole delle donne accolte dallo sportello antiviolenza on line di Reama (www.reamanetwork.org), ha trasformato la narrazione in immagini. Alle fotografie sono affiancate, in totale anonimato delle radiografie gentilmente concesse dall’Ospedale San Camillo Forlanini di Roma e dall’ ASST Santi Paolo e Carlo di Milano, effettuate alle donne arrivate nei Pronto Soccorso e che hanno dichiarato di aver subito violenze.

Wegil Roma. L’invisibilità…pescerossoweb_credits -®Marzia Bianchi

Così afferma la fotografa Marzia Bianchi:” L’invisibilità non è un superpotere… vuole dunque rompere il muro di silenzio che coinvolge le donne che hanno subito violenza: nella mostra sono i loro corpi, le loro lesioni a parlare, intrecciando singole storie in un unico racconto. Le vite delle donne sono diverse eppure lo schema della violenza si ripete, prevalentemente a opera di un compagno, familiare o conoscente”.

Simona Lanzoni, vice presidente di Fondazione Pangea e coordinatrice della rete Reama. sottolinea come la mostra sia l’occasione per noi di svelare quello che molto spesso le donne non riescono a dire o nominare una volta giunte al pronto soccorso. Però i corpi, le lesioni parlano per loro e raccontano di vertigini di orrore quotidiano. Chi accoglie deve saper decodificare i silenzi e attribuire la giusta dimensione alle lesioni incompatibili con quanto narrato”.

L’invisibilità…non è un superpotere…

Mariagrazia Vantadori, chirurga dell’ospedale San Carlo Borromeo, nonché referente del Casd, Centro Ascolto Soccorso Donna del San Carlo ha evidenziato come i tanti anni di attività lavorativa e di esperienza sul campo, l’abbiano portata a decodificarele loro lesioni, ad andare oltre il non detto e ad aiutare le donne a orientarsi per uscire dalla violenza con il sostegno della rete territoriale e dei centri antiviolenza. Far capire loro che quanto accaduto non deve ripetersi mai più e che non sono sole è essenziale e in tal senso i presidi sanitari sono uno snodo importantissimo della rete”.

 L’esposizione nasce dall’esperienza ventennale di Fondazione Pangea che ha incontrato migliaia di donne in tutto il mondo e dall’incontro tra la Dr.ssa Maria Grazia Vantadori, chirurga nonché referente CASD – Centro Ascolto Soccorso Donna dell’Ospedale San Carlo e componente della rete Reama, e la fotografa Marzia Bianchi, collaboratrice di Pangea – Reama. Dopo la tappa romana la mostra sarà ospitata in altri luoghi del Lazio a partire dalla Provincia di Frosinone dal 6 al 27 marzo 2020.

Silvana Lazzarino

 

 L’INVISIBILITÀ NON È UN SUPER POTERE

Fotografie e lastre per dire no alla violenza sulle donne

a cura di Marzia Bianchi con Fondazione Pangea – REAMA.

WeGil – Largo Ascianghi 5, Roma

orario: tutti i giorni 10.00-19.00

Inaugurazione  16 gennaio 2020  ore 18.30

16 gennaio – 6 febbraio 2020

ingresso libero

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Giocattoli antichi della Collezione Capitolina al Museo delle Mura di Roma

Giocattoli antichi esposti dal 14 dicembre 2019 nella mostra “RA-TA-TA-TA, BANG-BANG, SI GIOCA” con una selezione di 137 pezzi appartenenti alla Collezione Capitolina

Da sempre il gioco ha accompagnato il percorso dell’individuo nelle sue diverse età dall’infanzia all’adolescenza, dalla giovinezza alla maturità, inclusa la vecchiaia, così da fargli sperimentare l’entusiasmo di questa attività da considerarsi non solo strumento di svago, ma anche strumento per migliorare le proprie prestazioni

Giocattoli antichi: esposizione a Roma Museo delle Mura

Diversi sono stati i giochi intesi come passatempo che hanno caratterizzato epoche e culture fin dall’antichità: dai greci a romani, e poi in età medioevale e con il Rinascimento l’arte del gioco ha permesso di realizzare nuove strategie ludiche e diversi modi e occasioni per divertirsi unendo anche a volte il lato ginnico e sportivo.

Con il passare dei secoli in sintonia con le trasformazioni socio culturali che hanno visto in particolare con il XXI secolo l’avanzare del progresso scientifico e tecnologico, anche il modo e gli spazi deputati al gioco sono cambiati. L’avvento del digitale e di internet hanno dato vita a contesti nuovi in cui creare la dinamica del gioco spesso simulando la vita reale

Resta però sempre vivo l’interesse per un particolare categoria di giocattoli legati al passato: i giocattoli antichi di cui sarà possibile ammirare una preziosa selezione esposta a partire dal 14 dicembre 2019 a Roma presso il Museo delle Mura. Si tratta di una selezione di esemplari della Collezione capitolina di giocattoli antichi ospitata nell’esposizione “RA-TA-TA-TA, BANG-BANG, SI GIOCA” aperta fino alk 1marzo 2020 ad ingresso libero.

Promossa da Roma Capitale, Assessorato alla Crescita culturale – Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali, la mostra a cura di Emanuela Lancianese ed Ersilia Maria Loreti con una selezione di 137 giocattoli antichi appartenenti alla Collezione capitolina, anticipa la grande esposizione che si potrà ammirare al Museo di Roma a Palazzo Braschi da aprile a settembre 2020 dove per la prima volta verrà esposta al pubblico la più grande selezione della collezione mai messa in mostra.

Giocattoli antichi; esposizione a Roma Museo delle Mura

Per lo più riferibili alla cosiddetta “età d’oro” del giocattolo compresa tra il 1860 e il 1930I i 137 pezzi della Collezione di giocattoli antichi, sono esposti nelle torri dell’antica Porta di S. Sebastiano entro un percorso articolato intorno ad un nucleo di giochi di guerra in cui sono presenti diverse tipologie di aerei e navi, armi, carri armati, fortini e soldatini. La scelta di questa tipologia di giochi risponde all’esigenza di coniugare la conoscenza di una serie di opere della Collezione con la valorizzazione di Porta S. Sebastiano, che era parte dell’antica struttura difensiva della città all’interno della quale armi e militari sono realmente stati presenti per secoli.

Senza disposizione cronologica e tipologica i giochi di guerra si presentano corredati da altri pezzi “fuori contesto” come bambole, pupazzi, macchinine, una bicicletta, un monopattino. Questo al fine di restituire un contesto ludico, libero e senza regole”, e offrire al visitatore la sensazione di affacciarsi in una stanza di bambini per osservare il loro spazio di gioco. Ad esempio ci si può soffermare a curiosare tra soldatini di epoche diverse che si sfidano sugli spalti di castelli in miniatura.

Dislocata su due piani del Museo la mostra “RA-TA-TA-TA, BANG-BANG, SI GIOCA” al primo piano propone per i visitatori un video di animazione (di circa 3 minuti) di presentazione realizzato dal videomaker Francesco Arcuri in cui viene presentato un mondo in miniatura dove prendono vita gli antichi oggetti, colti in dettagli anche minimi, sullo sfondo della città nelle sue attività quotidiane. Il video si si avvale di due differenti tecniche di animazione: la stop motion con cui i giocattoli prendono vita su green screen e l’animazione digitale 2D con cui viene animato lo scenario anch’esso realizzato con elementi appartenenti alla collezione e dove sono inseriti giocattoli.

I giochi di guerra (armi, fortini, soldatini, navi, aerei e carri armati) sono esposti al secondo piano distribuiti in “angoli gioco” accanto a bambole, maschere e macchinine, nella ricostruzione volutamente disordinata e incongrua di una stanza di bambini. Da una parte uno spazio agguato e un angolo dedicato alla lettura, uno spazio domestico per le bambole con un piccolo guardaroba per giocare a travestirsi, e poi diverse imbarcazioni in navigazione sovrastate da velivoli di ogni genere. È presente anche una sala dedicata al gioco libero, con macchine da corsa e personaggi dei cartoni animati, e sono previsti laboratori didattici per scuole, bambini e famiglie di cui verrà data comunicazione.

 

Silvana Lazzarino

 

“RA-TA-TA-TA, BANG-BANG, SI GIOCA”

a cura di Emanuela Lancianese ed Ersilia Maria Loreti.

Museo delle Mura, Roma

dal 14 dicembre 2019 al 1 marzo 2020

ingresso libero

 

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Il Maestro Stefano Mainetti docente al Conservatorio di Santa Cecilia

Il Maestro e compositore ricoprirà l’incarico di docente di Composizione per la Musica Applicata alle Immagini presso il Conservatorio di Santa Cecilia di Roma. Pressol’Università di Tor Vergata -Facoltà di Lettere, il 12 dicembre 2019 terrà la Masterclass “Rendering Revolution” suo progetto presentato pubblicamente nel 2017al MAXXI di Roma

Tra i più accreditati compositori italiani Stefano Mainetti, dalla poliedrica esperienza internazionale, ha assunto, per titoli e meriti, l’incarico di docente di Composizione per la Musica Applicata alle Immagini presso il Conservatorio di Santa Cecilia di Roma, Istituto di Alta Formazione Musicale attualmente diretto da Roberto Giuliani ed afferente al Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca dello Stato Italiano.

Il Maestro Stefano Mainetti

“E’ un incarico che ho accettato con grande piacere e che mi onora” – ha dichiarato a caldo Mainetti – “sia per il prestigio che il Conservatorio di Santa Cecilia si è guadagnato in Italia e nel mondo, sia per gli illustri Maestri che mi hanno preceduto, nel rispetto dei quali proseguirò l’insegnamento di quest’arte che è sempre stata una mia grande passione”. E’ pertanto accompagnato da questo ennesimo riconoscimento ricevuto in carriera, che si aggiunge alla consueta attività di affermato compositore di musica per cinema, televisione e teatro, che Mainetti  si accinge a tenere prossimamente a Roma  una Masterclass su Rendering Revolution; suo progetto presentato pubblicamente nel 2017 al MAXXI – Museo  nazionale delle arti del XXI secolo –  e che sta ricevendo  molti consensi anche all’estero. “Rendering Revolution è una esperienza di musica aumentata” – ci tiene a sottolineare il Maestro.

Aumentata perché aggiunge una dimensione alla musica; oltre al tempo, infatti, aggiunge lo spazio, all’interno del quale si svolge Rendering Revolution, che di fatto e’ un meccanismo che permette di sfruttare questo spazio dentro il quale gli spettatori si muovono; passando da un ambiente all’altro, la partitura cambia in maniera continua e coerente grazie ad una disposizione particolare degli elementi musicali che ne permettono la fruizione“. Mainetti conclude, promettendo di spiegare tutto dettagliatamente nel  workshop romano: “In Rendering Revolution la tecnologia non è vista come una diminutio, bensì come parte integrante del progetto e paritetica alle altre arti qui rappresentate, anche se l’elemento da cui tutto si dipana rimane la musica.

Il Maestro Stefano Mainetti

Oltre due anni di preparazione per ultimare concettualmente Rendering Revolution  sono valsi al musicista romano una Menzione d’Onore dal Conservatorio di Santa Cecilia di Roma per la valenza scientifica e artistica; quello stesso Conservatorio dove Mainetti concluse il corso di Composizione con il massimo dei voti e che da pochi giorni gli ha riconosciuto la Cattedra come Docente.

Su invito dell’Ing. Giovanni Costantini, Direttore del Master in “Sonic Arts” e del Corso di formazione in Music Production, istituiti presso l’Aula del Master Universita’ di Roma Tor Vergata dal 2011, Stefano Mainetti terrà la Masterclass il prossimo 12 dicembre, presso l’Aula del Master (P10) della Facoltà di Lettere (I° Piano – Via Columbia 1)

Il workshop sarà gratuito ma a numero chiuso. Per partecipare bisognerà prenotarsi a [email protected]

Silvana Lazzarino

 

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Ginevra Barboni: un talento di famiglia

Ginevra Barboni tra le 50 registe più promettenti al mondo conferma un talento di famiglia nel mondo del cinema

Ginevra Barboni

Figlia e nipote d’arte Ginevra Barboni conferma il talento di famiglia nel mondo del cinema in qualità di regista e sceneggiatrice.  Ad avvalorarlo la notizia giunta da poco con cui la Black Lab Film Co ha inserito Ginevra Barboni tra le 50 registe più promettenti al mondo. Dopo i successi riscossi all’estero, e non solo in Italia, del suo primo cortometraggio La vita che ti aspetta”, Ginevra è concentrata per realizzare un nuovo lavoro che ha scritto insieme al padre. Si tratta del corto “La chiusura del cerchio”, dalla delicata sceneggiatura che tocca la tematica dell’eutanasia.

“Nasco a Roma il 4 giugno 1989. Dopo aver conseguito due stage in “filmaking” e “digital filmaking” presso la “New York Film Academy” di New York, nel dicembre 2013 ho conseguito la laurea triennale in Studi Italiani presso l’Università La Sapienza di Roma con una tesi in critica letteraria dal titolo “Perelà, un uomo di fumo a cavallo fra due secoli” – racconta di sé Ginevra. Suo nonno è stato E. B. Clucher: da “Lo chiamavano Trinità” in poi, tanto per citare un titolo tra i tanti film che ha diretto, ha fatto un pezzo di storia indimenticabile del nostro cinema. Suo padre, Marco Tullio, è  noto sceneggiatore di cinema e tv, e negli ultimi anni anche scrittore di successo..

Ginevra Barboni e Tommaso Maggi, con i rispettivi padri Marco Tullio Barboni noto sceneggiatore e regista e Angelo Maggi doppiatore

E’ del 2016 la Laurea Magistrale in Televisione, Cinema e New Media di Ginevra, conseguita  presso l’Università IULM di Milano con una tesi, seguita dal prof. Giovanni Chiaramonte, intitolata “Lo Specchio di Andrej Tarkovskij: un film tra memoria e ricordo. “In quello stesso anno frequento il corso di formazione “Scrivere con la luce” di Ercole Visconti presso la Scuola Civica di Cinema Luchino Visconti di Milano, e l’anno seguente partecipo alla Masterclass “Showrunner: creare e produrre serie tv” di Neil Landau dell’ UCLA, School of Theatre, Film and Television” – ricorda Ginevra con tanta nostalgia.

Nell’inverno del 2016 ricopre anche il ruolo di assistente alla regia nel programma “Master of Photography” prodotto da Sky Arte e nel 2017 come operatrice di macchina in studio e per i confessionali nella seconda edizione dello stesso programma.

Ginevra Barboni e Tommaso Maggi e i rispettivi genitori

Non contenta di aver già ottime basi professionali, Ginevra si specializza ulteriormente lo scorso anno con un master in “Direttore della fotografia, operatore di ripresa e montaggio” presso l’Accademia Nazionale del cinema di Bologna tenuto dai docenti Mauro Marchetti, Rocco Marra e Paolo Vanghetti.

Ginevra continua a raccontarsi con il suo sorriso luminoso,  che non la abbandona mai: “Ho imparato nel set a lavorare a fianco di mio padre già dal 2008, come assistente alla regia e aiuto operatore per suoi cortometraggi, tra i quali  “Il grande forse” con Philippe Leroy e Roberto Andreucci. La fotografia era di Maurizio Calvesi e le Musiche di Franco Micalizzi. Ho poi continuato con “Chimeres Absentes” di Fanny Ardant, “Pensiero Giallo” ed “Idea Malvagia” di Pierfrancesco Campanella, e ho fatto anche il direttore della fotografia nel film “Tundra” di Federico Mattioni. E di mio nonno ho sempre ammirato tutta la sua produzione, ovviamente“. Quest’anno Ginevra Barboni ha realizzato come autrice, produttrice e regista, la sua opera prima, il cortometraggio “La vita che ti aspetta”, insieme al collega ed amico Tommaso Maggi, figlio d’arte anch’egli: suo padre Angelo Maggi è quel magnifico  doppiatore che tutto il mondo conosce, ad esempio, come voce italiana di mostri sacri come Tom Hanks o Bruce Willis.

Ginevra Barboni

Sono così felice che la mia prima creatura cinematografica abbia già riscosso finora ben quindici riconoscimenti: da poco tempo l’abbiamo presentato ai festival internazionali, ed è stato un esordio straordinario”.

Ricordiamo infatti che la pellicola ha vinto come miglior sceneggiatura originale al Los Angeles Film Award, miglior cortometraggio a tema LGTBQ al Detroit Shetown Film Festival e miglior cortometraggio a tema LGTBQ al Lady Filmmakers Festival.

A ciò si sono aggiunti altri prestigiosi traguardi: miglior cortometraggio italiano alla competizione mensile e Grand Jury Award alla competizione annuale all’Oniros Film Festival; premio “La città del cortometraggio” al Social Word Film Festival; miglior regista del festival al Barcelona Planet Film Festival.

Per concludere, miglior cortometraggio e miglior Cinematographer all’European Cinematography Award; Award of distinction al Canada Short Film Festival; e ben 4 nominations: all’Indie Short Fest del Los Angeles International Film Festival come miglior cortometraggio a tema LGTBQ e miglior regista; come miglior cortometraggio straniero al Gold Movie Award; per la miglior attrice protagonista al Barcelona Planet Film Festival. Ulteriori info a  www.ginevrabarboni.com

Silvana Lazzarino

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IO e LEI: la Serie TV sulle Donne diretta da Massimo Ferrari su Sky Arte

Io e Lei: la nuova serie tra fiction e documentario in sei episodi dove sei attrici interpretano sei grandi artiste del secolo scorso, con la colonna sonora di Francesco Ruggiero. I primi due episodi in onda dal 29 novembre 2019. Prodotta da MaGa Production

Sei attrici, attraverso un percorso creativo, interpreteranno altrettante grandi artiste del secolo scorso. Nelle prime due puntate Lorenza Indovina e Matilde Gioli vestiranno i panni di Alda Merini e Franca Rame  Lasciare che le attrici si possano specchiare in un’artista per cercare di conoscere l’umanità, la fragilità, anche oltre l’apparenza della vita pubblica e del successo.

Io e Lei in onda su Sky Arte

È questa la chiave di racconto di Io e Lei“, la nuova serie in sei episodi in onda su Sky Arte (canale 120 e 400 di Sky) dal 29 novembre. La serie, prodotta da MaGa Production, seguirà sei attrici nel loro percorso creativo, tra documentario e fiction, per interpretare sei grandi artiste del secolo scorso: Alda Merini, Franca Rame, Janis Joplin, Tamara de Lempicka, Marlene Dietrich e Maria Callas. I primi due episodi andranno in onda il 29 novembre dalle 21.15 e saranno disponibili anche On Demand. Nel primo Lorenza Indovina vestirà i panni di Alda Merini, mentre nel secondo Matilde Gioli andrà sulle tracce di Franca Rame.

Io e Lei in onda su Sky Arte

Le altre attrici che si misureranno con questa sfida saranno Greta Scarano (Janis Joplin), Gabriella Pession (Tamara de Lempicka), Elena Radonicich (Marlene Dietrich) e Valentina Lodovini (Maria Callas). Nello specifico “Io e Lei”, a metà tra il documentario e la fiction, seguirà le interpreti, tra camerino e palco, trucchi, costumi, appunti e interviste, nel percorso artistico e umano che compiranno per entrare nei panni, ma soprattutto nel cuore, di alcune tra le più grandi artiste del Novecento.

La nuova serie in onda su Sky Arte aspira ad essere un viaggio nell’intimità di donne che hanno fatto dell’arte la loro vita e che, proprio grazie all’arte della recitazione, sarà possibile far rivivere. La serie è diretta dal regista Massimo Ferrari, la fotografia è invece affidata a Blasco Giurato (Nuovo Cinema Paradiso) mentre la colonna sonora originale è stata composta da Francesco Ruggiero.

Silvana Lazzarino

 

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Andrea Casta ha già conquistato i social con “Birth”

Andrea Casta famoso violinista elettrico e il videoclip “Birth” realizzato nella recentissima struttura ipertecnologica del Planetario di Cosenza

Violinista, cantante ed entertainer internazionale ANDREA CASTA negli ultimi anni, con il suo violino elettrico, grazie a una collaborazione con i più importanti dj del mondo e la sua anima di globe trotter, è stato uno dei protagonisti indiscussi dei più prestigiosi locali e club in Italia e all’estero.

Andrea Casta violinista elettrico e il brano “Birth”

Portavoce dello stile italiano, si è esibito nelle notti di mezzo continente, dal 2010 compie circa un tour all’anno in Medio Oriente, dove ha suonato a Dubai, ad Abu Dhabi, in Bahrein, in Israele, in Libano e in Qatar. Altre mete largamente esplorate appartengono alle Repubbliche ex – sovietiche: Russia, Ucraina, Kazakistan, Turkmenistan. Nel 2015 ha compiuto un tour estivo che lo ha portato in Turchia, Grecia ed Azerbaijan, insieme ad occasioni che lo hanno portato a Mauritius, Seychelles, Egitto e Spagna. Anche i club dislocati nel nucleo centrale dell’Europa lo hanno ospitato: da Berlino ad Amsterdam, da Nizza a Londra, dalla Svizzera alla Croazia per arrivare fino a Repubblica Ceca e Romania.

Lo scorso 31 ottobre 2019 è uscito il suo nuovo videoclip BIRTH il cui video è stato realizzato, con le riprese dei giovani registi Loren e Ervin Bedeli, nel Planetario G.B. Amico di Cosenza, nuovissima struttura inaugurata la scorsa primavera, scelta per le sue caratteristiche architettoniche e tecnologiche che confermano la vocazione alla scienza e all’arte della città calabrese.

Andrea Casta violinista elettrico e il suo brano “Birth”

Il nuovo singolo dell’artista è il quinto episodio del racconto fantascientifico” The Space Violin Project”, iniziato nel luglio del 2018 con un percorso musicale che va  dall’electro di “Double Sun” alla tech house di “Warp 6”, passando per scelte sonore progressive in “Black Hole Tale”, fino a “The River”, tutti successi che hanno fatto ballare migliaia di fan del globetrotter Casta in giro per il mondo.

“Birth”, invece, si avvicina alla future bass: nel brano il violino elettrico rallenta insieme ad una voce femminile su un groove di ispirazione dubstep, la melodia poi esplode in un drop cinematico ispirato dall’energia della nascita evocando tutte le speranze ed emozioni che precedono le avventure nello spazio del protagonista.

Nel video, nel quale il musicista riprende il suo viaggio nel futuro nei panni del Commander AJ, s’immagina che all’interno della struttura si svolga il suo addestramento in vista della prossima missione nello spazio: a istruirlo un’intelligenza artificiale impersonata dall’affascinante proiettore del planetario che, attraverso i suoi “occhi”, dà vita ad un omaggio ad HAL 9000, il supercomputer protagonista di 2001 Odissea nello Spazio.

Andrea Casta violinista elettrico

Andrea Casta ha maturato una visione musicale e un’esperienza artistica unica grazie ad un utilizzo del violino elettrico molto personale e contemporaneo. Negli ultimi anni ha intensificato le sue collaborazioni con i dj, diventando uno dei performer più richiesti in tutto il mondo e che più ha appassionato il mondo social avvicinando le nuove generazioni e il pubblico internazionale allo strumento violino

Oggi Andrea Casta ha più di 700mila ascolti su Spotify, quasi 200mila followers sui diversi social network, e negli ultimi anni si esibisce tra le 170 e 200 date all’anno in tour che lo hanno portato in 28 nazioni del mondo.

Silvana Lazzarino

 

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Galleria di Arte Moderna Roma: “I modi delle mode” e FuoriSerie

Galleria dì Arte Moderna di Via F. Crispi a Roma: nell’ambito della mostra “Donne, corpo e immagine tra simbolo e rivoluzione l’incontro I modi delle mode. Il vestire quotidiano delle donne italiane ovvero l’epifania del tempo (1860-1960)” il 29 ottobre 2019  e  fino al 10 novembre 2019 “FuoriSerie” con le opere di Elisa Montessori

Nell’ambito della mostra “DONNE CORPO E IMMAGINE TRA SIMBOLO E RIVOLUZIONE” a Roma alla Galleria d’Arte Moderna di Via Crispi che si sofferma sul cambiamento dell’identità e dell’immagine femminile restituito dall’arte tra fine Ottocento e contemporaneità, da non perdere  tra gli appuntamenti quello con  l’incontro “I modi delle mode. Il vestire quotidiano delle donne italiane ovvero l’epifania del tempo (1860-1960)”  e  con “Fuori Serie” dedicato alle nuove opere di Elisa Montessori visibili fino al 10 novembre 2019

Galleria dì Arte Moderna Roma: "I modi delle mode" e FuoriSerie

Galleria d’Arte Moderna di Roma di Via F. Crispi: incontro e opere di E Montessori

All’incontro “I modi delle mode. Il vestire quotidiano delle donne italiane ovvero l’epifania del tempo (1860-1960” a cura di di Alberto Manodori Sagredo in programma il 29 ottobre 2019 alle ore 16.30, intervengono: Carlo Birrozzi, Direttore dell’Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione; Simone Bessi, Annamode storica sartoria per il Cinema e Teatro; Rossana Buono, storica dell’arte, Università di Roma “Tor Vergata”; Simonetta Baroni, storica dell’arte. L’incontro si avvale della collaborazione delle cattedre di Arti visive del XXI secolo e di Storia della fotografia e del Dipartimento di Storia, Patrimonio culturale, Formazione e Società dell’Università di Roma “Tor Vergata”.

Dal 15 ottobre è stata inserita la sezione “FUORISERIE”, dedicata all’opera di Elisa Montessori (Genova 1931) artista che opera fin dagli anni Cinquanta e ancora in piena attività creativa. Fin dagli inizi, con  il grande scultore e pittore Mirko Basaldella negli anni Cinquanta, emerge il suo indagare una ricerca di nuove forme  e linguaggi sperimentali attraverso diverse tecniche quali la tempera, l’olio, il mosaico e il lavoro su carta, sempre in contatto con i vari gruppi che andavano delineandosi, ma dando vita ad un percorso personale libero dalle tendenze più seguite nel panorama contemporaneo. Sono presenti per questa occasione cinque dipinti selezionati fra i suoi lavori più interessanti degli anni Ottanta e Novanta del Novecento. Dipinti che rientrano in una proposta di donazione di opere a Roma Capitale, Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali.

Galleria dì Arte Moderna Roma: "I modi delle mode" e FuoriSerie

Galleria d’Arte Moderna di Via Crispi Roma, incontro e opere di E Montessori

Da sottolineare l’interesse dell’artista per le relazioni possibili tra segno, immagine e poesia che viene testimoniato dalla presenza di un grande quaderno “di segni”, appositamente realizzato per la Galleria d’Arte Moderna di Roma e inserito nella donazione avviata.

L’immagine della donna, filo conduttore della mostra “DONNE CORPO E IMMAGINE TRA SIMBOLO E RIVOLUZIONE” a cura di Arianna Angelelli, Federica Pirani, Gloria Raimondi, Daniela Vasta, aperta fino al 10 novembre 2019, prevede nella sua programmazione un ampio programma di eventi culturali e nuove opere di cinque tra le più importanti artiste di richiamo internazionale quali: Marina Abramović, Carla Accardi, Mirella Bentivoglio, Maria Lai e Titina Maselli), alle quali è stata dato spazio attraverso ciclo “Omaggi alle Artiste”.  L’esposizione delle loro opere ha permesso di soffermarsi sulle loro scelte linguistiche e poetiche e sulle differenti modalità di intendere il proprio impegno nell’ambito artistico e pubblico.

Galleria d’Arte Moderna di Via Crispi Roma, incontro e opere di E Montessori

Promossa da Roma Capitale Assessorato alla Crescita Culturale,-Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali,  l’esposizione “Donne copro e immagine tra simbolo e rivoluzione” presenta cento opere tra dipinti, sculture, grafica, fotografia e video, di cui alcune mai esposte in precedenza o non esposte da lungo tempo, provenienti dalle collezioni di arte contemporanea capitoline. Un percorso che sottolinea come  l’universo femminile sia stato sempre oggetto prediletto dell’attenzione artistica: da oggetto da ammirare, in veste di angelo o di tentatrice, a soggetto misterioso che s’interroga sulla propria identità, fino alla nuova immagine nata dalla contestazione degli anni Sessanta.

Nella serie dei ritratti esposti al secondo piano spicca, tra gli altri, il volto di Elisa, la moglie di Giacomo Balla, ritratta mentre si volta per guardare qualcosa o qualcuno dietro di sé, in questo sguardo è tutta la forza espressiva del suo trasformare lo stupore in seduzione e curiosità. Alle dinamiche e le relazioni tra gli sviluppi dell’arte contemporanea, l’emancipazione femminile e le lotte femministe è dedicata l’ultima sezione con materiale documentario da ARCHIVIA–Archivi Biblioteche Centri Documentazione delle Donne – e testimonianze di performance e film d’artista di alcune protagoniste di quella stagione.

Silvana Lazzarino

FUORISERIE

dedicata all’opera di ELISA MONTESSORI

Galleria d’Arte Moderna, Via Francesco Crispi, Roma

fino al 10 novembre 2019

incontro: “I modi delle mode. Il vestire quotidiano delle donne italiane

ovvero l’epifania del tempo (1860-1960)”

Galleria d’Arte Moderna di Roma

Via Francesco Crispi, 24

29 ottobre 2019 ORE 16.30

Informazioni e prenotazioni Tel. 060608 (tutti i giorni 9.00-19.00)

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Dario Ballantini in “Da Balla a Dalla”

Dario Ballantini rende omaggio a Dalla con lo spettacolo “Da Balla a Dalla. Storia di un’imitazione vissuta” Licinio Productions, a Milano il 28 ottobre 2019 al Teatro Manzoni.

 Dario Ballantini rende omaggio all’amico e grande cantautore, reinterpretando una parte scelta della sua straordinaria produzione artistica con lo spettacolo “Da Balla a Dalla. Storia di un’imitazione vissuta   Licinio Productions che va in scena il 28 ottobre alle 20.45 al Teatro Manzoni a Milano,

Dario Ballantini, spettacolo al Teatro Manzoni Milano

A firmare la regia e il progetto di questo imperdibile spettacolo musicale è Massimo Licinio, mentre Dario Ballantini è la voce e l’autore del testo. Lo spettacolo intende ricordare Dalla visto attraverso il racconto di vita vera di Dario che, da fan imitatore giovanissimo e pittore in erba, aveva scelto il cantautore emiliano come soggetto di mille ritratti e altrettante rappresentazioni da imitatore trasformista fino all’incontro vent’anni dopo in cui i ruoli si sono, come in un sogno, ribaltati facendo sì che Lucio diventasse un sostenitore del successo di Dario, come pittore e trasformista.

Dario Ballantini insieme ai musicisti Richard Arduini alla batteria, Matteo Balani al basso, Francesco Benotti alla chitarra, Alessandro Carlà alle tastiere e Walter Calafiore al sax, racconta minuziosamente i passaggi della carriera di Dalla, cantando con la voce sorprendentemente fedele all’originale e trasformandosi “dal vivo” in lui. Tra un brano e l’altro, scorrono sul proiettore le decine di foto tratte dai disegni di Ballantini sui diari scolastici che rivelano la maniacale passione per Dalla, che ha avuto modo di rendersi conto di questa nascosta passione durante la mostra alla Triennale Bovisa di Milano dove Lucio cantò per un’ora, mentre Dario dipingeva. La direzione musicale è di Francesco Benotti, i costumi di Cinzia Ferraguti, scenografia di Sergio Ballantini.

Silvana Lazzarino

 

DARIO BALLANTINI in DA BALLA A DALLA

Storia di un’imitazione vissuta

progetto e regia di MASSIMO LICINIO

scritto e cantato da DARIO BALLANTINI

Teatro Manzoni

Via Manzoni, 42  – 20121  MILANO

Lunedì 28 ottobre 2019 – ore 20,45

biglietti; Prestige € 22,00

 – Poltronissima € 20,00 – Poltrona € 18,00

– Under 26 anni € 15,00

Per informazioni: [email protected]

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Carlo Levi: la sua vita in scena al Teatro Elettra a Roma

Carlo Levi ricordato nello spettacolo “SIPARIO A CANCELLI, Le mille patrie di Carlo Levi” al Teatro Elettra di Roma dal 17 al 20 ottobre con la regia di Vittorio Pavoncello 

Raffinata e comunicativa nel suo restituire i battiti delle emozioni che accompagnano ogni gesto, azione e scelta, la poetessa, scrittrice e giornalista Michela Zanarella dalla rara sensibilità ha dato vita a raccolte poetiche di successo in cui si leva l’ascolto più alto delle emozioni tra ricordi, desideri, speranze legate a contesti intimi e sociali, dove è dato spazio alla speranza e a quell’amore autentico fatto anche di silenzi in cui ritrovarsi.

Carlo Levi., lo spettacolo in scena a Roma Teatro Elettra dal 17 al 20 ottobre 2019

Michela Zanarella ha curato la raccolta poetica Senza Pietre edita da Progetto Cultura in cui sono riunite liriche che un gruppo di poeti ha voluto dedicare a Carlo Levi, figura di grande spessore umano, sociale protagonista al Teatro Elettra per tre giorni dove viene messa in scena la sua vita con la regia e testo di Vittorio Pavoncello.

Da non perdere  questo importante appuntamento con la messa in scena della Vita di Carlo Levi al Teatro Elettra a Roma (Via Capo d’Africa, 32- 500 m Metro Colosseo) nei giorni 17-18-19 ottobre ore 21,00 e domenica 20 ottobre alle ore ore 18,00.

Lo spettacolo UN SIPARIO A CANCELLI, Le mille patrie di Carlo Levi dopo la prima all’Auditorium Sant’Anna di Matera 2019 Capitale della Cultura Europea, arriva al Teatro Elettra dal 17 al 20 ottobre:  restituendo per la prima volta in scena, la vita di Carlo Levi, non solo quella del suo noto esilio lucano narrato in “Cristo si è fermato ad Eboli”, ma la storia di un uomo che ha attraversato settanta anni di vita italiana.

Si ripercorre la sua attività artistica di pittore, scrittore, Senatore della Repubblica e di poeta, compresi gli ultimi anni della vita nei quali, sebbene semi cieco, continuò con tenacia a dipingere e scrivere. Viene restituito un ritratto in movimento grazie all’autore e regista Vittorio Pavoncello che ha ambientato la storia e la memoria in diverse stazioni italiane.  Oreste Valente  interpreta n Carlo Levi alla ricerca di una sua memoria e identità che è anche quella dell’essere attore. Le musiche sono di Lucio Gregoretti composte per sola fisarmonica eseguite dal vivo da Gianni Mirizzi, mentre Roberta Budicin firma i costumi ed i prodigiosi occhiali sono di Federica Imbarrato.

Venerdì 18 ottobre alle ore 18.30 prima dello spettacolo vi sarà la presentazione della raccolta di poesie “Senza Pietre” (edizioni Progetto Cultura) dedicate a Carlo Levi da parte di un gruppo di poeti e curata da Michela Zanarella. Interverranno i poeti Simone Carunchio, Davide Cortese, Flaminia Cruciani, Letizia Leone, Serena Maffia, Marina Marchesiello, Roberto Piperno, Luciana Raggi, Anna Santoliquido, Fabio Strinati, Michela Zanarella. Presenta la scrittrice Angela Donatelli.

Silvana Lazzarino

“SIPARIO A CANCELLI, Le mille patrie di Carlo Levi”.

TEATRO ELETTRA

via Capo d’Africa, 32- 500 m Metro Colosseo Roma

17-18-19 ottobre ore 21 – domenica 20 ore 18

INFO e PRENOTAZIONI [email protected]: 340 198 1250 -3755658934

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Premio America edizione 2019

Premio America. La Cerimonia del Premio promosso dalla Fondazione Italia USA, si è svolta a Roma lo scorso 10 ottobre presso la Camera dei Deputati: premiate personalità di prestigio in diversi ambiti.

Pomoso dalla Fondazione Italia USA, Il PREMIO AMERICA rappresenta sempre un evento di grande successo e interesse ogni anno in ottobre. A Roma lo scorso 10 ottobre 2019 presso la Camera dei Deputati, Aula dei Gruppi Parlamentari si è svolta la Cerimonia di questo prestigioso riconoscimento assegnato a nomi di personaggi che si sono particolarmente distinti nel loro ruolo e attività dall’imprenditoria al giornalismo, dallo spettacolo alla cinematografia.

La Fondazione Italia USA nasce per testimoniare l’amicizia tra gli italiani e il popolo americano, e svolge di fatto un ruolo pubblico con carattere apartitico.

Autorevoli i premiati in ogni edizione. Anche quest’anno, dove a condurre la cerimonia è stata giornalista Didi Leoni con grande professionalità, il riconoscimento firmato da Gerardo Sacco, è andato a nomi di richiamo internazionale. Sono stati infatti premiati: Manuel Agnelli, musicista, produttore discografico; Laura Cioli, amministratore delegato Gedi; lo chef Carlo Cracco; lo stilista e imprenditore Brunello Cucinelli; Marcello Foa, presidente Rai; la giornalista Maria Latella; l’attore Danny Quinn; Emanuele Filiberto di Savoia, presidente Prince of Venice Foundation; Curtis M. Scaparrotti, già comandante generale della Nato.

Un premio speciale Alla Memoria è stato infine assegnato allo scrittore Giorgio Faletti, ritirato dalla vedova. Davvero commovente la clip video che ha ricordato al pubblico presente l’indimenticabile attore, divenuto negli ultimi anni scrittore di successo tradotto in tutto il mondo.

Premio America 2019 Marco Ventura Nicola Timpone Marcello Foa

La Fondazione Italia USA ha attribuito nella cerimonia anche tre medaglie della Camera dei Deputati ad altrettanti studenti di università americane: Djuna L. Carlton, Adriana M. DeNoble, Micah K. Hinnergardt, ricordando l’importanza degli studi e della preparazione accademica in un percorso professionale di successo.

La Fondazione, va sottolineato, opera per merito esclusivamente del sostegno dei soci in quanto, per scelta e a tutela della propria totale indipendenza, non riceve alcuna forma di aiuto economico esterno di nessun genere.

Non sono mancati gli applausi a più riprese durante la cerimonia, che ha visto assistere un selezionato parterre, con i rispettivi nominativi accreditati nella rigorosa lista di ingresso (necessaria per arginare le richieste di presenza ogni anno sempre più numerose rispetto ai posti disponibili). Non resta che attendere il prossimo anno per un altro appuntamento con il prestigioso Premio.

Silvana Lazzarino

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Galleria d’Arte Moderna di Roma: “Artiste tra video e digitale”

Galleria d’Arte Moderna di Via Francesco Crispi a Roma: “Artiste tra video e digitale “il 3 ottobre 2019 all’interno del ciclo di incontri “Percorsi e azioni d’arte, pensiero e vita di donne” nell’ambito della mostra “Donne Corpo e Immagine”

Nell’ambito della mostra “DONNE CORPO E IMMAGINE TRA SIMBOLO E RIVOLUZIONE” a Roma alla Galleria d’Arte Moderna di Via Crispi che si sofferma sul cambiamento dell’identità e dell’immagine femminile restituito dall’arte tra fine Ottocento e contemporaneità, da non perdere nell’ambito degli appuntamenti con PERCORSI E AZIONI D’ARTE, PENSIERO E VITA DI DONNE l’incontro di giovedì 3 ottobre 2019 “ARTISTE TRA VIDEO E DIGITALE” a cura di Silvia Bordini (“Sapienza” Università degli Studi di Roma) che si svolge presso la sala espositiva al 1 piano dalle ore 17.00 alle 18.00.

Galleria d’Arte Moderna di Roma. Incontro “Asrtiste tra video e digitale”

L’immagine della donna filo conduttore della mostra a cura di Arianna Angelelli, Federica Pirani, Gloria Raimondi, Daniela Vasta, prorogata fino al 10 novembre 2019,durante la sua programmazione è stata arricchita da un ampio programma di eventi culturali e nuove opere di cinque tra le più importanti artiste di richiamo internazionale quali: Marina Abramović, Carla Accardi, Mirella Bentivoglio, Maria Lai e Titina Maselli, alle quali è stato dato spazio attraverso il ciclo “Omaggi alle Artiste”.  L’esposizione delle loro opere ha permesso di soffermarsi sulle loro scelte  linguistiche e poetiche e sulle differenti modalità di intendere il proprio impegno nell’ambito artistico e pubblico.

Attualmente si possono visitare le opere di Mirella Bentivoglio (Klagenfurt 1922 – Roma 2017) con “Lapide a Hravat” (1995-1998) che sottolinea l’ambiguità di significato e lo slittamento di senso, Questo lavoro, che chiude il ciclo ”5 omaggi per 5 protagoniste dell’arte” già nel titolo fa riferimento all’etimologia della parola croata hravat – strozzare – e all’uso che i soldati croati facevano di un fazzoletto portato al collo come strumento di morte. La cravatta rimanda inoltre al linguaggio mafioso – “mettere la cravatta” / “fare la cravatta” – come riferimento all’usura e, parallelamente, alla cravatta come simbolo maschile di rispettabilità ed eleganza occidentale.

Promossa da Roma Capitale Assessorato alla Crescita Culturale,-Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali,  l’esposizione “Donne copro e immagine tra simbolo e rivoluzione” presenta cento opere tra dipinti, sculture, grafica, fotografia e video, di cui alcune mai esposte in precedenza o non esposte da lungo tempo, provenienti dalle collezioni di arte contemporanea capitoline. Un percorso che sottolinea come  l’universo femminile sia stato sempre oggetto prediletto dell’attenzione artistica: da oggetto da ammirare, in veste di angelo o di tentatrice, a soggetto misterioso che s’interroga sulla propria identità, fino alla nuova immagine nata dalla contestazione degli anni Sessanta.

Nella serie dei ritratti esposti al secondo piano spicca, tra gli altri, il volto di Elisa, la moglie di Giacomo Balla, ritratta mentre si volta per guardare qualcosa o qualcuno dietro di sé, in questo sguardo è tutta la forza espressiva del suo trasformare lo stupore in seduzione e curiosità. Alle dinamiche e le relazioni tra gli sviluppi dell’arte contemporanea, l’emancipazione femminile e le lotte femministe è dedicata l’ultima sezione con materiale documentario da ARCHIVIA–Archivi Biblioteche Centri Documentazione delle Donne – e testimonianze di performance e film d’artista di alcune protagoniste di quella stagione.

 

Silvana Lazzarino

 

ARTISTE TRA VIDEO E DIGITALE” a cura di Silvia Bordini

nell’ambito della mostra “DONNE CORPO E IMMAGINE TRA SIMBOLO E RIVOLUZIONE

Galleria d’Arte Moderna – via Francesco Crispi, 24 Roma

presso la sala espositiva 1° piano

giovedì 3 ottobre 2019 ore 17.00- 18.00

Orario della mostra: mar – dom 10.00 | 18.30

Ultimo ingresso alle 18.00

Informazioni: 060608 ((tutti i giorni 9.00 – 19.00), www.galleriaartemodernaroma.it

 

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Napoleone e lo scultore José Álvarez Cubero

Napoleone, il Quirinale, i Musei Vaticani. I fregi di José Álvarez Cubero per la Camera da Letto dell’Imperatore il recente libro di Ilaria Sgarbozza (Edizioni Musei Vaticani, Città del Vaticano 2019)  sarà presentato a Roma nell’ambito della Rassegna Libri Barberini/Corsini il 2 ottobre 2019 a Palazzo Barberini

Entro la stagione del neoclassicismo accanto a nomi di spicco quali Auguste Dominique Ingres e Jacques-Louis David, che seppero, ciascuno con una propria specificità, restituire con i loro ritratti i fasti ed i trionfi del grande Napoleone durante gli anni del suo impero, sottolineandone forza e potere e quell’aura divina di cui amava circondarsi, da sottolineare la figura di José Álvarez Cubero scultore spagnolo molto attivo tra Parigi e Roma, ricordato in particolare per la realizzazione dei fregi per la Camera da Letto dell’Imperatore al Quirinale, dove ogni decorazione doveva avere fini celebrativi.

A restituire la storia e le vicende politiche che portarono al progetto e alla realizzazione del fregi fino al loro smontaggio e alla messa in deposito in seguito alla sconfitta di Napoleone e al ritorno del Pontefice al palazzo del Quirinale, è il volume scritto da Ilaria Sgarbozza funzionario storico dell’arte del Ministero per i Beni e le Attività Culturali con un’intensa attività di anni di ricerca centrata in particolare sul rapporto tra arte e politica e sulla storia dei Musei e delle Istituzioni culturali.

Il libro Napoleone, il Quirinale, i Musei Vaticani. I fregi di José Álvarez Cubero per la Camera da Letto dell’Imperatore” edito da Musei Vaticani (Città del Vaticano 2019) sarà presentato a Roma il prossimo 2 ottobre 2019 nell’ambito della rassegna LIBRI BARBERINI / CORSINI negli spazi di Palazzo Barbnerini presso la Sala Conferenze alle ore 17.00. Ad introdurre l’incontro sarà Flaminia Gennari Santori, Direttrice delle Gallerie Nazionali Barberini Corsini, mentre a parlare di questa interessante opera saranno Barbara Jatta Direttore dei Musei Vaticani, Matteo Lafranconi, Direttore del Complesso “Scuderie del Qurinale” e Matteo Nucci scrittore.

Entro il contesto romano della vivace età napoleonica, vengono analizzati i fregi neoclassici (24 monumentali rilievi) scolpiti da José  Álvarez Cubero per decorare la sontuosa Camera da Letto dell’Imperatore al Quirinale, dove tutto l’arredamento aveva un intento celebrativo. Raffiguranti scene mitologiche e storie dell’antica Roma e dell’antica Grecia, essi, conservati fino ad oggi entro il deposito della Pinacoteca Vaticana, per la prima volta grazie a questo volume riacquistano la propria identità storico-artistica in attesa do essere svelati al pubblico.

I volume è arricchito da un  focus sulla vita e sulla carriera dell’artista spagnolo, con puntuali rimandi alle sue opere conservate in alcuni dei più importanti musei d’Europa. Sono anche riportati i risultati delle indagini scientifiche e dell’intervento di spolveratura, fino alla descrizione strutturale dei rilievi con cenni sulla loro storia conservativa, con alcune considerazioni sull’auspicato restauro e sulla futura esposizione al pubblico. L’ingresso all’evento è gratuito fino ad esaurimento posti.

Ilaria Sgarbozza: vive a Roma ed è funzionario storico dell’arte del Ministero per i Beni e le Attività Culturali. Svolge da lunghi anni attività di ricerca, interessandosi principalmente del rapporto tra arte e politica, dunque della storia dei musei e delle istituzioni culturali. Nel 2013 ha pubblicato per le Edizioni dei Musei Vaticani il volume Le Spalle al Settecento. Forma, modelli e organizzazione dei musei nella Roma napoleonica. Ha dedicato studi e saggi alla produzione figurativa e al collezionismo pubblico e privato dei secoli XVIII e XIX. Ha collaborato a mostre di riferimento su artisti e fenomeni artistici di età moderna.

Silvana Lazzarino

RASSEGNA LIBRI BARBERINI/CORSINI

Napoleone, il Quirinale, i Musei Vaticani.

I fregi di José Álvarez Cubero per la Camera da Letto dell’Imperatore” 

di Ilaria Sgarbozza

(Edizioni Musei Vaticani, Città del Vaticano 2019)

Palazzo Barberini (Sala Conferenze, II piano)

Via delle Quattro Fontane 13, Roma

Mercoledì 2 ottobre 2019, 17,00

Ingresso libero  fino ad esaurimento posti

Per informazioni: tel. 06-4824184, e-mail: [email protected]

 

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Emozioni senza tempo: successo alla libreria Mangiaparole a Roma

Emozioni senza tempo il recente libro di poesie dell’autrice romana è stato presentato lo scorso 21 settembre 2019 alla libreria Mangiparole. Ad accompagnare la presentazione il video dedicato alle opere dell’artista Patrizia Canola.

Erano presenti all’evento Sabrina Consolini giornalista, critica d’arte, organizzatrice di eventi e Stefania Savino della SaMa edizioni, insegnante, scrittrice e poetessa.

Grande successo per il libro Emozioni senza tempo di Silvana Lazzarino, presentato Roma  lo scorso 21 settembre 2019 presso la libreria Mangiaparole in Via Manlio Capitolino 7/9. Il pubblico entrando in sala non solo è rimasto colpito dalla location dallo stile moderno, ma si è lasciato conquistare dalle immagini dei dipinti dell’artista Patrizia Canola che scorrevano sul monitor ad introdurre nell’atmosfera della serata. E’ di Patrizia Canola l’immagine di copertina del libro di Silvana Lazzarino dove si possono ammirare le “Ortensie” blu scelte dall’autrice perché in esse è racchiuso il vero senso che accompagna l’intera raccolta, legata alla continuità della vita in linea con l’equilibrio di materia e spirito, finito e infinito, propri della Natura e del creato.  Ad introdurre l’evento letterario è stata Lisa Lombardi, che dopo un’ incisiva presentazione inerente l’autrice Silvana Lazzarino e l’artista Patrizia Canola con riferimento all’immagine di copertina delle Ortensie, ha passato la parola a Sandro Angelucci, famoso critico letterario, saggista e raffinato  poeta, che ha tenuto alta l’attenzione del pubblico in sala con la sua presentazione restituendo i contenuti più profondi insiti nelle liriche della poetessa. In esse si parla di emozioni legate al contesto personale nelle proiezioni che derivano dal constatare i molteplici aspetti della Natura che ora rivela, ora nasconde i suoi luoghi fisici e metafisici, finiti e infiniti, e ancora che sviluppa possibili sinergie di pensiero atte a ritrovare quell’armonia dei contrari in cui recuperare l’essenza di ogni essere, perché il senso di ogni evento vicino o lontano è all’origine di tuto nella ciclicità di un tempo sospeso in cui tutto torna al punto di inizio.

Emozioni senza Tempo la presentazione alla libreria Mangiaparole.  Silvana Lazzarino e Sandro Angelucci

Dopo la splendida presentazione di Sandro Angelucci, Lisa Lombardi ha ripreso la parola per intervistare Silvana Lazzarino giornalista pubblicista, che ha risposto con semplicità e disinvoltura alle domande raccontando i suoi interessi tra poesia e arte,  compreso l’intervistare personaggi di successo tra cui la stessa Patrizia Canola. Non solo, ma tra le interviste la poetessa ha accennato anche a quelle da lei rivolte ad autori cinematografici come lo sceneggiatore e regista Marco Tullio Barboni, da qualche anno anche scrittore di successo, e al compositore e Direttore d’orchestra Franco Micalizzi noto per le colonne sonore dei film western, ma soprattutto polizieschi specie degli anni Settanta e Ottanta, da citare le colonne sonora da lui composte per “ Lo chiamavano Trinità” (1970) film western diretto dal padre di Marco Tullio Barboni E.B. Clucher (pseudonimo di Enzo Barboni) e anche per “L’ultima neve di Primavera” (1973) diretto da Raimondo Del Balzo.

Una domanda in particolare ha permesso alla poeta di parlare di come fosse nata la sua idea di dare vita a questo connubio tra poesia e arte a partire da opere di artiste di fama internazionale cui si è ispirata per i suoi versi, con un profondo sguardo alla loro arte basato anche sui suoi studi universitari. Non a caso il suo precedente libro di poesie “La seduzione dell’immagine. Dall’arte ai versi poetici: Alba Gonzales e Patrizia Canola mie muse ispiratrici (ECTL 2017 ) è stato molto apprezzato e di recente lo scorso giugno ha ricevuto il premio assoluto al Concorso Rosse Pergamene del nuovo umanesimo ideato da Anna Manna nota poetessa  e organizzatrice di eventi di ampio respiro.

da six Stefania Savino Silvana Lazzarino  Sabrina Consolini

Silvana Lazzarino si è poi soffermata sulle attività svolte dall’Associazione il Valore del Femminile di cui è Presidente Virginia Vandini sociologa, supervisor trainer counselor ad approccio immaginale, e direttrice della Scuola di Counseling ad orientamento psico-corporeo-Con professionalità e passione, Virginia Vandini insieme al suo staff organizza e svolge corsi, seminari volti a formare figure professionali nel settore del counseling e a dare guide e percorsi per migliorare la propria vita, guardando al benessere interiore.

Si è anche parlato della Lega del Filo d’Oro di cui la poetessa Silvan Lazzarino è sostenitrice da 13 anni: lei stessa ha voluto parlare dei questa notissima Associazione nata nel 1964, impegnata per l’assistenza, la riabilitazione ed il reinserimento nella famiglia e nella società delle persone sordocieche e pluriminorate psicosensoriali.

Inoltre si è parlato di alcune collaborazioni giornalistiche che l’autrice ha avuto nel passato tra cui Radio Vaticana  (Programma Pagine Fogli) e la rivista bimestrale del Centro Studi CSC “Il Ragazzo Selvaggio” che si occupa del mondo del cinema e della televisione, dei festival con un occhio attendo ai ragazzi sviluppando percorsi educativi e formativi attraverso il cinema.

Ogni lirica da “Macrocosmo” aNotturno”, da “Aspettando l’aurora” a “Paura d’amare”  è racchiuso il pensiero dialogante di un animo che ama esplorare gli orizzonti del creato nella sua interezza, in riferimento al contesto umano, e a quanto svelato e rivelato negli orizzonti di una natura dove tutto è sospeso tra materia e spirito nel suo divenire. Tutto torna e non finisce.

da six Lisa Lombardi Silvana Lazzarino Sandro Angelucci

Silvana Lazzarino con questa raccolta edita di poesie Emozioni senza Tempo’ si è aggiudicata il terzo posto alla 19/a Edizione del Concorso Internazionale Poetico Musicale organizzato dalla Delegazione Provinciale di Lecce del Cenacolo Accademico Europeo Poeti nella Società e inoltre è rientrata nella cinquina dei finalisti per la sezione poesia edita al Premio letterario Internazionale “Voci città di Roma”. organizzato dall’IPLAC Associazione Insieme per la cultura di cui è Presidente Maria Rizzi scrittrice di successo specie per i gialli. La cerimonia di premiazione del Premio “Voci città di Roma” dove saranno svelati i risultati per tutte le sezioni, si svolgerà il 5 ottobre 2019 alle ore 16.00 presso l’Aula Magna della Fondazione Centro Sperimentale di Cinematografia a Roma (in Via Tuscolana 150).

Grandi applausi alla fine per la poetessa Silvana Lazzarino, la presentatrice e organizzatrice della serata Lisa Lombardi, impeccabile per professionalità e stile e per il critico letterario Sandro Angelucci fine poeta e saggista che ha egregiamente sottolineato i punti salienti dell’opera poetica.

Tra il pubblico si sono distinte Sabrina Consolini giornalista, critica d’arte ed organizzatrice di eventi e ufficio stampa, Stefania Savino, Casa editrice SaMa edizioni, insegante, scrittrice di racconti per bambini e adulti, ma anche poetessa raffinata e sensibile. LE FOTO pubblicate sono di Lorenzo De Poli

 

COMMENTO AL LIBRO DI SILVANA LAZZARINO “EMOZIONI SENZA TEMPO”

a cura di LORENZO DE POLI

Emozioni senza tempo” è il titolo dell’ultima raccolta di poesie della mia amica Silvana Lazzarino. Ancora una volta nei suoi versi si manifesta tutta la dimensione dell’esistenza umana: le armonie, le separazioni, le sintonie e le divisioni. Tutti i volti dell’essere umano si rivelano nel linguaggio universale del Creato, in una relazione armonica tra Uomo e Natura capace di sprigionare una primavera di emozioni.

Cifra costante di questa indagine è l’atemporalità: è lì, nella sospensione del tempo che traspare dalla contemplazione del manto blu di un cielo che va ricercata “una possibile bellezza eterea”. Nel ciclico ripetersi della Natura e nell’unità dei suoi contrari, lo sguardo si fa carico del presente e tutto sembra assumere il giusto peso, la giusta dimensione. Se la nostra anima riesce ad accordarsi al ritmo naturale delle cose, ogni istante è vissuto con pienezza. Ed allora, come cantato da Fossati, “è il tempo che è finalmente”. E così anche il ricordo di un abbraccio caldo e avvolgente, riprendendo le parole della Poetessa, si “dissolve nelle sfumature indefinite/ di un tramonto che non cancella/ l’indelebile ricordo di noi due”.

 

PATRIZIA CANOLA breve nota biografica

Patrizi Canolaa | Vive e opera a Cernusco Lombardone. Incline per sua natura all’espressione artistica, frequenta la Scuola di Arte Pura Applicata a Merate e qui si applica negli studi dell’anatomia, delle proporzioni, del rapporto tra figura e spazio. Apprende le tecniche del disegno e della pittura ad olio. L’approccio iniziale è figurativo e, oltre ad essere dedita alla conoscenza dei vari modi di rappresentazione della figura umana, presta attenzione anche ai temi paesaggistici se questi possono essere pittoricamente interpretati alla maniera degli Impressionisti. Ama dipingere all’aperto a stretto contatto con la natura, prediligendo luoghi a lei vicini e cari come i parchi e le valli della Brianza.

Va pensiero opera di Patrizia Canola presente nel video a lei dedicato durante la presentazione del libro.

Dei fermenti culturali della Brianza ha fatto parte attiva e saranno proprio questi a spingere in avanti la sua ricerca, motivandola a spostarsi da un’intesa con l’immagine di tipo rappresentativo a un’intesa di tipo introspettivo. La figurazione inizia a sbiadirsi e ad allontanarsi dai suoi orizzonti speculativi. Appare, e sensibilmente aumenta giorno dopo giorno, la produzione non figurativa, rivolta a catturare pensieri che hanno una forma oltre la forma sostenuti da colori molto chiari e traslucidi, espressione dello spirito puro.

La sua opera pittorica diventa un campo di battaglia, trasportato su un piano metafisico, dove si disputano prevalentemente due essenziali destini umani: a) la libertà, limitata dalle scelte sofferte ma necessarie; b) il futuro, incerto ma da poter plasmare. Questi sono i leit motiv che in questo momento della sua storia artistica prevalgono nella compagine ispirativa, inducendola a creare luoghi pittorici fortemente interiori e misteriosi. L’attività espositiva conosce così spazi più ampi proiettandosi anche all’estero con grande consenso di pubblico.

 

 

 

 

Giormate Europee del Patrimonio il 21 e 22 settembre 2019

Giormate Europee del Patrimonio il 21 e 22 settembre 2019

Giornate Europee del Patrimonio 2019

Partecipa anche il Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia con un ricco calendario di eventi

Scrigno di cultura, civiltà e bellezza, il nostro Paese può vantare un patrimonio artistico unico al mondo in cui il passato incontra il presente, spesso arricchendolo. L’arte italiana ha lasciato un segno indelebile nello scenario storico culturale internazionale, grazie ai capolavori di grandi maestri che hanno reso uniche città quali Roma, Firenze, Venezia, Milano, Napoli, Torino, Bologna e ancora Ferrara, Mantova, Pisa, Arezzo, Verona e Palermo.

A ricordare l’importanza delle bellezze architettoniche e artistiche del nostro Paese, tra monumenti, palazzi e chiese al cui interno si possono ammirare affreschi, dipinti, sculture di artisti intramontabili, e ancora il fascino di siti archeologici dove sono custodite storie di civiltà del passato, sono le Giornate Europee del Patrimonio fissate per i giorni 21 e 22 settembre prossimo.

Giornate Europee del Patrimonio 21 e 22 settembre, Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia Roma

La manifestazione promossa dal Consiglio d’Europa e dalla Commissione europea, organizzata dal Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo cui aderisce Roma Capitale Assessorato alla Crescita Culturale, rappresenta una vera e propria festa della cultura che dal 1991 coinvolge tutti i Paesi europei, al fine di valorizzare il patrimonio culturale degli Stati membri dell’Unione invitando alla riflessione sul valore della comune matrice identitaria.

Nono solo, questa manifestazione diventa anche occasione per far conoscere ai cittadini europei il loro patrimonio culturale come elemento di unione e di differenza, strumento di scoperta e comprensione reciproca, al fine di incoraggiare alla partecipazione attiva per la salvaguardia e la trasmissione alle nuove generazioni.

Lo scorso anno la tematica che ha fatto da filo conduttore alla manifestazione riguardava “l’arte di condividere”, per quest’anno il tema scelto propone “Un due tre… Arte! – Cultura e intrattenimento” per coinvolgere ì musei ed i luoghi della cultura di tutta Italia statali e non statali offrendo un ricco programma di appuntamenti per cittadini e visitatori tra incontri, visite, letture, laboratori.

Alle giornate del 21 e 22 settembre 2019 ha aderito anche il Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia a Roma con un interessante programma di iniziative dedicate ai visitatori di tutte le età. Rievocazioni storiche e dimostrazioni, conferenze e incontri sul tema del vino, mostre fotografiche e laboratori didattici e di archeologia sperimentale; e ancora visite guidate e viste tattili, concerti, degustazioni e stand gastronomici, saranno occasione di incontro condivisione dando voce alle infinite sfumature della cultura. Da sottolineare l’apertura straordinaria della Sala dello Zodiaco e di Villa Poniatowski dalle 10 alle 18.

Si inizia il 21 settembre alle ore 10.00 presso la Sala 21 del Museo con il laboratorio didattico “Siete pronti a farvi ispirare dai nostri capolavori?” dove viene creato uno spazio didattico con carta e colori a disposizione dei visitatori di tutte le età a cura dei Servizi Educativi del Museo. Sempre al laboratorio è dedicato l’appuntamento presso il Giardino Centrale e Emiciclo dalle 10 alle 18 con Postazioni didattiche e rievocazioni storiche a cura delle Associazioni: SPQR – Romanitas – Antichi popoli Ass. per la Storia – White Company – Irasenna. Sempre all’Emiciclo si svolgono a partire dalle ore 15.00 le attività didattiche con  “ ArcheoLab” a cura di AION Cultura, mentre all’inclusione è rivolta la visita tattile in programma alle ore 11 presso le Sale espositive del Museo alla mostra “Il ciclo della vita” (per prenotazioni: [email protected]).

Da non perdere la visita guidata alle collezioni a Villa Poniatowski a partire dalle ore 11.00 a cura di A. Simonelli e quella alla Sala dello Zodiaco dalle ore 12.00 a cura di M.P. Guidobaldi. Nel pomeriggio sempre a Villa Poniatowski alle 17.00 la visita guidata alla Villa a cura di M. Forgia. La Conversazione su Il vino nel mondo degli Etruschi trova spazio nella Sala della –Fortuna dalle ore 17. 00, mentre l’inaugurazione della mostra “Ich bin ein Etrusker” di Stefano Favaretto si svolge dalle ore 18.30. Chiude la prima giornata del Patrimonio europeo alle ore 21,00  presso l’Emiciclo il concerto del Coro Giovanile With Us “Villa Giulia inCanta” diretto dal M° Camilla di Lorenzo, con un repertorio che, seguendo le caratteristiche del coro, spazierà in diversi settori della musica.

Silvana Lazzarino

GIORNATE EUROPEE del PATRIMONIO 2019

 Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia, Roma

21 e 22 settembre 2019

Per maggiori informazioni www.museoetru.it

PROGRAMMA NEL DETTAGLIO DELLE DUE GIORNATE 21 E 22 SETTEMBRE 2019

al Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia

Sabato 21 settembre 2019

dalle 10 alle 18 – Sala 21 del Museo

Siete pronti a farvi ispirare dai nostri capolavori? Spazio didattico con carta e colori a disposizione dei visitatori di tutte le età a cura dei Servizi Educativi del Museo

dalle 10 alle 18 – Giardino centrale ed Emiciclo

Postazioni didattiche e rievocazioni storiche a cura delle Associazioni: SPQR – Romanitas – Antichi popoli Ass. per la Storia – White Company – Irasenna

ore 11 – Sale espositive del Museo

Visita tattile alla mostra Il ciclo della vita. Per prenotazioni: [email protected]

ore 11 – Villa Poniatowski

Visita guidata alle collezioni a cura di A. Simonelli

ore 12 – Sala dello Zodiaco

Visita guidata a cura di M.P. Guidobaldi

dalle ore 15 – Emiciclo

ArcheoLab: attività didattiche a cura di AION Cultura

ore 17 – Villa Poniatowski

Visita guidata alla Villa a cura di M. Forgia

ore 17 – Sala della Fortuna

Pillole etrusche: Conversazione su Il vino nel mondo degli Etruschi

ore 18:30 – Sala della Fortuna ed Emiciclo

Inaugurazione della mostra Ich bin ein Etrusker di Stefano Favaretto

APERTURA SERALE A 1 EURO DALLE 20 ALLE 23 (ultimo ingresso alle 22) al costo eccezionale di 1 euro.

ore 21 – Emiciclo

Concerto del Coro Giovanile With Us

 

Domenica 22 settembre 2019

dalle 10 alle 18 – Sala 21 del Museo

Siete pronti a farvi ispirare dai nostri capolavori? Spazio didattico con carta e colori a disposizione dei visitatori di tutte le età a cura dei Servizi Educativi del Museo

dalle 10 alle 18 – Giardino centrale ed Emiciclo

Postazioni didattiche e rievocazioni storiche a cura delle Associazioni: SPQR – Romanitas – Antichi popoli Ass. per la Storia – White Company – Irasenna

ore 11.00/11.30/15.30 – Emiciclo

Pillole etrusche: L’equinozio d’autunno e gli Etruschi, suggestioni dalla mostra di Stefano Favaretto

ore 12 – Sala Ori Castellani

Visita guidata a cura di M.P. Guidobaldi

ore 12 – Emiciclo

Degustazione guidata: Rasenna in Tuscany. L’emozione di fare vino alla maniera degli Etruschi, a cura della Az. Agricola Bio Tarazona

dalle ore 15 – Emiciclo

ArcheoLab: attività didattiche a cura di AION Cultura

ore 16.30 – Sala della Fortuna

Pillole Etrusche: Conversazione su Arte, Cultura e intrattenimento: nuove sfide turistiche

ore 17 – Giardino centrale

Concerto della Banda Giovanile Regionale dell’ANBIMA Lazio con coreografie del balletto della Lydia Turchi Accademy Musica & Ballet

ore 18.30 – Sale museali

Visita guidata sulla Musica al tempo degli Etruschi a cura di L. D’Erme

E inoltre stand gastronomici e degustazioni a cura di Confesercenti Roma-Lazio, Asso Turismo e Ass. Italiana Gelatieri

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Passeggiata poetica leonardesca presso la Reggia di Monza

Passeggiata poetica leonardesca presso la Reggia di Monza

Passeggiata poetica

Per i festeggiamenti di Leonardo da Vinci a 500 anni dalla morte più di 50 poeti da tutta Italia arriveranno a Monza domenica 22 settembre per omaggiare il Genio del Rinascimento con letture di poesie negli scenari dei Giardini Reali della Reggia di Monza

Uomo dal talento universale e figura tra le più interessanti dell’arte rinascimentale. Leonardo Da Vinci, è genio per eccellenza. Grazie al su talento, unito ad uno straordinario intuito e imprevedibilità è stato non soltanto pittore eccelso e ingegnere militare dalle grandi vedute, ma anche scultore, architetto, scenografo, anatomista e matematico. Nato a Anchiano il 15 aprile del 1452 e morto ad Amboise il 2 maggio del 1519, ha lasciato capolavori senza tempo, immortali: dall’“Annunciazione” all’”Adorazione dei Magi”, dalla “Dama con l’ermellino” alla “Vergine delle rocce”, dalla “Gioconda” all’ ”Ultima cena”.

Passeggiata poetica leonardesca nei Giardini Reali della Reggia di Monza

Sono solo alcuni dei titoli più noti dei dipinti del grande artista vinciano che non solo ha introdotto lo sfumato con cui accostava i colori senza creare linee di demarcazione sì da dare morbidezza alle figure perfettamente integrate nel paesaggio di fondo, ma è stato anche il primo ad occuparsi dello studio anatomico del corpo umano, lasciando interessanti documenti e disegni. La sua intuizione scientifica ed estro artistico  lo hanno spinto a realizzare non soltanto dipinti straordinari e immortali, ma anche documenti e disegni preparatori per gli studi sul volo, per i lavori edili e progetti per macchine idrauliche e belliche.

Nell’ambito dei festeggiamenti per i 500 anni dalla morte del grande genio toscano simbolo del Rinascimento, da non perdere l’appuntamento con un suggestivo evento che si svolge il 22 settembre 2019 negli scenari dei Giardini Reali della Reggia di Monza alle ore 15,30. Si tratta della “Passeggiata poetica leonardesca  che, patrocinata dal Comune di Monza, dal Parco Letterario Regina Margherita e Parco Valle Lambro, dai Parchi Letterari Italiani e dalla Reggia di Monza, si inserisce nel Festival del Parco di Monza proponendo un itinerario poetico originale dove  i versi sembreranno vibrare all’unisono con i ritmi della natura.

I poeti che hanno partecipato a questa interessante iniziativa giungendo da tutta Italia (oltre 50) leggeranno poesie sul tema dell’acqua in omaggio al Genio vinciano: Donatella Bisutti, Silvia Messa, Paolo Pezzaglia, Fina Quattrocchi, Anna Maria Gallo, Umberto Barbera, Margherita Bonfilio, Patrizia Varnier, Michela Zanarella, Angela Previti Caprino, Claudia Cangemi, Ada Crippa, Federica Volpe, Rosaria Munafò, Carla Abenante, Elena Ribet, Andrea Tavernati, Giovanna Cimino, Fulvio Bella, Riccardo Giuseppe Mereu, Marilena Guarnieri, Giovanna Barnoffi, Carletto Bianchi, Laura Barone, Marina Masotti, Giusy Busceti, Maria Clara Bagnobiachi, Michele Fierro , Anna Vercesi, Monica Ferrera, Loredana Boglium, Maria Pia Quintavalla, Monia Minnucci, Gianpiera Sironi, Carlo Luigi Folcia, Giuseppina Tundo, Alessandra Paganardi, Adriana Gloria Marigo, Miriam Bruni, Fiorella Cappelli, Annamaria Citino, Paola Confalonieri, Claudia Gaetani, Antonio Gerardo D’Errico, Maria Teresa Tedde, Jakob Panzeri, Iride Enza Funari, Antonetta Carrabs, Giusy Trisolini, Giusy Guarino, Enrico Sala.

I poeti insieme al pubblico presente saranno accompagnati dall’attore Ivan Ottaviani, nelle vesti di Leonardo lungo un percorso di cinque: tappe: che procedono dalla grande fontana dell’Avancorte a conchiglia, disegnata dal Piermarini, nel primo cortile della Villa, alla Roggia del Principe, un corso d’acqua artificiale creato dal Principe Ferdinando d’Austria per alimentare il laghetto e i giochi d’acqua dei Giardini Reali, unica del sistema idrico del Parco non destinata all’irrigazione dei campi; La terza tappa  prevede il  Laghetto e il tempietto classico del Piermarini, uno dei luoghi più amati e ritratti fin dall’inizio dell’Ottocento; mentre la quarta tappa sarà in prossimità della grotta con le sculture del dio fluviale Lambro, e dei due cavalli, parzialmente immerse nell’acqua lacustre. Il soggetto del gruppo scultoreo è palesemente ispirato all’iconografia di Nettuno; Il percorso si chiude alla Cascina san Fedele. Ispirato alla moda del Gothic Revival, l’edificio fu progettato dall’architetto Luigi Canonica e rappresenta uno dei soggetti più diffusi nelle raccolte litografiche dedicate ai monumenti cittadini, o negli almanacchi ottocenteschi.

Ai poeti e ai partecipanti verranno donate delle magliette realizzate da alcuni studenti del Politecnico di Milano con il contributo di Termoacqua. A conclusione della serata sarà offerto a tutti un aperitivo presso la Cascina Frutteto del Parco, grazie al supporto di Brianzacque. Sarà possibile attingere alle poesie appese agli alberi, lungo l’itinerario poetico.

Silvana Lazzarino

PASSEGGIATA POETICA LEONARDESCA

Presso La Casa della Poesia di Monza,

Viale Cavriga, 7 – Parco Reale di Monza 20900 Monza

Domenica 22 settembre 2019 dalle ore 15.30

Per info: [email protected]

 

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Bibliolettura interattiva con Magic Blue Ray: Incontro di Bibliolettura speciale Settembre

Bibliolettura interattiva a Magic Land con Dario Amadei ed Elena Sbaraglia.

“Che libro sei, sei stato o vorresti essere? Speciale settembre” a Roma il 19 settembre 2019 in Via Duchessa di Galliera, 10

Alla BIBILIOLETTURA INTERATTIVA si dedicano Dario Amadei medico e scrittore ed Elena Sbaraglia, psicologa del lavoro, esperta di formazione anche a livello aziendale, organizzando diversi corsi. Insieme da anni con la loro associazione “Magic BlueRay conducono corsi ad hoc per scuole, biblioteche, aziende, insegnanti, affrontando diversi argomenti e trattando vari generi (letterario, storico, sociale).

Bibliolettura interattiva con Magic Blue Ray

I corsi sulla bibliolettura interattiva e scrittura creativa aiutano a recuperare sensazioni passate e a scoprirne delle nuove. La BIBLIOLETTURA INTERATTIVA offre sostegno attivo per interpretare i testi nel loro significato più profondo così da iniziare un percorso di crescita interiore formativa per la propria esistenza personale e collettiva.

Dopo l’estate per riavvicinarsi a questo percorso in cui prendere consapevolezza delle proprie emozioni entrando nel mondo di storie possibili e immaginarie dove seguire il percorso di un personaggio in particolare con i suoi pregi e difetti è l’INCONTRO DI BIBLIOLETTURA INTERATTIVA A MAGIC LAND: “CHE LIBRO SEI, SEI STATO O VORRESTI ESSERE? SPECIALE SETTEMBRE” che si svolge il 19 settembre a Roma in Via Duchessa di Galliera 10 dalle ore 19.00.

I partecipanti insieme a Dario Amadei potranno condividere impressioni ed emozioni sul libro più significativo che ha scandito la loro estate costruendo passo dopo passo un’un’analisi interpretativa del testo stesso per acquisire maggiore consapevolezza del proprio orizzonte emotivo migliorando il modo di affrontare la quotidianità.

La bibliolettura contribuisce in modo naturale a liberare emozioni dando forza all’immaginazione, portando alla luce un mondo dove si aprono nuove possibilità per procedere con maggior fiducia e sicurezza in se stessi, ma anche trovando nuovi spunti per migliorare il proprio rapporto con gli altri. Durante l’incontro verrà offerto uno spuntino letterario. Per info: scrivere a: [email protected]

Silvana Lazzarino

 

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Eugenia Serafini: “Fossili di Petrolio nel Giardino INCANTATO e Domino- Dominio”

Eugenia Serafini a Roma, presso gli spazi del Macro Asilo in Via Nizza dal 20 al 22 settembre con Installazione, letture, Performance per parlare dei rischi cui sta andando incontro il nostro Pianeta

Come poche artiste nel panorama contmeporaneo, Eugenia Serafini con sensibilità e originalità, ha raccontato e racconta di come l’uomo possa tornare ad essere più felice e in armonia con la natura nel recupero di un ascolto autentico di sé, in linea con quel pensiero prelogico che appartiene al bambino e permette di agire con naturalezza, senza sovrastrutture.  Il senso di questa vita, spesso non vissuta in modo autentico dove difficile è la conciliazione tra finito e infinito, micro e macrocosmo, in parte forse va ricercato nel recupero di quella originaria armonia tra l’uomo e la natura.

Eugenia Serafini, “Segni di cielo e Terra” in mostra al Macro Asilo Roma

Nata a Tolfa (RM) piccolo e interessante borgo etrusco, e attiva tra Roma e la Toscana, per anni docente presso l’Università della Calabria, all’Accademia di Belle Arti di Carrara e all’Accademia dell’Illustrazione e della Comunicazione Visiva di Roma, Eugenia Serafini non è soltanto una pittrice dalla rara sensibilità capace di costruire ponti di speranza dove uomo e natura siano in armonia, ma è anche poeta, performer e installazionista di gran talento e spessore emotivo.

Con estro poetico, originalità racconta desideri e speranze di un ‘umanità che nei colori del cielo e della terra, degli alberi e dei fiori, delle farfalle e degli uccelli ritroverà l’emozione di affetti lontani, verità rivelate e la purezza di tornare anche per un attimo ad essere fanciulli nella spensieratezza che tutto prende vita da un sogno.

Di rispetto per la vita e l’ambiente, di recupero di quell’inautenticità nel rapporto tra uomo e natura, e di denuncia di quegli atti/azioni volte a distruggere il patrimonio naturale, Eugenia Serafini tratta nella mostra e performance da lei pensata che si svolgerà a Roma al MACRO nei giorni 20, 21 e 22 settembre 2019. Si tratta di un’installazione vivente e performance che l’artista realizzerà con un gruppo di Poeti-Performer, dal Titolo. “Fossili di Petrolio nel Giardino InCANTATO e Domino- Dominio”, presso gli spazi del MACRO ASILO di Roma in Via Nizza 138, diretto da Giorgio De Finis, nei tre giorni che segnano il passaggio dall’Esatte all’Autunno.

Eugenia Serafini

L’evento che fa parte di un grande Progetto ideato e curato dall’architetto Antonietta Campilongo, dal titolo: “Nuvola creativa”. Festival delle Arti alla 4 edizione, attraverso installazione, opere, letture e performance, fa riferimento ad un tema quanto mai attuale che sempre più vede l’uomo dominare la natura sfruttando ogni sua risorsa fino all’stremo con il rischio che la stessa possa essere totalmente distrutta.

Come viene sottolineato in questo percorso tra mostra, letture e performance, ci si interroga se l’ecologia possa salvare l’umanità. A testimonianza di questa nostra epoca resteranno in futuro presumibilmente solo i FOSSILI DI PETROLIO: oggetti di plastica quali bottiglie, bambole, animali, insetti, giocattoli. Tra qualche millennio gli unici reperti archeologici saranno i residui della plastica, a testimoniare un mondo che si è autodistrutto per l’incapacità di gestire attraverso l’Ecologia la salvezza della natura e quindi del Pianeta. Come la stessa Eugenia Serafini afferma: “Giardino InCANTATO” è il pianeta Terra con i 4 elementi in tutta la sua bellezza, i “Fossili di Petrolio” sono gli oggetti di plastica, l’unica testimonianza di questi secoli che i futuri archeologi troveranno negli scavi del futuro.”

Eugenia Serafini e i poeti

Eugenia Serafini creando rispondenze tra l’installazione, dipinti e performance, con questo evento artistico dall’evidente valore etico “FOSSILI DI PETROLIO NEL GIARDINO INCANTATO” guarda con speranza alla salvezza del Pianeta sottolineato proprio attraverso colori, suoni, gesti, movimenti e interazione per un recupero dell’equilibrio originario da sempre necessario per non spegnere tante vite e tanta bellezza presente sul nostro Pianeta. Parallelamente in “Domino- Dominio” si evince una denuncia nei confronti di quanti mettono a serio rischio l’equilibrio dell’ecosistema come si avverte dai cambiamenti climatici o dalla presenza di isole di plastica (cumuli di rifiuti) che si formano ciclicamente anche nel Mediterraneo.

Tutti questi cambiamenti e disastri ambientali sono il grido della Terra: un avvertimento per l’uomo affinché rispetti quanto intorno e soprattutto l’ambiente, entro un’ottica di sensibilizzazione e collaborazione da parte di chi oggi è responsabile del proprio presente e del futuro che è di tutti.

     Durante le tre giornate dal 20 al 22 settembre negli spazi del Macro Asilo tra il cortile, la sala di lettura e la stanza delle parole, Eugenia Serafini, i poeti performer, daranno vita ad una installazione vivente e performanceFossili di petrolio nel giardino incantatocaratterizzata da: grandi teleri dipinti con acrilici raffiguranti il “GIARDINO INCANTATO”. Tra le protagoniste dell’installazione vivente accanto alla stessa Eugenia Serafini sono Anna Manna famosa poetessa e scrittrice, Fabia Baldi, Anna Avelli, Jole Chessa Olivares, Alessandra Carnovale, Candida Camarca, Antonella Pagano e Fausta Genziana Le Piane.

Eugenia Serafini, “Domino- Dominio” in mostra al Macro Asilo

La parte dedicata alle letture oltre a brani tratti dalle opere letterarie di Eugenia Serafini come la Fiaba “Les oiseaux” che esaltano la natura e allo stesso tempo sottolineano l’inquinamento progressivo causato dall’uomo, prevede quella degli haiku da parte dei poeti che interpretano l’ ’’Onda dell’Haiku” realizzata da Eugenia Serafini insieme ai poeti invitati.(Partecipano: Fabia Baldi, Anna Avelli, Jole Chessa Olivares, Alessandra Carnovale, Candida Camarca, Antonella Pagano e Fausta Genziana Le Piane).Tra le letture anche quelle tratte dal libro “Il Preside che camminava sui rami di pino e i Racconti della Luna” (edito da Artecom-onlus, Roma 2019) con relatori la Dott.ssa Anna Manna Università La Saviezza e il Prof. Marcello Carlino docente presso “la Sapienza” di Roma,

Da sottolineare nella terza giornata del 22 settembre le ARGOMETAZIONI di Eugenia Serafini del RAPORTO DOMINO –DOMINIO SUL PIANETA TERRA sul tema dell’inquinamento con gli interventi della Prof.ssa Fabia Baldi, scrittrice e saggista, e del Prof. Nicolò Giuseppe Brancato, storico dell’Arte e archeologo. Altra PERFORMANCE “I COLORI DELL’HAIKU” realizzata dai poeti invitati che leggono e quindi scrivono sulla grande LAVAGNA con gessetti colorati gli HAIKU ispirati alla Fiaba, PAROLE, SEGNI, PUNTI ESCLAMATIVI E INTERROGATIVI ecc. Partecipazione di Fabia Baldi, Anna Avelli, Jole Chessa Olivares, Alessandra Carnovale, Antonella Pagano e Fausta Genziana Le Piane. Sarà poi la volta del pubblico presente invitato ad intervenire per una Kermesse generale.

L’ambiente è al centro del discorso umano e artistico, nonché poetico di Eugenia Serafini, restituito attraverso rappresentazioni tese a raccontare volti di una natura densa di poesia e solarità che spesso viene dimenticata in questo continuo avanzare di un progresso industriale pronto a spegnere ogni colore costruendo giungle di cemento. Il richiamo ai “Fossili di petrolio” sta a indicare come l’equilibrio dell’ecosistema sia sempre più a rischio per via della sopraffazione dell’uomo e dell’industria sullo stesso ambiente che rischia di essere annientato.

Osservando i dipinti e ammirando le installazioni di Eugenia Serafini, si possono respirare profumi, ascoltare suoni e cogliere i colori di spazi aperti dove la vita prende nuova forma riuscendo a lasciare indietro paure e malinconie. Ma per mantenere in vita queste armonie e accesi questi colori, è necessario il rispetto per spazi verdi e l’ambiente tra terra e cielo, visibile invisibile perché la Natura è fonte di vita e come tale va salvaguardata e protetta apprezzando ogni suo dono.

Con questo percorso articolato nei tre giorni, Eugenia Serafini, attraverso questa sinergia di parole, azioni, colore e musica, porterà uno nuovo e sperato respiro per il Pianeta, sottolineando i rischi che si corrono per il futuro se non si interviene al più presto.

Questa straordinaria artista, performer, installazionista, giornalista e docente universitaria, ha saputo dare libera voce alle luci e alle ombre dei luoghi più vicini e distanti della realtà naturale tra spazi verdi, alberi, e alle armonie del cosmo, senza dimenticare il riferimento all’uomo causa dei disastri ambientali. A lui spetta il dovere di fare un passo indietro e recuperare quel rapporto autentico e originario con la natura a partire dal rispetto per la stessa.

Silvana Lazzarino

 

“FOSSILI DI PETROLIO NEL GIARDINO INCANTATO” e “Domino-Dominio”

DI EUGENIA SERAFINI

MACRO ASILO

20, 21, 22 SETTEMBRE 2019

Macro Asilo/Museo D’arte Contemporsanea Di Roma

Via Nizza 138, ROMA

Direttore Giorgio de Finis

Nell’ambito di Nuvola Creativa-Festival Delle Arti IV Edizione2019

Progetto Associazione Neworld

direzione Artistica e Curatela: Antonietta Campilongo

www.museomacro.org

 

EUGENIA SERAFINI

Eugenia Serafini ha realizzato numerose mostre in Italia e all’estero e le sue opere si trovano in collezioni, musei e archivi di diversi paesi quali: Francia, Germania, Egitto, Lituania, Norvegia, Romania, Ucraina, Uruguay, Argentina. Numerosi e prestigiosi i premi e i riconoscimenti ricevuti durante la sua luminosa e prestigiosa carriera tra cui vanno citati: “Le Rosse Pergamene, Poesia d’amore 2018, Sezione speciale Poesia e pittura “Dall’emozione all’immagine” con una raccolta di poesie d’amore dedicate a Roma,, il .“Premio Artista dell’anno” al  Premium International Florence Seven Stars Firenze 2016, la “Targa alla Carriera” dal Comune di Tolfa nel 2014 e il “Leone d’Argento” per la Creatività 2013 alla Biennale di Venezia. Senza dimenticare il Premio alla Carriera “Premium International Florence Seven Stars” Grand Prix Absolute 2017 consegnatole dal Prof Carlo Franza.

 

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Il Dispari 20190902 – Redazione culturale

Il Dispari 20190902 – Redazione culturale

Il Dispari 20190902

Il Dispari 20190902 – Redazione culturale

Editoriale
“Promo uno” di Bruno Mancini – 16ª puntata.

Continuiamo a pubblicare, in anteprima e in ordine alfabetico, tutte le poesie inserite in “Promo uno” che è un’antologia composta da 52 poemi tratti da tutte le raccolte edite da Bruno Mancini: Davanti al tempo (1964); Agli angoli degli occhi (1966); Segni (1988); Sasquatch (2000); La sagra del peccato (2006); Incarto caramelle di uva passita (2007); Non rubate la mia vita (2008); Io fui mortale (2010); La mia vita mai vissuta (2013); Non sono un principe (2014).

Dalla raccolta “Non sono un principe”
Ricomincio il canto

Il ritorno scoppia
di silenzi amici:
siamo troppo forti
per la pacca sulla spalla.
La storia resta imprigionata.

Annuso il freddo dell’aria in quelle sere.

Libri sfogliati su tavoli di legno.

Le mie contraddizioni eterne,
coerenti compiacenti compiute.

La soglia del “non voglio”
scalpellinata da flutti d’ideali.

Intrisi
infusi
indotti
-cupole rilucenti.

Le tenere ragazze innamorate.

… e poi mi parlo della catena d’oro
ostaggio della mia vita,
… e poi ti guardo
ancora senza fretta di sapere
… e ricomincio in canto.
ancora con le mani nelle mani.

Dalla raccolta “Non sono un principe”
Rimuovo licheni

Ventaglio di giorni
disegnati sulla seta, bifronte,
vado creando
nel tramonto senza sole
nel tramonto mare e cielo
nel tramonto che ho voluto.

Scandaglio ad occhi chiusi
fondali di memorie;
frequento tane di cerniole
rimuovo licheni da madrepore,
sosto,
al limite del fiato,
in apnea,
sul più bel sogno che ho vissuto.

Intanto, sulla costa,
si accendono le luci del presente
mentre io mi carico di dubbi
-zaino/cervello-,
lasciando vincere l’attesa.

Dalla raccolta “Davanti al tempo”
Segni d’amanti pregni di mistero

Sono tornato sulla sabbia antica
dove quel giorno
pallido ti vidi
riempirmi di dolcezza.
C’era una fune
c’erano ossi di seppia
segni d’amanti pregni di mistero.

Promo unoIl Dispari 20190902 – Redazione culturale

Il Dispari 20190902 – Redazione culturale

L’ARTISTA NAPOLETANO ANTOH MANSUETO in mostra a Roma

La mostra “Distruzione Creativa” con esposte le sue opere parla di recupero e trasformazione nella ciclicità dell’esistenza.

Il mondo di oggi, i suoi equilibri dinamici e le sue fratture, ma anche la capacità di recuperare da quanto distrutto e scartato, viene restituito attraverso un percorso che indaga sentimenti, desideri del nostro tempo dove non sempre è facile proporre il cambiamento.

Proprio di cambiamento, trasformazione quale reazione a quanto lo precede fa riferimento la mostra dedicata all’opera di Antoh Mansueto alla Casina di Raffaello in Villa Borghese a Roma.

Gestita da Spazio Arte e Creatività dell’Assessorato alla Persona, Scuola e Comunità Solidale, l’esposizione“Distruzione Creativa” aperta fino al 15/09/2019, si sofferma sul motivo della distruzione creativa con riferimento al recupero degli scarti attraverso un linguaggio che passando dalla pittura alla scultura al video, contempla uno stile che si rifà a diverse correnti del passato.

L’artista nato a Napoli nel 1960 oltre ad appassionarsi giovanissimo alla pittura, parallelamente al lavoro di analista finanziario, si accosta alla ceramica e trae nuovi spunti per la sua arte dall’incontro con Bruno Munari.

Le opere diAntoh Mansueto, sempre protese a soffermarsi su temi esistenziali, restituiscono il fluire della vita fatto di luci e ombre, di inizi e conclusioni, dove tutto è in costante divenire tra distruzione e ricostruzione.

Come la natura è fatta di “piccole e grandi distruzioni creative, drammatiche e feconde” anche “l’arte è maestra di vita, quindi di “distruzione creativa” perché in essa “la distruzione è spesso l’altra faccia della creazione”(Bruno Munari ed altri).

Gli equilibri dinamici, le fratture del mondo di oggi sono indagate attraverso diversi lavori che spaziano dal dipinto alla scultura in legno riciclato, dalla carta all’opera in alluminio sagomato, con alcuni esempi di video.

Affiorano rimandi al surrealismo e all’espressionismo astratti, alla pop art, all’art brut, e poi al decostruttivismo per dare forma ad opere in cui domina il colore, la vitalità, l’ironia nel restituire la ciclicità dell’esistenza tra distruzione creativa e recupero degli scarti.

Nell’esposizione oltre ai due incontri con l’artista in apertura e in chiusura, sono previsti laboratori didattici rivolti a bambini e ragazzi dai 3 ai 14 anni per tutta la durata della mostra con date già fissate.
I laboratori “Fare e disfare scultura” / “Fare e disfare pittura” prevedono sempre una breve visita per soli bambini alla mostra.

Il percorso espositivo dell’artista, iniziato nel 1990 è intenso e diversificato tra diverse gallerie in Italia (Genova, Parma, Pavia, Milano, Roma, Napoli, Torino, Ferrara, Lecce) e all’estero (Nizza, Lione, Mulhouse, Bucarest, Palo Alto).

Silvana Lazzarino

Il Dispari 20190902 – Redazione culturale

Maria Luisa Neri e Domenico Umbro al Bookcity 2019 con gli eventi DILA Made in Ischia

Maria Luisa Neri e Domenico Umbro (insieme a tanti altri Artisti dei quali vi daremo notizia nelle prossime settimane) hanno confermate le loro partecipazioni attive ai tre eventi Made in Ischia proposti dall’Associazione culturale “Da Ischia L’Arte – DILA” al #BCM19, ed inseriti nel programma dell’importante manifestazione internazionale.

Ringraziandoli, potremo quindi, con legittima soddisfazione, essere fieri di qualificare in maniera eccellente i progetti artistici, culturali e sociali che andremo a presentare nell’Aula Magna della SIAM di Milano e nella Cascina Casarotto nei giorni 15-16-17/11/2019.

Come già scritto su queste colonna, le richieste di partecipazioni provenienti da Artisti ischitani saranno benvenute e valutate con estremo favore.

INFO: [email protected]

Maria Luisa Neri,

ha iniziato a scrivere in gioventù.
Diplomata al Conservatorio in due strumenti.
Laureata in Psicologia Clinica presso l’Università della Sapienza di Roma, si è perfezionata per gli aspetti dell’età evolutiva, sui disturbi della sessualità dell’apprendimento, dell’alimentazione, e della devianza.

L’amore per la scrittura l’ha indotta a scrivere 11 volumi di poesie e racconti brevi, una raccolta di Haiku e diverse fiabe musicali.
Alcune sue composizioni sono state inserite in varie Antologie.

Nel 2014 è stata pubblicata la sua prima Silloge di Poesia “La Magia delle Parole… “.
Ora è in distribuzione l’antologia “Le Perle” composta da poesie inedite.

Ama ogni forma d’arte e organizza eventi in campo culturale e artistico, in particolare in ambito musicale, dando spazio soprattutto ai talenti italiani.

Socia Fondatrice dell’Associazione culturale “Da Ischia L’Arte – DILA”, Maria Luisa Neri è anche Presidente dell’Associazione “Arte del suonare”.
Oltre all’offerta concertistica, l’Associazione è impegnata a scoprire e valorizzare giovani promesse in campo musicale.
INFO: 347-0804603 – [email protected]
———————————————

Domenico Umbro

Per il terzo anno consecutivo sarà presente come musicista con DILA al Bookcity di Milano 2019.

Infatti, ha proposto concerti da solista nel 2017 nell’Auditorium del “Museo Delle Culture MUDEC”, e nel 2018 ha suonato sia nell’Aula Magna della “Società d’Incoraggiamento Arti e Mestieri – SIAM”, sia nell’Auditorium di “Mare Culturale Urbano”.

Sue biografie sono presenti in diverse antologie, pubblicate a cura di Bruno Mancini e di Roberta Panizza, tra le quali vanno citate “Una pagina, un’emozione!” e “Penne Note Matite” edite da Il Sextante di Mariapia Ciaghi.

Con Raffaele Pagliaruli ha costituito il “Duo Giavenese” che ha già in calendario numerosi concerti a Milano, Torino, Giaveno e in Svizzera.

Il Dispari 20190826 – Redazione culturale

Il Dispari 20190826

Editoriale
“Promo uno” di Bruno Mancini – 15ª puntata.

Continuiamo a pubblicare, in anteprima e in ordine alfabetico, tutte le poesie inserite in “Promo uno” che è un’antologia composta da 52 poemi tratti da tutte le raccolte edite da Bruno Mancini: Davanti al tempo (1964); Agli angoli degli occhi (1966); Segni (1988); Sasquatch (2000); La sagra del peccato (2006); Incarto caramelle di uva passita (2007); Non rubate la mia vita (2008); Io fui mortale (2010); La mia vita mai vissuta (2013); Non sono un principe (2014).

Dalla raccolta “Agli angoli degli occhi”
Parlo di te

Parlo di te
con me
nella semplicità di un riposo
sull’acqua
parlo di te
nella sincerità di una solitudine
con me
sull’acqua.

Parla di te
con me
un filo d’erba
sull’acqua
l’immagine di un’isola
sul mare
nella sincerità di un riposo
parla di te
a me
nella semplicità di una solitudine
sull’acqua
il volo di un volo di gabbiani.

Dalla raccolta “Non rubate la mia vita”
Poesia sporca

La radio avanza sulle curve magnetiche.
Nel suo frantoio
spirano avanzi
innominabili
di belle speranze.
Nessun arpeggio interrompe la macina.
Stritolata
da robuste ganasce
sporca poesia mi imbratta.

Dalla raccolta “Davanti al tempo”
Quando

Quando quest’ora
mattutina e grigia
s’infiammerà
filtrata dai tuoi occhi
quando colombi tuberanno
nel mio deserto nido
e tu trapasserai
nel gelo della mia vita oscura
quando le mani mie, le mie dita
non più si nutriranno d’aria
nel vano supplicare
amore amore…

Dalla raccolta “Non rubate la mia vita”
Quando sarò pensiero

Quando sarò pensiero
su cigli di visioni
dagli orizzonti nitidi
verso stele di mie antiche iscrizioni,
oppure anche
il tempo in cui sarò passione
nel buio ottuso
per lunghi sguardi amorosi
lasciati illanguidire dalle mie tristezze,
di certo o forse
il giorno che sarò ricordo
tra vociare arruffato
di vecchi amici alticci
sulle note matte delle mie sortite,
non posso, voglio,
quando sarò pensiero,
quando sarò pensiero
la docile coerenza
strappata a mani unite
dai cesti di delizie
per gli epigrammi delle tue certezze,
non posso, voglio,
il tempo in cui sarò passione,
il tempo in cui sarò passione
la mascherata tenerezza
oltre effimere apparenze
di abbracci mafiosi
interrata sotto il magna del tuo vulcano,
non posso, voglio,
il giorno che sarò ricordo,
il giorno che sarò ricordo
il giorno voglio
il nostro giorno voglio
intero
dal primo all’ultimo minuto
dal primo all’ultimo sorriso
dal primo all’ultimo tuo bacio.

Dalla raccolta “Non rubate la mia vita”
Quel giorno avrai venti anni

Quel giorno avrai venti anni
e non vorrai più niente oltre,
oltre la mano della tua bambola di pezza
che ti accompagni invisibile e muta,
invisibile e muta.
Dal primo chicchirichì del primo gallo
dal primo spiumacciare del primo canarino
dal primo sbiadire della prima stella,
le stelle, il gallo, il canarino:
“Lasciatemi pensare a questo giorno”.

Avrai l’età di una sorgente
e il tuo futuro vorresti fosse fermo,
fermo nel bacio sulla guancia dall’orsacchiotto bruno
che ti avvicina maestoso e fiero,
maestoso e fiero.
Dal sapore di mille profondi graniti
dall’odore inebriante di tutte le radici
dal chiarore trasparente della purezza,
graniti, radici, purezza:
“Aiutami a capire questo giorno”.

Quel giorno sarò la luce
di fianco in alto sopra e sotto,
la bambola di pezza e l’orsacchiotto bruno
di fianco in alto sopra e sotto,
le stelle il gallo il canarino,
sarò graniti e zolle
radici e fiori
sarò soltanto chiarore trasparente nel tuo sorriso.

Avrai venti anni e non vorrai più niente.
Avrai l’età di una sorgente.

https://ilmiolibro.kataweb.it/libro/poesia/463431/promo-uno-5/

Il Dispari 20190826 – Il Dispari 20190826 – Il Dispari 20190826

Il Dispari 20190826 – Il Dispari 20190826 – Il Dispari 20190826

Il Dispari 20190826

Simbolicamente la stella

La prima qualità da riconoscere sulla stella è il fatto che essa fa luce.

Le stelle rappresentate sul soffitto di un tempio o di una chiesa sottolineano la caratteristica celestiale, come simbolo dello spirito e anche del conflitto tra forze spirituali e quelle della materia , tenebrose.

Esse spaccano il buio come i fari destinati alla notte dello inconscio.

La stella brillante della Massoneria è nata dal pentagramma pitagorico, chiamato qualche volta il sigillo di Salomone, nonostante la sua nomina di esagono stellato, meglio detto, lo scudo di Davide.

Ha cinque angoli che si espandono come un focolaio nell’universo.

È situata tra la terra e il cielo, raffigurando l’uomo rigenerato che splende come la luce in mezzo alle tenebre del mondo profano.

Se la stella con cinque angoli è anche simbolo del microcosmo umano, quella a sei angoli, emblema dei giudei, con due triangoli inversi e incatenati, raffigura l’abbraccio tra spirito e materia, del principio attivo e quello passivo.

Quella a sette angoli è unita alla simbologia del numero sette: unendo il quadrato con il triangolo, diventa l’arpa cosmica, la musica delle stelle, l’armonia del mondo, arcobaleno con i suoi sette colori, le sette zone del pianeta, l’essere umano nella sua totalità.

Secondo il Vecchio Testamento le stelle fanno parte del Impero di Dio e per ognuna di esse c’è un angelo.

L’Apocalisse racconta che le stelle cadute sulla terra sono gli angeli spezzati, morti.

La stella di Betlemme è considerata dalla maggior parte dei storici una concessione al pensiero astrologico, onnipotente in quei tempi, grazie all’inizio della Chiesa che unisce fenomeni cosmici straordinari preceduti dalla nascita dei figli di Dio, incluso Budha.

La stella polare ha un ruolo primordiale, privilegiato, essendo il centro assoluto e eterno, intorno a quale ruota tutto il firmamento universale e cosmologico, sul quale abita Dio sul trono reale.

Concludo, augurando a tutti di avere dentro la stella polare e sopra la testa l’aureola di una stella.

Adriana Iftimie Ceroli

Il Dispari 20190826

Raffaele Pagliaruli sarà al Bookcity 2019 con i progetti DILA Made in Ischia

Musicista, flautista e sassofonista, nato a Putignano(Ba) nel 1981, ha iniziato gli studi presso la scuola musicale C.R.S.E.C sotto la guida del M° Giuseppe Mallardi, allievo del celebre M° Nino Rota terminandoli presso il Conservatorio “N. Rota” di Monopoli, dove, sotto la guida della Maestra Laura Iacobelli si è diplomato in Flauto. intraprendendo, contemporaneamente lo studio del sassofono con il M° Walter Arcangeli.

Ha partecipato ad alcuni corsi di direzione e strumentazione per Banda tenuti dal M° Maurizio Billi, direttore della Banda della Polizia di Stato, ed ha frequentato il corso di strumentazione e direzione per banda sotto la guida del M° Paolo Addesso e didattica della musica presso il Conservatorio San Pietro a Majella di Napoli.

Ha partecipato a molte masterclass tenute da illustri musicisti del panorama musicale internazionale; ha collaborato in concerti con famosi personaggi del campo musicale italiano, dal classico al leggero tra i quali vanno citati Katia Ricciarelli, Barbara Cola, Nicola Martinucci, Andrea Tofanelli, Mario Rosini, New Trolls, Silvia Mezzanotte.

Insieme all’intensa attività musicale e concertistica, dall’Ottobre 2007 ricopre il ruolo di Direttore Artistico dell’Associazione Culturale Musicale “Orpheo” di Turi (Ba).

Raffaele Pagliaruli ha formato, con Domenico Umbro, il “Duo Giavenese”, subito invitato dall’Associazione “Da Ischia l’Arte – DILA” a partecipare all’edizione 2019 del Boockcity Milano proponendo, nell’Aula Magna della SIAM, un inedito programma musicale con brani appositamente scritto dal M° Roberto Prandin per l’evento “Otto milioni” che vedrà protagonisti, il 16 novembre 2019, gli artisti finalisti delle sei sezioni (poesia, letteratura, musica, arti grafiche, giornalismo recitazione) finalisti dell’omonimo Premio.

Il Dispari 20190826 – Il Dispari 20190826 – Il Dispari 20190826

Il Dispari 20190819 – Redazione culturale

Il Dispari 20190819 – Redazione culturale

Editoriale
“Promo uno” di Bruno Mancini – 14ª puntata.

Continuiamo a pubblicare, in anteprima e in ordine alfabetico, tutte le poesie inserite in “Promo uno” che è un’antologia composta da 52 poemi tratti da tutte le raccolte edite da Bruno Mancini: Davanti al tempo (1964); Agli angoli degli occhi (1966); Segni (1988); Sasquatch (2000); La sagra del peccato (2006); Incarto caramelle di uva passita (2007); Non rubate la mia vita (2008); Io fui mortale (2010); La mia vita mai vissuta (2013); Non sono un principe (2014).

Dalla raccolta “La mia vita mai vissuta”
Non è facile far ridere una donna triste

Oscillava, l’amata,
in delicate armonie
di tristezze e tenerezze,
invasa,
oltre capienza del suo pensiero,
da lontananze tenebrose,
resa
sbilenca, sghemba, sbieca
nel quotidiano
frammentare brandellare frantumare
filanti attese di ritorni…
e sempre Mario sapeva sprigionare i suoi sorrisi.

Che vale essere angeli cent’anni
se un tocco di follia
mi uccide il corpo
e lascia anime deserte?

Dalla raccolta “Non rubate la mia vita”
Non rubate la mia vita

Un sorriso di mare smeraldo
un profumo di ortensia maculata
lo scampanare di turisti pascolanti
lo sciacquio di graniti biancastri,

TEMPO,

la sposa non mi chiede altro
i miei ingorghi pazienteranno ancora
tra un’onda senza fine al tramonto
nel poggio di agrumi e di ninfee.

Non rubate la mia vita,
prendete i sogni.

Dalla raccolta “Non sono un principe”
Non sono un principe

È nuova notte di luccichii vagabondi
nei cieli scuri dell’emisfero boreale,
notte di San Lorenzo,
senza luna e senza nuvole
sfilacci di bagliori intensi:
quasi comete.

È breve notte di desideri eterni
abbracciati all’amata sulla spiaggia,
notte dei primi turbamenti,
in angoli distanti dalla folla
sorrisi silenzi sospiri:
quasi nirvana.

È ancora notte di fichi d’india nel cervello
a sciami indecisioni prive di senso,
notte dell’ultimo verdetto,
per l’uomo che manca di difese:
invoca appigli pretestuosi,
quasi giustizia.

In questa notte di balconi aperti
dove l’afa ristagna indisturbata,
oggi stanotte,
nemmeno chiedo aiuto alla leggenda
e mi destino un ruolo di coerenza:
“Domani sarò Principe del tutto o nulla”.

https://ilmiolibro.kataweb.it/libro/poesia/463431/promo-uno-5/

Il Dispari 20190819 – Redazione culturale

Il Dispari 20190819

Il Dispari 20190819 – Redazione culturale

Flora Vona al Bookcity con DILA

Flora Vona sarà una delle protagoniste dei progetti Made in Ischia organizzati dall’Associazione culturale “Da Ischia L’Arte – DILA” in collaborazione con la Casa Editrice “Il Sextante” di Mariapia Ciaghi e la testata giornalistica “Il Dispari” di Gaetano Di Meglio, che sono in programma dal 15 al 17 novembre nel palinsesto di Bookcity Milano #BCM19.

Flora Vona è nata a Napoli.

Si è laureata in Scienze dell’Educazione e si è specializzata in Mediazione e Gestione dei conflitti.

Diplomata al Teatro Biondo Stabile di Palermo sotto la direzione artistica di Pietro Carriglio, ha frequentata la scuola per attori e registi Teatès, diretta da Michele Perriera e uno stage di specializzazione con Giorgio Albertazzi.

Ha conseguito il diploma in dizione.

Ha partecipato al Festival di Saint Vincent vincendo la sezione dedicata al miglior video musicale MT Music Sky ed il premio Radio Cuore.

Ha partecipato al concorso nazionale per aspiranti attrici “Ragazza cinema ok” vincendo la fascia per la recitazione ed è stata scelta come volto per una campagna pubblicitaria dell’Oreal, e per uno spot della Peroni.

In teatro, in film e in video, ha interpretato:
Diana in “Filumena Marturano” di Eduardo De Filippo per la regia di Rinaldo Clementi; la protagonista in “Narrazioni Eretiche” per la regia di V. Bartucca e S. Calatabiano; la sovversiva in “L’amore impossibile” diretta da Antonello Capodici; un personaggio di “Le lacrime amare di Petra Von Kant” di Fassbinter, e uno di “L’ultima ora della notte”di V. Pugliesi, R. Mannelli e G. Bona; Esmeralda in “La vera storia di Esmeralda” di Victor Hugo diretto da Giuseppe Celesia; un personaggio in “Paolo e Francesca” per la regia di Fioretta Mari; Silvia, la protagonista, in ”Anche l’occhio vuole la sua parte” al fianco di Maurizio Casagrande; la protagonista del film “Donna di Rispetto” di Enzo Acri; la protagonista di un film di Tony Paganelli; una delle protagoniste nel corto di Federico Moccia “A mosca cieca”, e anche in “Novecento” di Rossella Izzo; per Sky Cinema ha girato la fiction “Moana” per la regia di Alfredo Peiretty; doppiatrice in documentari per Geo Rai 3, e due interpretazioni in “Squadra Antimafia Palermo” e in “Il Segreto dell’acqua”.

Il suo primo lungometraggio di produzione italo-albanese, “L’ultima Volontà”, è stato premiato a Toronto.

Ha recentemente pubblicato “Irene”: un romanzo sentimentale, che si muove fra le atmosfere liberty di Ginevra nei primi del Novecento, in cui la protagonista Irene è un’adolescente, cresciuta in un convitto per orfanelle, che si invaghisce del suo maestro di recitazione George fino a che…

Il Dispari 20190819 – Redazione culturale

Il Dispari 20190819 – Redazione culturale

Liga Sarah Lapinska intervista in esclusiva per Il Dispari il compositore e musicologo Raffi Kharajanyan.

Liga Sarah: Come ricorda Nora Novik?

Raffi: Nel conservatorio di San Pietroburgo, classe di Pavel Serebryakov, io, nato a Erevan, ho incontrato Nora Novik arrivata per sviluppare le sue abilità di pianista. Diventammo amici presto. Abbiamo deciso di unire le nostre due vite.

Liga Sarah: Mi parla della sua vita?

Raffi: Ho continuato a studiare, ma Nora era già tornata a Riga.
Desiderava l’ambiente verde di Mežaparks, dove è cresciuta.
In Lettonia, Nora era già pianista nota.
Il direttore della filarmonica, Filipp Shveynik, voleva il suo duo di pianoforte.
C’ero io con Nora nel duo pianistico Riga Piano Duo.
Abbiamo generato sia plausi e sia invidia.
Una sorvegliante del conservatorio una volta ci ha detto che se i giornalisti fossero arrivati, lei stessa avrebbe raccontato del nostro lavoro frenetico.
Entro gli anni 1978 -2009, il nostro duo pianistico “Riga Piano Duo” si è esibito sui palcoscenici di tutto il mondo.
Durante i viaggi abbiamo acquistato le partiture musicali anziché i jeans!
Quando suonavamo, la gente non aveva la noiosa sensazione che tutto fosse già noto in anticipo. Nora è morta giovane, non aveva ancora 68 anni.
Gli intriganti hanno precluso a Nora i palcoscenici più notevoli della Lettonia, mentre noi due insieme abbiamo suonato nelle sale più rappresentative nel mondo.
Nora ha lavorato come insegnante fino a quando il Rettore Juris Karlsons l’ha licenziata, all’improvviso.
Nora non aveva ancora compiuto 55 anni ed è stato un duro colpo per lei.
Abbiamo trascorso un mese in Italia.
Abbiamo tenuto concerti a Roma, al Colosseo e nelle chiese.
Nei nostri concerti abbiamo proposto A. Schnittke, A. Terteryan, M. Rostropovich, M. Voskresensky, L. Sumera, l’attore M. Kozakov, Superstars!
Nel 2012, ho ricevuto un premio al Festival di San Francisco.
Ho ricevuto l’Ordine delle tre stelle.
La mia suite “Puzzle” è stata registrata in un CD.
La Fantasia sul tema di Bibergan ha suscitato molto interesse.
La nostra Associazione Culturale possiede una bella villa storica a Riga.
Ho organizzato due festival “Le fonti della primavera”, e il ricco festival d’autunno “Unità e diversità”.
Il mio principio: eventi gratuiti.
Ho scritto un libro sulla musica per pianoforte del geniale Aram Khachaturian.
A Milano Valery Gavrilin ha eseguito la performance del balletto “Anuta”.
Lui ha identificato il nostro duo come suo talismano.
Lavoro in varie giurie.
Una volta ho sentito per caso nel corridoio: “Se Raffi Kharajanyan fosse arrivato, tutto si sarebbe svolto in maniera onesta”.
Tra gli strumenti musicali armeni è diventato popolare il duduk, fatto di legno di albicocca: strumento a fiato che è suonato in alcune colonne sonore dei film di Hollywood, per esempio, “Gladiator”.
Cercando due città per il gemellaggio con Italia e Lettonia in Armenia, mi sono concentrato sulla località turistica di Dilizan, in alta quota, e su Gyumri, ex Leninakan, che è ancora in fase di restauro dopo il terremoto.
Grazie alle donazioni della gente, abbiamo ricostruito la chiesa nello stile tradizionale.
È stato eretto un monumento in pietra, croce – hachkar, sul boulevard Basteja, Riga.
Abbiamo celebrato il 95 ° anniversario di Charles Aznavour.
Il coro nazionale lettone canterà nella chiesa di Jan la liturgia- Patarag del compositore Komitas.
La nostra associazione, quando il sottomarino “Kursk” affondò, e dopo l’incendio di Fukushima, sostenne le vittime e organizzò eventi di beneficenza due volte l’anno per gli animali senza tetto.
Ho due figli e la gatta Fana.
Ho il desiderio di creare un rifugio per gli animali senza tetto che sognano mani premurose.

Liga Sarah Lapinska

Il Dispari 20190819 – Redazione culturale

Il Dispari 20190819 – Redazione culturale

DILA

Il Dispari 20190819 – Il Dispari 20190819 – Il Dispari 20190819

Recensione di Marina De Caro

Recensione di Roberta Panizza

Recensione di Liga Sarah Lapinska

Intervista di Michela Zanarella

Intervista a Michela Zanarella

FATTITALIANI: Caterina Guttadauro La Brasca intervista Bruno Mancini

Caterina Guttadauro La Brasca

La Voce – Caterina Guttadauro La Brasca intervista Bruno Mancini – Agosto 2018

PROSE
Per Aurora volume primo

Per Aurora volume secondo

Per Aurora volume terzo

Per Aurora volume quarto

Per Aurora volume quinto

Per Aurora volume quinto – Così fu

Per Aurora volume settimo – Un’altra Gilda

Per Aurora- Tutti i racconti

Come i cinesi volume primo

Come i cinesi volume secondo

La ch

Incontro con un maestro

Racconti inediti

POESIE
Davanti al tempo

Agli angoli degli occhi

Segni

Dedicate e preferite

La sagra del peccato

Incarto caramelle di uva passita

Non rubate la mia vita

Io fui mortale

Sasquatch

Non sono un principe

La mia vita mai vissuta

Inedite

Antologie

Scempi

Poesie inedite

Traduzioni

Francese Segni
Dalila Boukhalfa

Inglese
Pamela Allegretto Franz

Napoletano
Luciano Somma

Lettone
Liga lapinska

Libere interpretazioni

Lettone
Liga Sarah Lapinska

Esopo news

Recensioni

Stampa

Letture Bruno

Letture tutti

Varie

Cenni biografici

Pacifismo

Eros edizioni

Video poesie

Canzoni

Clara – Musica e canto di Valentina Gavrish – Testo di Bruno Mancini – Quadri di Milena Petrarca

Credevo – Musica e canto di Valentna Gavrish – Testo di Bruno Mancini

Valentina Gavrish Gilda Canta Rita Cuccaro finalista premio “Otto milioni” 2018

Parlo di Te – Testo di Bruno Mancini, musica e canto di Valentina Gavrish.

Non rubate la mia vita testo di Bruno Mancini musica e canto di Valentina Gavrish

Adesso musica e canto di Valentina Gavrish e testo di Bruno Mancini

Carnevale – Testo di Bruno Mancini – Musica e canto di Valentina Gavrish

Gilda – Testo di Bruno Mancini -Musica e canto di Valentina Gavrish

Giovane Apache – Testo Bruno Mancini – Musica e canto Valentina Gavrish

Tecla – Testo di Bruno Mancini – Musica e canto di Valentina Gavrish

Ad occhi chiusi – Testo di Bruno Mancini – Musica e canto di Valentina Gavrish

28 nov 2013 20:31

PRANDIN MANCINI SOMMA E sento bestemmiare finalista premio “Otto milioni” 2018

“Quanno”: musica Roberto Prandin, testo Bruno Mancini, traduzione L. Somma immagini artisti vari

Tra eutanasia e ghigliottina Prandin Mancini Canola legge Bruno con testi

Tra Eutanasia e Ghigliottina Roberto Prandin Bruno Mancini Patrizia Canola

Tra eutanasia e ghigliottina testo Bruno Mancini, musica Roberto Prandin, disegni Liga Sarah Lapinska

E sento jastemma ‘o cielo Roberto Prandin Bruno Mancini Patrizia Canola Luciano Somma fast

Nicola Pantalone Il brivido più lungo finalista premio “Otto milioni” 2018

Canzone per San Valentino

Inno Coquille – Premio Internazionale di Poesia “Otto milioni – 2013”

Nelle bugie dei sogni Sigla 2 cerimonia premiazione “Otto milioni – 2014”

90819

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Recensione di Roberta Panizza

Recensione di Liga Sarah Lapinska

Intervista di Michela Zanarella

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FATTITALIANI: Caterina Guttadauro La Brasca intervista Bruno Mancini

Caterina Guttadauro La Brasca

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Non rubate la mia vita

Io fui mortale

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La mia vita mai vissuta

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Non rubate la mia vita testo di Bruno Mancini musica e canto di Valentina Gavrish

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Tra Eutanasia e Ghigliottina Roberto Prandin Bruno Mancini Patrizia Canola

Tra eutanasia e ghigliottina testo Bruno Mancini, musica Roberto Prandin, disegni Liga Sarah Lapinska

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Il Dispari 20190819 – Il Dispari 20190819 – Il Dispari 20190819

 

Silvana Lazzarino presenta “Emozioni senza Tempo”

COMUNICATO STAMPA

PRESENTAZIONE DELLA RACCOLTA POETICA

“EMOZIONI SENZA TEMPO”

(Edizioni Progetto Cultura (2019)

di SILVANA LAZZARINO

sabato 21 settembre 2019 ore 17.00

presso la Libreria Mangiaparole, Roma, Via Manlio Capitolino7/9

presentazione a cura di Sandro Angelucci, intervista all’autrice a cura di Lisa Lombardi

sarà presente l’artista Patrizia Canola

 

A Roma il prossimo 21 settembre 2019 sarà presentata la raccolta poetica EMOZIONI SENZA TEMPO (Edizioni Progetto Cultura 2019) di Silvana Lazzarino, giornalista pubblicista, poetessa e impiegata presso la Pubblica Amministrazione.  La presentazione avrà luogo presso la Libreria Mangiaparole, sede della Casa editrice Edizioni Progetto Cultura alle ore 17.00 in Via Manlio Capitolino7/9. Ad introdurre la serata sarà LISA LOMBARDI organizzatrice di eventi e presentatrice, cui segue la presentazione a cura di SANDRO ANGELUCCI, poeta, saggista e critico letterario di grande spessore e sensibilità tra i più affermati nel panorama italiano che si soffermerà sul contenuto della raccolta della poetessa romana.

Silvana Lazzarino, raccolta poetica “Emozioni senza Tempo”

Durante la presentazione dove Silvana Lazzarino sarà intervistata da Lisa Lombardi, verranno proiettate le immagini dei dipinti della famosa pittrice a livello internazionale PATRIZIA CANOLA riferiti alla natura compresa l’opera “Ortensie”, scelta dall’autrice quale copertina per il suo libro dato il contenuto profondo che si evince legato alla continuità dell’esistenza, in linea con la tematica trattata nella raccolta poetica. Alla presentazione partecipa anche l’artista Patrizia Canola.

Le liriche della poetessa rivelano un dialogo interiore a partire da quanto accade fuori, sia in riferimento al contesto umano, sia a quanto svelato e rivelato negli orizzonti di una Natura in divenire dove tutto è sospeso tra materia e spirito, finito e infinito, e dove il particolare si rivela nell’universale, nella ciclicità di un tempo senza tempo. Tutto torna e non finisce.

In copertina si può ammirare l’immagine del dipinto “Ortensiedell’artista Patrizia Canola, pittrice di fama internazionale attiva in Brianza. Il colore blu e la sfericità di questi fiori restituiscono l’idea di un tempo senza tempo, ciclico e perfetto, dove si può ritrovare altro senso a questo viaggio, volgendo lo sguardo verso l’attesa di un nuovo giorno “dove l’orizzonte schiarisce/ e tutto è come sospeso/per rinascere”.

Silvana Lazzarino con questa raccolta edita di poesie “Emozioni senza Tempo si è aggiudicata il terzo posto alla 19 Edizione del Concorso Internazionale Poetico Musicale organizzato dalla Delegazione Provinciale di Lecce del Cenacolo Accademico Europeo “Poeti nella Società”, in collaborazione con l’Accademia Neapolis di Napoli, l’Accademia “Arte e Cultura” di Salerno, la M.C.I. di Basilea, l’Associazione Koiné di Castrignano dei Greci, di altri Centri culturali e con il Patrocinio del Comune di Martano (LE).

 Silvana Lazzarino devolverà il ricavato della vendita del suo libro di poesie alla Lega del Filo d’Oro di cui è sostenitrice.

 

INFORMAZIONI SULL’AUTRICE SILVANA LAZZARINO

Silvana Lazzarino, nata a Roma il 14 febbraio 1971 sotto il segno dell’acquario, è giornalista pubblicista esperta in recensioni di mostre d’arte e libri, e lavora come impiegata nella Pubblica Amministrazione. Ha pubblicato 4 libri di poesie ed ha collaborato per diverse testate nazionali tra cui “Il Giornale” sulle pagine culturali nazionali e  “Radio Vaticana”, per il bimestrale “il Ragazzo selvaggio” che si occupa di cinema e linguaggi multimediali.

Silvana Lazzarino autrice del libro “Emozioni senza Tempo”

Attualmente prosegue le collaborazioni giornalistiche recensendo mostre d’arte ed eventi per testate on line tra cui: Romacapitalemgazine.it,Rainews.it (Blog di Luigia Sorrentino RAI), “Emmegiischia” dell’Associazione Dila, “Occhio dell’arte” blog associazione Occhio dell’arte, e  “Alla volta di Leucade blog del Prof. Nazario Pardini, LavocedelNisseno.it diretto dal giornalista Michele Bruccheri e “AboutART-online” diretta da Pietro Di Loreto.

Ha scritto la prefazione al libro “Sexappeal” dal fotografo delle “Dive” Bruno Oliviero 2015 scomparso quest’anno.

Ha pubblicato su cataloghi d’arte per alcune mostre tra cui quella di A.T. Anghelopoulos e Andrea Pinchi Complesso del Vittoriano Roma 2015; quella riferita alla personale di Patrizia Canola “De Rerum Natura” di Alba Gonzales introduzione antologica XV edizione Premio Pianeta Azzurro agosto 2016 a Fregene RM e l’introduzione al catalogo “Soul in the Art” mostra alla Ipso Art Gallery Perugia dicembre 2017 dedicata ad artisti

Silvana Lazzarino con dietro le ortensie….

contemporanei.

Collabora con i suoi articoli anche per l’Associazione IL VALORE DEL FEMMINILE di cui è Presidente Virginia Vandini sociologa, supervisor trainer counselor ad approccio immaginale, e direttrice della Scuola di Counseling ad orientamento psico-corporeo, che insieme al suo staff organizza e svolge corsi, seminari volti a formare figure professionali nel settore del counseling e a dare guide e percorsi per migliorare la propria vita, guardando al benessere interiore.

In campo poetico ha partecipato a diversi concorsi nazionali e internazionali raggiungendo ottimi risultati con premi e riconoscimenti tra cui citiamo: il 3 posto al Premio AlberoAndronico (7 edizione) 2013 con la Silloge inedita “Emozioni: il mosaico della vita”, ° il 4 posto al Premio Internazionale A.U.P.I. 2015 di Milano per la sezione opere edite con il libro “Oltre le Immagini” edizioni Pagine anno 2014, ed il Premio Speciale della Giuria al  Premio Letterario Nazionale “Scriviamo Insieme” 2016 per la poesia “Inaspettatamente l’amore”. Di recente lo scorso 11 giugno 2019 è stata designata vincitrice assoluta al Premio “Le Rosse Pergamene del nuovo umanesimo” per il libro “La seduzione dell’Immagine. Dall’arte ai versi poetici: Alba Gonzales e Patrizia Canola mie muse ispiratrici” edito e CTL.

Silvana Lazzarino è’ stata la prima in modo completo sul piano legato alla riflessione artistica e alla poesia, a pubblicare un libro di poesie ispirate ad opere d’arte legate a nomi di fama internazionale contenente le immagini riferite alle liriche, come dimostra la raccolta “La seduzione dell’immagine. Dall’arte ai versi poetici; Alba Gonzales e Patrizia Canola mie Muse ispiratrici che lo scorso 11 giugno 2019 è stata premiata quale opera vincitrice assoluta al Premio “Le Rosse Pergamene del Nuovo umanesimo” ideato dalla famosa scrittrice e poeta Anna Manna.

 

Marina Rossi: mostra fotografica a Firenze

Marina Rossi, allieva della Scuola del grande Maestro Franco Fontana, espone la mostra fotografica “Claustrofobico metropolitano” che inaugura a Firenze presso gli spazi dell’Hotel Cellai il prossimo 3 settembre 2019 alla presenza del Consigliere Comunale Mirco Dinamo Rufilli.

Una visione del mondo intensa in cui si intrecciano stati d’animo ed emozioni legate al quotidiano tra passato e presente dove si alternano luci e ombre, è quella restituita dagli scatti fotografici di MARINA ROSSI dalla profonda sensibilità, allieva del Maestro di fama internazionale Franco Fontana con il quale spesso espone in giro per l’Italia nelle collettive “Quelli di Franco Fontana“. Nata a Genova, dove vive, Marina Rossi, negli ultimi anni è stata protagonista di molteplici mostre in Italia che ne hanno messo in risalto la sua variegata produzione ricca di tematiche e riflessioni.

Marina Rossi fotografa

A questa fotografa sempre più apprezzata per il suo talento e originalità con cui restituisce diversi aspetti del vivere quotidiano anche quelli più complessi dove si è spesso condizionati da schemi e forme mentali precostituite che non permettono realmente di sentirsi liberi, è dedicata la mostra organizzata dall’associazione Culturale l’Occhio dell’Arte, che apre a Firenze il 3 settembre prossimo presso l’Hotel Cellai in Via 27 Aprile 14, 52/R.

Presso le sale del prestigioso hotel nel cuore della splendida Firenze,, scrigno di arte e bellezza, sarà possibile ammirare fino al 30 settembre 2019, ad ingresso libero, un estratto dalla sua exhibition fotografica “Claustrofobico metropolitano“. Al centro di queste immagini fotografiche basate sulla ripetizione vi è il desiderio di evasione a partire da questa evidente chiusura e senso di claustrofobia legata all’atmosfera metropolitana. L’aspetto legato all’inconscio fuori dal controllo della ragione, riemerge e questo è messo in evidenza attraverso l’uso contraffatto del colore che “permette di riportare alla luce le forme occultate nel subconscio proiettandole sull’immagine, nella loro simbologia, ed entrare direttamente in rapporto con la storia personale come in una scena psicodrammatica“.

Marina Rossi. Mostra fotografica “Claustrofobico metropolitanoa Firenze Hotel Cellai

L’artista genovese, riguardo il suo punto di vista sull’esistenza e le relazioni interpretate attraverso la fotografia così afferma: “Gli schemi mentali sono radicati, difficili da abbattere, e provocano un costante senso di ineluttabilità. Gli istinti ancestrali emergono, ma vengono rapidamente ricacciati nel profondo. Tutto appare in un contraltare di emozioni che passano dal nero più cupo ad un abbagliante chiarore del cielo dove il desiderio illusorio di raggiungere il proprio appagamento interiore si identifica con lo scorrere delle nubi verso una meta lontana, non ancora identificata”.

Marina Rossi. Mostra fotografica “Claustrofobico metropolitanoa Firenze Hotel Cellai

Un progetto fotografico di alto livello sia sul piano dello stile, sia dei contenuti quello di Marina Rossi che volge lo sguardo al modo con cui ci si relaziona nella realtà fatta di persone e incontri, realtà, spesso incapace di accogliere e sostenere. Claustrofobico metropolitano in questo estratto espositivo di Firenze, si presenta con originalità e sintesi restituendo tutta l’abilità di questa fotografa appassionata e dalla grande capacità comunicativa, che molto deve al percorso con la Scuola di Franco Fontana, pur portando avanti un proprio tratto identificativo che le ha permesso anche di affermarsi quale esempio di artista capace di descrivere con un linguaggio fotografico digitale la sua eclettica visione del mondo.

All’inaugurazione che si svolgerà martedì 3 settembre 2019 alle ore 15.00 circa, sarà presente, direttamente da Palazzo Vecchio, il consigliere comunale Mirco Dinamo Rufilli.

Media partner dell’iniziativa: bumbi mediapress.

 

Silvana Lazzarino

Marina Rossi

“claustrofobico metropolitano”.

Mostra fotografica

Hotel Cellai,  Via 27 Aprile 14, 52/R – 50129 Florence

dal 3 al 30 settembre 2019

Inaugurazione 3 settembre 2019 ore 15.00

Ingresso libero

Info su Marina Rossi: www.marinarossiphoto.it

 

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CALEIDOSCOPIO. Il cinema sotto le stelle a Roma nello scenario di Villa Borghese

Caleidoscopio alla Casa del Cinema di Roma con proiezioni in programma dal 27 agosto al 9 settembre 2019

Nell’ambito della manifestazione “L’Estate Romana”, sempre più tesa a coinvolgere romani e non solo con diversi eventi diffusi su tutto il territorio tra musica, danza, teatro, arte e cinema, torna con grande successo l’appuntamento dedicato al cinema all’aperto: CALEIDOSCOPIO a Villa Borghese a Roma. La rassegna “Caleidoscopio” alla Casa del Cinema  negli spazi del teatro all’aperto Ettore Scola, propone 86 serate di film per sorridere, riflettere, ricordare tra film legati a festival internazionali, serate speciali, come quella in ricordo di Cesare Zavattini che viene ricordato a trenta anni dalla morte e poi l’omaggio a Carlo Mazzacurati. E ancora serate dedicate alla BIM Casa di distribuzione che in 35 anni è diventata la “Casa degli autori” e alla grande Fiction con serie molto diverse tra loro: ”L’amica geniale” per la regia di Saverio Costanzo e “Non mentire” regia di Gianluca Tavarelli e al Festival delle letterature internazionali nel ricordo di Massenzio 77 con quattro incontri dedicati ai modelli del cinema epico.

Caleidoscopio Rassegna ala Casa del Cinema Roma “Sunshine”

Se i lunedì sono rivolti a restituire proiezioni legate a due grandi nomi della sceneggiatura italiana AGE & SCARPELLI definiti tragicamente comici o comicamente tragici a secondo dei punti di vista, autori che hanno restituito con profonda lucidità la realtà di quegli anni con incursioni nel passato, i martedì sono dedicati al talento del regista Mazzacurati, mentre due serate alla settimana- il mercoledì e sabato – sono dedicate alla produzione della BIM fondata da Valerio De Paolis 35 anni fa che ha sempre unito spettacolo e qualità nei suoi lavori tanto da garantire a molti suoi autori premi prestigiosi come le Palme e gli Orsi, anche d’Oro, compresi gli Oscar europei e americani.

Caleidoscopio Rassegna alla Casa del Cinema Roma “Non mentire”

Le escursioni cosmiche entro le rotte della fantascienza sono al centro dalle serate dei giovedì dedicate a SPAZIO 2019 con tematiche che vanno dalla minaccia deghi asteroidi alle donne nella scienza, dall’esperienza dello spazio al desiderio di fuga verso pianeti lontani. Le proiezioni che, come le altre, si distribuiscono durante i tre mesi estivi, saranno introdotte da ospiti esperti: Andrea Carusi, Gabriele Catanzaro, Letizia Davoli, Ilaria Ermolli, Giangiacomo Gandolfi, Stefano Giovanardi, Gianluca Masi, Ettore Perozzi, Federico Tosi.

I venerdì sono dedicati alla GRANDE FICTION D’AUTORE in collaborazione on Rai Fiction, Wildside, Fandango, Mediaset, Indigo Film che prevede due serie di successo quali: “L’amica geniale” e il racconto emozionante di “Non mentire”. Tutte le domeniche in sono dedicate a FILM OPERA con la collaborazione del Teatro dell’Opera di Roma, Rai Teche, Classica con capolavori che hanno restituito la magia e l’incanto dell’opera attraverso il cinema con una prospettiva inedita e di grande forza artistica. Tra i registi citiamo Scola, Losey, Martone, Emma Dante. Verso i quattro angoli del mondo che spaziano dalla Georgia all’Azerbaijan, dalla Bulgaria all’ Africa, finio al Brasile guideranno i film legati ai festival nazionali come “Agenda Brasil” o “CinemArena. Il cinema va in Africa”.

Caleidoscopio Rassegna alla Casa del Cinema Roma “Agenda Brasil”

Da non perdere nei prossimi giorni di agosto  e fino al 9 settembre 2019 proiezioni quali: La passione di Carlo Mazzacurati il 27 agosto, BROKEBACK MOUNTAIN di Ang Lee il 28 agosto, SUNSHINE di Danny Boyle in programma il 29 agosto e per la Grande fiction NON MENTIRE di Gianluca Tavarelli il 30 agosto. Da sottolineare il 31 agosto  una serata dedicata al cinema internazionale indipendente ROMA INDEPENDENT CINEMA FESTIVAL con i film in lingua originale o con i sottotitoli in inglese. A settembre per “Film Opera” il 1 settembre è la volta di l’AIDA con la regia di Mauro Bolognini, direttore  Giuseppe Sinopoli e Claudio Mariuno Moretti maestro del Coro, per Age & Scarepelli la strana coppia” il 2 settembre di interesse anche la proiezione de LA TERRAZZA di Ettore Scola, e il 3 settembre nuovamente un film diretto da Carlo Mazzacurati LA SEDIA DELLA FELICITÀ. Da non perdere AGENDA BRASIL. Festival Internazionale di Cinema Brasiliano dal 6 all’8 settembre e “CinemArena. Il cinema va in Africa” il 9 settembre in cui vengono presentati da parte dell’Agenzia Italiana di Cooperazione allo Sviluppo e l’Organizzazione Internazionale per le Migrazioni, i docufilm realizzati nell’ambito della campagna informativa sulle migrazioni irregolari condotta da CinemArena in 5 Paesi Africani.

 

Silvana Lazzarino

CALEIDOSCOPIO

Casa del Cinema Largo Marcello Mastroianni, 1 – 00197 Roma

Info 060608, www.casadelcinema.it

ingresso libero fino ad esaurimento posti

   Le programmazioni dal 27 agosto al 9 settembre

MARTEDI 27 AGOSTO ORE 21.00

IL TALENTO DI UN REGISTA: CARLO MAZZACURATI

LA PASSIONE, Carlo Mazzacurati, Italia, 2010, 106’

MERCOLEDI 28 AGOSTO ORE 21.00

35 ANNI BIM, LA CASA DEGLI AUTORI

BROKEBACK MOUNTAIN, Ang Lee

(I segreti di Brokeback Mountain), USA, 2005, 134’, v.o.sott.it.

 

GIOVEDI 29 AGOSTO ORE 21.00

 SPAZIO 2019

Il caldo cuore di una stella

SUNSHINE, Danny Boyle, Gran Bretagna , 2007, 117’

Il film sarà introdotto da Ilaria Ermolli, OAR-INAF

  VENERDI 30 AGOSTO ORE 21.00

LA GRANDE FICTION D’AUTORE

NON MENTIRE, Gianluca Tavarelli

Italia, 2019, puntate 5, 6, 100’

SABATO 31 AGOSTO ORE 21.00

ROMA INDEPENDENT CINEMA FESTIVAL

DOMENICA 1 SETTEMBRE 21.00

FILM OPERA

Giuseppe Verdi / Mauro Bolognini

AIDA

Mauro Bolognini regia – Giuseppe Sinopoli direttore – Claudio Mariuno Moretti maestro del Coro

Orchestra e Coro del Teatro La Fenice, Venezia, Teatro La Fenice, 2019, 150’

LUNEDI 2 SETTEMBRE ORE 21. 00

AGE & SCARPELLI LA STRANA COPPIA

LA TERRAZZA, Ettore Scola, Italia, 1980, 155’

MARTEDI 3 SETTEMBRE ORE 21.00

L TALENTO DI UN REGISTA: CARLO MAZZACURATI

LA SEDIA DELLA FELICITÀ, Carlo Mazzacurati

Italia, 2013, 90’

MERCOLEDI 4 SETTEMBRE ORE 19.00

VOCI E SUONI DALLA PALESTINA

Concerto dei due artisti Khalid W.Somali compositore pianista e DallaSuleman, attrice

ORE 21.00 35 ANNI BIM, LA CASA DEGLI AUTORI

LE HAVRE, Aki Kaurismaki

(Miracolo a Le Havre), Finlandia, Francia, Germania, 2011, 93’, v.o.sott.it.

5 / 8 SETTEMBRE

GIOVEDI 5 SETTEMBRE ORE 21.00

Anteprima AGENDA BRASIL

Proiezione NISE, O CORAÇÃO DA LOUCURA, Roberto Berliner

Brasile 2016, 108’, v.o. sott. it.

 6 / 8 SETTEMBRE

AGENDA BRASIL. Festival Internazionale di Cinema Brasiliano

LUNEDI 9 SETTEMBRE ORE 19.30

CinemArena. Il cinema va in Africa

 

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